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  1. #361
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters




    <<Ma escludendo qualche intruso, come fortunatamente è stato altrimenti adesso saremmo assediati dai nemici, chi potrebbe essere stato?>> si chiede Esperin, perplessa.
    <<Escludendo noi Maghi, restano quattro persone di cui nonostante non possa essere sicura dei poteri, sicuramente sono...diversi da noi. Di queste, uno è Taras e mi sento di poterlo escludere, è nostro fidato consigliere da tanto, e un altro era palesemente provato...quindi, resterebbero in...due>>.
    "Potrebbero anche aver agito in due." suppongo, bisbigliando.



    "O meglio, essere d'accordo tra di loro per quanto ne sappiamo. Non avete notato una strana vicinanza tra sir Urthadar e Lady Feralys ultimamente? Dopo l'attacco, addirittura, si sono anche seduti assieme a brindare come se non fosse successo nulla!" le faccio sempre a bassa voce, confidandole i miei sospetti.
    Esperin mi conferma di aver parlato con Lady Feralys esortandomi a stare tranquilla riguardo alla sua lunga assenza, ma per lealtà nei suoi confronti non può dirmi di più. Lo immaginavo, ma alla fine so cosa si son dette e dei dubbi che quella serpe ha insinuato nella testa della principessa.
    <<...Si, in effetti ad essere sincera talvolta ho trovato anch'io inopportune le sue azioni o le sue parole. Ma ecco, pensavo fosse lo stress, la tensione. Pensate che stia sbagliando a credere nella sua amicizia? Sto peccando, come mi rimprovera sempre la mia septa, di ingenuità secondo voi? Eppure siamo tutti dalla stessa parte, che senso ha...>> mi dice poi, ripensandoci.
    "Sono sicura che un senso ce l'ha... Non tutti hanno così a cuore il futuro dei Rhaegar. E si sa, le persone fingono cara Esperin...mentono! Potrebbero anche essere delle spie dei nostri nemici, chi lo sa! Ma...purtroppo le mie sono solo supposizioni, nient'altro. Però ho intenzione di saperne di più, di cercare delle prove, stia tranquilla...la verità verrà a galla!" le assicuro, stringendole nuovamente la mano.



    "Per il momento le consiglierei solo di stare in guardia da quei due, ma comportandosi come sempre, per non darlo a vedere." le raccomando infine, sperando di non stare esagerando un po' con le cospirazioni.
    Non appena comincia a parlare del suo amore lontano, Esperin si distende sul letto chiudendo gli occhi.
    Io mi distendo accanto a lei ma sul fianco appoggiando la testa sul braccio e tenendo gli occhi sempre puntati sul suo dolce viso.
    <<E' una persona speciale, amica mia. Una persona che ha sempre messo gli altri davanti ai propri interessi, che ha rinunciato a tante cose...fin troppe purtroppo...per mantenere fede ai propri ideali. Mi ha insegnato ed aiutato tanto, e tra le altre cose...senza volerlo...mi ha fatto scoprire cosa vuol dire amare. Non c'è mai stato nulla tra di noi, né mai ci sarà temo, ma ormai il mio cuore è inevitabilmente suo>> mi dice dapprima con occhi sognanti ma che poi divengono tristi.
    Sospiro, mentre resto inebriata dalla sue parole. Mai in vita a mia avevo ascoltato niente di simile.
    "E' bellissimo quello che sentite Esperin! E un po' la invidio, sa? Io non ho mai provato queste sensazioni...l'amore per una persona speciale come la vostra." mi lascio sfuggire, prima di ricordarmi del piccolo dettaglio del matrimonio combinato con suo fratello.
    Mi schiarisco la voce, tossisco un po'. "Ovviamente prima di conoscere Lantis, è ovvio!" chiarisco subito dopo, esibendo un sorriso un po' forzato.
    Per non farle badare a quanto ho detto poc'anzi, mi alzo dal letto e, prendendole le mani, la invito a fare lo stesso.



    "Non so cos'è che vi tiene lontani, il motivo per cui lui se ne sia andato..ma non deve demordere Esperin! Se il sentimento che provate è vero ed è così forte dovete fare tutto ciò che potete per ricongiungervi al vostro amato! Siete la principessa di Dohaeris, cos'è che non potete fare? Ed in tal caso avete sempre me, pronta ad aiutarvi!" le dico col cuore in mano.



    <<Lo terrò a mente...sapete, sono davvero felice di avervi conosciuta>> confessa poi. La guardo dolcemente e la tiro a me, stringendola in un forte abbraccio.



    "Oh, Esperin! Vale lo stesso per me!!" piagnucolo, emozionata.
    Dopo averla spupazzata un po', mollo la presa accorgendomi dei primi raggi di sole che entrano dalla finestra della mia stanza.
    "Forse sarà il caso che voi andiate ora...! E' stato bello avervi qui e..parlare con voi per tutta la notte!" le faccio, accarezzandole una ciocca di capelli.
    Ultima modifica di scarygirl; 18th January 2015 alle 18:25


  2. #362
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Mi avvicino meglio al cuoco per vedere che sta combinando con il mio pennuto, e mi spiega che c'è ancora da aspettare, dato che lo ha appena immerso nell'acqua.



