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  1. #461
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    La discussione tra Lord Tywin e mia sorella rischia di divenire accesa: Esperin pare non voler mollare con lui, penso dipenda dal fatto che non accetti questo matrimonio. Un matrimonio che farò in modo di evitare, ma come farglielo comprendere? Inoltre, la sua ingenuità le fa eviscerare tutti gli insegnamenti di nostro padre, sul popolo, sulla bontà, sull'onore... su un sacco di cose vuote e senza senso in una monarchia come la nostra. Il popolo? Cosa può il popolo dinanzi la forza militare delle famiglie nobiliari? Per quanto l'odio e la rivalsa serpeggi sempre tra noi, sappiamo bene che dobbiamo restare uniti davanti al popolo, se vogliamo tenere i nostri privilegi. Per questo esiste un re: per coordinare, per garantire che nessuno si dimentichi questo contratto. Questo garantisce l'ordine, la sicurezza per tutti, anche per il popolo stesso. Altro che Luna, dei o sogni per bambini. E' questo il vero motivo per cui esistiamo. Ma mio padre non è mai stato di questo avviso: no, il Re è custode del popolo, della gente e i nobili servono per aiutarlo, sono i suoi bracci che accarezzano gentilmente la gente e la sostiene nei suoi affanni. Quella volta... ricordo bene di quella volta che abbiamo discusso...

    "E' necessario... non vorrei mai un Leithien vicino al trono, ma le guerre di confine sono costate troppi uomini e troppe ricchezze... abbiamo bisogno dei loro diamanti, se vogliamo proteggere il popolo" disse lui, il Re mio padre, seduto a quella tavola rotonda che tanto aveva desiderato. In una tavola rotonda non c'è un capotavola, si è tutti allo stesso livello. Odiavo quel tavolo.
    "Imparentarci con Tywin Leithien... è una cosa spregevole, Rickard... quell'uomo è un demone che cammina tra gli uomini, come lupo tra gli agnelli... non puoi davvero proiettare la sua ombra sul trono" replicò mia madre. Il volto era provato, il bel viso tirato, magro. A quella discussione presenziammo solo noi tre, insieme ai tre consiglieri del Re. Nemmeno il Primo Cavaliere fu presente.
    "Margarete, se avessi un'altra via, la percorrerei senza pormi nemmeno questa scelta... in fondo, la nipote di Lord Tywin ha fama di essere una fanciulla bella quanto elegante, a modo, ben istruita. La più stupenda tra le creature, mi raccontano... sono state queste le parole di Taras, giusto consigliere?" disse mio padre rivolgendosi a quel topo.
    La proposta di far maritare me con Lady Lumen Leithien era giunta, per mia madre, come un fulmine a ciel sereno. Ero molto giovane, spensierato, dedito alle taverne, ai compagni d'arme, alle donne e al buon vino. Anche a me sembrò una gabbia, quel legame così imminente. Taras sfilò dinanzi al tavolo, con la sua sottana di seta che mi ha sempre ricordato una baldracca da osteria, e porse a mio padre il ritratto della giovine. Indubbiamente, era la fanciulla più bella che io avessi mai visto. Prima di quel giorno della danza di Solumquae... i miei occhi non s'erano mai posati su donna più bella di Lumen.
    "Quindi insinuerai questa serpe bionda, marchiata dai Leithien nel cuore, nel talamo di nostro figlio e la sua prole sul trono di Dohaeris! Rickard, potrebbe essere anche una dea scesa sulla terra, mai sarò concorde con questa decisione" sentenziò mia madre, allontanando con disprezzo il ritratto da sè.
    Mio padre mi guardò serio, ero stato in silenzio per tutta la loro discussione. Mi chiese il mio parere. Sempre stato così, Re Rickard: il parere di tutti, la saggezza di tutti, la volontà di tutti.
    Risposi con la calma che mi ha sempre contraddistinto, nonostante il carattere allegro che mi accompagnava in quei giorni, che ora sembrano tanto lontani.
    "Fondamentalmente, concordo con mia madre la Regina. I Leithien sono topi da tenere lontano, nel loro castello di formaggio a rosicchiare diamanti... Lord Tywin è un uomo potente, dargli anche un potere dinastico mi sembra follia, padre... un'altra via per risolvere le nostre finanze sarebbe tassare il popolo, non vedo perchè mettere a rischio il nome dei Raeghar quando si può risolvere la questione così celermente" spiegai senza timore.
    Mio padre ha sempre apprezzato la sincerità; inoltre, la sua aura di Gran Maestro dei maghi non ti consentiva nemmeno di potergli mentire. La sua sola presenza poneva una grande calma, una grande tranquillità dell'anima.
    "Il popolo che tu vorresti tassare, Lantis... è composto da donne che hanno perso i mariti, i figli, i fratelli, i genitori per queste guerre di confine. Noi, forse, abbiamo perso delle ricchezze, ma siamo ancora qui a poterci parlare, posso ancora vedere sorridere i miei figli... quanti di loro, queste guerre, hanno spezzato via una cosa tanto importante? Quale ricchezza potrebbe mai compensare la perdita più grande? Io sono il loro Re, il loro custode, ho il compito di proteggere il mio popolo e per farlo, sono disposto a qualsiasi sacrificio. Perchè nessuna mia rinuncia o cedimento potrebbe essere grande e dolorosa quanto la loro" replicò guardandomi negli occhi, con il volto sicuro, lo sguardo fiero eppure anche dolce, di un genitore che sta impartendo un grande insegnamento.
    Fu così che i Leithien avanzarono i loro artigli sul trono. Il resto è storia: Re Rickard arrivò a sacrificare se stesso in questo matrimonio, anche se il fatto che Lumen non abbia avuto figli mi ha sempre fatto pensare che mio padre fosse riuscito a ingannare i Leithien. Un uomo buono, santo... ma non certo fesso. E in fondo, ho sempre saputo che era per garantire a me la successione, se non ha procreato altri eredi. Per garantire che Dohaeris non fosse preda di guerre dinastiche senza fine. Drako.. che tu sia maledetto, hai mandato all'aria la grande nobiltà del sacrificio di mio padre!

