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  1. #441
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Come prevedibile, la risposta del Lord non consiste in parole dolci e tenere rassicurazioni. Conferma di essere totalmente estraneo al tradimento del figlio, e cosa possiamo fare se non credergli? Non si discute la parola del Gran Maestro. Ma qualcosa mi dice che non sta mentendo: l'odio che esprime è quasi palpabile, sembra che in un certo senso si mischi con la sua aura di tenebra... è una sensazione difficile da descrivere, che forse solo uno stregone può veramente cogliere. Scuoto leggermente la testa: messo in ridicolo? Non mi pare, ci siamo fatti valere, la sconfitta è stato solo un caso dettato dalla cattiva sorte. Gli unici inetti, su quel campo di battaglia, sono stati i ribelli. Ma non lo dirò ad alta voce, ovviamente: ci tengo alla mia lingua.

    Piuttosto, come avete fatto a non rendervi conto della sua assenza tra le vostre file? Un intervento tempestivo avrebbe potuto ribaltare le sorti di Amaranthis. Questa è... una domanda a cui non avevo pensato. Noto che mi rivolge uno sguardo: tento di sostenerlo ma alla fine abbasso gli occhi. È impressionante, nessuno mi ha mai messo così a disagio, pensavo che sarei riuscito a controllarmi con più esperienza alle spalle e invece sto reagendo esattamente come quando ero un ragazzino e lo vedevo conversare con mio padre.

    Cassandra prende improvvisamente la parola. Stupida, stupida Cassandra! Perché devi sempre esporti? Non imparerai mai a stare zitta? Questo suo vittimismo mi fa adirare, possibile che non si renda conto che non merita questo trattamento? Non riesco a stare zitto, ci provo ma non ce la faccio. <<Cassandra è troppo dura con se stessa>>. Ecco, l'ho detto. Ormai non posso fermarmi. Alzo lo sguardo, che avevo ancora fisso in terra, e mi sforzo di reggere il confronto con lord Tywin. Lo guardo fiero negli occhi, ignorando il timore che cresce dentro di me. <<Aiden Urthadar, Lord delle Tempeste, Signore di Castello del Tuono>>. È strano pronunciare i miei titoli in questo modo, davanti a questa gente. Sono solito farlo solo in presenza di dignitari. <<La sconfitta non è di certo imputabile a lei. Ero in campo anche io e posso assicurarvi che abbiamo combattuto degnamente, difendendo con orgoglio lo stendardo per cui combattiamo>>. Non cito volutamente a chi appartiene questo stendardo. Raeghar, o Leithien? Scegliete voi, mio signore. <<I ribelli sono stati annientati nelle prime fasi dello scontro. E non ho scelto un verbo a caso, mio signore: "annientati" esprime perfettamente le condizioni con cui sono stati rimandati nel lurido buco da cui provengono. Penso che uno dei due non sia nemmeno arrivato vivo a casa>>. Mi riferisco alla donna, non al fratello di Cassandra: lei era decisamente conciata male. Un lieve ghigno compare sulle mie labbra. <<Il nostro è stato un errore di strategia. Ci siamo concentrati solo su una fazione, lasciando campo libero all'altra. Un piccolo errore, causato dalla foga dello scontro, ma come ben sapete anche la più insignificante mancanza può decidere le sorti di una battaglia. Se a ciò uniamo la presenza di vostro figlio nelle fila nemiche, un guerriero in cui scorre il vostro sangue, una tale equazione non poteva che scaturire nella nostra sconfitta>>. Sposto ora lo sguardo sul viso di Lantis. <<Lo stendardo dell'ex Primo in quei territori è un'onta insopportabile, per tutti noi>>. Sento il mio cuore accelerare. Quanto mi costa pronunciare queste parole... userò la tua testa come portatisane. <<Ma per quanto questo evento ci abbia provato, posso affermare con sicurezza che ci è ben servito come lezione. Ora siamo più forti, più furbi: i nostri compagni non commetteranno lo stesso errore, mentre i reietti di Kalisi si adageranno sugli allori, sicuri della loro fantomatica superiorità>>. Mentre parlo prendo posto di fianco a Lumen. Confido nel suo supporto, dovessero le mie parole adirare suo zio o il reggente. Ma non credo: ho semplicemente esposto la mia analisi oggettiva della battaglia, da bravo comandante quale sono.

    Per tutta la durata del mio monologo non ho degnato di uno sguardo Cassandra. Non sono ancora pronto ad affrontare i suoi occhi di ghiaccio, non dopo quello che è successo in infermeria.
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  2. #442
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Lord Tywin Leithien

