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  1. #1651
    sim dio L'avatar di Lilla_20
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Loren Van Dervult



    Sala del Giudizio


    Noto le sopracciglia di Lady Adamantia sollevate in modo un po’ buffo dopo aver ascoltato la mia risposta.
    "Addirittura! Siete una ragazza davvero fortunata, dovreste aiutare chi non ha avuto la vostra stessa buona sorte."
    Non so come prendere le sue parole quindi preferisco tacere, dopotutto conosco il Casato Feralys ma non conosco di persona la Lady qui presente.
    Naturalmente l’ho sempre vista a Corte ma non abbiamo mai parlato.
    Lancio un breve sguardo a Lady Alinor, il vestito non è male, chissà perché allora ha fatto quel commento velato?
    «Non mi pare vestita male» Rispondo in tono cordiale riferendomi alla futura Regina.
    «Dopotutto ognuno ha un suo particolare stile, non trovate?» Le domando in tono gentile.
    "Siete contenta di partecipare ad una cerimonia tanto importante? L'incoronazione di un re, non è una cosa da prendere alla leggera. Cosa ne pensate di re Lantis e della sua futura consorte?"
    Altre domande, sono contenta di poter parlare con lei, mi sembra davvero una dama a posto.
    «Sono onorata di aver partecipato all’incoronazione di Re Lantis e triste allo stesso tempo. Re Rikard era un Re ed un uomo giusto ma sono certa che suo figlio farà altrettanto bene per il nostro Regno a cominciare dalla vittoria della guerra. Voi che ne pensate del nostro Re?»
    Domando curiosa di sentire la sua opinione.
    Ultima modifica di Lilla_20; 2nd July 2015 alle 02:16

  2. #1652
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS



    La testolina di Loren frulla e dopo aver osservato la Water mi risponde in tono cordiale:"Non mi pare vestita male. Dopotutto ognuno ha un suo particolare stile, non trovate?"
    E questo spiega parecchie cose.
    "Ma certo, Lady Loren. C'è chi ha stile e chi non sa proprio cosa sia."



    Dopo aver risposto alla mia domanda sulla cerimonia e sui due promessi mi chiede cosa ne penso del re. Potrei risponderti un'infinità di cose, tipo che bacia bene, ha un arnese piuttosto ben messo, un torace ampio e muscoloso ... ma mi limiterò a dire: "Lo conosco piuttosto bene, non come vorrei, in effetti, ma è una cosa a cui si può sempre rimediare. Re Lantis è una persona risoluta, convinta nelle sue idee e molto abile in politica. Cosa potremmo mai desiderare di più dal nostro re?"




    Non capisco se è davvero così o se è solo una maschera la sua, una maschera come quella del giullare Gildas. "Siete molto giovane, cosa vi ha spinto ad unirvi alla lotta? Sapete che dovrete scendere in battaglia prima o poi? Potreste morire anche domani, chi ve lo ha fatto fare?"




    Quali sono le sue motivazioni dietro tutto questo? E' davvero così ingenua che pensa che tutti i giorni qui si beva vino o si faccia baldoria intorno ad tavolo o nasconde un secondo fine?