    Torno con lo sguardo su Esperin, tento di riprenderle la mano. Re Rickard brilla dei tuoi occhi, sorella.
    "Le parole di mia sorella non vengono certo dall'inesperienza, Lord Tywin, ma dalla luce di mio padre che brillerà sempre nel suo cuore. Di certo, l'inesperienza non gioca a suo favore, ma vi assicuro che anche quando avrà visto e vissuto la battaglia, ella non cambierà i suoi principi: se, dunque, ritenete un errore di giovinezza questa sua nobiltà d'animo... vi ricrederete... in fondo, è anche figlia della Regina Margarete... sapete quanto fosse testarda nelle sue idee... l'ammiravate per questo" o amate, vecchio porco claudicante. Ogni volta che posavate gli occhi su di lei, avevo l'istinto di infilzarvi con la spada trapassandovi il culo... Drako... quante volte mi hai trattenuto dal farlo? Maledetto, oggi sarei probabilmente morto e forse, sarei già in pace con gli dei e non avrei affrontato tutti i dolori che hanno distrutto la mia anima. Pensieri sciocchi: Esperin, Dohaeris... no, non potevo lasciarli in balia di quest'essere.
    "Ma Cavalieri, la battaglia di Solumquae è alle porte: vi congedo tutti, così da tornare ai vostri allenamenti e alle vostre faccende. Io, la Regina, Lord Tywin e Lady Esperin abbiamo da discorrere ancora" dico facendo segno a tutti di lasciare la stanza.
    Ma Lord Tywin mi ferma: "La sostanza è stata detta, vorrei discorrere da solo con Lady Esperin... potrò parlarle meglio di mio figlio e di ciò che l'aspetta".
    Lo guardo torvo... che cosa ha in mente? Sorrido rassicurante ad Esperin, stringendole ancora la mano per poi liberarla: "Certamente, Lord Tywin, so di lasciare mia sorella in buone mani". So che non le farà male, ma "buone mani" è di certo eccessivo. Spero che Esperin non faccia colpi di testa. Sono nervoso a sapere che saranno soli... che diavolo di intenzioni ha? Mi rivolgo così a Lady Feralys e alla septa: "Dunque posso dedicarmi alla preparazione della battaglia... raggiungiamo l'armeria, voglio assicurarmi di persona che tutto sia perfetto". Lumen ha già lasciato la sala con Sir Aiden... troppi Leithien con troppi fili da mantenere.

  2. #462
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    Il volere di una donna non è mai stato preso considerazione dalla notte dei tempi, certo ci sono sempre le eccezioni che fanno illudere la malcapitata di essere esente da certi tipi di giochi, ma poi inevitabilmente ci si scontra con la realtà.


    Io lo so, Lumen lo sa, persino Cassandra e la Waters lo sanno, l'unico modo che ha una donna per farsi ascoltare in questo mondo di uomini è la camera da letto. Non esiste altro luogo in cui veniamo considerate veri esseri umani, capaci di pensare, agire, parlare ... Fuori dalle nostre braccia e dal nostro grembo, i figli, i fratelli, i padri e i mariti, ritornano alle loro prove di forza, a trattarci come un peso o come una pedina di scambio.


    Ecco perchè la maggior parte di noi fa quello che fa, per tagliare i nodi e non essere più prigioniera. Non sempre si riesce, ma vale la pena provare!


    Esperin è stata cresciuta nella bambagia, nella convinzione che avrebbe sposato il grande amore e adesso eccola lì, piccola, sola e impaurita a fare la voce grossa. Il ritorno del fratello, che tanto adora e che non vedeva l'ora di riabbracciare, le ha portato in dono un bel fidanzamento con un uomo rozzo e crudele, a quanto pare. Sono contenta di non essere nei suoi panni, almeno per ora.


    Sono immersa in questi amari ragionamenti quando mi accorgo del suo sguardo su di me. I suoi occhi chiari e penetranti indugiano nei miei, il mio battito accelera e la mia saliva si azzera di colpo, tutto il resto svanisce. E' possibile provare ammirazione per un uomo e nello stesso tempo volere che il suo potere cada in pezzi?



