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  1. #3021
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alagos ( in cerca di uno Jedi)Fanon

    Attendo una risposta dal Re, ma chi mi risponde per primo e a suo modo è… il Leithien.
    Lo vedo farsi aria con una mano, forse gli è venuto caldo ad usare il suo fuoco. In una frazione di secondo però tutto cambia e si ribalta. La pesante coppiera porta frutta nel centro del tavolo prende a volteggiare pericolosamente con tutta la sua mole , mi basta poco per capire cosa stia succedendo e che direzione quella pesante coppa di frutta prenderà, faccio per scansarla ma sono troppo lento e la pesante coppa mi colpisce in pieno viso.
    Mille stelle scintillano dinanzi agli occhi mentre oscillo pericolosamente con la sedia , il naso sembra rientrare nel cranio e la mascella mi si spacca in più punti, il dolore pulsante cresce in modo esponenziale mentre un sapore metallico mi invade la bocca , sono incapace di parlare di emettere qualsiasi suono che possa essere simile a qualche parola, sento i miei denti spezzati dal violento urto cadere sulla lingua , cerco di portarmi in avanti per impedire ai miei stessi denti di finirmi in gola con il rischio di soffocarmi , ma qualche pezzetto di osso mi punge le pareti della gola per poi andare giù e raggiungere con fatica il mio stomaco mentre un colpo di tosse mi sovviene. Porto una mano alla bocca per sputare quel che resta- e in modo piuttosto decoroso - qualche dente ancora non ingoiato ed evitare di esporre i presenti a tale schifoso spettacolo. Il dolore continua ad aumentare, pulsare ferocemente, fiotti di sangue mi scivolano lungo il viso e a tratti per effetto del colpo la vista mi si annebbia mentre al posto del naso mi sembra di avere un pesante macigno che diviene sempre più gonfio…sopprimo il dolore stringendo le unghie sulla mia coscia con il rischio di autolesionarmi, ma non voglio dargli la soddisfazione di sentire nuovamente il mio sibilo, sarebbe veleno buttato sul fuoco e lui ne gioirebbe e forse si accanirebbe ancor di più…rilasso il pugno stretto sulla mia gamba e lo porto sul tavolo per sorreggermi la testa chinata in avanti nell'unico punto dove non sento dolore al solo sfiorarmi, mentre anche l'osso del collo sembra essere stato in qualche modo compromesso dal colpo.
    "Mangiate la vostra stessa lingua, è la volta buona che state zitto"
    - Non sarete voi a farmi tacere per sempre schifoso Leithien–
    Lo disprezzo. In questo momento più degli stessi Demonar.
    Spero che il Re metta presto fine a questi soprusi gratuiti , o qui finiamo tutti morti e impacchettati per essere pronti da spedire nelle celle frigorifere di palazzo Leithien ed essere usati come spiedini al prossimo pranzo...
    Ultima modifica di DELTAG; 29th December 2015 alle 18:25

