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  1. #1241
    sim dio L'avatar di valuccia85
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali




    "Probabilmente la domanda è stata già fatta, ma potrei sapere con chi ho il piacere di interloquire? Prima ero… distratto ed ammetto di essermi perso le presentazioni".



    Cioè... fammi capire bene... siamo qui da ore ed ancora non conosci i nostri nomi?!
    Oddio, ma sono tutti così svegli i guerrieri della Torre?



    Poi si lamentano che spariscono delle teste... e ti credo! Già è un miracolo se hanno ancora la loro attaccata al collo, a questo punto!
    Faccio un respiro profondo e con un falso sorriso cordiale sul volto affermo...

    "Sir Dreth... che maleducata che sono! Purtroppo non ho avuto modo di presentarmi come si deve prima, Vogliate accettare le mie scuse. Siamo stati tutti presi da questi drammatici avvenimenti ed abbiamo messo da parte le buone maniere.
    Sono Araneae Theridiidae.
    E' un piacere fare la Vostra conoscenza: so che i Dreth sono famosi per la loro abilità in battaglia... ovviamente anche gli Urthadar, Comandante
    " aggiungo, infine, rivolgendogli un amichevole sorriso.



    Afferro di nuovo il calice, restando in silenzio giusto il tempo di permettere ai due, qualora lo vorranno, di parlare ancora e poi proseguo...

    "Permettetemi di ringraziarVi, inoltre, per la Vostra gentilezza Sir Dreth: cedere a noi la Vostra stanza... un gesto davvero premuroso da parte Vostra..."

    Lancio un rapido sguardo alla Hammerfell, sempre con il finto sorriso stampato sul volto.



    Se continuo così mi verrà una paresi facciale prima del tempo.

    "Ovviamente il vostro arrivo è stato propizio, e sono sicuro che contribuirete a mantenere alto il vessillo dei Raeghar. Dovete capirmi, però, se ritengo lo stesso che questa giornata sia stata infausta... una nostra compagna è stata aggredita, e due consiglieri della Corona si sono rivelati dei criminali. L'unione fa la forza, come contraddirvi? Non vedo l'ora di misurarmi in allenamento con ognuno di voi".



    Dopo aver mandato giù un boccone di ottimo arrosto, rivolgo lo sguardo al Comandante...

    "Certamente, Comandante, certamente. Concordo con Voi. Come dicevo poc'anzi, infatti, gli avvenimenti che si sono verificati sinora sono inammissibili e sconvolgenti.
    Fortunatamente Lady Waters è un'abile guerriera ed ha saputo mantenere il sangue freddo e proteggersi da sola. Mi auguro davvero che riuscirete, anche con il nostro supporto, a venire a capo dell'intera faccenda. La questione ha ancora molti punti oscuri da rivelare, ma riusciremo a far luce in tutte queste... tenebre
    - pronuncio ogni singola parola senza mai distogliere lo sguardo dall'uomo ed infine aggiungo - Sarò lieta di allenarmi con Voi, Comandante. Avrete sicuramente molto da insegnare a noi ultime "reclute" e sono certa che anche l'aiuto di Sir Dreth si rivelerà molto prezioso".



    E' il momento di togliere questo sorrisetto. Sento che i muscoli iniziano ad irrigidirsi.
    Cavolo, non sono abituata a sorridere così a lungo.

    "Sir Demonar - esordisco rivolgendo lo sguardo al mio giullarino preferito - Se non ho capito male, domani dovrete scendere in battaglia. Sono sicura che Vi farete valere".

    Concludo il discorso toccando il mio diadema. Eh sì, bello, ho visto come lo puntavi prima, ma dovrai passare sul mio cadavere per averlo. Anche se... mmm... volendo uno potrei anche dartelo, ne ho diversi. Ma sì... un giocattolino per il giullare ci sta tutto.



    Dopotutto... devo iniziare a farmi dei nuovi amici qui,no?
    Ultima modifica di valuccia85; 22nd May 2015 alle 20:30

  2. #1242
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Arma – Lancia in Forma Dormiente
    Forsworn Stave (Ophelia)
    Respiro a fatica, tenendomi la mano con lo stomaco...il taglio è appena ricopribile con la mia mano, ma è profondo....osservo lady Esperin scuotersi tra le radici senza successo, mentre lascio cadere momentaneamente la lancia a terra, tenendola ferma col piede perchè non scivoli via...devo controllare una cosa.



    Inarco la schiena, per permettere alla mano di raggiungere il punto in cui sento dolore, ma il solo piegare la spina dorsale mi fa avvertire una sofferenza acuta che mi impone di ritornare alla posizione iniziale, leggermente piegata in avanti.
    Tengo i denti serrati, cercando d'inspirare quanta più aria possibile così che il gelo rinfranchi il dolore, ma temo di non poter continuare per molto, anche se.....



    La principessa si dimena, è rabbiosa....se penso a quanto sarebbe facile lasciar andare le mie radici e farla cadere giù...per sua fortuna sono una Neutrale Malvagia una persona con un cervello, e se la facessi fuori non avrei dove scappare con un intero esercito con a capo il principe e Lord Tywin che reclamerà la mia testa....Lantis non può uccidermi, ma il Lord o altri soldati si...e la mia testa al momento la vedo solo attaccata al mio collo, per cui....
    <<Avete ragione, va bene? Ho sbagliato>> starnazza il salame: ma tu guarda che espressione irosa su quel bel visino....piego la testa di lato: cambiamole qualche connotato!
    Raccolgo il bastone da terra, con la mano sinistra lascio la ferita allo stomaco: trattengo il respiro per qualche secondo, poi prendo la ricorsa nel momento esatto in cui ritiro le radici verso il tetto, arrivo ad un metro e mezzo dalla principessa ancora imprigionata tra le spire e le schiaffo con tutta la forza che ho i due corni sul viso.



