Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

Larieth Slagant

Percepisco a stento una voce che mi chiama in lontananza, ma non riesco a capire di chi sia.

Sento male ovunque, alle braccia, alle gambe al busto. Elen e Dahmer mi hanno conciata per le feste, così non va bene, non posso affrontare un'altra battaglia se basta così poco a buttarmi fuori gioco, non posso permettermi di svenire per il dolore o rischio di tornare anche io senza testa.

Sono stanca, vorrei dormire, ho passato la notte in bianco preoccupata per Drako e ora le forze mi hanno abbandonato.
Riesco a stento ad aprire gli occhi, Dahmer è vicino a me e da quel che vedo anche lui è conciato piuttosto male. << Tutto bene?>> chiedo debolmente al ragazzo.

Elen, poco più in la, sta parlando con una strana tizia vestita di nero con una maschera a coprirle il viso, è inquietante, non mi piacciono le persone che si nascondono, da dove sbuca poi?

<<Oggi è il giorno degli arrivi, chi è quella?>>

A quanto pare la situazione sembra tornare alla normalità. Elen si riprende, ma appare... sconvolta.
Cosa caspita stavano combinando questi tre prima del mio arrivo?
Larieth è addirittura a terra, priva di sensi.



"Anche qui urgono cure, mi sa che hai un bel po' di lavoro Elen"

Mi avvicino lentamente alla giovane elfa, mi piego verso di lei e poggio le dita indice e medio, appartenenti alla mano del braccio ancora sano, per sentire le pulsazioni. Sembra solo svenuta, meno male. Non potrei sopportare un'altra perdita.



Mentre mi rialzo per tornare di nuovo verso Elen, noto una figura in nero dirigersi verso di noi...

"Il mio nome è Lady Blackstone. Mi manda Drako. Ho bisogno di essere curata... urgentemente"



-Davvero? E noi che invece siamo tutti freschi come rose! Forse con quella maschera hai problemi alla vista!-

No... calma Niniel... devi stare calma.
A quanto pare Drako si sta dando molto da fare per reclutare nuovi seguaci. Chissà da dove vengono e dove sono stati finora.
La donna sembra messa maluccio, quindi la nostra guaritrice si offre di curarla per prima.

-Ottimo! Tocca pure fare la fila, dannazione!- penso decisamente seccata.

"Il cuore batte a fatica, io mi sbrigherei a curarla, e ti aspetto qui, trovo sciocco andare in infermeria quando posso a malapena camminare"

Stranamente, evento del tutto eccezionale e quindi da ricordare, sono d'accordo con lui. Larieth ha riportato numerose ferite, quindi quelle radici saranno sicuramente un bel problema.

-Tra pozzo e radici se proprio un bastone nel...-

"Niniel, perchè hai aspettato tutto questo tempo per farti vedere il braccio?"



"Ecco... diciamo che ho avuto altro per la testa..." replico con tono assente.



Non sono arrabbiata con lei. La sua domanda è più che legittima. L'anomala della situazione sono io, forse.
A quanto pare la mia priorità doveva essere quella di farmi curare il braccio.

"Fai pure con calma, non ho fretta" - mento spudoratamente.

La fretta c'è, eccome se c'è, ma una parte del mio cervello ha riacquistato quella poca razionalità che mi consente di comprendere quanto possa essere dura per lei, unica guaritrice (almeno per ora... che i nuovi arrivati abbiano tale dono?) del campo, doversi occupare di tutti noi. Speriamo che la Lady Nera si riprenda in fretta, così potremo finalmente essere curati e dare un senso a questa giornata.

"Potremmo chiedere aiuto a Drako. Credo sarebbe troppo faticoso per te, curare tutti noi. Dovresti riposare un minimo tra una guarigione e l'altra, ma magari mi sbaglio... dimmi tu..."

Vediamo cosa mi risponde. Basta che ci sbrighiamo.

Jarak

L'elfa... Niniel, devo ricordarmi questo nome, sembra leggermente a disagio quando le offro le mie misere condoglianze.

Non la biasimo, sono uno sconosciuto e probabilmente le mie parole non hanno sortito alcun effetto particolare, ma almeno non l'ho nemmeno fatta arrabbiare. Mi saluta, poi, dicendo che deve assolutamente farsi curare il braccio rotto, probabilmente una ferita che si porta dietro dalla battaglia. Rispondo al suo cenno e la osservo mentre si allontana, alla ricerca della guaritrice del campo, che se non ricordo male è la ragazzina che mi ha "accolto"... Elen.

Sarà dura ricordare tutti questi nomi, la mia mente non è di certo allenata, ho smesso di passare i pomeriggi sui libri a 16 anni... Chissà se hanno qualcosa da leggere, in una di queste tende. Qualcosa per risvegliare il mio cervello.