  2. #3022
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Vicent Dreth

    Ho sbagliato, ho reagito d’impulso dimenticando la mia posizione, ho sfidato l’autorità del mio Re ed ho offeso un ospite il cui ruolo, in caso di vittoria dei Reali, sarà fondamentale per il benessere del regno. Devo imparare a filtrare in pensieri dalle parole prima di aprire bocca. Con mezza faccia ustionata finalmente comprendo la gravità del mio gesto ma ne vado ugualmente fiero, perché ho risparmiato a Cassandra questa sofferenza, ed almeno in questo so di non aver sbagliato. Adesso però, anche se rifiuto l’idea di mangiare carne umana, devo comportarmi da soldato, stare in silenzio ed attendere che sia il Re ad intervenire per regolarmi di conseguenza. Niente più idee suicide. Non abbasso lo sguardo quando il Leithien si avvicina e lo osservo un po’ titubante mentre si prende la briga di aiutarmi a riprendere contegno. I Leithien non sono soliti mostrare rispetto, lui ancora meno di altri, quindi questo o è un modo per dirmi di avere accettato le scuse, o per farmi capire che ha apprezzato il mio orecchio… Sto diventando pazzo se credo sia la seconda, vero? <<Bene, Dreth...>>, esclama porgendomi un fazzoletto che afferro ma non uso subito. <<Si vede che siete un uomo del nord, la vostra carne è dura e callosa>>. Lo guardo di sfuggita, limitandomi a biascicare un <<grazie>> e, come se stessi bene, torno a sedermi, mostrandomi calmo, imperturbabile. Il Re non ha dato alcuna disposizione per le cure, decido di temporeggiare e dopo aver bagnato il fazzoletto con dell’acqua lo poggio sull’orecchio, tenendolo premuto. Fanon però, come al solito, non può fare a meno di aprire bocca, e nonostante le intenzioni siano buone finisce irrimediabilmente per girare il coltello nella ferita rimarcando il mio errore. Assisto impassibile all’ennesimo scatto d’ira del Lord che zittisce il cavaliere gettandogli una coppa di ceramica in pieno viso. Guardo rammaricato il Re, poi Cassandra che imploro con gli occhi di non intervenire ed infine abbassando lo sguardo sul tavolo resto in silenzio, in attesa...
    Ultima modifica di Damnedgirl; 29th December 2015 alle 23:38



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  3. #3023
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    La discussione si accende quando Gordon Leithien ci presenta il suo dessert: i cervelli di due soldati dell'Adamantem glassati come fossero castagne dolci. Vuole forse incutermi timore? Una provocazione, di certo, un atto di forza, di prepotenza di una famiglia che fa di questi gesti sacrileghi la sua firma. Una sfida agli Dei, a me, per cercare forse di scavare l'umanità che dorme sotto il cielo di Raiden. Lo guardo impassibile, la mia espressione non muta quando sia Lumen che Sir Gildas ne mangiano con gusto. Soprattutto quest'ultimo sembra entusiasta dell'idea di aver mangiato carne umana. Dovrei inorridire, dovrei disprezzare tutto questo eppure non riesco a distogliere la mente dalla debolezza che tutto questo potrebbe rappresentare. Persino Nymeria ne mangia, ma con ben altro spirito. Irrompe Cassandra, finalmente, dice di aver avuto problemi a Gaearmir e posso fidarmi, non mi ha mai mentito, il suo feudo è molto importante strategicamente per me, è bene vegliare e assicurarsi che sia tutto a posto. Mi chiede di far terminare questa scena offensiva che potrebbe offendere gli Dei ma Sir Gordon ribatte che invece è in onore mio e di Raiden, che io rappresento come Gran Maestro. Anche Sir Vicent, che viene addirittura attaccato e mutilato, così come Sir Alagos. Direi che Gordon ha avuto il suo teatrino, ora è il caso che la smetta. Faccio cenno ad Agatha di servirmi del cervello glassato, guardo il Leithien con estrema durezza e serietà. "Che sia lode a Raiden... come suo rappresentante in terra, non mi impressiono per così poco, cavaliere" dico per poi mangiare, sempre senza lasciare i suoi occhi. Guardo gli altri cavalieri e faccio cenno ai servi di portare via le due teste. Spero che sia chiaro a tutti che questo era solo un atto di forza per rispondere ad un atto provocatorio. "Siete nostro ospite, siete il padre della mia futura sposa... avremo riguardo per voi, ma voi per noi, Sir" dico allontanando la ciotola. "La riunione è conclusa, potete andare, Primo... curate Sir Vicent e portate i miei omaggi a vostro padre, spero che i problemi a Gaearmir siano risolti" concludo alzandomi e lasciando la sala. Porgo il braccio alla vipera ma lei poggia la sua delicata mano per rifiutarlo con un sorriso: "Mio Signore, è molto che non vedo mio padre, vorrei conferire con lui in privato". Intrigante... cosa vorrà mai da un Leithien perdente? Anzi, nei nostri piani per l'Adamantem, Gordon è solo un ostacolo, così come tutti quelli che sono dinanzi a lei nella linea di sangue. Annuisco e raggiungo il Castello, mi tolgo la casacca e mi sciacquo la faccia, mi osservo nello specchio: ho mangiato carne umana e non ho vacillato un momento. Sono davvero io? In passato non avrei certo reagito con tanta freddezza. Davvero Raiden mi sta sottraendo ogni vena di umanità? Significa davvero questo essere il Gran Maestro degli Stregoni? Riflesso nello specchio, nell'angolo della tasca della casacca, scorgo un angolo del foglio su cui c'è il ritratto di Reneè. Mi siedo sul letto, lo guardo, lo sfioro con i polpastrelli: fa male. Fa male da morire. Sono ancora umano, ne sono certo, perchè altrimenti non farebbe più male. Un dolore che forse nemmeno Raiden riesce a sciogliere.

