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  1. #71
    sim dio L'avatar di saphira_84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Larieth Slagant



    Vengo svegliata dai timidi raggi di sole che filtrano nella mia tenda, ieri ero davvero esausta, sono crollata subito dopo aver messo qualcosa nello stomaco.
    Avevo persino sbagliato tenda, dalla stanchezza ero finita in quella di Ryuk, per fortuna non era all'interno, altrimenti la cosa sarebbe stata alquanto imbarazzante, almeno per me.
    Se dovessi finire in una tenda diversa dalla mia, spererei di entrare in quella di Drako, e al solo pensiero sento il mio viso andare in fiamme.
    Mi alzo dal pagliericcio stiracchiandomi, mi sento tutta indolenzita, quindi esco per fare quattro passi e per sgranchirmi un po' le gambe.
    Mi ritrovo nei pressi del lago, mi siedo quindi sulla riva a guardare incantata l'increspatura dell' acqua, mi sfilo i sandali e immergo i piedi, sento un piacevole brivido corrermi in tutto il corpo.
    L' acqua ha da sempre avuto un grande ascendente su di me, mi da forza e sicurezza.
    Oggi è il giorno della battaglia, provo un misto di ansia ed eccitazione, quanto vorrei avere i poteri di mio padre, lui sa evocare uno scudo d'acqua attorno a un area di dieci metri e lanciare delle sfere d’acqua rotanti molto potenti, io purtroppo con la magia non sono molto esperta, so solo evocare un piccolo scudo che protegge solo da un lato.
    Allungo le braccia davanti a me, mi concentro e subito sento le dita formicolare, segno che la mia magia sta venendo a galla, dai palmi delle mani comincia ad uscire una specie di polverina azzurra che presto si trasforma in una barriera d'acqua.
    Sorrido compiaciuta, sono consapevole che non è molto, ma una volta era molto più faticoso per me evocare lo scudo, necessitavo di molta più forza e concentrazione, ora è molto più semplice e immediato, questo è il segno che la mia magia sta crescendo.
    Cerco di concentrarmi di più e a incanalare tutta la mia forza nelle mani, dopo un po' sento la mia fronte imperlata di sudore e le mie forze venire meno, purtroppo non sono riuscita a ingrandire lo scudo. Più tardi ci riproverò ancora, ancora e ancora, devo aumentare la mia magia se voglio sperare di essere più utile ai fini di questa guerra. Non voglio essere un peso per i miei compagni, la donzella indifesa, anche perchè qui l'unico disposto a venire in mio soccorso è Drako e sono certa che ora ha altro per la testa, io non posso essergli d'intralcio.
    Mi alzo e mi dirigo verso le tende, li vicino scorgo la ragazza di colore dai capelli verdi, ieri tra una cosa e l'altra non ho fatto a tempo a presentarmi, quindi decido di rimediare ora.
    << Ciao mi chiamo Larieth >> esordisco avvicinandomi alla ragazza, <<Vedo che anche tu sei un elfo come me>> continuo poi indicandomi le orecchie a punta.

    *Scudo di Nettuno - Scudo d'acqua

    • Allievo - Protegge solo un lato (fronte-retro-sx –dx-sopra o sotto)
    Ultima modifica di saphira_84; 18th November 2014 alle 22:01

  2. #72
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Drako Kalisi

    Ho visto tante albe… ed il rosso del cielo mi è sempre apparso come un presagio, l’alba che simboleggia la nascita, una nuova luce, un nuovo giorno, ai miei occhi è solo una lunga e densa scia di sangue. L’alba… ha segnato l’inizio di innumerevoli battaglie e nonostante sia riuscito a restare incolume fino ad oggi, ho perso un pezzo di me ogni volta. Molti si chiedono spesso perché sia così taciturno, perché non parlo più del dovuto e solo dopo averci pensato e ripensato… troppe volte ho rassicurato amici guerrieri sull’esito della battaglia… ho detto che certamente sarebbero tornati alle loro famiglie, abbracciato mogli e figli, ma ancor più spesso le mie buone speranze si sono infrante contro un muro duro ed invalicabile come la morte. Ho imparato che il silenzio è la miglior risposta in alcuni casi e che affilare la propria arma coi soldati, è tutto ciò che serve. Quest’alba è più insanguinata delle altre, è un taglio più profondo, uno squarcio che non può essere curato, non ho proferito parole di conforto a Leithien e Sovengard, credo che non ne necessitino neanche, paradossalmente mi fido della loro follia, entrambi hanno motivo di combattere, entrambi sono forti e abbastanza avventati da poter sorprendere il nemico. Mi sono limitato ad aprir loro il portale, ad indicargli la strada e sono certo che torneranno con buoni risultati, anche se con qualche pezzo in meno… forse.

