Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

Aiden Urthadar

La cura di Adamantia procede senza intoppi e la donna si sente tanto magnanima da ringraziare me e Vicent per i nostri servigi.

Ahimè, il resto delle sue parole non è ugualmente piacevole perché a quanto pare la battaglia è stata persa e lady Araneae non è esattamente in ottime condizioni. E pensare che per qualche istante mi ero illuso che il braccio fosse un piccolo trofeo, come la testa dell'elfa di Franthalia... invece, a quanto pare, appartiene all'altra guerriera. Sospiro, Lantis non ne sarà felice, una terza vittoria consecutiva sarebbe stata, oserei dire, decisiva. Ma no, Raiden si deve divertire e perciò la guerra si sta rivelando tremendamente e noiosamente equilibrata.

Accettando la sua richiesta, permetto ad Adamantia di aggrapparsi al mio corpo e la conduco in camera sua, lasciando a Vicent l'onore di ricucire lady Araneae. Giunti nelle sue stanze la donna si butta sul letto e mi chiede di aiutarla a levarle l'armatura: forse sta giocando, forse no, ma a giudicare dalle condizioni in cui è tornata alla Torre propendo per il no. Annuisco, anche se non mi può vedere, e dopo essermi avvicinato comincio a toglierle questo abominio di metallo pezzo per pezzo, partendo dai gambali, per poi passare alle braccia e infine dedicandomi al torso. La guido in ogni movimento e mi assicuro che non si faccia male, e terminata la svestizione le slego i capelli e la aiuto a sdraiarsi nuovamente, accarezzandole nel contempo il viso e passandole una mano tra la chioma rossa. <<Reietti o ribelli?>>, le chiedo, con la voce ridotta a un sussurro.

Loren Van Dervult

Mentre Sir Gildas si volta per osservare qualcosa alle sue spalle io ne approfitto per osservare lui.
E’ una voce a farmi girare… «Concordo con voi, Lady Loren...» , noto così Lady Nymeria ferma sotto l’arco. «Ma per quanto perfetta e bella essa possa sembrare, si riconoscerà sempre il vostro volto al di sotto di essa»
«Concordo con Voi Lady». Mi volto ad osservare il Sir mentre mi rispende. «Piacere mio… mi chiamo Gildas Demonar… ma penso che a voi sia arrivato come “il vincitore dell’Auspex”…»
Accenno un sorriso. «Giusto! Voi avete vinto all’Auspex con la Principessa!»
Lady Nymeria intanto parla nuovamente.
«Lady Van Dervult, avete avuto modo di scontrarvi con Ser Gildas? Posso confermare che è un valido avversario… Come va la mano? Spero di non averne compromesso l'uso.»
Volto la testa in modo da osservarla. «No non ne ho ancora avuto il piacere, ma penso che rimedieremo presto…>> Sposto lo sguardo sul Sir. «Vero?»
Li osservo un attimo entrambi, che ci sia tensione fra loro? Non mi importa.
«Che ne dite di una bella nuotata?» Chiedo ad entrambi sia perché vorrei davvero nuotare un po' sia per smorzare la tensione presente.
Non mi muovo aspettando la loro risposta.

Vicent Dreth

Le cure procedono bene seppur in maniera visibilmente diversa, ogni traccia di bianco sta infatti svanendo ed al suo posto vi è un fumo nero e denso con alcuni filamenti rossastri che si animano all’interno. Ciò che però mi fa sgranare gli occhi dallo stupore non è il colore ma il modo in cui opera: è fredda, posso sentire Adamantia rabbrividire sotto il mio tocco, e quando le annullo il dolore facendo guarire le ferite è una lastra di ghiaccio ad assorbirle.

Assurdo. La mia rigenerazione sta mutando, ormai è evidente, e non so se interpretare il cambiamento come un bene o come un male.

Ritiro la magia curativa lasciando la meretrice nelle mani del Comandante che si è già prodigato in suo soccorso e guardando a terra scorgo quello che è un… braccio.

