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  1. #151
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth

    Sgrano gli occhi rimanendo a dir poco pietrificato alla vista della principessa che esclama un <<Ahi!>> inclinando sofferente la testa verso il basso ed osserva la catena stretta intorno ai suoi polsi.
    Ogni pensiero va ufficialmente in tilt, lasciando che nella testa si ripeta un’unica domanda: cosa ho fatto…?
    Io che dovrei proteggerla, che dovrei rispettarla e che dovrei salvaguardarla, le ho invece provocato dolore usando la mia arma in un semplice allenamento.
    E’ vero che stavo solo giocando, evitando di proposito di combattere con le mie schivate, ma avrei dovuto dosarmi o quantomeno stare più attento con la difesa...
    Forse la septa ha ragione a dire che sono un’idiota...
    Forse persino Sir Urthadar ha ragione ad asserire che sia solo un bamboccio…
    Quale cavaliere in fondo ferirebbe una dama?
    Lascio svanire nell’immediato la mia arma pur di liberare la fanciulla dalla presa e mi avvicino con sguardo sinceramente pentito…
    Che Lantis mi fulmini, qui ed ora, se ho davvero fatto del male a vostra grazia! Ma al momento non importa di giudizi altrui, voglio solo appurarmi stia bene…
    <<Io sono mortificato…>>, biascico quando mi trovo ormai in piedi di fronte a lei ma non appena cerco di sfiorarle i polsi è un suo movimento a cogliermi completamente alla sprovvista.
    Nonostante la veda, nonostante capisca che voglia colpirmi non sono pronto a reagire… o forse non voglio?
    Ben mi sta in fondo, ho compiuto il più madornale degli errori abbassando la guardia di fronte ad un avversario...
    <<Mai sottovalutare una fanciulla in difficoltà!>>afferma sicura sferrando un calcio ed una fitta lancinante allo stomaco mi fa letteralmente piegare in due dal dolore.
    Vi porto istintivamente il braccio destro sostenendo il punto, cercando di non perdere l’equilibrio e guardando fisso il pavimento quando sento che il fiato mi viene a mancare...
    Buio, per pochi secondi, ma non vedo più…
    Inghiotto un groppone di saliva ringraziando di essere a digiuno mentre lentamente riacquisto lucidità stringendo i denti, facendo dei piccoli respiri nonostante le fitte.
    Ha usato una finta…
    Ha sfruttato la mia debolezza nei suoi confronti…
    Porto lo sguardo verso di lei, osservandola.
    Non so se essere più fiero o sorpreso o sollevato ma di certo sono conscio che si è saputa difendere; si vede che gli insegnamenti di Sir Drako sono ben impressi nella sua mente e questo in un certo senso mi solleva: certo è ancora da vedere come si comporterà in battaglia, ma le basi ci sono certamente tutte...
    Prendo ancora un minuto per riprendermi del tutto - o quasi - finché non dico <<i miei complimenti, vostra grazia…>>.
    Con una smorfia mi rimetto dritto e continuando a massaggiare il punto dolente aggiungo <<Piuttosto… Siete sicura che non vi ho fatto male?>>, indico con lo sguardo i suoi polsi.
    Probabilmente risulterò solo come un completo idiota nel preoccuparmi delle sue condizioni dopo il colpo accusato, ma è più forte di me: mi conosco e non starò tranquillo finché non sono certo che stia davvero bene…



    Ultima modifica di Damnedgirl; 4th December 2014 alle 01:46



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

  2. #152
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Sir Dreth è un vero cavaliere, ne ho avuto l'ennesima conferma.
    Sentendo la mia esclamazione di dolore per le catene attorno ai polsi, non solo si distrae come supponevo, ma cambia totalmente espressione, palesando tutta la sua preoccupazione. Mi sentirei in colpa, se non sapessi che il mio attacco non aveva nulla di personale, ma era parte dell'allenamento.
    Il mio calcio va a segno, senza che lui opponga la minima resistenza.
    Lo vedo piegarsi in due per il dolore allo stomaco, e socchiudere gli occhi cercando di riprendere il controllo del suo corpo. Deglutisce con fatica, cercando di mostrarsi calmo nonostante le fitte che immagino senta in quel momento.