    Non so quanto tempo io sia rimasto a contemplare il portale, probabilmente la battaglia in campo è già iniziata e… non posso fare altro che attendere, non è ancora il mio momento, ho altre cose da sistemare, se io dovessi morire prima di…no, Non. Devo. Pensare.

    Mi volto e vedo la piccola Larieth, il colore dei suoi capelli risalta sullo specchio del lago, colori caldi che si mischiano ai freddi. Si sta impegnando, non ha mai mollato, ha lo spirito della guerriera, anche se ha poca forza, ma non importa, sento che migliorerà presto, ho l’impressione che il suo scudo diventi più grande di giorno in giorno, più resistente e che la magia della sua acqua si fortifichi. Si esercita per poco tempo, la vedo dirigersi verso le tende, necessito di distrarmi… almeno per qualche istante, decido così di raggiungerla.
    Si sta presentando alla donna dalla chioma verde, mi avvicino con passo lento e sorrido “Disturbo?”

  3. #73
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Elen Nárë Vanya


    E' l'alba e la dea Aurora mi sveglia coi suoi raggi mattutini.
    Scendo dal pagliericcio e, curiosando nel baule lì vicino, trovo degli abiti in pelle: indosso quello che sembra essere della mia taglia.


    "Comodo" penso mentre piroetto nella tenda.
    Mi dirigo verso la lavanderia per lavare il mio abito rosso e quello bianco di mia madre e vedo Larieth andare verso il lago.
    Non la chiamo così posso rimanere da sola a pensare.
    Immergo i panni nell'acqua fredda del lago poi li strofino energicamente tra i pugni e ripeto l'azione fino a quando i capi non diventano puliti, poi li stendo ad asciugare.
    Ripenso a quando facevo il bucato con le donne del villaggio e mi viene un groppo alla gola.
    "Ormai non faccio più parte di loro, devo farmi forza e trovare la mia strada..."
    Non ho voglia di tornare dagli altri, così raggiungo il centro di addestramento ed evoco ciò che rimane del mio passato, della mia vera famiglia: la spada.




    "Devo trovarle un nome... un nome degno..." faccio qualche nome, ma non mi viene in mente nulla di adatto "Ci penserò poi... Ora vediamo quanto è affilata!"


    La afferro saldamente e faccio qualche affondo contro il manichino, prima lentamente, poi aumentando il ritmo fino a diventare sempre più rapida e precisa nei movimenti.


    Sembra che il tempo non sia passato da quando duellavo da bambina con gli altri elfi infatti riesco a ricordare ogni mossa.


    Non amo combattere, ma devo essere pronta a difendere me e gli amici, devo lottare per la pace e per riprendermi il mio regno.





    Evocazione arma in forma dormiente
    Edit: ho notato che nelle foto ho usato il manichino sbagliato... non fateci caso XD Non ho voglia di rifare le foto!
    Ultima modifica di albakiara; 21st November 2014 alle 19:51

  4. #74
    sim dio L'avatar di valuccia85
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti




    <<Signora, dovete sapere che poco fa avete dato dimostrazione del vostro coraggio. Sono le eroine come lei che ci salveranno dall'incombente guerra che si scaglierà su Dohaeris.>>

    - Eroina? Io? Non sai quanto ti sbagli, Torcia... - penso lanciandogli uno sguardo torvo.

    <<Con permesso, io vado a coricarmi, visto che la mia amica non ha intenzione di allenarsi>>

    Mi sta prendendo per i fondelli, per caso? Prima afferma che potrei salvare Dohaeris e poi se ne va a dormire?

    <<E' LEI! E' LA FALENA LA NOSTRA SALVATRICE!>>



    "Io l'avevo detto che quel tipo non ha tutte le rotelle al posto giusto..." dico annoiata.