Sono io ad aver bevuto troppo o c’è un braccio grondante di sangue con ancora addosso parte dell’armatura reale? Sbattendo le palpebre controllo d’istinto Adamantia ma mi sembra integra che sia di....?<<Gli altri pezzi di quell'altra arriveranno tra un po', credo>>. Oh Dei! Lady Araneae! E perché diamine Adamantia non sì è degnata di accompagnarla fin qui?! Spero che la dama ce la faccia ad attraversare da sola il Glados o sarò costretto ad armarmi di torcia ed andare di persona al Sinelux per poterla recuperare: non la lascio lì, questo è certo. <<Ovviamente per colpa di quell'inetta che si è fatta tagliuzzare per bene abbiamo perso!>>. Date le sue parole ho il vago presentimento che ci sarà bisogno di Cassandra e per quanto riguardo la notizia invece ho un solo ed unico commento: dannazione! Un’altra vittoria sarebbe risultata schiacciante per il morale degli avversari ma a quanto pare gli Dei hanno deciso di sfavorirci oltre che portarci via Esperin. Con lo sguardo ancora assorto sull’arto mozzato ascolto lo sproloquio finale di Adamantia che dopo essersi sfogata finalmente mi ringrazia per le cure.

<<Dovere>>, esclamo secco ed apatico in risposta raccogliendo da terra il braccio e guardo stranito il Comandante che va via ignorando bellamente il ritorno del secondo soldato gravemente ferito preferendo stare in compagnia di Adamantia. <<Ma che bella coppietta…>>, sibilo sarcastico quando li vedo svanire nella stanza della Feralys.

Chissà di cosa stanno parlando andrei a controllare di persona se solo non ci fosse Lady Araneae da curare che potrebbe tornare da un momento all'altro. Chiamo un servo affacciandomi di sbieco in sala riunioni onde evitare di far notare il braccio mozzato a Lady Alinor. <<Ghiaccio, garze sterili e acqua presto!>>, gli ordino per poi tornare a fissare il Glados. Attenderò che il servo mi porti tutto che oltre a sistemare alcune cose provvederà a svegliare il Primo semplicemente bussando alla porta. Scusa Cassandra ma ho bisogno di te.

Gildas Demonar

La povera ragazzina pare scocciata, mi dice che è stanca.

Povera piccola. La guardo annoiato alternando lo sguardo tra lei e la collana. Persino una mattonella sarebbe più interessante al momento. La ragazza poi si si siede di fronte a me osservandomi prima di sollevarsi la gonna e bagnarsi le gambe nella vasca. «Lady Van Dervult, avete avuto modo di scontrarvi con Ser Gildas? Posso confermare che è un valido avversario...» che dolce.

Mi guarda poi quasi con intensità… oh Raiden, devo avere proprio qualcosa di enorme sulla faccia. «Come va la mano? Spero di non averne compromesso l'uso.» sollevo la mano che la donna mi ha mozzato e la muovo un po’ per farle vedere che è totalmente intera mentre la tipa rossa prende a parlare «No non ne ho ancora avuto il piacere, ma penso che rimedieremo presto…» sposta lo sguardo su di me, sguardo che ricambio con un ghigno stampato sul volto. Oh povera, non immagina nemmeno quello che sta dicendo. «Vero?»

le faccio cenno affermativo del capo accompagnandolo con un chiaro gesto della mano. «Certamente mia cara…» dico senza espressioni e mantenendo lo sguardo sulla donna.

Oh, voi non avete idea del guaio in cui state per cacciarvi. «Che ne dite di una bella nuotata?» esordisce poi con un sorriso guardandoci entrambi. Sollevo appena il labbro con disappunto. Ho capito cosa vuole fare. Che schifo. Anche lei come tutti gli altri. «Pensavo vi turbasse la vista di un uomo nudo lady Van Dervult.»

le dico quasi con disprezzo, aspetterò la sua risposta e poi mi rivolgerò verso l’altra «vi va, madame?» dì di no. Dì di no. Dì di no. Dì di no…

Vicent Dreth

Metto il braccio mozzato dentro il secchio di ghiaccio onde evitare che i tessuti si danneggino e fisso costantemente il Glados, sempre più preoccupato, perché di Lady Araneae non vi è alcuna traccia.

Che sia svenuta per il dolore…? Potrebbe essere dopotutto ha un braccio mozzato e dalla versione dei fatti di Adamantia azzarderei anche altro. Dei… Forse dovrei andare a controllare? Mi metto entrambe le mani tra i capelli ed inspirando profondamente resisto all’impulso di prendere una torcia ed attraversare il portale: se il Sinelux fosse stato dei reali potevo, ma ora che è un territorio nemico non posso varcarne i confini. Stupide maledettissime barriere.

