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  1. #31
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Le risposte della comandante mi soddisfano, quindi le regalo un sorriso sincero. Saper stare al gioco e senso dell'umorismo sono doti che apprezzo in chiunque, ma particolarmente in una donna anche forte e affascinante. Mi preoccupa, però, questa sua estrema fedeltà al principe Lantis...forse sono in errore, ma dalle sue parole mi sembra di comprendere che essa vada oltre alla dedizione per la nostra causa. Potrebbe benissimo essere, comunque, che mi stia immaginando cose che, in realtà, non esistono... Nonostante sia un abituale frequentatore del castello, Cassandra è la prima soldatessa con cui ho scambiato qualcosa in più di un saluto formale: una cieca fiducia nel comando del principe probabilmente è una, se non la, prerogativa di tutti i guerrieri della corona. Vuote, noiose armi nelle mani di Lantis. Una misera esistenza, sacrificata a un misero uomo. Chiudo gli occhi per qualche istante: il solo pensiero mi stomaca e mi fa sentire claustrofobico. Vedo Lantis seduto sul trono, un trono che non merita, e sento crescere un odio puro dal più profondo del mio cuore. Faccio un lungo respiro, non devo perdere il controllo in alcun caso, soprattutto non davanti alla comandante. Da quando mi trovo qui, mai come ora ho sentito la mancanza di un servo da insultare e frustare.

    Riapro gli occhi. Ritorno sui miei passi: è stato il mio intuito a suggerirmi che Cassandra si distinguesse dalla massa, e infatti si è dimostrata una piacevole compagnia. Desidero comunque indagare, continuando quello che ormai inizio a considerare un intrigante gioco: lo scoprirsi a vicenda, poco a poco, mantenendo le nostre carte coperte. La comandante è l'alfiere della scacchiera: fiera, potente, difficile da utilizzare, ma letale, sempre a fianco del suo re. Devo solo capire se potrò mai renderla il mio, di alfiere, o se rimarrà fino alla fine quello di Lantis. Apprezzo la nostra sintonia e preferirei non essere costretto a spezzare quel grazioso collo, quando i tempi saranno maturi.

    <<Sono io il primo a chiederle di non trattenersi, comandante>>, inizio a parlare, mentre mi porto al centro della sala d'addestramento, dando a Cassandra le spalle. <<Voglio diventare il più potente possibile, prima che questa guerra inizi davvero, per il bene di Dohaeris...>> e il mio. Soprattutto il mio. Mi volto e la guardo negli occhi: <<Non vorremmo mai tradire la fiducia di Lantis, giusto?>>. Non lo chiamerò mai "principe". Non riesco a dirlo. Lurido verme.
    Apro le braccia e muovo le mani, un segno di sfida inteso come goliardico. <<Avanti, mi mostri ciò che il meglio della corona ha da offrire.>>
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  2. #32
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    La cameriera comincia a miscelare il composto...spero per lei non faccia cascare nemmeno una goccia, ci metto nottate intere per lavare, tagliuzzare e scegliere le erbe migliori! Stringo le dita sui manici della sedia, per ricordarmi di trattenermi…non posso fare una sfuriata per ogni cosa, anche se ho voglia di riversare il nervosismo per il dolore al collo su qualcuno…



    Che strana compagnia per prendere il the…e paradossalmente l’unica con cui mi sento a mio agio è la donna che sento a me affine….lady Feralys.



    Sono al sicuro qui e posso ben permettermi di guardarla dall’alto in basso dato il mio ruolo, in fondo mai l’incontrerò in battaglia. Mi domando quanto sia esperta della sua magia, sarebbe interessante vederla all’opera…stando ben lontano da lei, sia chiaro! Non sono disinformata, e la sua fama di strega la precede.

