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  1. #1791
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Gildas Demonar

    Vedo la donna avvicinarsi lentamente a me e sedermisi accanto parlando tranquilla, dice che gradisce la compagnia di entrambi e si congratula con me la vittoria… ma è seria? No cioè, davvero paragona me a quel coso? No… SUL SERIO? Sbuffo, ma poi sobbalzo lievemente quando la donna si avvicina al mio orecchio sussurrandomi «l'altra sera, quando vi ho donato il diadema... non so... forse ho detto o fatto qualcosa di sconveniente e temo di averVi offeso. Sappiate solo che non era mia intenzione offenderVi in alcun modo e se l'ho fatto... Vi prego di perdonarmi. Il diadema è un regalo per Voi. Non voglio assolutamente nulla in cambio...» basta mentire. Sono stanco. Io non capisco più nulla. Non so più a chi credere, non so a chi parlare. Tutti mi guardano come un pazzo, chiunque. Mi scosto dalla donna spostandomi appena sull’erba mentre continua a rivolgersi a Coso complimentandosi per il suo volo da fatina. Storco il labbro in segno di disgusto e torno con gli occhi sulla fontana. « Sì Milady, il mio è… un difetto di famiglia se mi permettete il termine un pò ortodosso; abbiamo un legame molto forte con il nostro elemento e volare è… sì, meraviglioso, mi fa sentire libero» odio le falene… sono fastidiose, monotone e pallide. Non ho nemmeno capito come si chiami questo tizio. Ma vabbè, non sarà di certo importante. L’uomo mi si avvicina e guardandomi in volto per un attimo, mi si avvicina all’orecchio «lo sapete cosa penso di voi Sir Demonar in questo momento? Che siete ridicolo come vostro padre» mi volto per un attimo verso di lui con rabbia mentre la mia testa comincia a pulsare per il dolore. Sento le urla e le risate di Nikah farsi strada nel mio cervello e amplificarsi in un susseguirsi di dolori lancinanti che si fanno sempre più persistenti. Sul mio volto l’espressine muta, si sdoppia in due metà perfette tra piacere perverso e dolore. Mi porto una mano sul volto mentre ispiro l’aria coi denti, lotto e mi agito per un attimo sentendo il mio corpo invaso dai tremori che ad occhio non consapevole sembreranno brividi di freddo. Lentamente una risata, d’dapprima sommessa, mi fa inarcare le spalle in avanti dipingendomi sulle labbra un ghigno spalancato mostrando i denti e tirandomi gli angoli della bocca. Sento dolore e piacere mescolarsi insieme mentre lascio scivolare Gildas. Apro le dita lasciando osservare i miei occhi che si spalancano dietro la maschera in una espressione di pura e perfetta euforia. Rido, rido sempre più forte fino a riempire il cortile, la mia risata scoppia dalle mie labbra «fatti da parte Gildas!» dico in un sussurro a me stesso. «ihihihihihih» lascio cadere la mano sull’erba guardando il tizio che si è allontanato di qualche passo e lo guardo negli occhi ancora con quella espressione stampata sul volto «ridicolo… ihihihihih… osi definire Astor Demonar ridicolo… oooooh, devo dedurre che da te i bardi hanno cantato male… ihihihih... o magari sei troppo stupido per comprendere le loro parole...» improvvisamente sento Gildas urlare e dibattersi quasi in un lamento mentre cerco una connessione con la mente del tizio, si trasmetterà come dolore nella sua testa invadendola e distruggendola dall’interno come se fosse una bolla pronta a esplodere. Sento una fiamma divampare nella mia mano e dopo qualche istante, ecco che mamma occupa il posto accanto a me, scatto in piedi e nel momento in cui le urla di Gildas l’avranno devastato scatterò verso di lui ruotando la testa di lato e affondando la mano di mamma nel suo stomaco, non mi fermerò fin quando non vedrò la punta uscire dall’altro lato e solo in quel momento saltellerò indietro lasciando mamma dentro di lui e saltellando di qualche passo «"veloce e folle come un Demonar", queste parole ti giungono nuove, Coso?» la mia risata esploderà nuovamente se il mio colpo l’avrà preso del tutto…



