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  1. #2261
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Gildas e Aiden sottraggono 10 punti costituzione, Vicent la recupera interamente

  2. #2262
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Il giovane cavaliere mi abbraccia, posso avvertire senza problemi il suo calore, il suo affetto, la sua preoccupazione per me. Mi stringe la mano, si abbassa verso di me. Gli cingo le mani al collo, mi perdo in quelle braccia forti dell'amico che so di avere, che sono sicura non mi abbandonerà.



    Andreus era solo arrabbiato, forse stanco, estenuato da questa assurda situazione e io anche... niente è perduto, io devo farmi forza, Vicent ha ragione, devo smetterla di crogiolarmi nei miei problemi e trovare l'energia giusta per affrontare tutto, per tenere la testa alta dinanzi le difficoltà. Tra le sue braccia quasi posso sentire il profumo di casa, quell'accogliente senso si quiete che si ha solo con chi si vuol bene. Quando mi sciolgo dal suo abbraccio e mi alzo in piedi, le mie lacrime hanno smesso di scendere. "Grazie Vicent, grazie di tutto... hai ragione, non posso nascondermi ancora, devo affrontare tutto questo con coraggio e forza. Io... ce la farò!" esclamo sorridendo.





    Nemmeno mille parole tra le più raffinate potrebbero mai spiegare quanto questo gesto sia stato importante per me, proprio quando mi sentivo sola, abbandonata, piena di dubbi. Devo risolvere la questione prima con mio padre, perchè da lui è partito tutto questo groviglio con Andreus: devo vederci chiaro sul perchè l'ha diseredato, sul perchè non mi ha detto nulla! Come un lampo, vedo passare davanti a me Lantis, che si dirige al Glados: qualche novità sulla Principessa?



    Mi faccio pensierosa, Lady Lumen è rimasta sul terrazzo a quanto pare. Che starà succedendo? Vicent sembra non l'abbia notato, ma forse sono io a preoccuparmi troppo, magari è solo tornato al Castello per riposare. "Immagino vada a riposarsi, se fossero notizie di Esperin ci sarebbero già giunte attraverso i corvi" commento riflessiva. Penso alla megera di sopra, penso a come stia tentando di manipolare il Re che chissà quale dei suoi giochi. Lantis è quello che è, se pensa di averne influenza, ha capito male. O mi sbaglio io? "Vicent... che tipo di rapporto c'è tra te e Lady Lumen?" domando prendendomi qualche istante di pausa. "Nel senso... ho visto che ci hai interagito più di me e che lei va molto d'accordo con Aiden... pensi che sia possibile... che sia abbastanza potente da usare il suo famoso charme su Lantis?" aggiungo, spiegandomi meglio.



    Non oserebbe, ne sono certa e Lantis sa bene come difendersi da quel potere malvagio. Ma io so quanto è forte, io l'ho subito di persona, mi ha fatto pronunciare parole che non avrei mai detto di mia spontanea iniziativa. Quella donna... questo matrimonio non mi piace per niente.

  3. #2263
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Vago per la Torre a passo spedito, indeciso sul luogo in cui dovrei fermarmi.


    Prima mi dirigo verso camera mia, ma scarto l'idea e viro verso le cucine, ma anche in questo caso opto per cambiare strada e infine scelgo di sedermi su una delle panchine del giardino, con la fontana davanti.




    Ma anche la panchina mi stanca e, dopo essermi alzato bruscamente, mi porto vicino al bordo della fontana, dove degli schizzi d'acqua riescono a raggiungermi e bagnarmi il viso. Rimango così, fermo, immobile, a osservare la statua di Margarete per non so quanto tempo, mentre rifletto su ciò che è appena successo e sulle sensazioni che ho provato. Non me ne frega nulla dell'incolumità di Gildas, né di cosa possano aver pensato le spettatrici, no: non sono interdetto da queste cose. È che... lo sguardo del giullare, il suo colorito pallido, la sensazione di avere la sua vita letteralmente nelle mie mani... è stato inebriante.