    Sto per affogarlo in quella stessa pentola, quando sento la porta della cucina aprirsi e la voce del Comandante Urthadar, che mi saluta con poche ciance.
    <<Spero abbiate dormito bene, io non tanto>>, mi dice distrattamente, mentre cerca della frutta.



    Ghigno appena: <<Un vero incubo, mio signore.>>, dopodiché lancio un'occhiataccia al cuoco, intimandogli di muoversi e che è stato fortunato.
    <<Septa, perdonate il disturbo a quest'ora della mattina, ma mi chiedevo se non conosceste un qualche rimedio per l'emicrania... Mi sta davvero uccidendo, e ho bisogno di essere al pieno delle mie forze per affrontare bene la giornata...>> mi fa poi il nobile, richiamando il mio sguardo su di se.



    Alzo un sopracciglio: l'invito mi pare chiaro.
    Inclino la testa a destra, di modo che Agatha, coperta dalla figura alta dell'uomo, riappaia nel mio campo visivo:



    <<Agatha? Nella mia stanza, secondo cassetto del mobile all'entrata...in basso a sinistra ci sono delle bustine con delle erba viola. NON quelle, ma quelle verdi appena più in basso. Subito dopo quelle viola, vedi non sbagliare o quelle manine le uso per farci il pane, intesi? Mettila in infusione e tornerò io a dirti quando sarà passato abbastanza tempo.>>
    Mentre la serva annuisce e corre via, ripongo nuovamente i miei occhi su quelli del Comandante:



    <<Sa cos'altro allevia un'emicrania, Comandante Urthadar? Una bella passeggiata! La mia compagnia non sarà certo al pari di una qualche giovane nobildonna, ma credo che troverà la camminata estremamente.....utile.>> gli dico con un sorriso sghembo.
    Se accetterà, lo seguirò senza indugi in giardino, dove difficilmente potremo essere ascoltati....vedremo cos'ha di così importante da dirmi.


  3. #363
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Credo di non aver mai fatto tante teorie cospiratorie in vita mia. Eppure mi rendo sempre più conto che da quando è scoppiata la guerra non c'è argomento più importante di cui discutere. E' un momento delicato, e capire di chi ci si può fidare è fondamentale.
    "Potrebbero anche aver agito in due." suggerisce Alinor, a bassa voce "O meglio, essere d'accordo tra di loro per quanto ne sappiamo. Non avete notato una strana vicinanza tra sir Urthadar e Lady Feralys ultimamente? Dopo l'attacco, addirittura, si sono anche seduti assieme a brindare come se non fosse successo nulla!" conclude un pò infastidita nel ripensare al comportamento dei due.
    <<Avete ragione, è stato davvero inopportuno da parte loro>> le rispondo, accondiscendente.



    Comincio a pensare di dover davvero diffidare di tutti, proprio come la septa mi insegna. I miei discorsi sulla fiducia reciproca sono quindi davvero solo parole al vento? Che amarezza... eppure pensavo davvero quello che ho detto. Maledetta ingenuità, dovrei imparare a ponderarla, anche se dentro di me spero ancora che sia tutto... un semplice equivoco, anche se la verità è troppo evidente per ignorarla.
    Non so a chi credere, cosa pensare. Ho bisogno di dormirci su e ragionare a mente fresca.
    "Sono sicura che un senso ce l'ha... Non tutti hanno così a cuore il futuro dei Rhaegar. E si sa, le persone fingono cara Esperin...mentono! Potrebbero anche essere delle spie dei nostri nemici, chi lo sa! Ma...purtroppo le mie sono solo supposizioni, nient'altro. Però ho intenzione di saperne di più, di cercare delle prove, stia tranquilla...la verità verrà a galla!"
    Ha ragione, ma dannatamente ragione, proprio come mi ripete sempre la mia septa. Il mio cognome è un privilegio, ma anche una condanna, dato ciò che rappresenta. Il trono fa gola a molti, e questi non si farebbero scrupoli a manovrarmi o ad uccidermi anche, pur di arrivare al loro scopo.
    Ma Lantis sa bene cosa rappresenta il nostro nome, non avrebbe mai stretto alleanze con casate di cui non si fidava ciecamente...no? Che sia stato così sprovveduto da non pensarci? Lo trovo impossibile, eppure sono qui a dubitare di tutti.
    <<Tenetemi sempre aggiornata mi raccomando. Io farò lo stesso>> le rispondo, preoccupata <<Ovviamente farò come mi avete consigliato, mi sembra la cosa migliore, anche perchè infondo stiamo solo ipotizzando>> concludo poi, incerta su come reagire alla cosa.
    Quando poi il discorso si sposta sull'amore, la vedo ascoltare rapita le mie parole su Drako, per poi rispondermi con gli occhi sognanti.
    "E' bellissimo quello che sentite Esperin! E un po' la invidio, sa? Io non ho mai provato queste sensazioni...l'amore per una persona speciale come la vostra.".



