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  1. #1031
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    I minuti passano inesorabili, ed ad ogni istante cresce maggiormente il mio senso di impotenza e la mia angoscia per le sorti della battaglia. Tra poco sarà l'alba, le stelle lasceranno il posto ai primi raggi solari, e per allora spero che i miei due compagni siano già qui alla torre, sani e salvi. Continuo a pregare Saraswaty, so di non poter fare altro per loro, ma spero che le mie preghiere vengano ascoltate.



    E' Cassandra la prima a raggiungermi nella sala riunioni, e provo sollievo nel non essere più sola. Fa un inchino e poi prende posto accanto a me, rassicurandomi sull'esito della battaglia. Apprezzo il suo tentativo, anche se resto comunque molto preoccupata per ciò che sta succedendo a Franthalia. Le rivolgo un sorriso, unendomi al suo ottimismo e cercando quindi di celare il mio stato d'animo.



    Dei passi mi fanno voltare istintivamente verso l'esterno e prego che siano loro, ma provo comunque sollievo quando scopro che invece è Lantis. Per fortuna ci informa che la battaglia è finita anche se non ne conosce l'esito, e ordina a Cassandra di radunare tutti gli alleati. Poi prende posto a capotavola, lo vedo abbastanza stanco e provato, probabilmente a causa delle analisi su nostro Padre.



    Vorrei chiedergli tante cose, ma so che non è il momento, la guerra non può essere ignorata, e attualmente è la cosa che ha la massima priorità per noi. Cassandra ci lascia soli, e vedo il suo sguardo addolcirsi ma la sua voce restare seria e determinata quando cerca di rassicurarmi "Non sono accorso subito da te dopo le analisi, ho... dovuto fare quella cosa... ne parleremo meglio domani, ora occupiamoci di Franthalia". Ha avvisato Drako della rischiesta di nostro Padre di parlargli, gliene sono grata. Ero così preoccupata, viste le circostanze. Conosco Lantis e so che non avrebbe mai ignorato le parole di nostro Padre soprattutto nello stato in cui si trova, eppure temevo che l'odio che prova per Drako offuscasse la sua ragione facendogli commettere qualche grave errore. Annuisco, facendogli così capire che concordo con la sua proposta di parlarne domani, dopo la riunione su Franthalia, e cerco di non lasciar trasparire la gioia che provo nell'aver appreso che la volontà di mio Padre è stata rispettata, restando composta. Non so cosa voglia dirgli, non so neanche se sarà in grado di parlargli...era semi incosciente, purtroppo. Però... sentirà la sua presenza, ne sono certa.



    Pochi istanti dopo ci raggiunge Sir Aiden, il volto teso, certamente per l'esito della battaglia. In quanto nuovo comandante ha certamente delle responsabilità maggiori sull'esito delle battaglie che ci vedranno protagonisti, quindi capisco il suo stato d'animo. Si posiziona vicino a me, ma resta in piedi continuando a fissare l'entrata. Seguo il suo esempio, restando in attesa con il cuore colmo d'ansia.
    D'un tratto dei passi in avvicinamento mi fanno trattenere il fiato, così come ad Aiden al mio fianco. Entrambi fissiamo ansiosi l'entrata, non voglio illudermi, potrebbe essere chiunque, ma quando poi vedo i volti di Vicent, e di Alinor dietro di lui, il mio viso si apre in un sorriso. Sono vivi! Grazie somma Saraswaty...grazie! Mi alzo di scatto, non riuscendo a restare seduta.
    Vicent, col viso coperto di sangue, mi saluta leggermente imbarazzato, e sebbene io sappia la ragione di tale disagio preferisco non badarci, sono troppo felice e sollevata per il loro ritorno. Lo vedo richiamare l'attenzione di Lantis e poi sollevare qualcosa... una...una testa, e lanciarla ai piedi di mio Fratello. Sento dei brividi percorrermi la schiena, e l'impulso di voltarmi e non guardare, ma mi ordino di restare ferma ed impassibile. Abbasso lo sguardo su quel viso, sugli occhi vitrei ancora aperti. Era una ragazza, probabilmente appartenente a qualche strana tribù a giudicare dal colore particolare della pelle. Giovanissima, sui venti anni, come me. Ho il voltastomaco, ma mi impongo di continuare a guardarla. Questo è la guerra, questo è ciò che potrebbe succedere anche a me all'Auspex. Oh Dei...io...non sono pronta, io...accidenti! Che mi prende? Cosa penso di fare? Scappare? Mai, non lo farei mai. In me scorre il sangue di mio Padre... dimostrerò che questo significa qualcosa, prima di tutto a me stessa.
    <<Franthalia è nostra>> esclama Vicent, dopo essersi inginocchiato poco distante da Lantis. Abbiamo vinto. Abbiamo conquistato il nostro primo territorio, a discapito di una vita umana. Sono felice per la vittoria, ma turbata per il resto, resto tuttavia impassibile e mi unisco a Sir Aiden nel congratularmi con loro <<Complimenti, combattenti. Vi siete fatti onore, ed avete mantenuto alto il nostro vessillo, non ne avevo dubbi!>>. Interiormente sono turbata e sconvolta, ma esteriormente mi sforzo di essere determinata, fredda ed orgogliosa, come il mio ruolo richiede. Continuo a fissare quegli occhi ormai vuoti, mi chiedo se tutto questo sia davvero inevitabile. Mi chiedo se sia davvero necessario dover uccidere i nostri nemici, ed esporre le loro teste come macabri trofei. Non basterebbe piegarli, e costringerli ad accettare il nostro diritto di regnare su Dohaeris? Tutto questo sangue, tutte queste morti, sono davvero necessarie? Perchè?