    Oh si, posso vederla al rallentatore mentre il suo viso si piega sotto il mio colpo e poi si gonfia come un pallone mentre i suoi occhi escono fuori a palla...ci ho quasi sperato di vederne saltare uno!
    <<Volete ancora fare sul serio? Se volete torniamo a giocare giù con le spade di legno!>>



    Sputo un ulteriore grumo di sangue alla mia destra, ma un'ulteriore fitta mi lascia scappare una smorfia di dolore....devo resistere...
    <<Voglio continuare>> risponde la giovane decisa, mentre richiama a se la spada cominciando a tagliuzzare goffamente le radici che l'avvolgono. Ridacchio osservando il suo zigomo già rosso che a breve si gonfierà...faccio sparire le radici, lasciandola libera.



    Scuoto il capo stringendo le palpebre...stringo il pugno sull'elsa dell'arma un secondo prima di effettuare una giravolta su me stessa e cercare di colpirla lateralmente dietro la schiena: mi avvicinerò dunque solo di mezzo metro, per cui ci distanzierà un metro scarso....ma voglio piantarle gli spuntoni che sono sotto i corni dietro la schiena!
    Se dovesse schivare sfrutterò il colpo parato per darmi lo slancio in una giravolta nella direzione opposta, ruoterò la lancia dalla parte opposta accovacciandomi contemporaneamente e le sbatterò i due corni sulle caviglie. Devo riprendermi prima di utilizzare le mie radici, e non sono abbastanza lucida da utilizzare l'aura....devo resistere con questa maledetta ferita che mi piega in due.


  3. #1243
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Nymeria Hammerfell

    <<Sì, sappiamo come divertirci…>> commenta sarcastico Ser Vicent levandosi la camicia sporca di vino. Hai capito la Feralys? Lei sa come far spogliare gli uomini.
    Ne ammiro il petto nudo per la seconda volta della giornata. Oh! Anche io saprei come divertirmi con voi in questo momento...


    <<Panem et circenses, nulla allevia meglio le fatiche della giornata>>.
    La mia compagna di stanza prende finalmente parola, ma io ascolto distrattamente la solita trafila sulla difesa della corona, sulla sicurezza del regno e bla bla bla.


    <<Probabilmente la domanda è stata già fatta, ma potrei sapere con chi ho il piacere di interloquire?>>


    <<Nymeria Hammerfell>> gli rispondo gentilmente, dopo la lunga sviolinata di Lady Araneae.


    Questa è la sfortuna di non essere una Lady di una qualche nobile casata, nessuno ti conosce. Dovrei appendermi un cartello con su scritto il nome o farmi ritrarre dall'imbrattatele di corte e appendere la mia gigantografia all'ingresso.
    <<Siete perdonato per la vostra distrazione... - continuo sfoggiando uno dei miei migliori sorrisi - Spero non vi abbia causato troppo disturbo l'averci ceduto la vostra stanza, vi ringrazio per la disponibilità.>> Sicuramente sarà stato un ordine dall'alto, ma non voglio sembrare irriconoscente dopo le parole della donna ragno.
    Con un movimento lento e sensuale del polso ruoto il calice così da sprigionare le sostanze odorose del vino, poi ne bevo qualche sorso


    <<Le vostre gesta di Franthalia saranno riportate nei libri di storia... Siete un eroe ora, chissà quante fanciulle sono cadute ai vostri piedi e quante col cuore infranto!>>
    Continuo a mantenere lo sguardo su di lui quando Lady Araneae mi distrae ancora <<Sir Demonar Se non ho capito male, domani dovrete scendere in battaglia. Sono sicura che Vi farete valere>>
    Osservo l'uomo con la maschera, Demonar... Mi ricorda qualcuno, ma potrei anche sbagliarmi.
    Ultima modifica di albakiara; 24th May 2015 alle 18:27

  4. #1244
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Mentre provo a liberarmi, senza particolare successo, dal groviglio di rovi che mi blocca le braccia, vedo la septa premere la mano sulla ferita allo stomaco, e continuare a sputare del sangue a terra, senza smettere tuttavia di deridermi. Il colpo del suo bastone in pieno viso avrebbe potuto accecarmi, quei corni si sono quasi conficcati nella pelle e probabilmente oltre al gonfiore devo essermi procurata anche qualche graffio dato che sento un intenso bruciore. Il gonfiore aumenta rapidamente, tanto che l'occhio destro fatica a restare totalmente aperto... sembra quasi che mi abbia punto un intero sciame di apine in pieno viso!
    Finalmente quelle maledette radici spariscono, e sono libera di muovere nuovamente gli arti superiori. Mi massaggio i polsi infiammati, mentre vedo la donna scuotere il capo stringendo le palpebre, non capisco se in segno di disapprovazione oppure per resistere al dolore.



    Vedo che costantemente torna con la mano a stringere la ferita, probabilmente per arrestare la fuoriuscita del sangue, mentre il mio viso deve sembrare ora quello di uno di quei giullari di corte orrendamente mascherati.



    Vedo la septa impugnare saldamente il suo bastone, si trova di fronte a me spostata verso destra, e dopo aver compiuto una giravolta su se stessa provare a colpirmi lateralmente dietro la schiena. Siamo vicine, distiamo circa un metro, ed il suo gesto è veloce.



    D'istinto impugno con entrambe le mani la mia Fidelia, e concentro la mia energia su di essa, lasciando che il mio elemento la percorra per tutta la lunghezza della lama. Le molecole d'acqua si separano e poi riaggregano, fino a ricoprirla totalmente e formare un reticolo indissolubile, che rende la lama particolarmente tagliente.



