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  1. #1291
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA (TYWIN E' MIO) FERALYS
    CASTELLO NERO - ADAMANTEM

    Guerra, giudizi, decapitazione, segreti, bugie ... nel momento in cui mi sono resa conto di essere nella camera da letto di Tywin, tutte queste cose sono improvvisamente sparite dalla mia testa: adesso ci siamo solo io e lui. Il potente signore di tutti gli stregoni e la sua strega più appassionata!
    Non so dove mi porterà questa notte, non voglio nemmeno saperlo, tutto quello che ho intenzione di fare adesso è assaporare il momento, attimo dopo attimo, respiro dopo respiro, direttamente dalla sua pelle.

    METTO SOTTO SPOILER. CONTENUTI E IMMAGINI SCONSIGLIATI AI MINORI

    Spero che non si fermi troppo presto, ho molte notti solitarie da recuperare.


  2. #1292
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Lord Tywin (alla faccia di Ryuk) Leithien
    Castello Nero - Adamantem

    La sento cedere sotto le mie mani, bella e calda come il fuoco, chissà quanti sprovveduti ha bruciato Adamantia, quanti sciocchi si sono persi nel tuo gioco di lussuria, nei modi lascivi e seducenti, espliciti eppur così invitanti. Se non fossi un uomo che considera l’unione fisica un mero passatempo, potrei abituarmici e lasciarmi andare più spesso, ma no… non è questo quello che m’interessa, anche in questo ambito, quello che conta per me, è dominare.
    Non so quanto tempo sia trascorso, ma le gambe accusano una certa stanchezza, non mi sono risparmiato in forza, né in passione, questa donna sa come smuovere i miei istinti più bassi. La osservo, spostandole una ciocca di capelli dal viso, non è un gesto gentile, ma odio il disordine. “Non hai deluso le mie aspettative, sono sempre più convinto che questo letto potrebbe diventare anche tuo, così come il mio cognome. Un uomo rispettabile necessita di una consorte, ho rispettato il lutto di mia moglie per troppo tempo, sempre se…” le passo il pollice sul labbro inferiore tirandolo leggermente verso il basso “… sempre se quel nostro interesse in comune andasse a buon fine…”