    Io...sarei mai capace di uccidere? O di evitare di essere uccisa? Colpire a morte un'altra persona, magari una persona a cui volevo bene come Larieth, o Drako. Io... lo sento, non potrei mai. Finirei per farmi ammazzare. Non sono ancora pronta a combattere, ma non posso evitarlo, ormai la decisione è stata presa, mi sono offerta io stessa di lottare per il mio Regno. Ho bisogno però di confrontarmi con chi non si limiterebbe a causa della mia posizione...e so già a chi rivolgermi, domani.

  2. #1032
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Il Principe varca la soglia della sala da pranzo ed annuncia il termine della battaglia di Franthalia, quindi l'imminente ritorno dei guerrieri. Mi rialzo subito dal mio inchino quando mi dà l'ordine di radunare tutti gli abitanti della Torre, cosa che faccio con solerzia. Richiamo Lady Feralys, che è in armeria e cerco la septa ed Aiden senza successo. Mi affaccio in infermeria... non vorrei svegliarlo, l'ho appena messo a letto, ma è necessario che sia presente, è un ordine di Lantis. "Sir Gildas, mi spiace disturbare il vostro sonno, ma la battaglia è conclusa, i guerrieri stanno per tornare e il Reggente ha dato ordine di radunarci nella sala riunioni" dico con una voce non troppo alta, per poi dirigermi proprio là dove tutti aspettano. Forse dovremmo bruciarlo quel tavolo, non vorrei portasse sfortuna. Che sciocchezze che vado a pensare, la sfortuna non esiste, solo il volere degli dei. E ne sono certa, gli dei sanno che siamo dalla parte della giustizia. Quando entro c'è un silenzio quasi tombale: Vicent è in ginocchio davanti a Lantis, è sporco di sangue, ferito ed Aiden si è avvicinato a Lady Alinor, per curarle le ferite.



    La Principessa mi sembra tesa ma fissa qualcosa sul pavimento... un qualcosa che mi lascia spiazzata quando piego anch'io il mio sguardo.





    Una testa nemica, mozzata di netto, gli occhi vuoti dove prima v'era luce, labbra colorate, così come i capelli di un verde che doveva essere vivace, pelle bruna, come quella di qualche tribù confinante di Dohaeris.



    Giovane, molto giovane. E' questo che avete ottenuto Drako Kalisi ed Efrem Targaryus? Scatenare la guerra sulla nostra amata patria per portare morte e distruzione? Guardo fiera i due guerrieri e immagino, dalla postura di Vicent, che sia lui che ha dovuto uccidere. Sì, ha dovuto, perchè questa è la guerra. Se qualche signorina o dama di corte non se n'era accorta, è questa la guerra. Sir Gildas... tra quelle signorine temo ci sia anche lui. Mi avvicino e guardo impassibile quella testa che giace inerme ai piedi del Reggente. Quante ne ho viste? Quante ne sono cadute quel giorno, quando Lantis ha ripulito le fila del nostro esercito da quei vili traditori? Sarebbe bello un mondo in cui la giustizia non debba ricorrere ai boia ed è per questo che lotto, non devo dimenticarlo mai. E' questo che rappresentano i Raeghar, perchè ecco che accade quando qualcuno porta il caos e vuole rovesciare la casa regnante. La Principessa d'un tratto parla, esprime le sue congratulazioni da cui deduco la nostra vittoria a Franthalia. Abbiamo vinto, abbiamo conquistato il nostro primo territorio. Anzi, difeso. Perchè i territori sono del Regno e loro sono gli usurpatori. "Sono lieta che siate tornati vivi, guerrieri, e sono fiera per la vittoria riportata!" esclamo aggiungendomi alle parole di Lady Esperin. Guardo ancora quella testa che porta il sigillo di Franthalia, so bene che le cose devono andare così... per questo devo contattare mio fratello, devo riportarlo alla ragione. Non voglio che la prossima testa sia la sua. Non permetterò che gli occhi di mio fratello divengano spenti come quelli di questa rivoltosa. Non posso pensare di permetterlo. "Era una ribelle o una reietta?" domando freddamente.