    <<Perdonate la mia sfrontatezza vostra altezza, ma non ho potuto fare a meno di notare il vostro umore… C’è qualcosa che vi turba? Potrei esservi d’aiuto?>>

    Il cavaliere si mostra gentile e disponibile, anche se ha sottolineato l’ovvio. Scuoto il capo appena, notando quanto anche uomini abituati alla guerra e alla morte possano dimostrarsi sensibili interlocutori. Non è solo il buon nome della sua famiglia a farmi stare tranquilla…sono i modi. Sir Dreth è votato alla causa dei reali e non ho nessun motivo per dubitarne.



    Per quanto riguarda le due ragazzine…sono due sciocche, come tutte quelle della loro età. Tra lady Esperin che invita altri ospiti per saltare la lezione e lady Waters che subito approfitta dell’interruzione per “dimenticare” la mia domanda…ghigno inconsapevolmente, perché nonostante tutto la loro superficialità mi diverte. Forse sbaglio a preoccuparmi di lady Alinor…mi sembra ancora alquanto immatura per rappresentare un pericolo, chissà se è tutta scena.

    Ascolto la risposta della principessa al cavaliere: contegno e riservatezza. Questa volta è stata brava.



    Un piccolo lampo mi colpisce gli occhi, facendomeli chiudere di scatto per un breve attimo…ma cosa?
    Luce riflessa…ma da dove? Mi guardo intorno, e nulla, alzo lo sguardo e….oh.
    Un raggio solare deve aver fatto riflesso sull’armatura di sir Urthadar…ecco un altro soldato degno del suo nome. Lo vedo affacciato, volto ad osservarci, in compagnia del capo degli arcieri, il capitano De Lagun.



    Abbasso lo sguardo, non che mi importi di sapere se mi hanno vista…ecco come passano il tempo ad allenarsi per difendere il regno, spettegolando come delle donnette. Almeno sir Dreth qui fa quello che deve…
    De Lagun”…una famiglia esemplare, ma con il peso di una grave mela marcia caduta dal ramo. Io non mi sarei fidata a lasciare alla comandante il suo grado, ma Sua Maestà ha deciso così…la conosce meglio di me, questo è poco ma sicuro….anche se con un precedente come Kalisi, mi stupisco che il principe si fidi ancora del suo istinto che tanto gravemente lo ha tradito. Mi domando di cosa parli con sir Urthadar, il sole colpiva i loro visi e non sono riuscita a cogliere gli sguardi per quei brevi secondi…pff, cose di poco conto, in fondo. Non mi aspetto grandi sorprese nemmeno dagli Urthadar, sono da secoli al servizio dei Raeghar e ne hanno avuto sempre guadagno. No, non sono così stupidi da rivolgere la loro fiducia altrove….