  3. #1293
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Gildas Demonar

    I miei occhi slittano velocemente osservando la figura della donna che ancora rimane lì sulla porta a fissarmi. Avrò qualcosa sulla faccia? D'istinto mi porto una mano sul volto tastandomi la maschera, bella vero? Non la toglierò mai per voi. Indegna. Dopo pochi secondi, Vicent si alza dalla panca e si avvicina a me sfregando le mani. Che vuole fare? Congelarmi di nuovo? No vi prego! Lo guardo abbassandomi la mano e chiudendola a pugno in reazione a un suo attacco, ma è ciò che dice a lasciarmi totalmente spiazzato «posso?» eh? Che bisogno c'è adesso di chiedere il permesso per malmenarmi? L'uomo mi fissa poi i tagli sui polsi e sulle braccia quasi a indicarli con lo sguardo «Sono solo quelli o c’è dell’altro?» che vuole fare? Infierire? Faccio solo un rapido cenno col capo chiudendo di scatto gli occhi quando avvicina le mani, una luce chiara, rosata si sprigiona dalle sue dita mentre... oh! Il suo tatuaggio si anima, l'inchiostro sbiadisce e si muove dal suo petto fino all'estremità delle sue dita alimentando la luce chiara. Il calore piacevole mi investe le braccia mentre sento i tagli rimarginarsi velocemente e senza alcun dolore. No vi prego. Lo guardo quasi implorante, chiedendogli con gli occhi di smetterla, come la prima volta, come quel giorno in armeria è il mio sguardo a parlare per me, mi sento impotente, impossibilitato a contrattaccare, a provare anche solo a difendermi da ciò. So cosa succederà, continuerà a dire di non volere nulla in cambio per poi, chissà quando, uscirsene come il peggiore dei criminali e chiedermi il prezzo di tutti questi favori. Sposto gli occhi sulla donna che nel frattempo prende la parola «Perdonate la mia scortesia... so che questo non è un orario adatto alle visite, ma desideravo conferire solo un momento con Voi, Ser Demonar» che vuole adesso? Faccio un cenno di assenso e non appena la luce del potere di Dreth si dissipa, l'uomo si allontana da me tornando a sedersi sulla panca. Gli rivogo solo uno sguardo preoccupato e poi mi sollevo dal letto seguendo la donna all'esterno della stanza «Volevo donarVi questo, nobile cavaliere» cava-che? Dei, mi sono perso l'ultima parola, cos'era? Cavatappi? Cavatelli? COSA? Seguo con gli occhi la sua mano che con estrema delicatezza si sfila dal capo il diadema porgendomelo. OH RAIDEN SANTISSIMO! E adesso? Che faccio? Non ero preparato! Pensavo lo lasciasse sul comò andandosene senza dire una parola. Dei. Prendo tra le mani l'opera d'arte rigirandomela e osservandola per un attimo ascoltando le parole della tizia «in segno di buon auspicio per la battaglia che dovrete affrontare tra poche ore. So che, probabilmente, per Voi non avrà grande valore, ma siete stato così cortese con me in queste ore, che ci tenevo ad omaggiarVi con questo umile presente» Cortese? Si riferisce alla classe nobiliare? Che c'entra adesso? Mi passo una mano tra i capelli rivolgendole uno sguardo incredulo, la donna abbassa gli occhi, forse imbarazzata. Oh dei, che le prende adesso? Ha bisogno di un bicchiere d'acqua? Di sedersi? Beh, io le ho detto di non rimanere lì impalata, è lei ad essere stata scema. Non è mica colpa mia, no? «Spero di non offenderVi con questo gesto, ma qualora Vi avessi arrecato disturbo o dispiacere... Vi prego di perdonarmi...» Come si risponde a questo? Cerco di ricordare le varie situazioni imparate e osservate da papà quando qualcuno si rivolgeva a lui, di solito anche loro dicevano questo tipo di parole e lui rispondeva solo con un cenno della testa e un mezzo sorriso, cosa che imito alla perfezione rivolgendomi alla donna. Spero vada bene e spero di aver capito a cosa si riferisse. Lady Araneae mi rivolge poi un inchino scusandosi ancora una volta con Dreth. Non capisco perché non lo dica direttamente a lui, poi si avvicina al mio orecchio sussurrandomi con uno strano sorriso sulle labbra «questo regalo è solo per Voi, Sir» Ah. L'ennesima nobildonna che cerca solo del divertimento con me in cambio di oggetti preziosi o denaro. Il mio sguardo si incupisce e prendo ad osservare la gemma che brilla tra le mie mani. Ancora una volta ciò conosco alla perfezione si palesa. Mi fanno schifo, tutti loro. Stringo tra le dita il diadema, rivolgendo solo un semplice «siete molto... gentile...» cerco di ricordare quella parola, cercando di pronunciarla nell'esatto modo in cui l'ho sentita dagli altri in queste occasioni «lady Araneae, lo custodirò gelosamente.» non la guardo in volto e torno in camera felice comunque di aver ottenuto, anche se in modo molto strano, ciò che desideravo. Mi avvicino alla libreria e lo sistemo nello spazio che ho ricavato tra i libri dello stesso colore. I miei occhi si illuminano osservando la luce delle candele infrangersi sul cristallo, sono sicuro che domattina l'alba trasformerà questa stanza in qualcosa di meravigliosamente colorato. Poco dopo dalla porta entra una delle serve che si appresta a sistemare il letto con delle coperte viola. La congedo con la mano poco dopo mentre Dreth mi dice solo «lascio a voi il letto, dovete riposare per domani...» prima di crollare addormentato sulla panca. Ma... non voleva... lo guardo sbalordito e prendo una delle coperte di riserva e, come ho visto fare tante volte alla mia Serana, gliela poso addosso coprendolo. Mi spoglio poi totalmente dei miei abiti abbandonandomi così al sonno, cullato dai giochi di luce della candela che ho messo dietro al diadema...

    *Frasi e azioni di Vicent, concordate con Damendgirl

  4. #1294
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    E' l'alba

  5. #1295
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Le prime luci dell'alba incontrano le mie palpebre chiuse, provocandomi un fastidio indicibile: ho dormito poco e male, non ho avuto nessun incubo, ma... sono successe troppe cose, troppi eventi importanti che non mi permettono di riposare decentemente.


    Il letto pare diventato infatti scomodo, l'aria pesante, questa stanza sempre più angusta. Mi alzo con un po' di fretta e mi avvicino al cassettone, buttando un occhio sul giaciglio ancora intatti di sir Fanon: penso sia passata qualche ora da quando mi sono coricato, eppure di Alagos neanche l'ombra.


