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  1. #1891
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters



    Una volta raggiunte le mie stanze, chiudo la porta alle mie spalle. Mi guardo intorno, nessuna ancella tra i piedi, perfetto. Meglio tenerle fuori da quello che ho intenzione di fare.
    Volgo uno sguardo fuori dalla finestra, ormai è notte, è ora di agire. Con un sorriso ebete stampato in faccia metto in pratica un'idea che mi frulla in testa già da molte ore.
    Apro l'armadio con all'interno tutto ciò che avevo ordinato di farmi avere. Mi cambio d'abito, indossandone uno nero, indosso una parrucca bionda e dopo aver messo sulle labbra un rossetto di un colore più accesso, indosso un mantello nero con cappuccio.



    Mi guardo per bene allo specchio, anche se tenderò a nascondermi il viso lasciando appositamente fuori una ciocca di capelli biondi, devo sembrare Lumen in tutto e per tutto.



    Solo che osservando la mia immagine riflessa, non riesco a restare seria per molto.
    Apro lentamente la porta, ma di poco, giusto per intravedere una delle due guardie poste alla mia difesa. "Psss..." gli sussurrerò fin quando non si volterà verso di me, guardandomi negli occhi.
    E' in questo momento che li incatenerò ai miei, ordinandogli a bassa voce: "Distrai il tuo compagno. Tu non mi hai vista uscire." e dopo aver appurato l'allontanamento, seppur di qualche metro, dei due, sgattaiolo via.
    L'oscurità della notte insieme ai miei abiti neri saranno miei alleati lungo il breve tragitto, nessuno potrà vedermi, anche per il cappuccio che copre il mio viso. E poi, anche se fosse, io sono Lumen!
    Mi fermo davanti alla porta delle stanze di Lady Feralys e, dopo essermi assicurata che non ci sia nessuno in giro, forzo la maniglia e vi entro chiudendo lentamente la porta alle mie spalle.
    Una volta entrata, dò velocemente uno sguardo agli interni. Che delusione! E io che mi aspettavo di vedere tendaggi rossi, finestre colorate...proprio come in uno sfarzoso bordello. L'arredamento invece è uguale a quello delle altre stanze: un letto, due comodini, un armadio, una libreria, un tappeto e qualche pianta.
    E' proprio sul ripiano sopra l'armadio che scorgo tutto ciò che mi serve. La bacinella che usa la Lady Rossa durante i suoi bagni.



    Trattengo una risatina, qualcuno può sentirmi e inoltre devo agire in fretta, Adamantia potrebbe tornare da un momento all'altro.
    Mi avvicino quindi al piano dove si trova la bacinella ed estraggo da sotto il mantello una bottiglietta simile a quella che contiene il sapone liquido per capelli.
    Mentre effettuo lo scambio delle due bottigliette penso all'effetto che avrà su Lady Feralys.



    Voglio proprio vedere quale capelli sventolerà per fare la gatta morta vicino a Lantis. Spero non quelli in mezzo alle gambe, spero non siano così lunghi.



    L'aspetterei volentieri fuori dalla camera dopo il suo bagno. L'attenderei con un campanaccio in mano mentre corre via ignuda gridandole dietro: "Shame, shame, shame!".
    Ahimè, purtroppo non posso. Una volta scambiate le due bottigliette quindi, mi dirigo verso la porta per uscire, ma mi pare di udire dei rumori. Dopo aver nascosto sotto il mantello la bottiglietta contenente il sapone per capelli, mi lancio fuori dalla finestra con un salto, svanendo tra la vegetazione circostante.

    Charme - capacità di ammaliare e soggiogare la mente dell’avversario impartendogli un ordine (Non lo si può indurre a colpirsi da solo). Necessita di contatto visivo.
    - Esperto – Contatto visivo entro 5 metri.


    N.B. Il tutto è stato concordato con i Masters e con Polliciotta.


  2. #1892
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    Riflettere da sola, di notte, in questo giardino mi ha fatto benissimo: mi è montata un rabbia che se incontrassi uno qualunque di questi idioti lo prenderei a calci fino a lasciarlo senza fiato! Meglio che torni in camera mia, prima che lo faccia sul serio, e poi domani ho la maledetta battaglia, non posso arrivare per ultima al Sinelux, qualcuno potrebbe fare domande o insinuazioni ...


    Attraversando il giardino mi si para davanti la servetta di cui non ho mai imparato il nome, ma è comunque lei che mi trovo sempre in mezzo ai piedi. Mi chiede se sto bene, le grugnisco un: "Una meraviglia, non si vede? Adesso levati dai piedi!" - ma che vuole? Continuo a camminare imperterrita a grandi falcate.
    Una volta nella mia stanza, in un impeto di rabbia evoco Medea e la scaglio contro la parete difronte a me. Digrigno i denti durante il gesto, i muscoli si tendono e si rilasciano nel momento in cui il pugnale vola teso nell'aria e si conficca nel bersaglio. La tensione si allenta, va molto meglio. Sfilo piano Medea dal muro e, seduta sul letto, ne studio la lama affilata e lucente: non è un'arma molto antica, ma appartiene alla famiglia di mia madre da un po'. Anzi, è stata proprio lei a farmene dono alla fine del mio addestramento.