    La vedo poi schiarirsi la voce, prima di aggiungere frettolosamente "Ovviamente prima di conoscere Lantis, è ovvio!"
    <<Potete essere sincera con me Alinor. So benissimo che l'amore difficilmente nasce all'improvviso, ma il più delle volte va coltivato, come un fiore delicato. Avete appena conosciuto Lantis, quindi non sentitevi in colpa se ancora non provate per lui quello che una moglie dovrebbe provare...arriverà col tempo, conoscendolo, e vi auguro che sarà speciale, da lasciarvi senza fiato. Perché meritate di provare la felicità di un amore vero>> le rispondo, sorridente <<Mio fratello sarà un bravo marito, vedrete! E' attento, premuroso, ed è anche molto attraente!>> dico scherzando, dandole una leggera gomitata <<Sono sicura che conoscendolo riuscirà a rubarvi il cuore>> lo spero davvero, per entrambi. Meritano la felicità.



    "Non so cos'è che vi tiene lontani, il motivo per cui lui se ne sia andato..ma non deve demordere Esperin! Se il sentimento che provate è vero ed è così forte dovete fare tutto ciò che potete per ricongiungervi al vostro amato! Siete la principessa di Dohaeris, cos'è che non potete fare? Ed in tal caso avete sempre me, pronta ad aiutarvi!"
    Vorrei tanto fosse davvero possibile, vorrei tanto che lui non fosse il nemico. Vorrei che le cose si potessero sistemare senza ulteriore sofferenza, ma non vedo proprio via d'uscita. Eppure, una flebile speranza ancora resiste in me, non si sa mai cosa può riservarci il futuro.
    <<Avete ragione, non devo rinunciare. Questo amore è qualcosa per cui vale la pena lottare, e lo farò>> le rispondo, sincera. Lotterò per lui come lotterò per la mia famiglia, spero fermamente che le due cose un giorno possano coesistere, in un modo o nell'altro. Qui o altrove, chi lo sa. L'importante adesso è che lui stia bene.



    Un forte abbraccio di Alinor mi prende alla provvista, ma lo ricambio con piacere. Sono davvero contenta di essere venuta a trovarla, di aver parlato con lei e di essermi sfogata. Mi sento molto, molto meglio.
    Le prime luci dell'alba filtrano già dalla finestra, avvisandoci di aver passato quasi tutta la notte a chiacchierare, e di necessitare quindi di un poco di riposo.
    Alinor sembra pensare la stessa cosa, ed infatti mi suggerisce di andare, affermando di essere rimasta molto contenta del tempo passato insieme.
    <<Dobbiamo farlo più spesso... la prossima volta scegliete voi il dolce>> le dico, facendole l'occhiolino, prima di darle un bacio sulla guancia e salutarla.



    Esco dalle sue stanze, continuando a sbadigliare. Gli altri probabilmente stanno cominciando ad alzarsi per fare colazione, ma io sono ancora sazia per la torta di mele. Decido quindi di tornare nelle mie stanze velocemente, per dormire almeno un paio d'ore. Oggi potrebbe finalmente tornare Lantis, e voglio essere in forma al suo arrivo.
    Avviso un servo di bussare alla mia porta per svegliarmi se dovesse essere necessaria la mia presenza o se dovessi dormire più delle due ore stabilite, poi mi chiudo in camera e senza spogliarmi mi corico sul letto.

    Ho bisogno di ricaricare le energie per affrontare una nuova intensa giornata alla Torre di Mezzaluna.

  4. #364
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Guardo con interesse la septa mentre minaccia la mia cara Agatha, e nemmeno così tanto velatamente.


    Sorrido, solo ieri sera le ho promesso di tagliarle la lingua: non dev'essere facile fare la serva per gente... stravagante, come noi. Non che me ne importi: ognuno ha il suo posto nel mondo, e per molti è inutile anche solo cercare di ambire a qualcosa di più.
    Per molti, ma non per tutti.

    Le ordina di andare a prendere delle erbe, suppongo per il mio problema, e non solo: mi invita anche a fare due passi. Appoggio la banana sul tavolo e accetto volentieri: le offro il braccio, come farei come una qualsiasi altra signora. Se lo accetterà, la prenderò a braccetto e ci dirigeremo insieme in giardino, altrimenti camminerò semplicemente di fianco a lei. Ignoro certi odori poco... piacevoli senza particolare difficoltà, d'altronde sono abituato a trattare con gente molto meno... "elegante". Essere Lord delle Tempeste mi ha assicurato un'esperienza con dignitari & co. non trascurabile.