  3. #1653
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Gildas Demonar
    TORRE DELLA MEZZA LUNA
    Guardo la principessa, nei miei occhi vi è solo rabbia, rabbia mista a frustrazione per la sua chiusura mentale. Mi guarda quasi a voler rimarcare l’orrendo spettacolo che sto dando di me stesso davanti a lei, voleva una spiegazione di ciò che è successo? La sta avendo ma tutto ciò che ne ricavo sono solo sguardi allarmati e perplessi. Cosa dovrei fare? Dire semplicemente “oh mia cara e dolce princy, sapete che dentro di me alberga un mostro spietato di sangue che è nato nel momento in cui ho squartato senza remore mia madre davanti a una platea di nobili al mio palazzo?” e cosa ne ricaverei? Solo altri sguardi allarmati e perplessi, o peggio, una bella decapitazione qui davanti a tutti come è successo a Callien e a quella vecchia ciabatta di Taras. Per lei sarebbe l’opzione più semplice al momento. «Sir Gildas, non sono solita giudicare le persone a priori, tanto meno per stupide dicerie di corridoio. Le vostre parole mi offendono, non credo di aver mai dimostrato il contrario o di avervi trattato da pazzo.» ah no? E allora cosa significano tutti quegli sguardi e quelle frasi allarmate in ogni occasione che prevedeva la mia presenza? «Strano, e con un...eccentrico ed a volte inopportuno gusto nel vestire...» sbuffo rumorosamente e noto il suo volto distendersi in un sorriso. Poso il mento sul palmo della mano e mi appoggio al ginocchio mentre continuo a osservarla «...ma non pazzo.» sgrano gli occhi mordendomi un labbro. «Se sono qui è per sapere la vostra versione dei fatti, non quella di altri. Non volevate uccidermi, la cosa mi rallegra, ma la vostra khopesh ha trapassato il cuore del mio clone, quindi certamente capirete la mia necessità di ricevere da voi una qualche spiegazione» mi rimetto dritto prendendomi qualche secondo per pensare a qualcosa da dirle senza spaventarla «e va bene…» in quel momento un servo ci interrompe avvisandoci che l’incoronazione sta per cominciare mi alzo e la guardo negli occhi piegando in su le labbra in un mezzo sorriso «se vorrete ancora, più tardi, continuare questa conversazione, sarò disposto a rispondere a tutte le vostre domande...» la ragazza annuisce senza rispondere oltre. Mi piego in un profondo inchino cavalleresco facendo roteare la mano davanti a me prima di rivolgerla verso di lei «ora… come la vostra etichetta impone, un nobile cavaliere deve accompagnare la sua dama ovunque ella voglia…» le porgo la mano facendola alzare delicatamente, dopodiché abbasso il gomito di modo che possa appoggiarvisi «vogliamo andare Mia Signora?» vedo la principessa rasserenarsi e porgermi il braccio tranquilla, ignara di tutto ciò che potrebbe subire solo standomi accanto «certo, la sala del Giudizio ed il nostro Re ci attendono. Avremo modo più tardi di riprendere la nostra conversazione» le rivolgo un cenno d’assenso e insieme scendiamo verso il glados attraversandolo verso il luogo dell’incoronazione…

    SALA DEL GIUDIZIO
    Arrivati finalmente alla sala, lascio andare la principessa congedandomi con un cenno del capo e guardandomi intorno, subito gli occhi di molti dei presenti si puntano su di me. Ne riconosco qualcuno, molti di loro sono addirittura pochi degli armaioli arricchiti col commercio di armi di Vygrid. Ognuno mi guarda con sdegno e altri invece con malizia in ricordo delle varie notti passate con loro, donne e uomini tutti. Sento i loro occhi su di me e nel voltarmi, noto la figura alta e snella della moglie di Lord Calliston che mi guarda con odio, disprezzo per ciò che ho fatto a suo marito. Ignoro lei e il resto degli sguardi e avanzo deciso verso una delle sedie libere accanto a Vicent e alla principessa. «Gildas…» sobbalzo sulla sedia quando d’un tratto, due mani forti si posano sulle mie spalle agguantandomi con forza e stringendo appena, volgo di poco lo sguardo osservando la figura di mio padre, l’abito rosso e beige ostentano i colori del nostro casato e sul capo vedo che gli manca il simbolo di Vygrid, lo stemma di acciaio posto sopra le alte mura della nostra città e che ora lui non rappresenta. «Padre…» mugugno appena mentre la sua stretta si fa più ferrea sulle mie spalle provocandomi delle fitte allucinanti. Mi impongo di non fiatare più e con la coda dell’occhio vedo che rivolge lo sguardo verso Vicent per poi guardare la figura alta e fiera di Lantis. La cerimonia ha finalmente inizio, il sacerdote entra nella sala e lentamente incorona Lantis come nuovo Re di Dohaeris. Cassandra si inginocchia e pronuncia fiera il suo giramento da Primo Cavaliere. Finalmente l’incoronazione ha fine dando così il via ai festeggiamenti tra fiumi di vino. Cassandra si avvicina a Vicent per parlargli dopo che questi si è avvicinato a un suo parente, sembrano tutti così contenti. «Vieni!» dice mio padre imperioso lasciando finalmente la presa sulle mie spalle, non attendo oltre e titubante mi alzo dalla mia sedia per seguirlo in un angolo della sala «quello che hai fatto all’Auspex non è passato inosservato.» mi guarda squadrandomi da capo a piedi per poi tornare sui miei occhi «sapevo che gli anni passati in catene avrebbero finalmente ripagato con la bestia che sei ora!» dice quasi senza espressioni mormorandolo appena per non farsi sentire da altri. Il suo dito si muove poi verso la mia faccia «ora togliti quella cosa… mi fai schifo conciato così!» stringo i pugni lungo i fianchi sibilando tra i denti «no!» dico con sdegno, per la prima volta sento qualcosa di diverso in me, sento di potergli tenere testa. «Se non vi aggrada il mio abbigliamento, allora tornatevene a Vygrid.». Mi volto di spalle ignorando le sue reazioni e mi allontano a grandi falcate verso Vicent e Cassandra. «Vi dispiace se m’intrometto? L’aria qui comincia a farsi pesante…» mi volto per un attimo non vedendo più mio padre… per il momento starà calmo, non può scatenare una lotta qui dentro… almeno spero…

