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  1. #701
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Zagarth recupera tutta la costituzione

  2. #702
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Zagarth risponde in modo arrogante, indispettito e vorrei tanto ribattergli a tono ma qualcosa mi paralizza, mi frena. Le parole mi muoiono in gola, le gambe mi tremano, inizio a sudare copiosamente. La malattia di Drako può essere contagiosa? Mi sono ammalato anche io perchè mi sono avvicinato? Sarà una malattia mortale? Di certo lo è, non sono sintomi normale, questa febbricola che va e viene possono solo significare una cosa: sifilide. Ho preso la sifilide. Non voglio morire così, pazzo e accecato dalle febbri, con l'attrezzo inutilizzabile e la pelle scarnificata! Mi siedo a terra, non riesco a ragionare, non riesco a reagire. Lacrime bagnano i miei occhi... no, non voglio, come ho potuto essere così sciocco e ammalarmi... come ho potuto... le parole di Drako interrompono il flusso dei miei pensieri, ammoniscono l'uomo che vedo, buffamente, indossare un abito da infermiera. Lo guardo con occhi sbarrati, dovrei ridere, so che dovrei, anche se penso alla stazza dell'infermiera cui è stato cucito quel grembiule. Eppure non ci riesco, l'aria mi è diventata insopportabile... io... si è realizzata la mia peggiore paura... non è possibile... io... devo andare via di qui... sì, devo uscire di qui, far terminare questo carosello di immagini che ronzano attorno alla mente, come una danza su una melodia di un carillon rotto. Mi trascino fuori la tenda, mi reggo lo stomaco, non mi fa male, ma sento che sto per rivoltare il cibo che devo ancora ingerire. Non voglio morire. Non voglio avere la sifilide. Non voglio stare malato. Non... ma che sto dicendo, che sto facendo? Ma che sciocchezze mi vengono in mente? Una volta uscito, sento la mente sgombra, il vento sulla pelle, l'aria leggera e fresca. Che sciocco che sono stato, come ho potuto pensare di essermi preso una malattia tanto terribile in questo campo di verginelle frigide? Almeno Elen l'ha smollata! Riesco anche a mettere a fuoco le parole di Drako, sull'invito ad allenarmi insieme a Zagarth dato che potremmo scendere noi due alla prossima battaglia. A proposito, ma le due elfette? Quanto cazzo sta durando la lotta di Franthalia? Vado nella mia tenda, non mi frega niente degli altri ora, ho qualcosa di urgente da fare e scrivere è un qualcosa che mi richiede fatica. In dispensa trovo carta e calamaio, mi siedo nella mia tenda sul ceppo adibito a sedile e inizio ad abbozzare.
    Non posso essere troppo esplicito, il messaggio potrebbe essere intercettato. Fatto tutto, libero il volatile nel cielo, in un punto dove nessuno può vedermi. Bene, ora posso partire per la mia missione di ricerca. La prima dispersa la ritrovo al lago, a quanto pare si sta allenando da sola. La chiamo ad alta voce, non vorrei che avvicinandomi troppo mi infilzasse con quel suo arco del cazzo perchè colta di sorpresa. "Larieth! Drako ti cerca, è in infermeria, si sta sentendo male e... ed è senza maglietta!" esclamo a gran voce. Magari col dettaglio del petto nudo la turchina muoverà in fretta le sue belle chiappe sode. Mi dirigo al Glados... niente, le elfette manco l'ombra. Ritorno al campo addestramento, vado nella zona lavanderia, approfitto per riprendermi la giacca... di Ryuk nemmeno l'ombra. Torno in tenda dal grande capo, guardo divertito Zagarth e dico: "Ho fatto come hai chiesto, Drako, Larieth era al lago e le ho detto di raggiungerci qui... delle elfette ancora niente e Ryuk pare scomparso" dico senza lasciare con lo sguardo il reietto barbuto. Oh Raiden, come ho potuto non ridere prima a vederlo conciato in questo stato? "La divisa ti sta stretta... sai dovresti metterti a dieta se vuoi sembrare sensuale... infermierina" gli dico canzonandolo.

