Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

Nymeria Hammerfell

Continuo intensamente la serie di esercizi alla spalliera, sono stanca e i muscoli bruciano per lo sforzo, ma se voglio rafforzarmi questo è solo l'inizio: non serve essere veloce se poi basta una stretta della mano a spezzarti come un rametto.
Sento ancora la morsa sul mio collo e la sensazione di soffocamento, sento ancora le mani forti e virili del Capitano sul mio corpo... Chissà cosa sarebbe successo se non fossimo stati interrotti dai capricci della Principessa!

Mi stacco dalla spalliera e asciugo il sudore dalla fronte, mi sto annoiando, ma non voglio ancora raggiungere gli altri così chiudo gli occhi e mi concentro fin quando le molecole di terra si fondono per dar vita alla mia Poison.

La sento solida e potente nelle mie mani desiderosa di ballare con me, quindi la faccio roteare nelle mani con movimenti rapidi e sinuosi per dare inizio alla mia danza di morte.

E' un attimo e al mio passaggio le teste dei manichini rotolano a terra ai miei piedi, come vorrei che fossero quelle dei nemici!

Evocazione arma forma attiva

Vicent Dreth

Sbatto le palpebre quando un senso di leggerezza alla testa mi fa tornare un barlume di lucidità. Minimo ma c’è. Che succede? Sono ubriaco? O magari… Sto sognando? Mugugno stranito dal piacere che sto avvertendo e di riflesso vi punto lo sguardo alternandolo tra la mia nudità e la mano femminile che si muove con maestria. Sento il corpo irrigidirsi per il desiderio e frastornato socchiudo lo sguardo, inebriandomi di questo attimo che pare un sogno, tenendo l'attenzione sulle iridi dorate. Ma sbaglio o quell’oro è lo stesso di poco fa? Sì... Erano loro che mi parlavano di calore, di pantaloni e di spogliarmi... Lumen? Cerco di riprendermi, di scacciare la confusione che ho in testa, ma, complice la distrazione, non mi accorgo della dama che si è avvicinata a noi. Mi guarda, compiaciuta, e poi senza alcuna difficoltà mi afferra il viso tra le mani incatenando i suoi occhi ai miei.<<Vieni a giocare con noi in acqua, Vicent>>, sento che le mie mani si ammorbidiscono scivolando lungo i fianchi e i miei occhi rimangono a bearsi di quelle iridi.

<<Non lasciarci sole solette>>, accolgo la sua stretta alla mano e contemplo il suo corpo mentre mi conduce alle terme. L’acqua è maledettamente calda ma, stranamente, non vi bado perché ho occhi solo per Adamantia. Ci immergiamo fino a metà busto e qui lei mi sfiora le labbra alla ricerca di un bacio che ricambio prima con dolcezza, poi le nostre lingue si sfiorano in una danza che è il solo il preludio di ciò che avverrà.
Nota: La parte sotto spoiler vietata ai minori!

A malincuore Adamantia abbandona le mie labbra per scivolare verso il basso… E Dei, se è un sogno allora non svegliatemi!

Quasi in conferma di questa silenziosa preghiera sento che dell’acqua mi scivola sul torace ed assieme ai brividi intuisco che qualcuno si sia aggrappato a me. Adamantia intanto continua con la sua discesa, sempre più sfacciata, ed in contemporanea due seni premono contro la mia schiena mentre l’intrusa mi lecca e mordicchia un lobo accendendomi ancora di più. Mi lascio poi beare dalla visione ancestrale di Lumen, a tal punto che la mia mente si annebbia, ed io cado schiavo dei sensi perdendomi nello spettacolo di passione che si mostra ai miei occhi. E’ magnifica. I capelli come fili dorati scendono a cingerle delicatamente i seni mentre il vapore si condensa e piccole, lievi gocce d'acqua scivolano lente attraversando con intensa lentezza il suo corpo prima di perdersi nell'acqua così come i miei occhi alla vista del suo corpo, così perfetto e angelico a dispetto del demonio che vi alberga. Deglutisco, spiazzato dalla sua lussuria, ma non ho neanche il tempo di capacitarmene perché ha inizio l’assaggio del gioco.