Decido di incamminarmi verso l'accampamento. È ora di pranzo, il Leithien ha annunciato che avrebbe preparato qualcosa e, lo ammetto... sto morendo di fame. Passando per il campo di allenamento noto svariate persone, Dahmer e l'elfa Larieth sono addirittura a terra, a quanto pare ai reietti non manca la grinta e la voglia di allenarsi. Perfetto. Proporrò ad uno di loro un allenamento, questo pomeriggio, giusto per controllare in che stato siano le mie abilità.

Arrivo finalmente ai tavoli, dove trovo Ryuk, Kalisi, e un uomo dal volto nuovo, probabilmente lo stregone del fuoco di cui mi ha parlato il bastardo dei Dreth. Saluto i tre uomini con un cenno e mi siedo leggermente in disparte, ma nemmeno troppo lontano da loro.

Prendo del cibo e inizio immediatamente a mangiare, forse un po' troppo velocemente... ma, diamine, è davvero squisito. Dopo qualche cucchiaiata mi blocco quindi per qualche istante. <<Grazie>>, sussurro, ma sono sicuro che il Leithien riesca a sentirmi. <<È molto buono>>. Torno poi a dedicarmi al mio pasto.

Lady Blackstone

La ragazza mi si avvicina, intende aiutarmi ad adagiarmi a terra. Mi faccio aiutare, mentre si propone agli altri di aspettarla in infermeria.<<Sono Elen, una maga guaritrice. Siete ferita?>> mi chiede, presentandosi con un sorriso.
Mi sento gli occhi di tutti addosso. Mi guardano, mi osservano, mi scrutano. Ciò mi rende nervosa. Faccio comunque svanire la mia falce e mi sdraio lentamente a terra. "Credo di avere delle lesioni interne...ossa rotte.." le rispondo in modo confuso, mentre fingo di avere più dolore del dovuto.
Non so cosa sia in grado di fare questa Elen, ma se tutti sono qui ad aspettare le sue cure...dev'essere brava.
Dai palmi delle sue mani compaiono due luci bianche che tende verso il mio corpo. D'istinto faccio per scostarmi, ma poi resto immobile soprattutto quando comincio ad avvertire i benefici di questo potere a me sconosciuto.
Fisso il viso della giovane guaritrice. Forse anche troppo giovane, come la maggior parte qui. Che l'abbiano costretta a partecipare alla guerra? Il suo potere comunque è utile, spero non ci lasci prima del tempo.
"Cosa ci fa una ragazzina come te qui?" le chiedo quindi, mentre mi sento sempre meglio.

Dark Sister - Arma richiamata

Elen Nárë Vanya

<<Ecco... diciamo che ho avuto altro per la testa...>>
<<Scusa, sono stata inopportuna.>> le rispondo mostrandole la mia comprensione <<So che eravate molto amiche, a quanto vedo però il tuo braccio è messo proprio male.>>

<<Fai pure con calma, non ho fretta. Potremmo chiedere aiuto a Drako. Credo sarebbe troppo faticoso per te, curare tutti noi. Dovresti riposare un minimo tra una guarigione e l'altra, ma magari mi sbaglio... dimmi tu...>>

Ha ragione, ho bisogno di aiuto e ho riportato anche molte ferite.
<<Cosa ci fa una ragazzina come te qui?>> mi chiede la sconosciuta. Sta visibilmente meglio ora.

<<Sono fuggita ad un agguato nemico e Drako mi ha condotta qui salvandomi la vita. Non ho altro posto dove andare, così cerco di rendermi utile come riesco...>> le sorrido <<Mi sembra che vi siate ripresa, se vi sentite meglio potreste farmi la cortesia di portarmi delle bende pulite e dell'aloe? Sono nella tenda più grande, l'infermeria, se avete problemi chiedete agli altri.>> le chiedo gentilmente e nel frattempo mi precipito su Larieth.

Non amo dare ordini, soprattutto a chi conosco da poco, ma gli altri sono impossibilitati.
<<Niniel, sarò subito da te...>> so che mi ha mentito dicendo di non avere fretta, ma Larieth respira appena.
Attivo il mio potere e lo infondo alla fanciulla cercando di dosare le forze anche per gli altri, quando vedrò le ferite più profonde rimarginarsi e quando avrà un colorito migliore passerò al braccio di Niniel.

<<...Dahmer, appena posso ti fascio la caviglia e il braccio.>> gli dico quando gli sono accanto <<Che ne dite se dalla prossima volta ci sincronizziamo con le ferite?>>

Rigenerazione: rigenera ferite profonde non mortali, ossa rotte, danni medi da elemento.

DAHMER GRAY

A quanto pare il calo di zuccheri al cervello è terminato ed Elen ha ripreso a ragionare:



finita di curare la tizia mascherata, si precipita su Larieth, per poi avvisare Niniel di tenersi pronta.





Io dissipo la spada e mi siedo per terra, ha detto che intende fasciarmi caviglia braccio appena finirà. Mi fanno un male cane, spero che la tizia in nero si sbrighi con quegli unguenti e garze.