    Ho ucciso in passato, ho avvelenato la mia stessa madre, ma quella fu una necessità, non un qualcosa fatto per trarne piacere. Non ho mai goduto nell'arrecare dolore, l'ho sempre fatto perché era necessario, non nego di amare la furia della battaglia, la possibilità di sfogare il mio Fulmine... ma non sono mai andato oltre. Probabilmente sono molto frustrato, essendo stato costretto ad adattarmi alla nuova situazione creatasi, sì... sicuramente è quello il motivo. Decido di rimanere in giardino per un po', a godermi l'aria della mattina, a valutare le mie prossime mosse... ma ogni tanto la mano con cui stringevo Gildas si chiude da sola in un pugno, lacerando la carne del palmo con le unghie, e ci impiego qualche secondo a realizzare cosa sto facendo e a rilassarla.
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  4. #2264
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters



    "Fortuna che non ero seduta nella latrina." esclamo alzandomi lentamente in piedi. A coprire le mie nudità, solo le gocce d'acqua.
    "A cosa devo questa nuova visita?" le chiedo quindi uscendo dalla vasca, mettendomi di fronte alla sua luminosa figura.



    "Non ti ho insegnato ad usare quel tono con me." ammonisce lei, accigliata.
    "Non sono dell'umore giusto per giocare alla lady bene educata. Non diventerò Regina e non faccio parte della tua setta. Mi spiace, ma hai sbagliato le previsioni sul mio destino. Quindi ora, cosa vuoi?" replico a tono.
    La Maga Bianca chiude gli occhi, poi scuote la testa. La fisso stranita attendendo un suo illuminante responso.
    "Non è del tutto esatto." asserisce, tornando a guardarmi, severa. Il suo sguardo è penetrante, non riesco a guardare altrove.



    Quello che riesco a vedere sono solo le sue pupille, il resto è appannato.
    "Ora tornerai a vedere e toccare l'oggetto che ti ho nascosto alla vista e al tatto. Ora puoi ricordare." le sento dire anche se momentaneamente mi sento la testa come...svuotata.
    La mia maestra allontana il viso, i suoi occhi da me e finisco così di sentirmi intontita. Ripenso subito alle sue parole...cosa avrà voluto dir...Di scatto mi guardo il braccio: il bracciale della sua maledetta setta è lì!
    D'istinto lo tolgo, gettandolo sul muro davanti a me. "Non posso crederci...Ancora con questi imbrogli?" tuono, furiosa.



    Ha usato lo Charme questa volta...è inconcepibile!
    Contrariata, mi fissa ancora. "Posso farlo di nuovo, se non lo rimetti al braccio."
    "E se invece mi spiegassi perchè devo farlo a tutti i costi? ...Perchè io? Perchè devo far parte prorpio io di questa misteriosa setta? Quali sono i vostri scopi, chi siete...cosa volet..." non faccio in tempo a finire d'interrogarla che una fortissima emicrania mi fa all'improvviso urlare dal dolore, facendomi piegare sulle ginocchia.
    "Un ..."non te lo voglio dire" ...sarebbe bastato!" esclamo, tendendomi la testa e digrignando i denti. Fortunatamente, tutto passa in un minuto.
    "Le buone maniere con te non sembrano funzionare. Hai deciso di non fidarti della tua Maestra, quindi, agisco di conseguenza. Il tempo scarseggia." proferisce lei, tendendomi una mano per aiutarmi ad alzare.
    Non accetto l'aiuto e, fissandola in malo modo, mi rialzo da sola. "Non mi fido di ciò che non conosco." ribatto.
    La Maga Bianca si volta e compie due passi verso la porta.



    "Non potrai farcela da sola. Avrai bisogno del nostro aiuto, credimi." enuncia col suo modo criptico. Continuo a fissarla stranita, perplessa. Non so a cosa si riferisce, probabilmente è qualcosa che dovrò scoprire da me. Quando sarà il momento.
    E' solo questo che vuole? Aiutarmi quando sarò in pericolo?...E' questa la verità?...In fondo è pur sempre la mia Maestra, perchè dovrebbe volere il mio male? ...E' vero che, paradossalmente, non la conosco, non so niente di lei e che mi ha raggirato, ma come spiegare le su repentine visite? Mi ha anche salvato la vita uccidendo quel sacerdote nero...Oh, torno ancora sugli stessi punti. Mi sento nuovamente confusa, non so cosa fare.



