Vicent Dreth
Cerco di non badare alle risate sguaiate che sento provenire dall’interno della sala e mi avvicino al corpo di Alistair finché non è lo stesso Lord Gordon a bloccarmi, poggiandomi una mano sul petto. Guardando il cadavere mi fa infatti notare che sono presenti due manifesti e che sarebbe meglio toglierli prima di spostarlo in infermeria. Ha ragione. Fisso a mia volta i disegni: la prima è Daphne Elania Baratheon, la ribelle del fulmine, la riconosco perché l’ho ritratta io, mentre la seconda non mi è familiare ma ha sicuramente rapporti con i Ribelli... O il ritratto non sarebbe appeso lì. E' facile dedurre che siano loro le artefici di questo delitto, mi domando però con quale coraggio e, soprattutto, per quale motivo farci presente il delitto fin da subito. Sembrerebbe quasi un messaggio, o meglio una minaccia, e neanche tanto velata, rivolta agli Urthadar. Guardo Aiden e rifletto: che fosse questa la questione urgente di cui voleva parlare? Annuisco a Lord Gordon, mantenendo una freddezza insolita nonostante la mia vicinanza con il Leithien sia praticamente nulla, poi mi scosto appena portando entrambe le braccia dietro la schiena ed assumendo una posizione di guardia do il tempo ad Aiden per esaminare il corpo. E’ però Gildas ad anticiparlo, porgendo i ritratti al Re prima di asserire qualcosa di molto, molto preoccupante, <<sono entrambe due ribelli di Targaryus, Vostra Maestà. Potrebbe essere un loro avvertimento>>. Potrebbe aver ragione: la vittoria al Kratoning ha contribuito a sollevare il loro morale e renderli talmente sicuri da ostentare un affronto del genere ad una casata come gli Urthadar. Non ci voleva. Getto un’occhiata ad Aiden, sono in pensiero, non è da lui stare in silenzio, non in una situazione così delicata. <<Portatelo immediatamente in infermeria, lì esamineremo meglio il corpo... Ad occhio e croce, preferirei che le donne si astenessero dal seguirci>>, ci ordina il Re fissando il cavallo dei pantaloni del defunto Urthadar. Concordo con questa decisione, la consigliera sembra sconvolta... Meglio evitare ulteriori shock. Esclamo quindi, <<Ai Vostri ordini>>, senza alcuna tonalità prima di sollevare il corpo da sotto le spalle, sfruttando gran parte della forza di cui dispongo; Gildas si avvicina rapidamente e tirando su le gambe del defunto mi dice, <<vengo con te!>>, offrendo il suo aiuto. Sorriderei per ringraziarlo, ma non credo sia il momento adatto, mi limito dunque ad un semplice “sì” con la testa prima di trasportare in infermeria il cadavere, cercando però di far gravare poco peso su Gildas durante il tragitto. Adagiato il defunto su uno dei letti, mi allontano per andare a prendere una bacinella d’acqua ed un panno che poi uso, tamponando delicatamente, per eliminare i vari residui di fango e nel mentre cercare altri indizi utili. Così dovrei anche ingannare l'attesa intanto che gli altri ci raggiungono. <<Grazie Gildas>>, dirò in ogni caso, sollevando appena lo sguardo, senza sorridere.
Nota: Azioni e frasi accordate.