    *Azioni e frasi di Esperin concordate con Serenarcc

  4. #1654
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Vedo il cavaliere ora più calmo e quasi propenso a dirmi qualcosa di concreto su quanto accaduto, ma purtroppo è un servo ad interrompere la nostra conversazione informandoci che è giunto il momento di recarci alla cerimonia.



    Ovviamente non posso procrastinare, per cui acconsento a riprendere il discorso nel pomeriggio, e più rilassata accolgo il suo gesto di porgermi il braccio per dirigerci verso la sala del Giudizio. L'uomo che ho davanti è galante, educato, non riesco ad associarlo al sadico che mi ha puntato una spada nel cuore. Voglio sperare davvero che ci sia una spiegazione, voglio riporre ancora un minimo di fiducia in lui nonostante tutto, perchè i suoi occhi mi sembrano sinceri. In ogni caso questa giornata non deve essere turbata da altre questioni, questo giorno è di Lantis, del Re, e di nessun altro, sebbene mi senta a disagio per il tumulto interiore che sento.


    Sala del Giudizio

    Quando arriviamo la Sala del Giudizio è già gremita di gente, fatico a mantenere le apparenze ostentando una calma ed una gioia che in realtà non provo, mentre Sir Demonar si congeda ed io prendo posto accanto a Vicent, al quale rivolgo un sorriso appena accennato apprezzando la sua compostezza.



    Mi guardo intorno incontrando visi familiari ed altri meno, Lord giunti qui da ogni parte del Regno per acclamare il loro nuovo Re, a celebrare questo importante evento che segnerà la nascita di una nuova epoca, di una nuova Dohaeris. Alcuni nobili mi porgono i loro saluti, altri restano giustamente concentranti su Lantis nel momento in cui entra nella sala e siede sul trono.



    Nella stanza scende il silenzio mentre il Decimo Idra si inginocchia e pronuncia il suo giuramento, parole cariche di rispetto, di abnegazione. Una fiducia, quella riposta in Cassandra, che sono certa mai verrà tradita, perchè lei mai lotterebbe per un vessillo diverso dal nostro. Ed in tutto questo, il magone che sento cresce, perchè io ora come sempre dovrei condividere questo pensiero, condividere questi ideali ed essere certa delle scelte di mio fratello e fiduciosa riguardo al futuro. Eppure...quel tarlo continua a consumarmi dall'interno, diventando più persistente quando incontro quei volti che tanto odio. Lord Tywin che non stacca un momento gli occhi da Lantis, tanto più quando il sacerdote ripone sulla sua testa la corona, ed il ciambellano gli porge il calice di vino come da tradizione.



    E Lumen, quell'arpia bionda senza pudore e senza coscienza, che ostenta un vestito di colori che non merita, che non la rappresentano affatto, adornato di quei diamanti sporchi di sangue, sporchi anche del sangue di mio Padre.



    Distolgo lo sguardo da lei prima di sentire il sangue ribollire nelle vene, ed incrocio gli occhi di Aiden, al quale rivolgo un altro sorriso. Sorrisi di circostanza, sorrisi per mostrare quello che non sento affatto, sorrisi dovuti, sorrisi falsi. Ed un sorriso rivolgo anche a Sir Demonar, che solo ora mi accorgo aver preso posto accanto a noi, e a Cassandra che si avvicina a Vicent chiedendo di suo nonno, comincio a sentire i muscoli della mascella doloranti, potrei avere una paresi facciale. Torno a fissare Lantis che alzando il calice e mostrando un sorriso tirato prende parola "Brindo a Dohaeris e agli dei, che mi proteggano dalle insidie e mi diano la luce del giudizio. Vino, signori, vino per tutti". Vino, vino per festeggiare, vino per ingraziarsi il volere degli Dei, vino che prendo tra le mani e resto a fissare, vino rosso...come il sangue che sta ingiustamente scorrendo a causa di questa guerra. Vino che bevo con fatica, nonostante l'ansia ed il voltastomaco, per rispetto alla tradizione. La luce del giudizio... quanto vorrei che fosse così, quanto vorrei che Saraswaty fosse in grado di illuminare il tuo cammino Fratello mio.
    La folla si alza e prende parola, manifesta tutto il proprio appoggio al nuovo Re di Dohaeris, a colui che d'ora in poi compierà le scelte necessarie a ristabilire la pace e a far prosperare il Regno. Continuo a guardarlo, ferma seppur forzatamente partecipe degli eventi, fin quando a cerimonia conclusa Lantis non mi viene vicino a mi propone di accompagnarlo alle tombe dei nostri genitori, come avevamo stabilito.