    <<Vi ringrazio, septa>>, esordisco gentilmente. <<Penso sia colpa della nottata in bianco: ho rimuginato su ciò che è successo ieri sera, alla ricerca di una risposta...>>. Rimango in silenzio per qualche istante, fingendomi pensieroso. Poi sussulto. <<È vero, cosa vi siete persa! Dopo che avete lasciato la sala da pranzo, qualcuno ha liberato la sua aura di tenebra sugli altri commensali, scatenando il panico! Avreste dovuto vedere lo shock della principessa... e le urla del nuovo arrivato, sir Demonar!>>. Ormai abbiamo camminato per qualche metro, siamo abbastanza lontani dagli edifici. Mi fermo e mi giro verso la vecchia, piegando leggermente la testa verso destra. <<Vi posso dire la verità, septa? Forse è la mia natura di stregone a parlare, ma ho trovato la scena molto divertente. Preoccupante, per carità! Ma anche molto, molto ilare...>>. Poi stringo gli occhi in due fessure, mordendomi il labbro inferiore. È un'espressione dubbiosa, che non ingannerebbe nemmeno un bambino: ma è pensata proprio per non ingannare nessuno, voglio che capisca che in realtà so chi è il colpevole e che il fine del mio discorso è un altro. <<La principessa però mi ha chiesto di trovarle un colpevole, e ho intenzione di farlo. Quindi vi chiedo: volete suggerire un nome? So che non eravate presente, ma sarei uno stolto a tenervi fuori dalle mie indagini... Dico bene?>>.

    Sono genuinamente curioso della sua risposta, voglio sapere come ragiona, scoprire qualcosa in più sul suo carattere, cercare di definire il grande mistero che è la strega dell'ovest. Sto tastando le acque, ma spero anche che mi dia la risposta che mi aspetto. Mi leverebbe un bel grattacapo.
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  5. #365
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Giunta alla Torre, mi accorgo che è l'alba: ho passato la notte intera a parlare con un ciuco. Forse non è stata la mossa più intelligente che era da fare, ma almeno adesso so bene con chi ho a che fare e, soprattutto, so bene cosa aspettarmi dai Leithien. Devo parlarne con qualcuno di fiducia, devo parlarne con Aiden... no, non sarebbe prudente. Devo comunicare le mie scoperte a qualcuno che so fedele ai Raeghar al cento per cento, che non si alleerebbe mai con quella vipera bionda della Regina. Devo incontrare la Principessa. Ormai è chiaro che la Torre sia divisa in due fazioni, dopo quello che mi ha detto Ryuk: una parte di noi è fedele alla casata reale, l'altra seguirebbe i Leithien senza farsi molti scrupoli. E mi rendo conto di aver socializzato poco: dovrò correre ai ripari, dopo aver fatto un bel bagno per purificarmi dal contatto con quel demone ripugnante e una bella dormita. Mi sento davvero esausta.

  6. #366
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Dopo avermi ringraziato per l'idea, io e il giovane ci incamminiamo verso l'esterno.
    Fermo distrattamente un servo dicendogli di riporre il libro che avevo tra le mani nella mia stanza...inutile portarsi questo peso dietro, ora come ora. Quando mi rivolto verso il nobile, ha il braccio piegato e proteso verso la mia direzione.
    Ridacchio:
    <<Suvvia Capitano, risparmiateVi la cavalleria per qualche giovane gentildonna, io ormai sono vecchia e dubito fortemente che siate venuto qui per attentare alle mie grazie!>> gracchio ironica, senza nessun astio.



    Il mio odio si deve guadagnare caro il mio soldato, e solo sir Vicent è riuscito davvero in questa impresa, qui alla Torre....per il momento.
    Cominciamo a passeggiare costeggiando il perimetro della fontana:
    <<Penso sia colpa della nottata in bianco: ho rimuginato su ciò che è successo ieri sera, alla ricerca di una risposta...>>.



    Mi dice tranquillo....peccato non esserci stata! Sto pensando di chiedergli di essere più preciso, ma il giovane mi anticipa:
    <<È vero, cosa vi siete persa! Dopo che avete lasciato la sala da pranzo, qualcuno ha liberato la sua aura di tenebra sugli altri commensali, scatenando il panico! Avreste dovuto vedere lo shock della principessa... e le urla del nuovo arrivato, sir Demonar!>>
    Mi lascio scappare una risatina, in attesa di sentire altro, spero non si risparmi i dettagli, ma in verità si ferma nel cammino, per cui mi volto nella sua direzione. Mi sta....squadrando?



    <<Vi posso dire la verità, septa? Forse è la mia natura di stregone a parlare, ma ho trovato la scena molto divertente. Preoccupante, per carità! Ma anche molto, molto ilare...>>
    L'oggetto del discorso sta cambiando, e velocemente...la sua mimica facciale è un pò troppo esplicita per un uomo che fin'ora mi è parso dai modi molto posati...sento che sta per passarmi una patata bollente:
    <<La principessa però mi ha chiesto di trovarle un colpevole, e ho intenzione di farlo. Quindi vi chiedo: volete suggerire un nome? So che non eravate presente, ma sarei uno stolto a tenervi fuori dalle mie indagini... Dico bene?>>
    Ma guarda....da bambinaia a braccio destro dell'indagatore! Ma come si fa carriera in fretta in questa Torre, vero sir Aiden?
    <<Indubbiamente....>> soppeso portandomi un dito sulle labbra, piegate in un ghigno: <<...la passeggiata Vi ha fatto bene! Noto che i Vostri ragionamenti sono chiari e limpidi.>>



    Domandare al'unica persona assente cosa pensa di una faccenda...questo può voler dire che intende solo due cose: o il colpevole sono io o il Capitano sa già chi è e vuole coprirlo. Ma...chi? Se stesso?
    Sbruffo divertita, scuotendo il capo:
    <<Di norma agisco per metodo deduttivo, mio signore. Senza troppe chiacchiere (lo conoscerà meglio di me), mi pare lampante che punterei il dito sull'unica persona che -guarda caso- era uscita appena prima. Toh...ma guarda un pò! Sono io!>> termino imitando il suo modo di fare, spalancando gli occhi e serrando le labbra, come se fossi realmente sorpresa della mia stesa rivelazione.