Il corpo di Lumen si unisce al mio in una danza di fuoco ed estasi.

Ma Adamantia… Dov’è? Il ritmo di Lumen però incalza ed Adamantia passa momentaneamente in secondo piano. Lascio che Lumen sfoghi la sua passione cercando di cingerle con le mani entrambi i glutei ed accompagnare quei movimenti con più foga mentre lei soffoca i gemiti premendo le sue labbra contro le mie piegate in un sorriso. Mi sta piacendo… E ne voglio ancora. Continuerò per un po’ fino a quando non si sarà scatenata a sufficienza e poi la lascerò andare con la mano destra dove richiamerò il freddo dei Dreth.

Distruzione - Iceberg: Congela una porzione del corpo, causandone la paralisi e medi danni da congelamento.(in forma lieve)

Il mio intento è quello di giocare, come ordinato da Adamantia: rilascerò solo una quantità effimera di potere in modo tale che le dita assumano la temperatura del ghiaccio, come dei cubetti. Mollo per un attimo la presa con la sinistra afferrando con delicatezza Lumen dal mento e scostandola libero le mie labbra per invocare un <<Adamantia>> basso ma udibile. La rossa… Non l’ho dimenticata. La cercherò con lo sguardo e con gli occhi le indicherò la mia mano destra che le farà segno di avvicinarsi mentre riprendo la mia danza con Lumen. Se Adamantia si avvicinerà io le farò intuire come voglio “giocare” sfiorandole appena il seno destro con il pollice raffreddato dal mio potere e poi lascerò a lei il controllo del braccio. Se invece non si avvicinerà allora percorrerò la schiena di Lumen con le dita e sfrutterò l’attimo di tregua per guardare stranito Adamantia…

Alinor Waters

Esperin mi promette di non mollare, di non abbattersi e di lottare al mio fianco contro chi minaccia un roseo futuro per il regno.
La osservo allontanarsi con Vicent, mentre un sorriso di speranza si dipinge sul mio viso. Erano queste le parole che volevo sentirle dire.
Torno nelle mie camere ordinando alle mie ancelle di tirare fuori qualche indumento più comodo, addatto al combattimento. Ho infatti intenzione di liberarmi da ogni pensiero che opprime la mia mente e di andare ad allenarmi. E' da un bel po' di tempo che non lo faccio.
Mi cambio velocemente e mi dirigo in armeria dove vi trovo Nymeria che taglia di netto le teste ai manichini.
"Pensavate a qualcuno in particolare?" esordisco con un sorriso indicando le teste recise, per poi lasciare l'uscio e avvicinarmi alla ragazza.

Nymeria Hammerfell

<<Pensavate a qualcuno in particolare?>>

Interrompo il mio attacco al manichino e mi volto sorpresa verso Lady Alinor <<Lady Waters - eseguo un lieve inchino - scusate non mi ero accorta della vostra presenza...>>

Sistemo un po i capelli e gli indumenti, sono tutta sporca di sangue e non devo avere un bell'aspetto

<<Non pensavo a ness... - guardo i manichini decapitati e capisco ciò a cui allude - Beh, ho dato un tocco femminile alla stanza!>> scherzo.

Torno subito seria. Nymeria, contegno, stai parlando con la futura regina non con una donnetta qualsiasi. <<Mi stavo intrattenendo ancora un po' dopo lo scontro con il Comandante... Posso fare qualcosa per voi?>>

Rimango in attesa della Lady, se è venuta in armeria vorrà allenarsi e io non mi tirerò di certo indietro.

