Esperin Raeghar
Cassandra mi conferma di non avere particolari dubbi sui nostri alleati, il suo quindi sembra più un presentimento, un amaro dilemma, piuttosto che una concreta consapevolezza.
Vorrei chiederle dell'altro, ma capisco che la ragazza è già abbastanza scossa e che per il momento è meglio chiudere qui l'argomento. Sicuramente dobbiamo tenere gli occhi ben aperti, e notare ogni minimo spostamento degli abitanti della Torre. Non deve più sfuggirci nulla, farò di tutto affinché non succeda.
<<
Scopriremo se quello che vi è stato detto corrisponde alla verità, ve lo prometto>> le dico, per rincuorarla.
Pochi minuti dopo Taras ci informa che la Regina ci attende in giardino, mio fratello sta per arrivare, finalmente! Cassandra si inchina e mi lascia dirigermi verso l'uscita per prima, con i suoi modi sempre molto rispettosi.
<<
Vorrei rendermi più presentabile per accogliere il Principe>> le dico, con un sorriso <<
Vi raggiungo subito in giardino>>
Velocemente, senza passare per il giardino, mi dirigo nelle mie stanze.
So già cosa indossare, quindi impiegherò pochi minuti a prepararmi e a raggiungere gli altri.
Sfilo dal cassettone la veste regalatomi da mia madre quando divenni donna, che ho indossato in molte delle occasioni formali a Castello. Una veste che aveva un significato ben preciso, ossia di ricordarmi sempre chi fossi e quale fosse la mia vera famiglia.
Il blu e l'argentato del tessuto e delle decorazioni in pizzo che lo arricchiscono, determinano giochi di luce quando colpiti dai raggi solari, illuminando il mio viso... almeno secondo l'opinione di mia madre e delle mie prime ancelle. Io amo questo vestito principalmente perché me l'ha regalato lei, e perché sfoggia i nostri colori.
Sarà sicuramente un gesto gradito a Lantis...soprattutto spero di placare la sua ira per l'affronto della Regina.
In pochi minuti sono pronta, e scendo velocemente le scale per arrivare in giardino. Un suono terribilmente familiare giunge alle mie orecchie, provocandomi nuovamente disgusto. La melodia dei Leithien... non le bastava indossare quei colori mancando di rispetto a mio padre, doveva completare il tutto anche con questa orrenda esibizione!
Accelero il passo per raggiungerli, voglio essere accanto a mio fratello in questo momento.
D'un tratto la melodia finisce, provocandomi un sospiro di sollievo, finalmente.
Scorgo una figura possente in nero e viola nei pressi della sala da pranzo, deve essere Lord Tywin.
Poi vi volto verso la fontana, verso la statua raffigurante mia madre, e vedo finalmente il mio adorato fratello.
<<
Bentornato a casa, fratello caro>> gli dico, avvicinandomi di più a lui.
Cerco di essere discreta, anche se quello che vorrei è gettargli le braccia al collo, ma non è questo né il luogo né il momento adatto. Ci sono troppe persone ad osservare.
Il cuore mi scoppia di gioia, e credo che dal mio viso lui possa già percepire esattamente ciò che provo senza dimostrazioni plateali. Finalmente sei qui con me, fratello mio. Ho tanto di cui parlarti.