    Sfruttando tutta la mia velocità, ruoto il busto e provo a colpire il suo bastone, prima che questo arrivi a toccarmi la schiena, con l'intenzione di tagliarlo in due con la mia spada, lasciandole solo uno spuntone lungo meno della metà del totale. Il bastone si spezza e la parte finale, da cui sporgono quei maledetti corni, cade a terra con un tonfo. Intanto vedo la septa compiere un'ulteriore giravolta nella direzione opposta, poi accovacciarsi a terra e provare a colpirmi alle caviglie. Il bastone non è più abbastanza lungo da colpirmi, e quindi decido di contrattaccare lanciando l'arma inattiva contro di lei, puntando al suo sterno.




    Fidelia - Arma in forma attiva (Acqua)
    *Azione del bastone tagliato data per finita in accordo con Maru

  5. #1245
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Gildas Demonar

    La tiritera va avanti come una sorta di melodia sconnessa, un qualcosa di simile a quello che canticchiavo io prima “colpevole”, “innocente”, “colpevole”, “innocente”, “COLPECENTE!” cominciano a girarmi gli occhi. METTETEVI D’ACCORDO. DIAMINE! Sbuffo. Subito dopo è il principino a parlare, parlare, parlare, parla… zZzZzZ. NO. Sveglia Nikah, non vorrai perderti il tagliuzzamento di Taras, perché ci sarà. Deve esserci! «La vostra vita, ora, è prettamente inutile. Vi condanno a morte, la vostra stupidità è stata un danno per questo regno, non meritate il respiro con cui consumate quest'aria» SÌÌÌÌÌÌÌÌÌ. Ah – ah. Oh Yeah! A morte l’odiosissimo vecchio! L’uomo si alza dal suo trono ed evoca un’enorme spadone nero, dei fulmini della stessa tonalità avvolgono l’acciaio oscuro attraversato dalle venature rosse. Spalanco occhi e bocca osservando quella meraviglia che quasi si anima nella mano dell’uomo che con forza strattona il vecchio fuori, in giardino chinandogli il capo sulla dura pietra della fontana, quasi a rallentatore mi alzo dalla mia sedia per vedere meglio il momento, mi alzo allo stesso modo di quella spada stringendo i pugni sulle mie braccia e lasciando che il sangue scivoli tra le dita paonazze. Il brivido di un secondo e la testa di Taras vola all’interno dell’acqua seguita da un forte getto di sangue che tinge immediatamente l’acqua della fontana di quel cremisi perfetto. L’acqua si mescola e viene risucchiata dai mulinelli all’interno e dopo pochi secondi i getti spruzzano la mistura rossa in un ciclo continuo, osservo la statua della defunta regina macchiarsi del sangue del vecchio mentre lacrime rosse scavano il volto in pietra della donna. Un largo sorriso si apre sul mio volto vedendo quello spettacolo a dir poco meraviglioso e mi siedo attendendo il ritorno del principe. Macchiato ovunque da chiazze rosse, meraviglioso. A un cenno dell’uomo un nugolo di servi si affrettano a pulire il casino e a portare l’ultima consigliera via. Ma come? Lo spettacolo è già finito? Che barba.
    «Questa riunione è stata estenuante, quindi mi preme di affrontare solo l'argomento della battaglia di domani: l'Auspex» sospira rumorosamente, come il solo pronunciare quelle parole gli costasse immensa fatica «Tutti voi conoscete bene il territorio del prossimo scontro, è il luogo sacro dei maghi, ci sono cascate e l'altare naturale di pietra. E' detto Altare dei Bagliori, in onore alla dea Saraswaty, che prego guidi nella vittoria i nostri due guerrieri: Sir Gildas Demonar e... la mia amata sorella, la Principessa Esperin» il mal di testa è immediato. Mi prendo il capo tra le mani mentre intorno a me tutto si annulla tingendosi di bianco e rosso. Digrigno i denti abbassandomi e cercando di non mostrarmi agli altri sento i legami che mi tengono ancorati al baratro rompersi e in un attimo il mio essere precipita inghiottito da quel bianco. Il dolore è lancinante, non posso sopportare oltre, non mi piace più. Sbatto le palpebre cercando di attenuare il dolore e di carpire alcune delle parole dette in riunione, piccole gocce di sudore imperlano la mia fronte mentre a fatica sollevo nuovamente il capo osservando la fonte della voce, Cassandra. «Sir Vicent, invece voi starete in camera con Sir Gildas, ho notato che siete stato uno dei pochi con cui ha legato» sgrano gli occhi mollando la testa e osservando incredulo la donna, no. Non è possibile. Non può farmi questo. Mi sorride, un sorriso che mi trafigge come una miriade di coltellate. Mentre i miei ricordi affiorano con solo poche semplici parole

    «Lord Calliston, come da voi richiesto ho portato qui il vostro svago per la serata!» una mano mi spogliò del cappuccio sul volto permettendomi di osservare l’interno della stanza, le pareti rivestite da sottili strati di velluto rosso che ricadevano tutto intorno a un letto ordinato. Una candela illuminava da un angolo la scena e la luce fioca brillava sul volto dell’uomo,



    il viso squadrato, sottile era tirato in un ghigno di compiacimento mentre mi osservava. Rimasi per un attimo bloccato, fermo a fissare quegli occhi,



    incorniciati dai lunghi ciuffi castani, che brillavano come zaffiri alla luce della fiamma. Quegli occhi, famelici e violenti che avrebbero tormentato i miei incubi per settimane. Mi voltai verso la donna, mia madre era in piedi accanto a me e stringeva tra le dita bramose il sacchetto con le duecento Valirye offerte in pagamento.



