Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

Elen Nárë Vanya

Sono ancora inginocchiata a terra quando Larieth mi stringe nel suo abbraccio materno sussurrandomi frasi di conforto.

Ricambio l'abbraccio e poggio la testa sul suo seno florido <<Lo so che non sarà l'ultima, che la morte è il prezzo della guerra, ma è proprio questo ciò che mi spaventa. Non conoscevo molto Elwing eppure sento di aver perso una di famiglia, cosa succederà se dovessi perdere te? O Dahmer? Forse ha ragione Ryuk... Non bisogna legarsi a nessuno...>>

Ascolto le altre sue parole e poi continuo <<Si, non permetteremo che la sua morte sia vana... La vendicheremo.>>

Vendetta. Forse questo sentimento che da tempo sto cercando di soffocare è l'unico che ci tiene in vita, che ci spinge ad andare avanti nonostante le difficoltà che la vita ti pone davanti.

Rimarrò così, tra le sue braccia, fin quando non deciderà di alzarsi.

DAHMER GRAY

Nemmeno fossimo a teatro, Elen si rende protagonista di un acuto degno di un soprano lirico: urla, si inginocchia, Larieth l'abbraccia... una scena che stimola i miei sensi ancora più di quanto non siano già eccitati!





Quasi proporrei un bel bacio saffico tra le due fanciulle, così tanto per dare il benvenuto allo straniero che, a quanto esclama Drako, si chiama Jarak. Mai sentito, da dove sbucherà questo tizio? Si avvicina a Drako e gli sussurra qualcosa... un altro del Drako-fanclub? Attento o Larieth ti fa lo scalpo! Anche se così avremmo finalmente un cadavere completo. La falena è letteralmente sconvolta, ci lascia di gran lena verso la tenda-doccia. Per un attimo ho l'istinto di seguirla, ma poi mi freno all'ipotesi che rischierei di vedere le sue nudità... ok che sono di bocca buona, ma anche io ho la mia dignità. La cagnetta si stringe forte al bel petto di Larieth che mi fa quasi voglia di essere triste a mia volta, così da essere consolato in quel modo! Farfuglia frasi di vendetta... di come potrebbe perdere uno di noi... me... eh no bella, io mi ci gratto gli zebedei! Comunque, trovo che ci sia un poco di ipocrisia in tutte queste moine: cioccolatino era un'elfetta che se ne stava sulle sue, era taciturna e non faceva amicizia facilmente, quindi l'unica cosa che c'è da piangere è l'aver perso un'unità e un territorio, tutto qua. Ma non mancherò di aggiungermi a questa pantomima, anche se qua nessuno si è chiesto chi sia l'autore di questo lavoro, ad occhio e croce da quel che vedo sul collo di Elwing, molto grossolano. "Quando Niniel si sarà ripresa un poco, dopo la pira... possiamo chiederle più dettagli... la guerra deve andare avanti... le informazioni ci servono per cercare di indovinare chi schiereranno la prossima volta... che è domani. Inoltre, con un bel nome marchiato nel cuore, è più facile odiare e cercare vendetta" dico serio e anche in modo sincero.





Perchè alla fine non c'è niente da gioire nella morte dell'elfetta, avrei certo voluto finire il mio lavoro iniziato quel giorno in allenamento, ma qua sto combattendo per una fazione che ora si ritrova un membro in meno. Faccio segno col mento verso lo straniero (è una dote da sangue Dreth indicare con il mento) ed esclamo: "Spero che si unirà a noi, almeno non resteremo in inferiorità numerica".

Larieth Slagant

Elen ricambia l'abbraccio e si stringe più forte a me, questa ragazza è molto sensibile, ha davvero un cuore grande.

<< Lo so che non sarà l'ultima, che la morte è il prezzo della guerra, ma è proprio questo ciò che mi spaventa. Non conoscevo molto Elwing eppure sento di aver perso una di famiglia, cosa succederà se dovessi perdere te? O Dahmer? Forse ha ragione Ryuk... Non bisogna legarsi a nessuno...>>
Le accarezzo dolcemente i capelli continuando a tenerla stretta: << Dici così perchè sei sconvolta, è importate avere dei legami, io preferisco amare ed aver perduto che non aver mai amato, la vita senza affetti è una vita vuota che non vale la pena di essere vissuta>> .

Dhamer ci ricorda che domani ci sarà una nuova battaglia, ha ragione la guerra deve andare avanti, e noi non possiamo permetterci di perdere di nuovo.

Mi alzo in piedi e mi rivolgo a Dahmer: << Si dopo la veglia funebre dovremmo parlare con lei, anche se per il momento credo che voglia rimanere sola.>>

Il ragazzo indica lo straniero che a quanto pare si chiama Jarak e afferma:<< Spero che si unirà a noi, almeno non resteremo in inferiorità numerica >>.
Osservo il nuovo arrivato, chiede a Drako di seguirlo, o meglio glielo ordina, poi s'incammina seguito dal nostro capitano.