    Esiste qualcosa che possa rendere meno noioso questo teatrino? Ho cose importanti da discutere con il Principe e la Regale Sorella, inizio quasi a spazientirmi, ma, a quanto pare, dovrò intrattenermi ancora nel discutere della guerra, della prima battaglia e disfatta, per quel che m’importa potevano tutti morire trafiggendosi a vicenda, non lottano per la mia casata, sono solo dei parassiti come coloro che rappresentano, i Raeghar. Piccoli inetti senza spina dorsale, stanno tutti ad evitare il mio sguardo, come un fossero un cane che ha pisciato nel posto sbagliato ed ora si becca la ramanzina dal padrone. A prendere la parola è proprio lei, la donna che indossa l’armatura, le mie supposizioni erano corrette: è Il Comandante destituito da Lumen in favore di Urthadar. Pensava… da quando questo genere di donna pensa? Vorrei proprio conoscere questo De Lagun, ha lasciato che sua figlia si schierasse per un esercito, al posto di maritare un nobile, una donna che si rispetti non scende in campo, non si sporca le mani di sangue, piuttosto trama e cospira alle spalle dell’uomo che farà mattanza dei propri nemici, oppure apre le cosce ed accoglie il seme per una nuova progenie. Tuttavia… devo ammettere che il suo ragionamento non è del tutto sbagliato, il posto di mio figlio è accanto a me, al Castello Nero… dubito che Ryuk sia a conoscenza di ciò che è accaduto in questi giorni alla barriera, provvederò a far pesare anche questo sulla sua coscienza, ammesso che ne abbia una, ne dubito fortemente. “Un germe…” ripeto osservandola, è questo quello che si pensa di lui… un piccolo microbo fastidioso con un nome altisonante, beh cambieranno idea, quando lo costringerò a ponderare sui suoi misfatti e se ciò non accadrà, ho sempre i miei metodi più che persuasivi. Asserisce di aver accettato di buon grado la sua sostituzione al grado di Comandante, come se ci fosse stata possibilità di scelta. Non replico, ha già detto tutto da sola. In suo favore interviene anche il diamante grezzo, è fiero… mi guarda negl’occhi, potrebbe piacermi questa spavalderia. I Ribelli hanno avuto la peggio, probabilmente ora si ritrovano un cadavere da smaltire, aggiunge che questa sconfitta è servita a temprarli, renderli più forti… magari è così, magari sono solo parole di un buon oratore, per ora vedo solo un branco di poppanti col latte alla bocca, ma... voglio dar loro una possibilità, potrebbero farmi cambiare idea, dopotutto non sono famoso per parlare a vanvera, quindi mi evito inutili ed ulteriori disquisizioni in merito la faccenda. La mia mano destra è sul tavolo e le dita picchiettano sulla superficie di legno di questo insulso tavolo “Capisco, allora resterò nell’attesa di vedere le teste di Kalisi ed il capo dei ribelli, appesi al muro come fossero trofei, Comandante... al più presto” Sostengo lo sguardo del giovane, voglio vedere quanto riesce a resistere, ma nel frattempo mi rivolgo alla principessa “E voi… cosa ne pensate di tutta questa faccenda, Lady Raeghar?”

  3. #443
    Moderatrice L'avatar di serenarcc
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Mio fratello mi guarda per qualche secondo in silenzio, palesemente colpito. Sono sicura di essere riuscita nel mio intento, allietando il suo ritorno e stemperando la pessima accoglienza della Regina.
    "Mi siete mancata indicibilmente, sorella e ora non ho intenzione di lasciarvi più qui da sola" mi dice, sorridendomi.



    Ricambio il sorriso, riconoscente per l'amore che vedo nei suoi occhi. Mi invita a raggiungere la sala, dove gli altri ci staranno aspettando, poi avvicinandosi mi sussurra "Non essere troppo amichevole con Lord Tywin. Vorrei che tu gli stessi lontano il più possibile. Lo avrai di fronte a tavola, perchè ti siederai alla mia destra e lui alla mia sinistra... cerca di volgere il tuo sguardo altrove"



    Rispondo con un cenno della testa alla sua richiesta, seguendolo in silenzio verso l'interno della sala, dove egli presenta a tutti gli alleati il Lord al suo fianco.



    Non deve essere poi così difficile soddisfare la richiesta di mio fratello, non avendo mai avuto molto a che fare con Lord Tywin.
    Prendo posto in silenzio alla sua destra, come mi aveva chiesto, continuando ad ascoltare attentamente le sue parole. La sua voce è grave, seria... l'argomento della riunione deve essere molto importante, lo sento.
    Nell'aria è percepibile l'aura oscura che circonda quell'uomo, di cui cerco di non incrociare lo sguardo, mantenendolo fisso su mio fratello. Sento il cuore battere un pò più veloce del normale e provo una leggera agitazione, ma respiro lentamente, mantenendo così totale autocontrollo.
    Il discorso si sposta nei minuti successivi dal tradimento di Ryuk Leithien alla battaglia ad Amaranthis. Si cercano colpevoli, si fanno supposizioni, si scaricano responsabilità.
    Dopo il Lord, intervengono anche Cassandra e Sir Aiden, spiegando il loro punto di vista, davanti allo sguardo impassibile del Lord che non mostra alcuna minima reazione alle loro parole, nè a quelle di Lantis.
    “Capisco, allora resterò nell’attesa di vedere le teste di Kalisi ed il capo dei ribelli, appesi al muro come fossero trofei, Comandante... al più presto” è la sua unica risposta, che mi gela il sangue e mi spinge inevitabilmente a voltarmi verso di lui.
    Rimango in silenzio senza mostrare alcuna reazione, non posso certo contraddirlo, e torno a volgere altrove lo sguardo quando la sua voce insiste verso di me: “E voi… cosa ne pensate di tutta questa faccenda, Lady Raeghar?”



    Sussulto nell'udire le sue parole, stringendomi per un secondo nelle spalle, chiede davvero a me?
    <<Domante a me, Lord Tywin?>> rispondo, pacata, stringendo a pugno le mani sotto al tavolo



    <<Beh, in verità so molto poco di strategie belliche o di cosa significhi combattere in un vero scontro. Sono ben addestrata questo è vero, ma...>> lo guardo di sottecchi per un istante prima di continuare <<...temo riferirei solo ipotesi senza alcun fondamento e di effimero contributo, data la mia inesperienza rispetto alla Vostra. Quello che so è che conosco la tempra dei soldati di Dohaeris, e non metterei mai in dubbio il valore che hanno dimostrato in campo. Tuttavia...c'è da capire dove abbiamo sbagliato, questo è indubbio. Abbiamo parlato a lungo della battaglia e confrontato le nostre idee...siamo tutti più coscienti ora di cosa ci aspetta, e siamo preparati. Ovviamente, mio Lord, anche io più di chiunque altro>> concludo infine, continuando a guardarlo per qualche secondo per poi...sorridergli, se si volterà nella mia direzione, abbassando in seguito lo sguardo.