    Chrysanta ---> Forma dormiente
    Alterazione e illusione:
    Imposizione del dolore (Esperto) Genera forte dolore che pervade la testa del nemico: Emicrania fulminante, disorientamento e nausea

    *Il sussurro è rivolto a se stesso, quindi è come se lo sentisse solo lui

  2. #1792
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Prima di rispondermi Vicent abbozza un sorriso timido, continuando a guardarmi, per poi porgermi un foglio <<Io ecco… E’ davvero una sciocchezza…>> mi dice, lievemente imbarazzato. Prendo con attenzione il foglio in mano, sembra uno dei suoi disegni, ed è solo quando lo apro che la splendida immagine catturata su carta mi provoca un tuffo al cuore.



    Il disegno rappresenta me e mio Padre, in uno dei tanti momenti in cui mi dimostrava il suo affetto in pubblico senza badare alle rigide convenzioni. I lineamenti sono riprodotti fedelmente, come anche le proporzioni ed i dettagli, e la rappresentazione di luci ed ombre rende tutto l'insieme perfettamente realistico. E' semplicemente magnifico, non ho parole per descriverlo...potrei guardarlo per ore.



    Sento gli occhi farsi per un momento lucidi mentre continuo a fissarlo, ma subito dopo riprendo il controllo di me stessa ed alzo lo sguardo verso il cavaliere, col viso colmo di riconoscenza per questo dolce pensiero. <<Ho pensato ad un modo per dimostrarVi la mia amicizia ed il sincero affetto che nutro nei confronti della Vostra famiglia e questo dono ne è il risultato, dunque Vi prego di accettarlo>> mi dice, tutto d'un fiato.



    Un un sorriso illumina il mio viso nel constatare non solo la sua lealtà ed il suo sincero affetto per la mia famiglia, ma anche che ciò che mi ha rivelato giorni fa non ha danneggiato la nostra amicizia <<Vicent, Grazie. E'...stupendo. Non ho parole, davvero...>> gli rispondo, sincera, incapace di esprimere a parole quanto mi abbia fatto piacere questo suo dono.



    Per un momento tra noi scende un silenzio imbarazzante, nel quale non so bene come comportarmi, ma viene presto interrotto da un'ancella di Lumen che chiede a Vicent, da parte della Regina, i suoi servigi di guaritore. <<Mi duole ma il dovere chiama, con permesso>> esclama lui con un inchino, ed annuisco rivolgendogli un altro sorriso, lasciando poi che si allontani seguendo l'ancella all'interno dell'edificio.



    Torno a guardare ancora una volta il disegno con un sorriso dolce sul viso, per poi piegarlo e metterlo nella tasca del vestito, lo custodirò gelosamente, come ricordo di mio Padre. Dopo un sospiro volgo lo sguardo verso Gildas, notando che è ancora impegnato con Lady Araneae e Sir Fanon, e per quanto sappia di dover rimediare alle mancanze nei loro confronti, e soprattutto parlare ancora con Gildas, ho prima necessità di riprendere il discorso con il Comandante, e chiedergli aggiornamenti su come procedono le cose alla Torre ora che i nuovi alleati sembrano essersi ambientati. Così fermo Agatha e le ordino di raggiungere Aiden ed informarlo che lo attendo in terrazza per un incontro privato, e poi rapidamente attraverso il giardino per raggiungere il luogo stabilito. «ihihihihihih» una risata inquietante che conosco bene mi blocca, ed istintivamente mi volto verso Gildas, intento a parlare a Sir Fanon «ihihihihihih» urla ancora e ancora, e come in un flashback mi ritrovo all'Auspex, e questa sua stessa risata riecheggia nella valle poco prima di sentire lo stridio della sua lama che prova ad infilzare il mio cuore «au revoir princy ihihihihih». Continuo ad osservarlo turbata, per poi scuotere il capo e decidere di raggiungere la terrazza ed affrontare quello spinoso argomento più tardi. Quando finalmente arrivo, mi fermo ad osservare il cielo in attesa del Comandante. Ormai è sera, il sole è calato e lentamente sta lasciando il posto alla Luna, unica luce nel buio della notte. Quest'unica luce che però basta da sola a rischiarare le tenebre che altrimenti avvolgerebbero tutto, ed è così che mi sento ora... una piccola e flebile luce, nulla in confronto alle tenebre di Lantis, che però vuole ostinarsi a brillare e a lottare. Prima o poi farà di nuovo giorno, ne sono certa.