    *aggiunte 5 foto


  3. #463
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters




    Lord Tywin deride platealmente la principessa. “Se mio figlio è una spia del nemico, e mi accerterò che lo sia realmente, non deve alcuna scusa all’ex Comandate. Cosa avrebbe dovuto fare? Stringerle la mano, sussurrarle all’orecchio di essere dalla stessa parte in un campo di battaglia? Quella ferita, della quale, presumo, non sia rimasta più alcuna traccia, ad osservar bene De Lagun, è servita per rendere il suo ruolo da doppiogiochista più incisivo. Non crede, Lady Esperin, che un comportamento diverso da parte di mio figlio, rinnegando la sua stessa fama di bestia da macello, avrebbe destato non pochi sospetti?”.
    Mi spiace ammetterlo, ma concordo con le sue parole. Se è veramente così, se Ryuk è veramente una nostra spia non dev'essere facile per lui fingersi uno di loro. Magari i suoi compagni attendevano proprio un atto del genere per potersi fidare ciecamente di lui. Qualcuno di loro suppongo sappia chi è suo padre.
    La principessa però ha subito da obiettare: <<Condivido in pieno il Vostro ragionamento, Lord Tywin, ed il mio è diretta conseguenza del Vostro. Perdonate la mia sfrontatezza, ma da come ci sono state riportate le vicende, ogni combattente aveva ampia scelta d'attacco, la fazione nemica non era solo la Nostra, ma anche quella dei Ribelli, altrettanto agguerrita e pericolosa per i Reietti. Immagino che i presenti in campo potranno confermare quanto dico>> fa, voltandosi verso Lady De Lagun e Sir Urthadar per poi tornare con lo sguardo su Tywin. <<Non ho mai affrontato una battaglia, ma conosco il caos che vi governa, e non posso credere che la direzione dell'attacco di ogni singolo combattente sia stata notata in un simile contesto o successivamente criticata. Non metto certamente in discussione la lealtà di vostro Figlio verso la Corona, confermata dalle parole della nostra Regina, ma temo possa essersi lasciato...prendere la mano, nella foga del momento. Mi è stato insegnato, Lord Tywin, che il favore del popolo è arduo da guadagnare, ma che con atti giusti un Re potrà sempre contare sulla fedeltà e sul rispetto di esso. Ry-...Lord Ryuk, dovrebbe chiedere scusa per la ferita inferta ad un nostro soldato, non della propria copertura, per riottenere la benevolenza dei propri compagni, che altrimenti potrebbero perdere fiducia in lui. Dette queste parole, mio Signore...so bene che ai Vostri occhi potrà solo sembrare il capriccio di una giovane inesperta, ma suppongo che, se Egli ha davvero agito come Voi giustamente ipotizzate, io credo non avrebbe remore a fare alla De Lagun le sue pubbliche scuse. Per concludere, anche se non doveste concordare con me, so bene quali sono i miei doveri e lungi da me porre il seme della discordia. Era giusto tuttavia che io lo dicessi, perchè è ciò che mi ha insegnato mio Padre‏>>.
    Il Gran Maestro la guarda quasi con tenerezza, come si osserva un infante alle prese coi suoi primi passi. E questo mi irrita non poco.
    La principessa sembra decisa quando lo guarda quasi con aria di sfida. Non so se il suo è uno sfogo per difendere Lady De Lagun o per il "lieto" annuncio del suo matrimonio combinato. Impuntarsi per delle scuse mi sembra un po' esagerato, è vero, ma io non ero presente al ritorno dell'ex comandante dalla battaglia, quindi non posso dire in che condizioni era dopo l'attacco di Ryuk e da quanto mi fa capire Esperin sembra esserci andato pesante.
    L'espressione di Tywin torna seriosa quando ribatte: “Avete molto fiato in quel corpo, per essere così minuta Lady Esperin. Noto che il Vostro animo è molto… nobile, ma con il buon carattere e gli ideali non si ottiene il rispetto dei soldati, le azioni di forza sono quelle che contano. Ha ottenuto più Vostro Fratello con quattro teste infilzate su delle picche, che vostro Padre in anni. Un Re va temuto, se i soldati ed il popolo hanno paura, nessuno si ribellerà mai, la pace è un atto di forza dunque. Per quanto riguarda mio figlio resto sulla mia decisione, non si scuserà per aver fatto il proprio dovere”.
    Mi volto verso Lantis, probabilmente in cerca di una conferma. "Quattro teste infilzate su delle picche"? Avevo notato in lui dopo i suoi discorsi iniziali una certe sete di sangue ma pensavo, forse sbagliando, fosse una reazione dovuta alla rabbia per essere stato tradito dal primo. Pensavo fossero parole, non fatti reali.
    "Un Re va temuto, se i soldati ed il popolo hanno paura, nessuno si ribellerà mai, la pace è un atto di forza dunque". Sono disguastata. Queste parole finali di Tywin mi infastidiscono. Mi infastidiscono così tanto che non ce la faccio proprio a starmene zitta. Non.ce.la.faccio.
    "Mi spiace dissentire con quanto ha appena sostenuto, Lord Tywin." esordisco a piena voce prima che la riunione finisca, cercando in tutti i modi di mantenere un'espressione rilassata.
    "Il primo compito di un buon re dovrebbe essere quello di pensare alla felicità del suo popolo. Dovrebbe assicurarsi di farlo stare bene. Solo così sarebbe rispettato e non ci sarebbero atti di ribellione. Stiamo parlando di persone, Lord Tywin, persone. Ha mai fatto un giro per le strade dei piccoli paesi? Avete visto la realtà in cui vive questa gente? Siete mai sceso dalla vostra comoda sedia del vostro grande castello per entrare nelle loro umili e malridotte case? Vi siete mai intrattenuti a parlare, a conversare con loro? Avrebbero molto da insegnarvi, mio lord." Il mio sguardo deciso si rivolge alla fine anche a Lantis. Questo vale anche per te, infilzatore di teste.
    "Vorrei ricordare anche che è proprio sotto la guida del Reggente che è nata la ribellione per cui stiamo lottando, e non sotto il regno del nostro amatissimo re. La paura per "quattro teste infilzate" potrebbe anche esserne la causa.
    Per quanto mi riguarda, ho intenzione di farmi temere solo in battaglia, dal mio avversario che preciso ucciderò solo che costretta, solo per difendere la mia vita. Non ho sete di sangue, ma ho accettato di difendere il mio regno, lo faccio solo per questo.
    ".
    Ultima modifica di scarygirl; 24th January 2015 alle 15:04 Motivo: aggiunto una frase dopo aver notato il precedente post di Lantis!


  4. #464
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Stringo ritmicamente la mano con lentezza, cercando di recuperare la funzionalità delle dita. Dei, che martirio per questa piccola stupida! Credo però d'essere riuscita a limitare i danni, a parte per l'infelice richiesta finale.
    Non è un male del tutto, però...che Lord Tywin veda il sangue di Rickard nei suoi occhi, e non solo una pulzella servizievole.



    Ora chiuderà la faccenda e non se ne parlerà più.
    Non crede, Lady Esperin, che un comportamento diverso da parte di mio figlio, rinnegando la sua stessa fama di bestia da macello, avrebbe destato non pochi sospetti?
    Di che ti sei sbagliata, principessa, e gli lascerai il ricordo di aver avuto il coraggio di parlargli guardandolo dritto in faccia.
    <<Condivido in pieno il Vostro ragionamento, Lord Tywin, ed il mio è diretta conseguenza del Vostro.>>
    C-c-che va farfugliando? Ma è idiota, è tarata di cervello!



    Tenta persino di spiegargli cosa succede in una battaglia....ma che le prende? Così peggiora la situazione, non è nella posizione di dirgli quelle stupidaggini.
    Le avevo detto di prendere IL BUONO di suo padre, non anche i difetti! Ma Rickard....Sua Maestà si che poteva permettersi di fare un discorso del genere...non lei.
    Imitarlo non significa ottenere lo stesso effetto con le tue parole, mia giovane allieva.
    Vorrei tirarle un calcio sulle caviglia, così che si ridesti e la smetta: colpisco di lato, ma il mio colpo va a vuoto....dove ha i piedi?
    Do un sguardo veloce verso il basso, e noto che le ginocchia sono piegate, portando i piedi stretti sotto la sedia.
    Che se la stia facendo addosso dalla paura?
    Intanto l'ascolto riversare una marea di stupidità, e più parla, più ci affossa tutti.
    Pensavo di morire domani, sinceramente, non oggi....bhe, ho avuto vita lunga.
    Terminato il suo sproloquio, dove insiste e ribatte su queste inutili scuse, il Lord resta momentaneamente in silenzio, immobile, con solo la testa piegata di lato...la starà compatendo per la sua stupidità suppongo. Stupidà che sarà riversata come colpa mia!
    Maledetta principessa senza cervello!