    Indago nel mobile per qualche minuto ma scelgo di indossare le stesse vesti di ieri mattina, che mi sono state portate pulite dai servi in camera, probabilmente mentre dormivo.


    Non c'è che dire, sono proprio efficienti: forse dovrei trattarli meglio... Ah! Esco poi dalla stanza e mi dirigo a passo svelto in sala riunioni: qui attenderò il reggente ed eventualmente la regina, oltre ovviamente a tutti i miei cari amici.


    Non perdo comunque tempo e dopo aver preso posto a tavola, precisamente a capotavola vicino alla dispensa, ordino ad Agatha di servirmi la colazione, concludendo il tutto con un sonoro sbadiglio. Latte, pane e miele, qualcosa di leggero... abbiamo cenato molto tardi ieri sera, e non ho tantissima fame. Dato che non sono un maleducato, istruisco la mia serva preferita di apparecchiare e servire il pasto anche agli altri commensali, che così troveranno già i piatti pieni al loro arrivo. Spero che il Mietitore mi raggiunga prima di tutti, sarà il protagonista di questo incontro... il Mietitore, sì: mi piace proprio tanto questo affettuoso soprannome.

    Our wills and fates do so contrary run

  6. #1296
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alagos Fanon

    Notte

    Nulla ha senso di quello che sto provando in questo momento, ho fatto una scelta, una scelta dettata più dal dovere che dal volere, appena tornato dal fronte e già ho dovuto ripartire…ripenso a ieri notte….

    -----------------------

    Fuori la luna è alta in cielo, noto la sua pallida luce che decora la falce penetrare dall’arco della finestra mentre sono immerso nelle acque termali e calde del mio bagno privato.



    Chiudo gli occhi sorreggendomi con le braccia al bordo mentre le nebbie di vapori e essenze di sandalo e ambra avvolgono i miei sensi con il chiaro intento di rilassare i miei nervi tesi…
    - Appena tornato dal confine e già devo ripartire..dovere di casata, ha detto chiaramente il Barone dei quattro venti, ma sono sicuro che sotto c’è dell’altro, qualcosa di cui non vuole mettermi al corrente.-
    Affondo un po’ più giù nel caldo ed avvolgente abbraccio dell’acqua per lavare via i pensieri e schiarire le idee, ma la mente non vuole collaborare, troppe cose i miei occhi hanno visto, troppi orrori di guerra, immagini che non riesco a cancellare…soprattutto una… non riuscirò mai ne sono consapevole, i miei fantasmi mi perseguiteranno sempre, fino a quando l’ultimo alito di vita verrà esalato dal mio corpo….solo una domanda prende forma…perché? Perché proprio io ? Il motto della mia gloriosa casata è : Mi spezzerò ma non mi piegherò. Ed è questo che ho fatto. Mi sono spezzato, il mio cuore ha pianto lacrime di sangue, ma non mi sono piegato a quell’oscuro volere, ho reagito e anche ora che dovrò affrontare una nuova guerra e nuove battaglie dovrò fare altrettanto … reagire agli eventi e cercare di sopravvivere per il bene del mio casato. Sono stato addestrato alle arti belliche da un maestro d’eccezione un ex cavaliere della corona , in fondo è il mio destino quello di guidare in futuro la gloriosa casata alla quale appartengo per nascita, ma sarò davvero in grado di farlo? Devo.



    Esco dalla vasca sottraendomi dall’incanto che il vapore sulla pelle in contrasto con l’acqua ormai tiepida mi regala.



    Afferro con decisione un asciugamano pulito e lo lego attorno alla vita mentre i capelli ribelli ancora gocciolanti scivolano sul mio viso, li scosto mentre mi dirigo nell’adiacente camera, da troppo tempo non godo di un buon giaciglio per dormire, ero abituato ai pagliericci e ai letti da campo, non ho mai voluto ostentare la mia posizione, mi sono sempre tenuto ad un basso profilo, il più uguale possibile ai miei soldati, i soldati dell’esercito di mio padre.
    Per loro momentaneamente è ora di riposare, per me invece non ancora.



    Prima di attraversare l’arco che conduce alla zona letto , mi soffermo davanti all alibreria, alla sua imponente struttura ; senza cercare un qualcosa in particolare, ho solo voglia di leggere un qualcosa di leggero, magari qualche testo di botanica …prendo un volume a caso sul ripiano di mio interesse e poi mi siedo sul divanetto mentre il fuoco del camino mi fa compagnia e, nel silenzio della stanza mentre la notte avanza, mi lascio andare alla lettura.