  4. #3024
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Resto esterrefatta da ciò che succede poco dopo, con Vicent mutilato, Alagos ferito e Lantis impassibile. Per di più, il Re mangia una porzione del fantomatico disgustoso dessert, con uno sguardo di sfida che però non mi sfugge. E' un braccio di ferro tra lui e il Leithien ma... ma è davvero necessario? E' un atto contro natura, contro ogni legge degli Dei che non può essere giustificata, anche se siamo in un momento delicato e posso capire il perchè Lantis si sente in dovere di dimostrare chi comanda. Capire non è comprendere o condividere, però. L'ombra di Raiden si fa sempre più cupa su di lui e darei qualsiasi cosa per poterlo salvare, per potergli mostrare che buon re potrebbe essere. Ma nemmeno l'esempio di suo padre ha potuto fare questo ed è il motivo per cui resto al suo fianco: non deve essere abbandonato a se stesso, il vessillo dei reali, i colori di Rickard devono essere rappresentati da soldati che lottano per una buona causa, per ristabilire la pace nel Regno. Mi preme solo questo: la pace! Mi inchino davanti ai suoi saluti verso mio padre e devo dire che non mi sento in colpa per avergli mentito: l'ho fatto a fin di bene, era importante per me, per sconfiggere le divisioni che questo conflitto ha creato. Pregherò sempre gli Dei che facciano la stessa cosa con tutti gli altri rapporti che ha distrutto, con tutte le strade interrotte che sono franate sotto il peso dei combattimenti. Appena lascia la stanza, mi precipito su Alagos, lo so bene che Lantis mi ha detto di curare Vicent, ma lui è un guaritore, gli sorrido comunque perchè so che capirà la mia scelta. Proverò a porgergli le mani, attivando il potere dei De Lagun che scintillerà come la luna sul mare in due sfere acquatiche pronte per curarlo. "Sir Alagos, permettetemi di curarvi" gli dirò appena mi darà assenso. Subito dopo, mi avvicinerò a Gildas, è troppo strano il suo comportamento, anzi lo sarebbe stato prima, quando non sapevo di Nikah. Ha brindato, mi ha schernito, ha riso... ride tutt'ora. E' Nikah, posso scorgerlo chiaramente. Mi avvicinerò quindi con un sorriso di sfida, devo dargli una lezione, magari se lo capirà che deve lasciare in pace il mio amico Gildas. "Cavaliere, gradirei molto togliervi quel sorriso dalla faccia con un bell'allenamento in armeria" gli chiederò sicura di me. Attenderò la risposta del Demonar ed eventualmente lo seguirò dove vorrà scontrarsi.