"Elen puoi continuare con le due fanciulle, io posso sopportare ancora... può sempre fasciarmi la nostra straniera... Lady Blackstone giusto?" domando alla donna con un tono gentile, rispondendo così anche alla domanda di Larieth, cui faccio l'occhiolino.



Il tono che uso sempre per conquistarmi la fiducia della gente, con quel sorriso innocente che mi viene così bene. Attendo così che le donne si prendano cura di me... in fondo, domani siventerò un prode soldato di Kalisi, merito attenzioni!

Larieth Slagant

Finalmente Elen si avvicina, allunga le mani e le appoggia su di me, mi sento da subito avvolgere dal calore della sua magia curativa, chiudo gli occhi lasciandomi cullare dal suo potere benefico, riesco a percepire ogni ferita che inizia a chiudersi.

Le mie forze pian piano cominciano a tornare, anche se continuo a sentirmi stanca per la notte passata in bianco.
<< Grazie Elen>> le dico sorridendole riconoscente.

Riesco finalmente a tirarmi in piedi anche se a fatica e mi avvicino alla donna appena arrivata: << Ciao, io sono Larieth, lascia stare, vado a prendere le bende e l’aloe>>, e così dicendo mi avvio verso l’infermeria.

Non c’è niente da fare, quella donna mi mette a disagio, non vorrei mai trovarmi di notte da sola con lei…. è inquietante.
Mi avvicino alla tenda, quando il profumo invitante di stufato mi invade le narici, ho una gran fame, dopo aver bendato Dahmer andrò a riempirmi lo stomaco.

Dopo aver preso il necessario ritorno al campo d’addestramento e mi avvicino al ragazzo ferito. << Finchè Elen non riacquista le forze mi prendo io cura di te>> e senza attendere il suo permesso, afferro la sua caviglia ferita con delicatezza, stando ben attenta a non procurargli altro dolore, gli spalmo dell’aloe e gli bendo la ferita.

DAHMER GRAY

Oh non vorrei mai che le cagnette ringhiassero contro tra loro per me... ma chi prendo in giro!



Peccato che la tizia mascherata resta impalata lì e quando Larieth si riprende grazie ad Elen, interviene lei per curarmi. Prende tutto il necessario dall'infermeria e poi mi raggiunge, prendendomi la caviglia con delicatezza e inizia a spalmarci dell'aloe. Il contatto della sue mani delicate con la mia pelle è davvero elettrizzante, i miei pantaloni scalpitano... non so se la fanciulla può notarlo, ma è un riflesso involontario che nessun uomo può riuscire a trattenere!





Nessuna si è accorta della mia mano morta sul suo seno... com'era morbido e prosperoso!



Eppure sodo, in grado di reggersi da solo senza l'artifizio di fasce o altre diavolerie femminili! Come vorrei passare con lei la mia notte prima dell'Auspex... "Mi dispiace di averti attaccata a tradimento, quello che succede mentre lottiamo non ha niente a che vedere con i rapporti qui nel campo... grazie, Larieth e scusami se sono impacciato, non sono abituato a ragazze così dolci e belle che si prendono cura di me" le dico tutto intimidito, gentile, innocente. Ma quanto sono diventato bravo con questa pantomima? Sembro un cucciolo ferito, fragile e che sprizza sentimenti positivi da tutti i pori.



Mica il boia di poco fa, che con le sue radici e la sua spada le avrebbero tranciato un braccio! Le sorrido evitando di guardarla negli occhi, così fa la gente timida, no? Una cosa che di solito negli altri provoca molta tenerezza. Se solo ti levassi la fatina buona del cazzo da quella testolina azzurra, saprei renderti felice dentro quella tenda così fredda e spoglia di un amore non corrisposto!

Larieth Slagant

<< Mi dispiace di averti attaccata a tradimento, quello che succede mentre lottiamo non ha niente a che vedere con i rapporti qui nel campo... grazie, Larieth e scusami se sono impacciato, non sono abituato a ragazze così dolci e belle che si prendono cura di me >> dichiara Dahmer visibilmente impacciato abbassando lo sguardo.

Le parole giuste dalla persona sbagliata, mi chiedo quando finalmente riuscirò a scacciare Drako dalla testa e dal cuore.

Gli sorrido imbarazzata, mentre le mie guance si colorano di un rosso vivo, notando la sua virilità che scalpita nei pantaloni logori.
<< Non ti devi scusare, siamo in guerra, io sono una guerriera proprio come te, non voglio che usate del riguardo solo perché sono donna, nemmeno io non mi sono risparmiata ne con te ne con Elen>>

Dopo aver finito con la caviglia mi occupo del suo braccio, usando sempre la stessa delicatezza, anche se non vuole farlo notare, so che sta soffrendo molto e non voglio di certo infierire.

<< Mi dispiace solo di aver poca resistenza fisica e di crollare per così poco, dovrò migliorare anche in questo perchè non voglio essere la prossima a tornare senza testa>>