    Ecco cosa valevo, solo duecento miseri pezzi d’oro. Cercai di parlare, di urlare fare qualsiasi cosa ma il bavaglio e le corde mi impedivano ogni movimento. Gli occhi arrossati facevano fatica a rimanere aperti a fissare ancora quella donna che si avvicinava al lord posandogli una mano sul braccio «non preoccupatevi, non morde…» l’uomo si avvicinò, quel sorriso si fece sempre più inquietante mano a mano che i passi echeggiavano per la stanza. Mi passò una mano sul ventre facendomi rabbrividire



    «mi avevate detto che sarebbe stato più… statuario…» mamma si avvicinò al suo orecchio sussurrandogli qualcosa e poi uscì dalla porta accompagnata da uno dei servi di Lord Calliston.



    La porta si chiuse di colpo lasciando la preda in balia del mostro che l’avrebbe divorata di lì a poco…

    Scuoto il capo un paio di volte ricacciando indietro quell’orribile ricordo. Guardo verso Vicent e ingoio un groppone di saliva quando vedo il cavaliere rivolgere un brindisi verso di me. Abbozzo un sorriso che si trasforma poco dopo in una smorfia di paura. Subito però lo sento urlare «Sono io ubriaco qui o la Septa ha appena volato su un tappeto…?» eh? Mi volto di scatto verso la finestra e vedo per un attimo un tappeto con sopra la vecchia che si solleva verso il cielo. Ma che diavolo sta succedendo qui dentro? Un getto di vino mi passa davanti agli occhi e colpendo in pieno la faccia di Dreth. Oh Raiden. Trattengo una risata per evitare di farlo infuriare e vendicare poi stanotte e osservo Lady Feralys prodigarsi nel chiedere scusa al soldato per poi allontanarsi dalla sala dopo essersi congedata. Intorno a me sento le presentazioni e molti dei nomi mi sono quasi totalmente nuovi. «Sir Demonar» mi volto osservando la custodia del MIO lampadario «Se non ho capito male, domani dovrete scendere in battaglia. Sono sicura che Vi farete valere» ghigno verso di lei seguendo poi la sua mano che va a tastare il diadema sulla sua testa. Attenta a non sporcarlo o scheggiarlo o quelle tue luride manacce finiranno nella prossima zuppa. Le sorrido riportando i miei occhi sui suoi «solo per voi… mylady…» dico poi rivolgendole un rapido occhiolino prima di alzarmi dalla sedia. Mi congedo dai presenti e rivolgo un breve cenno del capo a Vicent e mi dirigo in camera cominciando a riordinare il casino che ho fatto prima, non voglio che anche lui si arrabbi con me…

  6. #1246
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    Sir Vicent accetta pacatamente le mie scuse e, anche se non lo da a vedere, i suoi occhi tradiscono un certo divertimento. Per un attimo il mio sguardo indugia sui suoi pettorali scolpiti quando si toglie la camicia fradicia e rovinata: esibizionista!


    Non posso attendere oltre, mi congedo dai commensali e mi dirigo a passo sicuro in camera. Tutto questo sangue, questa violenza, questo testosterone nell'aria mi hanno fatto uno strano effetto, qualcosa che non posso controllare, che non ho mai voluto controllare. D'altronde non c'è cosa più umana delle emozioni da provare, delle voglie da soddisfare, di un corpo caldo da abbracciare nelle notti gelide e diffido con tutta me stessa delle persone che dicono il contrario, il loro è solo un fingere, un tenere nascosto il loro vero io per paura che esca fuori, brutale e selvaggio, libero di godere dei piaceri della vita.
    Per fortuna non sono mai stata così, non mi sono mai lasciata sfuggire un'occasione sapendo benissimo dove mi avrebbe portato: qui ed ora, in questo stesso istante e con la prospettiva di finire dritta nella camera da letto del Gran Maestro! Padre, non siete fiero di me? Certo che si, che domande!
    Sono in camera mia, ora. E' tempo di lavarsi e profumarsi, mettere il vestito migliore che ho e avventurarsi nel buio della notte. Sanno tutti dove sto andando, quindi mi sembra piuttosto inutile lasciar detto a qualcuno dove passerò la notte e se dovessero venirmi a cercare o chiedermelo per qualche stramaledetto motivo non avrò problemi a dirlo.
    Forse il principe Lantis avrebbe da ridire in proposito, ma scommetto che conosco un paio di metodi per tenerlo buono. Sorrido al pensiero di come i due si siano messi in mostra quest'oggi, tipico degli uomini cercare di fare colpo usando la forza bruta. Il primo istinto di una donna nella ricerca del suo compagno o amante è quello di scegliere chi trasmette più sicurezza; ogni donna vorrebbe, nel suo intimo, un uomo sicuro di sé, che si sa sappia prendere cura di lei. Ma davvero essere sicuri di sé significa mostrarsi coraggiosi, spavaldi, sprezzanti di tutto e tutti e prepotenti? Non è forse questo, in realtà, l'indizio maggiore che denota insicurezza e incertezza nelle proprie capacità?
    Chissà chi sei, Lord Tywin: quello prepotente e alla continua ricerca dell'approvazione degli altri, o quello determinato e che non deve dimostrare niente a nessuno?
    Propendo ovviamente nella seconda, ma sono decisa ad arrivare questa notte nel tuo castello per scoprirlo con i miei occhi ... e con tutti e 5 i miei sensi. Varco la soglia che mi porta fuori, all'aria fresca. Respiro il profumo della notte, il profumo della libertà. Nessuno mi toglierà mai questi momenti, sono l'essenza della vita e io voglio goderne appieno fino a quando ne avrò la possibilità. Il Glados è di fronte a me, luminoso e abbagliante. Penso alla mia destinazione e lo attraverso: il castello nero si erge di fronte a me in tutta la sua oscura maestosità.