    Quale delle due fila nemiche abbiamo assottigliato? Se prima avevamo dubbi sulla morte di una ribelle ad Amaranthis e di una reietta a Solumquae, dubbi vani per quel che abbiamo saputo dopo, ora ne abbiamo la certezza che la morte ha dichiarato la sua sentenza. E ha calato la spada. "Vi offro le mie cure, Sir Vicent" aggiungo con un tono più morbido della voce. Sembra parecchio malridotto, la battaglia deve essere stata estenuante. inizio già ad evocare il mio potere, se accetterà farò del mio meglio per riportarlo in sesto.

    Difesa e Rigenerazione
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  3. #1033
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Gildas Demonar

    La testa mi martella a ritmo sempre più lieve e la vista mi si stabilizza nuovamente. Vedo diradarsi i punti grigi e neri che mi offuscano gli occhi, svaniscono sempre più lentamente mentre le immagini si fanno più nitide. Non sono in camera mia, chi mi ci ha portato?


    Sollevo leggermente le coperte constatando che dei miei abiti non è rimasto che pochi brandelli bruciacchiati, ma non è questo a farmi trattenere un urlo di terrore. Vedo le mie ferite, le bruciature e le piaghe sparite. Nessuna traccia visibile solca la mia pelle, nemmeno lo squarcio che quell’orrido essere di Lady Feralys mi ha provocato, Dei, quanto desidero appendere la sua testa come trofeo. Esibirei quell’orrido volto deturpato dal fuoco a tutti i commensali di Castel Demonar. Un monito ai Feralys che i Demonar distruggeranno anche le loro schifosissime terre, come abbiamo fatto con Vygrid. Sbatto con violenza il pugno sulle lenzuola quando il suono di passi raggiunge le mie orecchie. Mi abbasso facendo finta di dormire, non ho voglia di vedere qualcuno qui dentro. «Sir Gildas, mi spiace disturbare il vostro sonno, ma la battaglia è conclusa, i guerrieri stanno per tornare e il Reggente ha dato ordine di radunarci nella sala riunioni»


    è la voce di Cassandra, la sento calma, pacata e al contempo imperiosa come al solito. Ma che le prende? Perché questo cambio repentino? Aspetto che se ne sia andata, non voglio farmi vedere da lei nudo o senza maschera… credo di più la seconda. Mi sollevo dal letto arrotolandomi alla meno peggio il lenzuolo e scrollandomi dei brandelli di abito sparsi un po’ ovunque per il corpo. I pantaloni scivolano come nulla non appena sono in piedi e spifferi di freddo passano sotto la gonnella improvvisata. Però, magari potrei tornare così a riunione. No no, il reggente si trova in sala.


    Non ho voglia di sentirlo brontolare. Sguscio fuori sperando che nessuno mi veda e fuggo in camera indossando lo stesso abito di prima. Fortuna vuole che porti sempre due paia dello stesso abito, altrimenti, col fatto che si imbrattano facilmente di sangue, sarebbe un peccato andare in giro con le chiazze rosse ovunque. Arrivo finalmente in sala da pranzo e vi trovo quasi tutti compresi i nostri soldati che sono tornati finalmente. Spero vincitori. «Buonasera a tutti! Vostra altezza…» nell’inchinarmi noto che tutti gli sguardi sono piazzati verso i piedi del principe, che abbia indossato un nuovo paio di scarpe meravigliose? No… solo una semplice e inutile testa…


    COSA? UNA TESTA? Osservo rapito quel pezzo di carne per terra, il sangue gocciola lentamente in ampie pozze alla base del collo, la pelle così come la carne è sfilacciata come da un qualche seghetto mentre la base dell’osso è seghettata e… oh dei. Quegli occhi, gli occhi vitrei e sgranati di chi ha avvertito il dolore irradiarsi per tutto il corpo, è morta soffrendo, ah che bellezza.


    Solo in quel momento mi accorgo di avere la bocca spalancata per la meraviglia. Dei, quella testa sta cominciando a farmi venire fame, la voglio e la voglio ORA! Mi avvicino a Vicent mentre Cassandra si prodiga a curarlo e cerco di posargli una mano sulla spalla come ho fatto in armeria sollevandomi la maschera con un dito dell’altra «come è andata allora?» gli dirò con un sorriso se mi permetterà di avvicinarmi a lui…

  4. #1034
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    È l’alba

  5. #1035
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    Sento il calore della magia su di me, si propaga su tutto il mio corpo fiaccato. Un pizzicore lieve mi preannuncia che la rigenerazione sta facendo il suo dovere.
    "Come nuova, mia cara" - la voce di Aiden è un incentivo ancora maggiore ad aprire gli occhi. Lo guardo sorridendo con gratitudine e gli sussurro un "Grazie" sincero. Non è la prima volta che Aiden mi cura, prima o poi dovrò sdebitarmi anch'io utilizzando una delle mie migliori abilità. Mi alzo sui gomiti e mi guardo intorno: non c'è nessuno a parte me a Aiden.


