Vicent Dreth
Riesco ad intrappolare Nymeria nel mio “abbraccio” e poi sfruttando il tocco congelante le provoco dei brividi di puro piacere... Credo. Non ne sono molto sicuro. Nel frattempo Fanon lascia perdere il manichino e si volta finalmente verso di noi affermando, <<No non lo è infatti, ma non volevo disturbare il vostro allenamento…>>.
Nhm? Disturbo? Non mi pare che fuori dall’armeria vi sia scritto: vietato partecipare ad “allenamenti” altrui! Penso che dovrebbe semplicemente finirla con le sue inutili paranoie. Il tocco improvviso di Nymeria però mi distrae, abbasso d’istinto il viso e la guardo sorpreso, ma soprattutto imbarazzato, quando i miei occhi incontrano i suoi. Odio la mia timidezza in questi casi... Fortunatamente la ragazza mi domanda in maniera retorica , <<sei sicuro di avermi intrappolata?>>, e sfruttando il teletrasporto svanisce dalla mia vista. Tutto poi avviene in maniera consecutiva e del tutto imprevedibile: il sibilo di una freccia che scatta in mia direzione, seguito da una presa alle spalle che grazie ad una battuta di spirito riconosco essere Nymeria e infine un urlo, rabbioso, proveniente dal giardino. <<Non osate mai più provare a baciarmi, lurida sgualdrina!>>.
Preoccupato mi volto in direzione della finestra dell’armeria, quella che dà sul giardino, ed un leggero formicolio alla guancia mi fa contrarre la mascella e piegare la labbra in un sorriso di stizza: la freccia mi ha graffiato complice lo spostamento che ho effettuato poco fa.
Nymeria intanto cerca di intrappolarmi a sua volta in un abbraccio ma mi basta puntare i talloni contro il pavimento e l’unico risultato che ottiene è quello di cercare di spostare un masso. Immobile nella mia posizione noto Fanon giocare con i capelli prima di sorridere a qualcuna a cui non bado troppo: preferisco restare concentrato, mi sono già distratto troppo con qualcuno... Mi volto di sbieco verso Nymeria e guardandola dico <<attenta agli spifferi>> mentre accumulo nel mio palmo sinistro una quantità d’aria minima che libererò indirizzandola dal basso verso l’alto.
Distruzione - Vento Boreale: L'incantatore è in grado incanalare la propria energia nella mano e plasmare il vento; (Allievo) Si crea un forte vento, il quale si propaga per la distanza di due metri, che oppone resistenza al nemico, rallentandone i movimenti.
L’aria è debole, al massimo le farà svolazzare le vesti e le scompiglierà i capelli, nulla dunque che le riporti danni. Sfrutterò comunque la distrazione abbassandomi a terra, fulmineo, e se riuscirò a divincolarmi dalla morsa correrò rapido verso Fanon, a zig - zag, e con un colpo pulito, assestato appena in maniera volontaria, proverò a rendergli il graffio alla guancia. In ogni caso balzerò all’indietro, accovacciandomi a terra, pronto a reagire.
<<Un consiglio. Dopo che avete usato le frecce è preferibile assorbirle: in questo modo prevenite attacchi sulla vostra persona con qualcosa che vi appartiene ed in caso il colpo sia andato a segno provocate anche emorragie oltre ai danni...>>, esclamerò infine in ogni caso rivolgendomi a Fanon, con tono di voce pacato, fissando la freccia ancora conficcata contro un manichino. Poi la donna, <<Nymeria te invece continua a puntare su distanza e finte: le prese con una scarsa forza non finiscono mai bene>>. Mi incupisco per un attimo ripensando a Ryuk e quella maledetta falce quando mi tranciò una gamba di netto... <<Continuiamo>>, concludo serio, stringendo l'elsa: mi manca Giuramento...