Discussione: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

Alagos Fanon

La cosa bella di allenarsi con un manichino che è pressoché immobile è che difficilmente si può sbagliare mira nel colpire..il mio obbiettivo era la spalla destra, ho colpito però verso la gola ma direi che…non ci siamo. Sospiro per la mia mancanza di concentrazione, perché sui miei confini mi risultava più semplice? Credo che questo sia uno dei misteri della Torre…
Mi avvicino al manichino , con forza estraggo dall'immondo essere inanimato la mia freccia per poi ritornare sui miei passi e riprendere posizione, miro e scaglio un altro colpo, mirando questa volta allo stomaco del manichino…
<<non deve essere il massimo allenarsi con un manichino...>>
Nel mentre è la voce del gigante del Nord a richiamare la mia attenzione ironizzando su ciò che sto facendo. Il mio volto si schiude in un amaro sorriso, sorriso che i due non vedranno essendo io di spalle.
Osservo la mia freccia andare questa volta a segno prima di girarmi verso i due combattenti e rivolgermi al ragazzo..
<< No non lo è infatti, ma non volevo disturbare il vostro allenamento …>>
Gli rispondo calmo e pacato immaginando però di trafiggere con una freccia il suo statuario corpo dietro quello d’ebano della fanciulla .
Nulla mi impedirebbe di farlo se non per il fatto che con un colpo potrebbe benissimo mettermi al tappeto vista la sua fama…comunque….perché non farlo?
Io non volevo disturbare ma visto che è stato lui per primo a rivolgere quella che mi è sembrata una velata provocazione..
Punto la balestra all'altezza della sua testa, ma tengo la mira volutamente spostata dal bersaglio, voglio solo che una mia freccia gli passi accanto sul lato destro sfiorandolo senza ferirlo e che non tocchi nemmeno Nymmeria...mi dispiacerebbe…scaglio il mio colpo mentre un sorrisetto tirato prende forma sul mio viso. Forza cavaliere se volete che io combatta contro un bersaglio mobile...so già che contro di lui non potrò nulla, ma perchè non stuzzicarlo un pò?
Questa potrebbe essere la mia ultima battaglia prima di raggiungere gli Siamesi... vediamo di divertirci...forse....

Lindthor ---> Arma in forma dormiente

LANTIS RAEGHAR

Il mondo militare mi è sempre piaciuto e l'ho sempre preferito, proprio perchè non mi permetteva di perdere il mio tempo prezioso dietro uomini e donne annoiati dai loro soldi e dai loro gioielli. Lady Feralys mi suggerisce di passare più tempo insieme a loro, ma la verità è che sono un tipo che ha sempre avuto poche amicizie ma ben fondate. O almeno così credevo. Forse dovrei cambiare visione del mondo, alla fine nonostante la mia natura selettiva, sono stato tradito da due persone che credevo di fondamentale importanza, ovvero Drako e mia sorella. Anche se quello di Drako mi brucia più, perchè coinvolge anche la colpa di aver permesso ad Esperin di contrarre matrimonio con una bestia che la utilizzerà solo per puntare al trono, per i suoi beceri scopi. Il tempo sarà la punizione per lei, ma Drako... dobbiamo vincere questa guerra, è troppo essenziale per la vita di tutti noi, del Regno. L'unico nome che risalta nella filippica della nobildonna è quello del Comandante Urthadar, le altre ciarle sulla sua lealtà le lascio ai demoni dell'Abgruntis. Ho intuito subito la natura affine alla mia, quella smania e necessità di controllo sulle cose che ci attorniano, sul volerle plasmare secondo il nostro volere. Ad ogni costo. La Lady rossa me la conferma, dandomi anche indirettamente, un'altra certezza: lei sa fingere bene, sa gestire perfettamente un doppiogioco, anche se i suoi avversari sono serpenti a sonagli. Quindi ne deduco che il suo morso non è meno velenoso di quello dell'Urthadar. Non cita comunque il rampollo dei Dreth o De Lagun: devo considerare che il colpo basso può arrivare anche da chi meno me lo aspetto, ma a quanto pare queste due famiglie mi sono ancora fedeli. Sir Caligus mi ha confermato l'appoggio di Aeglos anche dopo l'eccidio che è avvenuto: sono senz'altro alleati importanti. Le rivolgo uno sguardo di intesa quando la strega cita la mia generosità. "Capo Tempesta è un possedimento ricco e potente, ma non è l'Adamantem: può essere sconfitto da una buona alleanza militare tra più feudi e il sostegno della corona. Se il Comandante ha in mente qualche colpo di potere, Asshai sarà dalla parte dei Raeghar? Chissà se la testa di quel tale del deserto di Kieira è in viaggio per le mie picche... dopo il matrimonio con Lumen e la nostra vittoria in questa guerra, avrò senz'altro bisogno di una persona a me fedele cui lasciar gestire le ingenti ricchezze dell'Adamantem, mia signora" insinuo con un tono abbastanza cortese, ma che lascia ben intendere cosa accadrà in caso di tradimento. Alla fine, ho compreso bene la natura d'interesse di cui è fatta l'anima della strega di Asshai, finchè le si darà ciò che desidera non è un pericolo. Diversamente da Aiden Urthadar.