    Ammiro le forme aguzze che si stagliano nel cielo, la pietra forte e massiccia con cui sono state costruite le possenti mura: eppure il tutto ha una certa armonia ed eleganza. E' molto diverso dai castelli delle terre del sud, lì la pietra bianca calcarea la fa da padrona e le costruzioni si affacciano sul mare sconfinato. Lascio vagare lo sguardo verso la distesa infinita di neve, un brivido mi percorre la schiena, ma non saprei dire se è il freddo oppure un pò di paura. Mi stringo nel mantello, l'aria qui è più gelida. Faccio qualche passo nella neve, mi sento osservata, sarà solo suggestione, anche se quegli animali scolpiti, lassù in cima, sembrano sul punto di muoversi e spiccare il volo da un momento all'altro. Quando mi avvicino al maestoso ingresso del Castello, una figura umana si stacca dall'altra che resta ferma e immobile e mi viene incontro.


    "Raivo" - lo riconoscerei tra mille, quel corpo è stato mio così tante volte...
    "Milady" - mi fa un inchino e mi indica la strada - "Sono qui per accompagnarvi, il Castello Nero è così grande che rischiereste di perdervi."
    Lo guardo appena mentre lo sorpasso: "Credevo facessi il soldato, non il ruffiano di Lord Tywin"
    Non mi risponde, ma anche se non lo vedo so che mi sta guardando con occhi di fuoco e vorrebbe incenerirmi all'istante. E ne sarebbe anche capace se non fosse che ha giurato di proteggermi davanti agli dei, e lui non è uno che prende alla leggera nè i giuramenti nè gli dei. Finalmente il pesante portone si apre con un leggero cigolio e vengo investita dal calore che, come un amante colto sul fatto, cerca di fuggire verso l'esterno. Varco la soglia e sorrido soddisfatta. Comincia il divertimento, ragazza!
    Mi lascio scortare docilmente verso il salone, i passi risuonano sordi lungo il cammino, che sembra infinito. Il cuore mi batte all'impazzata, ma da fuori sono una maschera di tranquillità.


    Tywin Leithien nel suo ambiente quotidiano: è lì seduto, di fronte al camino, lo sguardo perso nelle fiamme, la figura longilinea e affascinante. Le lingue di fuoco danzano ovunque nella stanza e sui nostri corpi, il crepitio sommesso scandisce i secondi che sembrano passare così lentamente da rendere il tempo immobile per una manciata di interminabili istanti.
    "Buonasera, Lord Tywin. Sono onorata del vostro invito, spero di non avervi fatto attendere troppo."



    NB: Azione delle guardie che scortano Ada fino al salone concordata con master Eclisse84


  7. #1247
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alagos Fanon



    Anche la testa del Consigliere Taras è caduta…tranciata di netto dalla lama della tenebrosa spada del Reggente. Pietà per i colpevoli e ciò che è crudeltà per gli innocenti…ma lui cos’era?