    Passano interminabili minuti, forse diversi quarti d’ora, poi dalla bianca porta d’ingresso alle mie stanze sento un leggero bussare.
    Mi alzo dal mio seggio posando il libro sul tavolino per poi andare ad aprire, è un’ora tarda, ma credo di sapere di chi si tratta.
    Apro piano la porta mentre guardo colei che mi si para di fronte , capelli color miele , occhi come perle molto simili ai miei avvolta in una nuvola bianca:



    “Cosa ci fai qui? E’ un’ora tarda…” chiedo gentile rivolgendomi alla ragazza poggiandomi allo stipite della porta incrociando le braccia sul davanti e sorridendogli sbieco.
    “Volevo parlarti.”Il suo tono è serio, formale, troppo rispetto al solito, ma va bene così, deve essere così, soprattutto perché domani non sarò più qui con lei.
    “ Entra “ detto ciò mi sposto dall’entrata invitandola a prendere posto per poi chiudere la porta dietro di me.
    ” Qualcuno e lo sai, non approverebbe questa tua visita notturna.”

    Le dico ironico mentre tristezza è quella che attraversa i miei occhi.
    “ Non importa, volevo vederti. Tanto so che dormi poco”
    Il suo tono è chiaro le sue risposte pronte concise, cosa le prende? Sembra trattenere un qualcosa, un qualcosa che non vuole far uscire. Un silenzioso scambio di sguardi è quello che c’è tra di noi in questo momento, un silenzio che fa male ma, che devo sopportare anche per il suo bene.



    Si avvicina, il suo corpo premuto contro il mio , mi abbraccia, un abbraccio sincero che contraccambio stringendola fortemente per poi scostare il viso di lato mentre il suo viso si posa sulla mia solida spalla e, il mio cuore martella fortemente nel petto in cerca di quiete.
    “ Sei tornato da poco e…già devi ripartire…non è giusto”
    la sua voce è strozzata, flebile, triste, la scosto gentilmente da me , i suoi occhi sono bassi, non sopporto di vederla così affranta, non deve, non per me.



    Porto la mia mano sulla sua testa premendo un po’ all’indietro senza forzare cercando di farle alzare il viso

    “ Ehi…” le dico dolcemente per poi scendere a cercare delicatamente con la mia mano i suoi occhi , giusto quel tanto che basta per costringerla a guardarmi, occhi i suoi velati di lacrime, lacrime che aspettano solo una minima variazione di stato d’animo per scendere copiose lungo le sue guance. Il mio cuore si stringe in una morsa e tutto il calore provato stretto nel suo abbraccio svanisce lasciando spazio solo ad una sensazione di gelo, un gelo di distanza che fatico ad accettare, ma è così che deve essere. So benissimo come si sente, ma non posso permetterle di stare male per me.



    La prendo per mano la conduco sul divano dove prima ero seduto io, mi siedo accanto a lei:
    “ Questo è un dovere che devo assolvere, non è propriamente un volere, ma lo faccio anche per te, per proteggerti ” le dico gentile cercando di farle capire il mio punto di vista e la mia posizione.
    “ Non è questo che però io voglio da te…lo sai…” ecco le lacrime prendere forma nel loro lucente bagliore e rigare le sue gote morendo sulle sue labbra.
    “ Lo sappiamo entrambe” concludo accarezzando i suoi morbidi capelli profumati di lavanda mentre posa il capo sulla mia spalla in cerca di conforto.



    “ Se ti accadesse qualcosa?” mi chiede troppo apprensivamente con la voce tremula “ Già una volta ho rischiato di…”
    La interrompo per poi cercare nuovamente il suo viso.
    “Shhh non aggiungere altro, ti prego…”
    La ammonisco cercando di far cadere il discorso , tanto lo sa che non mi farà cambiare idea…e solo gli Siamesi sanno quanto lo vorrei.

    Senza distogliere gli occhi da lei le passo il pollice sulle labbra carnose per poi sfiorarle con un delicato tocco per asciugare il suo dolore.
    Chiude gli occhi.



    “ Alagos…” sussurra piano il mio nome, un nome che non mi stancherò mai di sentire se pronunciato dalle sue labbra “Posso restare qui con te questa notte?”
    “ Dovrei dirti di no…ma..per questa volta ho voglia di averti qui vicino. Resta pure, resta per tutto il tempo che vuoi “ concludo abbracciandola.



