LANTIS RAEGHAR
Il Caos... Indubbiamente, Sir Aiden non può dirsi figlio del Caos, gli uomini come lui hanno il talento innato e spontaneo di dominarlo, di piegarlo a loro favore. Un'abilità essenziale nella politica, che è cosa mutevole, improvvisa, come lo è stata la morte di Tywin Leithien. La gente di interesse ha questi intrinseco fascino, che è anche la causa della loro peggiore infamia: per loro, gli Dei sono morti, ballano sulle loro carcasse seguendo il ritmo di musica più conveniente per poter fare i passi che vogliono loro. Ed Aiden Urthadar ora, sta danzando al suono della legge. Sostiene che rivolgerci alla Banca di Ferro sia una buona idea, ma posso vagliare la verità delle sue parole in base all'intensità della sua convenienza, come sempre. "Pondererò bene chi mandare laggiù" asserisco pensieroso. Una persona di fiducia, ma anche abile con la dialettica, una persona che sa bene come persuadere ed ottenere. Una contrattatore, come lui, ma su cui nutrire più fiducia, che in me, al momento, è ridotta ai minimi termini. Qualcuno vi chiamerebbe "merda in calze di seta", Comandante. "La mia scacchiera è sempre pronta per accogliere sfidanti degni di nota come certo vi mostrerete voi, Lord Urthadar" dico rimarcando il suo titolo e facendogli cenno di permesso nel congedarsi. So bene che non sei solo il Comandante delle guardie, non sei solo un cavaliere in questa guerra: sei il signore di un paese importante, strategico, ricco. Sei la vipera che bisogna accarezzare per poter guarire da questa emofilia.