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  1. #3351
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    E' pomeriggio

  2. #3352
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Gildas Demonar

    «Nikah...»
    ripete dopo qualche attimo di silenzio Aiden e, per la prima volta da quando è andato via, sentire pronunciare il suo nome da qualcun altro, non mi provoca nulla. Nessuna rabbia, nessuna angoscia, nessuna paura. Nulla. Sono un ricordo che sembra essere così lontano. Eppure, era solo poche ore fa che Nikah stesso stava per uccidere ancora con queste stesse mani, le mie mani. Le guardo per un attimo tornando poi su Aiden quando lo sento ridere «Cassandra... Cassandra non si fa mai gli affari suoi» sorrido seguendo i suoi occhi sul sole ormai alto. Inizio a sentire i morsi della fame e questo significa che l’ora di pranzo deve essere passata già un po’. Osservo distrattamente il glados… spero solo che se la stiano cavando bene lì. «No, Gildas. Non c'è nessun debito. Non sono improvvisamente diventato un santo, ma la verità è che sono stanco di vivere in un mondo che funziona in quel modo, sono stanco di seguire regole del genere. Sono fisicamente, mentalmente, fottutamente stanco» prende la mia mano che gli avevo posato sulla spalla e di scatto, mi ritrovo a fissarlo… non sento il bisogno di ritrarmi. Adesso capisco, ora so cosa è reale da cosa è finto… e questo è dannatamente reale. «È già abbastanza averti permesso, in minima parte, di stare meglio, e non desidero altro. Ti giuro... non avrei mai pensato di dire una cosa del genere. Ma è così. Forse è vero che quando ti ritrovi a non avere più niente, cominci ad accontentarti anche delle piccole cose. Dei... sto iniziando a parlare come un mentecatto del Nord» lo guardo senza capire. Perché dice così? Perché adesso pensa così? Perché adesso? Cosa è successo? Interrogativi, dubbi… tante domande alle quali penso non avrò mai una risposta e che forse non voglio perché ho paura, paura di cosa possa celarsi dietro quelle risposte. «Non penso che morirò, Gildas. Non intendevo quello quando ho detto che non vedrò più un'altra alba» non so perché, ma alle sue parole sento come se una sorta di calma si impadronisce di me, come se questa notizia mi facesse stare bene. Perché per lui? Io non ho mai voluto bene ad… Aiden. L’uomo si mette in piedi osservando il sole alto nel cielo e senza guardarmi mi racconta la sua di storia, mi racconta del fratello di come questo Valerius sia tornato e di come abbia preso possesso dei suoi territori, Capo Tempesta. Lo guardo interdetto quando mi parla di quell’affetto che nonostante questo grave tradimento, lo lega così stretto a quel ragazzo, a Petyr. Poi cambia, il suo tono di voce muta prendendomi a parlare di come abbia potuto vendere la sua vita alla Baratheon, la ribelle dell’Auspex e il fiato mi si smorza quando confessa di aver fatto questo solo per quel ragazzo, lo stesso ragazzo che ha aiutato il fratello a ottenere la carica di Lord. Ogni singolo dettaglio di ciò che è successo esce dalle sue labbra come un fiume in piena e senza nemmeno rendermene conto mi ritrovo a fissare i suoi occhi, mi sono alzato da quella panchina e ho raggiunto il suo viso. «Petyr mi ha mandato questa tramite i saggi...» mi mostra una missiva e il suo tono diviene incolore. Fisso quella lettera che brilla quasi al chiarore del sole «ma... ho paura. Ho paura di leggere quelle che probabilmente sono le sue ultime parole per me. Potresti...» alzo gli occhi cercando di nuovo i suoi, sembra spaventato e ammetto che se fosse stato un altro me, se fosse stato Nikah… ne avrebbe approfittato per farlo fuori. «Potresti aprirla? Non leggerla, per favore. Solo aprirla. Ho bisogno che qualcuno spezzi quel sigillo per me» annuisco serio e prendo dalle sue mani la missiva girandomela un attimo davanti agli occhi prima di riportarli nei suoi «sei sicuro di questo, Aiden?» rompo lo stemma di ceralacca che sigilla la missiva e gli tendo il foglio prima di riprendere a parlare «non trovo vergogna in ciò che hai scelto di fare. Non c’è. Hai scelto di sacrificare la tua vita alle dipendenze di quella Ribelle per poter salvare tuo cugino e questo…» gli sorrido appena come ho fatto poco fa «questo fa di te un vero Lord. Non un titolo, non il sangue che scorre nelle tue vene, non il potere a cui hai sempre stupidamente ambito. Ma questo. Questo gesto così folle.» mi fermo un attimo guadando il pavimento «il potere da solo non serve a nulla… guarda mio padre, ha tutta Vygrid sotto di lui ma cosa ha ottenuto? Nulla. Una città che lo vuole morto e un figlio psicopatico. Un totale fallimento…» continuo a osservare le sue mani in attesa di una qualche sua parola…