    In entrambi i casi dovrei rimanere colpito da ciò che è accaduto davanti ai nostri occhi , ma invece sono impassibile davanti alla scena nonostante nel profondo qualcosa si smuove, memorie di ricordi che furono e, che non devono tornare…non a tormentarmi,non adesso. Ho visto così tanti cadaveri cadere come pietre e disgregarsi su campi di battaglia e in tanti cruenti modi che, quasi non capisco più se sono io che mi sto rammollendo in questo momento davanti a questa familiare scena oppure è solo inerzia,o più semplicemente una variante non calcolata nell’abitudine in cui ho sempre vissuto.
    Noto il Reggente allontanarsi accompagnato da lady Esperin, Lord Tywin anche lui si congeda da questa sede di giudizio invitando la Rosa purpurea ( Ada) ad andare a fargli visita. Scruto la donna cercando di cogliere una qualche connessione che c’è tra di loro, ma non conosco bene la fanciulla per poter trarre le mie conclusioni, ma la faccenda mi incuriosisce parecchio, lo so, prima o poi pagherò cara la mia curiosità se non starò attento, ma l’essere curiosi è un grosso difetto di famiglia e, io l’ho ereditato in pieno. Se non fosse stata per la curiosità di mio padre e, dei suoi antenati nell’esplorare le terre dell’est, forse oggi non avremmo nemmeno potuto beneficiare delle risorse del suolo che da secoli appartiene agli elfi del mio casato.
    Sposto il viso sulla tavolata dove le prime portate della cena stanno per essere servite, mi sposto quindi dalla finestra e prendo silenziosamente posto anche io. Profumo di arrosto, spezie e…fiumi di bacco…direi un connubio perfetto anche se avrei preferito consumare il mio pasto in una diversa occasione e… con ben altre vesti addosso.
    Prendo le posate ed inizio compostamente contrariamente ad alcune persone qui dentro che di reale hanno solo un cognome a quanto pare, a tagliare la mia fetta di arrosto facendo cenno al servitore più vicino di versarmi un po’ di vino nella coppa. Mentre consumo il pasto che devo dire è anche molto gustoso, ascolto il Comandante prendere parola rivolgere quindi domande alle fanciulle giunte con me senza chiedere però anche le mie di motivazioni…ebbene, non ce né bisogno lui lo sa, quel che dovevo dirgli e che doveva sapere io l’ho già palesato, odio ripetere le cose una seconda volta.
    Squadro i volti delle ragazze lady Hammerfell ha un temperamento niente male ed è anche affascinante con quei suoi colori esotici, chissà da dove arriva. Lady Araneae è interessante quanto stramba con quel diadema aracnide in testa, mentre Lady Loren sembra timida e riservata, ma forse è solo circostanza che non le rende giustizia.
    Intanto è il Primo ad intromettersi nei discorsi tra le fanciulle e il Comandante informandoci della nostra sistemazione per la notte, vengo così con sorpresa a sapere che dovrò dividere la camera proprio con il Comandante…alzo i miei occhi dal piatto cercando i suoi occhi, occhi che trovo, mi rivolge un sorriso. Sorriso che io fintamente contraccambio mentre lui alza il calice ricolmo di vino in mia direzione…
    <<Sarò un ottimo compagno di stanza, sir Fanon>> aggiunge sorseggiando senza staccare gli occhi da me.
    -Non avrò dubbi Comandante Urthadar -
    ll suo modo di fare seppur cortese mi inquieta non poco, la fama del suo casato lo precede…mi sa che dovrò tenere sotto al cuscino una delle mie frecce, si sa mai, visto che qui gente si intrufola senza problemi all’interno delle stanze delle dame, il mio sguardo corre quindi verso Lady Alinor che sta per alzarsi e abbandonare la sala.
    Nel mentre continuo silenziosamente a mangiare, quando sento la voce di Sir Dreth
    <<Sono io ubriaco qui o la Septa ha appena volato su un tappeto…?>>
    Il mio sguardo cerca la direzione del suo e con stupore noto che effettivamente la Septa ha trovato un nuovo modo di spostarsi…soffoco una risata, visto ciò che è accaduto qui poco fa mi sembra un gesto poco decoroso , a quanto pare però Lady Adamantia non riesce a trattenersi e il risultato è il viso del giovane Dreth imbrattato di vino rosso. Per gli dei Siamesi…qui alla Torre devo dire che hanno un modo tutto loro di cenare tra gente che vola, gente che sputacchia e…manca solo qualcuno che rutti allegramente e poi siamo al completo. E’ nuovamente Dreth a parlare chiedendo alle presenti più che altro, i loro nomi e mentre le presentazioni si susseguono ascolto i loro discorsi cercando di capire un qualcosa su che tipo di persone possano essere. Sono diffidente per natura, non stringo facilmente rapporti d’amicizia, ma qui dovrei cercare di interagire almeno un po’, in fondo sarà questa la mia casa per non so quanto tempo….
    Nel mentre i miei pensieri viaggiano sento il comandante esprimere il desiderio di affrontare in allenamento ognuno di noi…be, nessun problema, quando e come vorrà, unica cosa, dovrei cercare di rispolverare un po’ i tomi del mio Maestro…la magia è quella cosa che proprio fatico ad assimilare ma credo che in guerre come questa che stiamo affrontando serva anche quella e non solo lo spirito bellico.
    Faccio per addentare l’ultimo pezzo di carne quando…
    <<Sir Demonar …se non ho capito male, domani dovrete scendere in battaglia. Sono sicura che Vi farete valere>>
    …il boccone che stavo mangiando resta sospeso a mezz’aria ricadendo nel piatto.
    Quel cognome, lo sapevo i suoi occhi non mentono!
    Falsi e ipocriti come pochi, distruttori e mietitori, conquistano con la forza per distruggere tutto a lasciare solo il vuoto, la violenza è la loro legge…non è odio verso di lui quanto quello verso il suo casato sotto cui disgraziato cognome è nato a farmi ribollire il sangue nelle vene. Non avrete mai le mie terre….
    Odio è quello che provo mentre alzo i miei occhi e fisso serio il suo volto impassibile , coperto da una maschera.
    Il suo casato è il nemico più fastidioso che mi sono trovato contro e, a quanto pare il destino si è divertito a scombinare le carte riaprendo una partita ancora sospesa portandomi nuovamente ad incrociare i loro sguardi. Domani sarà lui a scendere in battaglia con la Principessa…spero che vincano la battaglia e che il vessillo dei Raeghar sventoli sull’Auspex , ma in cuor mio vorrei che gli avvoltoi trovassero anche un corpo su cui banchettare…magari proprio il corpo di quel Demonar, un membro in meno del loro maledetto casato da eliminare. Lo osservo fissandolo con insistenza accompagnandolo con lo sguardo , mentre vedo che si alza dal seggio dopo avere risposto cordialmente a lady Araneae … per poi uscire congedandosi.
    Bevo l’ultimo goccio di vino cercando di apparire calmo come sempre,evitando se possibile , di far capire ai presenti il mio astio nei confronti del giullare, sono faccende private che non devono divenire di pubblico dominio.
    <<Domani il campo di scontro sarà L’Auspex , un luogo molto prezioso per i maghi…che probabilità abbiamo di un’ulteriore vittoria? Non fraintendete, non dubito di nessuno, chiedo solo per iniziare un po’ a capire chi sono i guerrieri risiedenti qui alla Torre che hanno abbracciato la causa del Reggente…>> dico a voce alta senza rivolgermi in particolare a qualcuno, solo a chi vorrà rispondermi << Voi Lord che già siete scesi in battaglia a quanto ho saputo… >> dico rivolgendomi ora al Comandante e a Sir Dreth <<..avete avuto modo di notare tra i nemici volti famigliari riconducibili a qualche casata? Vorrei solo farmi un’idea contro chi stiamo combattendo non per altro. >>
    Chiedo cercando di avere giusto qualche notizia sul come organizzarmi in un eventuale battaglia che prima o poi dovrò combattere anche io. Spero qualcuno di loro mi risponda in modo piuttosto esauriente .
    Mi rivolgo poi alle ragazze presenti in sala:
    <<Signore, perdonate la mia scortesia se non mi sono ancora degnato di presentarmi, il mio nome è Alagos Fanon. Comandante, Sir Dreth… noi invece credo già ci conosciamo. >>
    Sorrido gentile rivolgendomi ai presenti con un cenno del capo in segno di rispetto.

    Attenderò le loro eventuali risposte, poi mi congederò se il discorso non proseguirà oltre e, mi dedicherò a una passeggiata notturna per distendere i nervi prima di coricarmi...chissà se il Comandante avrà da ridire sulle mie strane abitudini notturne...
    Ultima modifica di DELTAG; 23rd May 2015 alle 11:08

  8. #1248
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Ascolto ciò che ha da dire lady Araneae guardandola dritta negli occhi.