  3. #1793
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Lady Loren mi dice che sarà felicissima di allenarsi con me all'alba, dopo la partenza delle guerriere per il Sinelux e concordo con lei: in effetti è calata la sera ed è stato un giorno estenuante.



    Ho dovuto affrontare anche un turno di guardia notturno, avrei proprio bisogno di dormire. Non prima di compiere ciò che mi ha ordinato il Re. Raccolgo i disegni di Vicent, dovrà farne altri, inutile andare già ora in sala stampa... mi soffermo a guardarli, sono davvero splendidi.



    Se non ci fosse la guerra, se non dovessimo eseguire il nostro ruolo di soldati, il giovane Dreth potrebbe creare molti capolavori, ne sono certa.



    Prendo anche i dossier di Aiden, sono precisi ed esaurienti, devono solo essere aggiornati. Mi sento molto soddisfatta di avere dei compagni così efficienti, così ligi e talentuosi. Non faccio in tempo ad abbandonare la sala riunioni, però, che sua Maestà il re appare dal Glados, il viso è torvo, pensieroso. Mi metto sull'attenti abbracciando i fogli, mi si avvicina e mi dice che deve specificarmi meglio un particolare sulle taglie e sugli identikit: dovremo escludere da questo Ryuk Leithien. Cruccio un poco le sopracciglia... perchè dovremmo farlo? Al Valmorghuli con me è stato chiaro, il Leithien non è una spia reale, è fedele a Kalisi. E' un traditore, esattamente come tutti gli altri. Vorrei obiettare proprio in questi termini ma scruto meglio il suo viso: è stanco, di certo le mie riflessioni sono una fiera di banalità cui lui ha già pensato. Eppure sento che è mio dovere cercare spiegazioni... non so cosa fare. "Ai vostri ordini, Maestà, sarà fatto" gli dico un poco titubante.



    Mi guarda dritto negli occhi, severo, duro. "Una taglia sulla sua testa è anche del tutto inutile. Nessuno oserà mettersi contro Tywin Leithien, nemmeno per 500mila valyrie" afferma per poi congedarsi.



    Ha ragione, sono stata una sciocca a non averci pensato. Una rabbia sottile serpeggia sotto la pelle: maledetto Lord Tywin, maledetti diamanti e maledetti Leithien! Per quanto dovremo ancora essere in balia di questa diabolica famiglia? Lantis sembrava molto provato dall'incontro con il Lord... ma so che dentro di lui sta solo cercando di portare avanti le cose per evitare il totale disastro. Questa è la più grande colpa di Targaryus e Kalisi, l'aver scatenato questa guerra e portato il Regno ad dover affrontare scelte e situazioni davvero difficili.