    Difesa e Rigenerazione
    Rigenerazione - Maestro - Rigenera ferita di entità grave o mortale

  5. #3025
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LUMEN RAEGHAR

    Seguo Lantis con lo sguardo, mentre abbandona la sala riunioni. Mio padre è davvero un uomo di spettacolo, in confronto zio Tywin era un timidone. Quando morde l'orecchio di Vicent, istintivamente mi viene da leccarmi le labbra, ricordando bene il vigore del giovane alle Terme: uno spuntino davvero delizioso. Il Primo si occupa di soccorrere Fanon, non sa ancora della sconfitta del Kratoning, ma penso lo curerebbe lo stesso, è una foca monaca, non possiede questo tipo di malizia, non è come me, come Aiden, come Ada. Già, Ada... come mai così silenziosa? "Prendetevi cura di chi ha consegnato il Kratoning ai ribelli, Primo... Sir Alagos necessita di molto allenamento" dico con malizia mentre passo accanto a loro, per raggiungere mio padre. "Desidero parlarvi in privato, padre" gli chiedo spegnendo il mio sorriso. Non ho bisogno di recite con lui, sa bene di che pasta sono fatta. Sa bene che mostro mi ha fatta diventare. Sa bene quanto ci somigliamo, quanto siamo simili. Se mi seguirà verso il viale delle ortensie, gli domanderò: "Com'è la situazione all'Adamantem? Ryuk ha arroccato davvero tutto l'esercito lì? Non hai uomini che ti sono fedeli e potrebbero colpire dall'interno?". Il tono secco, severo. Ti sei mai reso utile per la causa della nostra famiglia o sei stato in giro solo a distruggere vite e sogni? Dimmi padre, dimmi quanto lontano sei voluto fuggire dalla responsabilità di proteggermi.

  6. #3026
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Vicent Dreth

    Il Re non sembra apprezzare il dono ma nemmeno mostrare disgusto quando mangiando tiene lo sguardo fisso sul Leithien. La freddezza che ostenta è agghiacciante, quasi irreale, ma mi sforzo di seguire l’esempio e sopportando in silenzio il mio dolore resto seduto ad osservare la scena. Devo comprendere i motivi di questo gesto, senza cercare giustificazioni, senza attribuire sentenze, ed accettare la scelta compiuta dal Re nonostante vada in netto conflitto con la mia moralità. Sento lo stomaco contrarsi in una smorfia di disgusto quando il Re guarda il resto dei commensali; sento che il mio è un rifiuto istintivo, il solo pensare di dover mangiare, consapevolmente, un’altra persona mi mette nausea e ribrezzo, ma per nostra fortuna uno stralcio di umanità attraversa i suoi occhi e la mia gratitudine è immediata quando lo sento intervenire in nostra difesa, <<Siete nostro ospite, siete il padre della mia futura sposa... Avremo riguardo per voi, ma voi per noi, Sir>>, scostando la ciotola. Ordina poi ai servi di sparecchiare, ponendo fine a questo macabro banchetto, e conclude, <<La riunione è conclusa, potete andare, Primo... Curate Sir Vicent e portate i miei omaggi a vostro padre, spero che i problemi a Gaearmir siano risolti>>, abbandonando la sala. Mi limito ad esclamare, seppur a fatica, un <<maestà…>> come saluto. Non riesco quasi a parlare, la pelle tira e l’orecchio sanguina... Devo provvedere immediatamente alle cure se non voglio che mi restino cicatrici permanenti. Faccio per avvicinarmi a Cassandra ma è proprio quest'ultima a bloccarmi rivolgendomi un sorriso prima di occuparsi di Fanon ed ammetto che la scelta mi provoca un fastidio sufficiente a farmi dimenticare di avere mezza faccia ustionata tant'è che quando corrugo la fronte avverto una fitta indicibile e tremo a causa del dolore. Avrei preferito un aiuto, dopotutto mi hanno staccato un orecchio a morsi, ma a quanto pare dovrò arrangiarmi da solo. Bene. La risata maligna di Nikah mi fa innervosire ancora di più e prima di lasciare la stanza non posso fare a meno di lanciargli un’occhiataccia asserendo, <<attento a non strozzarti con la tua saliva, Nikah>>. Buffone. Passo un attimo in stanza per recuperare un cambio d’abito e, complice il cattivo odore, brucio dell’incenso. Stanotte il cadavere deve sparire sta andando in decomposizione. Chiudo la porta e raggiungo le terme dove preferisco isolarmi per dedicarmi alle cure. Qui mi libero degli abiti e con l’aiuto di uno specchio uso la mia rigenerazione sul viso, ricordandomi di far ricrescere anche capelli e barba, oltre all’orecchio, ovviamente.