Nikah Demonar

Rido e la mia risata si fa più acuta, mi sto divertendo finalmente. Vedi Gildas? Quando non ci sei tutti si divertono. Rido sempre più forte mentre sento un lieve prurito alla testa, eh no. Non ci provare, questo è tutto per Nikah adesso. Picchietto con un dito sulla testa grattandola leggermente. Smetto di ridere solo quando sento le parole dell’uomo. Possibile che qui attacchino senza nemmeno presentarsi? E poi dicono di essere veri guerrieri. Ma dove? «Io non sono Coso… ho un nome… ammasso di piume spelacchiate… e quel motto lo conosco fin troppo bene, è stato generato dal sangue versato dei miei antenati» mi guardo gli abiti. Piume? Dove sono? Mi guardo pure dietro nel caso quell’idiota di Gildas si fosse seduto su qualche carcassa di uccello, ma nulla, nemmeno una penna sbuca dal mio abito. Alzo le mani non capendo a cosa allude «non capisco a quale piuma tu ti riferisca Coso…» incrocio poi le braccia sul petto «e comunque i Demonar hanno distrutto famiglie su famiglie… non è che per caso potresti ripetermi il tuo nome, no? Sai com’è, dopo la trent’esima il mio tris avolo ha perso il conto…» lo vedo tentare di estrarsi la mano di mamma e lanciare la donna nell’acqua che svanisce però in una nube di fumo bianco dopo aver urlato dal dolore. Ignoro le sue grida mentre nel frattempo, richiamo a me quel dono che Raiden cedette al primo Demonar nella storia, quell’anima nera e folle che accomuna ognuno di noi e che preannuncia la distruzione e la riverso tutta sul ragazzo sorridendogli maligno e spalancando gli occhi mentre ruoto la testa di lato, mi muoverò appena simulando una piccola danza che utilizzavo in uno dei miei spettacoli e comincerò a canticchiare continuando a muovere la testa da una spalla all’altra «ho paura, papà! Ho sentito un rumore! Vieni subito qua! Come batte il mio cuore! Ho paura, papà… era un passo felpato! O magari, chissà… me le sono sognato...»

Abilità di razza:
Aura di tenebra (Esperto) – Infonde paura: Il cuore palpita più velocemente, si ha un profondo fastidio e soggezione

Alinor Waters

Non appena si accorge della mia presenza, Nymeria si ferma immediatamente, cercando forse di giustificare la decapitazione dei manichini. <<Lady Waters scusate non mi ero accorta della vostra presenza...>>.



S'inchina, si sistema gli abiti e i capelli. Scuoto la testa: "Tranquilla, non è necessario." le dico. Non è un incontro formale e anche se lo fosse chissene. <<Non pensavo a ness... Beh, ho dato un tocco femminile alla stanza!>>.



Le sorrido, ma lei torna seria: <<Mi stavo intrattenendo ancora un po' dopo lo scontro con il Comandante... Posso fare qualcosa per voi?>>.
"Spero non ci sia andato troppo pesante..." le dico, avvicinandomi ulteriormente alla fanciulla.



Scruto i suoi lineamenti, i suoi occhi, i suoi folti capelli, la sua carnagione scura. Fin da quando è giunta qui alla Torre mi sono sempre chiesta il motivo per cui quella che pare essere una popolana si sia unita alla causa dei Reali.



Non so molto di lei e forse questo è il momento giusto per scoprire qualcosa di più. "Se non siete troppo stanca, mi piacerebbe allenarmi un po' con Voi, Nymeria." le propongo con gentilezza.
"Ma prima vorrei chiederVi...cosa Vi ha spinto ad unirvi alla nostra causa?" le chiedo infine.



Vorrei essere meno sospettosa, ma proprio non mi riesce.

Aiden Urthadar

Esperin chiarisce subito che non intendeva assolutamente accusarmi di nulla, e che ricorda benissimo quale fosse il nostro obiettivo comune. Potrebbe anche essere vero, probabilmente ho frainteso il suo tono, oppure la situazione la frustra così tanto che non si prodiga nemmeno più di nascondere il suo fastidio per gli intrighi di corte.