    È una donna particolare, non vi sono dubbi, per ora sembra essere la più interessante dei quattro. Cioè, si capiva già dal ragno che ha in testa che fosse diversa dalla marmaglia... ora sta a me giudicare se in bene o in male. Si nota immediatamente il suo desiderio di non scatenare l'ira di nessuno, ogni volta che dice qualcosa che potrebbe offendere qualcuno si corregge pochi istanti dopo, come quando loda l'abilità in battaglia dei Dreth e poi nomina immediatamente anche la fama della mia famiglia. Le rivolgo un cenno, con un mezzo sorriso: brava, avete già capito come funziona da queste parti. Anche la donna con la pelle scura si sta adattando, Nymeria Hammerfell, così dice di chiamarsi.


    Non è un cognome che conosco, e infatti non accompagna nessun titolo al nome, ma ammetto che quest'aura di mistero non mi dispiace. È però decisamente troppo lasciva, caratteristica che apprezzo solo in privato e non durante le cene, davanti a tutti: potrebbe mettersi nei guai, e di conseguenza essere un pessimo alleato.


    Gildas e Adamantia sono i prossimi a congedarsi: seguo con lo sguardo la seconda mentre lascia la stanza, mi chiedo se avrà davvero intenzione di accettare l'invito del Lord... in tal caso, avremo molto di cui parlare. È la voce di sir Fanon che mi fa concentrare nuovamente sui miei commensali. <<Domani il campo di scontro sarà L’Auspex, un luogo molto prezioso per i maghi… che probabilità abbiamo di un’ulteriore vittoria? Non fraintendete, non dubito di nessuno, chiedo solo per iniziare un po’ a capire chi sono i guerrieri risiedenti qui alla Torre che hanno abbracciato la causa del Reggente… Voi Lord che già siete scesi in battaglia a quanto ho saputo… avete avuto modo di notare tra i nemici volti famigliari riconducibili a qualche casata? Vorrei solo farmi un’idea contro chi stiamo combattendo non per altro>>.


    Una domanda decente, finalmente, il caro Alagos sta imparando. <<Personalmente, sono ottimista>>. Lo guardo serio, in modo da fargli capire che gli sto dando la mia opinione professionale. <<Ho osservato gli allenamenti sia della principessa, sia di sir Demonar. Esperin è molto abile, più di quanto ci si aspetterebbe da una donna tanto giovane, mentre sir Gildas è particolarmente... agguerrito>>. Spero che la sua pazza furia serva a qualcosa, sul campo di battaglia. <<Sono sicuro che il Primo concordi con me>>. Lancio un breve sguardo a Cassandra, poi torno a osservare Alagos. <<Per quanto riguarda la vostra seconda domanda... dei Ribelli sappiamo poco: sono guidati da Efrem Targaryus, come sicuramente saprete>>, un lieve sorriso si fa spazio sulle mie labbra, <<E tra le sue fila vi è Andreus De Lagun, un abile guerriero e guaritore che domina la terra e brandisce un'ascia>>. Ricordo perfettamente il pozzo in cui ha tentato di rinchiudermi, lurido verme. <<Insieme a lui, ad Amaranthis ha combattuto anche un'elfa del vento, ma non sappiamo altro sulla sua identità. Sui reietti invece abbiamo più informazioni: Ryuk Leithien è di certo l'avversario più temibile, e non penso vi sia il bisogno di specificare il suo elemento>>. Non menziono volutamente tutti gli intrighi che ha con la nostra fazione... Meno gente sa, meglio è. <<Vi sono poi tre elfe, di cui una è una guaritrice, Dahmer Gray, l'ex boia della Luna, e un ladro di cavalli>>. Sposto gli occhi sulle altre donne, spero mi abbiano ascoltato, non amo ripetermi. <<Altre domande?>>.

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  9. #1249
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Lord Tywin Leithien
    Castello nero - Adamantem