    - Non permetterò a nessuno di farti del male, te lo prometto.-

    -----------------------

    Alba

    Mi sveglio dall’incanto di questo ricordo indelebile , uno dei tanti associati a lei, forse il più innocente e delicato.
    Riapro gli occhi, non so quanto tempo ho passato qui immobile a rivedere nella testa queste scene, scene che sembrano ormai distanti perse nel tempo, scene che in realtà sono successe solo ieri.
    Noto in lontananza i primi bagliori del sole, un alba che sta nascendo, mi sono trattenuto troppo, forse è meglio che ora vada a riposare almeno qualche ora, me ne basteranno tre o quattro per ricaricare le energie, non sono tipo da lunghe dormite a dire il vero, ma una nuova e lunga giornata mi attende oltre quelle mura, devo saperla cogliere nel migliore dei modi, ci sarà tempo per ripensare a ciò che è stato….
    Mi dirigo quindi verso quella che dovrebbe essere la camera che condivido con il Comandante, ma da uno degli archi noto la sua figura uscire a passo svelto e dirigersi verso la sala dalla quale qualch eora fa è uscito...non so se abbia notato la mia presenza , più che altro la mia assenza durante la notte...be poco male, mi coricherò nel più totale silenzio e poi quando mi sveglierò mi regalerò un bel bagno caldo. Ne ho bisogno.




    - foto 12 -
    Ultima modifica di DELTAG; 10th June 2015 alle 23:47

  7. #1297
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali



    Notte

    Mi risveglio di soprassalto, matida di sudore e con le mani a stringere le coperte.



    Espiro godendo della sensazione di disagio che è tanto rilassante per la mia razza, dopodichè decido d'alzarmi.
    E' ancora notte fonda, ma è inutile continuare a dormire: le mie forze sono rinnovate, e ho qualche studio da fare.
    Riempo la vasca che avevo fatto lasciare precedentemente, per farmi un bagno prima di uscire.



    Mentre mi lavo, penso ai libri che dovrò cercare nella biblioteca che mi interessano....tutto ciò che riguarda la necromanzia mi sarà d'aiuto, devo studiare il caso di quella non-morta che ho incontrato al Valar Morghuli, ieri non ho avuto proprio tempo!
    Una volta che ho terminato, mi dirigo dunque in biblioteca, la Torre avvolta nel silenzio...



    Alba


    Non so quanto tempo è passato, a giudicare dal mio mal di schiena diverse ore!



    Mi volto a guardare la finestra, l'alba sembra essere passata da poco, per cui ripongo tutti i libri e mi stiracchio ben bene: ora devo andare a cercare lady Alinor, oggi si comincia seriamente...



  8. #1298
    sim dio L'avatar di Lilla_20
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Loren Van Dervult




    Mi muovo in continuazione, so già quello che vedrò tra poco… eccolo il laghetto che conosco bene, quello dove potevo fare il bagno solo se accompagnata e non prima di aver pianto tanto e supplicato i miei… ma non sono lì per immergermi… ho paura… no voglio tornare indietro, non voglio assistere… nooo.
    Ma come sempre quando succede eccolo là il bimbo che va in acqua, muove un po’ di passi ed arriva dove l’acqua è già alta per lui che non sa neanche nuotare… muove le braccia per rimanere a galla ma non c’è niente da fare affonda nelle acque del lago… io, che non dovrei essere là perché non sono neanche nata, sono pietrificata, vorrei correre a salvarlo ma non riesco a muovermi, i miei piedi sono bloccati, no, devo aiutarlo, ma non c’è niente da fare, il bimbo non si vede quasi più.
    L’unica cosa che posso fare è urlare il suo nome. «TAMRIELLLLLLL!!!! MUOVI LE BRACCIA!!! NOOOO TORNA QUA!!! TAMRIELLLLLL!!!!»
    Il viso mi si comincia a riempire di lacrime fino a quando non vengo scossa dai singhiozzi e mi sveglio di soprassalto mettendomi a sedere di scatto.
    Mi guardo intorno non riconoscendo la stanza dove mi trovo fino a quando mi rendo conto che sono alla Torre…

  9. #1299
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Un nome urlato, disperato mi sveglia di soprassalto quando sopraggiunge l'alba. Un'alba buia, ancora, l'inverno sta arrivando e inizia a farsi sentire. Tamriel... la mia coinquilina ha proprio pronunciato questo nome. Chi sarà mai? Mi avvicino subito a lei, è sveglia e le dico gentilmente: "Lady Loren? State bene? Era solo un incubo, ora siete al sicuro". Le sorrido, voglio cercare di sembrarle il più rassicurante possibile.