Ci siamo dentro tutti, volenti o nolenti, ma finalmente anche lei ha realizzato che non può limitarsi a vagare in balia della corrente, e che è necessario un minimo sforzo per rimanere a galla e riuscire a respirare una boccata d'aria di tanto in tanto.

Ascolta il mio lungo discorso in silenzio, non so come interpretare la sua espressione ma continuo a parlare, sono cose che devono essere dette e che, dato l'evolversi degli eventi, è ormai inutile tenermi ancora per me. <<Capisco>>, mi risponde poi, sempre a bassa voce. <<Mi chiedo, Aiden, quanto questa proposta sia stata avanzata per il mio interesse, o per l'interesse comune nel fermare i Leithien, e quanto per quello della vostra casata, tanto da avervi spinto a parlarne direttamente con il Re. Averlo fatto equivale di per sè ad essere andato fino in fondo, sappiamo come funziona questo gioco>>.

Non è irritata, o almeno non lo sembra, anche se sono sicuro che tutto ciò le dia fastidio. A chi non lo darebbe? <<Anche Lord Horas pensava di essere andato fino in fondo>>, ribatto, con il tono ugualmente tranquillo. Ma poi annuisco, come se avessi appena realizzato qualcosa. <<Ma potreste aver ragione>>, continuo.

<<Se vostro fratello deciderà di mantenere fede alla sua parola, e sarà vostro desiderio, risolverò la questione. Ma vi chiedo di rifletterci, perché Lantis ha bisogno di alleati ora più che mai, e appena si diffonderà la notizia della rottura del vostro fidanzamento fioccheranno le proposte>>, cerco il suo sguardo, <<E, per quanto immagino che io non sia il vostro uomo ideale, potrebbe andarvi molto peggio>>. Non è intesa come una battuta, sono serissimo e lo sa anche lei. Dohaeris è piena di Ryuk Leithien, sadici assassini che si nascondono dietro le maschere dei nobili Lord. <<Ovviamente mi interessa il benestare della mia nobile casata, Esperin. E fermare i Leithien è strettamente collegato ad esso. Se dovessero davvero conquistare il potere, quanto ci metterebbero a realizzare che l'ovest starebbe meglio sotto il controllo di Adamantem invece di quello di Capo Tempesta? Io sono ambizioso, principessa, ma Lord Tywin è senza pietà. E se in tutto ciò riesco ad aiutare anche voi come Esperin, e non la principessa di Dohaeris, non ci vedo nulla di male>>. Per qualche istante, la vista mi si annebbia e mi sento svenire... mi riprendo immediatamente, ma ho bisogno di riposare, l'allenamento con Nymeria è stato sfiancante. <<L'unica proposta che al momento mi viene in mente è la seguente: offrire un'alternativa. Qualcuno che possa rimpiazzare Lumen e le sue ricchezze. Oppure... eliminare il problema alla radice>>.

Cerco nuovamente i suoi occhi, non è possibile che non ci abbia pensato, voglio vedere se sarebbe davvero in grado di spingersi così a fondo. <<Questo è quanto. Avrei bisogno di riposare, quindi se non c'è altro mi recherei nelle mie stanze... possiamo aggiornarci domani, se vi aggrada>>.

Nymeria Hammerfell

<<Tranquilla, non è necessario.>>

Smetto di sistemarmi, la Dama mi sorride senza badare ai formalismi confermandomi la prima impressione avuta nei suoi confronti.
<<Spero non ci sia andato troppo pesante...>>

<<No, non troppo...>> nego col capo
La Lady si avvicina ulteriormente scrutandomi incuriosita, il suo sguardo non sembra dall'alto verso il basso come quello che mi riservano generalmente gli altri nobili.
Porto una mano al collo, chissà se vi sono rimasti i lividi <<...impegni di corte ci hanno interrotti>>.