    Dallo sguardo che il Lord getta a Lantis, capisco che ciò che sta avvenendo (e come dargli torto?) lo sta infastidendo oltremodo.
    Riduce in poche parole ciò che pensa del monologo di Lady Esperin, terminando con chiarezza che non ci saranno scuse pubbliche.
    Fiù...forse la questione è ancora recuperabile....forse.
    Prego gli Dei che tenga finalmente la bocca chiusa, e per fortuna Lantis interviene.
    Spiega che le parole della sorella provengono esclusivamente dagli insegnamenti del padre.....(fiù, sono salva!)....e che c'è sicuramente da ammirare la sua testa grossa e dura come un cocomero.
    Bhe, non male.
    "Ma Cavalieri, la battaglia di Solumquae è alle porte: vi congedo tutti, così da tornare ai vostri allenamenti e alle vostre faccende. Io, la Regina, Lord Tywin e Lady Esperin abbiamo da discorrere ancora"



    Ah già...la battaglia sarà a Solumquae! Scenario....terribilmente eccitante. Potrei trascinarci qualcuno, in quella voragine spenta!
    Non sarebbe divertente come quando il Vulcano era ancora attivo, ricordo bene le varie catastrofi, una delle quali fui spettatrice "non tanto" silenziosa, ma me lo farò bastare....sarà come tornare un pò ai vecchi tempi!
    Il Lord però espone la sua volontà di voler parlare in privato con la principessa, così Lantis chiede di me e Lady Feralys nella sala allenamenti.
    Do un'ultima occhiata a Lady Esperin, intimandole di comportarsi bene, dopodiché chino il mio capo prima verso di Lui, poi verso Lantis:
    <<Vi seguo, Vostra Maestà.>>
    Faccio per tirare la sedia indietro, per potermi alzare, ma una voce starnazzante mi arriva alle orecchie, impedendomi di farlo.
    "Mi spiace dissentire con quanto ha appena sostenuto, Lord Tywin."



    Che. Cazzo. Sta. Dicendo.
    No....no......NO.
    Che qualcuno le tiri una botta in testa, la imbavagli, le dia qualcosa da mangiare per distrarla, ma per gli Dei, non fatela andare oltre!
    Stringo istintivamente le mani sui lati sul sedile della sedia, mentre l'ascolto fare una "lezione di vita" degne della regina dell'ingenuità.
    Si sta praticamente dipingendo un obiettivo in petto!
    Oh, Lord Horas....stai per avere una figlia mancante, ma non preoccuparti...le faremo compagnia noi negli inferi!


  5. #465
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Lord Tywin Leithien

    Vorrei poter prendere la parola, ma la donna dai lunghi capelli castani mi interrompe tempestivamente. Un’altra paladina della giustizia, un’altra dal cuore avvolto nella melassa, accecata dai suoi stessi ideali, possibile che io debba avere a che fare con queste persone continuamente? Fosse per me le eliminerei tutte dalla faccia della terra, una ad una, strozzandole con le mie stesse mani.
    "Mi spiace dissentire con quanto ha appena sostenuto, Lord Tywin. Il primo compito di un buon re dovrebbe essere quello di pensare alla felicità del suo popolo. Dovrebbe assicurarsi di farlo stare bene. Solo così sarebbe rispettato e non ci sarebbero atti di ribellione. Stiamo parlando di persone, Lord Tywin, persone. Ha mai fatto un giro per le strade dei piccoli paesi? Avete visto la realtà in cui vive questa gente? Siete mai sceso dalla vostra comoda sedia del vostro grande castello per entrare nelle loro umili e malridotte case? Vi siete mai intrattenuti a parlare, a conversare con loro? Avrebbero molto da insegnarvi, mio lord."
    Io… imparare dal popolo? Credo che abbiano servito idromele in abbondanza qui alla Torre. Il popolo non è fatto da persone, il popolo è fatto da omuncoli che passano le loro miserabili vite a pensare che i loro problemi siano di vitale importanza, cosa cambia al regno se muore qualche madre o un padre non riesce a sfamare i propri figli? Niente! Un bel niente! Quattro inetti in croce in meno sulle spalle di un Reggente. E’ la famiglia reale e chi la sostiene ad avere la precedenza su tutto, se a loro accade qualcosa, chi guiderà quel branco di capre che viene chiamato popolo? Gl’invertebrati non possono pensare da soli, vermi da calpestare, ecco cosa sono.
    "Vorrei ricordare anche che è proprio sotto la guida del Reggente che è nata la ribellione per cui stiamo lottando, e non sotto il regno del nostro amatissimo re. La paura per "quattro teste infilzate" potrebbe anche esserne la causa.
    Per quanto mi riguarda, ho intenzione di farmi temere solo in battaglia, dal mio avversario che preciso ucciderò solo che costretta, solo per difendere la mia vita. Non ho sete di sangue, ma ho accettato di difendere il mio regno, lo faccio solo per questo.
    ".