    Istintivamente mi avvicino ancora di più e mi accovaccio di fronte a lui, poggiandogli una mano sulla spalla, preoccupata <<Tutto...tutto bene, Sir?>> gli chiedo, fissandolo negli occhi, dispiaciuta.



    Ma lui velocemente si rialza, rimettendosi dritto, e mi osserva. Noto... soddisfazione forse?...nel suo sguardo.
    <<I miei complimenti, vostra grazia…>> mi dice poi, <<Piuttosto… Siete sicura che non vi ho fatto male?>>
    Un sorriso fa capolino sul mio viso, sia nel constatare che il cavaliere si è prontamente ripreso, e sia per il sentirmi fare i complimenti da un uomo di guerra molto più esperto, forte ed allenato di me.
    <<La ringrazio Sir Dreth>> rispondo, sorridendogli <<E' un onore per me ricevere complimenti da un combattente del suo calibro. Anche se devo riprenderla, è stato troppo "delicato" con me, scommetto che con un uomo sarebbe stato molto più... letale, nonostante questo fosse solo un allenamento>> gli dico, rimproverandolo ma col sorriso sulle labbra, così che capisca che la mia è solo una battuta.



    <<Non si preoccupi, sto benissimo. I miei polsi non hanno subìto alcun danno...>> aggiungo poi, riferendomi al colpo ricevuto pochi istanti prima.
    Istintivamente mi guardo intorno, notando che siamo rimasti da soli. Lady Alinor deve essere andata via. Non me ne sono minimamente accorta.
    <<Uh...>> esclamo, sorpresa <<Non dobbiamo essere risultati molto educati a lady Alinor, avendola totalmente estromessa dall'allenamento>> affermo dispiaciuta <<D'altra parte allenarsi in tre non è l'ideale non le pare?>>
    Mi sistemo la veste stropicciata, lisciando con le mani il tessuto. Sono in condizioni pessime per una dama, forse è meglio interrompere per un pò l'allenamento così da darmi una sistemata.
    <<E' stato un piacere allenarsi con voi, Sir Dreth. Sarei ben lieta di continuare a farlo... dopo un bel bagno rinfrescante>> gli dico, porgendogli la mano con l'intenzione di concedergli il baciamano.




    Salutato il cavaliere, mi dirigo verso le mie stanze per prepararmi per il bagno.
    Il palazzo sembra deserto, immagino che tutti siano impegnati nelle loro mansioni, o a prepararsi per scendere in battaglia. Il pensiero ricade immediatamente sui nostri combattenti che in questo momento stanno tenendo alto, ne sono sicura, il nome dei Raeghar.

    Dirigendomi verso le mie stanze, passo davanti a quelle della septa. Ripenso alla nostra ultima conversazione, al modo in cui l'ho attaccata, al modo in cui Lantis le ha parlato. Senza riflettere troppo decido di farle un saluto cordiale, sperando di non disturbarla, per vedere come sta.

    Busso alla sua porta, attendendo qualche minuto. Niente. Non è qui. E non era nemmeno ad allenarsi, strano. Dove sarà?



    Faccio spallucce, riprendendo a camminare.

    In quel momento passa Theon, impegnato a portare non so dove dei tessuti. <<Theon, avete visto la mia septa?>> gli chiedo, gentile.
    <<No! No...Vostra altezza>> risponde lui, provando ad inchinarsi ma non riuscendoci a causa del peso dei tessuti che tiene con entrambe le braccia <<Con...con permesso>> esclama poi, balbettando e scappando via.

    Mi chiedo quando la mia septa smetterà di torturare questo poveretto.

    Riprendo a camminare, osservando fuori dalle finestre. E' una bella giornata, calda e soleggiata, sarebbe perfetta se non sapessi che proprio in questo momento qualcuno sta rischiando la vita per noi. Abbasso gli occhi e noto Lady Alinor uscire a passo spedito dall'edificio, diretta verso la fontana. Dove sta andando?

    Decido di rimandare il bagno per scendere rapidamente al piano terra con l'intenzione di andarle incontro e scusarmi di averla estromessa dall'allenamento... e magari proporgliene un altro!


    *Risposta di Theon concordata con mary!