  4. #444
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth


    Ed eccomi dunque vicino a Tywin Leithien. La soggezione che l’uomo mi trasmette con la sola presenza è assurda: le descrizioni di mio nonno non sono nulla, è molto peggio dover condividere lo stesso tavolo con il gran maestro degli stregoni. Lo osservo senza però guardarlo negli occhi; sarebbe una pessima mossa, un gesto al pari di una sfida che sono cosciente di perdere in partenza. Ad occhio e croce avrà almeno una quarantina d’anni più di me, ma il viso scarno accentua i lineamenti rendendolo più vecchio. Se ne sta in silenzio, con la sua espressione imperturbabile, e ci osserva… ci studia: come un leone che valuta quale preda attaccare per prima. Serro d’istinto la mano sul ginocchio quando lo sguardo si posa su di me: l’odore di paura mi impregna le narici mentre gli occhi chiari e sottili mi fissano con una ferocia disarmante. Mi tranquillizzo solo nell’istante in cui passa oltre… Ottimo. Devo solo continuare a mantenere un basso profilo. Il Principe Lantis prende la parola e dichiarandosi a conoscenza degli ultimi avvenimenti ci introduce al Lord. Continua poi palesandoci una nota di dispiacere per la sconfitta subita ad Amaranthis, calcando il disonore che comporta il vessillo di Drako Kalisi per noi reali. Alla conclusione del discorso pone la domanda che da ieri è divenuta l’oggetto di conversazione dei presenti: <<Lord Tywin, voi conoscevate le intenzioni di vostro figlio? Essendo l'erede della vostra casata, il suo schieramento mi preoccupa non poco>>.




    Il momento della verità. E’ il Lord stesso a rispondere, mostrando una calma ed imperturbabilità agghiacciante, nonostante l’argomento sia proprio suo figlio: il sangue del suo sangue. <<Se avessi conosciuto le intenzioni di mio figlio, credetemi, a quest’ora avrebbe perso l’utilizzo di entrambe le gambe e non avrebbe di certo messo in ridicolo le vostre truppe>>, volta lo sguardo verso il principe Lantis, <<Piuttosto, come avete fatto a non rendervi conto della sua assenza tra le vostre file? Un intervento tempestivo avrebbe potuto ribaltare le sorti di Amaranthis>>, quando conclude torna su di noi.



    Un velo di arroganza mi appare soppesando le sue parole. Sto cercando di dare un significato all'assenza di espressività chiedendomi se sia realmente solo questo ciò che ha da domandare. A placare il mio dubbio basterebbe anche un minimo di fastidio: è come se di suo figlio non gli importi affatto... E’ De Lagun ad interrompere il silenzio; sembra essersi ripresa dall'esperienza con la regina e non posso che esserne sollevato, ma, appena vi sarà la possibilità tenterò di chiederle spiegazioni al riguardo: mal che mi vada sarà un altro colpo nei gioielli di famiglia. L'ex comandante si addossa - ingiustamente - la colpa per la sconfitta. Espone poi un quadro completo della situazione, chiarendo con una motivazione plausibile il dubbio di Lord Tywin: attribuendo l’assenza del figlio ad un aiuto con la battaglia alla barriera non ha pensato che potesse essersi schierato dalla parte del nemico… L’unico commento che proferisce Lord Tywin in merito è: <<Un germe…>>.



    Ma come? E' suo figlio...! Inarco involontariamente il sopracciglio destro: non che mio nonno abbia commenti migliori per me, ma perlomeno so che vaccate o meno ho sempre il suo appoggio... Mi ha sempre difeso. Per fortuna in favore di De Lagun interviene prontamente Sir Urthadar. Esattamente come con la septa spiega con risolutezza lo svolgimento della battaglia, gli errori strategici compiuti, parla perfino della ribelle gravemente ferita e sottolinea come la nostra sconfitta in realtà ci sia solo servita da lezione per le future battaglie. Per la prima volta in vita mia non posso che concordare con Sir Urthadar.


    <<Capisco, allora resterò nell’attesa di vedere le teste di Kalisi ed il capo dei ribelli, appesi al muro come fossero trofei, Comandante... al più presto>>, osservo le sue dita picchiettare sulla superficie del tavolo.




    Che sia nervoso? O forse impaziente? Di norma quando non si riesce a star fermi e perché si ha qualcosa di più interessante da dire, o da fare. Io ad esempio ho il vizio di sospirare quando sento di dover dire qualcosa ma purtroppo mi tocca tacere... Con la coda dell’occhio scruto in volto il Lord e noto che l’attenzione è ferma su Sir Urthadar. <<E voi… cosa ne pensate di tutta questa faccenda, Lady Raeghar?>>, chiede d'un tratto. La principessa noto che si ritrova nella mia medesima condizione. La capisco. Non è affatto facile per noi maghi dover condividere gli stessi spazi con uno stregone del suo calibro... La fanciulla si assicura che si stia rivolgendo effettivamente a lei. Vorrei sospirare ma resisto alla tentazione: Principessa, ma cosa mi combinate? Salvo il tentennamento iniziale però direi che la risposta data è buona: <<Beh, in verità so molto poco di strategie belliche o di cosa significhi combattere in un vero scontro. Sono ben addestrata questo è vero, ma temo riferirei solo ipotesi senza alcun fondamento e di effimero contributo, data la mia inesperienza rispetto alla Vostra. Quello che so è che conosco la tempra dei soldati di Dohaeris, e non metterei mai in dubbio il valore che hanno dimostrato in campo. Tuttavia...c'è da capire dove abbiamo sbagliato, questo è indubbio. Abbiamo parlato a lungo della battaglia e confrontato le nostre idee...siamo tutti più coscienti ora di cosa ci aspetta, e siamo preparati. Ovviamente, mio Lord, anche io più di chiunque altro>>. Riporto lo sguardo verso il basso e, continuo ad ascoltare i vari interventi, ponendo stavolta più attenzione ai dettagli piuttosto che le parole:sento che c’è qualcosa che mi sfugge, ma purtroppo non capisco cosa.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 1st February 2015 alle 16:10