  3. #703
    sim dio L'avatar di saphira_84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Larieth Slagant

    Sto per scagliare l’ennesima freccia, quando la voce di Dahmer mi distoglie dai miei allenamenti, a quanto pare Drako è in infermeria e mi sta cercando, non ho capito però perché si sia tolto la maglietta, forse è solo una battuta di Dahmer. Che si sia accorto anche lui, dei miei sentimenti?
    Non so se sono pronta ad incontrarlo, lo so che sono stata il la prima a dirgli di voler rimanere amici, ma ho bisogno di tempo, non è così facile per me fingere di non provare più nulla per lui, è come tentare di mettere tutta l’acqua del mare dentro ad un secchio; impossibile!
    Su forza Larieth non fare la fifona, non è da te essere vigliacca, non puoi di certo passare tutto il tempo a giocare a nascondino, siamo in guerra non c’è tempo per questi giochetti.
    Faccio un gran respiro, riassorbo l’arco e mi avvio verso l’infermeria a passi pesanti.
    << Eccomi Drako… cosa…>> la voce mi si blocca in gola alla vista di Zagarth vestito con un abito decisamente non adatto a lui, troppo stretto e corto, non so quanto ancora la stoffa resista prima di stapparsi nel sedere.
    Sto per scoppiare a ridere, quando il mio sguardo si posa su Drako, è molto pallido e sudato, dimentico subito tutte le mie stupide paure e ignorando tutti i presenti nella stanza, corro verso di lui, mi inginocchi vicino a lui e gli stringo una mano: << Che ti succede?>> Gli chiedo non riuscendo a nascondere l’ansia dalla mia voce.

  4. #704
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti


    Perché mi sento trattato come un moribondo? Ok… ho un po’ di febbre, ma nulla di che, tutte queste attenzioni sono esagerate, non sono fatto di carta, ho condotto guerre, ho combattuto, non mi farò mettere sotto da una temperatura leggermente più alta della media ed un po’ di sudore. Zagarth si improvvisa infermiera… letteralmente! Prende un’abito a caso dal baule e lo indossa, peccato che sia femminile ed è decisamente di molte taglie in meno, credo che manchi persino un pezzo all’abito a giudicare dalle cosce in bella vista. Mi viene da ridere, ma cerco di trattenermi, ok… non posso trattenermi, soprattutto quando si volta per trafficare con le boccette, ha il sedere tutto stretto e compatto e le gambe pelose in mostra, ora mi sento male sul serio. Elen mi distrae, per fortuna, con una domanda e cerco di fare mente locale per risponderle. “Mah… eventi sporadici più che altro, è un mesetto che ogni tanto mi sento accaldato più del solito, ma nulla di particolare. Le mie condizioni si saranno aggravate in questi giorni per lo stress, lo svenimento dell’altra sera ne è il chiaro segno, devo solo rimettermi in forze. Ti ringrazio per l’aiuto Elen, ma non ti preoccupare più del dovuto” Dahmer torna in tenda, a quanto pare, le ragazze non sono ancora tornate, che ore saranno? Anche di Ryuk non vi è traccia e questo mi da pensieri, quell’imbecille non sa stare fermo due minuti nello stesso posto, e se fosse tornato alla Torre? Non riesco a fidarmi di lui, nonostante la sua confidenza: ha un figlio… non oso immaginare come sia, spero abbia preso ben poco dal padre, sempre se è vero. Larieth invece è al lago, tiro un sospiro di sollievo, per un momento ho pensato di averla offesa con il nostro discorso e che se ne fosse tornata dritta a casa. La ragazza ci raggiunge, ma si blocca nell’osservare Zagarth, come darle torto… non passa di certo inosservato uno vestito così, potrei decidere di mandarlo in battaglia con quel’abiti, potrebbero fuggire tutti inorriditi e vinceremmo per abbandono del nemico. Larieth si inginocchia e mi prende la mano, mi chiede come sto, con quella sua espressione carica di affetto, mi mette soggezione, non so mai come reagire quando mi approccia. “Sto…” un colpo di tosse mi blocca “scusa… sto b…” ancora tosse, una tosse che mi irrita la gola e diventa più forte, che aumenta che mi toglie l’aria. Il caldo aumenta, mi brucia ovunque, la pelle, gli occhi, le orecchie, l’interno… fuoco, sto andando a fuoco… letteralmente. In un attimo vedo la pelle arrossarsi e divenire incandescente, il fuoco si libera veloce in una vampata e mi avvolge interamente con un calore ed una intensità mai provata prima. E’ come se la mia pelle si stesse sciogliendo “Allontanatevi…” la temperatura aumenta e mi alzo velocemente dal pagliericcio, il quale ha già preso fuoco, mi piazzo al centro della tenda e mi rannicchio su me stesso, non riesco a camminare, è come se mille aghi mi penetrassero la pelle, posso solo cercare di non far prendere fuoco ad altro. Resto un istante così e d’improvviso il calore sparisce, il respiro di torna regolare e le fiamme si ritraggono. Che diamine è successo? “Vi siete fatti male?” Mi guardo in giro sperando di non aver coinvolto nessuno in questa sorta di combustione spontanea, specialmente Larieth che mi teneva la mano.