    Io e la piccola Principessa abbiamo un po’ di cose da dirci, o meglio… io devo farle presente alcune questioni, mi rivolgo a lei per prima, mettendo in secondo piano l’accorato discorso della giovane Waters, Andando per esclusione presumo sia proprio lei la prescelta per unire la sua insulsa casata coi Raeghar “Lady Esperin possiamo interloquire qui fuori, l’aria aperta potrà farle solo del bene, magari accanto la statua eretta in memoria di Vostra madre, vi sentirete più a vostro agio”
    Detto ciò, continuo a picchiettare con la punta delle dita sul tavolo, solo qualche istante… prima di alzarmi. Muovo qualche passo fino a raggiungere la giovane donna. Il mio avanzare è pesante, il mio claudicare lo accentua, un passo più forte dell’altro, sono alle sue spalle.
    “State mettendo in discussione la volontà del vostro futuro consorte, Lady Waters? Lo avete appena accusato di essere la causa della ribellione, non so come la pensiate ad Acqualandia, ma non è un comportamento che tollererei dalla mia futura consorte, se fossi nei panni del Principe…”
    Continuo a muovere passi lentamente, guardando in terra, faccio il giro del tavolo, fino a trovarmela in posizione frontale, io in piedi e lei seduta, dopodiché punto gli occhi su di lei. “Non ho avuto modo di calpestare le vie infangate del popolo, Mia Signora, sono stato troppo occupato a difendere il mio Castello dagli invasori quotidianamente negli ultimi trent’anni… Voi mi capite… avrei messo in pericolo le finanze della Corona e di conseguenza il benessere del popolo di Dohaeris, se non mi fossi sacrificato in prima linea, affrontando Bruti e mostri costantemente. Come potete ben intendere, il popolo mi deve molto più di quel che crede, sono solo degl’ingrati. Se fino ad ora hanno potuto sfamare le proprie famiglie e proliferare come conigli è perché io ho sostenuto il loro regno, lo devono a me!” Mi piego di riflesso verso di lei “La paura è solo un’inezia da sopportare, il disordine deriva da menti libere come la vostra e non ho problemi a piegarle con la forza, se necessario” Ciò che accade è una conseguenza naturale di quando il mio autocontrollo vacilla, la mia aura prende il sopravvento è gestirla mi è quasi impossibile, ma in questi casi, non mi dispiace affatto. Tutto ciò che implica la mia volontà è di convogliare interamente la mia essenza su quella donna, unicamente su di lei, il suo cuore potrebbe non reggere, in tal caso mi premunirò di lasciarle in corpo l’ultimo soffio vitale, affinché resti in vita, non ho intenzione di privare il Reggente dell’ennesima promessa sposa. “Avete altro da aggiungere Lady Waters? Gradirei potermi intrattenere con la Principessa, ora!”

    Abilità - Aura di Tenebra
    Gli stregoni nascono dall’oscurità, per tale motivo hanno una forte affinità con le tenebre e tutto ciò che di più malvagio esista. La loro aura ha profonde radici nel male e da esso traggono energie. La loro presenza incute sempre un certa negatività, seppur lieve, ma la particolarità sta nel fatto, che riescono ad amplificare questa sensazione che infondono a chi gli sta attorno. I’intensità dell’aura ed i suoi effetti, cambiano a seconda del grado.
    Maestro – Infonde Terrore: Si hanno palpitazioni, ci si sente sottomessi, in alcuni casi sopraggiunge tremore ed ansia, altera la percezione che si ha di lui, divenendo una figura terrificante.


  6. #466
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth


    Rickard Raeghar, il Re buono e giusto, il gran maestro dei maghi. Ecco chi mi ricordano queste parole pronunciate con tanta sincerità e convinzione. Parla di onore, di rispetto, di lealtà, tutti ideali in cui credo. Questo è il motivo per cui reputo i Raeghar come se fossero la mia attuale famiglia, per cui li servo con fedeltà incondizionata. La risposta di Lord Tywin invece non la giudico: la sua natura di stregone lo spinge alla malvagità, e, come loro rappresentante, è normale non condivida i modi di noi maghi. Inoltre la sua casata è famosa per la crudeltà e la sete di potere. Non mi sorprende dunque né la sua ilarità, né il suo rifiuto per le scuse da parte di suo figlio - mai un Leithien si piegherebbe a tanto… -, né il suo modo di spiegare come con la sola forza ed il terrore si possa ottenere egualmente rispetto. Il principe Lantis, da buon fratello, prende le difese della sorella sostenendo come la sua bontà d’animo sia una dote che va ammirata piuttosto che derisa. Non posso che concordare. Incrocio le braccia al petto attendendo che concluda il suo discorso: a differenza di quanto si possa pensare non gli porto rancore la notizia del matrimonio di Lady Esperin per me è un tormento, ma comprendo bene che la situazione sia difficile… Ed a volte i sacrifici siano necessari.


    La riunione sembra finita, stiamo per alzarci, ma Lady Waters interviene.



    Attacca Lord Tywin, sostenendo l’importanza del popolo in una guerra come questa ed osa perfino attribuire la colpa della ribellione al Principe Lantis. La guardo incredulo: come può mettere in dubbio le capacità del nostro Principe? Lei per prima come futura moglie dovrebbe appoggiarlo, difenderlo, ed invece sta addirittura esponendo idee da ribelle con di fronte un'intera schiera di reali. Ad risponderle è però Lord Tywin.






    Con la sua andatura sbilenca compie un giro del tavolo, atto che va a rimarcare ulteriormente la sua figura autoritaria. Finché d’un tratto non si ferma di fronte a Lady Waters e guardandola fisso negli occhi conclude il suo discorso con una frase che mi suona più di ordine che di semplice richiesta << Avete altro da aggiungere Lady Waters? Gradirei potermi intrattenere con la Principessa, ora!>>.



    La situazione sta prendendo una brutta piega... Volto d’istinto lo sguardo verso quello del Principe Lantis: interverrò solo se sarà lui ad ordinarmelo.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 1st February 2015 alle 17:14



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

  7. #467
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters




    Attendo silenziosamente una sua risposta, mentre stringo i pugni sotto il tavolo. So cosa ho detto e quello a cui posso andare incontro, non sono stupida.
    Dapprima ignora le mie parole rivolgendosi alla principessa: “Lady Esperin possiamo interloquire qui fuori, l’aria aperta potrà farle solo del bene, magari accanto la statua eretta in memoria di Vostra madre, vi sentirete più a vostro agio”.
    Il fatto che passi del tempo da solo con la principessa non mi piace affatto. Vuole intimidirla ulteriormente senza lo sguardo vigile del fratello o di noi altri?
    Dopo aver picchiettato ancora una volta le dita sul tavolo, si alza in piedi. Ci siamo, Alinor.
    Sento tutti i suoi lenti e pesanti passi avanzare verso di me. Avverto ognuno di loro come un tonfo al cuore.
    “State mettendo in discussione la volontà del vostro futuro consorte, Lady Waters? Lo avete appena accusato di essere la causa della ribellione, non so come la pensiate ad Acqualandia, ma non è un comportamento che tollererei dalla mia futura consorte, se fossi nei panni del Principe…”. tuona prepotentemente alle mie spalle.



