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  1. #2631
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    Non ho fame, no… in realtà sto morendo di fame, ma lo stomaco è sottosopra, so già che la prima cosa che inserisco in bocca si tramuterà in acido prima di giungere a fine percorso, tanto vale aspettare di calmarmi.



    Già… proprio calmarmi, perché il mio amico è andato in coma appena mi ha detto di uscire dalla tenda, almeno ho la consolazione che sia vivo e funzionante, cominciavo a dubitarne considerati gli ultimi eventi, sono solo nervoso ed un tantino irascibile.



    Sinceramente non ho voglia di far nulla, né di alzarmi, né di mangiare, né di allenarmi, posso approfittare di questa calma al campo per addormentarmi, è da molto che non mi concedo un lungo sonno ristoratore. Chissà che sta accadendo al Kratoning, non ho mai visto quei due allenarsi seriamente, ammetto che Sage mi ispira più fiducia nell’arte del combattimento, non mi sembra messo male, inoltre un arciere è quello che ci serve per coprire le lunghe distanze, Devon… Devon non saprei dire, se ci ho scambiato due parole in croce è tanto, mi sembra anche poco sveglio il ragazzo, potrei sbagliarmi alla grande e sinceramente lo spero.



    Se vincessimo per la quarta volta il gioco sarebbe praticamente fatto, ci rimangono altri 3 campi di battaglia, i reali di Lantis dovrebbero conquistarli tutti per aggiudicarsi l’intera guerra, mentre per i ribelli di Targaryus è più complesso: pur prevalendo alle battaglie rimanenti si porterebbero in pari con noi, quattro vittorie a testa conseguite lungo la cintura di Dohaeris, bisognerebbe scontrarci una volta ulteriore e non so neanche dove, presumo al Castello dei Raeghar considerato che puntiamo tutti al trono. Non mi rimane che attendere il loro ritorno, perdermi in tutte queste congetture non serve a nulla ora, questa guerra è imprevedibile, tutto… è imprevedibile.



    Forse avrei preferito che Esperin mi cacciasse immediatamente dalla tenda, senza lasciarsi andare, ora non conserverei certe sensazioni che non ho il desiderio di provare e che purtroppo stanno sgomitando nello stomaco. Spero solo che non vada a lamentarsi d Drako, ma non credo, la giudico abbastanza matura per lasciare questa questione tra noi e magari seppellirla, non c’è motivo di pensarci, è tutto così semplice. L’ho vista e non mi sono trattenuto, nulla di diverso dal solito, nulla che Ryuk non farebbe alla vista di un corpo del genere… già, nulla di diverso.


  2. #2632
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Elen

    Dahmer prende la trottola che gli porgo e inizia ad avvolgere il cordino spiegandomi quanto deve essere tesa e mostrandomi la posizione corretta del braccio e del polso <<Quando la tiri, non devi pensare a niente. O la va o la spacca. E' rapido, veloce è come...>> fa una pausa forse per trovare un esempio che io possa capire <<... Come un fulmine. Sì è come un fulmine, devi essere molto celere>> conclude bofonchiando.
    <<Un fulmine... Va bene...>> commento senza distogliere l'attenzione dai suoi movimenti.
    Lancia deciso e la trottola inizia a girare stabile e veloce, sembra stia danzando, una dama che volteggia con uno splendido abito scintillante <<Visto? I colori diventano più belli quando gira forte, diventa quasi argento... come i tuoi capelli>>.
    Sposto per un attimo lo sguardo su di lui per poi riconcentrarmi sulla trottola cercando di non arrossire al complimento, perchè quello era un complimento, credo.
    Quando la giostra finisce prendo la trottola per un nuovo tentativo, arrotolo il cordino cercando di dargli la tensione giusta poi col polso e il braccio parallelo al suolo mi preparo al lancio.
    Libero la mente cercando di non pensare a nulla, non alla guerra, non alla mia tribù, non ai miei genitori, non a Niniel, ne a Dahmer. Chiudo gli occhi e ispiro poi li riapro e lancio d'istinto, la mente è vuota, incantata dal roteare della trottola. Non ci posso credere, finalmente ci sono riuscita ed è meraviglioso <<Ce l'ho fatta!!>>
    Salto cingendogli le braccia al collo, ma dopo quel che a me pare una eternità mi ritraggo imbarazzata <<Grazie... O-ora devo andare...>>
    Non posso sempre lasciarmi prendere dalle emozioni, dopo tutti i discorsi con Ryuk, con Esperin e con Niniel devo fare attenzione, non posso permettergli di prendermi ancora in giro.
    Devo andarmene, mi chino per raccogliere la trottola che non ha ancora terminato la corsa, ma mi sfugge dalle mani.