    Scudo di Efesto - Fuoco - Crea uno scudo attorno ad un'area di dieci metri
    L'uso in questo post è da considerare solo attorno a Drako, come se lui stesso diventa una lingua di fuoco

  5. #705
    sim dio
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Zagarth Sovengard

    Tremila boccette e tremila etichette con nomi incomprensibili: Antidoto T-virus; Petali di papavero marcio; Tonico ricostituente bububù ciacciaccià; Sciroppo a base di peli delle ascelle della Strega dell'Ovest; Estratti di zanne di tricheco... Insomma, niente che possa disinfettare questa dannata ferita. Raiden, un po' di acqua ossigenata, non chiedo tanto! "La divisa ti sta stretta... sai dovresti metterti a dieta se vuoi sembrare sensuale... infermierina" iddio, è tornato. <<Dillo che faresti pazzie per tutta questa... sostanza>> rispondo in modo lascivo, tornando con i miei occhi sugli scaffali dei medicinali.
    Ad un tratto sento una mano cingermi il fianco. <<AAAAAAAH!>> urlo, girandomi bruscamente e strappando parte del vestito. Per Raiden, è Elen! mi ha fatto prendere un colpo. Sento i lembi di pelle ricomporsi, e tutto ad un tratto il dolore svanisce. La ringrazio strizzando l'occhio e sfoggiando un sorriso raggiante.
    Larieth arriva in tenda, preoccupata più che mai, mettendosi in ginocchio vicino a Drako e stringendogli una mano. Drako prende fuoco. Si alza, mettendosi al centro della tenda rannicchiandosi su sé stesso. Hai capito Larieth, fai un certo effetto sugli uomini, eh! Senza indugiare oltre mi allontano velocemente da lui e prendo la ciotola dell'acqua. Gliela butto addosso, anche se ormai il fuoco ha cessato di divampare. <<Ops... scusami>> mi limito a dire, piegandomi verso di lui, tendendo una mano così da aiutarlo ad alzarsi. STRAAAAAAAAAAAAP. Un altro sgarro sul vestito. <<E che ca**o!>> bercio, ormai mezzo ignudo.
    Se Drako si alzerà - e se si sentirà meglio - proverò a rispondere alla sua domanda di prima circa la mia scelta, ovvero quella dei Reietti. Poi andrò a cambiarmi. Questo abitino, oltre ad essere scomodo, compromette la mia virilità.
    Ultima modifica di mettiu; 25th April 2015 alle 17:38

