Mentre faccio inginocchiare al mio cospetto questa barzelletta vivente, noto le mie radici leggermente diverse: sono più spesse, grezze e taglienti...leggermente orticanti, constato con piacere.

Sir Fanon non riesce a parlare, come immaginavo, non si oppone a nessuno dei miei scherzetti, come un giullare in pasto alla corte insoddisfatta dello spettacolo.
Espiro una lunga e rilassante boccata di fumo, quando una frase, alle mie spalle, mi giunge alle orecchie anche se non riesco a sentire tutto:
"Quella donna è disgustosa,(...) fare del male a tutti (....) quel pover'uomo (.....)"

Lady Feralys ovviamente.
Quella donna non ha proprio presente cosa significa tenersi buone le persone giuste: l'ho protetta dopo la battaglia di Solumquae, e lei per tutta risposta ha tentato per ben due volte di mettermi in cattiva luce. Non che non la ringrazi per l'immagine che da di me, ma la mia testa deve rimane attaccata a questo collo, quindi no, non ho gradito.
Peccato per il tuo cervello di gallina, lady Adamantia.....davvero un peccato.
Rilascio andare le radici dopo il mio sermone, noioso anche per sottoscritta: il senza-palle cade a miei piedi in una brutta copia di un inchino strisciante, per poi trascinarsi con un scatto delle braccia verso il bordo della fontana, per potersi sciacquare il viso.

Osservo le pieghe dell'armatura che le mie radici hanno creato, i tagli al viso, e rimango più che soddisfatta.
Trattarmi come una sua "pari" (intendiamoci, di lignaggio) sta a significare che per lui essere nobile è la migliore delle posizioni, quindi di conseguenza un servo della gleba come me dovrebbe sentirsi onorato d'essere messo allo stesso livello, perchè invece del mio lignaggio mi dovrei vergognare, giusto?
Scorretto. Soprattutto quando parli con la Strega dell'Ovest, che non potrebbe essere più fiera d'essere nata senza nulla.
Sarò anche una prigioniera tenuta per le catene, ma sono qui a ricordare ogni giorno da tre secoli, quello che "una poveraccia" qualunque ha potuto infliggere all'impero più potente del mondo.
Torno a dare attenzione all'omuncolo ai miei piedi.
<<Cosa succederà ora, mi domandava, sir?>> domanderò sogghignando, tenendo basso il tono della mia voce, appena un sussurro udibile per lui:

<<Il solito ciclo infinito, mio signore. Voi tutti prima o poi morirete e io sarò ancora qui, a prendermi cura dei mocciosi reali e ad interagire con i vostri discendenti: quelli che difenderanno la corona, quelli che tenteranno di soppiantarla, quelli che agiranno dietro le quinte....e poi ancora, i figli dei loro figli, e via dicendo....tutti mi tratteranno come una giocatrice con dei propri interessi, e io me la riderò, perchè in fondo mi diverte essere spettatrice. Come è sempre stato, come è, e sempre sarà.>>
Soffio via un'altra boccata di fumo, prima di voltarmi e fingere di aver appena visto arrivare la lady rossa, notando che vi sono anche sir Dreth, lady Alinor e Nymeria.
<<Sir Dreth? Occupatevi di sir Fanon, abbiamo avuto un piccolo disguido che ora si è risolto per il meglio.>> esclamo con un sorriso.

Non appena sir Vicent si avvicinerà, gli chiederò un'informazione alla quale forse potrà rispondermi, essendo stato più tempo all'Auspex:
<<Novità su Kalisi? E' andato via senza problemi o discorsi?>>
Nb: Ho ritenuto corretto sentire almeno in parte la frase di Ada, avendo Deirdre saggezza 100, da regolamento potrei sentire i
sussurri nelle stesse stanze, quindi una frase detta ad alta voce in un giardino silenzioso, ho dato per buono sentirne una parte.