  3. #33
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth


    Dicono che gli occhi siano lo specchio dell’anima e che a differenza delle parole o dei gesti non possano mentirti, ed in quelli della principessa io vi leggo sincerità ma anche un indicibile sofferenza.
    D’altronde ciò è scontato...
    Mi rendo infatti conto della guerra imminente e della spirale di morte e distruzione che si abbatterà su Dohaeris ma nonostante ciò confido nella legge e nella giustizia.
    La mia giovane età può trarre in inganno, Sir Urthadar si diverte a beffeggiarmi a causa dei miei appena diciotto anni ma la cosa non mi tange, anzi, è perfino un bene perché è divenuto il mio punto di forza.
    In quanti fanno l’errore di sottovalutarmi? Molti, forse troppi. Io invece credo nelle mie capacità e so di poter essere utile a questo regno.
    In fondo, in quanto nobile, sono stato addestrato con perseveranza e dedizione; in questi dieci anni gli allenamenti mi hanno temprato rendendomi chi sono oggi: un uomo d’onore con il solo fine di difendere il regno e tutto ciò che lo rappresenta. Sarei disposto a sacrificare tutto, persino la mia stessa vita per questa causa! I Raeghar - almeno per me - non sono solo “la famiglia reale”, ma dei veri e propri simboli di speranza, lealtà e forza. Ecco perché nel vedere la principessa tanto affranta non ho potuto fare a meno di intervenire.
    Ed ecco perché in quel frangente in cui osservo i suoi occhi socchiudersi sento la rabbia pervadere il mio corpo.
    Quei vili traditori pagheranno per il loro tradimento.
    E' una promessa.
    Sospiro scacciando via quell’astio momentaneo, racchiudendo in un semplice sguardo tutta la comprensione di cui dispongo. Se solo penso che già per tutti noi questo momento è difficile, non immagino quanto peso possa gravare sulle spalle della principessa…
    Neanche lo abbia intuito la vedo sorridermi, ricambio a mia volta con un sorriso di sbieco.
    Osservo poi le dame mentre si siedono, volgendo una fugace occhiata alla septa… Non ho certamente dimenticato le parole di Lady Feralys ed inizierò ad indagare su di lei quanto prima...
    Senza un invito però trovo assai difficile unirmi alla compagnia, non fraintendetemi la cosa non mi entusiasma e d’altronde prendere il the non è decisamente nelle mie abitudini, figuriamoci poi con una possibile guerra in arrivo.
    Penso però alla parte positiva, cioè l'unire l’utile al dilettevole.
    Potrei tenere d’occhio la septa, far tornare un minimo di buon umore a vostra altezza e magari conoscere qualcosa in più sulla promessa sposa del nostro principe: finora la poverina non ha aperto bocca…
    <<Sir Dreth, gradisce anche lei del the? Si accomodi la prego>>.
    Orsù ecco la mia occasione.
    <<Con molto piacere vostra altezza>>, dico accomodandomi composto sull’unica sedia rimasta libera: quella posta tra la septa e Lady Feralys.
    Noto però che nessuno parla e dunque mi trovo costretto ad aprire proprio io le danze: sono sotto ordini dunque la mia timidezza deve sparire.
    Da quanto ho potuto constatare le dame sono interessate al nuovo arrivo, dunque so già che argomento toccare: sul braccio di Lady Waters vi è posto uno strano gioiello a forma di serpente, bianco con dei rubini incastonati negli occhi.
    Potrebbe essere un buon punto di partenza...
    <<Un oggetto davvero interessante Lady Waters>>, indico con lo sguardo ciò che intendo, <<E’ per caso un cimelio famiglia?>>.
    Distolgo lo sguardo da milady solo nell’attimo in cui mi rivolgo ad Agatha dicendo un <<Grazie>> per il the versato, per poi tornare quasi nell’immediato ad osservarla:
    è risaputo che è cattiva educazione non mantenere l’attenzione sul proprio interlocutore.
    Spero solo di non metterla in soggezione...

    Ultima modifica di Damnedgirl; 25th October 2014 alle 01:14



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

  4. #34
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Sir Aedan non se lo fa ripetere di nuovo e questo è un altro aspetto che non posso certo non apprezzare. Si pone in posizione e mi invita ad attaccarlo, sfidandomi con quel sorriso sarcastico che mi ha già mostrato prima. Le mie labbra si piegano in un mezzo sorriso e sento l'adrenalina percorrermi le membra: questo esercizio mi aiuterà a tenere saldi i nervi nell'attesa della battaglia vera. Ho un potere utilizzabile al tocco, mentre lui mi ha mostrato un potere da scagliare a media gittata (per la lunga non posso ancora esserne certa). Nel combattimento corpo a corpo sono quindi avvantaggiata, anche se in un combattimento reale lui compenserebbe con la spada. Mi avvicino lentamente, cerco di studiare la sua posizione per intravedere un varco, un punto debole. Forse mi conviene attaccare dal fianco. Faccio una mezza giravolta, così da poter caricare bene il colpo, e con il mio braccio destro cerco di colpire il suo braccio destro. Il pugno è chiuso, dovrebbe così essere più aerodinamico e portare il mio colpo ad una velocità maggiore. Le gambe sono divaricate e ben serrate al pavimento, salde così da cercare di rendere la mia posa d'attacco stabile e ben assestata. Il mio piede destro è verso di lui, il sinistro più indietro così da bilanciare bene il mio peso, reso più gravoso dall'armatura. Se sir Aedan riuscirà a difendersi dal colpo al braccio, con il piede destro tenterò di fare uno sgambetto così da farlo cadere.