    Fuori è calata la notte, il cielo è scuro come non mai e mi fa tornare in mente le notti passate ad Asshai ad osservare il manto stellato. Non lo facevo certo per la mia naturale indole romantica, ma per imparare a memoria i nomi delle costellazioni. Solo Raiden sa quanto mia madre ci tenesse a queste inutili sciocchezze! Aggrotto le sopracciglia al ricordo proprio mentre Cassandra entra comunicandoci che i guerrieri sono rientrati dalla battaglia: allora non è morto nessuno dei due, che disdetta!


    Il principe Lantis richiede la nostra presenza in sala da pranzo, Aiden scatta senza farselo ripetere due volte e si avvia a passo sicuro. Non mi ha nemmeno dato una mano ad alzarmi! Va bene, fortuna per te che sono una fanciulla che sa badare a se stessa. Con la mano controllo tutto il corpo, dove c'erano le ferite: dovrebbe essere tutto in ordine, anche se temo di avere del sangue sul vestito oltre che un taglio nella stoffa in corrispondenza della lama di Sir Gildas che mi ha trapassato da parte a parte. Fossi stata maliziosa ci avrei visto un non so che di sexy in questo suo gesto. Faccio spallucce, non credo di avere il tempo di farmi un bagno e cambiarmi, così non posso far altro che seguire Aiden e Cassandra in sala da pranzo. Quando mi affaccio fuori dall'armeria i due sono già spariti insieme, il Comandante Urthadar ha seguito come un fedele cagnolino il suo Primo senza curarsi di me, questo mi fa pensare.
    Quando raggiungo il resto dei miei compagni - un momento manca la stregaccia! - noto Vicent in ginocchio di fronte a Lantis e del sangue sul pavimento. Molto sangue sul pavimento. Che sia ferito gravemente? Non potevano colpire a morte la mia dolce futura regina Lady Alinor? Lei sembra stare bene anche se è lì impalata come uno stoccafisso.


    Mi avvio verso il fondo della stanza e guardo meglio Vicent: il sangue sul pavimento non è il suo. Ci metto un pò a capire cos'è quella cosa riversa a terra e quando realizzo che si tratta di una testa, un gridolino di stupore mi esce spontaneamente dalle labbra che prontamente copro con la mano. Tutti qui trovano normale questa ... questa cosa? Osservo la principessa, dovrebbe star vomitando anche l'anima e invece è lì, impassibile. Nessuno proferisce verbo, se ci fosse stata la vecchia ci avrebbe propinato di sicuro una gustosa ricetta per cucinare al meglio quella testa. Adesso che ci faccio caso sembra la testa di una donna giovane. Beh, non c'è mai un'età giusta per morire in guerra.
    Guardo Dreth, tutto assorto nel suo ruolo di grande eroe del reame: lo sguardo basso e tenebroso, le labbra serrate, il capo chino e cosparso di cenere... sembra un pavone nell'atto di fare la ruota. Che sia un suo personale rito di accoppiamento? Chi sarà la fanciulla colpita e impressionata da tanta baldanza e prestanza fisica? Mi guardo intorno, sembrano tutti seri e in contemplazione di quel simbolo di potere che tanto ama il principe Lantis, sicuramente ha già trovato un bel posto dove appenderla, una bella testa fresca nuova di zecca.
    "Complimenti ai vincitori di Franthalia. Credo di parlare a nome di tutti i presenti quando dico che siamo orgogliosi della vostra vittoria e del vostro onorevole comportamento in battaglia. La mia analisi sull'esito di questo scontro si è rivelata esatta, alla fine. Entrambi gli schieramenti avversari non potevano permettersi di perdere terreno l'uno nei confronti dell'altro e noi ne abbiamo tratto vantaggio. Come volevasi dimostrare." - mi interrompo, sorridendo, poi mi rivolgo direttamente al mio caro amico sir Dreth - " Sir Vicent, sono al settimo cielo, finalmente avete trovato una donna disposta a perdere la testa per voi!"



    Un gioco innocente, non se la prenderà.
    Questo giovane cavaliere è appena diventato qualcuno da cui guardarsi, ci tengo troppo a tenermi la testa sul collo, penso mentre distrattamente con la mano mi sfioro la carotide.
    "Oh, ma, ora che mi sovviene, la septa si sta perdendo tutto lo spettacolo e il trionfo dei nostri guerrieri. Qualcuno l'ha vista oppure la nostra cara vecchietta reputa questo appuntamento con la gloria una questione di scarsa importanza?"




  6. #1036
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Mentre attendo una risposta di lady Waters, osservo incuriosito le reazioni degli altri presenti. La principessa reagisce con calma e diplomazia, congratulandosi con i due guerrieri e rassicurandoli sul fatto che non ha mai avuto dubbi riguardo la loro vittoria.