  3. #2633
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Quando apro gli occhi mi accorgo di essermi probabilmente addormentata per qualche ora, mi sento decisamente più riposata e calma, con meno casino in testa. Mi stropiccio gli occhi con le mani ancora distesa sul letto, dopodiché mi porto a sedere e mi stiracchio per poi lisciare il vestito stropicciato. Mi è persino tornata fame, oggi ho mangiato solo un pezzo di frittata con del pane prima di andare in Neutra da Vicent ed ora ho lo stomaco totalmente vuoto, anche se ancora sottosopra. Prima di crollare ho pensato molto, anche troppo, a quello che è successo stasera con Ryuk ma alla fine ho concluso soltanto che ormai è andata, che non era niente di importante e che probabilmente è dipeso tutto soltanto dai discorsi che mi ha fatto e dalla vicinanza di questi giorni, in fondo sono anche io umana e determinati impulsi sono umani, ho molta confusione in testa in questo periodo, tanti stravolgimenti che mi hanno segnata, può capitare in circostanze come queste di fare cose che normalmente non faresti mai, basta rendersene conto e riprendere il controllo delle proprie azioni e soprattutto non perderlo più, mai più. Ma in ogni caso non è una cosa su cui vale la pena riflettere così tanto, basta dimenticare che sia successo e concentrarsi sulle cose importanti, come la guerra e la battaglia al Kratoning che ancora non sembra giunta al termine nonostante sia notte fonda. Non mi resta che sperare che non ne parli a nessuno così come ho intenzione di fare io, il fatto che non abbia detto nulla quando l'ho fermato mi tranquillizza... magari anche lui riterrà opportuno tenere questa cosa tra noi, considerati i rispettivi ruoli in questa storia, tra il matrimonio, l'Adamantem e tutto il resto. Mi ha lasciata spiazzata quello sguardo che aveva, anche se in realtà guardavo altrove per l'eccessivo imbarazzo che sentivo, ma mi sarei aspettata più che ridesse o che ribadisse quello che mi ha detto ieri sera piuttosto che fissarmi in quel modo, a bocca aperta, sembrava quasi deluso e non mi sembra il tipo da rimanere deluso per un rifiuto, ed invece di rifilarmi uno di quei suoi sorrisi che odio si è limitato a darmi la buonanotte con tono serio. Boh, probabilmente gli è scocciato non poter andare fino in fondo ma può sempre raggiungere uno dei suoi bordelli per quello, con il Glados ci vuole un attimo. Bene, basta pensarci e basta fare congetture inutili, mi alzo e spengo la candela che avevo tenuto accesa tutto il tempo e poi esco dalla tenda, l'istinto di chiudermici dentro a tempo indeterminato era ovviamente dovuto solo all'agitazione, sono cosciente che non ci sia motivo per farlo, questa cosa non cambierà di certo la situazione qui al campo o la coesistenza col gruppo o con lui, mettendoci una pietra sopra sarà tutto come prima e non sopporterò la sua presenza ed i suoi modi esattamente come prima, perchè è così, è sempre stato così e non è cambiato niente. Raggiungo in pochi passi la dispensa, non c'è ancora nessuno in giro, probabilmente sono tutti a dormire. La luce della tenda di Dahmer è ancora accesa ed all'interno si intravedono due sagome, probabilmente Elen è ancora da lui e la cosa mi preoccupa, così come mi preoccupa sapere che Sage e Devon sono ancora in battaglia, non è raro che i tempi si allunghino così tanto ma è sempre angosciante stare qui senza sapere nulla e senza poter in alcun modo intervenire. Spero che stia andando tutto bene, vorrebbe dire che questo incubo è finalmente finito e potremo tornare tutti alle nostre vite con la consapevolezza di aver portato nuovamente la pace ed il vessillo giusto su Dohaeris, mio Padre ne sarebbe così fiero ne sono certa. Ma se dovesse andare male, se dovessimo perdere, spero che Drako scelga di mandare me nella prossima battaglia, mi sento pronta per combattere anche contro i reali così come credo di avergli dimostrato di essere abbastanza migliorata rispetto ai tempi in cui mi allenava alla Torre e di poter quindi contare su di me. Prendo del burro e della marmellata e mi siedo al tavolo da sola, iniziando a spalmarli sul pane per poi addentarlo, da qui vedo anche il sentiero che porta al Glados quindi li vedrò non appena torneranno e potrò informare Drako e gli altri.