  3. #153
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters




    A passo svelto raggiungo la mia maestra. Mi guardo attorno con aria guardinga e quando le sono praticamente di fronte le bisbiglio: "Non dovreste essere qui. Cosa siete venuta a fare?".
    "Tranquilla cara, nessuno può notare la mia presenza fatta eccezione di te." cerca di tranquillizzarmi, sorridendo, ma io punto il dito verso il cielo buio sopra le nostre teste. "E per quanto riguarda quello?"
    "E' un'illusione che solo tu puoi vedere. Dovevo attirare in qualche modo la tua attenzione." mi spiega con eccessiva calma.
    "Perfetto. In pratica se qualcuno giungesse qui in questo momento mi vedrebbe parlare da sola." esclamo contrariata.
    "Non hai mai prestato attenzione a ciò che pensava la gente." osserva lei, alzando il sopracciglio destro.
    Sbuffo. "Lo so, è...è la vita qui nella capitale. E' dover sembrare chi in realtà non sono. Camminare impettita, fare riverenze. Voi siete la mia maestra, mi conoscete bene, io non sono questa! Io...io corro nei boschi, salto nelle pozzanghere, mi arrampico sugli alberi e...".
    La Maga Bianca solleva la mano all'altezza del suo viso interrompendo il mio sfogo.
    "Questo è il tuo passato cara. Ora la tua vita è qui. Sarai regina un giorno." mi fa, intransigente.
    Corrugo la fronte. "Ma io voglio essere libera..." obietto.
    Sorride ancora una volta. "Pensi forse che tutte le donne che siano diventate regine in realtà lo volessero? E' il tuo destino." proferisce.
    Mi volto dall'altra parte, stringo i pugni e digrigno i denti. Che si fotta il destino. Io non intendo esalare il mio ultimo respiro vestita di tutto punto su di uno scomodissimo trono.
    "Fuggirò questa notte stessa!" è la prima frase che mi viene in mente di dire.
    "Hai giurato di difendere queste mura, l'hai scordato forse? Io stessa ti ho insegnato cosa vuol dire responsabilità! E poi, pensa al tuo povero padre. Come ne soffrirebbe se tu abbandonassi il tuo ruolo. Quel padre di cui mi raccontavi durante i nostri allenamenti..che non era mai fiero di te, che desiderava vederti sposata con un uomo di un certo rango, vivere nel suo castello e procreare degli splendidi nipoti." ribatte aumentando lievemente il tono della voce.
    Ogni sua parola è come un calcio nello stomaco. Avevo dimenticato che non potevo vincere contro di lei neanche col verbo.
    "Alinor" mi fa, avvicinandosi. "Io sono qui per assicurarmi che il tuo destino si compia. In fin dei conti... tu fai parte di noi.".
    Sgrano gli occhi. Ancora quella frase! Ma quindi...non stavo diventando pazza! Era...era lei?!
    Un rumore di passi alle mie spalle mi distraggono. Mi volto ed intravedo la principessa che viene verso di me.
    Allora rivolgo ancora lo sguardo verso la mia maestra, ma ciò che vedo dinanzi a me è solo la grande fontana: lei non c'è già più.
    Abbasso la testa e chiudo gli occhi. Ho ancora l'amaro in bocca dopo le sue parole.
    Rivolgo lo sguardo al bracciale che mi ha regalato e che come promesso indosso sempre.
    "Fai parte di noi." Noi chi?
    ...


  4. #154
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Mentre percorro i metri che mi separano da Lady Alinor la vedo agitata, sembra gesticolare...quasi che stesse parlando da sola. Ma...cosa sta facendo?



    Magari ha l'abitudine di parlare tra sè e sè, penso, cercando di non trarre facili ed inopportune conclusioni.

    La vedo guardare nella mia direzione, e poi tornare a fissare qualcosa di fronte a lei. Ma di fronte c'è solo la fontana. Mi guardo intorno, cercando di scorgere cosa sta catturando in questo modo la sua attenzione, ma non vedo nulla.



    <<Mi scusi Lady Alinor>> le dico, avvicinandomi <<Non volevo disturbare la vostra passeggiata. Tutto bene? Mi sembrate un pò agitata>> le chiedo preoccupata.