  5. #35
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar

    Sir Dreth accetta il mio invito e siede accanto a lady Feralys al nostro tavolo.

    <<Un oggetto davvero interessante Lady Waters>> aggiunge poi rivolgendosi alla mia futura cognata <<E’ per caso un cimelio famiglia?>>.
    Osservo anche io l'oggetto della conversazione, uno strano bracciale con un serpente albino. Sono curiosa di ascoltare la risposta di Lady Waters. Mi pare che in passato la mia septa mi abbia accennato a questo oggetto mistico.

    Mentre aspetto, prendo la mia tazza di the.



    Forse è proprio quello che ci vuole in questo momento, per calmare un pò la mia angoscia.



    Così, pronta a bere, avvicino la tazza alle mie labbra.


  6. #36
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    <<Lady Esperin!>> riprendo con un tossicchio la principessa.
    Spero che il mio tono seccato le faccia fare l’azione giusta, non può aver dimenticato, non può…

    <<Septa, ecco le limonate che avevate chiesto per i giovani regali.>> dice in tono allegro una giovane cameriera….crede d’essere simpatica?
    <<Lo vedo, non c’è bisogno d’esporre l’ovvio. Servi la spremuta e va via.>>
    La ragazzetta poggia il servizio sul tavolino nel giardino e scappa via, mentre osservo Lantis affondare la spada di legno in una delle protezioni imbottite di piume del maestro d’armi.



    Lady Esperin insiste nel volerlo imitare con un ramoscello, ottenendo solo di sporcarsi i lembi della gonna con il fango: sembra una popolana del ghetto.
    Richiamo i due bambini per bere la limonata, sta cominciando a farsi tardi per la lezione di matematica. Lantis mi urla che deve finire il giro di spada, mentre la sorella più piccola corre da me assetata.
    Senza nemmeno sedersi, propende le due mani verso l’enorme bicchiere e fa per afferrarlo…Svelta, afferro il mio bastone e la colpisco con un gesto secco sulle mani, facendole ritirare subito.
    La piccola se le massaggia, con gli occhi che mi osservano colpevoli già pieni di lacrimoni:
    <<Ma che cosa ho fatto, septa?>>
    <<La Vostra colpa? Essere una stupida!>> tuono verso di lei:



    <<Non mi sembra intelligente, nella Vostra posizione, bere come se nulla fosse da qualsiasi bicchiere!>>
    La piccola spalanca gli occhi: <<Perché?>>
    Maledetta ingenua…le si deve sempre spiegare tutto.
    <<Siete una principessa, ma se continuate di questo passo sarete una principessa morta…ricordata solo per la sua stupidità! Lo sapete quanto siete importante per la Vostra famiglia? Oh, non parlo dei Vostri genitori….ma del Vostro casato. Per qualcuno è essenziale che Voi rimaniate viva, ma ricordatevi che c’è anche qualcuno per cui è essenziale che Voi moriate.>>
    Le vedo il labbro tremante, godendo del suo terrore: la paura è sempre un ottimo metodo per impartire lezioni che non si dimenticheranno mai.
    <<Ma…..ma è mio fratello l’erede al trono, lui deve stare attento! Io sposerò un bel nobile e->>
    <<AH! E chi Ve le racconta queste stupidaggini?>> le rido letteralmente in faccia, attirandola vicino al mio viso per l’avanbraccio:



