Il violino si plasma sotto le mie mani, torna liscio, levigato e lucido, proprio come lo era anni fa, le corde ancora intatte producono suoni perfetti, bene ho fatto proprio un buon lavoro. Soddisfatto lo avvolgo in un telo e lo ripongo con cura all’interno del cassettone. Ok, l’ora del lavaggio al pelifero ascellare è giunto, anche se l’olezzo iniziava a divenir familiare, che poeta che sono! Tsk! Mi spoglio, lasciando quel che indosso a terra, per poi uscire e dirigermi nudo come un verme al lago, c’è un bagno, ma perché usarlo quando la natura mi offre una vasca più grossa! La terra è ancora umida dalle piogge del giorno precedente ed i piedi mi s’inzaccherano peggio di prima, forse avrei dovuto portare almeno gli stivali, ma vabbè, mal che vada me li pulisco addosso a qualcuno, o in testa, Elwing mi pare abbia una chioma perfetta, magari quando torna dalla battaglia. Passo dopo passo mi immergo lentamente nell’acqua tiepida del lago, quando arriva alla chiappe sento un leggero brivido risalirmi lungo la schiena, in tutto ciò ho ancora qualche ferita di ieri, più tardi chiederò ad Elen di completare il lavoro. Mi immergo di botto e nuoto un po’ sotto la superficie, mi rilassa stare a mollo, così tra una bracciata e l’altra percorro tutto il perimetro del lago, fino a quando qualcosa cattura la mia attenzione. Dal Glados si sprigiona una luce ed una figura bianca con due ali evanescenti l’attraversa: Mercur… ancora e che palle! Lo fisso mentre si osserva attorno, spero che non voglia me, non ho voglia di parlare con gente, sicuro qualche palo in culo dei reali, ora m’immergo e non mi faccio vedere, uno… due… e tre, trattengo il respiro e mi calo sotto l’acqua. Passano i secondi ed inizio a sentire l’aria mancare, potevo essere dell’acqua e possedere uno scudo, no? Dovevo nascere 100% puro Leithien del vento. Una scia luminosa parte in lontananza e si piazza sopra la mia testa, l’ho visto anche stando qui sotto, eh no! Vuole me e mi ha trovato, rischiare l’annegamento non è servito a niente, riemergo e fisso il Coso che svolazza mente mi fissa “Relata Refero Ryuk Leithien”
“Doh!” Mercur mi sorride, mi sta sbeffeggiando? Ah! “E va bene” mi tuffo nuovamente e raggiungo la riva, torno alla mia tenda ed indosso qualcosa di pulito, non lo avviso neanche Drako, non ne ho voglia. Ancora con i capelli bagnati, mi dirigo al Glados e pronuncio le parole di rito, prima di attraversarlo.