    “Silenziosa e letale, così dev'essere una donna. Mi hai sentito arrivare qui, Adamantia?”
    Scossi la testa in risposta alla sua domanda, in preda al terrore: ero in camera di mia nonna a rovistare tra i suoi gioielli in cerca di quella collana che mi piaceva tanto.


    “Cosa c'è che non va in te? Perchè tutti i miei tentativi di educarti falliscono miseramente?”
    Nel dire così, estrasse il pugnale dalla giarrettiera, con un gesto lento, calcolato, dopo essersi tirata su un lembo della gonna. Istintivamente mi ritrassi, non provai nemmeno a giustificarmi, sapevo che le mie parole non sarebbero servite a nulla se non a peggiorare la mia posizione.
    “Le mani, Adamantia. Non farmelo ripetere due volte.”
    Sospirai, avvertivo la sua aura aumentare piano, un gradino alla volta. Sapevo che se mi fossi ribellata sarebbe stato umiliante, quindi mi limitai ad alzare le braccia davanti a me.
    “Dall'altro lato.” - disse calma e sorridente, ma chiaramente si stava spazientendo per il mio tentativo puerile di prendere tempo.


    Le mostrai i palmi, cercando di non tremare in maniera troppo evidente, ma lei se ne accorse, oh, si lei vedeva sempre tutto! Mi guardò dritto negli occhi pregustando la punizione, ma prima si prese gioco di me accarezzandomi una guancia, per farmi sentire cosa fosse il calore di una madre, quel calore mi aveva sempre negato.
    Il movimento fu rapido.
    Silenziosa e letale.


    Il sangue copioso cominciò a sgorgare dai miei polsi sottili, inzuppando il pavimento. Le gambe non smettevano di tremare, il buio sorprese i miei occhi e il respiro si fece affannoso.
    “Karin, cura quella stupida streghetta prima che ci lasci davvero senza eredi e distrugga questa famiglia come nemmeno gli Swann sono stati in grado di fare.”


    Silenziosa e letale.
    Forse hai ragione tu, mamma, non sono in grado. Non sono mai stata in grado. Scivolo lentamente tra le coperte in un sonno pesante, è stata una giornata molto intensa. Spero che domani tutto finisca presto, in un modo o nell'altro.

    #Arma - Pugnale in forma non attiva
    Simmiler Knife (Medea)


  3. #1893
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali



    Vicent Dreth


    Lady Esperin appare in un evidente stato confusionale. Mi parla di uno scontro con Gildas, di come il cavaliere le abbia dato l’appellativo di Nikah ed infine, con tono supplicante, mi chiede addirittura di aiutarlo a controllare… Se stesso? Ma… Non ha senso. Guardo prima Esperin, poi Gildas, e soffermandomi infine sulla maschera tra le mani della principessa lascio che una domanda mi rimbombi in testa: se avesse ragione? Come amico di Gildas io non posso venire meno alla parola data, gli ho promesso il mio aiuto giusto stamane... Devo accettare. <<Lo farò>>, rispondo a Lady Esperin anche se non sono molto convinto... Perché non capisco come dovrei fare per aiutarlo a controllarsi. Avrei bisogno di più elementi per capire e, purtroppo, Lady Esperin non mi sembra nelle condizioni di poter rispondere a queste domande, è più confusa di me. L’unico sarebbe Gildas… Ma, guarda caso, è svenuto... Quando la fanciulla mi consiglia di portare in stanza il cavaliere le faccio un cenno di conferma con la testa e, nonostante le difficoltà causate dall’acqua per i piedi scalzi, riesco nel mio intento di trasportarlo fino al suo letto ed adagiarlo sopra con delicatezza.






    Intanto che riassorbo la mia magia curativa controllo che Gildas non sia più in pericolo di vita e con la coda dell’occhio osservo Lady Esperin mentre brucia la maschera del cavaliere: perché ho il vago presentimento di trovarmi una kopesh puntata alla gola domani mattina? Gildas a quelle maschere tiene molto.



    <<Questo è ciò che ne resta. Dateglielo quando si sveglierà, lui ne capirà il significato>>, accetto con un sospiro il ciondolo e, dopo aver chiuso le tende a causa della brezza notturna maledettamente fredda, esclamo a Lady Esperin, <<Vi prego, accomodateVi. Devo parlarVi di una questione importante e credo che Voi siete una della poche persone di cui credo di potermi fidare>>, indicando il mio letto.