Rivolgendomi sempre a Dahmer gli chiedo: <<Lo conosci?>>.

Jarak

Dopo un breve cenno, Kalisi mi segue e ci fermiamo a poca distanza dal gruppetto, a circa un paio di tende oltre. “Immagino che avrai molte domande ed io sono qui per rispondere”.

Lo guardo dritto negli occhi, fieri come il suo portamento: apprezzo la sua disponibilità, nonostante lui sia il leader e io mi trovi in una situazione... precaria, non sta utilizzando la violenza per ottenere informazioni, né per controllarmi con la paura. I casi sono due: o è un uomo molto gentile, o è un uomo molto furbo. E se sono fortunato, entrambi.

<<Come ti ho scritto nelle missive>>, gli dico, con il tono di voce più basso del normale, che accentua ancora di più la sua asperità. <<Ho vissuto oltre il confine per lungo tempo, ma ho un conto in sospeso con Dohaeris>>.

Abbasso la parte superiore del mio abito con una mano, in modo da mostrargli chiaramente la cicatrice che adorna la parte inferiore del mio collo. L'unico regalo che mia madre mi abbia mai donato. <<Si è rimarginata da anni, ma ogni notte brucia come se mi fosse stata appena inflitta>>. E ogni notte, nei miei incubi, sento ancora quella fredda lama sulla mia pelle. <<Potrei darti innumerevoli motivazioni dietro alla mia lettera, una più nobile e falsa dell'altra, ma la verità è che mi guida la pura, semplice ed egoistica voglia di riscattarmi>>. Ho imparato ad ignorare il mio desiderio di vendetta quando mi sono reso conto che mi stava portando alla pazzia. <<Le persone che mi volevano morto probabilmente sono sotto terra, ma sono sicuro che siano state sostituite da altri esattamente identici a loro. Questo regno non è più casa mia, è vero, ma dopo anni di indifferenza non posso più tollerare questa violenza, i soprusi, l'amarezza... e il ricordo>>. Non ho mai smesso di fissare le sue pupille, spero di trasmettergli la mia sincerità e di rassicurarlo sulle mie intenzioni. <<Combatterò per te, Kalisi, ma ho bisogno di sentire dalle tue labbra che la tua causa è sincera>>.

Terminato di parlare ricopro la cicatrice, accarezzandola fugacemente, e al contatto con la pelle un brivido mi scorre per la schiena.

DAHMER GRAY

Larieth mi chiede se lo conosco, la ragazza mi sembra turbata per la morte di Elwing ma tutto sommato è calma, lucida. Anche lei, ne ho l'impressione, sta pensando a come continueremo ad affrontare la guerra, quindi è concentrata su pensieri molto più concreti di questi piagnistei intorno.



"Mi spiace Larieth, non lo conosco. Non l'ho mai visto e non ho mai sentito il suo nome in giro. Sembra ben messo fisicamente... anche se mi pare sia anziano... non vorrei avesse qualche acciacco dell'età" le dico cercando anche di alleggerire un po' l'atmosfera lugubre.





Mors tua vita mea, diceva la septa dei Dreth. Facciamo sta pira e continuiamo ad allenarci, il sole avanza fregandosene dei nostri problemi. La prossima battaglia dovrò combatterla io e vorrei prepararmi al meglio, alla fine cioccolatino è crepata, non voglio fare la sua stessa fine. "Dopo il funerale di Elwing, spero che Niniel ci dia delle dritte sui nostri nemici... a vedere il collo del corpo, escluderei sia stato qualcuno con una spada... sembra da mazza ferrata o..." o una meteor hammer. La meteor hammer di mio cugino Vicent.





La stessa che io ho forgiato per lui. Fino a Franthalia, non era sceso ancora in campo, quindi magari stavolta è toccato a lui. Questo significherebbe che ho buone probabilità di non incontrarlo all'Auspex. Quella stupida elfa, ho bisogno di sapere chi ha ucciso Elwing, deve farsi passare il magone al più presto!

Elen Nárë Vanya

Le carezze e le parole di Larieth riescono a calmarmi <<Dici così perchè sei sconvolta, è importate avere dei legami, io preferisco amare ed aver perduto che non aver mai amato, la vita senza affetti è una vita vuota che non vale la pena di essere vissuta>>.

Annuisco, anche io condivido il suo pensiero, poi mi alzo in piedi con lei.