    Sono curiosa di vedere la reazione di lady Esperin quando il Capitano camminerà in trionfo portandogli la "colpevole".
    <<Scioccante! Addirittura la principessa ha fatto avviare delle indagini per una tale stupidaggine? In questa Torre abbiamo davvero bisogno di qualcuno dal pugno più di ferro del suo!>> gli dico guardandolo in viso, la mia espressione abbandona quella clownesca per lasciarmi libera di ghignare nella sua direzione: lo sappiamo entrambi che chiunque sia il colpevole, l'unico modo per uscirne è dare la colpa a me. In fondo tutto quello che è successo è stato per il divertimento di uno stregone, la principessa non mi farebbe mai rinchiudere, e a me fare un favore al signorino qui, alla fine, conviene.


  7. #367
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    La strega si sta rivelando uno dei personaggi più interessanti alla Torre. Non capita tutti i giorni di passeggiare allegramente con una leggenda vivente, e mi sto godendo ogni minuto di quest'esperienza.


    <<Di norma agisco per metodo deduttivo, mio signore. Senza troppe chiacchiere, mi pare lampante che punterei il dito sull'unica persona che -guarda caso- era uscita appena prima. Toh...ma guarda un pò! Sono io!>>, mi comunica con un'espressione buffa in volto. Non c'è che dire, Deirdre -è strano associarla a questo nome, pensare a lei come una persona... non normale, ma diversa dalla protagonista delle sue leggende- non ha paura di rispondere per le rime. Mi lascio scappare una risata, che spero interpreti come un apprezzamento alle sue doti di comica. Rido anche perché mi ha dato la risposta che desideravo: ora posso usarla come capro espiatorio, e in questo modo difendere Adamantia da ogni altra accusa; non si sa mai, sir Demonar potrebbe perdere qualche altra rotella. Non so se la vecchia vuole veramente collaborare con me, ma anche se andrà a spifferare la verità alla principessa, io ne uscirei comunque innocente: ho svolto il lavoro assegnatomi e non potevo di certo sospettare -certo, come no- che la septa mi stesse mentendo.

    <<Scioccante! Addirittura la principessa ha fatto avviare delle indagini per una tale stupidaggine? In questa Torre abbiamo davvero bisogno di qualcuno dal pugno più di ferro del suo!>>, continua poi la strega. Indago l'espressione del suo viso, decorata da un ghigno inquietante. Il rapporto tra la septa ed Esperin mi incuriosisce molto, vorrei capire se vi è dell'affetto coinvolto, dell'amore, azzarderei a dire, materno... o se la strega è veramente il mostro senza cuore delle storie. Di certo non ne parla con rispetto, ma potrebbe benissimo essere una messinscena: è quello che farei io.
    <<Siete una donna intelligente, septa. Vi rispetto, sapete... E penso che il rispetto valga molto, molto di più dell'amicizia o della... fedeltà>>, le dico distrattamente, quasi come se stessi parlando del meteo o di cosa abbiamo mangiato ieri a cena. Penso di stare usando la strategia giusta: non riuscirò mai a battere in ingegno e saggezza una donna centenaria, è fuori discussione. Tanto vale essere sinceri... quanto basta.


    <<Proprio per questo mi chiedo se non pecchiate di ingenuità, nel sottovalutare la principessa? Sicuramente la conoscete meglio di me, ma credetemi se vi dico che, da esterno, Esperin appare come una leader perfetta. Sa farsi amare dai propri alleati, riesce a gestire situazioni difficili. È ancora immatura e troppo innocente per regnare, ma non fatico a immaginare un popolo adorante alle sue spalle, un popolo che la seguirebbe perfino all'Inferno>>. Non sto mentendo, non completamente: Esperin a differenza di suo fratello ha la stoffa della regina. Sarà mio compito impedire una sua eventuale ascesa al trono, ovviamente.

    Le sorrido, allegro, mi sto finalmente svegliando e il mal di testa pare essere passato. Grazie, strega.
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  8. #368
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth


    Il risveglio stamane è decisamente un trauma.
    A fatica mi trascino verso i piedi del letto e sporgendo un braccio lascio penzolare la mano all'infuori, poggiando la fronte contro il freddo materasso. La stanza gira vorticosamente ed ho un’emicrania allucinante; sento le tempie pulsare dandomi l’impressione che stia per scoppiarmi la testa.