    <<Che Voi siate la secondogenita non conta NULLA. Tanto per cominciare il principe Lantis è nato maschio: significa battaglie, pericoli, quasi sicuramente malattie, lunghi periodi lontani da casa alla mercè di qualsiasi catastrofe atmosferica improvvisa o trappola nemica! In quanto primogenito è obbligato ad incontrarsi con il popolino e li….germi, pestilenze e contagi facili come bere un bicchier d’acqua. Oh, piccola sciocca, quante possibilità credete che abbia Vostro fratello di arrivare in età da trono…vivo?>>
    La vedo deglutire, non so se per quello che le sto dicendo o se per il mio alito. Forse per entrambe le cose…
    <<Potreste dover prendere il suo posto, oppure sposerete un bel nobile…>> vedo i suoi occhi illuminarsi appena, speranzosa di quella possibilità: <<…e finire in un castello nuovo, lontana dai Vostri genitori, dove quasi sicuramente avrete pestato fin troppi piedi prima ancora di trasferirvici! Pensate ancora che non dobbiate temere per la Vostra vita?>>
    Ora è terrorizzata…me ne accorgo quando lo è, perché si immobilizza.
    <<Allora? Preferite che faccia assumere un assaggiatore per Voi, così che muoia lui al Vostro posto?>> le domando lasciando la presa del suo avambraccio. Ovviamente non ho alcun potere per ordinare una cosa del genere, ma la piccola non lo sa.
    Quest’ultima guarda di sottecchi la sua bevanda.
    <<Scusami septa…mi insegni per favore?>>



    Mi metto più comoda sulla sedia, sistemando il cuscino dietro la mia schiena:
    <<Prendete il bicchiere, poi eseguite dei movimenti rotatori con la mano….scegliete pure il verso che preferite.>> le dico seccata. La sua modestia e remissività mi urtano.
    La bambina prende il bicchiere e lo rotea, come le ho appena detto.
    <<In che verso gira il liquido?>> le domando, mentre la sua mano volteggia da destra verso sinistra.
    <<Da destra verso sinistra...>> mi risponde lei incerta.
    <<…come il verso impartito dalla Vostra mano, dunque. Non è avvelenato.>> le confermo.
    <<Ora poggiate il bicchiere sul tavolo e osservate bene…>> estraggo dall’ampia manica del mio saio una delle mie ampolle e ne verso il contenuto nella spremuta, mentre lei mi osserva rapita.
    <<Notate qualcosa di diverso? >> le chiedo.
    La piccola osserva il colore, lo annusa…e scuote piano il capo: nulla di differente da prima, in apparenza.
    Lo so bene, che non c'è nulla di diverso...un esperto preparatore di veleni sa come far confondere gli odori degli stessi o annullare l'alterazione cromatica...e li non c'è olfatto o gusto che tenga, persino un elfo non se ne accorgerebbe.
    <<Ora roteatelo di nuovo, nello stesso verso di prima.>>
    Come immaginavo, lady Esperin strabuzza gli occhi: <<Il succo gira nel verso contrario!>>
    <<Perché ora è avvelenato.>> le rispondo compiaciuta: <<Ditemi, Maestà…volete ancora berlo?>>
    La piccola ripone velocemente il bicchiere sul tavolo, scuotendo il capo in cenno di diniego, spaventata.
    <<Hey, tu!>> urlo ad una delle serve poco più avanti: <<Porta un bicchiere pulito!>>
    Mi rivolgo di nuovo alla bambina:
    <<Non dimenticatelo mai, principessa. Questa piccola attenzione potrà salvarvi la vita un giorno, chissà.>>
    Un trucco vecchio come il cucco....sono secoli che se n'è persa memoria.
    <<E per i cibi solidi, come si fa?>> mi chiede timorosa, ma ormai rapita e affascinata dall’argomento.
    <<Oh, per quelli c’è tempo…>> ghigno verso di lei, svuotando il succo di limone avvelenato nell’erba, che subito annerisce al contatto sotto gli occhi stupiti di lady Esperin.
    <<Adesso lo insegnate anche a mio fratello, vero? Posso spiegarglielo io?>> mi domanda tronfia, felice di poter impartire per una volta lei un insegnamento al maggiore.
    Sbruffo, mentre la ricolpisco con il bastone, stavolta sulla testa.
    <<Ahya! Ma cosa ho detto adesso?>> piagnucola massaggiandosi il capo.
    <<Di nuovo qualcosa di stupido!>> sputo di lato, guardandola torva:



