Ignorando sir Aiden, mi pongo al centro della stanza: in realtà sono decisamente stanca, sento le palpebre pesanti...ma vorrei resistere ancora un poco, quantomeno per sapere dell'esito della battaglia.
Dopo due vittorie consecutive dei reali, una terza sarebbe addirittura decisiva, e non mi sento di esagerare nel pensarlo.
Gli elementi che si trovano qui alla torre sono tutti forti, e questo di per se non sarebbe nemmeno determinante se non si trattasse di soldati esperti e allenati, pronti ad uccidere al minimo comando del loro capo branco.
Si, cani dell'esercito, non sono null'altro.
Con uno scatto fulmineo pongo il braccio di fronte a me concentrando la mia energia con l'elemento che mi contraddistingue, sento le mie osse indurirsi fino a farmi male, come se i rovi nascessero dal mio stesso corpo. È una sofferenza che accolgo con gioia, perche se provoca questo dolore a me, cosa farà ai miei avversari?
Sento le radici serpeggiare sotto il pavimento e impongo loro di dirigersi di fronte a me: le spire s' aggrovigliano tutte, i un gioco di nodi, fuoriuscendo ribelli tra le mattonelle del pavimento.
Non faccio ormai alcuna fatica a richiamarle, serve della mia imposizione...ma è altro ciò a cui anelo stasera!Distruzione - Esperto
L’incantatore è in grado di connettere la propria energia all'ambiente e generare radici, che prendono vita dal sottosuolo, in zone da lui scelte:Abbraccio dell’Eden - Le radici bloccano metà corpo o busto o gambe, stringendolo con forza, provocando danni da escoriazione
Tiro lentamente indietro il braccio, cercando d'indurire i muscoli e concentrandomi ulteriormente sulle radici stesse: sento quelle viscere legnose dimenarsi con insistenza, oppongono forza contraria a me, ma non lo permetterò loro.
Tiro verso di me i rovi con la forza del pensiero, mentre il legno stride sinistro per lo sfregamento tra essi...continuo a tirare e tirare e tirare....prego Demetra di porle al mio servizio, invoco Raiden e i muort e soreta, ma ste quattro cose secche continuano a ribellarsi!
Un lamento piccolo, appena udile, fuoriesce tra i miei denti digrignati per lo sforzo, quando rilascio andare l' energia: come se fossero coscienti di avermi vinto, le radici si innalzano al soffitto per poi ritirarsi violentemente nel sottosuolo.
Uno sbruffo risentito esce rumorosamente dalle mie labbra stavolta, mentre le braccia quasi mi dolgono nel sentire quel dolore costante alle ossa svanire pian piano.
La terra provoca dolore e morte, non può essere diverso per chi è baciato da questo elemento: noi SIAMO dolore e morte.
C'è però dell' altro di meno negativo in me, purtroppo....l'energia malefica che mi donava più energie, sta lentamente svanendo, dandomi un senso di dispersione....mi affaccio alla finestra, constatando che il mio Gran Maestro non è più dove lo avevo visto l'ultima volta, quindi deduco sia andato via.
Mi rivolto verso l'interno della sala: devo continuare ad allenarmi. Se ieri sono riuscita a richiamare quell' imbarazzante ombra di uno scodo di roccia, significa che potrei essere vicina a superare un luovo livello di potenza magica....non posso mollare ora, ma battere il ferro finché è caldo. Chi si ferma è perduto...