<<Septa, so bene qual è il mio posto e quali sono i miei doveri qui alla Torre, e non sono di certo stupida a parlare di questo argomento con altri. Se ho chiesto informazioni a voi è solo perchè siete stata coinvolta in questa faccenda, avete potuto vedere in prima persona ciò che sta succedendo, e so benissimo che neghereste dinanzi a chiunque altro tale coinvolgimento, per evitare problemi. Non sono solo una principessa, sono anche una figlia che vuole che sia fatta giustizia, e sono certa che mio Fratello condividerà questo mio desiderio>>

L'ignoranza è la peggiore delle piaghe.
Sentire senza saper ascoltare.
L'egoismo rende ciechi.
Ce ne sarebbero altre di queste massime, ma alla fine qualsiasi io possa usare, tutte sono concentrate in un'unica persona: Esperin Raeghar.
Dopo tutti questi anni non ha imparato quasi niente, potrei considerarlo un mio fallimento se me ne fregasse qualcosa.

<<Lo spero proprio che non siate così stupida da parlarne con altri!>> bercio infastidita: <<Ma ovviamente mi riferisco alla stupidaggine insita nella Vostra richiesta. Vi è entrato in testa cosa sono andata a fare mentre voi giocate all'indagatrice del mistero? Ho analizzato un veleno, Lady Esperin. Che io abbia scoperto quando è successo è stato un fortuito caso dato dalla morte della cuoca! Perchè se non l'avete ancora capito, è stata una fortuna per l'avvelenatore e una sfortuna per noi che Voi non abbiate mangiato quella pietanza, o credetemi, ora ci sarei già arrivata da un pezzo. Questo non è solo per farVi arrivare all'ovvietà che all'assassino non importava un accidenti che Voi foste viva o morta, ma anche che non avrebbe problemi a farlo di nuovo se deste mai l'idea a qualcuno che cercate di scoprire accadimenti avvenuti un anno fa!>>
Scuoto la testa, immaginando il vuoto che circola per la sua mente: dei, ci dev'essere un eco pazzesco.

<<VOI siete una figlia? Ma non mi dite! Bhe, sono spiacente di ricordarvelo...>> sibilo ironicamente:
<<....ma è errato. Siete PRIMA la principessa di Dohaeris, POI una figlia.>>
Il suo ruolo non è un mantra di "voglio-voglio-voglio", ma "devo-devo-devo".
<<Cosa Vi aspettate che sia uscito fuori dalle mie analisi, oltre ad informazioni sulla tossina? Che Vostro fratello mi abbia detto che c'era un garzone sospetto nelle cucine, che dopo essersi guardato attorno ha versato qualcosa sul cibo e se n'è reso conto ora? E io, che sono STUPIDA, non penserei mai che potrebbe essere l'avvelenatore, ma certo! Diciamolo alla nostra investigatrice, magari lei collegherà i pezzi del puzzle! Ascoltatemi bene, ragazzina:>> la mia voce è tagliente, il capo basso e gli occhi ridotti a due fessure.

<<E' passato un anno esatto da allora, niente è stato scoperto, se non che è avvenuta ad una cena di quattro persone e con cucine aperte a tutta la stramaledetta servitù. In più siete chiusa in questa Torre da giorni....non sapete nemmeno se ci fossero persone in diniego con il Re, come mi avete pronunciato poco fa, dunque su cosa volete basarvi, dato che invece di partecipare alla vita politica di palazzo passavate il tempo in sala allenamenti a sbavare sui pettorali su quell'altro pallone gonfiato che per inciso, ora è a capo dei reietti? Vi state di nuovo facendo distrarre da questioni che non Vi competono. Frignate pure se lo desiderate, ma come vi ripeto sempre: fatelo nella Vostra stanza. E' li che siete la figlia di Rickard Raeghar. Fuori dalla camera siete solo la Principessa di Dohaeris. Se volete dimostrare di essere degna di questo ruolo, fate quello che dovete e lasciate che sia Vostro Fratello ad occuparsene e vi informerà quando avrà certezze, non ipotesi vane come quelle che Voi volete da me.>> concludo a muso duro.