<<Septa, ecco le limonate che avevate chiesto per i giovani regali.>> dice in tono allegro una giovane cameriera….crede d’essere simpatica?
<<
Lo vedo, non c’è bisogno d’esporre l’ovvio. Servi la spremuta e va via.>>
La ragazzetta poggia il servizio sul tavolino nel giardino e scappa via, mentre osservo Lantis affondare la spada di legno in una delle protezioni imbottite di piume del maestro d’armi.
Lady Esperin insiste nel volerlo imitare con un ramoscello, ottenendo solo di sporcarsi i lembi della gonna con il fango: sembra una popolana del ghetto.
Richiamo i due bambini per bere la limonata, sta cominciando a farsi tardi per la lezione di matematica. Lantis mi urla che deve finire il giro di spada, mentre la sorella più piccola corre da me assetata.
Senza nemmeno sedersi, propende le due mani verso l’enorme bicchiere e fa per afferrarlo…Svelta, afferro il mio bastone e la colpisco con un gesto secco sulle mani, facendole ritirare subito.
La piccola se le massaggia, con gli occhi che mi osservano colpevoli già pieni di lacrimoni:
<<
Ma che cosa ho fatto, septa?>>
<<
La Vostra colpa? Essere una stupida!>> tuono verso di lei:
<<
Non mi sembra intelligente, nella Vostra posizione, bere come se nulla fosse da qualsiasi bicchiere!>>
La piccola spalanca gli occhi: <<
Perché?>>
Maledetta ingenua…le si deve sempre spiegare tutto.
<<
Siete una principessa, ma se continuate di questo passo sarete una principessa morta…ricordata solo per la sua stupidità! Lo sapete quanto siete importante per la Vostra famiglia? Oh, non parlo dei Vostri genitori….ma del Vostro casato. Per qualcuno è essenziale che Voi rimaniate viva, ma ricordatevi che c’è anche qualcuno per cui è essenziale che Voi moriate.>>
Le vedo il labbro tremante, godendo del suo terrore: la paura è sempre un ottimo metodo per impartire lezioni che non si dimenticheranno mai.
<<
Ma…..ma è mio fratello l’erede al trono, lui deve stare attento! Io sposerò un bel nobile e->>
<<
AH! E chi Ve le racconta queste stupidaggini?>> le rido letteralmente in faccia, attirandola vicino al mio viso per l’avanbraccio:
<<
Che Voi siate la secondogenita non conta NULLA. Tanto per cominciare il principe Lantis è nato maschio: significa battaglie, pericoli, quasi sicuramente malattie, lunghi periodi lontani da casa alla mercè di qualsiasi catastrofe atmosferica improvvisa o trappola nemica! In quanto primogenito è obbligato ad incontrarsi con il popolino e li….germi, pestilenze e contagi facili come bere un bicchier d’acqua. Oh, piccola sciocca, quante possibilità credete che abbia Vostro fratello di arrivare in età da trono…vivo?>>
La vedo deglutire, non so se per quello che le sto dicendo o se per il mio alito. Forse per entrambe le cose…
<<
Potreste dover prendere il suo posto, oppure sposerete un bel nobile…>> vedo i suoi occhi illuminarsi appena, speranzosa di quella possibilità: <<
…e finire in un castello nuovo, lontana dai Vostri genitori, dove quasi sicuramente avrete pestato fin troppi piedi prima ancora di trasferirvici! Pensate ancora che non dobbiate temere per la Vostra vita?>>
Ora è terrorizzata…me ne accorgo quando lo è, perché si immobilizza.
<<
Allora? Preferite che faccia assumere un assaggiatore per Voi, così che muoia lui al Vostro posto?>> le domando lasciando la presa del suo avambraccio. Ovviamente non ho alcun potere per ordinare una cosa del genere, ma la piccola non lo sa.
Quest’ultima guarda di sottecchi la sua bevanda.
<<
Scusami septa…mi insegni per favore?>>
Mi metto più comoda sulla sedia, sistemando il cuscino dietro la mia schiena:
<<
Prendete il bicchiere, poi eseguite dei movimenti rotatori con la mano….scegliete pure il verso che preferite.>> le dico seccata. La sua modestia e remissività mi urtano.
La bambina prende il bicchiere e lo rotea, come le ho appena detto.
<<
In che verso gira il liquido?>> le domando, mentre la sua mano volteggia da destra verso sinistra.
<<
Da destra verso sinistra...>> mi risponde lei incerta.
<<
…come il verso impartito dalla Vostra mano, dunque. Non è avvelenato.>> le confermo.
<<
Ora poggiate il bicchiere sul tavolo e osservate bene…>> estraggo dall’ampia manica del mio saio una delle mie ampolle e ne verso il contenuto nella spremuta, mentre lei mi osserva rapita.
<<
Notate qualcosa di diverso? >> le chiedo.
La piccola osserva il colore, lo annusa…e scuote piano il capo: nulla di differente da prima, in apparenza.
Lo so bene, che non c'è nulla di diverso...un esperto preparatore di veleni sa come far confondere gli odori degli stessi o annullare l'alterazione cromatica...e li non c'è olfatto o gusto che tenga, persino un elfo non se ne accorgerebbe.
<<
Ora roteatelo di nuovo, nello stesso verso di prima.>>
Come immaginavo, lady Esperin strabuzza gli occhi: <<
Il succo gira nel verso contrario!>>
<<
Perché ora è avvelenato.>> le rispondo compiaciuta: <<
Ditemi, Maestà…volete ancora berlo?>>
La piccola ripone velocemente il bicchiere sul tavolo, scuotendo il capo in cenno di diniego, spaventata.
<<
Hey, tu!>> urlo ad una delle serve poco più avanti: <<
Porta un bicchiere pulito!>>
Mi rivolgo di nuovo alla bambina:
<<
Non dimenticatelo mai, principessa. Questa piccola attenzione potrà salvarvi la vita un giorno, chissà.>>
Un trucco vecchio come il cucco....sono secoli che se n'è persa memoria.
<<
E per i cibi solidi, come si fa?>> mi chiede timorosa, ma ormai rapita e affascinata dall’argomento.
<<
Oh, per quelli c’è tempo…>> ghigno verso di lei, svuotando il succo di limone avvelenato nell’erba, che subito annerisce al contatto sotto gli occhi stupiti di lady Esperin.
<<
Adesso lo insegnate anche a mio fratello, vero? Posso spiegarglielo io?>> mi domanda tronfia, felice di poter impartire per una volta lei un insegnamento al maggiore.
Sbruffo, mentre la ricolpisco con il bastone, stavolta sulla testa.
<<
Ahya! Ma cosa ho detto adesso?>> piagnucola massaggiandosi il capo.
<<
Di nuovo qualcosa di stupido!>> sputo di lato, guardandola torva:
<<
Cosa vi ripeto, sempre? Se volete sopravvivere, non dovete fidarvi di nessuno, nemmeno di me!>>
<<
Ma Lantis…>>
<<
Il principe sa e saprà difendersi da solo…non è di certo sciocco come Voi. Questo rimarrà il nostro segreto, principessa. Ora prendete la vostra limonata, poi chiamate anche Lui…è ora di studiare.>>