    Resto dunque in piedi, guardandola fisso negli occhi, e con un tono di voce basso, udibile solo da lei, le riassumo tutto ciò che ho appreso da Deirdre sul conto di Lady Feralys e del“l’impeccabile” Comandante. <<Ora non ho la certezza assoluta di queste informazioni, ma la vostra Septa non mi ha mentito perché era sotto l’effetto della mia aura di luce>>, le spiego brevemente la dinamica dei fatti per farle capire che la sua è stata una rivelazione del tutto involontaria.


    <<Mi duole dirlo, Lady Esperin, ma Lady Alinor è ancora una volta in pericolo>>, sentenzio preoccupato ed attendo una sua risposta…
    Ultima modifica di Damnedgirl; 30th July 2015 alle 02:58



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  4. #1894
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    La pozione comincia finalmente a bollire, lascio cadere l'impacco all'interno, per far iniziare la fusione.



    <<Vi ringrazio per l'aiuto, sapevo di non sbagliare chiedendo a voi...>>
    La guardo annoiata....quanti salamelecchi. Alzo gli occhi al cielo, sbuffando.
    <<Spero non siate ancora arrabbiata per... hem... quell'incidente col saio...>>



    Nh? Ma di che....aaaahhhh, si! Ridacchio tranquilla, voltandomi verso di lei:
    <<Incidente? Usi i tuoi poteri senza rendertene conto....sei così stupida?>> ridacchio ancora, prima di aggiungere:



    <<Non offendere la mia intelligenza, sono sicura di non parlare ad una Areneae numero due. Mi hai appositamente messa in ridicolo...ed io mi sono divertita. Non mi pare d'essermi mai arrabbiata, ragazzina. Dovevo mettere alla prova la tua compagna di stanza, ed ho ottenuto quello che volevo.>>
    Prendo una tazza vuota e un colino, versandoci dentro l'infuso: le erbe rimangono intrappolate nella reticella, mentre il liquido si addensa nel recipiente.



    <<E' pronta. Vuoi berla....qui?>> le chiedo sottintendendo che voglio sapere se è davvero venuta solo per questo...<<Se si, evita di sederti sul mio letto...potresti prendere tipo otto malattie diverse! Qui ci sono i ricostituenti.>> termino indicandole il vasetto più grande sul mio comò.



  5. #1895
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Vicent accetta di conservare il ciondolo fino al risveglio di Gildas e gliene sono grata, sono certa che potrà aiutarlo a controllare questo suo problema in futuro, anche grazie al nostro sostegno. La presa di coscienza di stanotte è sicuramente un passo avanti per lui, mi è sembrato sollevato poco prima di svenire, spero di non aver solo frainteso le sue reazioni... ma non credo.



    Vicent si alza e chiude la finestra, per evitare probabilmente spifferi d'aria che potrebbero entrare nella stanza, e poi mi rivolge la parola <<Vi prego, accomodateVi. Devo parlarVi di una questione importante e credo che Voi siete una della poche persone di cui credo di potermi fidare>> lo guardo preoccupata per poi sedermi sul letto come mi ha indicato, mentre lui resta in piedi e fissandomi negli occhi inizia a descrivermi una conversazione che ha tenuto con la Septa.



    Mi parla di intrighi e macchinazioni tra Aiden ed Adamantia, che coinvolgono la mia sicurezza mia soprattutto quella di Alinor. Mentre mi descrive minuziosamente ciò che la Septa gli ha rivelato, mi tornano in mente anche le parole di Aiden su Lantis, sulla necessità di sacrificare Alinor per permettere il mio matrimonio con il Comandante. A quanto pare quindi Aiden ha accettato effettivamente questo compromesso e si è impegnato per attuarlo... e la cosa non mi stupisce, il matrimonio è il suo unico interesse, anche se non pensavo arrivasse ad orchestrare simili piani con Adamantia. D'altra parte quei due erano molto vicini, la cosa già settimane fa mi aveva preoccupato, ed ora ho la conferma che i miei sospetti erano fondati. Aiden... che persona siete? Quanti complotti avete ordito alle mie, nostre spalle? Ed Adamantia...cosa pensava di ottenere? Il posto di Regina? Purtroppo per lei la vipera bionda ha giocato d'anticipo con l'appoggio di suo zio... di quei maledetti diamanti. <<Ora non ho la certezza assoluta di queste informazioni, ma la vostra Septa non mi ha mentito perché era sotto l’effetto della mia aura di luce>> mi chiarisce ancora Vicent, per assicurarmi che ciò che mi ha rivelato corrisponde al vero, ed accompagnando queste parole con la descrizione dello stato emotivo della Septa, delle sue parole accorate e... delle sue manifestazioni di affetto nei miei confronti.