<<Se non siete troppo stanca, mi piacerebbe allenarmi un po' con Voi, Nymeria.>>

<<Sarebbe un onore>> annuisco
<<Ma prima vorrei chiederVi...cosa Vi ha spinto ad unirvi alla nostra causa?>>

Eccola la fatidica domanda, comprensibile visto il ruolo che riveste. Inspiro profondamente <<Vedete, su quei campi di battaglia si stanno giocando le sorti del regno e io voglio lasciare un segno nella storia>> la guardo dritta negli occhi <<Volete sapere perchè ho scelto di sostenere i reali? Beh, sono una mercante e per i miei commerci ho bisogno che le cose rimangano immutate, non so dove porterà una vittoria dei rivali e io non voglio perdere la mia clientela. Non sono motivazioni nobili, certamente non lo faccio per alti ideali, ma non dovete dubitare del mio impegno in battaglia.>> Ho omesso qualche dettaglio, ma sono stata sincera. Mi crederà? Di certo alla torre ci sono altri di cui diffidare maggiormente <<Spero non siate troppo delusa>>

Esperin Raeghar

<<Anche Lord Horas pensava di essere andato fino in fondo>>, ribatte dapprima Aiden alle mie parole, per poi però annuire prima di riprendere a parlare, come se avesse concordato in un secondo momento con le mie parole <<Ma potreste aver ragione. Se vostro fratello deciderà di mantenere fede alla sua parola, e sarà vostro desiderio, risolverò la questione. Ma vi chiedo di rifletterci, perché Lantis ha bisogno di alleati ora più che mai, e appena si diffonderà la notizia della rottura del vostro fidanzamento fioccheranno le proposte. E, per quanto immagino che io non sia il vostro uomo ideale, potrebbe andarvi molto peggio>>.



Finalmente dichiara apertamente le proprie intenzioni, era ovvio che la proposta a Lantis avesse una solida base di interesse personale e non era solo per evitarmi il matrimonio con Ryuk, ma è anche giusto che sia così. Conoscevo l'ambizione di Aiden, l'ambizione degli Urthadar, questa sua mossa non mi ha sorpreso affatto. <<Ovviamente mi interessa il benestare della mia nobile casata, Esperin. E fermare i Leithien è strettamente collegato ad esso. Se dovessero davvero conquistare il potere, quanto ci metterebbero a realizzare che l'ovest starebbe meglio sotto il controllo di Adamantem invece di quello di Capo Tempesta? Io sono ambizioso, principessa, ma Lord Tywin è senza pietà. E se in tutto ciò riesco ad aiutare anche voi come Esperin, e non la principessa di Dohaeris, non ci vedo nulla di male>>.



Ascolto il suo discorso in silenzio, i suoi ragionamenti sono fondati, come fondata è la paura che una volta ottenuto il potere ed il controllo delle guardie reali, Lord Tywin non si fermerà fin quando non avrà il controllo totale del territorio. Rabbrividisco per questa ipotesi, per l'ondata di morte e distruzione che colpirebbe il Regno. Io... non posso permettere che questo scenario si realizzi, non posso lasciargli distruggere il Regno che mio Padre ha tanto amato, che io amo e per il quale darei tutta me stessa. <<Trovare l'uomo ideale non mi interessa, Aiden>> non più <<Quello che mi interessa è ciò che è meglio per il mio Regno, e forse... forse avete ragione>> concludo, tranquilla.



Devo riflettere, devo parlarne con Lantis... gli Urthadar sono potenti, ma i Dreth ancora di più, con la differenza però che Aiden è più avvezzo a questi giochi di potere e potrebbe quindi aiutarmi a destreggiarmi... o manipolarmi, ovviamente. Questa scelta deve essere ponderata, e la mia mente ora è troppo presa dal matrimonio di Lantis per pensare al mio. Chiunque io sposassi non cambierebbe le cose... è Lumen, è l'ascesa di Tywin il problema principale, è contro di loro che devo lottare ora. <<L'unica proposta che al momento mi viene in mente è la seguente: offrire un'alternativa. Qualcuno che possa rimpiazzare Lumen e le sue ricchezze. Oppure... eliminare il problema alla radice>>.