    Potrei aver bisogno davvero di un aiuto ora che mi ritrovo da sola qui, senza il sostegno di Esperin. E le cose, beh, si mettono sempre peggio.
    Mentre osservo la mia Maestra, lascio trasparire tutta la preoccupazione sul mio viso per quello che sto decidendo di fare. Il mio sguardo si rivolge poi a quel bracciale, inerme sul pavimento, mentre viene abbagliato dalla luce del sole che s'irradia dalla finestra.
    Faccio un lungo sospiro, prima d'incamminarmi verso questo, superando la Maga Bianca. Lo raccolgo lentamente, poi ne scruto ogni dettaglio, come se lo stessi guardando per la prima volta. Alla fine lo indosso. Mi volto verso di lei, ma...non c'è già più.
    Oh, Alinor...prega il Dio Abissale affinchè quello che stai facendo sia la cosa giusta.


  5. #2265
    sim dio L'avatar di valuccia85
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali




    "Buongiorno. Sono lieto di vedervi già in forze. Spero che il braccio stia meglio."



    Replica il Comandante con tono decisamente troppo allegro per i miei gusti.
    Speri che il braccio stia meglio? Ma davvero?! Eppure te ne sei andato dall'infermeria senza rivolgere nemmeno un saluto, quindi... fatico a crederti, ma giusto un pochino, guarda...



    "Va decisamente meglio. Vi ringrazio ancora per il vostro tempestivo intervento. Spero che anche Lady Feralys stia meglio..."



    Non me ne può fregare di meno, ma... sì, ci stava bene.
    Facciamo finta che la salute della rossa mi interessi almeno un pochino. Non ho certo dimenticato che mi ha lasciata li, in quel modo. Crepasse pure adesso, per quanto mi riguarda.

    "Vi meritate un bel bagno dopo una battaglia del genere, Araneae"



    Riesco a trattenere uno sguardo accigliato, mentre inizio a strofinare il mio corpo: devo liberarmi di tutto questo sangue. Comunque... Araneae... a chi? Ma chi ti conosce?! Cos'è tutta questa confidenza?!

    "E' stata una battaglia molto impegnativa. Avevo solo sentito parlare del Sinelux, ma non avrei mai immaginato che potesse rivelarsi un luogo tanto ostile per affrontare un combattimento" sorrido gentile, mentre continuo a lavarmi.



    "Soprattutto prima della riunione che ci aspetta... la principessa è ancora dispersa, e il re non sarà contento della sconfitta"

    Invece io mi sono divertita un casino, sai? Dopo essermi fatta il mazzo per cercare in tutti i modi di accoppare quel tipo, una sconfitta è stata un vero e proprio toccasana per il morale. Quando il combattimento è terminato, ero decisamente contenta. Sapessi le risate che mi sono fatta.

    "L'ultima cosa che vorrei è arrecare ulteriori grattacapi al nostro amato sovrano. La scomparsa della Principessa Esperin è stato un duro colpo. Per tutti noi, mi permetto di aggiungere..."

    Invece di stare qui a perdere tempo, perché non alzi il sedere e non la vai a cercare?
    Perché non fai qualcosa?
    Anzi... rettifico. Qualcosa da fare l'ha trovata. Con Sir Demonar.
    E' proprio vero... sono sempre i migliori quelli che se ne vanno...
    Resto ad osservare la scena, completamente rapita ed affascinata: un attimo prima si scambiano passionali effusioni e dopo pochi secondi... eccoli li, che... che... boh... che fanno? Si picchiano? Ci provano?
    Mah. Questi due mi confondono... era meglio lo spettacolino precedente...

    "Non possiamo lasciare loro tutto il divertimento..."

    Hai capito la coinquilina! Beh, il suo abbigliamento in stile odalisca dei poveri mi aveva già fatto capire che non è sicuramente una persona timida, ma non avrei mai creduto che si sarebbe spinta a tanto.
    Abbozzo un sorriso compiaciuto, mentre con la coda dell'occhio noto che il Comandante ha abbandonato le terme.
    Quando il gioco si fa duro... C'è chi si alza e se ne va. Ehm... no, forse il proverbio non era proprio così...
    Sono stanca morta e vorrei solo dormire, ma come posso tirarmi indietro?!
    Socchiudo leggermente gli occhi ed, in un istante, una sensazione familiare si fa strada nel mio corpo.
    Quando riapro gli occhi, ci sono due me, in piedi sul bordo della vasca.