    C'è qualcosa di strano, mi ripeto, perplessa e disorientata, sbattendo un paio di volta le ciglia <<Mi duole dirlo, Lady Esperin, ma Lady Alinor è ancora una volta in pericolo>> esclama infine, e mi sento in dovere mi metterlo al corrente di come stanno le cose. Mi alzo e mi avvicino a lui, sussurrandogli appena, così che orecchie indiscrete non possano udire <<Vicent... Alinor era certamente in pericolo in quanto futura Regina. Ma... quel ruolo lo ricoprirà Lumen>> il tono è infastidito, nervoso, non riesco a trattenere lo sdegno per questa decisione di mio Fratello, ma lo guardo rammaricata così che capisca che non è il caso di continuare il discorso, per lo meno non adesso, prima dell'annuncio di Lantis.



    Reprimo il fastidio, l'odio nei confronti di quella donna, e poi mi scosto nuovamente, tornando a concentrarmi su quanto appreso sul Comandante <<Qualche giorno fa il Comandante mi ha riferito di essere stato convocato in Neutra da vostro cugino Dahmer. Mi ha detto che ne eravate informato... ma ora non ne sono più tanto sicura. E'...tutto sotto controllo?>> esclamo preoccupata, sperando che il mio sia un sospetto infondato e che almeno riguardo a questo Aiden sia stato sincero.





  6. #1896
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth


    Mi ascolta in silenzio, inizialmente sembra riflessiva, poi l'espressione muta in perplessità quando le parlo della Septa. Forse anche lei è insicura di questa rivelazione? Effettivamente, ora che l’ho detto, stento a credere che queste siano le parole della Strega dell’Ovest.



    <<Vicent...>>, ricambio lo sguardo osservandola sicuro e determinato: qualunque cosa mi chiederà, io la farò, perché ormai ho capito che le cose tra noi due possono funzionare solo così. Dovere ed amicizia, questo è ciò che posso offrirle ed il mio cuore dovrà rassegnarsi a tale idea. <<Alinor era certamente in pericolo in quanto futura Regina. Ma…>>, aggrotto le sopracciglia stranito. Ma, cosa? Che vuole dirmi? Perché c’è tanto astio e disprezzo nella sua voce? <<Quel ruolo lo ricoprirà Lumen>>.



    No, no, no. Scuoto la testa palesando con lo sguardo alla fanciulla tutta la mia disapprovazione per la notizia. Non può essere vero! Lumen… Regina di nuovo? Ma questo vuol dire che io ho appena consumato un rapporto carnale con la promessa sposa del mio Re! Dei... Deglutisco una volta, istigandomi di respirare, non riesco nemmeno a reggere lo sguardo di Lady Esperin, il senso di colpa e il disgusto che sto provando per me stesso sono il colpo di grazia per questa giornata infame. Quanto vorrei che fosse solo un brutto, orribile incubo...



    <<Non c’è un modo per->>, cerco di dirle ma le parole mi muoiono in gola dal momento che la Principessa mi guarda rammaricata lasciandomi intuire che non si può fare più niente. Quella meretrice salirà al trono nonostante non se lo meriti affatto. <<Qualche giorno fa il Comandante mi ha riferito di essere stato convocato in Neutra da vostro cugino Dahmer. Mi ha detto che ne eravate informato... ma ora non ne sono più tanto sicura. E'...tutto sotto controllo?>>, la sento domandarmi preoccupata per me, quando io le ho appena rivelato che la sua vita è in serio pericolo e che l'unico pensiero dovrebbe essere rivolto a lei. La osservo, mi verrebbe da rassicurarla con un gesto amichevole, un gesto per infonderle tutto il rispetto che ho per lei, per la Principessa Esperin, l'unica, oltre a suo fratello il Re, a meritare l'onore e la gloria Raeghar, onore e gloria per le quali sono disposto a sacrificare la mia stessa vita. Ma no... Non posso lasciarmi andare a ciò che vorrei fare di slancio, mi limito a poggiarle i palmi sulle spalle ed a infonderle la magia che attingo dal mio animo, un fioco chiarore si libera dai palmi, segno che la rigenerazione è in corso.



    Difesa e Recupero - Rigenerazione (avviene tramite tocco): Rigenera ferite di media entità (ferite profonde non mortali, ossa rotte, danni medi da elemento).


    Non posso fare a meno di continuare ad osservarla, di cercare di rassicurarla con lo sguardo, prima che con le parole e mi lascio sfuggire un sorriso smorzato per poi dirle, <<Lo so, Principessa, farò tutto ciò che è in mio potere e lo giuro sul mio onore, che il problema bastardi verrà eliminato alla radice>>.