  4. #2634
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    DAHMER GRAY

    Elen mi guarda concentrata, ascolta attentamente le mie parole e infatti riesce perfettamente ad eseguire un lancio, facendo girare la trottola come si deve. Esulta felice, tanto da gettarmi le braccia al collo ma si ritrae immediatamente, con la faccia tutta imbarazzata. La guardo un po' sorpreso, dopo il nostro ultimo discorso e quello che è successo alla festicciola con il mio straparlare ubriaco del cavallo fatto a pezzi, non pensavo che si sarebbe di nuovo avvicinata a me con... affetto. Quell'abbraccio mi sembrava proprio d'affetto. Piego la testa leggermente di lato, incuriosito da lei, dal suo comportamento: ha voluto lei, inizialmente, troncare i nostri rapporti, è chiaro poi che l'ho ferita e presa in giro ma ha voluto darmi una possibilità come amico e ora... ora si sta imbranando per uscire di qui il più veloce possibile da questa tenda dopo avermi abbracciato. La trottola, infatti, le sfugge e io prontamente la raccolgo, continuandola a farla girare sul palmo della mano e passarla da una all'altra, come facevo quando ero bambino per incantare quel broccolo di Vicent. Poi chiudo il pugno, deciso, così da fermare la sua corsa. Gliela porgo, guardandola sempre con la faccia di chi sta cercando di interpretare, capire. Mi sono sempre vantato di conoscere le donne, alla fine non erano tanto diverse da cuccioli di cane che si approcciano ad un padrone. Almeno così pensavo. Forse l'aver frequentato sempre una certa tipologia di donna, mi ha lasciato pensare che fosse tutto semplice, cioè lo penso ancora che lo sia, ma allora perchè ora questa situazione con Elen non è semplice? Penso sia attratta da me, mi basterebbe una carezza, una parola gentile, saprei anche pescarla a dovere. Riuscirei a sedurla con estrema facilità in questo momento. Le sorrido e la lascio andar via: "Buona notte Elen, son contento che la trottola ti piaccia". Se restasse, lo farei, me lo sento, le farei ancora del male. Arriverei a farle quello che le ho già fatto. Drako mi appenderebbe per le palle allo stendino della carne essiccata, Esperin userebbe le mie interiora per imparare a cucinare i rognoni. Ryuk penso si farebbe i cazzi suoi, Niniel non mi mangerebbe, lei odia la carne. E' per questo che mi sto trattenendo, senza dubbio. Ma anche perchè non ne ho voglia. Soprattutto perchè non voglio. Ma dal Kratoning ancora nessuna nuova? Se Elen uscirà dalla tenda, uscirò anch'io e andrò al tavolo, mi sederò e darò un'occhiata verso il lago, sperando di avere notizie. Chissà che diavolo sta succedendo laggiù.

  5. #2635
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien


    Questa notte sembra non finire mai. C'è un silenzio surreale al campo, non sento volare una mosca, se non per qualche sussurro provenire dalla tenda di Elen, non sono certo di chi le stia facendo compagnia, ma presumo sia Dahmer, sembra lui. Mi faccio i fatti miei, ho già sprecato parole dove non mi compete, facciano quello che vogliono.



    Mi alzo dal pagliericcio e mi sistemo alla meglio, fuori non fa troppo fresco e comunque sono abituato a temperature decisamente più basse di queste.



    Ho qualche ago nei capelli e questo pagliericcio diventa sempre più scomodo, avrei potuto confezionarmene uno simile a quello che ho fatto per Esperin, ma ci sto pensando solo ora, pazienza...
    Esco fuori dalla tenda ed evidentemente i guerrieri non sono ancora tornati, mi guardo un pò in giro prima di rendermi conto che Esperin sta preparando uno spuntino, resto fermo qualche secondo per decidere se salutarla o meno, non so neanche perchè io mi soffermi a riflettere su di una banalità del genere, che ci vuole: ciao, hei, oi... oh!