    Earine si dissolve dalla mia mano.

    Eowyn sembra ancora... non so... imbambolata... che il tanfo emanato da Occhi di Falco l'abbia messa "fuori combattimento"? Quanto mi irrita perdere tempo...

    - Basta così! - penso decisamente seccata - Sarà meglio mangiare qualcosa al volo, darsi una rinfrescata ed andare subito a riposare. Domani mattina vorrei allenarmi come si deve... -



    "Buonanotte!" enuncio senza voltarmi ed accompagnando il saluto con un rapido cenno della mano.



    Mi dirigo velocemente nella tenda adibita a dispensa, afferro una mela e mentre la mangio di gusto, mi avvio, con passo deciso, verso "il bagno". Dopo una celere ma rilassante doccia, posso finalmente riposare.



    ---Alba---

    I primi raggi del sole filtrano debolmente nella tenda.

    "E' già mattina?" bofonchio lentamente con la bocca ancora impastata dal sonno, nel vano tentativo di ripararmi gli occhi.

    - Sono nell'accampamento - penso mentre mi guardo intorno - Allora non era un sogno...-

    "E se non era un sogno... significa che qualcuno se le darà e le prenderà di santa ragione oggi..."

    In un lampo i volti di Occhi di Falco e Torcia Umana si materializzano nella mia mente.





    "Buona fortuna" sussurro per poi socchiudere gli occhi.



    "Hey sei sveglia?? Che ne dici di allenarti solo io e te stamane?"



    "Arrivo! - rispondo alzando leggermente la voce per permetterle di udire la mia risposta - Giusto il tempo di capire chi sono..."

    Ha parlato di allenarsi insieme, vero? Non ho sentito male...

    Scatto velocemente in piedi, mi stiracchio e...



    << Ciao mi chiamo Larieth. Vedo che anche tu sei un elfo come me>>



    "Buongiorno Elwing! - proferisco con un tono decisamente determinato - Cos'abbiamo qui? Un raduno di elfi, a quanto vedo..." dico abbozzando un sorriso velato che rivolgo alla giovane donna dalla folta chioma azzurra.



    "A quanto pare facciamo tutte parte del club - affermo spostando i capelli dietro il mio orecchio destro per permettere alla ragazzetta di vedere le mie orecchie - Niniel...".

    Mi porto istintivamente le braccia al petto per poi incrociarle ed abbasso lo sguardo. Probabilmente non le starò inviando un messaggio non verbale molto amichevole, ma sono così: stare insieme a persone che non conosco mi mette subito in allarme ed eccomi sulla difensiva. Ci provo ad essere gentile e disponibile, ma a quanto pare non fa per me... O forse non fa ancora per me?! Forse col tempo riuscirò a "fidarmi" (che parolone!) dei miei "alleati"? (Altro parolone... Elwing a parte... saranno veramente miei alleati al momento del bisogno?)

    -Ottima mossa Niniel. Riuscirai sicuramente a creare un qualsiasi tipo di legame in questo modo... ovvio...-

    “Disturbo?”

    "A quanto pare non è un raduno per soli elfi, mi sbagliavo - proferisco in un sussurro - Nessun disturbo, Sir."



    Il mio sguardo ora è puntato su questo Drako. Vorrei capire che tipo di persona è e se realmente possiamo fidarci di lui, ma non vorrei sembrargli ostile. Che motivo avrei per essere maldisposta nei suoi confronti, dopotutto? Nemmeno lo conosco...

    "I nostri compagni d'arme sono già scesi in battaglia?" domando sinceramente interessata. Strano da parte mia...



    Magari potremmo chiedere proprio a lui di allenarci... sarebbe un valido modo per imparare e per conoscerlo meglio...

    Attenderò una sua risposta ed in seguito, se anche le altre avranno voglia di allenarsi, gli proporrò un allenamento: dovremmo avere molto da imparare dall'ex Primo Cavaliere... giusto?