D’un tratto però la luce azzurrina del Glados si attiva e finalmente la seconda guerriera fa il suo ritorno seppur a pezzi… Già. Adamantia era ridotta certamente peggio di lei ma nemmeno Lady Araneae scherza: le manca un braccio e buona parte di viso. Rapidamente la afferro tra le braccia prima che anche lei finisca a terra, la dama infatti uscita dal portale neanche il tempo di fare due passi che già non è più cosciente complice l’ingente quantità di sangue persa.

<<Theon venite qui immediatamente!>>, ordino a voce alta mentre con un impacco di ghiaccio le tampono la ferita al braccio pur di bloccare temporaneamente l’emorragia. Potrebbe farle male, ne sono cosciente, ma spero che rimanga priva di sensi per evitarsi l'esperienza. Incurante di Theon che assume il colorito d’un lenzuolo mantengo il mio sangue freddo evocando nel palmo destro la magia curativa dei Greatnova.

Difesa e Recupero - Rigenerazione (avviene tramite tocco): Rigenera ferite di media entità (ferite profonde non mortali, ossa rotte, danni medi da elemento).

<<Il secchio, portatelo in infermeria>>, esclamo sfilandomi la maglia e buttandola sopra per coprire l’arto da occhi indiscreti. <<MUOVETEVI>>, intimo con tono morigerato e dopo essermi assicurato che abbia obbedito poggio la mano destra sul volto di Lady Araneae sfruttando la mia magia fino all’ultimo istante pur di ricostruirle il viso e l’orecchio senza lasciarle cicatrici. Ultimata la prima parte di cure la solleverò di peso ed andrò rapidamente in infermeria dove la adagerò delicatamente su uno dei letti, continuando a tamponarle con il ghiaccio la porzione di braccio mozzata.

Nota: Azioni di Araneae concordate con Valuccia.

SINELUX

E' finita. Finalmente è finita.
Il Sinelux piomba di nuovo nel silenzio. Sono viva. Quasi fatta a pezzi, ma sono viva.
Se penso che fino a non molto tempo fa sarei riuscita ad evitare qualsiasi attacco con facilità, mentre ora mi ritrovo in questo stato pietoso, la rabbia, la vergogna e la delusione mi assalgono, ma... poteva andare peggio.
Potevo morire qui ed essere costretta a dire addio al mio obiettivo ed invece... ce l'ho fatta.
Crollo sulle ginocchia: il dolore al volto è intenso e quello al braccio lancinante. O meglio... quello nel punto dove prima c'era il mio braccio. Maledetto... ora che ho visto bene il tuo volto... me la pagherai... giuro che me la pagherai, prima o poi.
Sollevo lo sguardo nel preciso istante in cui una luce abbagliante si diffonde in questo luogo avvolto nelle tenebre: che fastidio. Ormai gli occhi non sono più abituati alla luce...

"Il braccio è già a casa, almeno credo. E se volevi farti rifare i connotati per essere più o meno guardabile, potevi scegliere un modo meno violento!"

Ma questa è ritardata? Cioè è cretina di suo o si fa dare ripetizioni dalla Vecchiaccia?
Vorrei mandarla a quel paese, ma il dolore è talmente forte che non ho alcuna voglia di mettermi a discutere con lei. Non ne vale la pena.
Faccio un respiro profondo per poi rimettermi in piedi, mentre con l'unica mano che mi è rimasta cerco di fare pressione sulla ferita. Il sangue sgorga in maniera incontrollata ed inizio a sentirmi debole ad ogni passo.
Debole. Sempre più debole.
Raggiungo il Glados a fatica, sfioro la superficie con il piede destro e...

TORRE

...non appena varco la soglia, le gambe cedono e cado.





Tutto inizia a girare vorticosamente e non riesco a rendermi conto di cosa succede intorno a me.



Vorrei gridare, chiedere a qualcuno di aiutarmi, ma sono senza forze.



Mi sento completamente svuotata. Come se ogni energia fosse stata risucchiata dal mio corpo.
Devo... rimanere cosciente... qualcuno... qualcuno verrà... ad aiutarmi...
Mi sembra come di avvertire un piacevole sensazione e poi... sento freddo...
Vorrei aprire gli occhi per cercare di capire cosa sta succedendo, ma non ce la faccio...
Non riesco a tenere gli occhi aperti...



NB. Araneae è completamente rintronata... ecco perché non si rende conto che è Vicent che la sta aiutando

ADAMANTIA FERALYS

Aiden mi aiuta e mi sfila via l'orrendo pezzo di metallo senza battere ciglio. Sembra sincero, sembra preoccupato, mi accarezza il viso con dolcezza.