    Azioni di Loren concordate con Lilla

  4. #1794
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LUMEN RAEGHAR

    Il ragazzone fa il suo ingresso, si impaccia all'inverosimile ma per nostra infinita gioia, possiamo denotare che è già a petto nudo. Sir Vicent è una creatura particolare, ne esistono pochi esemplari al mondo: probabilmente, non avrà minimamente pensato a quanto potesse essere ambiguo il presentarsi con gli addominali in bella mostra presso due dame alle Terme. Forse, non aveva nemmeno compreso che eravamo intente in un bagno. Tutto questo, insieme all'enorme timidezza che si fa largo sul suo viso, lo rende una preda ancora più appetitosa. E sono certa che anche la mia complice la pensa così. Cerca di curarmi i seni floridi e bagnati tenendo le sue grandi mani a fil di pelle, ma il mio piano riesce e in breve il guaritore si ritrova a palpare qualcosa di molto più sensuale dell'aria. Un altro uomo ne avrebbe già approfittato, avrebbe subito stretto la presa e strizzato l'abbondanza che la natura mi ha donato, ma non lui: il giovane si allontana fulmineo, è davvero veloce come raccontano i bardi, anche se ora ha ben poco del terribile Mietitore di Franthalia. E' costernato, a dir poco terrorizzato. "Oh Sir Vicent, non preoccupatevi, non vi mangio mica..." dico languidamente, avvicinandomi a lui. E' molto più alto di me, almeno 20 centimetri... chissà se può confermare questa estensione anche in altre parti. Poso le mie dita sui suoi pettorali, duri e forti come quelli di ogni guerriero che si rispetta, e faccio avanzare indice e medio come se stessero scalando una montagna, fino a giungere al suo mento. E' così spaventato e impacciato che non penso avrà la forza o il coraggio di scostarmi da lui. Giunta al mento, proverò a indirizzare il viso per incatenare i suoi occhi ai miei, già pieni e colmi di quella magia che tutti temono, per cui sono famosa. "Fa molto caldo qui, siete un uomo del Nord, sicuramente vi sarà insopportabile... levatevi i pantaloni, se sarete completamente nudo vi sentirete senz'altro meglio" gli ordinerò con lo charme. L'altra mano cercherà di compiere un altro compito: sarà poggiata sul cavallo dei suoi pantaloni, strofinerà in attesa che il genio della lampada esaudisca i suoi desideri.

    Alterazione e Illusione
    Charme- capacità di ammaliare e soggiogare la mente dell’avversario impartendogli un ordine (Non lo si può indurre a colpirsi da solo). Necessita di contatto visivo entro 5 metri

  5. #1795
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    La pelle del collo di Nymeria è soffice, liscia, i miei segni si vedranno benissimo.


    La falce viene richiamata e il sangue comincia a scorrere, dato che non vi è più la lama a tamponare la ferita, e con un tempo di reazione che mi lascia piacevolmente sorpreso la donna porta le sue mani sulle mie in un vano tentativo di liberarsi.


    Sono molto più forte, non riuscirebbe a staccarsele nemmeno se avesse tutto il tempo del mondo... e non ce l'ha. Le sue unghie penetrano la mia carne ma il dolore è quasi impercettibile, l'adrenalina funge da anestetico e perciò continuo a stringere, sempre più forte. Perché non si teletrasporta? Potrebbe facilmente svanire dalle mie mani, come aria. Incatena i suoi occhi ai miei, il desiderio di sfidarmi brucia nelle sue iridi, vediamo quanto sarà combattiva quando la sua carnagione inizierà a diventare blu. Abbassa lo sguardo, forse si sta rendendo conto che non può liberarsi, per poi rialzarlo e tornare a guardarmi. Ed è allora che sento l'ennesima fitta di dolore sempre alla schiena, nello stesso punto di prima, che mi costringe a rilasciare il collo di Nymeria. Dopo una fugace occhiata al pavimenti non mi ci vuole molto prima di capire cosa sia successo e riassorbo immediatamente la mia spada, allontanandomi dalla donna di qualche passo.


    Arma richiamata - Spadone
    Great Sword - Ammazzadraghi
    Il sollievo è immediato, ma la lama è comunque riuscita a penetrare nella ferita, e Raiden solo sa quanto io stia soffrendo al momento. Sto per caricare ancora il Fulmine nella mano destra quando un colpo di tosse all'ingresso dell'armeria mi distrae. È Agatha, che con il suo solito sguardo terrorizzato mi informa che la principessa mi sta aspettando in terrazza per un incontro privato. È davvero così interessata alle mie carte, o c'è dell'altro? Abbasso la mano, pensieroso... in effetti potrebbe essere giunto il momento di mettere in chiaro qualche cosa. Di scoprire altre carte.




    Mi volto verso Nymeria, sorridendole come se non avessi appena tentato di strozzarla. <<Ottimo allenamento>>, le dico gentile. <<Permettete?>>. Sollevo stavolta la mano sinistra e comincio a incanalare verso di essa la mia energia vitale.

    Difesa e recupero: Esperto - Rigenerazione
    Ferite di media entità (ferite profonde non mortali, ossa rotte, danni medi da elemento)
    Se accetterà le mie cure, quando avrò accumulato abbastanza energia mi avvicinerò a lei e mi occuperò di ogni sua ferita, concentrandomi in particolar modo sul ventre e sul collo. <<Avrei continuato con piacere, ma il dovere chiama>>, le dirò nel bel mezzo della cura.
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  6. #1796
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Nymeria Hammerfell

    Il comandante lascia la presa dalla gola e indietreggia leggermente, io invece mi inginocchio a terra boccheggiante e sfinita, con la vista leggermente annebbiata.