  3. #3353
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Mentre stringo i lacci dell'armatura, mi ripeto che questa sarà l'ultima volta nella mia vita che la indosserò: ho preso la mia decisione e so che è giusta. Esco dalla stanza, Lady Feralys è già pronta, non ci resta che varcare quella luce blu. Sta per succedere, tutto quello che ho immaginato in questi giorni sta per accadere. Il cuore mi batte forte, ma mi impongo la calma: non posso essere agitata, sto facendo la cosa giusta e ne sono convinta. Aiden mi si avvicina, gli sorrido e lui mi prende la mano. Lo guardo sorpresa quando infila al mio mignolo un anello. La bocca è un po' dischiusa e lui... mi sorride. Mi sorride e posso vedere che è sincero, sereno. Stringo anche io la sua mano nelle mie e ricambio il suo sorriso: sì Aiden, andrà tutto bene, tutto questo incubo finirà e noi ci rivedremo. Regala qualcosa anche ad Ada e poi si avvicina alla fontana, salutandoci. "Audere semper" rispondo al suo incitamento, perchè so cosa vuole dire davvero. Finalmente so che là in campo io oserò davvero per i miei ideali, per ciò che è buono fare. Perchè non nella legge, ma nella bontà che vive la giustizia. Saluto Gildas, lancio un sorriso ad Edward e passiamo il Glados. Sono fiduciosa che tutto questo finirà nel migliore dei modi, che rivedrò i miei amici e che tutto si sistemerà. Ma ora, devo combattere, devo dare il meglio di me.

    Continua qui

  4. #3354
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alagos Fanon



    Le parole mentre penso a Lei e a quello che abbiamo passato, fluiscono leggere, proprio come l'acqua che ho dinanzi...è come se la vedessi qui, come se stessi percependo il suo stato d'animo scrivendo queste parole, parole vere, parole rubate, parole che trascendono un pò la veridicità di ciò in cui ha sempre creduto, ho fatto una promessa a mio padre sul letto di morte, non sono disposto a spezzarla, non ora....spero solo che nonostante tutto, riesca ad essere felice.
    Terminata la missiva, la arrotolo come le altre, questa volta la lego con un nastro bianco...
    Mi rialzo da terra, recupero tutto ciò che avevo con me, ed esco finalmente dalle terme, mi sento un pò meglio, ma la ferita ancora duole, ora devo spedire la lettera per il mio contatto nel cerchio, al momento è questa la più importante tra le tre e deve partire subito. Mentre attraverso i corridoi con le mie lettere tra le mani, noto da uno degli archi, due figure intente a conversare nel sole del pomeriggio nei pressi della panchina...sono il mio nemico Gildas Demonar e....sorpresa delle sorprese, il comandante Urthadar...e..sembrano andare d'accordo.
    Mi blocco per un attimo soffermandomi a guardarli incuriosito nel vederli così vicini, poco dopo però mi ridesto, dovrei richiamare una colomba ma non posso farlo dinanzi a loro, questa lettera deve partire in segreto quindi, mi allontano un pò dalla finestra mentre con la mente mi connetto all'ambiente circostante, intanto cammino avanti cercando di sparire dalla loro visuale per raggiungere una finestra lontana dalla loro posizione, magari nemmeno mi hanno visto se sono intenti a conversare, ma preferirei non farmi notare. Trovato il punto che per me è adatto, intercetto una colomba, al mio richiamo ella arriva e plana leggiadra sul davanzale dell'arco iclinando la testolina di lato, lego la lettera destinata al Cerchio fortemente alla zampa...è importante e questo lo può percepire chiaramente.
    - Amica mia, devi consegnare questa lettera solo ed esclusivamente a colui che ti indicherò- le dico con il pensiero, descrivendo la figura dell'uomo ed indicandole il luogo preciso dove potrebbe trovarlo. Il suo obbiettivo e...non può sbagliare.
    Fatto ciò le carezzo il bianco piumaggio e poi le dico:
    - Quando avrai consegnato, ritorna da me, saprai come trovarmi -
    La colomba annuisce e poi si libra in volo mentre resto ad osservarla sedendomi sul davanzale aspettando che sparisca oltre l'orizzonte.
    Ho una seconda lettera da recapitare, quella per il ribelle, mentre la terza...ancora non sono sicuro di volerla spedire anche se questo potrebbe essere il mio ultimo giorno su questa Terra...