    Volgo lo sguardo verso Lantis e scuoto leggermente il capo. "A-avrò modo di discuterne con lui." balbetto con gran difficoltà.
    Tywin compie il giro del tavolo per poi fermarsi davanti a me fissandomi con quei suoi occhi perforanti.



    “Non ho avuto modo di calpestare le vie infangate del popolo, Mia Signora, sono stato troppo occupato a difendere il mio Castello dagli invasori quotidianamente negli ultimi trent’anni… Voi mi capite… avrei messo in pericolo le finanze della Corona e di conseguenza il benessere del popolo di Dohaeris, se non mi fossi sacrificato in prima linea, affrontando Bruti e mostri costantemente. Come potete ben intendere, il popolo mi deve molto più di quel che crede, sono solo degl’ingrati. Se fino ad ora hanno potuto sfamare le proprie famiglie e proliferare come conigli è perché io ho sostenuto il loro regno, lo devono a me!” mi fa mentre si piega verso di me. “La paura è solo un’inezia da sopportare, il disordine deriva da menti libere come la vostra e non ho problemi a piegarle con la forza, se necessario”
    Cerco di rispondergli, ma sento il mio cuore cominciare a palpitare con un ritmo più veloce. Cerco di rimanere calma, ma non ci riesco. Le mie mani tremano anche stringendole tra di loro con l'intento di fermarle. Sudo e continui brividi mi attraversano la schiena. Cerco invano di bagnarmi le labbra, ma la mia salivazione è assente. Comincio a capire cosa mi sta succedendo.
    << Avete altro da aggiungere Lady Waters? Gradirei potermi intrattenere con la Principessa, ora!>> a questa domanda il viso di Tywin diviene terrificante. I suoi lineamenti si modificano in qualcosa che va ben lontano dall'essere umano.
    Ho da davanti a me un mostro. Occhi che vomitano lava incandescente, pelle nera a squame, denti aguzzi come quelli di un drago e lunghe corna affilate. Mi trattengo dall'urlare e d'istinto mi volto dall'altra parte chiudendo con forza gli occhi
    .



    Con un ultimo sforzo attingo alla mia natura di maga liberando la mia aura. So che non servirà a nulla, che non ho speranze contro di lui, ma non posso fare altro.
    Resisti Alinor, sai cosa ti sta capitando, lo sai. Cerco di ribellarmi a ciò che sento, mentre le lacrime scendono copiose dai miei occhi serrati e le mie mani tremano con forza. Sento il mio cuore palpitare così forte che potrebbe esplodere perforandomi il petto.
    Non reggo, non ce la faccio. Lo stato di paura e angoscia mi pervadono totalmente.
    Apro con timore gli occhi indirizzandoli al primo viso che incontrano alla mia destra. Lo sguardo appannato si posa sul volto di Lady De Lagun.



    "L'inf-ermeria è vicina ...vero? N-non mi sento affatto bene...".



    Poi il buio.


    Aura di luce
    I maghi prendono vita dalla luce e per tale motivo vi hanno forte affinità. Questa caratteristica è associata alla positività ed al bene, ma non sono rari i casi in cui viene adoperata per scopi bassi, il tutto dipende dall’indole del mago. La loro presenza suscita di per sé una certa calma, ma sono in grado di amplificarla per sortire diversi effetti che cambiano a seconda del grado:
    - Esperto – Si avverte un profondo stato di rilassatezza e ci si sente propensi positivamente verso lui.

    N.B. Azione concordata col mio aguzzino..ehm..Ecli.
    Ultima modifica di scarygirl; 26th January 2015 alle 16:18


  8. #468
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    Ecco che pago il conto di un altro errore di valutazione di mio padre: Lady Alinor Waters. Nelle sue parole sento, quasi echeggiante, il tumulto che Drako ha creato, il classico sguardo di chi non sa vedere oltre, di chi non sa individuare le difficoltà del comando. Gentaglia liberale che immagina un mondo di pace, tutti abbracciati in una girandola di amore e compassione. Gente che non si è mai scontrata con il freddo del nord, con gli attacchi delle tribù ai confini, con i sacrifici che sono da fare quando tutto dipende da te, con gli occhi di un guerriero rivale che ti gela il sangue. Il mondo... parlano del mondo e del popolo, come se loro soltanto ne possiedono la chiave di lettura per simile realtà... quando, poi, non sanno nemmeno di che parlano. Vorrei spremere la sua testolina castana, così da far uscire tutte quelle idee malsane che non sono degne di una Regina. Mia madre... non avrebbe mai fatto un'uscita simile. Lord Horas non ha ben educato sua figlia, devo purtroppo constatare. Eppure, c'è qualche maledizione che mi proibisce ogni volta di usare la mia aura di tenebra: questa volta si chiama Lord Tywin. Avanza claudicante verso di lei, dicendo a mia sorella che la incontrerà volentieri sotto la statua di nostra madre. Parla, spiega quello che ad un uomo che regna non è necessario spiegare: il nord, il popolo ignorante e ingrato, i pericoli del comando. Nonostante l'odio profondo che nutro nei confronti della sua casata, ho sempre dovuto riconoscere la sincronia dei nostri intenti, dei nostri pensieri: il popolo, una massa informe e folle, che non sa nemmeno il motivo per cui campa. Quanto può essere breve il passo tra la libertà e l'anarchia? In mano a zotici ignoranti... breve, troppo breve. Inizio, però, a comprendere dove vuole andare a parare quando parla di paura, di terrore. L'aura, vuole utilizzare la sua aura contro Alinor. Sarà una dura lezione per lei, ma almeno comincerà a togliere un po' di fumo dalla sua visione rosa del mondo. Anche volendo, poi, non potrei fare nulla per contrastarlo. Dico a mia sorella di obbedire e di lasciare subito la sala: non voglio che subisca indirettamente quest'aura terrificante, che sta facendo leva persino su di me. Sto per far uscire tutti dalla stanza, ma Alinor, dopo qualche parola di resistenza, cede e sviene. Il mio dovere verso di lei mi impone di soccorrerla, anche se la sciocca se l'è proprio cercata. Ma i miei piani... i Waters, gli Urthadar, i Feralys... tutti loro mi sono utili.
    "Lord Tywin" esclamo alzandomi dalla sedia "credo proprio che sia sufficiente. Non lo reputavo nemmeno necessario, francamente, so come comportarmi con la mia futura sposa". Mi precipito verso di lei, la raccolgo tra le braccia: così bella, così indifesa, così cocciuta e ribelle. Ti domerò, Alinor. Deve essere così. "Porto Lady Alinor in infermeria, se ancora volete discorrere con mia sorella... ricordate che non amo raccoglierla per terra senza sensi... siete ospite dei Raeghar, rammentatelo sempre" gli dico a muso duro. Almeno questa scenetta avrà dissuaso Esperin da qualsiasi tipo di capriccio: sono certo che Deirdre le abbia insegnato l'arte dell'autoconservazione. "Gli altri sono congedati, appena Lady Alinor si ridesterà raggiungerò in armeria Lady Feralys e la septa, chi vuole potrà anche assistere" dico dirigendomi nella sala delle cure, proprio accanto alla sala da pranzo. Chi ha progettato questo luogo, conosceva bene i pranzi vivaci dei nobili, così da piazzare l'infermeria a due passi!
    Poso il suo corpo svenuto su un letto vicino la finestra, così da poter farle prendere più aria.
    "Milady? Mi sentite?" le dico con galanteria. Spero si riprenda in fretta: ho due guerrieri da addestrare.