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

  5. #445
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Come volevasi dimostrare, Lord Tywin non perde tempo, facendo capire subito (sempre se il resto dei presenti ci abbia fatto caso), che non gli importa un fico secco degli effetti che ha causato il tradimento del figlio, perchè tanto alla fine ciò che avverrà sarà solo e soltanto il suo volere. Se Tywin decide che Ryuk tornerà col capo chino a casa, così sarà!



    Sbriga in due parole che non sapeva affatto delle intenzioni del figlio (per l'odio del cielo, Lantis, ma una domanda più intelligente?) per poi far cascare la colpa proprio sull'inefficienza al comando del reggente e dei soldati presenti. Il discorso si è dunque spostato su di noi, sulla sconfitta, facendolo tornare in brevissimo tempo in una posizione di vantaggio.
    Sciocchi....tutti voi.
    I soldati ripetono come una pappardella quello che è accaduto in battaglia, farfugliando giustificazioni su giustificazioni: bravi, dategli quello che vuole.



    Posso comprendere la loro posizione, ma almeno sir Aiden, in quanto non ancora Comandante in quel momento, poteva salvarsi la faccia. Intraprendenza, la sua? Desiderio di farsi notare?



    Capisco, allora resterò nell'attesa di vedere le teste di Kalisi ed il capo dei ribelli, appesi al muro come fossero trofei, Comandante... al più presto
    Non gliene frega niente.
    E voi… cosa ne pensate di tutta questa faccenda, Lady Raeghar?” domanda serio alla principessa.
    Oh dei, siamo morti.
    <<Domante a me, Lord Tywin?>> risponde come destatasi da un principio di mummificazione.
    Roteo gli occhi all'insù, pregando che non mi faccia fare figuracce...andiamo lady Esperin, dimostrate un minimo di sangue Raeghar.
    La risposta, nella quale la ragazza cerca di farsi scrutatrice obiettiva della reale situazione, malcela la sua inquietudine...nelle sue parole c'è tutta l'inadeguatezza di Lantis al Comando Bellico.
    Ebbene si, Lord Tywin....nobildonne senza un minimo di esperienza in guerra.
    <<Tuttavia...c'è da capire dove abbiamo sbagliato, questo è indubbio. Abbiamo parlato a lungo della battaglia e confrontato le nostre idee...siamo tutti più coscienti ora di cosa ci aspetta, e siamo preparati. Ovviamente, mio Lord, anche io più di chiunque altro>>



    "Abbiamo parlato"? Ma se non fossi arrivata io avrebbero solo continuato ad ingozzarsi come maiali bisbigliandosi "La prossima andrà meglio, dai!"
    No vabbè....questo è troppo!
    Alzo nuovamente gli occhi al cielo:
    <<Bla.Bla.Bla.Bla. Mio Signore...>> dico guardandolo subito dopo in viso, su quegli occhi dorati che ancora non si sono posati su di me.
    Se ricambierà lo sguardo, non avrò problemi a sostenerlo: ne ho conosciuti di Gran Maestri nella mia vita, il timore che ho per loro è di forma reverenziale, e adoro i brividi che mi percorrono la schiena al pensare che potrebbe sbalzarmi da questa sedia per farmi volare oltre le montagne.
    <<....ecco cosa state ascoltando: aria fritta! A mio avviso è inutile discorrere di questo argomento. La sconfitta, intendo...la verità è che non sappiamo niente, se non informazioni su nemici che chissà quando riscenderanno in campo. Inetti, tutto qui. Inetti a destra, a sinistra e dietro il culo>>, dico riferendomi a tutti i soggetti immischiati in questa guerra, anche delle altre fazioni: <<...più una vecchia mummia!>> termino con un sorriso storto che mostra i denti marci, mentre mi indico con l'indice.
    Come tutti i miei allievi, sa che non mi esprimo esattamente con l'etichetta del galateo.
    <<Non metto in dubbio che i buoni propositi ci siano, ma con essi non si vince una guerra, e trovo sciocco il pensarlo. Credo sarebbe utile ad esempio...>> dico con una rapida occhiata al reggente, per poi tornare sugli occhi dorati del Leithien:
    <<...avere una lista di tutte le persone che hanno abbandonato il castello in questi giorni senza una motivazione esplicita, come di norma avviene. Ryuk se n'è andato e nessuno, a parte me, come può confermare Vostra nipote, si è domandato dove fosse. So della fuga di un membro della servitù, una ragazza molto abile nella lotta, e per quanto ne so, potrei trovarmela di fronte al prossimo campo di battaglia.>>