Ryuk Leithien
Auspex

<<...Sei stata impaziente, Esperin, volevi tutto e subito... Ti avevo liberato da un Leithien e mi sarei occupato anche dell'altra...>> Parla con tono fermo eppure la sua irritazione è ben chiara, voglio proprio vedere quanto tempo ci mette il Lord delle Tempeste a perdere le staffe. Dovrebbero colpirmi queste parole? Ne sono ben consapevole che Esperin avrebbe fatto di tutto per evitare questo matrimonio, che farebbe qualsiasi cosa pur di togliere di mezzo Lumen, l'appoggerei volentieri in questo.



Tutte verità per le quali non mi scompongo, sono ancor più consapevole che la piccola Raeghar è troppo simile a suo Padre per scendere a compromessi con un demonio, che pensa unicamente a ricavare un beneficio per se stesso."... Un accordo ben chiaro: sfruttare l'ascendente che sembravi avere su Lumen per carpire informazioni circa le sue intenzioni, in cambio di protezione nel caso in cui ti si fosse rivoltata contro... non il mio matrimonio combinato con Ryuk..." Esperin lascia la presa sulla mia mano, solo ora mi rendo conto che fosse tanto stretta da lasciarmi le nocche bianche, a quanto pare il Comandante se la intende con mia cugina, anche questo, probabilmente, avrei dovuto intuirlo, quella donna si infila sempre nei letti che più le convengono e ci riesce quasi sempre. <<... Continui ad essere un mero strumento, al servizio di altri.... Forse ti illudi di essere padrona del tuo destino, adesso. Ti illudi di avere una scelta... ma la verità è che nessuno di noi ce l'ha... >>



Uno strumento... se solo sapesse cosa intendo fare dopo questo matrimonio, forse il vero strumento, il vero mezzo sono io, Esperin avrà tutto nelle sue mani: Regno e Diamanti, sarà lei a detenere il potere di ogni cosa ed uomini come Aiden non avranno molte vie d'uscita: o la morte o la resa. Ancora non mi scompongo, resto fermo ad osservare Aiden, è vero che, probabilmente, ognuno di noi non ha scelta, che siamo destinati a percorrere determinate vie, che il nostro inizio e la nostra fine sono segnate, ma tutto ciò che sta nel mezzo dipende da noi e probabilmente con un pò di fortuna e l'assistenza degli Dei, possiamo sperare di cambiare questo finale già segnato. Il mio inizio e la mia fine come Leithien sono già scritte da lungo tempo, ma al centro di tutto questo c'è mio figlio, l'evento inaspettato, la variabile che nessuno conosce tranne Esperin, e se posso agire per cambiare almeno la sua di vita, ebbene accetterò la mia sorte così come è previsto. <<... La fuga, il matrimonio, il vessillo per cui combatto...sono tutte mie scelte, scelte in cui credo e di cui non mi sono mai pentita... Come Comandante suppongo che tu abbia ricevuto quell'incarico, avresti potuto scegliere di non dare l'ordine di uccidere migliaia di innocenti per la sete di sangue di un Re ormai folle, ma non l'hai fatto perchè schierarti contro di lui avrebbe ovviamente intaccato i tuoi interessi...>> Esperin è così piena dei propri ideali, che a volte trascura la brutalità della concretezza, forse per Aiden una scelta non c'era, una persona che bada alla propria vita più che ai propri interessi, avrebbe agito ad occhi chiusi, proprio come ha fatto lui, proprio come gli ha imposto Lantis, un uomo come lui ha fin troppo da perdere per impiegare tempo a pensare da quale parte della barricata schierarsi



<<Devi odiarmi davvero tanto... eppure sei egoista, come me. Sei orgogliosa, come me. Sei ambiziosa, come me. Sei la mia vera avversaria in questo gioco. Siamo uguali, Esperin>> <<Sono ambiziosa, sono molto orgogliosa, sono testarda e forse si, forse sono anche egoista se so che il mio obiettivo lo richiede. Ma sono leale, e questo tu non lo sei Aiden, se non con te stesso. Questo gioco non mi appartiene, siamo avversari si... ma sul campo di battaglia"