  6. #706
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    E' Notte

  7. #707
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    Non ci credo… ho detto no ad una donna che me le stava servendo su di un piatto d’argento, sto invecchiando o sto mettendo un po’ di sale in zucca, in entrambi i casi non va bene. La ragazza mi raggiunge al Glados e riesco a sentire di sfuggita cosa mi urla dietro, mi ringrazia… è proprio una sciocca, poi aggiunge il suo nome: Isyl, so già che me lo dimenticherò presto. Quando tocco la superficie del Glados, sento una fitta tra le cosce, dannazione, inizio a sentirne l’esigenza ed al campo nessuna è disponibile, che palle, sono una massa di verginelle frigide, l’unica che la smolla è più piccola di Auron e sinceramente non mi attizza per niente, senza considerare che è l’albero sul quale ha già pisciato Dahmer, se quella benedetta Larieth facesse meno la difficile, sono convinto che me ne vedrei bene, al diavolo! Nella mia mente si focalizza una destinazione diversa da quella che dovrei prendere, niente accampamento, niente reietti, ho bisogno di andare in un posto dove posso finalmente scaricarmi un po’ e divertirmi come si deve: La maison Baelish.
    In un attimo la luce magica del portale si materializza in una sostanza indefinita, mi fa quasi schifo attraversarlo ogni volta, ho sempre l’impressione di ritrovarmi tutto appiccicaticcio da una sostanza melmosa bluastra, ma nella realtà non è palpabile, è una mera illusione o semplicemente energia che si palesa ai nostri occhi come gelatina, bah…
    In un attimo i miei piedi calpestano il viale che conduce alla mia destinazione, non da di certo all’occhio, sembra quasi una cascina qualsiasi, ci sono persino le fioriere appese alle finestre, le prostitute si divertono a fare le donnine di casa di giorno evidentemente. Se non fosse per il sottofondo musicale andante e le voci alte di chi sta facendo baldoria, passerebbe totalmente inosservato. Scoprii questo posto per caso da giovane, avevo meno di vent’anni, mi sembrò un paradiso, avevo i diamanti che cadevano quasi dalle tasche, il denaro non è mai stato un problema, potevo permettermi persino di perderli per strada e non avrebbe inciso minimamente sul bilancio della “famiglia”. Ma in compenso potevo fare del bene a qualcuno e le prostitute reclamavano questo “bene” in ogni forma ed in ogni modo: mi bastava sventolare un brillocco qualsiasi e me ne trovavo un paio appese alle cosce ed almeno un altro paio intente a spogliarmi, non le accontentavo tutte, la mia virilità ha un limite, una o due donne a notte al massimo, o offro tanto e come si deve a poche, impedendogli di sedersi il giorno dopo, oppure poco e a tante, ma a discapito della “qualità dell’opera”, preferisco il primo caso. E’ da un po’ che non vengo in questo posto, ma nonostante ciò mi riconoscono subito, da buon cliente affezionato, così mentre le prime signorine mi sventolano la mercanzia manco fossimo al mercato della frutta, tra pere, mere, ciliegie e cocomeri, non mi faccio distrarre più di tanto, so già dove andare, so già chi voglio che mi faccia compagnia, l’unica che ha imparato a ridurmi come uno straccio dopo un bel po’ di allenamenti: Shayla. Busso alla sua porta e la apro noncurante di una possibile compagnia, lo sbatterei fuori come un sacco di patate, ma è sola… in tutto il suo prorompente splendore, mentre si sistema la calza della coscia destra, mi sorride vedendomi sull’uscio della porta e continua in quella sorta di carezza con la punta delle dita che strofinano sulla pelle ed il tessuto sottile “Non t’impegnare troppo a rivestirti….” Mi guarda maliziosa, con un gesto del piede allontana il resto degli abiti in terra “Credevo che avessi dimenticato la strada…” si scioglie i capelli, ha quel modo di farlo che vale quasi fosse un preliminare e già sento che qualcosa si smuove “…o che qualche signorina ti avesse messo il cappio al collo” “Più o meno, ho solo avuto poco tempo, la guerra distrae dalle cose piacevoli della vita, ma questa sera sono in licenza” Non risponde, è una donna di poche parole e mai come questa sera apprezzo chi da poco fiato alla gola, anche se da qui a poco sentirò la sua voce espandersi e vibrare in questa stanza ad un ritmo cadenzato. Si stende sul talamo, le coperte sfatte ed il suo corpo è in mostra come fosse una dea, la sensualità dirompete, i modi lascivi, il richiamo della carne, il suo profumo… allunga una mano verso di me, facendomi segno di raggiungerla con una rotazione lenta dell’indice quasi ipnotica. Chiudo la porta alle mie spalle, questa notte non avrò nulla a cui pensare, niente guerra, niente Kalisi e niente Leithien…