    Difesa e Recupero - Rigenerazione:Avviene tramite tocco; (Maestro) Rigenera ferite di entità grave o mortale.
    Il sollievo è quasi immediato e tutto torna come prima, tranne la barba che per pigrizia decido di lasciare un po’ più folta del solito. La sistemerò domattina, adesso non ho proprio alcuna voglia. Ordino ad un servo di portarmi del vino, oltre ai sali da bagno, e svestendomi mi immergo lentamente in vasca...

    Nota: La barba di Vicent la aggiungo domani in scheda
    con una foto apposita.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 30th December 2015 alle 02:10



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  7. #3027
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Gordon Leithien

    Questo teatrino comincia a stufarmi, per non parlare dello scempio a tavola, tutto questo cibo sprecato, è la cosa che mi fa spazientire di più. Non bado neanche a Fanon con la faccia piallata, almeno ora il suo viso ha qualcosa di interessante. Il Re mi osserva con fare impassibile, dovrei forse tremare? Proprio no. Ho convissuto con mio fratello per anni, ho sentito sulla mia pelle la sua aura che prendeva a frustate la mia, ho sentito l'aria venir meno nei miei polmoni ogni volta che mi si avvicinava, così come il sangue seccarsi nelle vene e bruciare, bruciare più del mio stesso fuoco. Mio fratello, figli dello stesso sangue, l'uomo che ha goduto nel trafiggere il cuore di suo nipote, di mio figlio, di un bambino che non ho voluto neanche stringere tra le braccia, che non ho neanche voluto guardare in viso, quel giorno mi è stato portato via tutto: la carne dalle ossa, il sangue dalle vene e quel poco di sanità mentale che mi restava. Mio fratello, Tywin Leithien, forse il Gran Maestro più temuto tra tutti, getta la sua ombra anche sulle future generazioni che lo sostituiranno nel ruolo che era suo. Ed eccolo Lantis Raeghar, così pieno del suo titolo, così pieno del proprio casato, della propria posizione, non è nè carne, nè pesce... non è un Re degno di suo padre e neanche un Grand Maestro pari a mio fratello, una via di mezzo che non sa di niente. Ma di una cosa gli devo rendere atto, sono sempre stato convinto che Raiden non abbia nulla a che vedere con l'ordine, è portatore di caos e Lantis ha messo sottosopra ogni cosa da quando ha quel pezzo di metallo sulla testa, forse... Raiden non è poi così bendato come molti pensano. "Che sia lode a Raiden... come suo rappresentante in terra, non mi impressiono per così poco, cavaliere" Lungi da me dal volerlo impressionare, solo le donnette e gli stomaci delicati non reggono la vista di due teste aperte, il mio scopo era ben altro "Siete nostro ospite, siete il padre della mia futura sposa... avremo riguardo per voi, ma voi per noi, Sir" Alzo il calice verso di lui con un cenno del capo, mangia e poi fa portare via i piatti dai servi, come se avesse compiuto un'azione da vero duro, come se avesse pisciato sull'albero più grande "La riunione è conclusa... " lo saluto con un cenno della mano in maniera ben poco rispettosa, come se io fossi un bambino che saluta l'amichetto che torna a casa sua, non è Lantis che m'interessa, punto lo sguardo su mia figlia e resto per qualche istante ad osservarla "Desidero parlarvi in privato, padre" "Certamente" mi alzo dal posto, salutando i presenti con un cenno del capo e un bel sorriso largo per poi incamminarmi verso il viale delle ortensie "Com'è la situazione all'Adamantem? Ryuk ha arroccato davvero tutto l'esercito lì? Non hai uomini che ti sono fedeli e potrebbero colpire dall'interno?" Mi guardo in giro, senza prestarle troppa attenzione, osservo i cespugli in fiore e le piante che incorniciano il panorama, come se non m'importasse di quello che sta dicendo "L'Adamantem? E' vero, Ryuk ha schierato tutto l'esercito, ormai è inespugnabile, che ci vuoi fare!" Rispondo con fare ironico come se la cosa non mi riguardi "Che cosa vuoi che me ne importi e non dovrebbe importare neanche a te, non sei fatta per fare la regina, Lumen. Ti è andata male una volta, cosa pensi che cambierà ora? Se hanno un minimo di rispetto per te è perchè temono il MIO cognome..." rimarco la parola alzando di un tono la voce " ed anche per via di Rickard, che ti ha resa accettabile agli occhi dei sudditi. Ma ora che è morto sei lo zimbello di Lantis e ti fai trattare come tale, non sarai mai rispettata su quel trono e prima o poi farai la fine di ogni Leithien" la osservo negli occhi e per la prima volta questa sera sono serio, serio come non lo ero da molto tempo.