    Ultima modifica di valuccia85; 15th December 2014 alle 17:23

  5. #75
    sim dio L'avatar di saphira_84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Larieth Slagant



    Mentre sto parlando con la ragazza dai capelli verdi, arriva Lui, bello come il sole, il cuore aumenta i battiti e il mio sorriso diventa raggiante.
    Mi chiedo se si sia mai reso conto dell'effetto che ha su di me, di come tutto sbiadisce quando c'è lui.
    Una ragazza esce dalla tenda, dice qualcosa, parla di un club di elfi, o di qualcosa di simile, credo abbia detto di chiamarsi Nihal o Niniel.
    La mia attenzione è tutta rivolta verso lui, <<Certo che non disturbi, anzi ti stavo venendo a cercare>> esclamo arricciandomi una ciocca di capelli tra le dita, gesto che mi viene spontaneo quando sono agitata. << Ti andrebbe di aiutarmi ad aumentare la mia magia? Voglio combattere Drako, non essere di peso, voglio diventare più forte, voglio che tu sia orgoglioso di me >>
    Ultima modifica di saphira_84; 21st November 2014 alle 21:53

  6. #76
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Drako Kalisi

    L’accampamento sembra più calmo senza Ryuk e Zagarth, ho il timore di vederli tornare con due pinte di luppolo tra le mani ed un paio di bionde, sarebbero capaci di snobbare la battaglia e pensare a ben altro, spero sinceramente di no, ho riposto la mia fiducia in loro… nel caso mi sbagliassi, provvederò direttamente ad imporre loro un po’ di disciplina, soprattutto a Leithien…
    La donna dai lunghi capelli mi osserva guardinga, mi chiede dei “nostri compagni”, non so se il suo sia un modo ironico o meno di definire questa banda un po’ improvvisata o se il suo interessamento nasconde una voglia di socializzare, fare gruppo e… famiglia. Non posso pretendere troppo da loro, hanno scelto di seguirmi, ma la fiducia si guadagna col tempo, anche se io… ho un piccolo vantaggio…
    Le sorrido e mentre gli angoli delle mie labbra si tendono, attingo alla mia energia, la stessa che ha profonde radici nell’essenza della mia magia, quella che accomuna ogni mago, la luce…

    Aura di luce

    Maestro – Infonde un profondo stato di benessere, ci si tranquillizza ed il mago, alterando la percezione che si ha di lui, diviene, dunque, una persona nella quale riporre profonda fiducia- La volontà di combatterlo si annulla.

    “Sì, sono già in campo…” Spero “sapranno farsi valere” cerco di auto-convincermi che sia effettivamente così.
    Larieth mi guarda raggiante e… mi spiazza, mi spiazza come ogni sorriso di Esperin, come ogni suo sguardo…



    Si vuole allenare, diventar forte, migliorarsi… spero non sia solo per il sottoscritto, suo padre è potente, avrebbe potuto allenarla lui stesso, ma se ha scelto di affidarla a me è perché si è fidato nelle mie capacità di insegnante.
    “…certo, mi infilo qualcosa di più comodo, ho studiato mappe tutta la notte e non ho neanche avuto modo di cambiarmi, torno subito”
    Lascio le giovani donne per qualche istante mentre mi reco a passo veloce nella mia tenda, ma la mente mi gioca brutta scherzi, le parole di Larieth, la sua voglia di combattere, mi ricordano Efrem… il piccolo Efrem di una volta… come quando c’incontrammo la prima volta sulla riva del fiume ad Est.

    Passeggiavo, avevo terminato da poco un allenamento ed avevo voglia di stare all’aria aperta, lontano da quel luogo angusto dell’armeria, non so quanto camminai, ma immagino per molto tempo, il sole iniziò a calare e quando mi voltai per decidermi a rincasare, lo vidi…
    Era silenzioso, con il viso tra le gambe… piccolo, esile e mi sembrò l’essere più indifeso che avessi visto. Accanto a lui due tombe con nomi femminili impressi nella pietra ed un giardino in fiore che le circondava, sicuramente se ne occupava lui, quei cespugli erano più curati rispetto a tutto il contesto



    “Chi sei?”
    all’improvviso balzo in piedi, lo avevo destato calpestando una foglia secca, mi guardò con aria di sfida, nonostante fossi il doppio di lui
    “Il mio nome è Drako… ti ho visto ed ho pensato che… avessi bisogno di aiuto”



    “Non ho bisogno di niente, voglio solo star solo… con loro”
    Fu solo allora che notai il suo viso, quella espressione… quegl’occhi… mi trasmisero un immenso dolore, l’empatia fu immediata e quasi avvertii una fitta allo stomaco



    “A chi appartengono quelle lapidi?”
    chiesi cercando di addolcire il tono
    “Mia madre… e mia sorella”
    Restai del tempo con lui, iniziammo a parlare, mi raccontò la sua storia, della sua cicatrice e…
    Ora basta ricordare, ho del lavoro che mi attende.