    Non mi viene, non ho neanche voglia di parlarle, mi sento infastidito e conosco benissimo il motivo di questo disagio, mi conosco bene e purtroppo so cosa mi passa per la testa, anche se non lo ammetterò mai e preferisco attendere che questa sorta di infatuazione svanisca nel nulla, senza avere contatti con lei più del dovuto... o mi sarà più difficile. Per un attimo un flash di noi attraversa la mia mente, il ricordo vivido di poche ore fa e la sensazione di vuoto, dal momento in cui si è allontanata, sono così chiari che mi pare di provarlo in questo stesso istante.... proprio al centro dello stomaco. Abbasso lo sguardo, prima che lei si renda conto di me e proseguo dritto verso il campo di allenamento, non dico nulla, non ho una espressione particolare, anche se non sono bravo a celare cosa provo, specialmente se si tratta di qualcosa che non riesco a controllare.



    Arrivo al campo di allenamento e mi rendo conto di aver trattenuto il respiro, ho bisogno di rilassarmi, ho bisogno di sfogarmi ed il manichino fa proprio al mio caso.


  6. #2636
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Esperin Raeghar


    Continuo a mangiare rivolgendo di tanto in tanto lo sguardo verso il sentiero che conduce al Glados ma dei combattenti ancora nessuna novità, è notte ormai e questa battaglia si sta rivelando tra le più estenuanti vissute finora. Sono ancora sola al tavolo anche se dalla tenda di Dahmer mi sembra di scorgere la sua figura che sta per apprestarsi ad uscire ma è ancora all’interno quindi per ora posso stare tranquilla e non pensare a come affrontarlo ora che conosco la verità su quello che ha fatto ad Aeglos. Cercherò di fingere anche se è una cosa che odio ma devo farlo sia per quieto vivere qui al campo che per rispettare la promessa fatta a Vicent, se dovessi sfogare l’odio che sto provando in questo momento nei suoi confronti finirebbe male e non posso permettere che accada. Prendo un’altra fetta di pane, mangiare mi permette di distrarmi e di passare il tempo ma mi accorgo con la coda dell’occhio che anche Ryuk è uscito dalla sua tenda e mi si chiude inevitabilmente lo stomaco. Resto con lo sguardo basso e fisso sul pane che ho in mano mentre cerco di mostrarmi indifferente prendendo il burro col coltello per spalmarlo, anche se in realtà sto trattenendo il respiro e mi sento incredibilmente in imbarazzo, più di quanto vorrei, non riesco ad evitarlo. Mi aspetto un saluto indifferente, una risata compiaciuta, una battutina, qualcosa da Ryuk, qualcuna delle sue solite uscite che ripoterebbe la situazione a quello che è sempre stato: lui che fa il cretino, io che mi altero e gli rispondo male, tutto normale, tutto come sempre. Ma è quando avverto che invece non dirà nulla che sollevo lo sguardo su di lui, mi passa davanti con lo sguardo basso mentre io resto a fissarlo stranita, non leggo nulla dalla sua espressione ma mi sembra che sia a disagio, anche se non è da lui e potrebbe quindi essere una mia sensazione, o forse sono talmente a disagio io da ribaltare questa cosa su di lui, non è proprio possibile che lo sia davvero. Eppure… non mi guarda, non mi parla, mi supera e se ne va come se non mi avesse vista, anzi no, come se la mia presenza lo mettesse a disagio o lo infastidisse, non me lo spiego ed un po’ a dirla tutta mi irrita, mi rendo conto di non essere il massimo della coerenza in questo momento dato che era proprio quello che speravo facesse. Non deve comunque interessarmi cosa pensa, dovrei esserne contenta ed effettivamente lo sono anche se non riesco a spiegarmi questa sua reazione così come quella che ha avuto poche ore fa in tenda, quando l’ho fermato. Probabilmente sa che c’è troppo in ballo per creare tensioni inutili tra noi, abbiamo bisogno della rispettiva collaborazione fin quando saremo costretti a tenere in piedi questo matrimonio, ed ha deciso quindi semplicemente di ignorare me e quel bacio, quelle sensazioni, come se non fosse accaduto niente e probabilmente è effettivamente così per lui, mentre io sto continuando a pensarci solo perché era la prima volta che mi lasciavo andare con qualcuno, anche se ho sbagliato decisamente la persona con cui farlo. Faccio un respiro profondo quando ormai si è allontanato e torno a concentrarmi sul pane, quest’attesa sembra interminabile, spero che mi raggiunga qualcuno per scambiare almeno qualche parola nel frattempo e non pensare al resto.