  8. #3028
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Nikah Demonar

    Accade tutto così in fretta, Lord Gordon spappola e arrostisce la faccia di Vicent facendomi scoppiare in una fragorosa risata. Mi spancio sulla sedia continuando a guardare il bietolone che si rialza dopo che il Lord gli ha porto un fazzoletto e… trattieniti… trattieniti… trattienAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA. Scoppio a ridere nuovamente quando il Lord dopo aver scacciato Coso come se fosse un moscerino, gli sbatte in faccia una intera coppa di ceramica pesante rimettendolo quindi in riga. Non posso fare a meno di dimenticare il suo brindisi a me, tutto ciò per me è un grande onore. Chissà se Astor sarà contento. Ha sempre disprezzato Gildas perché era patetico e non era nemmeno degno di avvicinarsi a quell’idiota di Ryuk, figuriamoci alla generazione più anziana. Cerco di darmi un contegno quando sento parlare il Re «siete nostro ospite, siete il padre della mia futura sposa... avremo riguardo per voi, ma voi per noi, Sir» dice sostenendo lo sguardo dorato del Lord e mangiando parte del cervello glassato, sfidandolo. Che palle. Tiro indietro la testa ciondolandola fin quando il Re non ci congeda tutti e Lumen non si avvicina al padre prendendolo da parte e incamminandosi in giardino. Guardo Cassandra sorridere per poi ignorare bellamente Vicent che si continua a tamponare le ferite. Non ce la faccio… più lo guardo e più mi viene da ridere. È troppo ridicolo! Il ragazzo si alza da tavola visibilmente infuriato e dopo avermi rivolto una occhiataccia mi dice a denti stretti «attento a non strozzarti con la tua saliva, Nikah» oh ma come siamo nervosi. Che fine ha fatto il tuo amichetto da salvare, eh Vicent? Sento qualcosa di caldo colarmi sul viso e quando ci passo il dito vicino mi rendo conto che è acqua. Devo aver riso così forte che mi sono venute le lacrime. «Cavaliere, gradirei molto togliervi quel sorriso dalla faccia con un bell'allenamento in armeria» sento dirmi da Cassandra. Le rivolgo un sorriso a trentadue denti, li vedi bene, no? «Miraccomando a non mancarne nemmeno uno, allora!» le rispondo alzandomi da tavola e dirigendomi verso l’armeria canticchiando. Era da parecchio tempo che non lo facevo, devo riabituarmi. Arrivato in sala faccio scricchiolare le mani e il collo cominciando poi a saltellare verso il centro. È arrivata l’ora di farsi odiare anche da Cassandrina tua… non ti preoccupare, non sarà difficile come lo è stato per Vicent…