    "Vi basta una persona sola o preferite avere compagnia?"

    *Cloni - capacità di creare copie di se stesso immateriali, manovrate con la propria volontà: Esperto - 2 copie
    Rivolgo un rapido sguardo alla rossa ed al giullarino matto.
    Se avranno una reazione positiva e decideranno di partecipare al gioco... chissà... forse potrei anche rimanere.
    Sono stanca, ma con un valido motivo per restare...
    In caso contrario, lascerò che sia la mia compagna di stanza a prendere l'iniziativa. Dopotutto ha iniziato lei questo gioco, quindi... stiamo a vedere fino a che punto vuole giocare.
    Ultima modifica di valuccia85; 27th September 2015 alle 19:51

  6. #2266
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Non avevo mai capito quanto apprezzassi perdere tempo a riflettere, senza fare nulla di particolare.


    È qui alla Torre che ho scoperto la mia indole riflessiva e quanto faccia parte di me, non avendo spesso nemmeno l'occasione per respirare sento la forte mancanza di momenti vuoti come questo, momenti che di certo non mancano a Castello del Tuono.


    Il lavoro di un Lord è difficile, soprattutto se deve amministrare terre grandi e potenti quanto quelle della mia famiglia, ma quando governo sono molto più rilassato, ho l'ultima parola su tutto, ogni cosa è sotto il mio controllo. Qui... per quanto gli intrighi mi divertano, e per quanto sia un maestro in questo genere di cose, non riesco mai a sedermi e semplicemente... pensare. Pensare a qualunque cosa. Oppure non pensare affatto, liberare la mente e rimanere a fissare i bellissimi giochi d'acqua della fontana. Mi manca, Capo Tempesta... mi manca da impazzire.


    Ma il mio posto non è lì, adesso. Devo stare qui, in mezzo a questa banda di decerebrati, e devo continuare a combattere per ciò che merito, anche se gli Dei sembrano sempre avere altro in mente per il sottoscritto. Una piccola fitta di dolore al collo mi distrae, porto una mano dove penso si sia originata e sento al tatto il regalino lasciatomi da Gildas, ovvero la pelle lievemente ustionata. Ah, già, me ne ero completamente scordato: dopo una brevissima concentrazione evoco il mio potere curativo e ne libero pochissimo dalle dita, assicurandomi di trattare tutta la zona bruciata.

    Difesa e recupero: Maestro - Rigenerazione
    Rigenera ferite di entità grave o mortale
    E le sento, le sento ancora: tantissime piccole scintille scalpitano intorno alle mie dita, le avvolgono e danzano anche intorno alla mano, accompagnando il candido bagliore che, in realtà, quando ruoto la testa per osservarlo meglio mi sembra un po' bluastro, sicuramente non più bianco puro come una volta.


    Ma, a differenza delle due precedenti Rigenerazioni, stavolta l'elettricità rimane stabile e non scompare dopo pochi secondi, è come se fosse una piccola nuvola composta da fulmini azzurri. Allora avevo ragione, i miei poteri stanno cambiando, si stanno potenziando: è come se il mio Fulmine fosse diventato talmente potente da infettare, in un certo senso, anche la mia cura. Tutto ciò è... meraviglioso, ma anche preoccupante: su di me queste scintille non hanno alcun effetto, non mi provocano dolore, ma forse ad altre persone potrebbero dare fastidio. Dovrò fare delle prove, indagare meglio le origini di questo cambiamento... e capire come influisce sull'efficacia della Rigenerazione.

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  7. #2267
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Vicent Dreth

    Finalmente Cassandra riacquista il buon umore, convincendosi di quanto abbiamo discusso e, soprattutto, sorridendomi.



    Espiro profondamente, rilassando a mia volta il viso e ricambio quel “ce la farò” con un cenno del capo. Ne sono convinto, riuscirà a riportare a casa suo fratello sano e salvo, ed io farò di tutto perché ciò accada. Insieme ce la faremo.