    <<Vi ho vista uscire in giardino e ho pensato di venire a scusarmi per prima, non era mia intenzione toglierle il divertimento dell'allenamento...>> le dico sinceramente dispiaciuta <<Se vuole possiamo riprendere anche adesso... oppure dopo esserci rifocillate>>

    Mi guardo intorno, il palazzo è ancora deserto. Ma dove sono finiti tutti? Forse Lady Alinor può aver incrociato qualcuno uscendo prima dall'armeria.



    <<Chiederei alla servitù di servire il pasto, ma forse è il caso di aspettare che si uniscano gli altri ospiti. Ha per caso incrociato Lady Feralys? Non l'ho più vista da quando ha lasciato l'armeria. Potremmo farla chiamare nelle sue stanze, assieme a Lady Proudmoore e Sir Dreth, e servire il pranzo>>.

    Non le chiedo della septa, avendo già appurato che non è nelle sue stanze né in giro per il palazzo. Potrebbe... potrebbe essere con lei, e sinceramente lo spero. Chissà, potrebbe portarmi qualche lieta novella, mi dico con poca convinzione.

    Faccio un cenno ad una serva e le ordino di andare a chiamare i nostri ospiti, mentre incito Lady Alinor a seguirmi all'interno dell'edificio.


  5. #155
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Mentre roteo la mia Fornsworn, dopo la veloce chiacchierata con Lady Lumen, ricordo che in effetti anche io avrei motivo di "chiacchierare".





    Il viso di lady Esperin mi sovviene tra i pensieri, mentre con la gamba destra scavalco il piede sinistro, spostando tutto il mio peso sulla prima.
    Devo avanzare piano, per ironia della sorte sfrutterò proprio la mia debolezza più grave in questo stato: la mancanza di velocità.



    La lancia rotea su ogni mio dito, dal mignolo al pollice, poi ripassa per il polso e ripete il giro...con un gesto deciso, al momento in cui l'asta sta per poggiarsi sul pollice destro, avvicino quello della mano sinistra, e l'asta è pronta a roteare sull'altra mano: non appena l'evoluzione sarà completa, ripeterò all'indietro, in un ciclo infinito, finchè la mia lancia non incontrerà la sua vittima.



    La principessa mi aveva appunto chiesto di domandare circa le condizioni di suo padre, ma come posso dire alla regina che so del veleno?
    Non posso farle capire che conosco la verità: ufficialmente, come tutti, so che il re è gravemente malato e che non se ne riesce a capire la causa....se le dico del veleno, darà per scontato che non può essere stato Lantis ad informarmi.
    La colpa ricadrebbe unicamente su Lady Esperin, che è venuta di corsa a spifferarmi ogni cosa. Sarò costretta a chiederle della malattia, probabilmente non otterrò nulla, accidenti...ma è l'unica cosa che posso fare.
    Stamattina ho avuto conferma dei miei sospetti su Lady Lumen, sulla sua irosità e sui suoi intenti, ecco perchè preferisco che non si avvicini alla mia allieva.



    Meglio che provi io ad ottenere informazioni per suo conto, devo solo pensare bene a come porre la domanda....nel frattempo continuo ciò che avevo intenzione di fare...chissà se avrò di nuovo fortuna nel colpirla!


  6. #156
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters




    <<Mi scusi Lady Alinor, non volevo disturbare la vostra passeggiata. Tutto bene? Mi sembrate un pò agitata>> mi chiede la principessa visibilmente preoccupata.
    "Vostra altezza!" mi inchino mentre penso a cosa rispondere.
    "Ero...ecco io...PREGAVO!" esclamo mentendo spudoratamente. "Pregavo per i nostri compagni in battaglia...per il principe Lantis e anche per suo padre, principessa! Sa, dalle mie parti come ben sapete adoriamo il Dio Abissale e noi...beh, sì, preghiamo davanti agli specchi d'acqua come appunto la fontana per sentirlo più vicino." continuo, sperando che se la beva.



    Dovrebbero darmi un premio per la miglior bugia detta così, su due piedi.
    <<Vi ho vista uscire in giardino e ho pensato di venire a scusarmi per prima, non era mia intenzione toglierle il divertimento dell'allenamento...Se vuole possiamo riprendere anche adesso... oppure dopo esserci rifocillate>>. riprende lady Esperin subito dopo.