    Chissà quanto autocontrollo sta usando per non fuggire in dispensa a vomitare! Butto ancora un occhio alla testolina mozzata, immobile ai piedi del reggente e poco lontana da Vicent. La osservo meglio: questa ragazza aveva la pelle scura, con degli strani segni che le adornavano il viso. Noto delle orecchie a punta, è indubbiamente un'elfa, ma diciamo che si capiva anche solo dal trucco e dai capelli verdi. Non riconosco la tribù, ammetto che non sono un esperto di storia elfica, posso però affermare con abbastanza sicurezza che non facesse parte del clan dei Telpë. Era giovane, molto giovane... Azzarderei sulla ventina, ma forse anche meno, potrebbe essere stata un'adolescente come Elen. Sorrido, avremo pure degli elementi scomodi in fazione, ma almeno non mandiamo a combattere delle ragazzine che fino a ieri bevevano il latte dal seno delle loro madri.


    Anche Cassandra si congratula, orgogliosa, e poi chiede freddamente se la testa appartenesse al corpo di una ribelle o di una reietta. Ottima domanda: azzarderei una reietta, dato che Ryuk ci ha parlato di molte elfe tra le fila di Kalisi.


    Fa poi la sua comparsa Gildas, in condizioni estremamente migliori rispetto a prima, che si avvicina a Vicent e... gli mette una mano sulla spalla? Piego leggermente il collo, sorpreso: che novità è mai questa?
    Infine arriva anche Adamantia, che prende subito parola e si dilunga nel discorso più corposo finora, l'unico che va oltre alle semplici congratulazioni. "Complimenti ai vincitori di Franthalia. Credo di parlare a nome di tutti i presenti quando dico che siamo orgogliosi della vostra vittoria e del vostro onorevole comportamento in battaglia. La mia analisi sull'esito di questo scontro si è rivelata esatta, alla fine. Entrambi gli schieramenti avversari non potevano permettersi di perdere terreno l'uno nei confronti dell'altro e noi ne abbiamo tratto vantaggio. Come volevasi dimostrare. Sir Vicent, sono al settimo cielo, finalmente avete trovato una donna disposta a perdere la testa per voi!". Oh Dei. Mi mordo il labbro per non ridere, è dura trattenersi, ma non posso assolutamente lasciarmi andare davanti a lady Alinor. A proposito... è il caso di attivare la mia Rigenerazione.

    Difesa e recupero: Esperto - Rigenerazione
    Ferite di media entità (ferite profonde non mortali, ossa rotte, danni medi da elemento)
    <<Permettete>>, le sussurro. Lentamente accumulo la mia energia vitale nei palmi delle mani, che presto si tramuta in una luce candida e quasi accecante. Se accetterà la mia offerta di prima, provvederò a risanare ogni sua ferita.


    Nel frattempo rimugino sulla battuta di Adamantia... Ilarissima, per carità, ma non vorrei che facesse perdere le staffe al caro Dreth. Potrebbe pensare alla sua Selene, la storia ancora non mi è chiara, ma so per certo che c'entra una fidanzata morta. Cerco il suo sguardo, è ancora in ginocchio, spero troverà i miei occhi quando riaprirà i suoi: lo guarderò quindi intensamente, cercando di fargli mantenere la calma. Dovrebbe comprendere le mie intenzioni, ne abbiamo parlato ieri notte, e ora deve darmi dimostrazione che non è un bamboccio viziato e immaturo.
    Non lo faccio di certo per buon cuore, ho i miei interessi, e provare a Vicent che ho preso seriamente il nostro piccolo accordo è la chiave per ottenere la sua collaborazione. In questo caso non vedo lati negativi nell'aiutarlo, perderò al massimo l'occasione per farmi una sana risata, ma sono sicuro che avrò modo di recuperare. E poi diciamo che è anche il mio modo per sdebitarmi... la mia saggezza, in cambio della vittoria. Mi pare equo.


    Che non si dica in giro che gli Urthadar non hanno onore!
    Our wills and fates do so contrary run

  7. #1037
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Non riesco a staccare gli occhi da quella testa mozzata, mentre cerco di restare calma in attesa della reazione di Lantis. Mi sforzo di alzare il viso, alternando lo sguardo da mio Fratello a Vicent, poi ad Alinor cercando di notare il turbamento che sicuramente l'ha colpita nel vedere un simile spargimento di sangue sotto i propri occhi. Poi inesorabilmente torno a guardare tutto quel sangue che ora macchina il pavimento della sala riunione. Sangue, morte, sofferenza, distruzione. Ecco a cosa hanno portato tutti questi giochi di potere!



    Cassandra ci raggiunge nuovamente in sala, si unisce ai nostri complimenti nei confronti dei combattenti per la vittoria, e chiede poi se questa testa che ora giace al suolo fosse appartenuta ad una ribelle o ad una reietta. Non avevo pensato alla cosa, per me rimane una ragazza che ha perso la vita per una guerra che non dovrebbe sussistere. Una guerra che non sarebbe mai scoppiata se mio Padre fosse ancora in grado di regnare con la sua infinita bontà e saggezza.