    __________
    Esco dalla mia tenda, con la prima maglietta afferrata dal baule ed esclamo ad alta voce “Andiamo ad allenarci, avanti, chi lo desidera ci segua”



    Nel capo c’è Elen, si sta allenando duramente, ogni colpo lo affonda con maggior vigore, avverto una forte energia provenire da quella ragazza…
    Mi fermo al centro del campo, allargo le braccia e l’energia che pervade il mio corpo prende vita nel mio elemento: il fuoco



    “Avanti, chi si fa sotto per prima?”

  7. #77
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Elen Nárë Vanya


    Continuo a menar fendenti al manichino, ma a ogni colpo inizio a sentire la spada più pesante.
    "Questa spada non è come quella di legno che usavo da bambina, dovrò irrobustirmi per mantenere la velocità e la potenza a lungo... In una battaglia, contro persone in movimento, crollerei sfinita dopo pochi minuti..." realizzo sconsolata.
    <<Avanti, chi si fa sotto per prima?>> Una voce alle mie spalle mi distrae.
    E' Drako, fiero ed eretto in mezzo al campo, avvolto dalle fiamme.
    "Incantevole come l'araba fenice"
    Prendo fiato e mi asciugo il sudore dalla fronte.
    <<Con immenso piacere...>> inizio a correre verso di lui caricando la spada per colpirlo al fianco destro <<Io sono pronta!>>


    Lo so, si deve agire solo all'ultimo istante per non far capire in anticipo la direzionalità del colpo e spiazzare l'avversario, ma ora voglio solo verificare la mia potenza così carico il colpo con tutta la forza che ho.
    Sono sicura che lui non avrà problemi a difendersi.
    Ultima modifica di albakiara; 22nd November 2014 alle 02:06

  8. #78
    sim dio L'avatar di saphira_84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    <<…certo, mi infilo qualcosa di più comodo, ho studiato mappe tutta la notte e non ho neanche avuto modo di cambiarmi, torno subito>>

    Si indossa qualcosa di più comodo, anzi se ti togliessi la maglietta lo saresti ancora di più, penso tra me e me, immaginando i suo addominali scolpiti in bella mostra. Lo guardo muoversi in direzione della sua tenda e lo sguardo non può non scendere più in basso verso il sedere, si anche senza pantaloni, sarebbe senza dubbio più comodo.

    Larieth smettila di fare la stupida, c'è una guerra da combattere, ricordo a me stessa dandomi una leggera pacca sulla testa.
    E' importante che impari a difendermi, e a difendere gli altri, non posso aspettare che sia sempre qualcuno a correre in mio soccorso.

    La mia mente vaga a quel giorno, quando tutto cambiò.

    << Larhy dobbiamo tornare in dietro, siamo fuori dai confini di Tyravul>> grida Beren ansimando alle mie spalle.

    << Dai, Ber non fare la femminuccia, andiamo avanti solo un altro po', ho sentito che più in la, c'è un albero talmente grande, che se riusciamo ad arrampicarci in cima, da lì possiamo dominare tutta la vallata >> rispondo entusiasta, continuando a correre.

    << Se tuo padre ci scopre è la fine, tu sarai rinchiusa per il resto dei tuoi giorni e io verrò appeso per l'alluce in piazza>> continua piagnucolando.

    Scoppio in una fragorosa risata, quella è la solita minaccia di mio padre che puntualmente non mantiene mai.
    All'improvviso sbucarono 3 uomini, il più grosso si avvicina minaccioso.

    << Bene bene, che abbiamo qui?>> si rivolge a noi facendo un ghigno poco rassicurante, mettendo in mostra i suoi denti ingialliti.