    Come può vedere, nemmeno Lady Lumen s'è preoccupata di controllare, nemmeno dopo che l'avevo allertata.
    Allargo le braccia con sguardo sornione vero il Lord delle Tempeste, cercando intesa:
    <<Come appunto vi dicevo....aria fritta.>>
    Una guerra cominciata per i capricci di tre bambini....quanto ti interessa veramente, mio Lord? Quando questo gioco comincerà a infastidire davvero i tuoi interessi?
    <<A di la di questi incresciosi eventi...approfitto per dirle che sono lieta di rivederla, e non mentirò...mi piacerebbe sapere il motivo che Vi ha portato a palazzo, se è mio agio di saperlo ovviamente! Perdonate una vecchia che ormai di ben poco si stupisce, se non della visita di una Gran Maestro al palazzo reale!>> termino infine ridacchiando appena.
    Spero che con questo avrò posto fine al discorso....sei qui perchè intendi fare qualcosa per tuo figlio, si o no, mio signore?
    Cosa vuoi dai Raeghar?
    Sai bene che non ti sto minacciando, non mi permetterei mai, ma sono sicura che muori dalla voglia di parlare di qualsiasi sia il motivo che ti porterà altri vantaggi, suvvia...vuoi farmi credere che hai mosso il tuo culo solo per passare a salutare la nipotina?
    Ryuk in fondo potevi mandare a farlo recuperare anche dall'alto del tuo trono di diamanti!
    Lantis...spero tu sia abbastanza intelligente da capire che ho riformulato la domanda per te, per ritornare al punto iniziale del discorso. Non farti schiacciare da lui.


  6. #446
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters



    Ovviamente Lord Tywin risponde negativamente alla domanda diretta di Lantis, c'era da aspettarselo. Non capisco cosa volesse ottenere il principe ponendogli questa domanda. Ora, qui.
    La voce del Gran Maestro è proprio come me l'aspettavo. Persino il movimento delle labbra dalle quali ancora non sono riuscita a staccare gli occhi.



    Piuttosto, come avete fatto a non rendervi conto della sua assenza tra le vostre file? Un intervento tempestivo avrebbe potuto ribaltare le sorti di Amaranthischiede il Lord in un secondo momento.
    Ancora una volta è l'ex comandante De Lagun a prendere coraggiosamente la parola assumendosi tutta la responsabilità, pensando che Ryuk stesse proprio con lui.
    Così coraggiosa e diretta da aggiungere anche: "[...] Nessuno del vostro casato ci ha avvisato sul fatto che le mie deduzioni fossero errate. Vi conosco di fama, mio signore, non avrei mai potuto immaginare che da cotanta magnificenza potesse nascere il germe della ribellione".
    Comincio seriamente ad ammirare questa donna, sincera e diretta... forse anche un po' troppo. Spero per lei che Tywin non si infuri, non sempre dire ciò che si pensa è una buona idea.



    “Un germe…” ripete lui, fissandola. Possibile che pensi ciò di suo figlio?
    A contribuire nelle giustificazioni della sconfitta si aggiunge sir Urthadar aggiungendo ulteriori dettagli sulla battaglia che non avevo finora ascoltato: <<[...] Il nostro è stato un errore di strategia. Ci siamo concentrati solo su una fazione, lasciando campo libero all'altra. Un piccolo errore, causato dalla foga dello scontro, ma come ben sapete anche la più insignificante mancanza può decidere le sorti di una battaglia. Se a ciò uniamo la presenza di vostro figlio nelle fila nemiche, un guerriero in cui scorre il vostro sangue, una tale equazione non poteva che scaturire nella nostra sconfitta>>. Continuando guarda Lantis: <<Lo stendardo dell'ex Primo in quei territori è un'onta insopportabile, per tutti noi. Ma per quanto questo evento ci abbia provato, posso affermare con sicurezza che ci è ben servito come lezione. Ora siamo più forti, più furbi: i nostri compagni non commetteranno lo stesso errore, mentre i reietti di Kalisi si adageranno sugli allori, sicuri della loro fantomatica superiorità>>.
    Il nuovo comandante sembra fiero, sicuro di quello che dice tanto da accostarsi alla Regina forse in cerca di uno spalleggiamento. Chissà se le sue parole son sincere, chissà se alle sue parole corrisponde lo stesso stato emotivo. Sicuramente sta cercando di farsi piacere al nuovo ospite.
    Il mio sguardo poi non può che ricadere sulla septa e Lady Feralys, le prossime, almeno in teoria, a scendere in campo. Chissà se con una buona strategia potranno farcela.
    “Capisco, allora resterò nell’attesa di vedere le teste di Kalisi ed il capo dei ribelli, appesi al muro come fossero trofei, Comandante... al più presto” asserisce il Gran Maestro con gran delicatezza, mentre noto le sue dita picchiettare sul tavolo.
    Credo che l'argomento non sia proprio di suo gusto. Se fosse così, perchè non parlare? Perchè non dire platealmente il vero motivo che l'ha spinto qui alla Torre?
    Ad un tratto si volta verso Esperin chiedendole: “E voi… cosa ne pensate di tutta questa faccenda, Lady Raeghar?”.
    Osservo la principessa che sussulta sulla sua sedia.
    <<Tuttavia...c'è da capire dove abbiamo sbagliato, questo è indubbio. Abbiamo parlato a lungo della battaglia e confrontato le nostre idee...siamo tutti più coscienti ora di cosa ci aspetta, e siamo preparati. Ovviamente, mio Lord, anche io più di chiunque altro>>.



