ADAMANTIA FERALYS
La mia domanda sulle armi rivela che in realtà i consiglieri vanno in giro disarmati, beh qualcuno deve avergliene procurata per l'omicidio della guardia.
Callien è nervoso, tremante in maniera fin troppo evidente, sgrana gli occhi guardandomi e poi viene nuovamente tartassato di domande, si sente braccato, si sente in trappola. A questo punto dovrebbe o confessare o fare il nome del colpevole, Aiden tenta con le buone di convincerlo propinandogli un mucchio di cavolate sulla pietà dei Raeghar - come no, già vedo una picca con il nome del mago sopra!
Taras al contrario ha l'atteggiamento tipico di uno stregone, freddo, indifferente, calcolatore, è un uomo dalle mille risorse, ma non possiamo fingere che anche lui non abbia le sue motivazioni. Ci sono troppe cose che non quadrano!
Vicent e la principessa fanno i loro interventi, tutti gli altri tacciono ... persino Deirdre, cosa starà rimuginando in quella sua testaccia?
Attenderò che gli interrogati rispondano alle domande, poi farò il mio ragionamento ad alta voce: "La situazione appare piuttosto ingarbugliata, entrambi i consiglieri uomini sembrano poter essere stati in grado di somministrare il veleno e attentare alla vita di Lady Waters. C'è un punto che mi è particolarmente oscuro, ognuno dei consiglieri ha una sua scorta personale che, presumo, giura lealtà al suo maestro. In questo caso gli attentatori erano entrambi parte della scorta di Taras: perchè avrebbero preso ordini da qualcuno che non era il loro diretto superiore? Sir Hellar era sotto charme, questo l'abbiamo già assodato, mentre sir Doyle, secondo alcuni, agiva per ordine diretto, ma è stato trovato morto, con la gola tagliata e senza aver pensato a difendersi. Non vorrei fare un'ipotesi un pò troppo azzardata, ma secondo me anche sir Doyle è stato costretto ad agire sotto l'effetto di questo potere, l'assassino si è fatto consegnare la sua arma e l'ha sgozzato senza che lui potesse fare molto. A proposito, sarebbe utile conoscere l'arma usata dal pover'uomo. Taras?" - chiederò senza troppi preamboli - "La reazione del mago Callien, evidentemente in difficoltà, potrei spiegarla semplicemente come paura di essere giudicato complice. L'avvelenatore potrebbe aver chiesto il suo aiuto senza ovviamente rivelargli il vero scopo, che Callien ha scoperto una volta chiamato ad osservare il corpo della cuoca che, sempre per paura, ha provveduto immediatamente a far sparire confidando nel fatto che nessuno avrebbe scoperto la natura dell'indisposizione di re Rickard. Purtroppo per lui qualcuno invece ha individuato il veleno e da qui la sua reazione, di sorpresa mista nuovamente a paura, nel vedere la boccetta contenente l'estratto. Ormai siete qui Callien, non ha più senso negare, suvvia un pò di coraggio." - spero non gli venga un infarto, o anche sì, chi se ne frega, almeno la finiamo con questo teatrino e ci prepariamo per il pranzo.
"Detto ciò, la conclusione più ovvia al mio ragionamento è che tra i due litiganti, il terzo col potere dello Charme gode. Ma, come ho già detto, è solo frutto di un ragionamento, sono sicura che il mago Callien, sotto la rassicurazione di mantenere la propria testa attaccata al collo, potrà darci maggiori ragguagli." - scommetto che il principe Lantis conosce mille altri modi fantasiosi per ucciderlo senza necessariamente doverlo decapitare. Spero raccolga questa mia proposta per quello che è, e non come un tentativo di salvare la vita a questo viscido essere. E se anche il suo compare dovesse lasciarci le penne potrei sempre proporre mio padre come consigliere, un uomo di tale levatura da essere certamente degno della fiducia del reggente!