    "Non deve affatto scusarsi vostra grazia! La mia intenzione era quella di invitare qualcun'altro per combattere in quattro o di più, in modo tale che ognuno avesse il suo avversario. Poi mi sono fermata qui a pregare un attimo..." le rispondo sorridendo.
    "Un buon pasto sarebbe un'ottima idea, sua altezza!" continuo mentre lei si guarda intorno.
    <<Chiederei alla servitù di servire il pasto, ma forse è il caso di aspettare che si uniscano gli altri ospiti. Ha per caso incrociato Lady Feralys? Non l'ho più vista da quando ha lasciato l'armeria. Potremmo farla chiamare nelle sue stanze, assieme a Lady Proudmoore e Sir Dreth, e servire il pranzo>> mi fa.



    Scuoto la testa. "No, vostra grazia. Non ho visto nessuno qui nei paraggi e, come avrà avuto modo di notare, nessuno è venuto ad allenarsi stamani fatta eccezione di noi due e sir Dreth."
    Dove saranno gli altri? A poltrire? Leggere nelle proprie stanze? Avranno capito che dovranno combattere?
    Lady Esperin ordina ad una delle serve di richiamare tutti mentre mi fa cenno di seguirla all'interno della torre.
    Cerco di non pensare alla Maga Bianca e a ciò che ha detto di mio padre. Alzo gli occhi e osservo la principessa. Che stupida che sono stata. Non le ho ancora chiesto nulla riguardo alle condizioni di suo padre.
    Non deve essere affatto facile per lei. Deve sentirsi abbastanza sola. La madre è morta, il padre è sul letto di morte, il fratello lontano e non si sa se tornerà vivo...
    "Non vorrei turbarvi vostra grazia, ma volevo chiedervi...avete notizie sulle condizioni di vostro padre il re?" le chiedo quindi.
    Ultima modifica di scarygirl; 7th December 2014 alle 16:45 Motivo: Sistemato il nome -.-


  7. #157
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    <<Ero...ecco io...PREGAVO!>> mi spiega lady Alinor <<Pregavo per i nostri compagni in battaglia...per il principe Lantis e anche per suo padre, principessa! Sa, dalle mie parti come ben sapete adoriamo il Dio Abissale e noi...beh, sì, preghiamo davanti agli specchi d'acqua come appunto la fontana per sentirlo più vicino.>>.



    Che strano, penso, sembrava davvero parlare con qualcuno. Ma effettivamente non c'era nessuno... che strano rituale di preghiera sono soliti praticare!
    Beh...infondo non sono cose che mi riguardano, ognuno ha le proprie abitudini.

    Purtroppo mi spiega che anche lei, come me, non ha visto nessun altro a palazzo, e che fortunatamente non si è offesa per prima, in armeria.
    <<Non vorrei turbarvi vostra grazia, ma volevo chiedervi...avete notizie sulle condizioni di vostro padre il re?>>



    La domanda mi turba non poco, riportandomi alla triste realtà. Volgo lo sguardo altrove per non farle notare il mio cambio d'espressione. Non è per niente facile essere forti quando una delle persone più importanti della propria vita sta... morendo.
    <<Purtroppo nessuna notizia, Lady Alinor. La malattia lo costringe a letto, ma prego ogni giorno gli Dei di risparmiarlo>> le dico, restando sul vago. Mi fa troppo male affrontare questo discorso, e poi i rimproveri della septa per la mia facilità nel rivelare ciò che penso sono ancora vivi nella mia mente.



    <<Ma parlando di cose più allegre, mi raccontate qualcosa della vostra casa? Della vostra famiglia? Conosco così poco di voi...>>



    In quel momento la serva che prima ho mandato a chiamare i nostri compagni torna ad aggiornarmi <<Vostra altezza, ho avvisato Lady Proudmoore e Sir Dreth che vi raggiungeranno appena possibile, mentre non sono riuscita a trovare per mia sfortuna Lady Feralys... non è nelle sue stanze>>
    <<Grazie, sei stata molto gentile. Puoi andare...>> le rispondo, chiedendomi dove possa essere Lady Feralys.

