Esperin Raeghar
Alle prime luci dell'alba, quando i raggi del sole iniziano a filtrare dalle finestre, apro gli occhi impiegando qualche secondo a rielaborare tutta la situazione. Poi decido di alzarmi, mettendo da parte le mie vesti sfarzose e i diademi, per indossare quelli più semplici da allenamento.
Esco silenziosamente dalla mia stanza ed ordino alla servitù di dirigersi verso le stanze di
Lady Alinor, per informarla, nel caso in cui sia già sveglia, che se vuole può trovarmi in armeria per continuare l'allenamento del giorno precedente.
Poi, senza attendere conferma, mi dirigo in armeria pronta ad iniziare da sola gli allenamenti.
Sono soddisfatta della scelta del cambio abito, questo è decisamente più comodo per affrontare al meglio un combattimento, anche se solo per allenamento.
Era da tanto che non lo indossavo, come era da tanto che non mi allenavo seriamente. Le ultime lezioni mi erano state impartite da Drako, quando rivestiva ancora il ruolo di primo Cavaliere del regno.
<<Non dovreste impugnare in questo modo la spada, Lady Esperin>> mi disse quella volta, avvicinandosi.
<<E' troppo facile in questo modo disarmarvi. Ricordate, questa non è soltanto una spada. E' la vostra spada. E' parte di voi, è la vostra vita...>>
<<Ma può essere anche la vostra morte, se permetterete agli altri di acquisirne il potere>>
Ricordo ancora come mi batteva il cuore in quel momento, e come mi tremavano le gambe, vedendo il suo viso così vicino al mio. Percependo il suo respiro sul mio collo e sentendo il freddo della lama tagliente sulla mia guancia.
Basta. Non devo più pensare a queste cose.
Sono ormai arrivata in armeria, dove trovo la septa intenta ad allenarsi con il suo elemento. <<
Buongiorno>> le dico, senza badare che mi abbia effettivamente sentita, impegnata come sembra.
Mi concentro sulla mia spada. Gli insegnamenti di Lantis e Drako mi hanno permesso col tempo di padroneggiarla egregiamente e di capire la vera essenza del mio elemento. Sento l'arma prendere forma nella mia mano destra, rispondendo al mio ordine. A poco a poco la sento solidificarsi, assumere la sua forma materiale e rispondere al mio richiamo. Subito dopo sento le sue molecole vibrare, attraversate dalle molecole d'acqua.
La consistenza ed il peso aumentano, come anche la sua potenza. Nella sua forma attiva Fidelia è mille volte più potente che nella sua forma passiva. La lama è in grado di trafiggere quasi qualsiasi cosa e l'acqua che sento scorrere in essa non teme confronto con gli altri elementi.
Mi avvicino ai manichini in legno e sferro un colpo deciso verso uno di essi, il primo vicino a me. Il colpo, con una spada in forma passiva, scalfirebbe soltanto il legno. Ma l'acqua, unita alla lama, trafiggono il legno consumandolo dall'interno, dopo averlo indebolito inducendolo a marcire con il contatto con l'acqua stessa. Il manichino, trapassato da un lato all'altro, finisce a terra ai miei piedi, emettendo un forte tonfo.
Ottimo colpo, Esperin.
Fidelia - Arma in
forma attiva