Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

Vicent Dreth

Aeglos - Winterhold

Dahmer è morto, quella cosa non è che un assassino senza freni nato per distruggere qualunque cosa tocchi. E’ marcio dentro ormai, per lui non ci sono più speranze: gode nel fare male, prova divertimento nel violentare e l’uccidere… E’ diventata un’ossessione.

<<Gray va fermato>>, esclamo di getto, sbattendo un pugno sullo scrittoio, facendo quasi ribaltare il calamaio con l’inchiostro. <<Non voglio altri morti sulla coscienza>>, lo guardo furente, tremando dalla rabbia, <<Deve essere eliminato>>. Mi volto di scatto, inspirando profondamente, io… Non gli permetterò di scamparla, non così, non un’altra volta. Non lascerò che quel bastardo possa mietere altre vittime perché già in troppi hanno sofferto per colpa sua e ciò che sto provando adesso, questo senso di vuoto, di solitudine e di perdizione dovrà sentirlo anche lui. <<Forse hai ragione, ma non abbiamo prove concrete che sia stato lui>>, queste parole mi trafiggono il cuore di netto. Torno a fissare Caligus e… Di nuovo vedo che la stessa storia di tre anni fa si sta ripetendo. Dahmer, seppur bastardo, è un Dreth e come esponente della famiglia non può essere giustiziato per un crimine di cui non si hanno prove certe: è stato attento il figlio di buona donna, quel maledetto nome, Ripper, lo conosciamo solo io e lui! Anche se mi domando come sia entrato in modo così semplice ad Aeglos: ha praticamente messo fuori gioco i soldati durante il loro cambio di guardia (i cui turni, proprio per prevenire ciò, non sono mai fissi) e se l’è presa pure con comodo… Madre mia… La pagherà. L'unica cosa che lo incrimina e lo condanna a morte certa è il tradimento verso la corona ma, per ora, è un uomo sotto la tutela di Kalisi e nel caso in cui vincessero i reietti quel bastardo ne uscirebbe pure pulito…

<<La versione ufficiale che ho consegnato alle casate è stata quella che ti ho riferito al tuo arrivo, perché non ci è possibile dimostrare una versione diversa da questa>>. Sì… E’ vero: non posso di certo dire alle altre casate che i Dreth sono stati distrutti da un misero bastardo! Questa copertura, per quanto abominevole e ingiusta, mi serve per non far coprire la mia famiglia di ridicolo: è la cosa più logica al momento. Ulfric… Gli ho promesso di sistemare le cose ed è ciò che intendo fare. <<Ulfric era ammirato, ma anche molto odiato, conosci bene i suoi metodi. E i bruti sono capace di fare anche peggio, lo sai>>.

Sbatto le palpebre e lo fisso attonito quando aprendo la porta mi esclama atono <<Ti lascio solo>> abbandonando la stanza. Ed è già finita… Non posso fare più niente, la loro morte… Sarà vana? Urlo, urlo con tutta la mia rabbia, afferrando la scrivania e scaraventandola contro la porta. NO. Lui morirà, non mi importa più di nulla, voglio solo mettere le mani su quel maledetto bastardo! Getto l’ennesimo urlo e stremato mi accascio a terra, lasciando che le lacrime mi solchino le guance per l’ennesima volta… Non ce la faccio più… Perché? Perché dovrei permettere questo? Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione, dove una volta avevo la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo che ritenevo più giusto, ora sono costretto a sottostare alla legge di un mostro, all’omertà ed accettare la carneficina della mia famiglia... Com'è potuto accadere?

Tossisco con forza e tremando mi sollevo da terra camminando fino allo specchio… E che cosa vedo? Un coso pieno di rabbia che sta facendo i capricci come un moccioso perché non è in grado di reagire! Ma so perché l'ho fatto. So che ho paura… Chi non ne avrebbe? Dovrò gestire un’intera casata nel bel mezzo di una guerra, dare il mio sostegno economico e militare a Re Lantis, compiere le scelte ed alleanze giuste e, soprattutto, mettere al guinzaglio un cugino che mi vuole morto. Una quantità di problemi esorbitante che mi sta corrompendo l’anima ed annebbiando la ragione. Mi sento schiacciato...