  8. #708
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Elen Nárë Vanya

    Drako
    cerca di rassicurarmi per l'ennesima volta dicendo che sono solo eventi sporadici iniziati da un mese circa, peccato che qualche istante dopo prende letteralmente fuoco.
    La sua pelle diventa incandescente e le fiamme lo avvolgono completamente, scatto indietro per evitare di scottarmi cercando di allontanare anche Larieth.
    Si piega dolorante a terra al centro della stanza per limitare i danni, ma il pagliericcio ormai ha preso fuoco così afferro velocemente una coperta per soffocare le fiamme, poi prendo una caraffa d'acqua vicino ai medicinali e la getto su esso per sicurezza.
    <<State tutti bene?>> chiedo agli altri, se non fossimo in questa situazione scoppierei a ridere nel vedere Zagarth, ormai quasi nudo, aiutare il capo.
    Sulle mani leggermente ustionate sento formarsi delle bolle, ma nulla che la mia magia non possa curare.

  9. #709
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Appena Zagarth fa un passo, quel lembo di stoffa che un tempo era una divisa da infermiera, diventa sempre più misero. Non riesco proprio a togliermi dalla faccia il sorriso sarcastico che ho impresso! Mi risponde per le rime, questo tizio è assai divertente, in allenamento sarà uno spasso ma non devo sottovalutarlo: per quel poco che ho visto con Ryuk, se l'è cavata più che bene. Inoltre, ha vinto ad Amaranthis: è un fattore che non si può non tenere in considerazione. Sto per ribattere all'uomo, ma il nostro capo viene colpito da un malore più intenso... Elen gli sta vicino, così come Larieth, cercano di calmarlo ma sembra tutto vano. La voce di Drako intima di allontanarci e io indietreggio fino all'uscita della tenda ma, d'un tratto, non mi rendo nemmeno conto di cosa accade e una grande ondata di fuoco mi travolge, per riflesso metto le braccia incrociate davanti al viso, le sento andare letteralmente a fuoco quindi indietreggio ancora, il più veloce possibile, fino ad uscire dalla tenda. Abbasso le braccia, sono completamente ustionare, e le mie gambe, che si intravedono nel tessuto bruciato, non stanno meglio. Conosco questa sensazione e quando Drako chiede se ci siamo fatti male, comprendo che il fuoco proveniva da lui! No, capo, non ci siamo fatti niente, semplicemente ora possiamo mettere una mela in bocca a Zag e servirlo per cena! Ma che domande del cazzo fa! Mi ero appena curato! Avete rotto con sto fuoco! Mi riaffaccio nella tenda con molta titubanza, 'ste scorregge infuocate del capo non mi piacciono per niente. Do una rapida occhiata ai presenti: Zaghy è quasi letteralmente nudo, con le gambe pelose a fare bella mostra di sè sotto quella che era stata una specie di gonna; Elen ha le mani lievemente ustionate. Drako è letteralmente bagnato: i miei compagni hanno avuto la brillante idea di spegnere il fuoco con delle tinozze d'acqua. Inoltre, Zagarth cerca di tendere la mano al capo e in questo gesto, quel lembo mezzo carbonizzato che tiene addosso si strappa ancora. Oh Raiden, so che apprezzi gli scherzi, una risata te la saresti fatta pure tu! Scoppio a ridere, era troppo che me la tenevo! "Capo quando mangi fagioli, avvisaci eh, così ti stiamo lontani mille miglia! Elen potresti curarmi?" dico avvicinandomi alla fanciulla. Non mi frega se non si è ancora curata o se qualcun altro necessita di più cure di me: voglio levarmi questa puzza di bruciato di dosso!