  9. #469
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Gildas Demonar

    Il lord rivolge una semplice frase alla vecchia prima di risponderle «Il motivo principale è per sollecitare un lieto evento, unire le casate dei Raeghar e dei Leithien, come è già avvenuto con mia nipote ed il Sovrano, ma questa volta trattasi di mio Figlio in persona e come potete ben immaginare, il suo disertare ritarda solo l’evento» come? Quindi è questo il motivo per cui è venuto qui. Dubitavo che fosse passato solo per accompagnare il principe o per un salutino alla sua nipote, che tra l’altro noto ora non aver degnato nemmeno di uno sguardo. Che situazione intricata. Si rivolge poi verso Lantis manifestando la sua preferenza nel parlare di determinate cose da soli. Non posso andarmene, non ora, ho bisogno di sentire altro, la cosa si è fatta tremendamente interessante. «Oh, ci mancherebbe, mio Lord, certo che comprendo! E sono felice che si tratti... di un tale lieto evento!» dice ghignando la vecchia, ad ammonirla è presto il giovane principe «La nostra nobile septa è certamente stanca e vorrà riposare. Anche perchè ho intenzione di schierarla per la battaglia a Solumquae... dovete essere lucida per la battaglia. Se vorrete raggiungere le vostre stanze, vi capirò» ho come l’impressione che non accetterà un no come risposta, vero vostra altezza? «Come ho già detto, non mi stupisce più nulla, Vostra Maestà, nemmeno che vi preoccupiate ancora della salute di questa povera vecchia. Sto bene, grazie. Sarà un piacere indossare i colori dei Raeghar.» la risposta arriva decisa e con un sorriso compiaciuto da parte della vecchia septa, ha già voglia di combattere, a quanto pare il mio intervento in armeria deve aver attivato qualche meccanismo in quella mente così stagionata. È qui che assistiamo a una sorta di confessione della regina la quale rivela che suo cugino, Ryuk, figlio del qui presente Lord fa da spia all’interno di una delle due fazioni a noi nemiche. Oh, che cosa interessante, non posso fare a meno di ghignare verso la donna quando rivela la posizione di suo cugino all’interno di questa guerra. Una spia al nostro servizio all’interno della neo fazione dei reietti. Che notizia interessante. Finalmente la dolce e innocente principessina Esperin prende la parola confermando la presenza di neuroni all’interno del suo cranio, mi sporgo un po’ sul tavolo cercando di guardarla, «Immagino che a questo punto ci si aspetti che io prenda la parola, palesando la gratitudine per questo annuncio così inaspettato e si gioioso» la sua voce è ferma decisa, quasi al pari di quella del fratello, però. «Sono lieta di constatare con questa proposta quanto forte sia la lealtà della vostra casata, Lord Tywin, nei confronti della Corona. Da parte mia, sarò onorata di prendere in marito un uomo valoroso come vostro figlio, che grazie alle parole della Regina sappiamo anche non aver mai tradito il nostro unico Re. Indubbiamente...» ha accettato. Non ci credo. Resta in silenzio contemplando forse le sue stesse parole, «Indubbiamente ammirerò ancora di più questo marito quando, sono sicura, non mancherà di fare le sue scuse pubbliche alla valorosa De Lagun‏, per aver alzato ingiustamente la spada contro una sua...e nostra...fedele alleata ed averla ferita, durante la battaglia» se il figlio di Lord Tywin è anche minimamente simile al padre, dubito fortemente che si piegherà a rivolgere le sue scuse, pubbliche tra l’altro, all’ex comandante. Rivolgo un rapido sguardo ai presenti, nessuno parla e alcuni si limitano a tenere gli occhi bassi nella paura di incrociare quelli del nobiluomo. Codardi. I due aprono una piccola discussione riguardante i modi di Ryuk, ho avuto modo di apprezzare i suoi metodi. Forza, spietatezza e freddezza. Caratteristiche che ho sempre omaggiato e emulato in combattimento. Varie volte mi ero dilettato a giocare con le teste dei nemici uccisi, un gioco che adoravo fare al ritorno della battaglia. Ne recuperavo due, tre a seconda dell’uso al quale le destinavo. Chissà, magari in una delle mie vecchie tende al campo è rimasto il “vaso di fiori” che avevo creato con le mie mani una sera. Quel guerriero aveva davvero una testa bella grossa, non era stato facile staccarla e svuotarla per bene. «Ha ottenuto più Vostro Fratello con quattro teste infilzate su delle picche, che vostro Padre in anni.» queste parole mi rimbalzano nella, non ho ancora avuto modo di vedere quelle teste infilzate, dicono che molti di loro avevano famiglie qui nel regno. Chissà qual è stata la reazione. Rido al solo pensiero. «Mi spiace dissentire con quanto ha appena sostenuto, Lord Tywin.» Cosa sta facendo? Da quando questa donna ha aspirazioni suicide? La sento impartire una lezione di buona educazione a Leithien quando improvvisamente questo si alza avvicinandosi a lei il suo passo è pesante deciso, accentuato solo dal piede zoppicante «State mettendo in discussione la volontà del vostro futuro consorte, Lady Waters? Lo avete appena accusato di essere la causa della ribellione, non so come la pensiate ad Acqualandia, ma non è un comportamento che tollererei dalla mia futura consorte, se fossi nei panni del Principe…» fa il giro del tavolo e, in un attimo, lo spostamento d’aria quando passa dietro le mie spalle mi provoca dei veloci brividi. Di paura? Di piacere? Non lo so nemmeno io. Sento la mia mente esplodere, non resisto più a questa scena, devo andare via. «Non ho avuto modo di calpestare le vie infangate del popolo, Mia Signora, sono stato troppo occupato a difendere il mio Castello dagli invasori quotidianamente negli ultimi trent’anni… Voi mi capite… avrei messo in pericolo le finanze della Corona e di conseguenza il benessere del popolo di Dohaeris, se non mi fossi sacrificato in prima linea, affrontando Bruti e mostri costantemente. Come potete ben intendere, il popolo mi deve molto più di quel che crede, sono solo degl’ingrati. Se fino ad ora hanno potuto sfamare le proprie famiglie e proliferare come conigli è perché io ho sostenuto il loro regno, lo devono a me!» immobile, fisso davanti alla dama che ha osato interferire, si protende verso di lei riprendendo a parlare «La paura è solo un’inezia da sopportare, il disordine deriva da menti libere come la vostra e non ho problemi a piegarle con la forza, se necessario» vedo la donna agitarsi, trema, il so corpo è attraversato dagli spasmi, non parla dando possibilità al lord di terminare il suo operato «Avete altro da aggiungere Lady Waters? Gradirei potermi intrattenere con la Principessa, ora!» la donna reagisce, si volta verso De Lagun e poi… sviene. «Lord Tywin» urla il principe dall’alto del suo trono «credo proprio che sia sufficiente. Non lo reputavo nemmeno necessario, francamente, so come comportarmi con la mia futura sposa» detto ciò si precipita verso la donna ancora svenuta sulla sua sedia. Povera, al suo risveglio troverà qualche nuova ciocca bianca. Porto una mano alla bocca nascondendo un sorriso che mostra i denti, i miei occhi sono socchiusi puntati verso la scena «Porto Lady Alinor in infermeria, se ancora volete discorrere con mia sorella... ricordate che non amo raccoglierla per terra senza sensi... siete ospite dei Raeghar, rammentatelo sempre. Gli altri sono congedati, appena Lady Alinor si ridesterà raggiungerò in armeria Lady Feralys e la septa, chi vuole potrà anche assistere» detto ciò, si allontana con in braccio Lady Alinor. Passo lo sguardo sui presenti, non ho voglia di assistere all'allenamento, mi alzo dalla mia sedia e mi congedo con un profondo inchino prima di voltarmi e dirigermi a passo lento verso la biblioteca. Infilo nuovamente la maschera. Devo approfittare ora… di questo…
    Ultima modifica di SimsKingdom; 24th January 2015 alle 20:31