<<Siamo la luce di questo esercito>>, ripeto a voce alta le parole di Cassandra e poggio la fronte sullo specchio scrutandomi gli occhi. E... E se fosse questo un nuovo motivo per andare avanti? Dahmer... Dovrà pagare i suoi crimini. Basta. Basta lacrime. Basta tutto. La giustizia naturale farà il suo corso ed io punirò Dahmer sia perché è la cosa migliore per tutti, sia perché ai miei occhi appare solo come un mostro senza possibilità di redenzione, sia perché gli omicidi che ha commesso meritano una vendetta. <<Dahmer…>>, inspiro profondamente ed asciugandomi le lacrime mi guardo allo specchio, <<Il tuo incubo è appena iniziato>>.

CASSANDRA DE LAGUN

Non riesco ad elaborare subito ciò che racconta Lady Adamantia e seguo quasi in trance ciò che le replica Aiden. Non posso crederci che l'abbia fatto davvero... e mi trovo concorde con il Comandante... mi pare tutta una messinscena grottesca.





Tanto rumore per nulla. Questa volta, non è come la sua scelta di seguire Drako o di tradire il fratello: no, questa cosa non solo non la condivido, ma non la comprendo nemmeno! Lantis si sta sacrificando con quel mostro di Lumen proprio per evitare a lei un matrimonio con una bestia del genere, lei stessa si sentiva trattata come merce di scambio... e ora sposa Ryuk Leithien! Se nei reietti hanno dell'idromele, deve essere davvero roba buona, dato che mi sembra l'azione di una persona incoerente!





Eppure... non è da Drako usare Esperin per questo sporchi giochi politici... Ryuk avrà approfittato del momento? L'averci chiuso l'Adamantem era senz'altro prevedibile, ma impalmare una Raeghar... dopo questa guerra civile, chi gli impedirà di conquistare il trono? Nessuno, ed Esperin, proprio lei, ne sarà stata l'artefice. Non posso nemmeno immaginare con quali inganni l'abbia portata a fare una cosa così... odiosa. Annuisco alle parole di Aiden ma resto spiazzata dalla fredda logica dell'uomo: ucciderla. Esperin va eliminata. Io... la mia mente riconosce la verità delle sue parole, ma... no, non il mio cuore.



Fino a ieri avrei dato la mia vita per lei... non si può pretendere che ora incocchi le mie frecce... no. Sarà anche giusto per la politica, ma come le ho detto io stessa al Valmorghuli, non la ucciderò. Voglio che questa guerra finisca, non che crei altro dolore. Basta dolore.

Alinor Waters

Mentre esco dalla sala per dirigermi nelle mie camere insieme a Lady Loren, un uomo che si professa il Capo Mastro degli Alchimisti o qualcosa del genere ci fa radunare per la spiegazione di una sorta di pozione curativa.
A promozione del prodotto finita, faccio per abbandonare di nuovo la sala, ma alcune parole dette ad alta voce, m'interrompono ancora.
"La tua mancata futura moglie ha deciso di farsi impalmare all'Adamantem dal nuovo Lord del Castello Nero, Ryuk Leithien. E data la rapidità con cui è successo non sarei sorpresa nemmeno se a breve annunciassero un piccolo demonietto Leithien con i capelli setosi di Lantis. Le cose non si stanno mettendo per niente bene, dobbiamo fare qualcosa e in fretta". sento dire dalla Lady Rossa al Comandante.
Fisso stranita la donna. Cos'è, uno scherzo? Una sua trovata per mettere ancora di più in cattiva luce Esperin?....Non ci posso credere...
Le parole che mi sconvolgono di più però provengono dalla bocca di Aiden: <<Non rimane molto da fare. Oltre ad ucciderla prima che possa mettere al mondo un erede, questo è ovvio. Nelle prossime battaglia eliminare Esperin sarà la nostra priorità, e penso che concordiamo tutti>>. Facile per te, vero?
Per evitare il suo sguardo mi rivolgo a Lady Loren, facendole cenno di seguirmi. Esco così dalla sala, con il capo chino e gli occhi socchiusi.
Sono profondamente turbata, non so cosa pensare. Per tutto il tragitto resto in silenzio. Esperin e Ryuk...alla fine si sono sposati veramente. Lui l'avrà ingannata in qualche modo?...Ma...sarà vero? Non mi fido delle parole di Adamantia. ...Adamantia? Oh, credo di non averla mai chiamata per nome...buffo.
"Eliminare Esperin". Le parole del Comandante si ripetono nella mia testa. Crede veramente che io potrei tentare di uccidere la mia più fidata amica se me la ritrovassi davanti agli occhi in battaglia?