    In più ho un vuoto… Non ricordo quasi nulla di stanotte.
    La mia memoria è chiara fino al momento in cui ho finito di mangiare e stavo bevendo la seconda brocca portata da Ricciarda, poi non ho che spezzoni frammentati, momenti di buio alternati a vino e risate. Mi consolo però, perlomeno ho avuto la decenza di sbronzarmi di nascosto … Prendo a massaggiarmi la testa per l’ennesima fitta che mi fa mugugnare dal dolore ma d'un tratto avverto qualcosa che mi urta la guancia.
    C’è qualcuno...
    Apro gli occhi e girandomi di scatto tendo il braccio pronto a reagire - in caso di necessità - ma dopo aver focalizzato ciò che mi ha colpito mi tranquillizzo.
    E’ solo un piede…



    Il piede di una donna?
    Sposto lentamente lo sguardo dal basso verso l’alto soffermandomi, giusto per un attimo, sul gradevole corpo la cui pelle vellutata è illuminata dalle prime luci dell’alba; mi blocco solo quando raggiungo il viso e ricambio lo sguardo perplesso della fanciulla sconosciuta.



    Mi ritrovo nudo, dentro il mio letto, reduce da una sbronza colossale e con una ragazza senza veli che mi fissa… Proprio una situazione del cavolo, non c’è che dire. Faccio per sollevarmi, mettendomi a sedere e le lascio lo spazio necessario per poter uscire dal groviglio di lenzuola.



    Non so né che fare, né che dire, né da dove iniziare. Vorrei scusarmi, dirle qualcosa, ma rimango ammutolito. Non che mi penta del rapporto consumato, sono un uomo, per giunta giovane ed è perfettamente naturale che abbia certi… appetiti, ma il momento, la persona ed il posto sono sbagliati.
    Profondamente sbagliati...
    Mi porto in piedi e cerco un paio di pantaloni; l’occhio però mi cade su una veste azzurra, la raccolgo da terra e, scuotendola per via della polvere, faccio per passarla alla fanciulla con sguardo basso : <<Questa credo sia vostra…>>.
    Bello schifo: non ho nemmeno il coraggio di guardarla negli occhi! Ho violato una povera ragazza ed ora la sto trattando al pari di una donna dai facili costumi… Assumo un’espressione rammaricata e socchiudo gli occhi pronto a ricevere una cinquina. Me la merito, davvero.
    In risposta però sento solo un sonoro sbadiglio.



    Eh…? Tutto qui? Niente schiaffi, calci, pugni o insulti? Qualcosa, qualsiasi cosa! Anche un “sei un porco” mi sarebbe bastato… Invece quando nota la veste quasi le si illumina il viso ed esclamando un <<Uh! Eccolo allora dov’era finito!>> mi strappa l’abito di mano e zompettando da una parte all’altra della stanza fa per infilarselo.
    La osservo sconcertato e piuttosto perplesso… Ma fino a prova contraria non dovevo essere io l’ubriaco qui?!
    <<Uhhhhh… Ma è tardissimo!>>, esclama guardando fuori dalla finestra, <<Se Lady Alinor si accorge della mia assenza si preoccuperà! Veloce, veloce, veloce!>>.
    Che? Lady Waters? E’ una delle sue ancelle?!
    <<Chi…>>, cerco di chiederle l’identità ma si mette davanti a me e dandomi le spalle mi chiede <<Ehm… Un aiutino magari?>>, con tanto di sguardo da cerbiatta.
    Eseguo la richiesta senza fare storie, limitandomi ad inarcare il sopracciglio e schivare eventuali oggetti contundenti che la ragazza mi lancia contro per trovare i suoi sandali.
    <<Riguardo questa notte …>> cerco di prendere la parola, usando un tono autoritario, ma per la seconda volta è lei ad interrompermi: <<Lo so, lo so, acqua in bocca sull’accaduto!>>.
    Sorridendo si avvicina a me e mi dà un bacio sulla guancia.



    Continuo a guardarla incredulo quando si avvicina alla porta.
    <<Uh, quasi dimenticavo! Grazie della splendida nottata…>>, mi sorride smaliziata volgendo lo sguardo alle mie spalle, <<Sai a voi, sia a lei, ovviamente!>>.



    Splendida nottata? Voi? Un momento… Chi intendeva con quel lei?!
    Non faccio in tempo ad aprire bocca per la terza volta che l’ancella chiude la porta sparendo così come è apparsa. Mi abbandono ad un bel sospiro, credendo che sia finalmente finita, ma trasalisco nel sentire la famosa lei parlare: <<Buongiorno mio dolce raggio di sole! Hai dormito bene?>>.
    Ora capisco cosa intendeva dirmi.
    Io, la fanciulla e lei, siamo stati in tre! In tre dentro il mio letto. Oh dei. Questo vuol dire che io ho appena partecipato ad un… E No. No. No. Mi rifiuto anche solo di pensarlo.
    Mi volto e ciò che vedo è... è... non ho parole per descrivere ciò che vedono i miei occhi: un raro esemplare di scrofa coi capelli intrecciati, un abominio della natura con occhi compiaciuti che fissa prima me e poi... "il mio amico", ma che... che razza di essere è?