    Il Primo si offre poi di curare Sir Vicent, mentre in sala ci raggiunge anche Sir Demonar. Il cavaliere resta un momento sorpreso nel notare la testa a terra, come ovvio che sia, e poi si avvicina a Vicent scostandosi la maschera, per chiedergli l'esito della battaglia. Un gesto il suo che sembra farmi intendere che i due siano entrati abbastanza in confidenza e me ne rallegro, Vicent può avere certamente un'influenza positiva su Gildas.



    Parole,sorrisi... come se tutto fosse normale. Perchè tutto in realtà è normale...sono io che ancora non sono riuscita ad entrare nell'ottica della guerra. Stringo i pugni, cercando di mantenere la compostezza che mi sono imposta. Accidenti se è difficile.
    Dalla finestra filtrano i primi raggi solari, è ormai l'alba ed un nuovo giorno ci attende. Una riunione, più ottimistica delle precedenti, sta per avere inizio. Un nuovo giorno...che quella ragazza non potrà vivere.
    La voce di Adamantia mi fa voltare nuovamente verso l'entrata, la donna si prodiga in parole di circostanza nei confronti dei vincitori ed in teorie sulle motivazioni della nostra vittoria. La ascolto a malapena, sono troppo turbata per seguire il suo ragionamento. Una frase ironica pronunciata alla fine però, cattura la mia attenzione " Sir Vicent, sono al settimo cielo, finalmente avete trovato una donna disposta a perdere la testa per voi!" .



    Patetica. Questa donna sta arrivando ai limiti del patetico. Mi viene naturale una smorfia di disgusto, accompagnata da un <<La fierezza con cui i nostri combattenti hanno mantenuto alto il nostro vessillo e sterminato i nostri nemici, non merita di essere sminuita da ironia fuori luogo, Lady Feralys>>. Torno a guardare Vicent, ancora inginocchiato ai piedi di Lantis ed Alinor, ancora vicino l'ingresso , alla quale Aiden sta offrendo le sue cure <<Sir Vicent, Lady Alinor... siamo ansiosi di apprendere maggiori dettagli sulle dinamiche della battaglia, in modo da riportare lo stesso risultato nella prossima all'Auspex. Ma probabilmente ora siete esausti, la battaglia è durata molto più delle precedenti, quindi avrete sicuramente bisogno di riposo. Se mio Fratello concorderà con me, direi di rimandare a più tardi la riunione>>.



    Lady Adamantia chiede della septa, che ancora non ci ha raggiunti. Credo stesse riposando, ma mi stupisce che Cassandra non abbia controllato anche nelle sue stanze. Che si sia allontanata? Impossibile, non può uscire dalla Torre senza consenso dei Raeghar, se non per andare al Valmorguli. Non rispondo, aspettando il resoconto dei due combattenti o l'intervento di mio Fratello.

