Continuo a fissare, inorridita, l'immagine che si riflette nello specchio e... non è la mia.
Quella non sono io. E'... è lei. Com'è possibile?
No... non può accadere così velocemente, non può! Dovrei avere molto più tempo!
Ho iniziato a manifestare i primi sintomi da poco, come posso essere già arrivata a questo punto?
Vorrei alzarmi da qui ed allontanarmi, ma continua a fissarmi senza proferire parola, mentre mi sorride compiaciuta. No. No, no, no! Non posso aver fallito. E' impossibile, non ci credo!
Non posso permettere che tutti i miei sforzi risultino vani, non posso!
"
Che c'è? Hai paura di ciò che vedi, per caso?"
Mi alzo in piedi, ma mi sento molto debole e ricado a sedere sulla sedia.
"
Non puoi opporti, Araneae. Non continuare a combattermi. E' uno sforzo talmente inutile, non trovi?"
Le sue parole... ohhh... odio la sua maledettissima voce! Non voglio ascoltare.
"
Sappiamo entrambe che alla fine cederai, quindi... perché continuare lottare? E' così sfibrante..."
Basta! Stai zitta! Chiudi subito quella bocca, smettila di parlare!!!
"
Lasciati andare. Non sarà doloroso. Ti libererò... saremo libere... entrambe..."
Basta. Basta... BASTA!
Le mie mani sfuggono al mio controllo ed in un attimo il vetro dello specchio della toeletta è in frantumi.
Una scheggia di vetro è ancora conficcata all'interno della mano destra, ma non mi importa del dolore.
La voce è sparita ed ora voglio solo godere di questi pochi secondi di pace. So che presto tornerà a tormentarmi.
Ormai torna sempre e sempre più di frequente.
Basta, ho bisogno d'aria. Fatico a respirare.
Mi alzo lentamente dalla sedia e mi avvicino alla finestra per aprirla, stando attenta ad evitare i pezzi di vetro che sono sparsi sul pavimento. La scia di sangue disegna un percorso e per un attimo resto ad osservarla come ipnotizzata. E' la mia punizione questa? La magia si sta forse rivoltando contro di me? Mi sta abbandonando?
Apro la finestra, cercando di scrollarmi di dosso i brutti pensieri, ed inizio a fare dei respiri profondi.
Un po' di aria fresca... ne avevo proprio bisogno. Mentre cerco di riprendermi, qualcosa attira la mia attenzione:
Alagos sta camminando a passo svelto in direzione del Glados. Resto ad osservarlo per qualche minuto e senza nemmeno rendermene conto, mi ritrovo a riflettere: sembra un tipo sfuggente e misterioso.
Chissà dove si starà recando anche adesso, con addosso quella sua perfetta armatura scintillante.
Sembra un eroe dall'armatura splendente, ma in realtà... nella vita vera... gli eroi non esistono e nessuno corre a salvarti. Io lo so bene.
All'improvviso, però, si ferma e dopo essersi guardato velocemente intorno, rivolge lo sguardo verso la mia direzione. Non starà di certo guardando me. No, è impossibile.
Mi sorride e mi rivolge un inchino galante.
Oh, cavolo! Sta guardando proprio me!
Senza rifletterci due volte, mi allontano velocemente dalla finestra, cercando riparo dietro una tenda.
Mi avrà vista davvero? No, no non può avermi vista. No... è impossibile.
Ma ora non ho tempo di preoccuparmi per questo: devo assolutamente farmi curare, perché non posso certo fermarmi a causa di una stupida ferita. Tuttavia non posso nemmeno lasciare la pozione incustodita.
Non c'è altra soluzione. Per quanto mi senta debole... non posso fare altrimenti.
Chiudo gli occhi e richiamo il mio potere. Avverto subito un formicolio in tutto il corpo che si tramuta in una strana sensazione di pressione quando una mia copia identica si materializza davanti a me.
Cloni - capacità di creare copie di se stesso immateriali, manovrate con la propria volontà
"
Chiama un guaritore. Subito."
La osservo allontanarsi mentre mi siedo sul letto: sono sfinita, ma devo assolutamente terminare questa pozione.
Ne ho bisogno.
NB. Post concordato con Deltag <3