    Nota: Azioni su Esperin concordate con Sere.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 30th July 2015 alle 03:05



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  7. #1897
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Fortunatamente Vicent era già informato dell'incontro tra Dahmer e Aiden, almeno da questo punto di vista sembra che posso stare tranquilla. Evito di fare domande, ricambiando la discrezione che ha mostrato lui poco fa con me, perchè sono consapevole che queste questioni sono molto delicate, e che ciò che gli ho detto lo avrà indubbiamente turbato. Si limita a poggiare le mani sulle mie spalle e ad infondermi il suo potere, che immediatamente rimargina le mie ferite e mi dna un profondo senso di sollievo. Le bruciature si riassorbono così come la ferita al fianco, ed il sangue si riassorbe, come se lo scontro non ci fosse mai stato. <<Lo so, Principessa, farò tutto ciò che è in mio potere e lo giuro sul mio onore, che il problema bastardi verrà eliminato alla radice>> mi dice soltanto, confermandomi in questo modo che stanno lavorando, forse insieme, per risolvere questo loro problema comune. Risolvere il problema alla radice... le stesse parole usate da Aiden con Lumen, parole che possono voler dire solo una cosa... distruggerli, prima che possano distruggere le loro rispettive casate. Ed è giusto... credo, non lo so. Sorrido con gratitudine a Vicent quando il suo potere si dissolve, sentendomi nuovamente in forze, poi mi avvicino alla porta, salutandolo <<Grazie di tutto, Vicent>> guardo un'ultima volta Gildas, ancora incosciente, ed aggiungo <<Occupatevi di lui, ne ha bisogno. Buonanotte>> gli sorrido ancora, dopodiché esco dalla stanza diretta alla mia. Una volta entrata provo a stendermi sul letto, ma è tutto inutile, questa notte non resterò qui a riflettere... questa notte è arrivato il momento di agire, di risolvere quella questione. Prendo quindi il mio mantello dall'armadio, e senza pensarci ancora mi dirigo rapidamente al Glados e lo attraverso.


    Luna di Diamante


    A passi veloci attraverso i giardini di Luna di Diamante prestando attenzione a non farmi vedere, non perchè io non possa stare qui, ma semplicemente perchè voglio restare da sola con i miei pensieri, e cammino fino a raggiungere il cimitero privato nel quale riposano le ceneri dei miei genitori. Osservo triste le due lapidi, ed infine piego le gambe e mi siedo su di esse a terra, sistemando ancora una volta i fiori che oggi abbiamo portato. Sono davvero belli, i preferiti di mia Madre... aveva fatto arricchire quasi ogni angolo dei nostri giardini con questi splendidi fiori e si assicurava personalmente che fossero sempre curati. Sospiro, ripensando all'ovvio, se quella malattia non l'avesse portata via ora Lantis sarebbe una persona diversa, migliore... come anche se quella donna misteriosa avesse ricambiato il suo amore. Ma non è stato possibile, gli Dei hanno voluto diversamente, e speravo che anche lui riuscisse ad andare avanti, a vedere ancora del buono nella vita e nelle persone, invece di chiudersi a riccio escludendo a poco a poco anche me... come sta succedendo ora. Non mi sono mai vista come la statuina di turno, come la bambolina da sfoggiare nelle occasioni formali o da usare per stringere alleanze convenienti, nonostante la septa me lo ripeta da quando ho memoria, non vi avevo mai creduto. Ed invece è quello che successo, nonostante i miei sforzi alla fine Lantis ha preso le sue decisioni senza consultarmi, e non avrei nulla da ridire se queste fossero sagge... ma sposare quella donna, dare tutto quel potere ai Leithien, far vincere Lord Tywin... lo stesso uomo che sa tutto certamente di quello che sembra abbia fatto Niniel. Ha gioito all'Auspex... eccome se ha gioito, il suo sguardo fiero ed impassibile non tradiva alcuna emozione, ma lo so che dentro di sè stava danzando, insultando il ricordo di mio Padre. E questo stesso uomo ora grazie a Lantis metterà nuovamente le mani sul trono, questa volta in maniera definitiva dato se mio Padre è stato abbastanza forte e saggio da respingere Lumen e la sua avvenenza, Lantis purtroppo non lo è, si fa dominare dalla lussuria e dall'istinto...come quell'arpia non ha evitato di rimarcare. Come ha potuto farlo! Nonostante l'odio, nonostante ciò che gli avevo detto... cosa diamine gli passa nel cervello, come si può essere così stupidi ed avventati dannazione!
    Respiro cercando di calmarmi, mentre gli occhi mi cadono sulla splendida Lux ancora conficcata nel terreno accanto alla lapide di mio Padre che l'ha sempre brandita con onore. Torno ad accarezzarne la lama mentre riaffiorano i ricordi...