Non sopporto più questa conversazione, una serie di frasi ed eventi rinfacciati, ideali e supposizioni, io a te e tu a me. Mi lascio andare ad una risata sommessa ed avanzo di un passo superando Esperin, voglio guardare Aiden negli occhi, voglio vedere le sue certezze sgretolarsi, voglio vedere il tarlo del dubbio annidarsi in quella testa laboriosa "Voi Urthadar siete tutti così macchinosi, tutti questi calcoli, tutte queste alleanze o teatrini non ti serviranno a nulla, stai parlando anche troppo per i miei gusti, ma tuo fratello è decisamente più silenzioso e saggio, non avrei neanche detto che fosse un Urthadar, il legittimo Lord di Capo Tempesta"



Resto fermo per qualche istante "Raiden lo ha riportato in vita come tua personale persecuzione Aiden, Valerius ha conseguito una vittoria, i suoi occhi hanno visto al Sinelux ed ora vedono il posto che gli spetta, quello che tu stai occupando." Avanti Aiden, fammi divertire.

ADAMANTIA FERALYS

"Capo Tempesta è un possedimento ricco e potente, ma non è l'Adamantem: può essere sconfitto da una buona alleanza militare tra più feudi e il sostegno della corona. Se il Comandante ha in mente qualche colpo di potere, Asshai sarà dalla parte dei Raeghar? Chissà se la testa di quel tale del deserto di Kieira è in viaggio per le mie picche... dopo il matrimonio con Lumen e la nostra vittoria in questa guerra, avrò senz'altro bisogno di una persona a me fedele cui lasciar gestire le ingenti ricchezze dell'Adamantem, mia signora"

Maschi.
Se non sanno come prenderti con le buone passano subito alle minacce, per loro non esistono mezze misure. Eh si, Lantis è molto maschio anche lui e non si stanca mai di farlo notare, il riferimento alla fine che fanno i traditori è chiaro come il sole, ma non ho nulla da temere, nè io nè la mia famiglia.

Se tradimento dovrà esserci, al massimo succederà a cose fatte, quando e se Lantis non sarà più una minaccia e se il carro dei vincitori dovesse andare in direzione opposta alla mia sarebbe un attimo cambiare strada, ma adesso non avrebbe alcun senso: Kalisi non può promettermi nulla, Targaryus, per carità, nemmeno a parlarle! Questi moscerini non hanno ragione di esistere ed è per questo che saranno schiacciati senza rimorso.

L'Adamantem, lo sento mio già da molto tempo. A parte l'evidente affinità del nome al mio, è la seconda volta che qualcuno mi promette le sue terre ricche di diamanti. Ma sono solo promesse, niente certezze concrete e gli dei solo sanno quanto ho bisogno di qualcosa di concreto in questo momento!
"E la vostra futura moglie, non avrebbe niente da ridire in proposito? In fondo suo padre è ancora vivo e fedele alla vostra causa. O mi sbaglio? Potrebbe pretendere lui il possesso delle terre di famiglia, a meno che Raiden non lo reclami improvvisamente accanto a sè, per far compagnia al suo nobile fratello." - se qualcosa deve essere mia non voglio dividerla con nessuno, nemmeno con Raiden in persona -

"Se il comandante dovesse fare qualche colpo di testa, non dovete temere nulla da Asshai, o da Aeglos o da Gearmir, che vi sono fedeli in ogni situazione e nemmeno dagli Waters, non sono stupidi come sembrano. Degli altri non so, ma non rappresentano certo un pericolo di fronte ad un'alleanza solida come la nostra. Ma di certo non tenterà sortite con la forza, è molto più abile con le parole che con la spada, ve lo posso assicurare" - mi guardo le dita, saggiando la robustezza dello smalto sulle unghie, forse ho bisogno di un ritocco prima del ballo e di un'acconciatura nuova e di un vestito da favola.
Vi volto piano verso di lui, voglio guardare ancora una volta i suoi occhi: "Mi concederete un ballo questa sera, non è vero maestà?"

RICCIARDA

Quella stecca della Regina si scontra con il pagliaccio, non mi interessa seguirli, ho ben altro da fare... seguire il mio cioccolatone sexy che sale al piano di sopra, per esempio. Prendendo dei panni a caso, salgo le scale con nonchalance, ancheggiando sensualmente perchè la danza dell'amore di Ricciarda è iniziata, mio bel cavaliere, nessuno vi ha mai resistito! In armeria spio di soppiatto gli allenamenti che stanno avvenendo... ci sta la sgualdrinella senza sangue blu che si scontra con il mio ex amoruccio... poveraccia, starà cercando di fare colpo su di lui ma il cuore di Vicent è ancora dilaniato per il dolore di avermi persa per sempre. Il mio bel tartufone al cacao inizia invece ad allenarsi da solo con il manichino, non sembra un tipo socievole, questo lo rende misterioso ma deve allenarsi duramente se vuole la mia mano, perchè Vincenzone lo sfiderà a duello quando il nostro amore verrà fuori, deve essere pronto a combattere per noi! Smollo i panni per terra e porto le mani alla bocca, per impedirmi di intervenire: i miei due cavalieri stanno per lottare per me, perchè vedo Alagos puntare la sua cosa spara frecce verso Vicent! Non voglio che versino sangue per me, ma cosa potrei mai fare, sono solo una donzella indifesa!