Entro nelle mie camere e chiudo subito la porta alle mie spalle. Mi siedo sul letto e....oh cazzo!



Salto giù rapidamente per andare a riaprire la porta.



"Lady Loren, vogliate scusarmi...ero sovrappensiero!" mi scuso con la fanciulla a cui debbo aver chiuso la porta in faccia.



"Prego, accomodatevi pure!" le dico infine cercando di sorridere ed invitandola ad entrare, naturalmente.

Loren Van Dervult

Appena fuori dalla stanza vediamo entrare un uomo che si presenta come il Capo Mastro degli Alchimisti e ci illustra una pozione curativa.
Mmm… può essere molto utile ma non è il momento di pensarci ora.
A quel punto sento le parole di Lady Adamanthia "La tua mancata futura moglie ha deciso di farsi impalmare all'Adamantem dal nuovo Lord del Castello Nero, Ryuk Leithien. E data la rapidità con cui è successo non sarei sorpresa nemmeno se a breve annunciassero un piccolo demonietto Leithien con i capelli setosi di Lantis. Le cose non si stanno mettendo per niente bene, dobbiamo fare qualcosa e in fretta".
Ho… ho sentito bene? La principessa si è sposata con Ryuk Lethien? Sono da poco alla Torre e non so tutte le dinamiche di Corte ma capisco che per noi non è una buona mossa: ora non avremo più i diamanti e questo era prevedibile, ma un Matrimonio mette la Principessa ed i Reietti in una posizione di netto vantaggio…
Sto ancora riflettendo su questo quando Sir Aiden parla «Non rimane molto da fare. Oltre ad ucciderla prima che possa mettere al mondo un erede, questo è ovvio. Nelle prossime battaglia eliminare Esperin sarà la nostra priorità, e penso che concordiamo tutti».
Eliminarla? Sta scherzando… vero?
Io… io… io non riuscirei mai a farlo… anche se da lontano l’ho sempre vista come un punto di riferimento…
Lady Alinor mi fa cenno di seguirla ed io lo faccio.
Sto leggermente indietro rispetto a lei, presa nei miei pensieri.
Lady Alinor entra nella sua stanza, faccio anche io per entrare ma lei chiude mi chiude la porta in faccia ed io ci sbatto contro il naso.
«Ahiii!»
Porto la mano destra a massaggiarlo mentre la Lady riapre la porta "Lady Loren, vogliate scusarmi...ero sovrappensiero!" Si scusa per poi aggiungere "Prego, accomodatevi pure!" mi dice cercando di sorridere ed invitandomi ad entrare.
«Vi ringrazio e non preoccupateVi… immagino come vi sentite dopo le ultime notizie…»
Le dico cordiale rimanendo in piedi. «Sono rimasta basita anche io.»

Assisto in silenzio allo scambio di battute tra il giullare ed il Primo e rimango profondamente colpita dalla disponibilità di quest'ultima: al suo posto, una bella mazzata se la sarebbe presa.
In pieno volto.



Sono arrivata alla Torre da poco, è vero, conoscono queste persone in modo molto superficiale, è vero, ma il giullare mi è sembrato sempre una persona a modo, soprattutto con il gentil sesso: perché ora si comporta in questo modo?



Quando abbandona l'infermeria, decido di seguirlo in silenzio, senza dare troppo nell'occhio.





Lo osservo da lontano, mentre si dirige verso la cucina, ma noto che si ferma.
Sembra di nuovo sofferente. Vorrei intervenire, la curiosità mi sta divorando, ma adesso c'è altro che merita la mia attenzione, così prendo posto a tavola ed ascolto in silenzio il discorso del maestro alchimista. Pozione interessante. Decisamente.