  10. #710
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti


    Mi volto ad osservare il caos che ho generato senza volerlo, non so cosa stia accadendo, ma quella sensazione di bruciore è aumentata di botto, io stesso sono diventato fuoco e non sono stato in grado di contenermi, che diavolo succede? Sono ancora inginocchiato in terra, quando noto di aver arrecato danno a tutti i presenti, Elen ha i palmi ustionati, delle bolle d’acqua si formano rapidamente sotto ai miei occhi, Dahmer ha la parte anteriore bruciata, braccia e cosce, mentre Zaghy… Zaghy è sempre più nudo. Quest’ultimo mi ha lanciato un secchio d’acqua addosso, non sarebbe bastato per spegnere le fiamme, al massimo un potere d’acqua avrebbe potuto, fortuna vuole che le fiamme si siano estinte prima del suo intervento, ma ora sono totalmente zuppo. “…Grazie” lo guardo con la consapevolezza che l’ha fatto più per divertimento che per aiutarmi, ma è meglio che niente. Elen ha provveduto a spegnere le fiamme del pagliericcio soffocandole, ha scongiurato che la tenda prendesse fuoco. L’infermiera sexy tende la mano verso la mia e faccio forza sulle gambe, per avvicinarmi ed afferrarla, quando nuovamente la sensazione di prima mi pervade: le vene bruciano dall’interno del mio corpo, sento lo stomaco in subbuglio come se l’acido al suo interno fosse intento a ribollire, per poi risalirmi in gola. Caccio in dietro un conato di vomito che somiglia a lava, mentre un formicolio mi pervade entrambe le braccia: parte dalle spalle e scende lungo i palmi diramandosi ad ogni dita. Ancora lo stesso formicolio parte dalle cosce e riscende ai piedi, la testa pulsa così tanto che non riesco a tenere gli occhi aperti e quasi mi lacrimano. Sento con un gonfiore allargarsi all’addome e comprimere ogni cosa, scalcia e si fa spazio attraverso la carne, un forza che si palesa ancora come fuoco che mi avvolge interamente, divento come una piccola pira umana dalle forme non definite. Trattengo a stento un urlo di dolore perché i miei sensi si confondono e si fondono tra loro, la confusione totale mi pervade ed all’improvviso… tutto tace. Le fiamme si riassorbono, gli arti non tremano, il bruciore scompare e sento… sento qualcosa di nuovo, come una energia prepotente che mi scorre dentro, una energia che sono riuscito a domare… almeno per il momento. “E’ meglio che io vada via da questa tenda, non voglio farvi ancora del male, ho bisogno di calmarmi” Mi rialzo a stento controllando di non aver fatto male a nessuno, forse solo Zaghart ha subito un’altra scottatura, ma sa prendersi cura di sé. Appena uscito dalla tenda mi dirigo al lago, ho bisogno di immergermi, ho bisogno che il freddo dell’acqua mi ritempri.


    Distruzione
    Tempesta di fuoco – Si generano fiamme in un’area di 10 metri che 'innalzano come colonne, l’incantatore non è il fulcro, ma ne decide la locazione. Provoca ustioni di terzo/quarto grado

 

 

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