    Erano i primi tempi della malattia e nonostante la spossatezza mio Padre era ancora cosciente e non mancava di adempiere pienamente ai propri doveri di Re. Quel giorno fu particolarmente faticoso, una discussione tra due Lord del Sud del Regno per il possedimento di alcune terre tra loro confinanti aveva richiesto il suo diretto intervento e mettere pace tra i due si era rivelato più arduo del previsto. Si era quindi ritirato prima del solito nelle sue stanze per riposare e sapevo che questo gli arrecava non poca sofferenza dato che lo metteva di fronte all'evidenza dei fatti, ossia che quella che allora consideravamo una malattia stava lentamente peggiorando. Ero preoccupata per lui, per lo sguardo triste e turbato che avevo visto sul suo volto mentre annunciava la decisione di ritirarsi e quindi di rimandare al giorno successivo gli incontri ancora in programma, e decisi quindi di raggiungerlo nelle sue stanze per essergli in qualche modo di conforto. Non sapevo ancora quanto fosse grave il suo male, non sapevo a cosa avrebbe portato. Tutti pensavamo fosse un malessere momentaneo, dovuto ad affaticamento o a qualcosa del genere...nessuno poteva immaginare. Nessuno... o quasi, purtroppo. Quando entrai nelle sue stanze lo trovai seduto sul letto, in camicia da notte, con lo sguardo perso nel vuoto e la sua Lux in mano, intento a lucidarla con un panno.



    Mio Padre amava la sua arma, ma non era solito usarla pubblicamente, come non era solito ostentare la sua forza. Preferiva di gran lunga risolvere i diverbi con parole giuste e non opinabili, oppure al massimo intervenendo con la sua aura per sedare gli animi. Mi stupii quindi di trovarlo intento a maneggiarla, e rimasi un attimo ferma vicino la porta ad osservarlo in silenzio, timorosa di disturbarlo.



    <<Entra pure Esperin, vieni qui vicino a me...>> disse lui, che aveva avvertito la mia presenza pur stando voltato di spalle. Mi avvicinai immediatamente, sedendo accanto a lui sul letto e ponendo una mano sulla sua, che lui strinse con forza <<Non volevo disturbarti Padre, ero preoccupata e volevo accertarmi che stessi meglio>> la voce tremava un pò, come ogni volta che mi fermavo a riflettere sul fatto che avesse un qualche male che sfuggiva al nostro controllo e che non eravamo in grado di identificare e di fermare. <<Va già meglio, tranquilla bambina mia...>> mi rispose, e nonostante mi sforzassi di credergli, sentivo che stava solo mentendo per non farmi preoccupare. Ma allora preferii soprassedere, non ero abbastanza forte per accettare una risposta diversa. Lo vidi lasciare la mia mano e tornare ad accarezzare la lama della sua spada, gli occhi fissi su di essa e persi nei ricordi <<Questa spada apparteneva a tuo nonno, e a suo padre prima di lui. Non ho mai immaginato di poterne impugnare un'altra, dal momento in cui l'ho avuta tra le mani la prima volta ho capito che sarebbe stata l'unica, fino alla fine dei miei giorni. Credevo che alla mia morte sarebbe passata a Lantis, ma Cuore di Tenebra è decisamente un'arma più appropriata alla sua indole ed al suo modo di combattere>> lo ascoltai attentamente, senza proferire parola, anche se il suo tono non mi piaceva affatto <<Vorrei... che quel giorno, quando arriverà, la prendessi tu>> mi guardò con occhi dolci e pieni di orgoglio, e a stento riuscii a trattenere le lacrime.



    <<Non ti sto chiedendo di sostituire Fidelia, so quanto sei legata alla tua arma per la sua appartenenza alla leggendaria Lady Olenna, e sono orgoglioso che tu segua il suo esempio, voglio solo che la tenga con te, come mio ricordo... quando sarà il momento non la riassorbirò>>. Ascoltare le sue parole mi costò una fatica immane, nonostante la gioia per questo suo pensiero non potevo non sentire un magone al cuore e una sorta di repulsione per l'eventualità della sua morte. Non sarebbe successo, pensai, non sarebbe morto, sarebbe guarito e avrebbe continuato ad impugnare Lux ed a guidare il suo Regno.



    <<Padre, sarebbe un onore per me impugnare la tua arma, e lo farò...un giorno, ma un giorno molto lontano. Non devi parlare in questo modo, non devi abbatterti... sconfiggerai questa malattia e regnerai ancora a lungo, il Regno ha bisogno di te... io ho bisogno di te>> lo abbracciai, e sentii le sue braccia ricambiare il gesto con dolcezza, ma credo anche con rassegnazione... lui sapeva, lo sentiva, anche se ancora non riusciva a capire.