<<Spero che si unirà a noi, almeno non resteremo in inferiorità numerica>> dice Dahmer riferendosi allo sconosciuto che sta parlando con Drako.
<<Lo conosci?>>
<<Mi spiace Larieth, non lo conosco. Non l'ho mai visto e non ho mai sentito il suo nome in giro. Sembra ben messo fisicamente... anche se mi pare sia anziano... non vorrei avesse qualche acciacco dell'età>>

<<E' arrivato prima al lago, so solo che viene da oltre il confine e che lo ha invitato Drako. E' un tipo taciturno, non mi ha detto altro, ma sembra molto potente, si è praticamente smaterializzato davanti ai miei occhi per riapparire alle mie spalle. Avrebbe potuto uccidermi senza problemi.>>

<<Dopo il funerale di Elwing, spero che Niniel ci dia delle dritte sui nostri nemici... a vedere il collo del corpo, escluderei sia stato qualcuno con una spada... sembra da mazza ferrata o...>>
Dahmer fa supposizioni sulla morte di Elwing e dalla sua espressione mi sembra abbia intuito qualcosa <<Pensi di aver capito chi sia stato guardando la ferita?>>.

Anche io avrei dovuto analizzare il corpo per carpirne più informazioni possibili senza farmi impressionare, forse col tempo ci riuscirò dato che con la guerra atrocità come queste saranno la normalità, ma io non voglio assuefarmi al male, non voglio cedere ad esso e perdere l'umanità.
Dobbiamo vincere la guerra senza spargimento inutile di sangue, anche se non sarà semplice contro avversari che non esitano ad uccidere.

Larieth Slagant

Neanche Dahmer conosce il nuovo arrivato, a quanto pare solo Drako sa chi sia, sembra che abbia l’età di mio padre o giù di lì.
Continuo a osservare i due che si sono allontanati per parlare da soli.

Cosa si dovranno dire di così segreto? Lo sconosciuto si abbassa la parte superiore della maglia e fa vedere a Drako qualcosa che da qui pare una cicatrice.
Questo Jarak vorrà essere dei nostri? Be di sicuro ogni aiuto è ben accetto, spero però che sia più “normale” di Ryuk e Zagareth, di pazzi e psicopatici ne abbiamo gia abbastanza qui.

<<E' arrivato prima al lago, so solo che viene da oltre il confine e che lo ha invitato Drako. E' un tipo taciturno, non mi ha detto altro, ma sembra molto potente, si è praticamente smaterializzato davanti ai miei occhi per riapparire alle mie spalle. Avrebbe potuto uccidermi senza problemi.>>dichiara Elen.

La ragazza sembra essersi calmata, la sua voce è più ferma e il suo viso è più roseo.
<< E’ inutile rimanere qui fermi con le mani in mano…>> affermo rivolgendomi ai miei due compagni. << Lasciamo in pace Niniel un altro po’ e poi potremmo chiederle della battaglia, di sicuro scossa com'è ora non può esserci di alcun aiuto, finchè il boss parla con Jarak noi possimo andare ad allenarci, facciamo in modo che la prossima pira la costruiscano i nostri nemici>>.

Poi mi volto verso Elen << Scusa prima di andare potresti guarirmi? ho ancora delle escoriazioni sulle mani e sulle gambe>> le chiedo, mostrandole i palmi delle mani.

Dopo che Elen mi avrà guarita mi recherò al campo di addestramento, spero che mi seguano entrambi, ho voglia di menar le mani.

DAHMER GRAY

Non posso esserne certo, ci sono tante armi e tante situazioni che potrebbero creare una ferita come quella... non ho potuto nemmeno controllare se c'erano frammenti o schegge sulla ferita. Vediamo se faccio mente locale... i reali che ci ha descritto Ryuk... la principessa usa una spada, non ricordo della promessa sposa di Lantis... ma non mi sembra un danno che possa causare una ragazza... è roba da uomini, ci vuole molta forza per strappare una testa dal collo in quel modo. Almeno, mi pareva strappata. Cazzo sappiamo dei ribelli? Non molto. Potrebbe essere stato uno di loro, magari c'è qualche maschione cavernicolo tra le loro fila. Eppure...
"Non so, me ne intendo di armi e... non voglio dire nulla di affrettato, non sapendo come si è svolta la lotta... ma sì, ho qualche sospetto che sia stata una mia... creatura a uccidere Elwing" dico enigmatico.





Potrei sbagliarmi di grosso, potrebbe essere stato un masso caduto proprio sul collo dell'elfa, potrebbe essere stata una mazza ferrata con un fendente di potenza, persino un attacco magico di qualche tipo. Pochi elementi, poche certezze.



E io odio tenermi i dubbi nel cervello. Vado a cercare Niniel, mi manderà ad arare i campi dell'Abgruntis ma non me ne importa. Anzi, se la troverò a frignare ne trarrò anche godimento. "Arrivo tra un attimo" dico alle fanciulle congedandomi e dirigendo i passi verso la tenda-doccia. "Niniel? Stiamo aspettando te per la pira, se non vuoi che Zagarth dia fuoco alla tua amica senza di te, ti conviene sbrigarti" esclamo senza avere un diretto interlocutore, mentendo spudoratamente ma sperando così di riaccendere il fuoco dell'elfetta rompicazzo che conosco io.