    <<Cosa vi ripeto, sempre? Se volete sopravvivere, non dovete fidarvi di nessuno, nemmeno di me!>>
    <<Ma Lantis…>>
    <<Il principe sa e saprà difendersi da solo…non è di certo sciocco come Voi. Questo rimarrà il nostro segreto, principessa. Ora prendete la vostra limonata, poi chiamate anche Lui…è ora di studiare.>>
    N. B. Il flashback di Deirdre è stato concordato con serenarcc per le risposte di lady Esperin.


  7. #37
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Cassandra mi studia. Si avvicina, mi gira intorno, come una selvaggia cacciatrice che si prepara ad attaccare la sua preda. Sul suo viso vi è un ghigno, che non lascia più alcun dubbio: la comandante si sta divertendo quanto me. Se fossimo in possesso delle armi, le nostre abilità si compenserebbero: Cassandra attaccherebbe a distanza con le sue frecce, mentre io con le saette. Per quanto riguarda il corpo a corpo, invece, contrasterei il potere di cui mi ha dato dimostrazione prima con la mia spada. Ma ora... Ora devo fare affidamento esclusivamente sulla mia forza fisica.

    Mi rendo conto dell'estrema destrezza di Cassandra nell'istante stesso in cui scatta: non vi è alcun modo in cui riuscirei a bloccare un pugno talmente veloce e ben assestato. Accuso il colpo, però riesco a mantenere la posizione: la comandante è forte, ma io lo sono di più. Muovo il più velocemente possibile piede e gamba sinistri in modo da ruotare di 90° utilizzando la gamba destra come perno e, con la mano sinistra, tento di sferrare un colpo contro il fianco destro della donna. Ho il pugno chiuso e sto colpendo con le nocche, una strategia che provocherà dolore anche a me (nel caso il colpo andasse a segno) ma che mi permette di sfruttare un po' della spinta datami dal mio breve movimento. Indifferentemente dall'esito del mio attacco, sono pronto a difendermi col braccio destro.
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  8. #38
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters



    Prima di accomodarci e gioire di questa chiacchierata tra un sorso di thè e un altro, la guardia reale che ci accompagna chiede alla principessa: <<Perdonate la mia sfrontatezza vostra altezza, ma non ho potuto fare a meno di notare il vostro umore… C’è qualcosa che vi turba? Potrei esservi d’aiuto?>>.
    <<La ringrazio per il suo interesse Sir Dreth, che non reputo assolutamente sfrontato. Come ben sa il nostro regno sta per essere colpito da una tremenda guerra interna e questo non può che interferire sul mio umore. La guerra porta dolore, morte, perdite. Il regno è la mia casa, la mia famiglia. E quello che sta per accadere non può non rammaricarmi. Immagino possa capirmi e condividere il mio pensiero>> risponde lei, sempre con estrema educazione e diplomazia.
    Come non comprenderla. Entrambe siamo troppo giovani e non abbiamo mai assistito o partecipato ad una guerra di questa portata.
    L'intraprendente Lady Feralys ci anticipa e si siede di fronte alla septa, mentre la principessa triste mi invita a sedermi accanto a lei esprimendo la volontà di voler chiacchierare con me, per conoscermi meglio.
    Le sorrido, così come quando invita tra noi anche Sir Dreth . La principessa dimostra di avere davvero un cuore nobile. Sono contenta di averla incontrata. Mi chiedo solo se anche il principe ha il suo stesso buonanimo. Mi piacerebbe parlargli, conoscerlo. Saremo sposati un giorno e ancora rabbrividisco all'idea di sposare un perfetto sconosciuto.
    Ora che siamo tutti seduti però, nessuno parla. Osservo il thè appena servito. Potrò fidarmi della septa dell'ovest? Il mio sguardo quindi si sposta su di lei che prima si massaggiava il collo, penso per gli acciacchi dovuti alla sua veneranda età, poi alza gli occhi al cielo. Non vorrei che le cadesse la testa all'indietro dopo tutti questi movimenti. Sarebbe divertente però!
    Mentre cerco di contenermi e di soffocare l'istintivo sorriso, la guardia reale si rivolge a me, chiedendomi: <<Un oggetto davvero interessante Lady Waters. E’ per caso un cimelio famiglia?>>.
    Una guardia reale che prima si preoccupa dello stato d'animo della principessa e poi mi chiede del bracciale. Forse quest'uomo è fin troppo sensibile. Se fossi in compagnia di mio fratello e dei suoi amici lo prenderemo di certo in giro.
    Sul momento mi verrebbe da chiedergli se lo vuole provare, ma mi guardo intorno e rammento dove e con chi sono.
    "No, sir Dreth. E' un regalo di una cara amica. Un'amica che mi ha insegnato molte cose sulla magia." gli rispondo sorridendo.
    La mia attenzione si sposta subito dopo sulla principessa che sta per bere il suo thè. Sgrano gli occhi e sono pronta ad allontanare la tazzina dalle sue labbra, giustificandomi poi per la presenza di un verme o altro.
    Comincio a sollevare la mano verso Esperin, ma un rimprovero della septa nei confronti della principessa mi fa retrocedere all'istante.
    Ultima modifica di scarygirl; 26th October 2014 alle 12:40


  9. #39
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Sorrido dell'interesse di sir Dreth...cosa volevi che ti rispondesse, stupido ingenuo?



    La bambina probabilmente non sa nemmeno cosa indossa al braccio, o avrebbe evitato di parlare di doni...è solo un ingenua disinformata.
    <<Sir Dreth....se le interessano tali ornamenti, ne troverà di simili per il mercato cittadino....>> ghigno.
    Nessuno si azzarda a bere....hanno così paura di una tenera vecchina? Penso godendo della cosa.



    Ovviamente l'unica ingenua che si accinge a farlo è la principessa degli allocchi...



    <<Suvvia, ragazzini...assaggiate pure l'infuso e fatemi sapere se lo gradite. Se volevo avvelenare qualcuno sarei stata ben attenta a non farmi trovare nelle immediate vicinanze!>> bevo un lungo sorso dopo aver fatto volteggiare piano il liquido...temperatura perfetta.
    << Pecchereste davvero di stupidità nel pensare subito ad un avvelenamento in tali circostanze, e non voglio credere che il nostro principe abbia alleanze tanto ingenue... >> ridacchio piano.



    <<Parlando di cose serie, sir Dreth...appurato che le giovinette qui presenti non sono interessate ne alla storia ne alla politica...forse avranno voglia di allenarsi un poco sotto la vostra supervisione! Sono tempi pericolosi e delle ragazze dovrebbero essere in grado di sapersi difendere in caso di pericolo. Posso fidarmi di lei o passerà il tempo con loro chiedendo chi ne ha curato le acconciature?>> gli domando torva.



    Termino infine il the, attendendo la sua risposta.