    Aria... Ho bisogno di riprendere fiato, ma non ho tempo, devo rimanere lucida e concentrarmi sugli attacchi del Comandante perchè nonostante l'abbia trafitto come un puntaspilli sembra non risentire affatto delle ferite, al contrario di me.


    Non credo potrò resistere ancora a lungo quindi devo escogitare un attacco potente per concludere alla svelta l'incontro, ma purtroppo non mi viene in mente nulla considerato che il mio elemento è debole contro il suo.
    Sento una voce femminile dire qualcosa circa la principessa, cerco di mettere a fuoco la sua figura quando vedo il Comandante sorridermi come se nulla fosse, come se non avesse appena tentato di strozzarmi.
    <<Ottimo allenamento>> mi dice gentile, lo guardo stranita da terra e annuisco quando mi offre le sue cure.


    Lui si avvicina a me e infonde la sua magia donandomi immediato sollievo: fremo al contatto delle sue mani sul ventre e chiudo gli occhi per assaporare meglio le sensazioni piacevoli delle sue cure.
    <<Avrei continuato con piacere, ma il dovere chiama>> già, il dovere... la principessa Esperin chiama e il Comandante accorre!


    Quando le ferite al ventre sono completamente rimarginate e non vi è più alcuna traccia sulla mia pelle vellutata si dedica al mio collo <<Va molto meglio, dedicatevi pure alle vostre ferite... Non va bene far attendere la principessa!>>


    <<Vi ringrazio per le cure e per l'allenamento, è stato un piacere battermi con voi... La prossima volta vi sconfiggerò!>> azzardo.
    Desidererei con piacere una seconda occasione, ma se voglio sperare di batterlo dovrò migliorare la resistenza fisica, l'uomo si è dimostrato una roccia instancabile.
    Ultima modifica di albakiara; 1st August 2015 alle 21:31

  7. #1797
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Grazie alla mia magia Nymeria torna come nuova, e il sollievo che sta provando è evidente dalla sua espressione.


    <<Non dovete ringraziarmi. E mi ricorderò delle vostre parole, essere sconfitti dai propri soldati è il sogno di ogni comandante>>, le rispondo sorridendole, per poi congedarmi e lasciarmi alle spalle l'armeria.




    Caccio con uno sguardo la servetta e mi dirigo verso la terrazza, dove la principessa mi sta già probabilmente aspettando.


    Nel mentre non riesco a non pensare all'allenamento: la donna si è rivelata una buona combattente. Ha saputo utilizzare con ingegno la telecinesi, e la grinta che ho letto nei suoi occhi è rara, fin troppo rara. Penso che pecchi solo di prestanza fisica, non ho infatti avuto problemi nel mantenerla imprigionata nella mia morsa, ma fortunatamente la debolezza può essere compensata con degli intensi addestramenti. Mi rendo conto solo ora che non ho scoperto il suo elemento, non ha utilizzato attacchi elementali, però sono sicuro che non domini il Fulmine dato che non ho avvertito alcuna sintonia.


    Forse non ha chiamato in aiuto il suo elemento perché si sarebbe trovata in svantaggio con il mio? Domina forse la terra, o il fuoco? Inutile rifletterci troppo, sono sicuro che avrò occasione di scoprirlo. Giunto nei pressi della terrazza, zoppico nelle vicinanze dell'ingresso ma rimango fuori, digrignando i denti quando la schiena mi fa vedere le stelle. Ho una mano sul ventre, per cercare di bloccare la fuoriuscita del sangue... devo curarmi al più presto, ma ho bisogno di recuperare le forze prima di usare ancora la Rigenerazione. E non ho intenzione di discutere con Esperin in questo stato.
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  8. #1798
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alagos Fanon