  8. #1038
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    In breve tempo, le figure dei due guerrieri di Franthalia fanno il loro ingresso nella sala riunioni, con le armature sporche di sangue ed evidenti ferite sul volto. Mi soffermo qualche istante ad osservare Lady Alinor: è ferita, ma abbiamo guaritori che sanno fare eccellentemente il loro dovere. Lord Waters non avrà di cui lamentarsi, anzi sarò fiero di comunicargli che sua figlia ha lottato in modo onorevole, qualsiasi cosa sia successa davvero a Franthalia. Poi, sono lo sguardo e le parole di Sir Vicent ad attirare la mia attenzione: il cavaliere si inginocchia dinanzi a me, facendo rotolare una testa insanguinata ai miei piedi. Annuncia che Franthalia è nostra... ho sempre ammirato l'efficienza del Nord. Taglio le labbra con un mezzo sorriso, mi sporgo verso di lui e poggio il piede su quella testa inerme. Una ragazza che ha osato sfidare l'esercito di Dohaeris: su una picca sarai molto più utile a questo mondo. "Avete fatto onore al vostro casato e ai Raeghar, Sir Vicent Dreth... la nostra vittoria riecheggerà per tutto il Regno, così come i vostri nomi" dico soddisfatto rialzandomi dal trono. Schiaccio la testa della misera rivoltosa... chi starà piangendo la dipartita di uno dei suoi adesso? Targaryus o Kalisi? Il Primo interviene ponendo proprio questa domanda, avvicinandosi all'uomo e offrirgli le sue cure. La stessa cosa fa il Sir Comandante Aiden Urthadar, che tenta di aiutare Lady Alinor. Anche la deliziosa Lady Feralys si unisce al benvenuto verso i nostri guerrieri, esclamando uno scherzo su come una donna abbia perso la testa per il nostro Vicent che mi fa trattenere il riso. Questa donna è davvero divertente, sagace e coraggiosa... la guardo con intesa, ha il vestito sporco di sangue, penso si stesse allenando. Ammiro la sua grinta e il suo spirito combattente, sono certo che se l'avessi accoppiata con qualche guerriero più valido ora avrei una testa in più da mostrare al popolo. Mia sorella la rimprovera, esattamente come avrebbe fatto nostra madre: in famiglia sono sempre stato l'unico ad apprezzare lo humour nero. Lady Adamantia fa notare anche l'assenza della vecchia septa... già, dove sarà andata? Questo mi insospettisce non poco... vedremo se sarà presente alla riunione, le chiederò di giustificarsi. Ci raggiunge anche quel buffo essere di Sir Demonar, vestito in maniera decisamente inappropriata. In realtà, ogni suo gesto e parola è un inno all'inadeguatezza. "Alzatevi cavaliere, la vostra fronte sia sempre alta, dato che l'onore di un cavaliere di Dohaeris scintilla nei vostri occhi... fatevi curare, rifocillatevi e riposate... ci raduneremo tra qualche ora, questa notte è stata lunga e abbiamo bisogno di riposo per accogliere al meglio la gioia della nostra prima vittoria" dico con un tono sereno ma deciso. Faccio cenno al servo balbuziente di raccogliere questa immondizia verde dal pavimento: "Theon, porta questa testa al castello e falla mettere su una picca da esibire accanto alle altre nel giardino... tutti devono vedere la fine che fa un traditore di Dohaeris... al mio ritorno voglio trovare tutto pulito, qui". Sono imperioso nel dare il mio ordine e l'uomo si agita e si affretta per eseguirlo, portando via quel che resta di una sciocca ragazzina. Mi rivolgo a Lady Alinor, il dovere mi impone di rivolgerle delle parole affettuose, ma sono dettate più dalla mente che da altro. "Sono stato molto in pena per voi, mia signora, ma vi siete fatta onore e non posso che gioirne" le rivolgo un sorriso freddo, seppur non totalmente falso. Ammetto che molti dei miei problemi si sarebbero semplificati se Milady non fosse tornata da Franthalia, ma sarebbe stata un'onta troppo grande per i Raeghar. Il pensiero non può fare a meno di pensare subito a ciò che potrebbe accadere all'Auspex... no, ora non è il momento, sono stanco, questa giornata è stata lunga e impegnativa, farei solo pensieri che dopo sveglio dovrò gettare via. Anche Esperin interviene in tal senso, sono sempre più orgoglioso di lei e della consapevolezza che cresce circa il suo ruolo qui a corte. Le poggio delicatamente le mani sulle spalle e le sorrido dolcemente: "Conosco la tua sensibilità e... sono fiero del tuo sangue freddo. Va a riposare anche tu, ci aspetta un'altra giornata ricca di eventi". Mi congedo a tutti, ho bisogno di dormire qualche ora. I bardi canteranno a lungo le odi di questo giorno.

  9. #1039
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters

    -Franthalia-


    Il mio colpo va a segno, ma anche quello della mia avversaria che riesce a ferirmi alla coscia, dimostrando che il primo colpo era solo una finta.



    Digrigno i denti, cercando di sopportare il dolore del colpo appena inflitto ed indietreggio lentamente di un passo.
    Un improvviso urlo di sgomento mi fa sussultare. Cerco con lo sguardo sir Vicent, accorgendomi subito che il mio compagno ha tagliato la testa ad una delle avversarie e si accinge a raccoglierla.
    Resto basita da tale efferatezza. Nonostante abbiamo conquistato Franthalia, non riesco a sorridere affatto. Lo fisso con gli occhi sbarrati mentre mi si avvicina, tentando invano di nascondere il trofeo sanguinante.
    Qual è il motivo di questo inquietante gesto? Era davvero necessario? Vuole mandare un messaggio ai nostri nemici? Queste domande assillano la mia mente, mentre il nuovo boia mi esorta a tornare alla Torre.
    Poso lo sguardo sul mio pugnale, ancora sporco di sangue. Non sapendo come ripulirlo, faccio dissolvere l'arma in un piccolo turbinio di molecole d'acqua.

    Purifier - Arma Riassorbita

    Mentre ci incamminiamo verso il Glados, alle mie orecchie giungono parole d'odio, di disprezzo. Uomini senza onore, ci chiamano.
    Volgo di poco lo sguardo all'indietro tanto da visualizzare appena quella che è stata la mia avversaria per la maggior parte della giornata. Siamo questo, uomini senza onore? Non condivido il gesto ultimo del mio compagno, per quanto possa essere stato necessario uccidere un nostro nemico gliela poteva pure lasciare la testa attaccata al collo. Vorrei tanto sapere il motivo per cui l'ha fatto. Non credevo affatto che il buon Sir Dreth fosse capace di tanto.
    Mentre attraversiamo il Gldos, seguo con lo sguardo le gocce di sangue che sgorgano dalla testa mozzata. A tratti incrocio lo sguardo aberrante, vuoto di quella che poteva che doveva essere solo una ragazza. Una ragazza come me. Se le cose fossero andate diversamente, quella poteva essere la mia di testa.