    Un lieve bussare alla porta interruppe la nostra conversazione, ed i tre Consiglieri entrarono nella stanza annunciando l'arrivo dei guaritori, dei maestri maghi col dono della rigenerazione, che avrebbero infuso nel Re un profondo senso di benessere con la loro aura, per aiutarlo a sopportare i dolori della malattia. Allora sembrava per tutti noi un semplice rimedio alle sue sofferenze, non sapevamo purtroppo che stavamo soltanto accelerando il processo che avrebbe portato alla sua morte. I tre Consiglieri rimasero davanti la porta, tutti e tre, coscienti tutti o quasi di cosa ciò comportasse, eppure rimasero in silenzio ad osservare la scena, mentre io abbandonai la stanza per permettere ai maghi di operare.
    La morte non è sufficiente per punire questo loro gesto, non è sufficiente per punire ciò che hanno fatto a mio Padre. Ma purtroppo, vederli esalare il loro ultimo respiro e sporcarsi del loro sangue, è la sola giustizia che possiamo avere in questo mondo.
    Mi rialzo decisa, dopo aver finalmente capito quello che è giusto fare. Se Lantis ha in questo momento la testa altrove ed ha deciso di collaborare con quella gente, spetta a me il compito di far emergere la verità e di punire i veri colpevoli. Afferro decisa Lux estraendola dal terreno, come voleva mio Padre ora sarà la mia arma. Lui voleva che la tenessi come ricordo, sapendo quando fosse importante per me Fidelia, ma la verità è che nessun idolo sarà mai alla sua altezza, che è sempre stato il mio vero punto di riferimento. Non appena stringo l'elsa dell'arma sento di avere una forte affinità con essa, nonostante non sia ancora mia, nonostante non sia ancora incantata. Sento che è la mia arma, quella giusta. Dopo un ultimo sguardo alle due tombe mi allontano determinata... ho ancora qualcosa da fare qui.


    Prigioni di Luna di Diamante


    Giunta nei pressi delle Prigioni sento un vociare provenire dall'interno, sicuramente sono le guardie lasciate a sorvegliarne l'ingresso.

    <<Eh già...lo sapevo io!>>
    <<....>>
    <<Non ho ragione? Te lo avevo detto!>>
    <<....>>



    <<Lo sapevo che il veleno non lo aveva somministrato Dr->>
    <<BASTA. Già l'altra volta con le tue chiacchiere mi hai distratto ed il prigioniero è scappato, stavolta chiudi quella bocca altrimenti ce la infilo io la tua testa su quelle picche ormai libere, chiaro?!>>

    Chiudo gli occhi, dal mio nascondiglio, e lascio che la mia energia si espanda e che la mia aura si scinda per poi ricomporsi in cinque copie di me stessa, nelle quali vedo rispecchiarsi ogni singolo dettaglio del mio corpo. Lascio che tutte, in direzioni diverse, corrano all'interno della stanza, per poi svanire nel nulla prima di essere identificate, con l'intenzione di distrarre ancora una volta le due guardie ed entrare nelle Prigioni. Sono riuscita a farlo quella notte per salutare Drako, quando il mio potere non era ancora così forte, dovrei riuscirci anche e soprattutto ora.



    <<H-hai...visto?>>
    <<Ancora! Ti ho dett-...cazzo!>>

    Come previsto le guardie impugnano le loro armi per correre dietro alle ombre che i miei cloni hanno generato, senza rendersi conto di cosa stia effettivamente succedendo. Incompetenti, mio Fratello continua a scegliere incompetenti come questi per sorvegliare le prigioni, mi chiedo per quale motivo poi si sorprenda se dei rivoltosi riescano ad entrare indisturbati. Mi intrufolo velocemente all'interno approfittando del momento di confusione e richiudo la porta alle mie spalle, scendendo le scale che conducono alle celle. Devo fare chiarezza in questa storia.


    Scuola di Magia: alterazione ed illusione
    Cloni- capacità di creare copie di se stesso immateriali, manovrate con la propria volontà.

    • Maestro – 5 copie

  8. #1898
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Respiro profondamente la fresca aria della notte, questa temperatura mi ricorda tanto la mia Gaearmir... accidenti, sto diventando sentimentale.



    Ridacchio tra me e me, il mio nome di battaglia sarebbe la Vergine di Ghiaccio... molti si meraviglierebbero di quanto poco glaciale io sia in realtà. Distendo le braccia lungo il davanzale del parapetto, fino a poggiarvi i gomiti. Proprio qui, qualche giorno fa soltanto, Lantis mi chiedeva di spiare mio fratello.



    Non scenderò a questi mezzi poco onesti, gliel'ho detto, ma indubbiamente è onorevole che voglia conoscere il motivo di tutto quest'odio violento da parte dei ribelli, da parte di Targaryus. Efrem Targaryus era Comandante delle Guardie, esattamente la stessa carica che ricopre Aiden adesso.



    Reietti e ribelli sono due fazioni separate, in battaglia si fanno guerra... quindi non è il Processo a Drako che ha provocato l'elfo. Stringo i pugni... maledetto verme, userò ogni mio respiro per trovarti e ammazzarti con le mie mani! D'un tratto, la figura efebica di Mercur mi appare.



    Mi viene quasi un colpo, il messaggero dovrebbe farsi annunciare in maniera meno soprendente. Qualcuno vuole vedermi al Valmorghuli... Andreus? Il Leithien? Ma no, impossibile. Mio fratello... sì deve essere mio fratello. Voglio credere fino a quando varcherò quella porta che si tratta di mio fratello. Velocemente, raggiungo il Glados, lo sfioro con le mani. "Rem tene, verba sequentur" sussurro colma d'ansia e speranza.