Alagos Fanon

La mia freccia è stata scagliata...
Mi sposto una ciocca ribelle da davanti al viso piegando le labbra e soffiando verso l'alto, nel mentre senza staccare gli occhi di dosso da Vicent e Nymmeria, sento un rumore provenire dall'entrata, vedo con la coda dell'occhio una ragazza bionda e statuaria fare capolino dall'arco portandosi entrambe le mani alla bocca dopo aver smollato a terra qualcosa... panni...da dove arriva questa?
Mi sa che fa parte della servitù, credo di averla vista in sala o forse no?
Non mi lascio comunque distrarre dalla sua presenza, la guardo solo per un'attimo facendole un leggero sorriso di circostanza, per poi concentrarmi di nuovo su Vicent e la bella Nymmeria...chi farà la prima mossa?
Sarai tu Vicent oppure lascerai a me campo libero? E se intervenisse invece Nymmeria?
Mi scosto leggermente di lato rispetto al manichino, non conosco i loro poteri molto bene, ma mi pare di aver visto l'uso di telecinesi...se almeno mi scosto dalla linea di tiro del manichino, potrei vederlo arrivare di lato dovesse attaccarmi qualcuno con quella tecnica, mentre alla mia sinistra avrò il muro....

Lindthor ---> Arma in forma dormiente

Nymeria Hammerfell

<<Telecinesi>> afferma Vicent intuendo la mia magia.





Annuisco poi mi preparo per un secondo attacco, questa volta voglio andare a segno, ma in men che non si dica mi ritrovo in una stretta: il suo corpo alle mie spalle, le sue braccia cinte sul mio corpo e la lama della sua spada puntata al collo.



Questo scontro si sta facendo molto interessante, all'improvviso le sue dita ghiacciate percorrono la mia schiena facendomi rabbrividire e fremere per il piacere inaspettato.



Inclino la testa, appoggiata sul suo petto, all'indietro in modo da poterlo guardare negli occhi e permettergli di leggere le mie emozioni, <<Sei sicuro di avermi intrappolata?>> gli sussurro piano per poi teletrasportarmi dietro di lui in modo da invertire le posizioni, ma lasciando la mia arma nella medesima posizione stretta sia nelle mie che nelle sue mani.
Se riuscirò nel mio intento io mi troverò alle sue spalle e lo stringerò cercando di tirare verso di me il bastone della falce <<Questa posizione mi piace di più!>>.



Sento qualcosa sibilare nell'aria sopra la mia testa così volto leggermente il capo e vedo sir Fanon impugnare la sua balestra, a quanto pare ha deciso di unirsi alle danze.

Teletrasporto del proprio corpo nell'arco di 5 metri

Loren Van Dervult

Guardo il Primo che anziché attaccarmi sembra pensare ad altro.
Questo sarebbe il momento giusto per attaccarla ma sono decisamente stanca e preferisco non esagerare, dopotutto domani andrò in battaglia.
«Se ho imparato bene» dico a voce alta con un ghigno «questo sarebbe il momento adatto per attaccarVi, o meglio lo sarebbe se fossimo in battaglia dato che siete distratta». Accenno un sorriso, dopotutto in quest’unico allenamento mi ha dato tanti consigli utili e costruttivi.
"Potete riposare Milady, è stato un onore incrociare le nostre forze in un duello e spero... spero di esservi stata utile. Se permettete, posso curarvi" mi propone con tono gentile.
«Magari, Vi ringrazio» annuisco mettendomi seduta per agevolarla.
Fisso poi ammirata la luce del suo potere. E’ azzurra e mi ricorda il mare.
Rimango incantata a guardarla fino a quando Lady Cassandra mi saluta.
Mi alzo notando che sembra che non sia stata ferita.
E’ proprio affascinante il suo potere.
L’allenamento mi ha messo una certa fame, così mi dirigo in dispensa.
Sorpresa ci trovo proprio il Primo che addenta un bel pezzo di formaggio.
«Anche a Voi l’allenamento ha messo fame? Vorrà forse dire che non sono del tutto una schia… hem… incompetente?» Le domando facendo dell’autoironia mentre prendo pure io un po’ di formaggio e di pane.

Loren e Cassandra recuperano la costituzione