    -Torre della Mezzaluna-



    Appena attraversato il portale, mi fermo, lasciando proseguire da solo sir Dreth.



    Impossibile non volgere uno sguardo alla testa mozzata ancora una volta. Ho la testa dolorante, il viso che mi prude e un bel taglio sulla coscia, sono stanca e penso a quel trofeo sanguinante. Dovrei essere contenta, abbiamo vinto. Perchè non riesco a sorridere?



    Lentamente raggiungo il mio compagno che annuncia: <<Franthalia è nostra>> non prima di aver gettato ai piedi di Lantis la testa mozzata.



    Nella grande sala giungono tutti, tutti tranne la mia adorata septa. Mentre la cerco con lo sguardo, quel viscidone di sir Urthadar si offre di curarmi le ferite. Lo guardo con superficialità, avrei preferito farmi curare da Lady De Lagun, ma se ci tiene tanto...Acconsento e accetto le sue cure, mentre alle mie orecchie giunge quella odiata voce, la voce strimpellante di Lady Feralys. Che dire, non mi è mancata per nulla.
    Dopo aver dato una slinguazzata ai culetti di noi vincitori, dà dimostrazione (ancora una volta) della sua assente sensibilità: " Sir Vicent, sono al settimo cielo, finalmente avete trovato una donna disposta a perdere la testa per voi!".
    Ah, anche Gildas avrebbe potuto fare di meglio. La fisso disgustata, ma è Esperin a rimproverarla: <<La fierezza con cui i nostri combattenti hanno mantenuto alto il nostro vessillo e sterminato i nostri nemici, non merita di essere sminuita da ironia fuori luogo, Lady Feralys>>.
    Per il Dio Abissale, quanto avrei voluto ci fosse lei al posto di questa ragazza la cui testa ha ormai creato una consistente pozza di sangue nella sala.



    <<Sir Vicent, Lady Alinor... siamo ansiosi di apprendere maggiori dettagli sulle dinamiche della battaglia, in modo da riportare lo stesso risultato nella prossima all'Auspex. Ma probabilmente ora siete esausti, la battaglia è durata molto più delle precedenti, quindi avrete sicuramente bisogno di riposo. Se mio Fratello concorderà con me, direi di rimandare a più tardi la riunione>>. Finalmente riesco a sorridere, solo a lei, la mia dolce amica. L'unica che son felice di rivedere.
    Volgo lo sguardo a sir Vicent, ancora prostrato ai piedi di Lantis. Chissà se dopo il gesto cruento dinanzi agli occhi della principessa, non troverà imbarazzo a donarle la rosa che gli ho visto cogliere a Franthalia. E' evidente che è per lei.
    Lantis sembra destarsi da un profondo sonno e comincia a parlare di onore e blablabla.



    Quasi quasi ritornerei subito a Franthalia...soprattutto dopo quella sottospecie di sorriso che sembra rivolgermi. Ammesso che di sorriso si trattasse.
    "Sono stato molto in pena per voi, mia signora, ma vi siete fatta onore e non posso che gioirne" mi dice. Immagino che non abbia chiuso occhio al pensiero della sua povera promessa sposa in balia del nemico. Tsè. Gli rivolgo il medesimo sorriso che si gela ulteriormente all'ordine di mettere su una picca la testa mozzata da sir Dreth.
    E come se avesse ordinato un thè, poggia la mano sulla spalla della sorella: "Conosco la tua sensibilità e... sono fiero del tuo sangue freddo. Va a riposare anche tu, ci aspetta un'altra giornata ricca di eventi".
    Che giUoia! Un'altra giornata insieme a gente come lui, la Feralys, Urthadar e la septa. Il voltastomaco non mi passerà mai.
    Attenderò che i poteri curativi di sir Cospirazione facciano effetto, per poi congedarmi e raggiungere le mie stanze. Ho visto e sentito abbastanza per oggi.
    Ultima modifica di scarygirl; 7th May 2015 alle 21:54


  10. #1040
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Master

    Alinor entri nella tua stanza, è buio, le tende sono state chiuse in modo che la debole luce dell’alba non rischiarasse la stanza, c’è uno strano silenzio, dove sono le tue ancelle, perché non sono lì ad accoglierti? D’improvviso un mugugno soffocato proviene dall’angolo destro della stanza: è Dora, qualcuno l’ha imbavagliata e legata mani e piedi, Laila accanto a lei, sistemata allo stesso modo. Stanno cercando di attirare la tua attenzione, tra voi c’è una figura vestita di nero, il volto è coperto da un cappuccio, ti fissa per qualche istante poi parte alla carica contro di te, nella mano destra appare una lunga spada, una katana per l’esattezza, la lama è avvolta da un bagliore dalle tonalità tendenti al verde, sembra che abbia tutte le intenzioni di mirare al tuo cuore. Reagisci!


    Arma Katana - forma attiva vento

 

 

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