    Questo Tale Demonar variopinto, nel sentire le mie parole si volta verso di me, con rabbia mi guarda mi fissa, sul suo volto la sua espressione sembra mutare, cambiare rispetto a prima, forse le mie parole sono andate a segno, proprio quello che volevo , avrei proprio voglia di giocare un po’ con questo simpatico giullarino dalla calzamaglia scintillante al posto dell’armatura...mi aspetto una sua tagliente risposta, una sua reazione visto che sono vicino a lui, ma tutto ciò che noto è che lo vedo portarsi una mano al viso mentre il suo corpo sembra pervaso da brividi di freddo…sarà infreddolito dall’acqua della fontana? Potresti sempre evocare il tuo grazioso e distruttivo fuocherello per scaldarti no?
    Le sue spalle mentre continuo a guardarlo si inarcano in avanti lo sento ridere, una risata da iena isterica, inquietante , mentre sposta le mani dai suoi occhi e ciò che mostra oltre la maschera che gli ho visto sempre indossare, sono due occhi chiarissimi , dilatati, un’espressione in preda all’euforia più pura, occhi da folle; ma cosa diavolo gli è preso? Saranno gli spiriti dei demoni servitori della sua famiglia ad essersi impossessati di lui? La sua risata poi è un qualcosa di altamente fastidioso e troppo acuto….decisamente non è normale…
    Mi guarda, sul suo volto ancora quell’espressione allucinata, ma cosa c’era nell’acqua? Sono stati forse gli acidi colorati che si mette sui capelli a ridurlo così? ….Diamine…qui la situazione non si mette bene, sta prendendo un apiega tutt’altro che favorevole.
    <<ridicolo… ihihihihih… osi definire Astor Demonar ridicolo… oooooh, devo dedurre che da te i bardi hanno cantato male… ihihihih... o magari sei troppo stupido per comprendere le loro parole...»
    << Sarò stupido si, di pure quello che vuoi…ma dopo quello che ha combinato alla mia famiglia lo giudico solo un ciarlatano imbellettato da ciambellano…decisamente ridicolo, un giullare, proprio come te>>
    Dico con disprezzo rivolgendomi a lui, quasi fosse il sibilo di un serpente pronto ad attaccare fissando i suoi occhi dilatati.
    Subito dopo queste parole, un dolore acuto mi coglie alle tempie, un urlo straziato e disumano si propaga all’interno della mia testa amplificandosi sempre più mentre un ulteriore urlo esce dalle mie labbra, resto in piedi, ma mi porto entrambe le mani sulle orecchie come a tamponare quest’urlo che mi sta straziando, ma non è da fuori che proviene è proprio all’interno della mia testa.
    Ca**o che male! Sembra che stia per esplodermi il cervello!
    -Cosa cavolo mi stai facendo giocoliere da strapazzo?-
    Chiudo gli occhi cercando di non soccombere al dolore, ma non riesco, il rimbombo persiste mentre l’eco dell’urlo udito in precedenza mi sta devastando. Tutto attorno a me svanisce, sento solo il suono persistente, il pulsante martellare delle tempie, un senso di nausea ch emi fa rimettere quasi il pranzo consumato.
    Poi un ulteriore colpo, cerco di riaprire gli occhi ma ciò che vedo è un ammasso rosso e arancio che sta prendendo forma nella mano del Demoniaco Demonar. Dannazione! Fuoco!
    Non riesco a muovermi, mi rendo conto del colpo solo quando questo ha già affondato per buona parte nella mia carne trapassando l’armatura e la mia muscolatura fuoriuscendo da dietro, forse ha persino leso la mia colonna vertebrale, non riesco a muovermi.
    Un nuovo urlo sovviene alle mie labbra mentre sento la fredda lama trafiggere sempre più in profondità mentre il sangue prende a scivolare lungo la lama.
    Lo guardo con ancor più odio e disprezzo, vuoi uccidermi ebbene potresti farlo, non morirò senza colpire a mia volta.
    Lo vedo intanto allontanarsi saltellare come uno stambecco ferito…
    «"veloce e folle come un Demonar", queste parole ti giungono nuove, Coso?»
    - Mi spezzo ma non mi piego…questo è il mio motto, questo è il mio modo di combattere…sempre, fino in fondo. - Parlo con fatica cercando di scandire bene le parole:
    <<Io non sono Coso…ho un nome….ammasso di piume spelacchiate… e quel motto lo conosco fin troppo bene, è stato generato dal sangue versato dei miei antenati>>
    Digrigno i denti con rabbia mista a dolore mentre gli occhi si fanno argenee fessure, per poi alzare con coraggio entrambe le mie mani e portarle sull’elsa della spada, tiro con tutta la forza che mi resta e che possiedo, cercando di sfilare la lama della sua spada dal mio corpo, potrebbe attivare il suo potere e li si che sarei fottuto alla grande…ma ora sembra distratto dalla sua isterica risataa..se riuscirò nell’intanto lancerò la sua sudicia spada nella fontana e richiamerò la mia fedele balestra…ora ne ho bisogno più che mai...