  9. #3029
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Nymeria

    La situazione a tavola precipita pericolosamente e a giudicare dal trattamento riservato a chi osa criticare e rifiutare il dolce ho fatto bene ad assaggiarlo, nonostante la disapprovazione del Primo.
    Gildas apprezza con gusto il dolce e anche il re, prima di congedarsi e concludere la riunione, lo assaggia in sfida al padre della sposa.
    Quando i primi lasciano la sala mi alzo e, disgustata da ciò a cui ho appena assistito, saluto gli altri per poi raggiungere la camera da letto e chiudermi all'interno alla ricerca di pace.
    Cammino nervosamente nella stanza, avanti e indietro, consumando le piastrelle che separano il letto dalla finestra. Non so se questo è dovuto dalla visione dei cervelli serviti a tavola e dalla conseguente idea di aver mangiato carne umana, seppur cucinata a regola d'arte, o dall'idea dell'imminente battaglia. E' da tanto che desidero scendere in campo, sono qui per questo e, soprattutto, per la lauta ricompensa conseguente ad una mia vittoria, ma ora che è giunto il momento nascono i dubbi e le paure, a che servono i soldi se muoio ora? E poi sono ancora giovane è bella, devo assolutamente salvare la mia pellaccia domani. Eureka. <<Vicent, devo cercare Vicent e chiedergli qualche consiglio, o questa notte non chiuderò occhio.>> do voce ai miei pensieri. Parlare da soli non è un buon segno.
    Esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle e mi avvio per il corridoio verso la stanza di Ser Vicent quando un servitore mi comunica che è alle terme risparmiandomi la fatica di cercarlo per tutta la torre.
    Scendo le scale e mi dirigo subito alla meta ignorando la gente nel salone, non voglio distrazioni. Distrazioni che però non riesco a evitare del tutto: nello stanzino adiacente alle terme mi imbatto nel corpo semi ignudo di Vicent, il quale sentendomi arrivare si volta verso di me con i capelli bagnati.
    <<Scusa, non volevo interrompere nulla, mi hanno detto che ti avrei trovato qui...>> osservo le gocce d'acqua scivolare sulle tempie, lungo tutto il profilo del viso, per poi proseguire la loro corsa sui muscoli scolpiti delle spalle <<Domani scenderemo in battaglia e volevo proporti un allenamento...>> Nymeria, concentrati.

    *azioni di Vicent concordate
    Ultima modifica di albakiara; 30th December 2015 alle 15:54

  10. #3030
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Vicent Dreth

    Cadaveri volanti, cervelli per dolce, Gildas fuori di sé… Dei. Mi domando quante altre sorprese riuscirò a gestire prima di impazzire tra queste mura, ma se avrò la fortuna di tornare vittorioso dall’Elysium. Aiden sembrava convinto, ma ogni combattimento è imprevedibile, e so che il minimo errore domani potrebbe essere fatale. Però… In realtà non mi importa, non ho paura, e se all’Elysium morirò allora sarà lottando con onore e coraggio. Dobbiamo vincere, per Dohaeris… E per far finire questa maledetta carneficina. Soprattutto. Sovrappensiero sfioro con l’indice l’orlo del calice, è quasi vuoto, bere sta diventando un vizio… Beh, perlomeno non sono cannibale. Mi domando come Lantis sia riuscito a mangiare, capisco che non poteva mostrare debolezza ma… Non io l’avrei fatto. Chiudendo gli occhi smetto di pensare, cercando di gustarmi le ultime ore di questa notte che spero non abbia in serbo altre macabre scoperte. Ne ho abbastanza. Finisco di lavarmi e gettando alle mie spalle il calice ormai vuoto esco dalla vasca, issandomi senza alcuna difficoltà. Sono diventato più forte, Esperin aveva ragione a dirlo, prima non mi ero accorto di questo cambiamento... Il tintinnio del metallo echeggia sinistro tra le mura delle terme, ma non vi bado ed afferro un telo con cui mi tampono il corpo, lentamente, per asciugarmi. Chissà se domani ci sarà anche Dahmer. Ho pensato di sfidarlo, magari con una lettera, ma sarebbe una pessima idea: lui avviserebbe Kalisi e io mi troverei in campo avversari che potrebbero nuocere a Nymeria. Meglio di no. Perso nei pensieri ho appena il tempo di infilarmi i pantaloni che un bagliore annuncia l’arrivo di Mercur. <<Relata refero Lord Vicent Dreth>>, mi porge una lettera, la afferro, ringraziandolo, e deglutendo ne leggo il contenuto sperando non siano cattive.