    Storco la bocca, pensando che abbia esagerato un pochino. In realtà penso che non ne abbiamo parlato a sufficienza e chi di noi qui si sente preparato a scendere in guerra? Credo solo i cavalieri.
    Abbiamo perso tempo a chiacchierare, a mangiare, bere thè, giocare...tutti presi nelle loro cose personali. Me compresa. Chi di noi si è seduto al tavolo e ha incitato gli altri a trovare una buona strategia? Forse solo una volta ci abbiamo provato, ma senza risolvere granchè.
    Allenarsi duramente non basta, qui bisogna agire di furbizia. E chissà se Lord Twyn può aiutarci in questo, chi meglio di lui? D'altronde è anche una sua battaglia, no?
    Ad interrompere i miei pensieri ci pensa la septa che col suo modo...originale, dice la sua.
    <<....Ecco cosa state ascoltando: aria fritta! A mio avviso è inutile discorrere di questo argomento. La sconfitta, intendo...la verità è che non sappiamo niente, se non informazioni su nemici che chissà quando riscenderanno in campo. Inetti, tutto qui. Inetti a destra, a sinistra e dietro il culo...più una vecchia mummia!>> fa, indicandosi alla fine della frase.
    <<Non metto in dubbio che i buoni propositi ci siano, ma con essi non si vince una guerra, e trovo sciocco il pensarlo. Credo sarebbe utile ad esempio...>>. Buoni propositi ci sono sì, ma forse non da parte di tutti, penso voltandomi verso Lady Feralys.
    <<...avere una lista di tutte le persone che hanno abbandonato il castello in questi giorni senza una motivazione esplicita, come di norma avviene. Ryuk se n'è andato e nessuno, a parte me, come può confermare Vostra nipote, si è domandato dove fosse. So della fuga di un membro della servitù, una ragazza molto abile nella lotta, e per quanto ne so, potrei trovarmela di fronte al prossimo campo di battaglia.Come appunto vi dicevo....aria fritta.>>



    Storco la bocca, di nuovo. Sarà veramente fattibile questo? Fare un elenco di tutte le persone che lavorano qui di cui la maggior parte dei presenti non sa o non ricorda neanche il nome? Povera gente che non conta nulla per loro? Per quanto mi riguarda potrebbero essere scappati soprattutto per il modo in cui sono trattati ...e proprio dalla septa, tanto per fare un nome. Chi li biasimerebbe?
    Credo si possa fare solo per i disertori, ex cavalieri fuggiti ben conosciuti dai tre che sono qui presenti. <<A di la di questi incresciosi eventi...approfitto per dirle che sono lieta di rivederla, e non mentirò...mi piacerebbe sapere il motivo che Vi ha portato a palazzo, se è mio agio di saperlo ovviamente! Perdonate una vecchia che ormai di ben poco si stupisce, se non della visita di un Gran Maestro al palazzo reale!>>. Ecco, è arrivata al punto. Spero che Tywin sia sincero e che ci dica il vero motivo che l'ha portato alla Torre, sono troppo curiosa e non posso aspettare ancora.
    Ultima modifica di scarygirl; 23rd January 2015 alle 22:23


  7. #447
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth


    L’idea della septa in merito alla lista nomi è buona, ma... Chi ci assicura che le altre fazioni non abbiano alleati “esterni”? Nelle guerre civili il punto cruciale è il malcontento generale, perché non tutti appoggiano le scelte del Principe Lantis, non tutti comprendono che come futuro Re debba dare una chiara dimostrazione di forza e di capacità di reagire, e che, purtroppo, non sempre il giusto corrisponde a buono… Proprio per questo non sarei affatto sorpreso di scontrarmi con combattenti senza alcun titolo. Il nostro nemico ormai potrebbe essere chiunque: dal semplice contadino armato di forca, al mercenario o guerriero in cerca d'oro, fama e soprattutto titoli: i privilegi che un semplice “Sir” ti arreca prima del tuo nome fanno gola a molti… Ma le guerre, d’altro canto, sono ben cosciente che richiedano uomini e denaro, ed i Leithien sono rinomati proprio per la loro ricchezza. Alla fine del discorso è proprio l’anziana a porre la domanda cruciale: cosa ci fa qui Lord Tywin Leithien?


    Non so se la sua domanda sia voluta ma ora mi appare chiaro il dettaglio che mi sfuggiva. Come ha ben detto in mattinata De Lagun al gran maestro non piace perdere tempo e, dunque, visto che per il figlio ha dato una chiara dimostrazione di disinteresse, la ragione potrebbe essere proprio la posizione dei Leithien come alleati in questa guerra… Conscio ormai che la mia soggezione sia completamente inappropriata mi faccio coraggio ed a mia volta fisso con lo sguardo gli occhi del Lord. Come il Principe. Come il cavaliere senza paura e senza macchia che dovrei essere.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 1st February 2015 alle 15:37