  7. #2637
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Ryuk Leithien

    Arrivato al campo mi guardo un pò attorno, è quasi piacevole ora tutta questa calma, mi aiuta a concentrarmi, mi aiuta ad allenarmi meglio. Certo... attorno a me c'è silenzio, ma nella testa vi è il caos ed è proprio questo caos che ho tutta l'intenzione di soffocare, concentrandomi su altro, come questo manichino ad esempio.



    Mi avvicino e prendo posizione, non userò chissà quale tecnica, voglio sfogarmi. Sferro un primo pugno con tutta la mia forza al centro del bersaglio, la stoffa che riempie il manichino attutisce il rumore dei colpi.



    Continuo con un secondo colpo, un terzo, un quarto, colpisco con foga e con rabbia, con il respiro che si altera e diventa più affannoso.



    Carico un calcio che sferro alla base del piedistallo e questa volta il botto rimbomba non poco, continuo con i colpi, continuo con i calci fino a sentire uno scricchiolio, il legno sta cedendo o forse sono le mie ossa, visto che comincia a farmi male la gamba. Digrigno i denti e carico maggior forza, con la rabbia crescente, con il caos che al contrario di diradarsi si fa più forte e martellante in testa. All'ennesimo pugno convoglio l'energia del ghiaccio, il gelo del mio elemento, che congela all'istante il manichino circodandolo da uno spesso strato di ghiaccio, senza pensarci carico un calcio, mirando al centro, e lo mando in fratumi, spaccandolo del tutto.



    Mi piego su me stesso per riprendere fiato, le nocche sono rosse e contuse, bruciano, ma è più che sopportabile. Allenarmi non è servito a molto, devo tirar fuori quello che mi martella in testa e sfogare la rabbia non serve a nulla, perchè probabilmente non si tratta di questo, comincio a rendermene conto.



    Distruzione L’incantatore ha la capacità di concentrare la propria energia nel palmo di una mano e congelare ciò con il quale viene in contatto:
    Maestro - Crystal Grave -congela tutto il corpo a contatto, causandone la paralisi ed ingenti danni da assideramento



  8. #2638
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Valerius Urthadar

    Valerius, c'è scritto su uno di quei frammenti a terra, su uno dei pezzi di carta che non riesco a smettere di osservare, come se potessero ricomporsi da un momento all'altro e darmi le risposte che cerco. So chi sei, e presto lo saprà anche Aiden, indipendentemente dal mio intervento: l'oscurità del Sinelux non ti ha protetto come pensavi, sono le parole scritte su altri frammenti, la calligrafia elegante, l'inchiostro di prima qualità, uno di quelli capaci di resistere alla crudeltà del tempo. Il testo continuava, tra formalismi e minacce velate, fino ad arrivare alle ultime righe, le più importanti, quelle che sono state la causa del mio gesto improvviso. Ti aspetto; Petyr. Petyr. Il nome pronunciato dalle labbra di Esperin, uno di quelli di cui credevo che mi sarei dovuto preoccupare di meno, prima che Mercur mi consegnasse la missiva segnata dal tuono. Un invito... sono stato invitato a Capo Tempesta dalla persona che ho deciso di combattere, o forse... da un potenziale alleato. Ed è inutile che finga di avere dubbi, di non sapere se presentarmi è la cosa giusta, o se si tratta solamente di una trappola: lo so che il mio cuore ha già deciso. Questa situazione è stata tirata fin troppo per le lunghe, e comincia a stancarmi. Agisci come credi, prendi le precauzioni che ti sembrano più adatte, altro inchiostro su altri frammenti, perché sono sì disperato, esasperato, ma non stupido, e probabilmente non lo è neanche il figlio di Alistair. Esco dalla tenda, lasciandomi alle spalle il foglio di carta che ho strappato poco prima, ma rimango bloccato in mezzo al campo per non so quanti minuti. Il cielo è scuro, il tempo è propizio ma non so dove andare, non so cosa fare. Seguo l'istinto, le budella, e quelle mi dicono di andare proprio da lui: forse non è saggio, anzi, sicuramente non è la persona giusta, ma le budella mi dicono di parlare con lui, e in questo momento la mia testa è in silenzio, completamente isolata dal resto del corpo. Ryuk ed Esperin mi hanno aiutato già troppo, Elen non merita di essere coinvolta, Drako... Drako ha i suoi pensieri. Lui... non so definire il rapporto che ci lega, e so cosa pensa la principessa, l'ho visto con i miei occhi che è la verità, eppure forse è proprio per questo che sento che è la persona giusta. Avanzo a passi spediti fino a quando non raggiungo la sua tenda, fortunatamente occupata. <<Dahmer>>, lo chiamo per annunciare la mia presenza. <<Ho ricevuto una lettera. Sto andando a Capo Tempesta. Non devi dirlo a nessuno, ma se non torno entro qualche giorno... devi dirlo a Drako. Non voglio che pensi che abbia tradito>>. Niente, è tutto quello che dovevo dirgli. Aspetterò una sua eventuale risposta e poi attraverserò il Glados, sperando che capisca. D'altronde sto facendo quello che mi ha detto lui. Non mi aspettavo la lettera, ma non ho intenzione di tirarmi indietro, una frase scritta nella missiva mi dà la quasi totale certezza che non sia una trappola... ma non posso esserne completamente sicuro.
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  9. #2639
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Elen