Con quella potrò permettermi di allenarmi più a lungo e di riprendermi in fretta, senza dover ricorrere necessariamente all'aiuto di un curatore.
Il discorso prende una piega completamente diversa nel momento in cui la bestiaccia rossa ci aggiorna sulle ultime novità: il matrimonio della Principessa Esperin.
E non con un uomo qualunque, no, ma con l'attuale Lord dell'Adamantem, Ryuk Leithien.
Sorseggio lentamente il vino, ordinato alla servitù solo pochi minuti fa, ma mi va di traverso quando il Comandante propone di uccidere la Principessa.
Lancio immediatamente un'occhiata la Primo. In teoria l'ultima parola dovrebbe essere la sua,no? Quindi... quindi... non parla. Silenzio assoluto.
E dire che mi sembrava una persona abbastanza risoluta... perché non si esprime?
Altro fatto strano: noto, con la coda dell'occhio, che Lady Waters, che da quanto ho capito dovrebbe essere la consigliera del Re, abbandona la stanza. Non dovrebbe... sì, ecco... consigliare? Esprimere un parere, che so... fare finta. Niente? Va bene....
Bevo un altro sorso di vino.

"Abbiamo la certezza che tale notizia sia fondata? Perdonate la mia domanda, forse inutile e scontata - continuo rivolgendo lo sguardo a tutti i presenti e mantenendo un tono di voce calmo, ma deciso - ma vorrei essere certa dei fatti. Dopotutto è sempre di una Raeghar che stiamo parlando e credo dovremmo ascoltare il parere e gli ordini del Re, prima di prendere qualsiasi decisione. Con tutto il rispetto per le Vostre opinioni, naturalmente - resto in silenzio per pochi secondi, rivolgendo un fugace sguardo alla bestiaccia ed al Comandante, per poi concludere - Voi cosa ne pensate?"

Il mio sguardo sarà inizialmente fisso sul Primo, ma in seguito osserverò anche gli altri presenti. Eh sì, sono curiosa. Ho proprio voglia di sentire cos'hai da dire al riguardo, Primo.

Uff.
Mi stavo davvero divertendo, ma forse con l'aura devo aver esagerato, data la reazione di Aiden. Ormai se l'è fatta addosso, lo capisco dal fatto che si cura senza muovere un passo verso di me, e in seguito non muove un muscolo quando la Cassona della Torre viene a trasportarmi in infermeria per curarmi.
Già.



Peccato che a curare non vengo curata. E vabbe, meglio così penso abbandonandomi sul materasso.
La faccia mi tira tutta, mi gratto pigramente a volte ma ovviamente fa male e cosi cerco di controllarmi.
No, al diavolo non ci riesco...scrarch- scrarch....ahi, cazzo. Apro un poco gli occhi, osservandomi le unghie dove un piccolo lembo di pelle secca s'è incastrato. Il braccio trema per cui lo lascio ricadere sul materasso senza preoccuparmi di togliermi quel maledetto pezzo di pellaccia morta e gli altri parlano...parlano....parlano....si, lasciatemi qui un altro po.



Piccoli movimenti ogni tanto, col bacino, coi fianchi, con la schiena....fa male e mi piace.
Non riesco a smettere di muovermi perché fondamentalmente le fitte dolorose mi danno un piacevole solletico, per cui seguito con questa pratica masochista. Bello.
Di Alagos non me ne frega niente, forse gli altri non hanno proprio altro di cui blaterale, ma poi vengono tutti chiamati nella sala riunioni: è arrivato Edward, l'alchimista reale. Ah già, la pozione.
Pian piano tutti vanno via, almeno credo di essere sola, ma loro non hanno cagato me, io non ho cagato loro e sono stata benissimo, non vedo perché tornare a preoccuparmene.
Mi alzo a fatica, tremolando, e poggiandomi a qualsiasi appiglio riesco con lentezza ad alzarmi dal letto: accostando il muro su gambe tremolanti (come diceva quel filosofazzo di Lordis? Qualche cagata sul dolore, che ci rende vivi e incacchiati. Bhe si, aveva ragione) raggiungo la porta dell'infermeria. La apro rimanendo appoggiata alla porta ancora spalancata, ascoltando ad occhi mezzi aperti le parole di Elric. Semi che trattengono la rigenerazione, è questo il succo. È una splendida-splendida-splendida idea!