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

  8. #448
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Gildas Demonar

    L’aria nella stanza comincia a farsi più pesante del previsto, e di certo non a causa dell’aroma di piedi della septa. I passi di tutti gli ospiti della torre si affrettano uno dietro l’altro per raggiungere i propri posti quando alle mie orecchie arriva la voce imponente del principe Lantis. È sempre stato un personaggio interessante, ho sempre sentito mamma durante le sue adorazioni mentre sperava che io venissi accettato alla loro corte reale. Ora siete contenta madre? «Signori e Dame, è un ben lieto evento potervi rivedere ancora tutti sani e salvi. Sono costernato per la sconfitta ad Amaranthis, ma Taras mi ha inviato un rapporto dettagliato su quanto è successo... sono aggiornato di tutto, anche delle ultime novità circa il cambio di Comando. La Regina avrà avuto i suoi buoni motivi, ma ovviamente Sir Urthadar dovrà dimostrare sul campo la validità del suo agire. Prima di passare alla prossima battaglia, v'è necessità di affrontare due questioni: l'arrivo di Lord Tywin e il chiarire la situazione di Ryuk Leithien nelle file dei reietti. Forse, qualcuno di voi non aveva mai incontrato di persona il venerabile Gran Maestro dell'Ordine degli Stregoni, Lord Tywin Leithien, Dominatore dell'Uragano e Signore di Adamantem» che notizia interessante, quindi è stata la bionda regina a spodestare Cassandra dal suo posto di comando. Chissà cosa frulla nella testa di quella donna. Devo scoprirlo. Dopo aver espresso il suo parere sulla battaglia persa, Lantis rivolge una domanda sul figlio del Lord, oh, interessante. Questa mi è totalmente nuova. Spero solo che Leithien non decida di farci arrosto tutti ora come stiamo. D’un tratto sento il suo sguardo su di me, ho ancora il capo chino ma sento, avverto la sua presenza sulle mie spalle. Mi sta fissando. Mi sta fissando. Ho paura, non voglio alzare gli occhi. Padre, questo è per voi, spero siate finalmente fiero di me. Poi, d’un tratto la voce del Gran Maestro si palesa a tutti «Se avessi conosciuto le intenzioni di mio figlio, credetemi, a quest’ora avrebbe perso l’utilizzo di entrambe le gambe e non avrebbe di certo messo in ridicolo le vostre truppe. Piuttosto, come avete fatto a non rendervi conto della sua assenza tra le vostre file? Un intervento tempestivo avrebbe potuto ribaltare le sorti di Amaranthis», avverto i tremiti. Una sorta di angoscia che lentamente si fa strada attraverso le mie viscere fino a manifestarsi in brividi di freddo che corrono lungo tutta la schiena, le leggende sono vere. Alzo lo sguardo notando gli occhi di Lady Feralys puntati su di me. Le sorrido facendole un rapido cenno del capo ma il momento viene interrotto da Cassandra la quale prende su di se tutte le colpe della disfatta. Questa donna mi sorprende, ma sarà davvero così coraggiosa come dice? «Cassandra è troppo dura con se stessa» è il comandante Aiden a parlare, a quanto pare i ribelli hanno avuto la peggio in questa battaglia. Peccato, avrei tanto voluto conoscere il loro capo, Efrem, dicono che sia un uomo pieno di sorprese e poi, avrei voluto saggiare personalmente la sua forza. Così, giusto per schiacciare la sua testa sotto il peso della mia scarpa col solo suono della sua voce che viene coperta dal tintinnio del campanellino che porto sopra di essa. Nel frattempo il principe, il Lord e la principessa prendono posto al tavolo seguiti dalla septa che si siede accanto alla principessa «Capisco, allora resterò nell’attesa di vedere le teste di Kalisi ed il capo dei ribelli, appesi al muro come fossero trofei, Comandante... al più presto» che idea magnifica. Altri addobbi per i giardini del castello. Spero solo di assistere al momento in cui verranno appese. Poi rivolge una domanda alla principessa, che nel frattempo è rimasta in silenzio turbata dalla presenza del Lord. Sussulta e per un attimo vedo la sua sedia traballare «Beh, in verità so molto poco di strategie belliche o di cosa significhi combattere in un vero scontro. Sono ben addestrata questo è vero, ma temo riferirei solo ipotesi senza alcun fondamento e di effimero contributo, data la mia inesperienza rispetto alla Vostra. Quello che so è che conosco la tempra dei soldati di Dohaeris, e non metterei mai in dubbio il valore che hanno dimostrato in campo. Tuttavia...c'è da capire dove abbiamo sbagliato, questo è indubbio. Abbiamo parlato a lungo della battaglia e confrontato le nostre idee...siamo tutti più coscienti ora di cosa ci aspetta, e siamo preparati. Ovviamente, mio Lord, anche io più di chiunque altro» come volevasi dimostrare, la principessa è buona solo a ricamare. Spero solo che in battaglia sappia almeno reggere una qualsiasi arma, anche se credo che quella più adatta a lei sia solo una limetta per unghie. Prendo posizione accanto alla septa che nel frattempo prende a parlare col suo tono canzonatorio, mi massaggio la testa scoprendo un bozzo piuttosto evidente proprio in mezzo ai capelli. Però, la vecchia sa colpire bene quando vuole. «Bla.Bla.Bla.Bla. Mio Signore...» la guardo incredulo ma con un lieve sorriso sulle labbra. «…ecco cosa state ascoltando: aria fritta! A mio avviso è inutile discorrere di questo argomento. La sconfitta, intendo...la verità è che non sappiamo niente, se non informazioni su nemici che chissà quando riscenderanno in campo. Inetti, tutto qui. Inetti a destra, a sinistra e dietro il culo ...più una vecchia mummia!» continua indicando se stessa e rivolgendo un sorriso al Gran Maestro. Dei, quanto adoro la sua caparbietà, il suo coraggio davanti ad un uomo così imponente. «Non metto in dubbio che i buoni propositi ci siano, ma con essi non si vince una guerra, e trovo sciocco il pensarlo. Credo sarebbe utile ad esempio... avere una lista di tutte le persone che hanno abbandonato il castello in questi giorni senza una motivazione esplicita, come di norma avviene. Ryuk se n'è andato e nessuno, a parte me, come può confermare Vostra nipote, si è domandato dove fosse. So della fuga di un membro della servitù, una ragazza molto abile nella lotta, e per quanto ne so, potrei trovarmela di fronte al prossimo campo di battaglia.» guardo di sfuggita la regina come a cercare una sua reazione prima di tornare con gli occhi sulla vecchia la quale rivolge i suoi omaggi all’uomo prima di chiedergli il motivo di questa sua visita. Mi tormento le mani da sotto il tavolo, non riesco a sostenere lo sguardo di Lord Tywin. Diamine. Perché sono così debole? Resto in silenzio. Voglio parlare, fare, mostrare al lord cosa sono capace di fare. Ma no. Sono paralizzato su questa sedia mentre cerco di non guardarlo. Stupido. Sono solo un grandissimo stupido…
    Ultima modifica di SimsKingdom; 22nd January 2015 alle 17:29