    Poi mi volto verso Lady Alinor e aggiungo: <<Beh...forse possiamo iniziare anche da sole visto che nessuno sembra avere fame... o preferisce ingannare l'attesa allenandosi o visitando qualche ala particolare del palazzo?>>


  8. #158
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth


    Nonostante allo stomaco senta ancora qualche fitta mi blocco mettendomi a braccia conserte; come cavaliere di un certo lignaggio mi rendo conto che non posso permettermi il lusso di mostrare debolezza davanti ad una dama. Quale immagine darei altrimenti?
    E’ però quando afferma <<Anche se devo riprenderla, è stato troppo "delicato" con me, scommetto che con un uomo sarebbe stato molto più... letale, nonostante questo fosse solo un allenamento>> che mi dimentico completamente del dettaglio, dall’espressione si direbbe sia solo una battuta ma non posso fare a meno di soffermarmi su quel letale usato con tanta leggerezza.
    In realtà credo che sia una fortuna fosse solo un allenamento e che non conosca il Vicent “da guerra” se non di fama! Credetemi quando dico che è dura fare i conti con la mia coscienza alla fine di ogni battaglia… Purtroppo non sempre esseri giusti equivale a fare del bene.
    La osservo non mostrando emozioni, mantenendo il mio autocontrollo e persino un accenno di sorriso.
    So che dovrei insegnarle ad essere forte, mettendola in guardia su quanto dovrà affrontare ma, soprattutto, che dovrei smetterla di trattarla con i guanti se voglio davvero il suo bene ma… non così, non oggi, non ora.
    Come potrei d’altronde?
    Vederla tanto felice, spensierata e divertita per me è una vittoria… Vittoria che i miei occhi non riescono più a guardare per paura di rivelarle qualcosa.
    Abbasso d’istinto lo sguardo sforzandomi di apparire sereno, facendo passare il gesto per un segno di semplice riverenza quando affermo <<Principessa>>, e continuo,<<Ne sono cosciente ma purtroppo con voi mi risulta difficile non trattenermi…>>.
    Lascio infine che ogni premura nei suoi riguardi svanisca nell’esatto istante in cui mi conferma di star bene.
    <<Oh…>>, alzo lo sguardo di scatto, <<Non dobbiamo essere risultati molto educati a lady Alinor, avendola totalmente estromessa dall'allenamento…>>.
    Mi guardo attorno cercando a mia volta Lady Waters ma la principessa ha ragione, la dama è assente.
    Ecco.
    Un altro reale che si aggiunge alla lista delle scuse…! Prima la septa, poi Lady Feralys ed ora anche Lady Waters che ciliegina sulla torta è persino la promessa sposa del principe Lantis: quasi vorrei prendermi a schiaffi da solo al momento…
    <<D'altra parte allenarsi in tre non è l'ideale non le pare?>> la sento dire mentre è intenta a sistemare il vestito.
    <<Effettivamente l’armeria è deserta…>>, puntualizzo il deserta piuttosto infastidito; fatta eccezione per le tre dame non mi pare di aver visto nessun’altro nobile aggirarsi per la residenza durante il mio turno di guardia. A quanto pare c’è chi preferisce dedicarsi ad altre attività, beffeggiandosi completamente dei cavalieri che stanno tenendo alto l’onore dei reali e poltrendo nelle loro stanze piuttosto che allenarsi! Chissà perché poi non mi sorprende affatto che tra i suddetti vi sia inclusa una certa septa
    <<E' stato un piacere allenarsi con voi, Sir Dreth>>, è la fanciulla a bloccare il flusso dei miei pensieri, <<Sarei ben lieta di continuare a farlo... dopo un bel bagno rinfrescante>>, conclude porgendomi la mano destra.
    Mi inchino leggermente ed afferrandole con delicatezza la mano la accompagno vicino le labbra, facendo rigorosa attenzione a non poggiarle.



    Lascio passare qualche secondo prima di rialzare il capo ed asserisco un <<Sempre a vostra disposizione, vostra grazia>> permettendole di congedarsi.


    Poco dopo alle terme…

    Levo l’armatura, pezzo dopo pezzo, poggiandola a terra e lascio che per un attimo i muscoli si rilassino, massaggiandomi il collo ora che il peso non è più presente.
    Sfilo poi la canotta ma avverto un leggero fastidio al torace, vi porto d’istinto una mano e osservo il punto scorgendovi così un leggero rossore.