    Luna di Diamante

    Lo seguo in silenzio, con ormai questo macigno che sono abituata a sentire sul cuore. Tante parole vorrebbero uscire, vorrebbero essere gridate. Tante richieste di spiegazioni, tante suppliche di cambiare qualcosa, tanti consigli su come fermare l'ascesa di quell'infame casata. Ma resto in silenzio, perchè so che le mie parole non sortirebbero l'effetto desiderato, perchè so che Lantis sa già cosa fare e certamente è più avvezzo di me a queste questioni. Raggiungiamo le tombe nel giardino privato di Luna di Diamante e nuovamente sento gli occhi farsi lucidi, anche se mi costringo a mantenere una calma apparente davanti a lui, per non sminuire questo giorno così importante aggrappandomi al passato. Si fa consegnare da un servo delle belle orchidee che poi ripone tra le due tombe, e mi avvicino anch'io per sistemarle in modo più preciso. Lux è ancora lì, splendida e lucente accanto a Lui come quando era in vita, a testimoniare il grande guerriero che era. La tocco con la punta delle dita per un breve istante, per poi rialzarmi e tornare accanto a Lantis, senza dire nulla. E' lui tuttavia, con dolcezza e delicatezza, a prendere la parola <<Ho sempre saputo che questo giorno sarebbe stato senza di lui... ma speravo che arrivasse con Dohaeris in pace ed io magari più adulto, così come te con una tua famiglia... dopo la morte di mamma... è andato tutto storto>> il tono è triste seppur determinato, so bene quanto il lutto per nostra Madre lo abbia cambiato, così come quello per nostro Padre sento sta cambiando me <<Lo so...>> mi limito a rispondergli, senza guardarlo. Tutto sarebbe dovuto andare diversamente, questa guerra non avrebbe dovuto avere motivo di esistere, come anche tutto questo dolore. Ora possiamo solo andare avanti, sostenendoci a vicenda. O perlomeno sostenendo io lui, come ho sempre fatto. <<Esperin, purtroppo dopo questo giorno dobbiamo affrontare una dura realtà. Lord Tywin non ha creduto alla storia di Ryuk e noi abbiamo bisogno di una sua alleanza...>> mi dice poi, tutto d'un fiato. Lord Tywin, era ovvio che non avrebbe accettato per molto tempo la vuota promessa fattagli quel giorno, e con nostro Padre ormai morto era scontato esigesse una garanzia...una garanzia che ovviamente ha i capelli biondi ed il cervello vuoto. Quindi non è servito a nulla nascondergli ciò che quell'animale ha fatto, credevo che tenendoglielo nascosto avrei permesso a questa farsa di stare in piedi ancora per un pò di tempo, ma ormai non è più necessario. Devo dirglielo, dirgli che mi ha rapita, dirgli del suo piano, dirgli di Niniel soprattutto, in modo da ragionare insieme su come affrontare questa situazione. <<Lantis...>> inizio, cercando di trovare le parole, ma lui mi blocca <<La farsa non potrà durare per molto>> e dal suo tono impassibile e deciso, come dal suo sguardo, capisco che è inutile. Inutile parlargli, inutile cercare di spiegargli, di proporgli un piano alternativo <<Hai già fatto la tua scelta Lantis>> rispondo soltanto, atona, per poi aggiungere dopo qualche istante <<Come ti ho già detto, non hai bisogno della mia approvazione>>. Ancora una volta, come ieri in camera, rinuncio a parlargli...e la cosa mi spezza il cuore. Ma la rabbia monta dentro di me, il sangue ribolle nelle vene così come la mia energia che sento quasi esplodere, ma che mi sforzo di contenere, e questo sentimento è più forte del dispiacere. Ha già deciso, ha già pattuito tutto probabilmente anche con loro, ha già unito formalmente le due casate. Ha già concesso a quella meretrice di ricoprire il ruolo di sua sposa e di Regina, ha già assicurato al Lord una discendenza col suo sangue...o comunque sta per farlo. Non ti serve la mia approvazione Lantis, io devo solo annuire, annuire e sostenerti. Come ieri, come oggi, come sempre. Ed è quello che faccio... annuisco anche stavolta.