  9. #449
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Lord Tywin Leithien

    Sagace… vorrei poterlo dire! La principessa risponde con una serie di ovvietà, per di più si professa pronta per scendere in campo, è addestrata, certamente. Sarei curioso di assistere alla scelta dell’acconciatura per la battaglia o del tipo di smalto intonato allo scenario dove dovrà combattere. Se fossi incline all’ironia, credo che potrei palesare questo mio parere avanti a tutti i commensali, ma mi guaderò bene dal farlo, dopotutto non ho la minima intenzione di inimicarmela, ragion per cui, decido di lasciare lo sguardo incatenato al neo Comandante e dedicarlo alla soave Principessa. Sfoggia un sorriso, sua madre non sorrideva, almeno in circostanze simili, non lo avrebbe mai fatto, ma chi sono io… dopotutto, per smorzare quella espressione così fresca e gioviale, seppur palesemente sforzata, mi limito dunque ad inclinare la testa leggermente sulla sinistra, in segno di assenso: Tutto chiaro Lady Raeghar, non siete arguta come presupponevo. Il suo sguardo e sorriso durano poco, il tempo che la Septa s’intrometta, come suo solito fare. Diretta, concisa, irriverente… infila in dito dritto nella piaga e lo rigira con forza e diletto, è lei che coglie il punto della situazione con due semplici parole: Aria fritta. I suoi modi sono sempre discutibili, lo ammetto e non li condivido affatto, inizio a pensare che questa sua pecca si sia inesorabilmente riversata su mio figlio. Nessuno l’ha interpellata e sono certo che il quì presente Principe Reggente non sia entusiasta di questo sproloquio. Ma, ma… è inevitabile che io ne apprezzi il contenuto, piuttosto che la forma. “Il tempo muta gli animi, ma non il vostro, Veneranda Septa” Dovrei commentare ciò che ha appena asserito? Potrei crogiolarmi anche io, osservando il sangue che fuoriesce a frotte dalla piaga, dove ha appena infilato la sua putrida unghia marcescente, ma neanche questa volta è il caso, dei palesi apprezzamenti potrebbero non giovarmi agli occhi di Lantis ed io necessito la sua più totale attenzione e riverenza, non devo fornirgli alcun appiglio al quale aggrapparsi per darmi contro, possa anche trattarsi di una emerita baggianata. La successiva domanda arriva tempestiva, ero giusto sul punto di approfittare delle sue precedenti parole, per introdurre un discorso, il quale verrà discusso come si deve con solo la presenza di Lantis e della sua amata Sorella. Mi viene spontaneo assottigliare lo sguardo mentre osservo la Septa, me l’ha servito su di un piatto d’argento. “Il motivo principale è per sollecitare un lieto evento, unire le casate dei Raeghar e dei Leithien, come è già avvenuto con mia nipote ed il Sovrano, ma questa volta trattasi di mio Figlio in persona e come potete ben immaginare, il suo disertare ritarda solo l’evento” mi volto verso il Reggente “Ma… ne discuteremo meglio in privata sede, non è vero, Principe Lantis?” Asserisco noncurante della eventuale reazione di Lady Esperin, non ha voce in capitolo. Ritorno alla Septa, questa volta con un sorriso accennato “Trattasi pur sempre di una questione delicata e di famiglia, mi comprendente certamente.” Lumen… non è stata in grado di farsi ingravidare ed ora il Re è agonizzante, pronto alla fossa, Lantis non scioglierebbe tanto facilmente la promessa con l’erede dei Waters, per sposare egli stesso mia nipote, è un’alleanza che gli fa gola, quindi perché non prendere due piccioni con una fava? Per amore verso la sorella? Non lo giudico così stolto da rovinarsi con le sue stesse mani per un sentimento così sopravvalutato.

  10. #450
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Il tempo muta gli animi, ma non il vostro, Veneranda Septa” mi risponde il Lord senza espressione alcuna allo sproloquio.



    <<Lo spero bene, mio Signore.>> sogghigno soddisfatta. Il concetto di "tempo", per me, è certamente questione relativa.
    Credo d'aver smosso il suo interesse, perchè mi da una risposta che, conoscendolo, posso ritenere completa:



    Il motivo principale è per sollecitare un lieto evento, unire le casate dei Raeghar e dei Leithien, come è già avvenuto con mia nipote ed il Sovrano, ma questa volta trattasi di mio Figlio in persona e come potete ben immaginare, il suo disertare ritarda solo l’evento. Ma… ne discuteremo meglio in privata sede, non è vero, Principe Lantis?
    Alzo un sopracciglio, per poi espirare di sorpresa: Raeghar e Leithien....suo figlio.....la principessa!



    Mi volto di scatto verso di lei, per poi tornare velocemente con gli occhi al Lord, che ha rivolto la sua domanda in direzione del reggente.
    Vorrei....vorrei.....scoppiare a ridere! Che destino vi riservano, questi uomini, mia aggraziata signorinella! Spero solo che nel frattempo non commetta qualche solita sciocchezza....l'ho preparata anche a questo.
    Ecco quale era dunque il motivo: indubbiamente la nipote è ormai diventata un peso con Lantis promesso a Lady Alinor, dunque serve una seconda alleanza che leghi la sua famiglia a quella regnante....come ho fatto a non pensarci!



    Oh, Tywin.....vecchio volpone!
    Il Lord si volta nuovamente in mia direzione: mi sorride appena, impercettibilmente....ah, ma io ho capito perfettamente, mio Signore.
    Trattasi pur sempre di una questione delicata e di famiglia, mi comprendente certamente.
    Chino il capo, accondiscendente:
    <<Oh, ci mancherebbe, mio Lord, certo che comprendo! E sono felice che si tratti...>> dico assottigliando il tono di voce:
    <<...di un tale lieto evento!>> termino guardandolo con maligna soddisfazione.
    Qui urge un mio intervento...al momento giusto, non ora, ovviamente.



 

 

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