    Simbiosi - Gli elfi nascono dalla natura e con essa hanno forte affinità, sono in grado di comunicare con la flora e la fauna nel linguaggio antico della madre terra: i fiori, le rocce, le creature, ecc
    I maghi e gli stregoni sono loro stessi frutto della natura, la luce e l’ombra fanno parte del Tutto, quindi gli elfi sono in grado di connettersi anche alle loro menti, riescono dunque a percepire ed infondere, a loro volta, le proprie emozioni. Gli effetti sono diversi a seconda del grado: Esperto
    Ultima modifica di DELTAG; 30th May 2016 alle 22:37

  5. #3355
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    E' sera

  6. #3356
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alagos Fanon


    Non so da quanto tempo sono qui, seduto su questo davanzale a soppesare fatti, azioni e conseguenze, ma ancora la colomba non si vede arrivare, speriamo sia giunta a destinazione senza intoppi, chissà poi come starà andando la battaglia, chissà se le nostre donne stanno avendo la meglio, benché Lady Adamantia non sia un'elfo, prego gli Siamesi che le proteggano entrambe... Noto intanto ridestandomi dai pensieri che l'orizzonte si è oscurato e la sera è giunta con il suo manto....è meglio che mi appresti a raggiungere la stanza di Milady Araneae, spero solo non stia già riposando.

  7. #3357
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS
    ADAMANTEM

    Figuriamoci se Esperin riesce a dare una risposta sarcastica, pesante come poche sia di spirito che di corporatura. Riesce a colpirmi alle gambe, non mi aspettavo niente di meno, anzi in realtà pensavo reagisse in maniera più violenta e che non sarei rimasta in vita per vedere le conseguenze della sua furia. Credo che se fossi stata in lei non sarei stata così tenera, ma sto iniziando a dubitare anche di questo.
    Sono a terra, con il viso rivolto verso la neve, le mani bagnate e intirizzite, devo cercare di guadagnare subito il Glados e mettere in guardia tutti gli altri. I miei pensieri sono interrotti da una presa forte su di me, non può che essere il Leithien, non mi guarda: “Hai avuto una vita più lunga di quella che ti avrebbe concesso mio padre al suo fianco. Sei una donna fortunata” - dice prendendomi per il collo: tutto suo padre.
    "Magari è stato Tywin il fortunato, a morire così presto." - dico gorgogliando fissandolo mentre parla. Non ha più i denti affilati, sembra quasi umano, penso, mentre si avvicina al Glados lanciandomi pesantemente attraverso di esso.