    *Post concordato con Mary per le azioni e le parole di Lantis

  5. #1655
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Nymeria Hammerfell

    La septa e Lady Araneae continuano i loro battibecchi mentre io mi precipito alla finestra per respirare a pieni polmoni l'aria fresca, non voglio morire asfissiata dalle flatulenze della vecchia.


    <<Visto con chi condividi la stanza? Ha appena ammesso di "fingere con tutti". Dovresti ringraziarmi, Nyme->> mi avverte Deirdre prima di venire interrotta da un servo che ci comunica l'inizio della cerimonia.
    Araneae si scusa per il suo comportamento con la septa, non mi interessa molto la cosa, io son diffidente con tutti, ma le sorrido e accetto l'invito per un'altra colazione.
    Entrambe ci laviamo e ci cambiamo, poi ci incamminiamo verso la sala del giudizio.



    SALA DEL GIUDIZIO


    Nobili di tutta Doaheris si accalcano attorno alle figure più importanti e influenti, come il Comandante e la septa, io cerco di confondermi tra la folla anche se non è facile con l'armatura che indosso, una vera trappola d'acciaio, ma cerco di apparire fiera e disinvolta come Lady Cassandra e Sir Dreth.


    Assisto alla cerimonia d'incoronazione, ma resto delusa per il mancato annuncio delle nozze, temo che il nome della Regina resterà ancora avvolto nel mistero per molto.
    Che noia! Brindo con gli altri per non apparire scortese, poi rimango ad osservare i presenti.


    Nessuno bada a me, questo è uno dei pochi privilegi di non essere una nobile e ho tutte le intenzioni di usufruirne, se incontrerò qualcuno di interessante sarò io a presentarmi a loro.
    Ultima modifica di albakiara; 30th July 2015 alle 02:12

  6. #1656
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters




    Continuo a guardarmi attorno sperduta. Qualcuno si ferma per porgermi i suoi saluti, complimentarsi per il vestito..ancora e ancora! Quando finirà questa cerimonia?



    In lontananza scorgo la septa con l'espressione perennemente stanca e annoiata. Mai una volta che sorride a qualcuno, a meno che non lo stia prendendo per i fondelli.
    Mi aspetto delle dritte, forse dovrei congratularmi di persona con Lantis, invece si siede accanto a me e mi fa: <<Mi dispiace rovinare questo momento in cui vi state dando effettivamente al divertimento più sfrenato...ma dobbiamo parlare.>>.



    <<...Ho da avvisarvi di un pensiero che mi ronza in testa da ieri, ma qui ci sono troppe orecchie. Seguitemi. Se qualcuno osa fermarvi per qualche complimento al vestito, dategli un pugno!
    >>.



    Che simpatica vecchina! Darei volentieri un pugno a qualcuno...lei si offre volontaria? Mi alzo dalla sedia, curiosa di sapere di cos'altro deve parlarmi o avvisarmi, ancora.



    Spero che Esperin non diventi gelosa visto che ora ho tutte le attenzioni della sua septa.
    A proposito della mia amica, non sono riuscita ancora a scorgerla. Non le parlo dal giorno precedente alla battaglia dell'Auspex.
    La Strega dell'Ovest mi chiede sussurrando del Lord mio padre, ma non ho visto nemmeno lui ed è così che le rispondo.
    Giunte in un luogo meno affollato, ci posizioniamo con le spalle al muro.



    E' qui che le sento fare una strana affermazione: <<...avete rimesso il bracciale.>>.
    Mi volto verso il suo rugoso viso, inarcando le sopracciglia, stranita. Mi guardo le nude braccia ed ho solo un braccialetto d'argento con lapislazzuli al polso della mia mano destra. Ed è la prima volta che lo indosso.
    "Di cosa state parlando?" le chiedo, perplessa.


