Gildas Demonar
Vicent ride… anche abbastanza forte da farsi uscire i lacrimoni dagli occhi, cerco di mantenere comunque un contegno ma le sue risate sono troppo contagiose che inevitabilmente anche io finisco per cascarci e scoppio a ridere come un cretino.

«Sai che come Septon non saresti niente male?» scoppio a ridere ancora più forte quando in memoria mi torna la moltitudine di septe e septon che mio padre dovette… cambiare nel corso degli anni. Ok… forse non è così divertente. Lentamente il ragazzo torna a farsi più serio mentre mi guarda negli occhi e io ricambio il suo sguardo asciugandomi le lacrime con il mio calzino. «Con Tywin allora perché sì è tolto la maschera?» ehm… in realtà… Nikah sarebbe morto pur di non togliersela dalla faccia.

«Ed in combattimento invece puoi dirmi qual è la differenza tra di voi?» gli rivolgo un sorrisino eloquente e mi schiarisco la voce coprendomi gli occhi con il mio calzino «l'ho tolta io... per rispetto al mio Gran Maestro.» dico poi scoprendo piano piano gli occhi abbassando la mano sul resto della faccia. Tutto questo per distrarlo un pochino mentre con la mano con il calzino di Nikah evoco la mia spada senza fiamme o altro. «In combattimento… invece…» scatto e lancio la spada proprio sopra la sua testa mancandolo volutamente di pochi centimetri e mirando alla porta alle sue spalle mentre con lo stesso calzino fingo un affondo al suo collo. «Lui è più violento e feroce... in puro stile Demonar.»

Vicent guarda perplesso prima la spada passata sopra la sua testa e poi la mia mano e io nel frattempo con l’altra, la mia fingo un pugno in faccia a Vicent parandomi solo poco vicino al suo occhio e avvicinandomi mentre lui si para, gli picchietto sulla fronte con l’indice «io preferisco la lotta libera... per sminuire il mio avversario.» l’uomo dopo un attimo di tentennamento mi chiede, confuso… abbastanza confuso. «La voce graffiante è sua?» deglutisco capendo all’istante a chi si sta riferendo.

Mi incupisco appena… speravo di non dover parlare mai di lei… respiro profondamente e corro poi verso il cassetto prendendo un terzo calzino verde che piazzo sopra il piede e abbasso le mani in modo che quello verde sia in mezzo a loro. «Quella è... mamma... non ti farà mai nulla di male. Ma accompagna Nikah... e lo controlla costantemente.» indico con la testa la spada che Nikah raffigura come la donna e a cui ha dato lo stesso nome. «Diciamo che è innocua fin quando Nikah non si mette nei guai.» dico facendo lo stesso ghigno di Nikah e facendomi nuovamente male agli zigomi «e cosa succede se si mette nei guai?» mi chiede lui dopo qualche istante.

Alzo le spalle togliendo infine i calzini da mani e piede e li pulisco arrotolandoli nuovamente dentro al cassetto «dovresti scoprirlo tu… io non posso dirtelo anche volendo…» fine terzo atto…
Chrysanta --->
Forma dormiente
*Frasi e azioni di Vicent concordate con Damnedgirl