    Come una saponetta bagnata la trottola mi sfugge dalle mani, ma viene prontamente afferrata da Dahmer che con abile maestria continua a farla roteare sul palmo prima di stringerla nel pugno e consegnarmela.
    <<Buona notte Elen, son contento che la trottola ti piaccia>> annuisco ancora imbarazzata dal mio gesto, abbracciarlo è stato spontaneo ma inopportuno.
    <<Grazie. Mi allenerò ancora e diventerò più brava di te... - mi avvio verso l'uscita poi mi volto nuovamente verso di lui - buona notte.>>
    Sto per lasciare la tenda quando sento chiamare Dahmer, è Valerius <<Ho ricevuto una lettera. Sto andando a Capo Tempesta. Non devi dirlo a nessuno, ma se non torno entro qualche giorno... devi dirlo a Drako. Non voglio che pensi che abbia tradito>>.
    Cosa? Esco dalla tenda e guardo l'uomo negli occhi trasmettendogli tutta la mia preoccupazione, rimango immobile, senza riuscire a formulare una frase di senso compiuto. Vorrei chiedergli cosa ha intenzione di fare, perchè non vuole parlarne con nessuno e soprattutto perchè non ha neppure pensato di dirlo a me, ma riesco solo a raccomandargli cautela <<Fai attenzione>>

  10. #2640
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reietti

    Valerius Urthadar

    Dannazione, pensavo di trovarlo da solo, ma appena finisco di parlare e mi decido a dare un'occhiata dentro la tenda mi rendo immediatamente conto dell'errore che ho commesso. Non volevo trascinare Elen in questa storia, nonostante in realtà vi sia irrimediabilmente invischiata per via del suo passato, e invece è proprio quello che ho fatto. La guardo quasi colpevole mentre lei si limita a dirmi di fare attenzione, davanti a me non vedo più una bambina ma... una donna, una persona diversa dalla ragazzina spaventata che ho conosciuto sotto quell'albero, che nonostante la sua giovane età non ha esitato ad evocare la sua spada per affrontarmi, per difendere la sua fazione. Io... sono uno stupido, gli anni passano e continuo ad esserlo, forse è giunto il momento di rassegnarsi. Le rivolgo un sorriso amaro, sperando di tranquillizzarla dato che la sua preoccupazione è evidente. <<Non sapevo fossi lì dentro. Ma... ne sono felice>>. Alzo il braccio destro e, dopo averlo lasciato a mezz'aria per qualche istante... appoggio la mano sulla sua spalla, stringendola, come mio padre faceva spesso prima di... prima. <<Starò attento. Ho vissuto per 18 anni con loro. So come gestirli>>. Mi assicuro di avere la sua attenzione, incatenando il mio sguardo al suo. Deve comprendere appieno le parole che sto per pronunciare. <<Se riesco nel mio intento... se Drako ci farà vincere questa guerra, se avremo la pace... sappi che la mia porta sarà aperta, e troverai aiuto, se ne avrai bisogno. Le terre dei Vanya sono state torturate per troppo tempo. È giunto il momento che qualcuno le reclami>>. Non so perché le sto dicendo questo, forse perché una piccola parte di me crede di non tornare da questa gita fuori porta, forse perché se morirò là dove sono nato voglio che Elen sappia che avevo intenzione di aiutarla con ogni mezzo... forse perché questa ragazza è riuscita a farsi strada tra le mie tenebre.
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