    N.B. Alinor è l'unica a non vedere nè sentire (qualora si toccasse il braccio) il bracciale.
    Ultima modifica di scarygirl; 5th July 2015 alle 00:11


  7. #1657
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth

    Sala del giudizio


    <<Vi dispiace se m’intrometto? L’aria qui comincia a farsi pesante…>>, mi volto verso Gildas, sorridendogli, e poi con la coda dell’occhio cerco di controllare i dintorni. Mi sento inquieto… Non ho potuto fare a meno di notare che gli occhi di Lord Astor Demonar si sono posati per ancora una volta su di me.



    Quello sguardo ieri notte complice il buio e la folla non avevo avuto modo di riconoscerlo, ma ora sotto la luce del sole mi è lampante: era lui...



    Sono comunque contento per Gildas, almeno suo padre sembra volergli bene, poco fa gli ha perfino dimostrato il suo sostegno poggiando in pubblico le mani sulle sue spalle. Sospiro e lascio che il mio pensiero vada a mia madre, mio padre e mio nonno Ulfric... Mi mancano. Quando il nuovo Re e Lady Esperin si congedano il mio sguardo indugia per un breve attimo sul viso della fanciulla, ma le parole di Dora riaffiorano beffarde nella mia mente facendomi riflettere e perfino vergognare di me stesso. Non riesco più a guardarla con gli stessi occhi ed il mio cuore che prima perdeva un battito ora non avverte più nulla se non lo squarcio ed il vuoto che Selene mi ha lasciato… Colei che Dahmer mi ha portato via. Cerco però di scacciare la rabbia e mi fingo sereno, cordiale e tranquillo.



    Sorrido per unirmi ai festeggiamenti, converso pur di non turbare gli animi dei miei due amici e solo quando termino di parlare fisso quel trono con occhi pieni di speranza.



    D’un tratto tutto ciò che mi circonda si annulla, le risa, il vino, la folla, gli sguardi ogni cosa non è che un futile contorno... Al futuro ecco a cosa devo pensare. <<Lantis Raeghar sarà un buon Re>>, dico con convinzione prima di puntare lo sguardo su Cassandra. Attenderò che mi dica qualcosa e se non ci sarà altro a trattenermi allora io mi congederò e tornerò alla torre della mezzaluna.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 26th July 2015 alle 03:19



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

  8. #1658
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Ci fermiamo con le spalle verso il muro in un punto in cui sembra ci sia più spazio per poter parlare senza essere ascoltate troppo.
    Alla mia richiesta del bracciale, si guarda confusamente le braccia...ma è idiota?
    Insiste per un paio di secondi a guardarsi l'altro, quello sul polso, mentre la osservo leggermente incredula:
    "Di cosa state parlando?" mi chiede di rimando, con faccia dubbiosa.



    Qualcosa non va. Stringo e riapro le mani più volte, che sono stese lungo i miei fianchi, cercando di ragionare...
    <<Uhm...piccola svista, per un attimo ho pensato che aveste rimesso il bracciale a forma di serpente, quello che di solito mettete qui...>> dirò allungando un dito lentamente, per cercare di sfiorarlo.



    E' un'illusione o cosa? Che sta combinando la Setta?
    Comunque sia, non me ne preoccuperò oltre, che io capisca che diavolo succede a quel bracciale o no!
    Mi guardo intorno ancora una volta, non vedo il Lord della Terra dei Fiumi da nessuna parte, in compenso noto il Re uscire con la sorella.
    Tossicchio, prima di sussurrare verso di lei con la voce, ma con lo sguardo rivolto alla platea, di modo che se sembri che parlottiamo del più e del meno:
    <<Da quando ieri mattina abbiamo saputo della morte di Rickard...mi frulla qualcosa per la zucca: un Re non governa da solo, eppure quella corona in testa se l'è messa...e senza di Voi. Senza nemmeno fare un discorso diretto alla futura consorte. Questa faccenda puzza, glielo dice una che di fetori se ne intende!>> dirò voltandomi verso di lei per un breve secondo, con una smorfia ironica. Non è questo però il motivo principale per cui lo penso...



    <<AffidarVi a me? Ci ho creduto davvero all'inizio, e potrebbe essere ancora così se mi sbagliassi, ma forse il Re l'ha fatto solo per non occuparsi lui stesso di Voi, per scrollarsi di dosso qualcuno di cui non condivide gli ideali...e aspettare l'inevitabile. Lantis non è come suo padre, lo sapete anche Voi....non manterrà certo tutte le promesse che ha posto il suo genitore.>> terminerò guardandola con un sopracciglio alzato.