    Mi posiziono davanti al mio amico e allargo le braccia, << Se non vi allontanate subito, vi scaglio contro una delle mie sfere d'acqua, sono molto potenti sapete>> mento spudoratamente facendo uscire dai palmi della mano una polverina azzurra, è l'unica cosa che so fare con la magia, mio padre dice che è così che si manifesta lo scudo d'acqua e che se continuerò ad allenarmi quella polverina azzurra si trasformerà in una barriera d'acqua sempre più grande e solida.

    << Ehi guardate quei simboli che ha la ragazza sulla fronte, è la figlia del re, potremmo farne un bel gruzzoletto>> interviene l'uomo calvo vicino a quello grasso.

    << Bella idea Rog, quindi ogni tanto lo fai funzionare anche tu il cervello>> esordisce il grassone continuando a sghignazzare, poi si rivolge al terzo uomo, rimasto fino ad ora in silenzio ordinandogli di catturarmi e uccidere Beren.
    Appena si avvicina gli sferro un calcio nelle caviglie e gli mordo la mano.

    << Non provarci mai più stupida ragazzina>> sbraita l'uomo colpendomi con forza lo zigomo destro.

    Con la cosa dell'occhio vedo Bren correre verso Tyravul, so per certo che sta andando in cerca di aiuto, non mi abbandonerebbe mai qui.

    << Lasciate pure andare il ragazzino, non ci serve a nulla, portatemi la ragazza>> tuona quello che deve essere il capo della banda.

    Anche il tipo calvo, Rog, si avvicina e mi prende per un braccio, io cerco di divincolarmi con tutte le mie forze.

    Il ciccione si avvicina sinistro << E' vero che se vogliamo ottenere un riscatto devi essere viva, ma questo non significa per forza integra>> così dicendo fa apparire una palla infuocata sul palmo della mano e avvicina il suo viso al mio << sarebbe un vero peccato rovinare un così per faccino>>

    Mi sento impotente, ho entrambe le braccia bloccate dai due ceffi, ma non riesco ad essere remissiva, quindi sollevo la testa e spunto in pieno viso al grassone che per tutta risposta mi colpisce con un forte pugno allo stomaco che mi fa piegare in due.

    In seguito sento un gran dolore provenire dalla nuca e poi tutto buio.

    Mi risveglio non so dopo quanto tempo, tra le braccia di un ragazzo, cerco di divincolarmi ma mi fa ancora male la testa.

    << Stai tranquilla Larieth ti chiami così vero? Io sono Drako, con me sei al sicuro.>> una voce calda e rassicurante mi avvolge e mi sento invadere da una sensazione di benessere.
    << Larhy sei viva!>> volto la testa con fatica e vedo Beren saltellare vicino al mio salvatore << Avresti dovuto vederlo Larhy. Ha afferrato uno per la gola e l'ha scaraventato per terra poi ha sferrato un pugno al grassone e poi....>> Beren continua eccitato a raccontarmi per filo e per segno le sue gesta.

    “Andiamo ad allenarci, avanti, chi lo desidera ci segua>> la voce di Drako mi fa ritornare al presente
    << Eccomi arrivo>> Seguo Drako fino al campo di addestramento, noto con sommo dispiacere che indossa una maglietta.

    Si posiziona al centro del campo e fa apparire dalle sue forti braccia delle lingue di fuoco <<Avanti, chi si fa sotto per prima?>>
    Elen che si trova già qui al campo parte alla carica brandendo una spada, sento una fitta di gelosia partire dallo stomaco, io speravo di allenarmi con lui da sola. Perchè quella si è mesa in mezzo?
    Faccio apparire il mio arco, sento un leggero perso sulla schiena, segno che la faretra si è posizionata al suo posto.
    Divarico leggermente le gambe posizionando la sinistra leggermente in avanti,prendo una freccia dalla faretra e la posiziono nell'arco, miro al sedere di Elen e incanto la freccia con il mio potere dell'acqua.
    Riesco a calmarmi, io non sono così.. alzo le braccia e miro alla spalla sinista di Drako, scocco la freccia, voglio vedere come riesce a difendersi da due attacchi.


    Fantasy bow: in forma Attiva
    Ultima modifica di saphira_84; 22nd November 2014 alle 14:19

  9. #79
    sim dio L'avatar di valuccia85
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti




    “Sì, sono già in campo…
    sapranno farsi valere.