    Vicent, non sono mai stato un maestro nelle parole e sono certo che qualunque cosa io ti dica, non servirà ad alleviare il tuo dolore, ma sei un ragazzo forte ed imparerai a gestire i tuoi sentimenti a dovere. Anche se questa guerra ci divide, anche se siamo avversari e tu hai scelto di restare al fianco di Lantis, al di là di ogni vessillo e schieramento, il mio cordoglio è sincero. I tuoi cari in questo momento stanno calpestando i campi eterni degli dei, non essere triste per loro, vi ricongiungerete tra molti anni, quando avrai vissuto a pieno la tua vita e ti sarai creato una famiglia tua. Non lasciare che questo dolore terreno ti affossi, tramutalo in forza, non smettere di amare e non smettere di credere in chi ti circonda, una vita solitaria è di quanto peggio ci si possa augurare. Lunga vita a te mietitore, lunga vita ai Dreth. Un abbraccio sincero.
    Tuo amico sempre
    Drako
    Drako... Sento gli occhi pizzicare, poi bruciare, e complice l’agitazione che ho adosso non riesco a capire se la mia sia gioia o… sia rabbia. Amico? Siamo sicuri che sia quel Kalisi? E’ stato il mio maestro d'arme, la mia guida, il mio secondo idolo, perché al primo posto c’era e c’è ancora Rickard Raeghar, ed è il mio Gran Maestro, ma sentirmi chiamare da lui “mietitore”, titolo che ho ricevuto dopo aver ucciso un suo soldato, e poi addirittura “amico” è qualcosa di straziante. Mi mancano i tempi andati, mi manca la mia famiglia, mi manca lui, mi manca Esperin e se solo ripenso allo scempio accaduto a tavola sento che il mio odio viene rivolto alla guerra che giorno dopo giorno mi sta privando di ogni affetto. E’ lei che mi sta mettendo contro persone care, amici, e che per dovere mi trovo costretto a combattere. Stringo appena la lettera quando sento le lacrime solcarmi le guance, e, silenziosamente, tra i singhiozzi, maledico me stesso per questa dimostrazione di debolezza: quando mi toglierò il vizio di frignare come un bambino, eh? Nascondendo la lettera in tasca, che mi rifiuto di bruciare perché intendo rileggerla con calma, più tardi, assicurandomi di essere solo e mi sciacquo il viso in un catino che poi asciugo. Recupero decoro appena in tempo, una voce femminile, familiare, richiama infatti la mia attenzione, facendomi voltare. Abbozzo un sorriso, anche se non ne ho la minima voglia, forse il vino mi sta aiutando un po’, forse le parole di Drako, e nonostante mi senta in imbarazzo la rassicuro dicendo, <<avevo finito. Dimmi pure>>, per poi ascoltarla. <<Domani scenderemo in battaglia e volevo proporti un allenamento...>>. Mi sembra un'ottima idea che mi aiuterà a tirarmi un po' su di morale. Asciugo un rivolo d’acqua fastidioso con il telo e scompigliandomi i capelli lo getto via. Sono ancora bagnati ma non importa, si asciugheranno con il vento. <<Allenamento corpo a corpo o con armi?>>, domando tranquillo, portando gli occhi sul suo viso. <<Combattiamo in armeria o preferisci ricreare il campo usando il giardino?>>. L’ideale sarebbe la seconda opzione, unita ad un combattimento serio, per testare le capacità di entrambi, ma ovviamente lascio scegliere a Nymeria. Afferro la maglia, che credo infilerò dopo, e mettendomela su una spalla aggiungo, <<E soprattutto quanto devo limitarmi?>>. L’ultima volta non ho combattuto seriamente.



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

 

 

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