    Tasse in più, chiusura agli stranieri, tagli economici ai feudi minori, e tutto il resto....Rickard non voleva nulla di tutto questo.
    E non voleva nemmeno Lumen in sposa a suo figlio.
    A ben pensarci...Ryuk non è la spia. E se lo sa lady Esperin, lo sa anche Lantis....quindi prima o poi quel matrimonio salterà, e Lantis lo ha messo solo come diversivo. Un diversivo che ora crollerà, a meno che non si presenti qui Ryuk pronto a mettere un anello al dito a lady Esperin! Ah!
    Se capirà cosa intendo dire con i miei sospetti, le dirò ancora:
    <<Dovete trovare Vostro Padre e chiedergli se ha parlato con Lantis, se chiede perchè date un pugno anche a lui!>> sottintendendo che dovrà evitare il discorso nel caso in cui non ci avesse parlato o non sapesse nulla.



    <<Non è detto che io abbia ragione, ma....difficilmente questo accade. Parlerò con la principessa appena tornati alla Torre, in seguito cercate di trovare il tempo di farlo anche Voi.>>


  9. #1659
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Sala del Giudizio

    Vicent si sforza di sorridere, so che è preoccupato ma la malattia di suo nonno sembra essere qualcosa di lieve, dovuta forse all'età e alla stanchezza.



    Governare Aeglos non è cosa da tutti, mio padre ha sempre nutrito un enorme rispetto per Lord Ulfric. A proposito di Jubert De Lagun, mi pare doveroso avvicinarmi per salutarlo.



    Non abbiamo avuto molte occasioni di parlare dopo la defezione di Andreus, ma... è un uomo duro, severo, ligio: nonostante io sappia bene quanto voglia bene a mio fratello e stia soffrendo per questa situazione, so con la stessa certezza che non lo ammetterà mai. Eppure, vorrei tanto parlargli di lui, chiedergli perchè Andreus ha lasciato Gaearmir senza dire niente, senza salutarmi. Una domanda che non ho avuto il coraggio di porre nemmeno al diretto interessato nel nostro scambio epistolare. Bel cavaliere sei, Cassandra, che non hai nemmeno la forza di sciogliere i dubbi che tengono legati i membri della tua famiglia! Devo smetterla di essere così sciocca, devo essere più risoluta, devo maturare, il ruolo che ricopro me lo chiede. Lantis me lo chiede. "Padre, è bello rivedervi dopo tanto tempo... mi sembrate in salute, ne sono lieta" dico al Lord della Terra delle Sirene dopo essermi un attimo scusata con i miei interlocutori.



    Mi guarda fiero, mi mette una mano sulla spalla e mi sorride. Non è mai stato un uomo di molte parole, come tutti quelli che vivono al Nord. Da piccola, lo credevo invincibile. Ma quegli occhi così simili a quelli di Andreus per me sono una pianura verde e soleggiata senza alberi, senza ombre, senza segreti. Soffre, io posso vederlo, forse solo io. Fa per andarsene ma gli dico ferma, senza inflessioni nella voce che possano tradire la mia agitazione. "Sta bene... è vivo e sta bene".



    Mi limito a dirgli solo questo e poi torno da Vicent, cui propongo di tornare alla Torre. "Signori penso sia il momento di tornare, tra poco inizierà la riunione alla Torre" dico ai presenti. Lo so, dannatamente ne sono certa che Jubert De Lagun abbia sorriso a quella mia frase.



    So che sei sereno, papà, so che ora ho allietato un poco quel tuo cuore così duro e ottuso.

    Torre della Mezzaluna

    Sorrido a Vicent e ci incamminiamo insieme verso il Glados e in un attimo siamo alla Torre. Anche Sir Gildas ci segue, ma si dirige subito alla fontana, silenzioso e pensieroso. "Sono contenta che tuo nonno non abbia nulla di grave... per quanto un parente possa sembrarti duro o possa farti soffrire, il legame del sangue è qualcosa che ti urla sempre dentro" gli dico con le lacrime agli occhi. Siamo soli, nessuno ci vede, ci siamo spostati all'interno dell'edificio coi dormitori proprio perchè me le sentivo. Le sentivo avanzare inesorabili queste stupide lacrime da mammoletta. Oh dei, proteggeteci e indicateci il cammino, perchè mai come ora pare oscuro e disseminato di tranelli.

