Mentre indietreggio lentamente, osservo la mia
Aracne conficcata in profondità nel corpo della
Hammerfell.
Se estraessi in questo momento l'arma, inizierebbe a sanguinare copiosamente e non è ciò che voglio.
Ho intenzione di sfruttare questo allenamento il più a lungo possibile, così da acquisire dimestichezza con questo nuovo corpo, con i miei poteri, con la mia katana.
Purtroppo non tutti ragionano come me:
la donna mi colpisce con la sua falce (sì, è una falce ora che la vedo bene!) ed in un attimo sono a terra. Il sangue inizia a sgorgare abbondantemente, ricoprendo pian piano il pavimento ed istintivamente porto una mano nel punto lesionato. Il dolore è violento.
Stupida... stupida
capellona! Come pensi di poterti allenare seriamente se pensi subito a colpire il tuo avversario con lo scopo di immobilizzarlo? Con un nemico sarebbe più che corretto, ma in questo modo come pensi di migliorare? Un allenamento che dura sì o no qualche minuto... cosa ne ricavi?
La soddisfazione di avermi messo con il culo a terra? Tutto qui?
Che delusione. Ti facevo più tosta di così,
stupida donnetta.
Sto per chiederle di convocare subito un guaritore, così da poter riprendere l'allenamento, ma le sue parole mi bloccano...
"
Provate a farmi brutti scherzi e non esiterò a diventare la Mietitrice della Luna. Ma questo non accadrà, vero?"
Come osa questa sciocca ragazzina rivolgersi a me in questo modo?
Crede forse che vedere il mio sangue colare dalla sua falce possa impressionarmi? O che possa riuscire ad intimorirmi anche solo per scherzo?
Evidentemente non conosci il timore, stupida mocciosa. Ma lo conoscerai... oh, se lo conoscerai...
Attingo alla rabbia che ormai da anni inonda il mio cuore. Una rabbia impetuosa, infinita, che non conosce il perdono. La fedele compagna che non mi ha mai abbandonata...
Ed è proprio li, nel mio cuore nero come le tenebre che circondano anche la mia anima, che posso attingere al mio potere oscuro. Riverserò tutta la potenza della mia aurea su di
lei...
Aurea di Tenebra - Gli stregoni nascono dall’oscurità, per tale motivo hanno una forte affinità con le tenebre e tutto ciò che di più malvagio esista. La loro aura ha profonde radici nel male e da esso traggono energie.
La loro presenza incute sempre un certa negatività, seppur lieve, ma la particolarità sta nel fatto, che riescono ad amplificare questa sensazione che infondono a chi gli sta attorno. I’intensità dell’aura ed i suoi effetti, cambiano a seconda del grado: Allievo – Infonde timore: si ha remore nell’avvicinarsi e si avverte un certo fastidio alla sua presenza o nel luogo in cui si trova
Dovrebbe, quantomeno, riuscire a distrarla il tempo necessario per permettermi di richiamare
Aracne tra le mie mani, afferrare l'arma sotto la tsuba (manico) con la mano destra, e scagliarla contro di
lei con l'intento di colpirla vicino al cuore. Non voglio ucciderla ovviamente, solo ferirla in modo che possa capire che con me non si scherza e per impedirle di scagliarsi ancora contro di me. Anche perché... se crepa chi lo chiama un guaritore,poi?
La mia aurea non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella di
Lord Leithien, ma dovrei riuscire ad infonderle la paura necessaria che dovrebbe spingerla ad esitare, così da non essere subito pronta a reagire, non disponendo della totale lucidità mentale per farlo.
Se riuscirò a colpirla con
Aracne meglio, ma anche se non dovessi riuscire nel mio intento, le dirò...
"
Al massimo potreste diventare la Mietitrice della Mezzaluna, visto il luogo in cui ci troviamo, tuttavia... non conosco le usanze del Vostro paese, ma nel mio un guerriero che si rispetti non può assegnarsi titoli che non gli spettano. Non ho alcun interesse a farVi brutti scherzi come dite, ma visto che avete messo le carte in tavola fin dal principio... Vi invito caldamente a fare lo stesso: non giocatemi brutti tiri e sono sicura che potremmo anche andare d'accordo - resterò in silenzio per qualche secondo (nel caso in cui fossi riuscita a colpirla con
Aracne richiamerò l'arma) ed infine concluderò -
Sarà meglio chiamare un guaritore, non credete? Poi potremo continuare a danzare quanto volete..."