  10. #470
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    La principessa prende la parola: sembra calma, determinata, ma sono sicuro che è solo apparenza. Finalmente la dolce Esperin sta capendo come gira veramente il mondo, o almeno la penso così fin quando non termina di parlare, esigendo delle scuse pubbliche da parte di Ryuk per aver ferito Cassandra. Chiudo gli occhi e scuoto la testa, impercettibilmente... e che avrebbe dovuto fare, prenderci il tè con Cassandra sul campo di battaglia? Noi lo abbiamo attaccato, non poteva certo lasciarsi colpire, avrebbe creato del sospetti nel suo compagno di squadra.
    Sono parole dettate dall'inesperienza e il Lord non manca di farglielo notare, sottolineando la mia stessa obiezione. A questo punto qualsiasi persona sana di mente se ne starebbe stata zitta, ma non lei, non Esperin: si lancia nell'ennesima arringa senza alcun vero contenuto, sono parole vuote e retoriche in cui mette in mezzo pure il popolo e il suo favore, come se contasse veramente qualcosa nel bel mezzo di una guerra che stiamo combattendo contro lo stesso popolo. Ancora una volta lord Tywin esprime dissenso, ma stavolta non sono completamente d'accordo con lui: il popolo non va spaventato, non è la paura che tiene insieme un regno. Il popolo va ingannato: vacue promesse di un futuro migliore, così che la violenza risulti superflua. La speranza, solo la speranza è più forte della paura. È questo che nessuno capisce, non Rickard, né Lantis, nemmeno Tywin. Ed è per questo che io sarei un re migliore di tutti loro.

    Lantis si affretta a concludere la riunione, difendendo prima la sorella e poi congedando tutti i presenti. In realtà l'incontro pare lungi dall'essere finito, ma sento il dolce tocco della regina sulla spalla: mi fa segno di alzarmi e di seguirla. Agisco quindi di conseguenza, non prima però di aver chinato la testa per congedarmi dal Lord, dal reggente e da tutti i presenti. Spero di non perdermi nulla di importante, ma d'altronde se Lumen vuole disquisire avrà sicuramente un buon motivo. Temo non sia affatto felice dei piani di suo zio, dato che la sta letteralmente sostituendo con suo cugino Ryuk. Se siete davvero furba come dite, regina, è il momento di dimostrarlo.

    La seguo in terrazza, la nostra amata terrazza, e mi metto a osservare l'orizzonte. <<Vostro zio è proprio come lo ricordavo>>. Le rivolgo un sorriso, ignorando completamente ciò che è successo poco tempo fa in infermeria.
    Non è di certo tempo per amore e lussuria, questo. La guerra civile tra i Leithien è infinitamente più interessante.
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