Aiden Urthadar
Avanti, indietro. Avanti, indietro. Avanti, indietro.
Continuo questo divertente gioco per qualche minuto, notando come a ogni passaggio la piccola sfera risponda meglio ai miei comandi, e infine la riassorbo con una naturalezza che impressiona persino il sottoscritto.
Essendo un Urthadar ho sempre avuto un più che ottimo rapporto con il mio elemento, il Fulmine permea praticamente ogni aspetto della mia vita da quando ho visto la luce: è presente dentro di me, nei miei cieli, sul mio stemma, nel mio motto e in ogni mio titolo. L'impeto del tuono, non sono parole scelte a caso, persino i miei antenati sapevano cosa aspettarsi dalla propria discendenza. Ma il Fulmine, per quanto nobile... da solo non è abbastanza.
La sua magia dev'essere accompagnata da altro, come la prestanza fisica, la destrezza, e altri poteri che insieme ad esso possano affermare il dominio del Tuono sui suoi nemici. Per questo ho sudato sangue durante l'apprendimento della Rigenerazione, ancora oggi il septon di Castello del Tuono non comprende come uno stregone sia stato in grado di apprendere una tale tecnica benevola, a volte anche io me ne sorprendo: eppure ce l'ho fatta, come ce la faccio sempre, come riuscirò ad imparare anche la Telecinesi.
Sollevo lo sguardo e incateno le mie pupille alle due spade appese alla parete, forse le stesse che mi rinfacciarono la mia vergogna giorni fa: allora non riuscii a smuoverle nemmeno di un millimetro, ma ero più debole, non ero pronto... Ma ora, forse... forse questa è la volta buona. Sono più forte, posso sentirlo, il mio corpo può tollerare l'apprendimento di un terzo potere. Mi concentro e osservo intensamente le spade, mi connetto alla materia di cui sono composte come mi è stato insegnato, ad ogni più piccola particella, visualizzando il legame mentale che vorrei stabilire come se fosse un qualcosa di fisico e tangibile. Sento le vene delle tempie pulsare, stringo i denti e non mi arrendo, non mi arrendo, non mi arrendo, fino a quando alle mie orecchie giunge un rumore di metalli che si scontrano tra loro, come se qualcuno stesse suonando un piccolo campanello. Vedo una delle due spade tremare, all'inizio è un movimento impercettibile, ma presto si trasforma in una meravigliosa musica. È questione di pochi secondi e la spada torna immobile, e per qualche istante penso di essermi immaginato tutto: ma no, no, è successo davvero. Sono spossato ma rimango in piedi, non mi accascio a terra, non mi inginocchio. Un rivolo di sangue fuoriesce lentamente dal mio naso e, quando raggiunge la bocca, la apro e lo assaggio con la lingua: è il sapore di una vittoria sempre più vicina.
Gli esercizi con la Telecinesi servono solamente per la trama, Aiden ovviamente non è ancora in grado di utilizzarla e finché non diventerà maestro non verrà utilizzata in combattimento!