    E’ un livido.
    <<La principessa ha il piedino pesante a quanto pare…>>, mormoro sorridendo.



    Dato che trovo inutile sprecare energia magica per guarire ferite tanto irrilevanti, specialmente poi se su me stesso, lo ignoro e mi immergo nella vasca abbandonando il corpo al fresco abbraccio dell’acqua.
    Sì, ci voleva proprio…



    D’improvviso però sento un sospiro.
    Sollevo la testa focalizzando una figura femminile nella penombra che mi osserva con occhi sgranati del tutto incapace di proferire parola...
    Agatha…?
    Diamine!
    Porto velocemente le gambe sul bordo, incrociandole, coprendo eventuali punti… intimi scoperti e, giusto per sicurezza, uso anche il braccio sinistro: non c’è niente di peggio che farsi beccare nudo, che farsi beccare nudo da una fanciulla pura.
    Santi numi, spero solo di non averle causato qualche trauma…
    D’un tratto sembra però reagire e coprendosi il volto con entrambe le mani mi dà le spalle, prendendo a scusarsi a mò di cantilena…



    Nonostante il momento sia assurdo ed alquanto imbarazzante per entrambi, cerco di riprendere in mano (e non capite male!
    ) la situazione.
    <<E’ stato un mio errore, dovevo avvisare…>>, affermo più tranquillo, poggiando il gomito destro sul bordo e mantenendomi la testa: dopotutto non è certamente la prima donna a vedermi così...



    Nella restante parte di conversazione la fanciulla sembra tranquillizzarsi, seppur non osi più voltarsi, e mi informa che Lady Esperin ha richiesto la mia presenza a pranzo.
    Davvero...? Devo averle fatto una buona impressione dunque.
    La congedo lasciandole detto di riferire alla principessa che la raggiungerò al più presto e le affido persino l’armatura che è da pulire e lucidare:
    lo farei personalmente ma a quanto pare non ho tempo.

    Giardino…


    Non è galante far attendere una donna.

    E' ciò che mi ripeto mentalmente dirigendomi a passo svelto verso il giardino sistemando alla buona l’abito e rischiando perfino di inciampare un paio di volte a causa della cinta che proprio non vuole saperne di collaborare.
    Mi avvicino alle due dame che sono talmente prese dalla conversazione da neanche accorgersi della mia presenza... Rivolgo un lieve accenno di sorriso ad Agatha quando mi passa accanto, ma la fanciulla diviene rossa nuovamente e borbottando un <<con permesso>> fugge all’interno della residenza.
    Sospiro affranto cercando di non pensarci, muovendo qualche passo in direzione della principessa e schiarendo la voce le chiedo: <<Mi avete fatto chiamare?>>.
    La osservo per un attimo prima di rivolgermi a Lady Waters: <<A tal proposito, ne approfitto per farvi le mie più sentite scuse nell'avervi estraniato durante l’allenamento… Qualsiasi cosa possa fare per voi, sarò ben lieto di esaudirla>>, fisso i suoi occhi e con un sorriso aggiungo, <<Ma stavolta niente che implichi fantocci se non vi spiace…>>.


    Ultima modifica di Damnedgirl; 7th December 2014 alle 03:58



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  9. #159
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LUMEN RAEGHAR