    So che significa avere incubi tremendi... l'ultima volta che ho dormito ho sognato... oh dei, quelle teste, la loro immagine è difficile da scacciare via. Mi alzo poi, e mi metto la mia armatura: devo correre, non posso certo mancare dal salutare la Principessa e Sir Gildas. "Lady Loren, devo congedare i guerrieri per la battaglia, semmai vorrete parlarmi del vostro incubo o necessitate di sfogarvi o confidarvi... in me troverete una spalla amica e un orecchio paziente" le dico lasciandola poi sola in camera. A passo svelto, mi dirigo presso la sala da pranzo ma all'ingresso della Torre incrocio il Reggente: è pallido, il viso vistosamente provato. Il mio saluto militare soffoca una domanda che vorrei tanto porgli... sono preoccupata... non l'ho mai visto in questo stato.



    Ma comprendo che per lui deve essere difficile lasciare andare Esperin in battaglia... sarà saggio dirgli qualcosa? Lantis ha un carattere difficile e introverso, forse sarei solo invadente o poco opportuna. Oh dei quanto vorrei abbracciarlo, dirgli di sfogare su di me le sue ansie, come vorrei aiutarlo, consolarlo! Ci dirigiamo insieme al Glados e salutiamo i due guerrieri pronti alla partenza. La Principessa è bellissima, l'armatura reale gli dona moltissimo, è decisamente nata per indossarla. Lo sguardo di Lantis si fa più fiero, cerca di non mostrarsi in pena e in effetti, si pone alla sorella con molto ottimismo. "So che tornerai presto da me" le dice abbracciandola.



    "Sir Gildas... so che vi farete onore" dico io al cavaliere, sorridendogli gentile. Ho fiducia in loro, nonostante sia in pensiero per l'imprevedibilità del soldato. Ha colorato i suoi capelli di blu e argento... devo dire che gli donano. "Mi piacciono i vostri capelli" aggiungo con un tono simpatico... che non sempre mi appartiene. Guardo sottecchi il Reggente e vedo come riesce a dissimulare la sua preoccupazione, la sua tristezza. Vediamo i due soldati sparire nella luce bluastra del Glados e quasi un pezzo del mio cuore va via con loro... Principessa... Lady Olenna vi protegge da lassù! Rientriamo nella sala da pranzo, Lantis si siede a capotavola. "Agatha... raduna qui tutti i guerrieri, appena la Regina sarà qui, inizieremo la riunione" dice atono, come se avesse la testa altrove. Mi metto ritta affianco a lui... la sedia di Esperin sarà vuota... "Sedetevi al posto di mia sorella, Primo, all'altro lato ci sarà posto per Lady Alinor" dice distratto, senza alcuna imposizione nella voce.





    Obbedisco subito, però, questo suo atteggiamento sta mettendo ansia anche a me. No, Lantis non si è mai comportato così. Guardo Aiden, seduto sul mio stesso lato ma al fianco dell'altro capotavola, lo saluto con un gesto della mano e un sorriso, stessa cosa faccio con Vicent. Sono allarmata, tesa, penso si denoti dalla mia espressione... rivolgo gli occhi a Lantis e lo vedo pensieroso, molto più del solito. Appare comunque freddo, ha cancellato quell'espressione disperata che gli ho visto all'ingresso. Eppure... c'è qualcosa di marcio in Danimarca.

    Azione di Esperin e Lantis concordata con Serenarcc

  10. #1300
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Sento distintamente il mio stomaco brontolare, e toh....guarda un pò!
    La colazione è già pronta...parlo del Capitano seduto al tavolo ovviamente!



    Mi siedo alla sua destra, ho davvero bisogno di fare un'abbondante colazione, sento che quella scapestrata mi prosciugherà le energie!



    Faccio voltare in circolo il latte per controllare l'assenza di veleno, poi lo sorseggio rumorosamente mentre sento arrivare in contemporanea anche il reggente, il Primo e sir Dreth.



    Lady Waters no. Ovviamente.
    Sbruffo riprendendo subito dopo a bere.
    "Agatha... raduna qui tutti i guerrieri, appena la Regina sarà qui, inizieremo la riunione" dice Lantis con tono freddo e distaccato.



    La riunione? Di già? Credevo d'avere ancora un pò di tempo prima di conversare con lady Alinor, maledizione!



 

 

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    Di Eclisse84 nel forum Deus ex Machina
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