    <<Certo. Conta pure su di me, per qualsiasi cosa!>>, esclamo rassicurato, sorridendole a mia volta ed alzando il pollice all’insù. Non dobbiamo perderci d’animo, per nessuna ragione, e io le sarò vicino perché lei è mia amica. Ed a proposito di amici… Chissà dov’è finito Gildas, è dalla lite in biblioteca che non lo vedo più, spero non se la sia presa a male e che capisca le mie parole… Nikah… Non mi piace. Quella teoria sul caos è tutto fuorché razionale. <<Immagino vada a riposarsi, se fossero notizie di Esperin ci sarebbero già giunte attraverso i corvi>>, sento commentare riflessiva Cassandra mentre la figura del Re sparisce attraversando il Glados… Effettivamente l’idea è plausibile, è stato per tutta la notte vigile su quella terrazza in compagnia della Regina ed ha certamente bisogno di riposare almeno un poco… Anche se dubito ci riesca, non con sua sorella che sembra sparita nel nulla. Esperin… Dove sei? <<Vicent...>>, sollevo il volto che involontariamente si è incupito per pensare a dover possa essere finita la Principessa, <<Che tipo di rapporto c'è tra te e Lady Lumen?>>. Eh?



    Sbatto le palpebre confuso e guardo Cassandra stranito da questa domanda a bruciapelo. Che sappia qualcosa di ciò che è avvenuto alle terme? <<Lei è la regina ed io un suo cavaliere>>, rispondo in maniera quasi automatica, tenendo lo sguardo fisso su di lei. Eppure non ne ho parlato con nessuno, i fogli ho controllato stamane che stessero esattamente dove li ho lasciati ed escludendo a priori Lumen che so essere in cattivi rapporti con lei l’unica che potrebbe aver accennato qualcosa è… Adamantia... Ma seriamente?



    <<Nel senso... Ho visto che ci hai interagito più di me e che lei va molto d'accordo con Aiden... Pensi che sia possibile... che sia abbastanza potente da usare il suo famoso charme su Lantis?>>, a questa frase sento che il battito del cuore mi torna regolare assieme al respiro ed un abbozzo di sorriso mi sfugge per la mia idiozia nell’aver creduto che la mia “alleanza” con la Leithien fosse di dominio pubblico. Figuriamoci! Mi faccio un poco più serio, sforzandomi di dare un tono calmo alla voce: devo mentire per il suo bene, non posso rischiare di invischiarla in qualcosa che riguarda i Leithien... E' solo un mio problema. <<E’ vero, ho avuto modo di interagire con Lady Lumen durante questi ultimi giorni…>>, anche in modi che non volevo, ma questo è un dettaglio che non posso rivelarle, così come i miei sentimenti per la Principessa.<<La prima è stata una conversazione alquanto tranquilla, sì è perfino scusata per l’attacco di charme in armeria>>, faccio spallucce, sorridendole sarcastico per farle intuire che la cosa lascia alquanto perplesso perfino me, <<Ieri sera invece è stato più un interrogatorio. Mi ha chiesto di Lady Esperin, fatto domande circa i miei movimenti qui alla torre prima della sua scomparsa ed ammesso infine che anche lei propende per un allontanamento volontario>>.



    Incrocio le braccia al petto ed inclinando la testa da un lato concludo sincero, <<Per lo charme il Re non è uno sprovveduto e di certo sa come tutelarsi da Lady Lumen>>.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 9th September 2015 alle 23:55



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  8. #2268
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Vicent ha ragione, il Re sa come tutelarsi dallo charme di quella vipera. A quanto pare, anche Lady Lumen pensa che Esperin si sia volontariamente allontanata dalla Torre e la cosa mi lascia da pensare.





    Ha chiesto al cavaliere cosa sa delle ultime mosse della Principessa, ma lei? Cosa sa veramente lei su questa improvvisa scomparsa? "Quando è arrivata alla Torre, pareva la più amabile delle creature... non farti incantare, è una di quelle persone che finge da così tanto tempo che ormai non sa più chi sia davvero" commento in base a quello che ho potuto vedere in questi anni, alle dicerie che circolano su di lei, a quello che mi fece in sala riunioni, alle sue bugie sul cugino.





    La figura luminosa e splendente di Mercur ci interrompe: qualcuno mi attende al Valmorghuli. Trattengo il respiro e guardo il cavaliere con aria speranzosa: Andreus? Andreus vuole vedermi? Questa volta cercherò di non essere così ottusa e... metto la mano alla tasca, dove conservo il suo ritratto piegato accuratamente. "Andrà diversamente, questa volta, sarò forte, grazie ancora Vicent" gli dico congedandomi e dirigendomi al Glados.