    Istintivamente chiudo gli occhi... solo per pochi secondi... faccio un respiro profondo ed il mio pensiero torna nuovamente a quei due debosciati. Sembreranno anche due idioti, ma se Drako ha riposto la sua fiducia in loro, evidentemente sono due guerrieri molto abili. Spero solo riusciranno a tornare indietro... del resto devo ancora dirgliene quattro!

    Non riesco a comprendere perché... cosa sia mutato in così breve tempo, ma è come se improvvisamente la diffidenza, che da quando ho memoria mi accompagna, fosse svanita per lasciare posto alla... fiducia?
    E' veramente speranza quella che sento nascere dentro di me? Non riesco a spiegarlo con razionalità, ma per la prima volta nella mia vita avverto una sensazazione di pace, di tranquillità...
    Forse questo Drako è veramente la persona più adatta per guidarci... l'uomo che riuscirà a riportare la pace a Dohaeris...

    <<Certo che non disturbi, anzi ti stavo venendo a cercare. Ti andrebbe di aiutarmi ad aumentare la mia magia? Voglio combattere Drako, non essere di peso, voglio diventare più forte, voglio che tu sia orgoglioso di me>>



    Mh. Devo dedurre che, dal tono confidenziale con cui la giovane elfa si è rivolta all'ex Primo Cavaliere, i due si conoscano da tempo. Non solo, ma sembra che anch'ella riponga una grande fiducia in lui...

    -Probabilmente non solo fiducia... - mi ritrovo a pensare osservando il suo sorriso raggiante - ...credo che qui sia in corso una bella sbandata...-



    Non che mi interessi di presunti coinvolgimenti amorosi, ma qui siamo in guerra ed una distrazione potrebbe rivelarsi fatale per ognuno di noi. Comunque la ragazza non ha avuto affatto una cattiva idea... sembra quasi che mi abbia letto nel pensiero... e mi ha decisamente sollevato dal dover rivolgere una richiesta all'ex Primo, che mi avrebbe sicuramente fatta sentire a disagio.

    “…certo, mi infilo qualcosa di più comodo, ho studiato mappe tutta la notte e non ho neanche avuto modo di cambiarmi, torno subito”

    Ottimo! Finalmente qualcuno con cui potremo allenarci seriamente e che ci insegnerà ad acquisire una miglior dimestichezza sia nelle arti magiche, sia nel combattimento corpo a corpo e sia con le armi.

    "Penso proprio che mi unirò a voi, se per te non è un problema, ovviamente..." affermo con tono allusivo per poi rivolgere un rapido e velato accenno di sorriso alla giovane elfa dai capelli azzurri.



    “Andiamo ad allenarci, avanti, chi lo desidera ci segua”

    -Si inizia... - penso eccitata mentre mi dirigo nel campo d'addestramento seguendo Drako - Chissà da cosa inizieremo...-



    “Avanti, chi si fa sotto per prima?”

    -Fuoco. Di nuovo. Niente male, potrei proporm...-



    <<Con immenso piacere... Io sono pronta!>>

    -Ah, però! A quanto pare si è ripresa la ragazza... sta decisamente meglio...-



    Potrei afferrare il mio arco e scoccare una freccia per valutare come riesce a gestire un doppio attacco, ma a quanto pare l'elfa dai lunghi capelli azzurri sembra leggermi ancora una volta nella mente: il suo arco si materializza tra le sue mani ed in pochi istanti una freccia viene avvolta dall'acqua.

    -Sì, è decisamente acqua... non potrei mai confondere il mio elemento...- considero soddisfatta.

    La ragazza sembra mirare alla spalla sinistra dell'uomo...



    "Ma sì, Earine - proferisco decisa mentre il mio fedele arco si materializza tra le mie mani - visto che hanno fatto trenta..."

    Miro alla spalla destra dell'uomo. La freccia è avvolta dall'acqua, che sembra volteggiarle intorno in una danza frenetica.



    Faccio un respiro profondo e chiudo gli occhi per un istante. Poi trattengo il fiato, prendo definitivamente la mira e scocco la freccia. Non ho intenzione di colpire per fare danni ingenti, anche se non credo che possa minimamente correre un rischio simile a causa di un mio attacco, ma voglio che sia ben chiara una cosa: sono decisa più che mai ad allenarmi seriamente e ad apprendere il più possibile da lui.
    Basta con i giochetti... è ora di fare sul serio!