    Lindthor ---> Arma in forma dormiente



    - E' la prima volta che subisco un'imposizione del dolore, considerando la forza di Gildas 88 e quella di Alagos 85 ho pensato che sarebbe stato lucido pe ragionare e reagire. Se non va bene correggo.
    Perdonate se ho interpretato male

    Ultima modifica di DELTAG; 11th July 2015 alle 16:46

  9. #1799
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Sbatto velocemente le palpebre: la vista comincia a diventare sfocata, e so per esperienza che non è mai un buon segno.


    Stacco la mano dalla pancia e osservo il mio sangue su di essa, purtroppo la Rigenerazione non toglie anche quello, quindi dovrò parlare con la principessa ricoperto di rosso.

    Difesa e recupero: Esperto - Rigenerazione
    Ferite di media entità (ferite profonde non mortali, ossa rotte, danni medi da elemento)
    Chiudo gli occhi e accumulo l'energia vitale nel mio cuore, luce che sfida le tenebre, permettendole poi di diffondersi in ogni mio muscolo, attraversando carne e ossa, raggiungendo le ferite sul ventre e sulla schiena e chiudendole con il suo confortevole calore.


    Ogni tratto della mia pelle si illumina, un fenomeno che avviene sempre quando uso la Rigenerazione su me stesso. Il mio corpo si adatta perfettamente alla cura e dopo pochi istanti mi sento rinvigorito, un po' debole per via di tutto il sangue che ho perso, ma perfettamente in grado di rimanere in piedi ancora per qualche ora e sostenere una conversazione.


    Sistemo l'armatura ed entro in terrazza, dove, come avevo previsto, trovo già la giovane Raeghar.


    <<Esperin>>, dico per annunciare la mia presenza, e poi accenno un inchino, notando come la schiena mi dia ancora un po' di fastidio. Dovrò curarmi nuovamente prima di dormire. <<Perdonate il sangue, ma arrivo da un allenamento>>. La stoffa dell'armatura sopra il ventre è bucata e sporca, così come quella sulla schiena. Ci penseranno i servi a ripararla, come sempre. <<Mi avete chiamato per i documenti?>>.

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  10. #1800
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Nymeria Hammerfell

    Il comandante si congeda lasciandomi sola nell'armeria a riflettere sulle sue parole... essere sconfitti dai propri soldati è il sogno di ogni comandante... Già, sarebbe bello, ma la strada è ancora lunga.




    Sono soddisfatta, mi son fatta valere e non l'ho deluso, questo non può che andare a mio favore perchè se voglio sedere al tavolo dei nobili per contrattare con loro al termine della guerra devo costruirmi una buona reputazione.
    Mi affaccio alle finestre per capire l'origini di tutto il vociare che proviene dal giardino e vedo Sir Gildas discutere animatamente con Sir Fanon.




    Rimango un attimo ad osservarli, ma il tutto pare essere una perdita di tempo quindi approfitto del momento di solitudine per aumentare la mia resistenza: la spalliera fa proprio al caso mio.


    Mi appendo alla sbarra più alta e inizio a fare delle serie di sollevamenti con le braccia per rinforzarle, alternandole a serie di addominali, sono stanca per il sangue perso e per gli sforzi in combattimento, ma non devo fermarmi perchè la prossima volta potrei essere io a scendere in campo e voglio vincere.
    Ultima modifica di albakiara; 1st August 2015 alle 21:34

 

 

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