Esperin Raeghar
Vedo la porta aprirsi poco dopo aver bussato, questo mi rincuora, temevo di svegliarla.
Ad aprirmi è una delle ancelle di Alinor, ed alle sue spalle noto la ragazza ancora in abiti quotidiani, quindi non si era ancora messa a letto, meno male.
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Vostra altezza! Che ci fate qui nel cuore della notte?>> esclama sorpresa, prima di invitarmi ad entrare e chiedere alle ancelle di uscire.
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Spero di non avervi disturbata lady Alinor, data l'ora tarda>> le dico, entrando <<
Ho visto che non avete toccato cibo a cena, non mi stupisce visto il trambusto che c'è stato, ed ho pensato che aveste ancora fame. Io ne ho molta ad essere sincera...>>
Scoperchio la ciotola che ho in mano, mostrandole le due fette di torta di mele <<
Se non sbaglio avete gradito molto a pranzo la torta di mele>> le chiedo, sorridente, sperando di averle fatto cosa gradita.
Poggio la ciotola sul mobile della camera, ricordandomi solo in quel momento di essere stata così sbadata da aver dimenticato le posate, accidenti!
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Oh...niente posate, che sbadata>> le dico, rammaricata, guardandola in volto e poi tornando ad osservare la ciotola. E ora?
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Sa Lady Alinor, quando ero piccola adoravo mangiare le torte con le mani, la mia septa ha dovuto patire molto per farmi togliere questa poco consona abitudine>> e credo di avere ancora i segni delle sue bacchettate sulle mani, evito di aggiungere.
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Mi sembravano...come dire...più gustose!>> aggiungo con tono divertito.
Prendo una fetta di torta con le mani e aggiungo <<
Che ne dite, mi fate compagnia? Oppure posso ordinare subito di portarci delle posate...>>
Mi avvicino al suo letto e mi siedo, sperando che non la reputi una mancanza di rispetto, ma non mi sembra il tipo. Le faccio cenno di raggiungermi e di sedersi, in modo da parlare più comodamente.
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Come state?>> aggiungo poi <<
La serata è stata molto pesante vero? Vi ho vista molto turbata prima, c'è qualcosa che vi preoccupa?>> so che la domanda è stupida, date le circostanze e la guerra in corso, ma spero che sia sincera con me e mi parli di ciò che prova.