    Azione con Vicent concordata con Damnedgirl e di Gildas con Simskingdom

  10. #1660
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    Stringo i pugni e sento le unghie penetrarmi nella carne, ne avverto l'acuto e sottile dolore che cerca di trattenere la rabbia che ho dentro di me, come se lei mi stesse scivolando dalle mani e io non riuscissi a imprigionarla. Esperin è rassegnata, atona, indifferente. E' tutta una pantomima, una maschera, so bene qual è la verità. E' arrabbiata, delusa, lontana. La sento così lontana da me, così fredda che vorrei abbracciarla per sentirne ancora il calore, l'affetto, per rivedere il suo sorriso gioioso. Non sono più in grado di farla sorridere, oramai. Lui... Drako ci riusciva sempre. Questo strano sentimento oscuro, così simile all'odio, continua a scavare la terra in cui è sepolta la mia anima. E va sempre più a fondo, sempre più profondo, nelle viscere del mio cuore. Quello spettro nero... me lo sarò sognato? Qualcosa dentro di me mi suggerisce che era reale. Tremendamente reale. Dovrei rivelarle questa follia? Potrebbe mai credermi? So che vorrebbe esplodere, conosco il suo odio per i Leithien. Sorella, non sai quanto il mio sia ancora più feroce. Digrigno i denti... allora è così, sono davvero solo in questo cammino? Ci speravo, speravo con tutte le mie forze che almeno Esperin mi sarebbe stata vicina. Fisicamente è così, ma i suoi pensieri volano lontano, mi sfuggono come farfalle che io cerco di catturare con un retino rotto. Come un cervo cui scocco una freccia spuntata. "E' stata una delle decisioni più difficili della mia vita... c'è solo una donna che sposerei e... anche lei probabilmente mi disprezza" le dico guardandola con un sorriso tirato, una maschera tragica della mia sofferenza. "Preferisci essere attaccata da due pescherecci degli Waters o dal poderoso esercito di Lord Tywin a fare razzia di tutto ciò che incontra?" le domando improvvisamente facendomi rabbioso. Mi agito, decisamente non riesco più ad essere distaccato. Non con mia sorella, non con tutto il risentimento che ho dentro per una situazione che non ho voluto io. "Quei fottuti diamanti ci servono come l'aria, comprendi questo? Pensavi davvero di poterti fidare di Ryuk Leithien? Hai idea di quanti nostri compagni gli ho visto trucidare con la stessa facilità con cui ti pettini i capelli la mattina? I Leithien sono gente senza onore e questo, in politica, è un grandissimo vantaggio. Sono disposti a tutto, sono ricchi e sono potenti. Quando mi mostrerai di possedere un esercito abbastanza forte da opporre ai Leithien, allora potrai prendere tu le decisioni su cosa c'è da fare" le dico stizzito ma mi calmo subito quando un raggio di sole colpisce Lux, la lama di nostro padre. "Rickard Raeghar... non ha fatto nulla di diverso rispetto a quello che sto per fare io... perdonami... io... ho perso il senno per un attimo... non volevo sgridarti, non lo farei mai. Sono solo un po'... stanco..." balbetto e fatico a respirare. Mi poggio su una colonna vicino la tomba, mi sento quasi di svenire. Il caldo non è afoso, è vero che non dormo da alcune notti ma sono un soldato, sono addestrato, posso reggere qualche nottata insonne. Senso di colpa per quel che ho fatto? No, ho dovuto farlo, dovevo far giungere questo giorno. Dohaeris ne aveva bisogno. Scuoto la testa e mi rimetto subito in piedi, guardo mia sorella tristemente ma sforzo un sorriso. "Cerco sempre di fare la cosa giusta... è quello che fa un re... non sono più un reggente... e questa corona è più pesante di quel che pensi... e gli dei hanno voluto che la portassi io" le dico mesto, riportandomi al mio solito tono serio. "Dobbiamo tornare alla Torre, la riunione sarà breve, così potrai riposare" le dico cercando di mostrarmi dolce e gentile. Dei, vorrei avere un poco di quella tua luce, padre, solo per lei, solo per Esperin. Ma le tenebre mi avvolgono e ormai sto annegando, sto naufragando in un mare oscuro e colmo di ombre.

    Se Esperin andrà alla Torre al prossimo post, Lantis la segue

 

 

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