    Ricciarda non deve avere un albero genealogico molto favorevole… Se questo è uno scherzo non è divertente! Avete capito Dei? Non è affatto divertente!
    <<Amoruccio... Sarai il padrone del ghiaccio, ma nel letto sei tutto un fuoco… Hmm…>>, e mentre il suo viso si contrae in un’espressione di pura e melliflua soddisfazione il mio ne assume una completamente opposta.



    Orrore.
    Che dire? Va tutto che è una meraviglia.
    Ho appena fatto un ménage à trois con un uragano ambulante e la serva più… stramba della residenza! Con questa posso ufficialmente affermare di aver vinto il primato in idiozia assoluta. Ma che diamine avevo in testa stanotte? Scimmie che suonavano piatti? Inghiotto un groppone di saliva ed afferrando dal cassetto un paio di pantaloni provvedo a coprire “il mio amico”.
    Cerco poi di riprendere un minimo di freddezza assieme al colorito che probabilmente è andato a farsi benedire a causa dello shock… In faccia, da quanto ne so, potrei perfino risultare bianco, bianco come il lenzuolo in cui la stessa donna è arrotolata manco fosse un salame.
    Forse è meglio non pensare a suini e derivati in questo preciso momento.
    Prendo al volo una maglietta ed un paio di stivali e con non chalance cerco di asserire qualche parola di senso compiuto, inventando di sana pianta una scusa valida per poter abbandonare la stanza.
    <<E' l'alba... Saranno le Tette…>>, mi blocco, strabuzzando gli occhi, e schiarendomi la voce correggo la boiata appena asserita, <<Le Sette… Volevo dire le sette. Ed io devo... devo allenarmi...>>, trattengo a stento l’entusiasmo per la pensata... Sono un pessimo bugiardo, l'ho già detto vero?
    Dopo essermi infilato anche la maglia guardo la donna fisso negli occhi e lentamente - molto lentamente - mi dirigo verso la porta. <<E’ stata una splendida nottata>>, non è vero, neanche la ricordo, ma è un dettaglio che lei non deve sapere. E' una bugia a fin di bene, non voglio mica offenderla...! Approfittando della piccola pausa mi infilo anche gli stivali ed esclamando un <<Ma ora dovrei proprio andare…!>> apro di scatto la porta abbandonando la mia stanza.
    Tirando un sospiro di sollievo mi do una rapida rassettata ai capelli e massaggiandomi la testa faccio per dirigermi in infermeria...
    Il mal di testa mi sta uccidendo.


    Ps: Grazie per la collaborazione a scarygirl e mary per avermi concesso l'uso dei loro png! xD

    Ultima modifica di Damnedgirl; 16th January 2015 alle 01:21



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  9. #369
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Ma che....dialettica interessante! Sir Aiden-Sir Aiden...perchè ho l'impressione che siate uno di quegli uomini che uccidono più con la parola che con la spada?



    Eppure non avverto nessun astio, questo non è un duello, no...il neo-Comandante sta studiando...me.
    Ti piace, quello che vedi....quello che senti, bambino? Mi parla di "rispetto", addirittura....e di altri valori vuoti, come il mio stomaco stamattina.
    Annuisco fintamente colpita, e probabilmente se ne accorgerà:
    <<Vedo che siete un soldato dai forti ideali. Ma la realtà è che io li uso per pulirmici il culo.>> soffio in un sorriso candido:



    <<Siete un ragazzo arguto, sir....e ad occhio e croce avete perso tutti i denti da latte. Quindi forse è tardi per la lezioncina di storia, ma...immagino conoscerete la favoletta della figlia di locandieri che diventa una delle piaghe peggiori mai conosciute su queste terre? Dubito pensiate davvero mi importi di quei concetti la...>> gli dico in risposta al suo tentativo di omaggiarmi in qualche modo.
    Il rispetto, la fedeltà e blablabla.....bello mio, dipende sempre da chi li si riceve.
    Spero questo mandi il messaggio che con me slinguazzare come fa Taras serve solo a trovare porri induriti dal tempo, sulla mia pelle.
    <<Proprio per questo mi chiedo se non pecchiate di ingenuità, nel sottovalutare la principessa? Sicuramente la conoscete meglio di me, ma credetemi se vi dico che, da esterno, Esperin appare come una leader perfetta.>>



    <<Sa farsi amare dai propri alleati, riesce a gestire situazioni difficili. È ancora immatura e troppo innocente per regnare, ma non fatico a immaginare un popolo adorante alle sue spalle, un popolo che la seguirebbe perfino all'Inferno>>
    La mia faccia è fintamente sorpresa, quasi benevola:
    <<Oh, bene....sarà un bello spettacolo, in caso, vedere che si trascina tutto il popolo con se. Tutti quelli che....le sono fedeli.>> concludo con un sorrisetto intenditore. Ne fa parte anche lei, Capitano?



    <<Quindi secondo lei, la dolce sorellina è meglio del fratello testone?>> gli domando osservandolo furba e anche un pò divertita.