    Nb: sono da cell, ma non ho resistito dal postare qualcosa per sbloccare la situazione del the, sorry XD
    Nb2: modificato con foto ^^


  10. #40
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar



    Non faccio in tempo a poggiare le labbra sulla tazza di the che la mia septa mi riprende, <<Lady Esperin!>> le sento dire tossicchiando, e solo il sentirle nominare il mio nome mi fa poggiare immediatamente la tazza sul tavolo, sentendomi colpevole. Le rivolgo uno sguardo di scuse e mi concentro sulla mia tazza.
    Che stupida che sono, l'agitazione è talmente tanta in questo momento che avevo quasi dimenticato uno dei suoi insegnamenti più importanti. Senza farmi notare, roteo delicatamente la mia tazza, e ottengo la conferma che non è presente alcun veleno, dopodiché bevo finalmente l'infuso.

    D'altra parte, mi dico, siamo al sicuro qui, e siamo tutti dalla stessa parte, penso di potermi fidare delle persone che mi circondano, quindi non vedo perchè avrebbe dovuto esserci veleno nella mia tazza. La prudenza non è mai troppa, l'ho capito cara septa. In ogni caso so che ci sarà sempre il mio adorato fratello a proteggermi. A proposito, ancora non è venuto a farci visita e ad aggiornarci su quello che sta succedendo là fuori, sono in ansia per lui e per il nostro regno.
    E per... oh basta. basta Esperin, non devi pensare a lui.

    <<No, sir Dreth. E' un regalo di una cara amica. Un'amica che mi ha insegnato molte cose sulla magia.>> sento rispondere da Lady Waters alla domanda di Sir Dreth sul suo bracciale.





    <<Sir Dreth....se le interessano tali ornamenti, ne troverà di simili per il mercato cittadino....>> aggiunge poi la mia septa, col suo solito tono sarcastico. Strano, pensavo fosse un oggetto particolare.
    <<Suvvia, ragazzini...assaggiate pure l'infuso e fatemi sapere se lo gradite. Se volevo avvelenare qualcuno sarei stata ben attenta a non farmi trovare nelle immediate vicinanze!>> le sento aggiungere, data l'esitazione degli altri.





    <<Pecchereste davvero di stupidità nel pensare subito ad un avvelenamento in tali circostanze, e non voglio credere che il nostro principe abbia alleanze tanto ingenue. Parlando di cose serie, Sir Dreth...appurato che le giovinette qui presenti non sono interessate ne alla storia ne alla politica...forse avranno voglia di allenarsi un poco sotto la vostra supervisione! Sono tempi pericolosi e delle ragazze dovrebbero essere in grado di sapersi difendere in caso di pericolo. Posso fidarmi di lei o passerà il tempo con loro chiedendo chi ne ha curato le acconciature?>>

    Sorrido per la battuta, per poi ricompormi immediatamente. Non vorrei che Sir Dreth si sentisse offeso dal mio comportamento.

    <<Sono d'accordo con voi, septa>> rispondo, cosapevole del fatto che allenarmi con la magia o con la spada potrebbe finalmente tenermi occupata con la mente e impedirmi di pensare a tutto questo. <<Lady Alinor, le farebbe piacere allenarsi con me? Ha appena affermato di aver imparato molte cose sulla magia, anche io ho ricevuto insegnamenti a riguardo da quando ero bambina e potrebbe essere utile condividere le nostre esperienze in previsione degli infausti avvenimenti che ci attendono>> le sorrido, sperando di indurla a fidarsi di me. Capisco la sua reticenza, non mi conosce e non conosce nessuno a questo tavolo. Ma in un periodo come questo è assolutamente indispensabile sapere di potersi fidare di qualcuno. <<Ovviamente sarei grata a chiunque voglia unirsi, ci attendono momenti difficili e la preparazione è l'unica cosa che può mutare le sorti della guerra oltre il the ovviamente ndSerena>>

    Il the è finito, poggio delicatamente la tazza sul piattino e mi alzo, pronta a dirigermi verso l'armeria quando Lady Alinor avrà palesato le sue intenzioni.


 

 
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