Torno a guardare Aiden che a sua volta incatena i suoi occhi ai miei <<Eliminare il problema alla radice>> ripeto meccanicamente. Non sto accettando la sua proposta né rifiutando, sto riflettendo, e penso riesca ad intuirlo anche lui. Eliminare il problema alla radice, eliminare Lumen, eliminare Tywin, sterminare l'intera casata... risolvere il problema. Se Ryuk riuscisse davvero nei suoi propositi, se Aiden riuscisse ad intercedere in tal proposito... sarebbe tutto più semplice. O forse no, forse il problema non è solo quello... forse il problema è ancora più a monte: Lantis. Se lui...fosse diverso, se non fosse come è realmente, se lui non fosse... il Re. <<Questo è quanto. Avrei bisogno di riposare, quindi se non c'è altro mi recherei nelle mie stanze... possiamo aggiornarci domani, se vi aggrada>> aggiunge infine Aiden, visivamente stanco. Annuisco, comprendendo la situazione <<Certo... potremo aggiornarci domani, dopo l'annuncio di mio Fratello, per riprendere...questo discorso.>> o un altro... non lo so, ho bisogno di riflettere.



La notte porterà consiglio, spero. <<Buonanotte Aiden>> lascio che si congedi per ritirarsi nelle sue stanze, mentre mi volto ad osservare il cielo che lentamente imbrunisce, lasciando posto alla notte. La notte è oscura e piena di terrori, recita il motto della casata di mia Madre così scolpito nel cuore gelido di Lantis, un motto che mi ha sempre lasciato un senso di inquietudine, ma stanotte...no.

Alinor Waters

<No, non troppo...impegni di corte ci hanno interrotti>> mi risponde quando le chiedo dell'allenamento con sir Urthadar.
"Oh, il Comandante è sempre troppo impegnato..." asserisco in modo canzonatorio, anche se con gli ultimi eventi si è dimostrato davvero più interessato e scrupoloso nelle sue mansioni.
<<Vedete, su quei campi di battaglia si stanno giocando le sorti del regno e io voglio lasciare un segno nella storia>> comincia ad esporre la fanciulla <<Volete sapere perchè ho scelto di sostenere i reali? Beh, sono una mercante e per i miei commerci ho bisogno che le cose rimangano immutate, non so dove porterà una vittoria dei rivali e io non voglio perdere la mia clientela. Non sono motivazioni nobili, certamente non lo faccio per alti ideali, ma non dovete dubitare del mio impegno in battaglia. Spero non siate troppo delusa>> finisce col dire.
La fanciulla è schietta a quanto pare e sembra sapere il fatto suo. Niente moine, niente leccate di deretani, sola la cruda realtà dei fatti. Anche se potrebbe tranquillamente essersi inventata tutto.
A quanto sostiene, le sue intenzioni sembrano mosse dall'egoismo, dall'ambizione e anche da uno spiccato senso di sopravvivenza. Ma per raggiungere i suoi scopi cosa sarà disposta a fare? Anche gli esseri più repellenti come la septa hanno "lasciato un segno nella storia".
"Apprezzo la Vostra schiettezza, Nymeria. Non sono affatto delusa." mi limito a dire, senza dilungarmi ulteriormente. Non dovrebbe importarmi del vero motivo che la spinge a combattere insieme a noi, in verità. Da un mio alleato mi basterebbe soltanto sapere se possiede nobiltà d'animo, se sia onesto, leale e sincero. La sua permanenza alla Torre, comunque, mi farà capire se è qualcuno da cui diffidare oppure no.
"Ora direi di passare alle scazzottate!" esclamo con un sorriso beffardo, mentre mi preparo allo scontro, assumendo una posizione di difesa.
"A Voi la prima mossa, ambiziosa mercante dei Reali." le dico infine, sollecitandola con la mano ad avvicinarsi e a colpire.