    In un attimo, il tempo di un lampo azzurro e sarò da te... fratello.

    Continua qui

  9. #2269
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Vicent Dreth

    Cassandra appare convinta delle mie parole e nonostante mi senta in colpa per averle omesso la verità riguardo me e Lumen sento che è la cosa giusta da fare. Poi però, proprio quando mi allarma sul conto di Lumen ammonendomi di non farmi incantare, appare Mercur il messaggero alato del Valmorghuli con un incontro per Cassandra. Che sia Andreus? Guardo la diretta interessata di riflesso, cercando lo sguardo per darle forza, e non appena lei mi saluta ricambio la sua sicurezza con un sorriso.



    Credo in te, Cassandra, so che sei forte.



    Resto quindi da solo con i miei pensieri ma soprattutto con la stanchezza accumulata in non so quanti giorni che a stento mi permette di tenere gli occhi aperti. Forse è meglio andare a dormire, così non sarei di alcuna utilità agli altri… Con passo pesante mi dirigo verso la mia stanza, dove prima di riposare complice il calore opprimente che sento decidendo di rilassarmi con un bel bagno freddo e profumato. Esco dunque dalla vasca, arrotolandomi un asciugamano in vita, e dopo aver ordinato ad un servo di portare via la tinozza faccio per avvicinarmi al mio letto bloccandomi a causa di un formicolio alla schiena. E’ come se qualcuno mi avesse accarezzato…



    Stranito mi guardo attorno, pensando che magari sia Gildas, ma invece sono solo… Scuoto la testa e faccio un passo ma l’ennesima vampata di calore mi fa emettere un gemito ed inarcare la schiena a causa di una fitta sul punto. Cosa succede?! Con la coda dell’occhio fisso il mio riflesso allo specchio cercando di capire se effettivamente sono la vittima di un’aggressione con fuoco ma la realtà è fuori da ogni aspettativa. Il tatuaggio dei Greatnova si sta infatti illuminando senza motivo ed assumendo una tonalità rossastra prende a scaldarsi, sempre più rapidamente, fino a divenire incandescente. Sto bruciando. Mi sta cuocendo dall’interno.



    Tremo tra lo shock, le fitte lancinanti ed il cuore che pare esplodermi in petto, faccio a malapena in tempo ad accasciarmi sul mio talamo rivolgendo lo sguardo verso il soffitto che mi sento paralizzato. Non riesco nemmeno ad urlare, la sofferenza è talmente insostenibile da stroncarmi il fiato di netto mentre le orecchie mi fischiano, la vista, lentamente, si appanna ed il mio corpo mentre bolle viene scosso da spasmi involontari. Sto male. Posso sentire con chiarezza l’odore di carne cotta quando dei filamenti neri e densi evaporano via.



    In un ultimo atto disperato spalanco la bocca ed accumulando un po’ d’aria, non so nemmeno io con quale forza, lancio un grido di dolore… E poi, finalmente, non sento più nulla… C’è solo il gelo del Nord ad avvolgermi nel suo abbraccio.

    Difesa e Recupero - Rigenerazione:Avviene tramite tocco; (Maestro) Rigenera ferite di entità grave o mortale.

    Ultima modifica di Damnedgirl; 9th September 2015 alle 23:59



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  10. #2270
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    9 ANNI PRIMA. ROCCA DI ASSHAI

    Il cavaliere avanzava con passo sicuro facendo risuonare i suoi stivali di metallo sul pavimento dorato, gli occhi erano fieri e sicuri, non doveva avere più di vent'anni. Lo accompagnavano due uomini, uno doveva essere suo padre, l'altro uno scudiero o una guardia.


    Il giovane inclinò lievemente il capo in direzione di Azor e si prodigò in un elegante baciamano nei confronti di Illyria.
    “Lord Florent di Littlestone! Che piacere vederVi nella nostra umile dimora di Asshai. Questo bel giovanotto deve essere vostro figlio.” - esordì la dama assottigliando gli espressivi occhi scuri.
    L'uomo più anziano si inchinò con disinvoltura: “L'onore è tutto nostro. Dite bene, mia signora, siete tanto intelligente quanto bella. Miei lord, vi presento mio figlio Arlan. E' qui per partecipare alle giostre.”