    La strega ruota il suo bastone, non ho ben capito cosa vuole fare ma non penso stia tifando per una partita di pallacorda. E' sulla difensiva? Mi vuole attaccare? Il mio intento è quella di costringerla a tirare fuori il suo potere della terra: voglio osservarlo, studiarlo, ammirarlo. Saranno secoli che non lo evoca. Sarò anche svampita, ma sono cosciente che il suo elemento è più forte del mio: nonostante la nostra distanza in forza ed energia sia vasta, lei avrebbe comunque un piccolo vantaggio su di me. Se, quindi, io l'attaccassi col fuoco, lei sarebbe costretta ad evocare la terra per difendersi, sapendo bene che è l'unico modo per contrastarmi davvero efficace. Ha prima detto che non ama evocare il suo elemento a vanvera: dovrò darle un buon motivo. In un combattimento, non farei mai una cosa tanto sciocca, anzi non sono proprio quella che si definisce un combattente d'assalto; sono elegante e meschina, dato che agisco sulla psiche più che sul corpo dei miei avversari. Ma qui, con questo relitto di strega, dovrò fare un'eccezione. Evoco il mio potere del fuoco, che dal mio cuore nero infiamma tutto il mio corpo fino a giungere sui palmi delle mani, e riesco a incanalarlo tutto sul mio bastone, a concentrare la terribile forza del fuoco nel rubino di Bellezza mortale. Sono stanca del suo volteggio e del suo essere guardinga: sferro un colpo con il mio bastone in forma attiva sul suo fianco sinistro, stringo il bastone con la sola mano destra e non ci metto troppa forza. Non vorrei mi crepasse davanti agli occhi, anche se ammetto che non sarebbe una scena così brutta da osservare. L'intento del mio attacco è quello di colpirla al fianco sinistro, quindi, usando il mio bastone e il potere del fuoco che sprigiona. Se il mio colpo dovesse riuscire e la stolta non fosse in grado di parare nemmeno questa sciocchezza, dovrebbe riportare ferite da ustione sul suo fianco. Se invece dovesse riuscire a parare, con la mano libera, ovvero la sinistra, la spingerei verso il terreno, cercando di farla cadere.

    Bellezza mortale -> forma attiva

  10. #160
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    La mia Ophelia continua a volteggiare tra le mie mani....devo solo arrivare alle destra della regina per colpirla.
    Le vedo fare uno scatto con le braccia, stringendo la Rosa Sanguigna, quasi a volerla spezzare....farla sanguinare per l'appunto.



    Mi fermo istintivamente, per rimanere concentrata sull'azione che vuole fare: vedo il rubino del suo bastone ardere furioso, il rampicante rilucere di rosso cremisi.....sotto i miei occhi, la focosa magia di Lady Lumen prende vita.
    Dovrei richiamare il potere della Terra nella mia arma, ma ora...ho poco tempo...poco.
    Serro i piedi al terreno, le dita di quest'ultimi artigliano il suolo sporco e arido, scavando piccole zollette di terra....sotto è fresca appena, avendo goduto fino a meno d'una ora fa del freddo notturno. La mia magia sfila tra le dita dei piedi, si fa largo tra le urla degli infanti incastonate in questa terra maledetta, traendone ira e forza....afferro le radici, le strangolo, costringendole ad uscire, a mostrarsi nella loro ferocia.



    Fremono, si liberano e scattano verso l'alto...non le dirigerò alle caviglie della regina, sarebbe un grave errore...potrei farle impigliare nei lembi finali del sua veste, ma chi mi dice che ricadrà nello stesso errore? Suvvia, stupida va bene, ma non voglio credere così tanto....
    Sotto di me, sotto i miei piedi: è qui che le mando. Piego le ginocchia, in attesa....



    Eccole che spuntano, appena in tempo: il bastone magico mi sfiora le vesti, ne bruciacchia i lembi appena del mio fianco sinistro, e alle mie narici sale già l'odore della cordicina bruciacchiata...allo stesso tempo, le radici mi sollevano.

    Scuole di magie e poteri:
    Distruzione - Allievo
    Morsa di Demetra - delle radici sbucano dal terreno e bloccano un unico arto dell’avversario


    Piego ancora di più le ginocchia e le distendo nel momento in cui mi danno lo slancio, facendomi atterrare sgraziatamente (ma in piedi), ad un metro di distanza dalla regina, frontalmente a lei stessa.
    Pianto meglio i piedi a terra, battendomi velocemente la mano sulla bruciacchiatura delle vesti....suvvia, biondina...puoi fare meglio di così. Non vuoi proprio farmi divertire?
    Ancora una volta però devo ammettere che è stata la mia posizione a "salvarmi": se non fossi stata abbastanza lontana dalla gittata del suo bastone magico, non avrei avuto il tempo di invocarle...
    Volteggio un'ultima volta la mia lancia, per pararla in orizzontale sul mio fianco destro: la stringo con entrambe le mani, lasciandomela sempre di lato, la mano sinistra in avanti rispetto a quella destra.



    Pongo in avanti la gamba sinistra, sposto il mio peso su quella destra e mi do slancio per distendere prima il busto e poi le braccia in sua direzione, rimanendo ferma al mio posto: mirerò al petto, con la punta della Fornsworn Stave.


 

 
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