    Con me può parlar chiaro, sir...in fondo non è difficile immaginarlo, se si parla della Strega dell'Ovest.


  10. #370
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Sono nella mia stanza, coricata sul letto con solo la fioca luce delle candele ad illuminare parzialmente la stanza.



    Sto dormendo tranquillamente, quando sento un tocco delicato sul mio viso.
    Una calda carezza, dolce ma decisa allo stesso tempo, che tanto mi ricorda qualcuno, peccato che lui non ci sia più.



    Apro piano gli occhi, pensando che sia Alinor, l'unica a poter fare una cosa del genere, quando ciò che vedo è invece...lui.



    <<Drako! Oddio...oddio sei tu!>> esclamo, alzandomi di scatto a sedere sul letto e gettandogli le braccia al collo.

    <<Ciao Pulce>> mi dice lui con voce tranquilla, chiamandomi col nomignolo che mi diede da piccoli, come se fosse tutto normale. Come se non fosse successo nulla.



    <<Non posso crederci! Come hai fatto ad entrare? Stai bene? Tu...non dovresti essere qui, Lantis tornerà a momenti, se ti trovasse ti farebbe uccidere!>>

    <<No, Lantis non è più un problema, Esperin>>

    <<C-cosa?>>

    <<Sapevo che era al Nord per la rivolta dei bruti e l'ho raggiunto per parlargli. Solo che lui...non voleva capire, era ostinato. Mi ha attaccato e io... ho dovuto Esperin. Non c'era alternativa...>>



    <<Tu hai...hai dovuto cosa? Ha ucciso Lantis?>> gli chiedo, mentre le lacrime cominciano a formarsi nei miei occhi increduli. Mio fratello, ha ucciso mio fratello.

    <<Ho dovuto Esperin. Lui era malvagio, ha avvelenato vostro padre, e...avrebbe condotto Dohaeris alla rovina>> Mi prende una mano nella sua, guardandomi negli occhi <<Non sei felice di essere con me? Non era quello che volevi?>>

    Sento formarsi un vuoto incolmabile, e l'ansia ed il dolore farsi strada nel mio cuore. Le parole mi rimbombano nella testa, prive di qualsiasi significato.

    <<No!>> urlo, ritirando velocemente la mia mano <<Non così! Io non volevo questo. Quello che dici non è vero, lui non avrebbe mai avvelenato nostro padre, stai mentendo!>>


    Mi alzo velocemente dal letto, per scappare lontano. Non voglio più stare lì, non voglio più sentire quelle cose. Sono tutte bugie, mi stanno tutti mentendo, perfino lui. Devo andare via!

    <<Aspetta, non andartene>> mi dice lui, afferrandomi per i polsi con forza.

    <<Lasciami! Lasciami!>> urlo terrorizzata <<Ti ho detto di lasciarmi!>>



    <<Se lo meritava...>>

    <<No!!!>> urlo, svegliandomi di soprassalto.



    Un sogno, era semplicemente un dannatissimo sogno, per fortuna.
    Mi alzo dal letto, ancora con le lacrime agli occhi e il cuore che batte forte. Mi tremano le gambe, le mani, non riesco a calmarmi. Respiro profondamente, cercando di regolare il battito, mentre quelle immagini così vivide mi tornano in mente. Il corpo di mio fratello in mezzo alla neve, circondato da tutto quel sangue...ucciso da Drako. Scuoto la testa, per cancellare quei ricordi. Era solo un incubo. Niente di più.

    Drako non lo avrebbe mai fatto, come ho potuto sognarlo! Per lui Lantis è come un fratello, non potrebbe mai ucciderlo.
    Mi sono sicuramente lasciata condizionare dalla conversazione con Lady Feralys. Devo smetterla di rimuginare sulle cose, ecco le conseguenze!
    Eppure...se ha davvero detto quelle cose vorrebbe dire che non lo conosco come credo. Che nasconde qualcosa. Mai fidarsi di nessuno, è quello che continuano a ripetermi.
    Di nessuno...neanche dell'uomo che amo?

    Mi volto verso il quadro raffigurante la mia adorata madre, che ho fatto portare qui da Palazzo, in cerca di conforto.



    <<Madre mia, quanto vorrei che foste qui con me. Io... non so più a chi credere>>

    Mi avvicino al catino, riposto in un angolo della stanza, e mi sciacquo il viso. Ormai l'idea di riprendere sonno è impensabile, sono troppo agitata.
    Lantis ti prego, torna presto a casa!

    Esco in corridoio, diretta in sala da pranzo. Chiedo di servirmi qualcosa per colazione in giardino, ho bisogno di aria fresca. Mi siedo ad uno dei tavoli da the vicino la fontana, ed attendo che arrivi qualcuno degli ospiti, probabilmente stanno ancora dormendo. Poco male, ho proprio bisogno di un pò di pace.

    Mi guardo intorno e noto più avanti Sir Aiden con la septa. Che strano... Di cosa staranno parlando?
    Da qui non li sento, e decido di non intromettermi nella loro conversazione.
    Osservo il piatto che mi è appena stato servito ed inizio a mangiare distrattamente.

 

 

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