    Sentendosi chiamato in causa il giovane dai capelli dorati e dallo sguardo fiero raddrizzò la schiena e si mise sull'attenti: “Ho intenzione di vincere, miei lord”
    Lord Azor abbozzò un sorriso con l'angolo sinistro della bocca, le mani intrecciate dietro la schiena come se fosse un semplice passante casuale che si godeva la scena, Lady Illyria gli rispose cordialmente: “Bene, allora. Ci rivedremo il giorno della proclamazione del vincitore.” - aveva ufficialmente congedato il terzetto, invitando con un gesto una delle guardie a scortarli fuori.
    “Un momento, milady”



    Dalla fronte di Lord Florent una piccola goccia di sudore discese lenta sulla tempia, continuando la sua corsa sulla guancia florida, fino a quando la mano non la dissolse in un gesto quasi automatico, mentre gli occhi dell'uomo imploravano tacitamente il figlio a scusarsi e andar via.
    Illyria con lo sguardo benevolo si avvicinò al ragazzo: “Hai qualcos'altro da dire, giovane Florent? Forza, non tenere me e mio marito sulle spine.”
    Arlan, che per un attimo aveva perso la sua aria spavalda, ritrovò la sicurezza in se stesso e, guardando Lady Feralys negli occhi le disse tutto d'un fiato: “Vincerò il torneo, miei lord, e, in qualità di Cavaliere Vincitore, chiederò ufficialmente la mano di vostra figlia Adamantia.”
    Uno spasmo impercettibile agli occhi dei presenti increspò il labbro superiore di Lady Illyria che, superato tutto, sorrise affabiler ivolgendosi al lord di Littlestone: “Vostro figlio è molto sicuro di sé, avrà certamente preso dalla vostra defunta moglie, Lady Gaia.” - poi i suoi occhi si fissarono di nuovo in quelli di Arlan.


    Da dietro la porta che dalla Piccola Biblioteca portava alla Sala delle Udienze, Adamantia era rimasta in silenzio ad osservare tutta la scena, trattenendo persino il respiro per paura che sua madre la scoprisse. Quando quel giovane biondo e dagli occhi azzurri aveva sfidato sua madre chiedendola in moglie, qualcosa dentro di lei sembrò colpirla violentemente all'altezza dello stomaco: forse era l'occasione giusta, sarebbe finalmente riuscita ad andarsene. Ser Arlan avrebbe vinto il torneo, si sarebbero sposati e l'avrebbe portata con sé nel suo castello, un sorriso enorme si dipinse sul suo viso senza che lei potesse trattenerlo. Il suo futuro marito era anche un bel ragazzo ed Adamantia decise in quel momento che sarebbe stato un buon marito, il migliore che potesse desiderare. Ma nell'istante in cui vide che lei lo stava guardando negli occhi,il suo sorriso mutò in una maschera di sconfitta e miseria: stava di nuovo rovinando tutta la sua vita, le stava negando la felicità ancora una volta. Sentì il suo cuore finire in frantumi come un bicchiere di cristallo lanciato contro un muro e sperò che lei non se ne accorgesse.


    Nessuno dei tre si avvide di quello che stava accadendo quando Lady Feralys si rivolse al giovane: “Sarete un valoroso partecipante del torneo Ser Arlan, non vi fermerete davanti a nulla, nemmeno quando la vostra vita sarà in pericolo e totalmente nelle mani di un cavaliere scaltro e senza un briciolo d'onore. Farete valere il vostro coraggio, fino all'ultimo respiro perché saprete che il premio supererà il dolore e le ferite inferte.” -fece una pausa - “Ne sono assolutamente certa.”
    Sorrise beffarda quando i tre tornarono al loro padiglione convinti di aver strappato un'insperata promessa, porse la mano ad Azor,spettatore divertito della scena, che le disse: “Ser Arlan è figlio unico”.
    “Suppongo allora che dovremo trovare al più presto un nuovo signore di Littlestone. A Ser Galant lo Storpio piacciono i sassi in mezzo al mare?” - la sua risata divertita continuò a risuonare nella sala anche dopo che i due erano andati via da un pezzo.


 

 

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