Il comandante gli ordina di portare tutto in infermeria: l'alchimista non mi riconosce mi sa, preso a non lasciar cadere nulla tra le sua braccia, posa tutto e va via. Uhm.
Mi avvicino ai flaconi già pronti, e decido di berne, va bene fare la deficente, ma devo recuperare le energie adesso, e il momento è maledettamente cruciale. Ne scolo l'equivalente di due dosi, non sembrerebbe dalla mia faccia adesso, ma sono stata attenta, oh, niente terza dose, ricevuto!



Le forze tornano un poco, mi tasto il viso, la pelle brucia appena al tatto, ma il fianco è quasi richiuso, quanto meno ha smesso di sanguinare.
Torno in cucina, sentendomi già meglio, le gambe mi sorreggono senza più tremolare come faceva quella vecchiaccia che girava qui per la torre, quella che puzzava e indossava quel sacco di patate rubato alla cucine..chi cacchio era? A proposito di cucine, il vino!
Passo tra gli altri, intenti a parlare, e mentre ascolto le loro conversazioni prendo olpe e calice, portando tutto sul tavolo nuovo di zecca. Mi siedo e sputo di lato, ho ancora qualche residuo di sangue tra i denti.
Da quello che sento mentre mi verso il vino (mica fa male berlo dopo la pozione? Scopriamolo! Che bella la scienza!) Ryuk ha prevedibilmente chiuso il culo che i Raeghar leccavano senza vergogna, e in più s'è beccato la verginella reale.
Alzo il calice rimirandolo senza un parola, un silenzioso brindisi agli sposi...spero se la sbatta fino a fracassarle l'aperture delle cosce!
Ingollo il liquido con fretta, avidamente: Aiden pensa che sia tutta un'idea della principessa, ma che mi aspetto da quello li: ha mai conosciuto Leithein? Ha una vaga idea di quanto quell'altra zompaperete vivesse di sogni e false speranze che manco una bimba di due anni? Pfff, tutto orchestrato da quell'aborto di scarti coi denti da squalo, che tutto è, meno che stupido, ma questi nobili non lo caoiranno mai...i ricchi non capiscono mai niente. Continuo a bere e ascoltare, non ho molto altro da fare al momento, se non allenarmi forse. Ma sono ancora stanca, ho bisogno d'altro vino....



<<Aiden, curami.>> dico senza nessun tono particolare: non me ne frega niente dei loro discorsi al momento, per quanto importanti nel paesaggio politico...a me ora che me ne viene? Cavoli vostri, ricconi dal cervello piccolo.

Deirdre recupera 40 punti costituzione, Aiden la recupera tutta

CASSANDRA DE LAGUN

Nel discorso si introduce anche Lady Araneae, che chiede conferma dell'attendibilità di questa notizia.



Lady Adamantia non direbbe mai una cosa così grave davanti a me e il Comandante se non fosse certa. Sono ancora basita per ciò che ha detto Aiden, non posso biasimarlo in pubblico, ma io seguirò la mia strada comunque. "Tutti coloro che indossano un'armatura diversa dalla nostra sono da considerarsi dei nemici" dico tristemente per poi risollevare lo sguardo... Andreus... Esperin... "ma noi non siamo mostri... si scende in battaglia per vincere, ma anche per sopravvivere. Se lei ci attaccherà, allora sarà nostro dovere difenderci" aggiungo seria.





Lascio l'ambiguità nelle mie parole sulla convenienza di attaccarla, perchè il discorso di Aiden non fa una piega con gli occhi del soldato. Ma noi non siamo solo soldati. "Con permesso, signori" dico congedandomi. Starò molto attenta che nessuno mi veda attraversare il Glados, tra il casino dei servi che portano via i resti della mobilia e allestiscono di nuovo la sala riunioni, non dovrebbero far caso a me, che sembro muovermi in direzione del plesso dormitorio.



Fingerò proprio di mettervi piede, per poi avvicinarmi di soppiatto al portale e recitare la formula magica. Questa questione la sto tirando avanti da troppo tempo... devo iniziare a stirare le pieghe della mia vita. "Rem tene, verba sequentur" sussurro d'un flato impercettibile.



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Alinor Waters

Lady Loren entra in camera ma resta in piedi. Cerco di trattenermi, ma vorrei ridere del suo naso diventato subito rosso! Chiamo le mie ancelle in modo tale da portarle del ghiaccio, spero solo non se lo sia rotto a causa mia!