    E’ stata una giornata… intensa! Tutto è andato esattamente come doveva andare: Callien è stato praticamente lanciato nella fossa dei leoni con una facilità inaudita, Taras è rimasto coinvolto da prove, che tutto sommato, non erano schiaccianti, ma quella negligenza nell’affidarsi a Callien per la morte della cuoca, l’ha segnato inevitabilmente, povero sciocco. E Niniel… Niniel ha ottenuto ciò che voleva: i consiglieri morti ed essere stata considerata al di fuori dei fatti dell’avvelenamento e dell’aggressione a Lady Alinor, anche se marcirà in cella per un tempo indeterminato, si è salvata la pelle ed è quello al quale mirava. Dovrei circondarmi di più persone come lei, un intelletto fuori dalla norma, senza la paura di rischiare, per raggiungere i propri scopi, sono decisamente compiaciuto. Rickard morirà, non so quando, si sta dimostrando fin troppo resistente, pare aggrapparsi alla vita con le ultime forze che gli rimangono, starà patendo le più atroci sofferenze, mi domando perché non si lasci andare. Non voglio credere che sia per via della guerra, per la speranza che nutre in una riconciliazione e per il bene del popolo, no… non può essere che quel suo dannato cuore si rifiuti di spegnersi per questa miserevole speranza, Lantis è una mela che è caduta troppo lontana dall’albero, sono certo che farà morire il padre di crepacuore, piuttosto che per il veleno. La notte è calata piuttosto presto, qui all’Adamantem è più nera del nero conosciuto, la totale assenza di luce, perfino durante il giorno c’è una folta coltre di nuvole ad appannare il sole, un luogo ideale per vivere in tranquillità, il freddo tempra e rigenera, sarà per questo che mi sento ancora un uomo forte e vigoroso come lo ero trent’anni fa. Dalla finestra è visibile la neve che imperterrita continua a cadere ed a compattarsi con il manto persistente, la quale ricopre la terra, non sono rari i casi in cui le guardie sono morte assiderate facendo il piantone al Glados, ma… guardia che se ne va, guardia che viene, lavorare per un Leithien fa gola a tutti, si adattano a qualsiasi cosa nella previsione di riempirsi le tasche, basta un solo diamante di modiche dimensioni per vivere di rendita per una vita intera, ovviamente mi riferisco ad un tenore di vita modesto, come quello dei popolani, a me non basta neanche per rifornire di viveri il Castello per una settimana. Il camino è acceso e lo scoppiettio del legno è l’unica melodia che riempie le mura di questa sala, il fuoco illumina l’ambiente assieme al fioco bagliore delle candele, amo le atmosfere cupe, mi fanno sentire più a mio agio e gli occhi non ne risentono. La temperatura è un po’ più alta del solito, ho fatto aggiungere un po’ di legna al camino in previsione della visita, che spero di ricevere a breve, una Feralys, presumo, non sia abituata ad ambienti freddi, preferisco metterla a suo totale agio e magari indurla ad abbandonare le vesti prima del previsto. Sento il suono di alcuni passi che, cadenzati, giungono al di là dell’uscio, bene… deve essere arrivata, non distolgo lo sguardo dal fuoco, attendo prima che varchi la soglia e mi porga i suoi saluti.
    "Buonasera, Lord Tywin. Sono onorata del vostro invito, spero di non avervi fatto attendere troppo."
    Il suono della sua voce mi giunge basso e ovattato, sensuale come la sua figura longilinea e femminile come poche. Volgo il viso verso di lei e lo sguardo parte dal basso, per poi arrivare al suoi occhi, senza soffermarmi troppo sulle curve, avrò modo di constatarle più da vicino, mi auguro. “Affatto, Lady Adamantia, piuttosto mi auguro che non Vi siate sentita costretta ad accettare il mio invito, ma che abbiate voglia… di farmi compagnia in questa lunga notte” Solo dopo aver terminato di parlare ed averla osservata ancora per qualche istante, mi sollevo e mi avvicino a lei, per salutarla formalmente prendendole la mano, per sfiorarla con le labbra. “Benvenuta, spero che il Castello sia di Vostro gradimento. Venite, ho del buon vino” Le indico il tavolo con la bottiglia ricolma del liquido rosso e due calici, poggiati sulla superficie di legno scuro. “Sediamoci” Avanzo verso il divano a tre posti, invitandola ad accomodarsi accanto a me “Allora… spero che i servi della Mezzaluna siano stati efficienti e svelti nel ripulire lo scempio del macello creato da me e dal Reggente, a tal proposito: spero di non avervi turbata troppo con il taglio della testa, provo sempre una certa eccitazione in questi casi e non riesco a controllarmi a dovere, dimentico di essere sotto lo sguardo di altre persone.” Le sorrido beffardo, avanti… lo so che non ti è dispiaciuto. "Siete già riuscita a portarvi il Reggente a letto?" Diretto, probabilmente non si aspetta questo genere di domande, ma non mi sembra il tipo di donna che si perde in convenevoli "Tutti conosciamo la sua propensione per le chiome rosse, non è vero?"

  10. #1250
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Ruoto su me stessa ritrovandomi di tre quarti sulla sua sinistra, sfruttando il gesto per imporre più forza al colpo, ma l'arma si scontra con la spada della principessa che....che....ma che diavolo!



    La mia lancia si spezza in mille schegge sotto il contraccolpo della spada avvolta da un flusso acquatico: l'avvilimento prende il sopravvento mentre fermo la mia giravolta con il piede destro.



    Con un ulteriore lamento per il dolore allo stomaco, ruoto di nuovo su me stessa volteggiando ciò che rimane della mia lancia per arivare a colpire le sue caviglie, ma purtroppo la lunghezza non è abbastanza per cui il colpo va a vuoto.
    Decido di richiamare la mia arma rabbiosa, ma nello stesso tempo mi ritrovo la sua spada conficcata in pieno petto, ma è solo la punta, il taglio non è profondo....
    L'ira s'impossessa di me, ha la capacità di farmi incazzare come pochi per le sue cagate!!



    Focalizzo le radici alle sue spalle mentre mi appoggio al tetto con una mano a terra e una appena sotto la lama che mi ha colpito lo sterno.
    Tossisco violentemente, contemporaneamente i rovi le attorciglieranno dapprima il collo e poi l'iltera testa togloendole ogni visibilità....voglio che alla fine le radici teterminino il loro giro andando a conficcarsi nei suoi occhi!



    <<Basta, io mi rifiuto!>> le urleró nel caso in cui il colpo vada a segno:



    <<Ma che razza di allenamento...coff-coff....di merda é?? Usate la telecinesi per salvare la vita dell'avversario rimanendo scoperta, e poi....coff-coff...usate l'arma attiva per parare un colpo e non per ferirmi?!?! La lanciate pure invece di conficcarmela facendomela arrivare con una forza effimera, ma perché?!?! Avere una grande forza e potere non significa avere un cervello mia cara, siete una totale INCAPACE!!!>>
    Mi avrà pure ferito molto, ma resta il fatto che non può contare solo su questo se poi al minimo errore la fanno fuori.
    Non appena si sarà liberata delle radici ( stavolta dovrà farlo lei, non muoveró nemmeno un dito!), le diró che per me finisce qui, non sono in grado di continuare con queste ferite.


    Arma Richiamata – Lancia
    Forsworn Stave (Ophelia)
    Distruzione - Esperto
    L’incantatore è in grado di connettere la propria energia all'ambiente e generare radici, che prendono vita dal sottosuolo, in zone da lui scelte:
    Abbraccio dell’Eden - Le radici bloccano metà corpo o busto o gambe, stringendolo con forza, provocando danni da escoriazione


 

 

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