    TORRE

    Atterro brutalmente sul duro selciato del giardino, lancio un urlo soffocato: la ferita al petto provocatami dalla ribelle mi brucia tanto da togliermi il fiato. Non posso restare sdraiata qui, devo agire in fretta; mi aggrappo ai lati del Glados per tirarmi su e vedo il sangue che inzuppa i calzoni dell'armatura.
    "Gildas!" - grido con l'ultimo respiro prima di accasciarmi nuovamente al suolo - "Devi fuggire" - bisbiglio quasi tra me e me - "Stanno arrivando"


  8. #3358
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    E' notte

  9. #3359
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alagos Fanon

    Sto per raggiungere la stanza di Lady Araneae e, da uno degli archi, ecco che nell'orizzonte che va tingendosi con i colori della notte, vedo la colomba inviata dai miei compagni raggiungermi.
    Mi avvicino all'arco, le accarezzo la testolina ringraziandola con un cenno per la cortesia che mi ha fatto...poco dopo estraggo dalla mano, la seconda lettera, quella per il ribelle, deve essere avvisato anche lui.
    Ricorrendo nuovamente alla mia simbiosi, faccio appello alla mia forza di elfo, per poter far recapitare ancora da questa colomba, la missiva a destinazione...
    - Forza piccolina, il tuo compito poi sarà finito -
    Assicuro alla zampa la lettera e la lascio librare in volo.
    Aspetto che con il suo volo sparisca nella notte che avanza, poi mi avvicino alla porta bussando.
    Attenderò qualche minuto, se aprirà bene, le chiederò però di seguirmi se vorrà, le mie cure possono aspettare , nel giardino mi sembra di udire qualcosa, non so se sia stata solo la mia immaginazione, ma forse i guerrieri sono tornati...in giardino dovrebbero esserci ancora il Giullare e Aiden...di sicuro saranno loro i primi ad accogliere le nostre guerriere...



    Simbiosi -
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    I maghi e gli stregoni sono loro stessi frutto della natura, la luce e l’ombra fanno parte del Tutto, quindi gli elfi sono in grado di connettersi anche alle loro menti, riescono dunque a percepire ed infondere, a loro volta, le proprie emozioni. Gli effetti sono diversi a seconda del grado: Esperto
    Ultima modifica di DELTAG; 13th June 2016 alle 16:58