Se questo fosse successo qualche giorno fa avrei anche potuto credergli, ma adesso ogni suo gesto, ogni sua parola acquista un significato diverso. In ogni caso i nodi verranno al pettine alla fine, ma non è oggi il giorno.

Mi chiede chi ha vinto "I reietti di Kalisi, credo." - rispondo a bassa voce - "Mi sono scontrata con la tua cara bastarda. Ho un conto in sospeso con lei che si estinguerá soltanto quando sarà cibo per vermi. E giuro su Raiden che succederà quanto prima!"

Mi sistemo meglio sul letto, ho un pò freddo e mi tiro su il lenzuolo. "C'era un tizio nuovo, sono riuscita a guardarlo in faccia anche se per poco, sarebbe meglio fissare il suo volto sulla carta subito, prima che mi dimentichi. "

C'è qualcosa di strano in questo letto, non riesco a trovare una posizione comoda.

Aiden Urthadar

"I reietti di Kalisi, credo", mi risponde Adamantia a bassa voce, probabilmente desiderosa che me ne vada il prima possibile e la lasci riposare. "Mi sono scontrata con la tua cara bastarda. Ho un conto in sospeso con lei che si estinguerá soltanto quando sarà cibo per vermi. E giuro su Raiden che succederà quanto prima", continua poi, con un po' più di colorito nel tono.

<<Siamo in due, allora>>, le rispondo, sussurrando a mia volta, anche se... fatico a credere alle sue parole.

Elen dovrebbe avere sedici anni, se non sbaglio, quindi è addirittura più giovane di Vicent: possibile che abbia conciato in questo modo una strega esperta quale Adamantia? Dreth è una macchina da guerra nonostante la sua giovane età grazie al rigoroso addestramento che non dubito abbia ricevuto fin dall'infanzia, ma una trovatella come Elen a che razza di allenamenti potrà mai essere stata sottoposta? È anche vero che il fuoco dei Vanya è forte, è uno dei motivi per cui Rose venne scelta da mio zio, ma pensavo che fosse stato corrotto da quello sguattero elfo. Potrei aver sottovalutato la minaccia... se davvero la ragazzina è in cerca di vendetta, ed è riuscita a sconfiggere Adamantia, forse dovrei iniziare a occuparmene. L'ennesimo incidente che non avevo previsto! Strano, ultimamente sta andando tutto secondo i miei piani, vero Raiden? "C'era un tizio nuovo, sono riuscita a guardarlo in faccia anche se per poco, sarebbe meglio fissare il suo volto sulla carta subito, prima che mi dimentichi", continua la donna, mentre la vedo sistemarsi sotto le coperte.

Che anche reietti e ribelli avessero ricevuto rinforzi era prevedibile, ciò che mi preoccupa è che i loro nuovi soldati siano più potenti dei nostri date le condizioni in cui è tornata lady Araneae, anche se devo ancora effettivamente scoprire contro chi si è scontrata. Dovrei recarmi in giardino, sicuramente vi è bisogno delle mie cure. <<No>>, affermo alzandomi dal lato del letto e aiutando la Feralys a rimboccarsi le coperte. <<Ora devi riposare, e Vicent è occupato. Sono sicuro che ricorderai il suo volto anche al tuo risveglio. E poi parleremo>>. Non vi è calore nella mia voce, perché so che sarebbe inutile tentare di comprarla con la gentilezza: era presente quando Lantis ha nominato il mio fidanzamento e sicuramente vorrà delle spiegazioni. Così come ne esigo io stesso... Adamantia Leithien. Mi allontano dal talamo e attendo una risposta, e se non avrà più bisogno di me raggiungerò Dreth davanti al portale.

Vicent Dreth

Un giramento di testa mi costringe a ritirare la mia rigenerazione che svanisce in una nube di fumo rossastra.

Il volto della donna, seppur con difficoltà, mi sembra di essere riuscito a ricostruirlo a dovere: piccoli pezzi come occhi, naso o orecchie sono facilmente rigenerabili se curati in tempo, per fortuna. Inspiro profondamente, complice la stanchezza, e guardo Lady Araneae a causa di un movimento impercettibile degli occhi...