Non vorrei sbagliarmi ma la fanciulla mi dà l'impressione di essere molto riservata, taciturna...una fanciulla da sempre segregata nel suo castello, con pochi contatti all'esterno magari, o semplicemente gli eventi qui alla Torre l'hanno fin da subito traumatizzata. Come biasimarla d'altronde? Più la osservo e più la trovo alquanto inadatta al combattimento.



Per carità, non l'ho mai vista allenarsi, magari è molto potente!
Abbasso lo sguardo, non voglio farla sentire a disagio, per poi invitarla nuovamente a sedersi. "Conoscevate già la principessa? Prima di venire qui alla Torre, intendo.." le rivolgo dopo un lungo sospiro. Se è rimasta basita dal suo comportamento, come dice, dovrebbe almeno averla conosciuta un po'.



Ricordando poi quanto successo durante l'Incoronazione di Lantis, mi sento di consigliarle: "Se vi sentite ancora in debito con me per quanto accaduto all'incoronazione, non dovete Lady Loren. Spero soltanto che si sia trattato di un caso isolato...lo dico per la Vostra incolumità, un guerriero ubriaco è un guerriero morto." Non voglio rimproverarla, ma solo aprirle gli occhi su quello che potrebbe rappresentare un serio problema.



"Se pensate quindi di aver sviluppato una certa dipendenza, sappiate che potete contare su di me. Cercherò di aiutarVi come possibile per risolvere al meglio questo problema!" riprendo alla fine con un sorriso.



Forse alla fine s'è solo lasciata prendere la mano data l'occasione, ma voglio esserne certa.
Continuando a sorriderle, le proporrò infine: "Gradite una fetta di torta alle mele?".
Spero dica vivamente di sì, perchè io ne ho bisogno. Ne ho DAVVERO bisogno.

Aiden Urthadar

Ovviamente nessuno osa fiatare, nonostante sappia con certezza che molti di loro preferirebbero permettere ad Esperin di ucciderli piuttosto che attaccarla nessuno osa controbattere, è Araneae la prima a parlare: vuole assicurarsi che la notizia sia fondata, evidentemente non ha assistito allo sfogo della nostra amata regina, e poi suggerisce che dovremmo aspettare ordini del re in merito al comportamento che dovremmo avere con Esperin sul campo di battaglia. La guardo con indulgenza, come si farebbe con una bambina che ancora non ha capito il mostro in cui si è tramutato il proprio Gran Maestro, e faccio per risponderle quando la septa, con i suoi soliti modi educati, mi chiede di curarla. Ma quando è arrivata? Mi avvicino alla donna e richiamo il potere curativo, ormai lo faccio così spesso che è diventata una cosa naturale, infatti le scintille compaiono dopo meri istanti seguite subito dal tipico bagliore bianco.

Difesa e recupero: Maestro - Rigenerazione
Rigenera ferite di entità grave o mortale

Mentre mi occupo delle ferite di Deirdre, mi volto verso lady Araneae. <<Gli ordini del re sono stati dati durante la riunione, quando ha parlato della perdita di sua sorella esclusivamente dal lato strategico>>, le rispondo tranquillo, anche se mi pare ridicolo dover spiegare certe cose, questa gente vede e sente solo quello che le fa comodo. <<Mi piace vedere il mondo in una scala di grigi, ma questa situazione verte più sul bianco e sul nero: Esperin segue Kalisi esattamente come Ryuk Leithien, come il ladro di cavalli, come l'elfa di cui il Mietitore ci ha donato la testa. Abbiamo sempre puntato all'eliminazione di ognuno di loro, non vedo perché dovremmo fare un'eccezione. Il cognome che porta, per chi è fedele all'unico re, non dovrebbe significare più nulla, perché altrimenti supportereste la sua legittimità al trono dato che l'obiettivo finale è quello. Se vi riesce più semplice, pensate a lei come Esperin Leithien, dato che è legalmente vincolata al Lord della casata>>. Le sorrido gentile, conscio che tutto ciò che sto dicendo è logicamente indiscutibile. <<Non stiamo giocando come i bambini, che fingono di combattere, di essere nemici, ma non si fanno male davvero. Stiamo combattendo affinché a fine guerra le nostre teste non adornino delle picche>>, concludo, allontanandomi infine dalla septa. Sono curioso di sentire il parere di Adamantia, non ha ancora aperto bocca.