L'ilarità del
giullare mi fa tornare subito il buonumore, infatti ricambio le sue parole con un sorriso che illumina il mio volto.
Ho trovato qualcuno con cui, ne sono abbastanza sicura, potrò farmi tante, ma tante risate.
Un risultato soddisfacente calcolando che sono qui da poche ore.
Deirdre poi... che "piacere" notare che il suo
affabile caratterino non ha subito alcun mutamento nel corso degli anni. Col tempo avrà modo di constatare che la
vecchia Lady Theridiidae non si offende certo per così poco.
Tuttavia mi rammarica il dover prendere atto del fatto che, a quanto pare, il
suo acume non è più quello di un tempo: di certo non sono felice di incontrarla per le indicibili azioni che ha commesso in passato (chi mai potrebbe esserlo, andiamo!), ma per l'assoluta consapevolezza di avere, dinanzi a me, una strega del suo calibro: le sue conoscenze sono ammirate e bramate da qualsiasi strega degna di tale "titolo".
Non può e non potrebbe mai essere diversamente.
Le parole della
Principessa mi destano dai miei pensieri e, dopo pochi secondi, il
Principe prende la parola.
Non prima dell'entrata in scena della
Regina, ovviamente.
Riusciremo mai ad iniziare questa riunione?! Non ci tengo ad invecchiare intorno a questo tavolo e dover ricominciare tutto dal principio, sia ben chiaro!
Le delucidazioni, fornite dal
Comandante e dalla
Septa, circa le indagini condotte finora sembrano più che valide.
Non conosco personalmente questo
Taras per poter confermare o meno le sue doti intellettive, ma una cosa è certa: nemmeno un demente avrebbe inviato uno dei suoi uomini per commettere un simile gesto.
Tuttavia, se in seguito dovessi scoprire di aver dedotto erroneamente le sue intenzioni e
Taras si rivelasse un perfetto idiota, nonché un completo incapace, temo non sarò più così felice di essere venuta qui.
La sicurezza della Torre è indispensabile per poter realizzare il mio progetto.
Mentre la
Septa e la
Principessa pongono delle domande assennate, ecco
Lady Feralys strombazzare una serie di macchinazioni che non sembrano affatto stare in piedi.
-
Suvvia, riesco ad arrivarci io che sono appena arrivata, cocca. Forse dovresti dare davvero ascolto alla Septa e stare a cuccia- rifletto divertita, mentre un sorrisetto fa capolino sul mio viso.
Ok, ho immaginato
Lady Feralys con tanto di catena al collo, mentre è intenta a grattarsi freneticamente con quelle sue zampette di gallina rachitiche, a causa di una numerosa schiera di pulci e zecche che hanno deciso di insediarsi nel suo folto pelame rossiccio.
Un altro sorrisetto.
Mentre il battibecco tra la
vecchia e la
bestiolina rossa continua senza sosta, ecco
Lord Leithien fare il suo ingresso. Stamane mi è sembrato avesse molta fretta di levare le tende, quindi non credo sia molto felice di essere qui.
"
Noto un certo trambusto, fate ordine, non è necessario che io oggi ceda all’ira"
-
Appunto, come volevasi dimostrare!-
A quanto pare le notizie viaggiano veloci se il
Lord ha fatto nuovamente ritorno alla Torre in così breve tempo.
Percepisco una sgradevole sensazione: una tensione tangibile aleggia nell'aria.
Se quelle due continueranno così, temo di sapere come finirà e non ci tengo affatto!
Sono una strega ed infinite volte ho potuto constatare gli effetti del mio potere malevolo sulle mie vittime, quindi posso affermare con assoluta certezza che è meglio evitare che il
Lord...
Il cuore manca un battito ed in pochi istanti il terrore ed il dolore si impossessano del mio cuore, del mio corpo e della mia mente. Quello che fino a poco fa era
Lord Leithien, all'improvviso assume le
sue sembianze.
L'aria si rifiuta di riempire i miei polmoni, mentre gocce di sudore imperlano la mia fronte prima, per poi colare lentamente sul mio volto. La vista è offuscata e mentre il cuore inizia a battere all'impazzata nel mio petto, degli spasmi violenti cominciano a farsi strada in ogni angolo del mio corpo.
"
Ho la vostra attenzione?"
Porto istintivamente le mani alla testa, oramai travolta da acute fitte di dolore che mi impediscono di parlare o reagire. Le orecchie sono invase da un suono lacerante.
-
Basta, basta, basta! Fallo smettere, ti prego, fallo smettere!!!-
-
Non... posso... io... io non... posso...-