E’ sveglia. Dannazione. Potrei aver scambiato una semplice perdita d’equilibrio per uno svenimento. Stupido. Stupido. Stupido. <<Lady Araneae mi sentite?>>, premo maggiormente il ghiaccio contro la parte monca del corpo e, con dolcezza, uso la mano libera per cercare di accarezzare la testa della donna in modo da donarle un minimo di conforto.

So bene che si prova a stare con un arto in meno, quella bestia di Ryuk Leithien mi ha reso partecipe di questa magnifica esperienza, ed un contatto umano dovrebbe calmarla… Ma ora che ci penso potrei fare anche di meglio. <<Sono Vicent. State tranquilla, sono qui>>, mentre le dico queste parole tento una connessione mentale cercando di infonderle uno stato di calma e benessere che confido la mia aura di luce saprà darle. Spero.

Aura di luce

I maghi prendono vita dalla luce e per tale motivo vi hanno forte affinità. Questa caratteristica è associata alla positività ed al bene, ma non sono rari i casi in cui viene adoperata per scopi bassi, il tutto dipende dall’indole del mago. La loro presenza suscita di per sé una certa calma, ma sono in grado di amplificarla per sortire diversi effetti che cambiano a seconda del grado:

Esperto - Si avverte un profondo stato di rilassatezza e ci si sente propensi positivamente verso lui.

<<Theon>>, il servo sussulta a sentire il nome pronunciato per l’ennesima volta con freddezza, <<Andate al Glados, se il Primo o il Comandante raggiungono il portale informateli che Lady Araneae è in infermeria e che ha bisogno con urgenza delle loro cure. Per favore, fate presto>>.

Quel braccio... Probabilmente ci sarà bisogno di due interventi: il primo per attaccarlo ed il secondo per farlo tornare funzionale. Non sto mentendo sulla necessità di un secondo guaritore. Guardo Theon negli occhi quando sta per lasciare la stanza e mi sforzo di sorridergli nonostante la pessima situazione, <<Grazie per l’aiuto>>.

Riabbasso di scatto il viso incurante della risposta e continuo a parlare ed accarezzare la donna per cercare di distrarla dal tugurio che sta sopportando, <<Piccoli respiri, evitate movimenti bruschi e cercate di non sforzarvi. Presto passerà tutto, ve lo prometto>>.

Quando la sensazione piacevole svanisce, resta solo il freddo ed il dolore.
Tanto... tantissimo dolore.
In passato sono stata costretta ad affrontare condizioni peggiori, anche questo è vero, ma ammetto che in questo momento farei davvero a meno del dolore.
Il dolore... ciò che mi ha resa la persona che sono oggi. Ciò che mi ha permesso di andare avanti, di non lasciarmi andare, di non morire. Ciò che mi ha resa più forte, che ha indurito il mio animo.

"Lady Araneae mi sentite?"



Apro gli occhi a fatica e lentamente rivolgo lo sguardo verso la direzione da cui proviene la voce.
La voce di...

"Dove... dove mi trovo...?" sussurro con fatica, iniziando a tossire.



Sebbene sia riuscita ad aprire gli occhi, la vista è ancora offuscata, ma in compenso non avverto più dolore al volto.

"Sono Vicent. State tranquilla, sono qui"



Dice l'uomo con voce gentile, mentre mi accarezza la testa ed improvvisamente un'intensa sensazione di benessere e rilassatezza si impossessa del mio corpo.

"Gra... grazie Sir Vicent... Vi... sono... riconoscente..."

Per la prima volta, dopo tanto tempo, avverto una strana emozione che mi attanaglia lo stomaco.
Avevo dimenticato tutto questo. Cosa fosse un gesto dolce e gentile.

"Piccoli respiri, evitate movimenti bruschi e cercate di non sforzarvi. Presto passerà tutto, ve lo prometto"



Qualcuno che si prenda cura di te e che oltre al tuo corpo, abbia a cuore anche le sorti della tua anima, delle tue emozioni, dei tuoi silenzi. Della tua vita.

-Lui... lui può aiutarmi...-
-Non pensarci nemmeno! No! Non puoi farlo...-
-Ti stai indebolendo, ormai. Posso farcela... posso salvarmi... lui... lui potrebbe salvarmi!-
-Se lo fai, moriremo entrambe!!!-
-QUESTA NON E' PIU' VITA DA TROPPO TEMPO, ORMAI!-
-No! N...on... far...lo...-

"Sir! Vi... prego... Vi... scongiuro... aiutatemi... Voi... voi dovete... uccidermi..."