    Continua qui

  9. #1899
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Scendo rapidamente le scale e mi ritrovo davanti la schiera di celle delle Prigioni di Luna di Diamante.



    Poche sono occupate, d'altra parte la maggior parte dei sospettati di tradimento o di crimini vari vengono condannati direttamente a morte da quando Lantis ha assunto la reggenza. Con mio Padre era diverso, il boia della Luna aveva ben poco lavoro da fare e veniva ingaggiato solo se veramente necessario, ma i tempi sono ormai cambiati.



    Quando riesco ad identificare la cella di Niniel mi accorgo che la donna è addormentata sul pagliericcio, senza alcuna benda e con le mani libere, quindi devo prestare attenzione ai suoi poteri, soprattutto allo charme. Rifletto per un attimo e rapidamente trovo la soluzione, ma per poterla applicare ho bisogno di eludere il suo scudo mentale. Per fortuna Ryuk mi ha rivelato questo particolare altrimenti sarebbe stato tutto vano.



    Mi nascondo quindi nella cella vuota frontale a quella di Niniel senza fare alcun rumore dopo aver preso un sassolino da terra. Attingo alla mia natura di maga, alla luce che ci avvolge e ci completa, per poi sprigionarla nella stanza cercando di trattenerla in buona parte. Non voglio che mi identifichi come sorgente dell'aura, come non voglio che si accorga che qualcuno la stia utilizzando così vicino a lei. Dovrebbe arrivarle molto lieve, tanto da farle pensare che qualche soldato nei paraggi la stia usando per altri motivi. Contemporaneamente lancio il sassolino a terra per fare rumore e svegliarla, e come previsto la donna alza il capo di scatto perplessa, non riuscendo a capire cosa stia succedendo.



    Si guarda intorno titubante, per poi tranquillizzarsi e rimettersi a dormire.



    Credo si sia accorta dell'aura a giudicare dalla sua reazione, ma ovviamente non posso esserne certa dato che potrebbe aver reagito in quel modo anche solo per il rumore, ed il suo scudo potrebbe non essersi attivato per altri motivi... in ogni caso lo scoprirò presto.


    Aura di luce
    I maghi prendono vita dalla luce e per tale motivo vi hanno forte affinità. Questa caratteristica è associata alla positività ed al bene, ma non sono rari i casi in cui viene adoperata per scopi bassi, il tutto dipende dall’indole del mago. La loro presenza suscita di per sé una certa calma, ma sono in grado di amplificarla per sortire diversi effetti che cambiano a seconda del grado:
    • Maestro – Infonde un profondo stato di benessere, ci si tranquillizza ed il mago, alterando la percezione che si ha di lui, diviene, dunque, una persona nella quale riporre profonda fiducia, la volontà di combatterlo si annulla.


  10. #1900
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Vicent Dreth


    Resto ad osservare la Principessa mentre mi dà le spalle ed esce dalla stanza, la sua figura regale è sempre elegante, perfino quando ci si ritrova in questi momenti.



    Gildas è ancora svenuto, presto attenzione al suo petto, per osservare se respira ancora, non vorrei che mi schiatti, è un guerriero temibile, strano... Un po’ (tanto) folle, ma decisamente utile alla nostra causa.



    Già... La nostra causa, quante delle persone che si trovano in questo luogo lottano realmente per i miei stessi ideali? Perfino la Regina, colei che dovrei servire, non è altro che una meretrice, lei che è stata accanto al più Grande dei Re, non è altro che lo scarto della sua ombra. Mi rigiro il ciondolo di Gildas tra le mani, ne osservo le linee, il colore, ma la mente inizia a vagare, i ricordi di questa giornata sono tanti e purtroppo rimarranno indelebili nella mia mente, sempre se... Sempre se quelle due arpie non decideranno di occultare la faccenda in maniera drastica. Decido di prendere carta e calamaio, perché non posso permettere che ciò che ho elaborato oggi venga cancellato in qualche modo. DEVO RICORDARE. Inizio a scrivere con un nodo alla gola cercando di far riaffiorare ogni minimo particolare, ogni azione, ogni gesto, le parole, ogni cosa, tutto rimarrà su questi tre fogli, che mi premunirò di nascondere bene dalla vista di eventuali intrusi. La stanchezza è forte e la luce della candela è troppo debole, ma mi sforzo comunque di proseguire. Quando concludo, rileggo per sicurezza e sembra esserci tutto. Bene. Ripiego i fogli e li nascondo in un luogo sicuro, forse dovrei chiudere gli occhi e riposare...



    Almeno un pò.

    Ultima modifica di Damnedgirl; 30th July 2015 alle 03:07



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

 

 

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