Vicent Dreth
Il mio tentativo di cambiare discorso non va come sperato, Gildas infatti si innervosisce ancora di più e lo dimostra dando un pugno al mobile su cui è seduto. Ha i nervi a fior di pelle, una reazione perfettamente comprensibile la sua e dovuta, probabilmente, ai cambi di personalità sempre più frequenti, ma non è il momento adatto per poterne parlare: c’è il cadavere di un Urthadar qui ed i guerrieri della torre che potrebbero entrare da un momento all’altro interrompendo così una conversazione delicata e… Rischiosa. <<Di sicuro chi l’ha ucciso ha saputo coglierlo nelle sue debolezze… Chissà che tipo di legame aveva con le sue carnefici,forse un regolamento di conti? Ci sono due ritratti, di sicuro chi li ha messi o voleva farsi riconoscere oppure voleva far ricadere la colpa su quelle due ragazze>>, è per l’appunto Fanon a parlare, piazzandosi vicino la porta; ammetto anch’io di aver pensato all’eventualità di uno stupro finito male, soprattutto conoscendo la fama degli Urthadar, ma allora… Perché mettere i ritratti? E perché spedirci il cadavere direttamente alla torre? No questo è un omicidio che è stato calcolato nei minimi dettagli, assolutamente non casuale. Il cavaliere ci domanda poi se abbiamo bisogno d’aiuto e, con una confidenza che non gli ho concesso, mi dice che, volendo, può portarmi acqua e garze pulite. Lo guardo un po’ torvo, a poche persone permetto di darmi del tu e lui non rientra tra queste, apro quindi la bocca per correggerlo ma è Gildas ad anticiparmi e mentre fa bollire dell’acqua in una bacinella ammonisce l’uomo di darsi una mossa piuttosto che restare impalato a reggere la porta. Lascio il catino d’acqua sporca accanto il cadavere e poi esclamando <<grazie>> afferro la bacinella d’acqua bollente, appoggiandola giusto in tempo sul comodino prima di sentirmi dire da Gildas, “quando la smetterai di aggirare i problemi fammi un fischio”. Senza volerlo ha toccato un nervo scoperto per il sottoscritto perché queste parole, seppur poste in maniera diversa, sono le stesse che mi ha rivolto Dahmer durante il nostro ultimo incontro. Mi sento… Svuotato. Frastornato. Arrabbiato. In fondo è la prima volta che cerco di evitare l’argomento Nikah, e solo perché siamo in questa situazione di merda, ed invece lui, la persona per cui mi sono reso complice di un omicidio, l’amico per cui sono disposto a rischiare tutto, anche la vita, pur di aiutarlo, viene a dirmi questo? Mantengo il mio autocontrollo a stento, stringendo gli spigoli del mobile, ed inspirando profondamente mi istigo a non reagire, a mostrarmi calmo, pacato, ma soprattutto trattenere la voglia di prenderlo a cazzotti seduta stante. Torno poi ad osservare Gildas, preoccupandomi non appena vedo che dal semplice mangiarsi le unghie è passato a massaggiarsi le tempie… Forse è Nikah che lo sta facendo innervosire, o magari costringerlo a sparlare, ed io come un’idiota ci sono cascato. Cerco di rimediare all’errore e, senza che Gildas se ne accorga, attingo potere dalla luce di Saraswaty contenendo però l’aura in modo tale da aiutarlo a rilassarsi e far sparire, almeno temporaneamente, l’emicrania.
Potere di razza: Aura di luce (Allievo) - Infonde calma ed infiacchisce la volontà altrui di combatterlo.
In ogni caso gli dirò in un sussurro, “ne parliamo più tardi, promesso”, per rassicurarlo oltre che fargli capire che non ho alcuna intenzione di aggirare i problemi come ha pensato, e poi voltandomi verso Fanon aggiungerò, <<se siete facilmente impressionabile vi sconsiglio caldamente di guardare ciò che sto per fare>>, indicando con lo sguardo le parti basse del cadavere. In fondo ho toccato i denti di Deirdre dell’Ovest e ne sono uscito indenne... Questo sarà una passeggiata al confronto! Spero. <<L’acqua però mi sembra una buona idea ma prendetene due catini per favore, e Sir Fanon… Preferisco il voi, grazie>>. Inganno l’attesa improvvisando dei guanti con le garze e poi, dopo aver sfilato i pantaloni al cadavere, comincio a togliere gli residui di sangue, terra e… Non voglio sapere che altro. Quando avrò finito coprirò con un lenzuolo bianco il corpo del defunto, lasciando giusto il viso ed il collo scoperto, ed infine mi toglierò le garze che getterò in un catino vuoto per potermi disinfettare le mani con l’acqua che ha bollito Gildas.
Nota: Azione Gildas concordata.