  10. #3360
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Osservo le dita sottili di Gildas, che con un gesto veloce e deciso si occupano di quel sigillo che non ho avuto il coraggio di rompere io stesso. La saetta si spezza in due metà, pressapoco della stessa grandezza, e per un istante i miei polmoni smettono di funzionare. Fine. Lo so che si tratta di un semplice simbolo, lo so bene, ma ho sempre avuto questa vena poetica, se vogliamo, e forse fin troppo drammatica che mi spinge a leggere tra le righe e a vedere oltre il significato triviale delle cose. Se una persona comune vede solo della ceralacca rompersi, Aiden Urthadar ci vede la fine di un'era. La fine di 26 anni di menzogne, di inganni, di illusioni. Il simbolo si spezza e Aiden Urthadar accetta finalmente di essere il secondo figlio, di essere la scorta, di essere stato una semplice marionetta con una fottuta mano elegante e profumata su per il culo. Questo fa di te un vero Lord, mi dice Gildas mentre mi cede la lettera, e seppur sia sicuro che crede davvero nelle sue parole io non posso accettarle, perché 26 anni sono difficili da cancellare e se qualcuno nasce quadrato, non muore rotondo, nemmeno se suo fratello riemerge dalle tenebre per fargli capire quale sia il suo posto. Sollevo il volto, non vi è traccia di rabbia, né di tristezza, solo rassegnazione. Però sorrido, proprio come sta facendo lui, perché ho capito che sorridere e crederci davvero è molto più bello di tante altre cose a questo mondo. <<Sei il più sano di tutti, qua dentro>>, tento di poggiargli una mano sulla spalla e di stringerla. Vicent fece così, una volta... e insieme a Cassandra quel cretino è stata la cosa più vicina ad un amico che abbia mai avuto in vita mia. Che pena. <<E ti ringrazio. Per la lettera>>. Non riesco ad aggiungere altro: il Glados si illumina, il cuore perde un battito ma poi inizia a correre all'impazzata quando Adamantia atterra bruscamente sul prato. Mi alzo di scatto, tentando di mantenere la calma, almeno questo dovrei riuscire ancora a farlo. <<Andiamo>>, esorto il Demonar e corro verso la donna senza aspettarlo, non c'è tempo da perdere. La donna. È sola. Il pensiero che sia successo qualcosa a Cassandra si fa strada nella mia testa, ma poi ricordo la nostra conversazione e il nostro saluto: penso di sapere cos'ha fatto. Sento Adamantia gridare, sembra che abbia urlato il nome del cavaliere ma forse me lo sono immaginato. Dei, è conciata malissimo, ha ustioni ovunque, ferite su ferite e un... un pezzo di metallo, credo, conficcato nel petto. Dev'essere rimosso immediatamente, ma con cura: potrei provocare un'emorragia ancora più grande. Mi chino vicino a lei, vorrei toccarla, farle sapere che sono insieme a lei ma non voglio peggiorare la situazione, potrei provocarle più dolore, prima devo usare la rigenerazione. <<Sono Aiden>>, tento di rendere nota la mia presenza, sperando che almeno questo riesca a calmarla. <<C'è anche Gildas>>, dirò, se il cavaliere mi avrà già raggiunto; altrimenti le farò sapere che sta arrivando. <<Resisti>>. Calma, sangue freddo: valuto la portata di ogni ferita, le bruciature, i tagli, e rimango dell'idea che questa specie di manico sia il problema principale. Potrebbe aver intaccato qualche organo interno, anzi, è molto probabile che l'abbia fatto ma ho almeno la certezza che non abbia toccato il cuore, altrimenti mi starei occupando di un cadavere. Gli Dei l'hanno aiutata, dev'essere stata questione di centimetri. Bene: sollevo le mani e mi concentro, tentando di estraniarmi dal mondo che mi circonda, dalla Torre, dalla natura, da questa dimensione. Calore e luce si diramano per il mio petto, raggiungono le spalle e avvolgono le mie braccia in un abbraccio che ormai conosco fin troppo bene. E proprio per questo motivo mi rendo conto dopo pochi istanti che... c'è qualcosa di diverso. È questione di un secondo, perdo la concentrazione e la luce comincia ad affievolirsi, il calore a scomparire. Le trecce di energia si assottigliano, diventano come rametti appassiti che stanno per cadere dall'albero. <<Non riesco>>, dico tra me e me, ma probabilmente a questo punto Gildas mi avrà raggiunto. <<Non funziona, non capisco>>, tento di razionalizzare la cosa, ma il panico comincia a farsi strada dentro di me. Non mi è mai successa una cosa del genere, nemmeno prima di diventare maestro, ho sempre avuto il pieno controllo sui miei poteri. Perché non compaiono le saette? Perché la luce non è azzurra, bensì bianca? Assomiglia alla Rigenerazione che utilizzavo da Esperto. Non va bene, non posso curarla con un potere talmente infimo, e... Vicent non c'è più, Cassandra... ora sarà da suo fratello, se non è morta. Sono rimasto solo io. Respira. Calmati. Non ho ancora riassorbito completamente la magia, perciò stringo i denti e le dono nuova forza usando tutte le energie che ho in corpo. Gli Dei mi stanno assistendo, perché finalmente la Rigenerazione acquista nuova vita e si tramuta nel colore del mio elemento, il fulmine blu e più puro, e pochi istanti dopo cominciano a scoppiettare anche le saette che l'hanno sempre accompagnata da quando sono diventato Maestro. Con decisione estraggo il pezzo di metallo e poi copro immediatamente il buco nel petto di Adamantia con la mano destra, pregna di potere curativo, che rilascio e che subito si diffonde ai tagli nelle vicinanze, richiudendoli senza problemi. Nel frattempo con l'altra mano mi occupo delle ustioni, partendo dalle gambe e assicurandomi di non dimenticarmene neanche una. Terminato il lavoro, mi rendo conto di essere distrutto. Mai una Rigenerazione mi aveva stancato in questo modo. Mi allontano da Adamantia, a gattoni, sperando che sia Gildas ad assicurarsi che sia ancora viva: io non ne ho la forza. Fatico a respirare mi sento il cuore in gola.

    Difesa e recupero: Maestro - Rigenerazione
    Rigenera ferite di entità grave o mortale
    -Il passaggio del potere da Esperto a Maestro è solamente scena, in realtà è utilizzato alla potenza di un Maestro-
    Our wills and fates do so contrary run

 

 

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