    Earine: in forma attiva


    Ultima modifica di valuccia85; 15th December 2014 alle 18:09

  10. #80
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti


    Drako Kalisi



    “Visualizza, memorizza… osserva il campo, osserva i tuoi avversari, ogni singolo movimento, ogni spostamento, connetti la tua mente all’ambiente e fai tua ogni cosa…”

    Questa fu la mia prima lezione, mi chiesi cosa avrei imparato osservando solamente, i primi mesi di allenamento non mossi un muscolo, semplicemente dovevo star fermo a guardare... guardare la terra che calpestavo, il vento che agitava le fronde, gli altri combattere e… non capivo, avevo voglia di mettermi alla prova, di rafforzarmi e bruciare ogni cosa che mi trovassi tra i piedi. Accadde un giorno… che lei si sedette accanto a me, dicendomi “Adesso vediamo cosa hai imparato”, la guardai torvo, come se le parole appena dette fossero una presa in giro ed invece… “Chi vince tra quei due secondo te?” M’indicò due soldati in allenamento “Beh… “ risposi io “Quello sulla sinistra è contro vento, stanotte ha piovuto quindi la terra è morbida e la spinta è lenta, di solito ha uno scatto veloce, copre una distanza di dieci metri in 3 secondi, ora ne impiegherà qualcuno di più. Quello alla destra è mancino, ha i muscoli del braccio più sviluppati e tiene la guardia più sollevata a destra, anche se non lo vuole far vedere, ma è una reazione istintiva, infatti è leggermente più sollevato e concilia con la posizione delle gambe. E’ fermo, ben piantato, vincerà lui”
    Fece silenzio per qualche secondo, il tempo che ogni cosa detta da me si verificasse “Bravo, da domani alleniamo un po’ queste braccine morbide”

    Per quanto si possa essere forti, per quando la propria magia possa essere potente, bisogna studiare il nemico, i suoi gesti involontari, il modo di camminare, la postura, gl’indizi che le abitudini lasciano sul corpo…
    Elen raccoglie il mio invito senza esitazione, scatta nella mia direzione, lo sguardo deciso, non ha intenzione di giocare, i passi si susseguono con cadenze regolari, il suolo è compatto, non vi è attrito ad opporre resistenza, la guardia alta, si posiziona alla mia destra…

    Larieth è alla mia sinistra, sento il suo elemento, mi è famigliare, non solo perché l’ho già vista attivarlo, ma perché l’acqua è in opposizione al fuoco più di ogni altro elemento. Incocca la feccia ed è pronta per scagliare, la mira è a sinistra, il braccio con cui tiene la freccia è inclinato verso il basso, ergo la freccia punta l’alto, probabilmente la mia spalla…

    In contemporanea la donna dai lunghi capelli, Niniel mi sembra, attiva il suo potere, non la guardo, ma la sento… lei e Larieth sono affini, stesso elemento, stessa predisposizione alla medesima arma…

    Sono tutte e tre… lente.
    Due attacchi a destra ed uno a sinistra, tempo di reazione: meno di due secondi.
    Elen mi è vicina, attendo che il suo attacco vero e proprio inizi, appena solleva la spada scatto con la mano destra e cerco di afferrarle il polso, non voglio farle cadere l’arma, ma solo direzionarlo. Se andrà come previsto la lama della spada intercetterà la freccia, Elen mi è affine per magia ed elemento, ma la spada non è attiva, ego il potere dell’acqua non avrà effetto sul metallo semplice. Con la coda dell’occhio osservo le dita di Larieth, 1…2… lascia la presa, un secondo scatto e apro il palmo della mano, la freccia mi trapassa la carne, e si ferma tra le ossa, mentre piego l’arto per opporre resistenza. Non ha raggiunto la spalla, colpirla comprometterebbe l’intero braccio, mentre la mano… posso usarla anche trafitta.
    Lascio il polso di Elen e sorrido “Avanti, provateci ancora”
    Voglio dar loro modo di sferrare un altro attacco, poi toccherà a me…


 

 
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