Esperin Raeghar
Lord Tywin mostra un'aria molto scocciata mentre fa finta di ascoltare il mio discorso, per poi rivolgere uno sguardo a mio fratello, probabilmente lasciandogli capire che si sta stancando di discorrere di cose per lui così irrilevanti. Poi torna a guardare me, il volto si fa serio, la voce decisa, e mi risponde con poche parole.
“Avete molto fiato in quel corpo, per essere così minuta Lady Esperin. Noto che il Vostro animo è molto… nobile, ma con il buon carattere e gli ideali non si ottiene il rispetto dei soldati, le azioni di forza sono quelle che contano. Ha ottenuto più Vostro Fratello con quattro teste infilzate su delle picche, che vostro Padre in anni. Un Re va temuto, se i soldati ed il popolo hanno paura, nessuno si ribellerà mai, la pace è un atto di forza dunque. Per quanto riguarda mio figlio resto sulla mia decisione, non si scuserà per aver fatto il proprio dovere”
Sto per rispondergli che non è vero. Che mio Padre ha regnato per molti anni senza che nessuno pensasse minimamente di ribellarsi. E questo perché il popolo lo adora, lo venera...e non avrebbe ottenuto questo con meri atti di forza. E' da quando lui è malato che la situazione è precipitata...ma non posso dirlo. Dirlo significherebbe dare la colpa a Lantis di questa situazione, screditare le sue capacità di regnare, le sue doti da leader. E mai oserei fare una cosa del genere a Lui.
Non sono al corrente di tante cose, di tante situazioni che si sono succedute al Castello in questi anni. Tanti accordi, giochi di potere, alleanze. Non posso quindi parlare a vanvera, soprattutto non in questo contesto. Io credo in Lantis, credo possa essere un buon Re, con l'esperienza.
Abbasso gli occhi, in cerca delle parole adatte per terminare questa pesante conversazione, quando sento la voce di mio fratello risuonare nella stanza.
"Le parole di mia sorella non vengono certo dall'inesperienza, Lord Tywin, ma dalla luce di mio padre che brillerà sempre nel suo cuore. Di certo, l'inesperienza non gioca a suo favore, ma vi assicuro che anche quando avrà visto e vissuto la battaglia, ella non cambierà i suoi principi: se, dunque, ritenete un errore di giovinezza questa sua nobiltà d'animo... vi ricrederete... in fondo, è anche figlia della Regina Margarete... sapete quanto fosse testarda nelle sue idee... l'ammiravate per questo"
Mi sento sollevata nell'udire le sue parole, non sono sola, lui sarà sempre al mio fianco a proteggermi e a darmi il suo supporto, anche in situazioni come questa. Grazie, fratello caro.
Gli rivolgo un sorriso riconoscente, e sto per prendere la parola per intervenire e chiudere questo discorso, quando è invece la voce di Lady Alinor ad interrompermi.
"
Mi spiace dissentire con quanto ha appena sostenuto, Lord Tywin." esclama fiera, e mi volto di scatto verso di lei.
La supplico con gli occhi di fermarsi, di non dire nulla di irriverente nei confronti del Lord, ma la ragazza sembra non notarmi e continua a parlare.
Si prodiga in favore del popolo, del loro diritto ad essere considerati persone con una propria vita. Persone da aiutare e rispettare, come faceva mio padre quando sedeva su quel trono.
Condivido le sue parole, come le condivideva mio Padre. Quello che però non condivido è ciò che dice dopo, quando attribuisce indirettamente la causa della guerra alla cattiva condotta di mio fratello.
Osservo prima lei, poi Lantis, per vedere la sua reazione a quelle parole, ed inizio a temere il peggio per la mia amica.
Rivolgersi in questo modo ad un Lord è quantomeno fuori luogo ed irriverente, ma forse la ragazza non si è resa conto del grado della persona a cui sta parlando.
Avrebbe dovuto essere più posata, più diplomatica... proprio come ho cercato di fare io col mio intervento. Spero di riuscire a parlarle in privato in serata, per farle comprendere il suo errore.
Lord Tywin si alza, rivolgendosi a me per propormi di discorrere in giardino, davanti alla statua raffigurante mia madre.
<<
Certamente mio Lord, sarei felice di discorrere con Voi>> gli rispondo, abbassando lo sguardo, e sperando che ignori Alinor.
Poi però lo noto avvicinarsi a Lei, e tremo nel pensare a come potrebbe rispondere al suo gesto. Lo vedo camminare prima alle sue spalle, per poi spostarsi frontalmente a Lei.
“State mettendo in discussione la volontà del vostro futuro consorte, Lady Waters? Lo avete appena accusato di essere la causa della ribellione, non so come la pensiate ad Acqualandia, ma non è un comportamento che tollererei dalla mia futura consorte, se fossi nei panni del Principe…” sono le sue prime parole, e mi volto nuovamente verso mio fratello, sperando che intervenga prima che le cose precipitino.
Poi le spiega, a suo modo, cosa vuol dire regnare, enfatizzando quegli che sono gli ideali della propria razza: forza, crudeltà, potere. Ovviamente comprendo che il suo punto di vista deriva dalla propria natura, così come la bontà, la luce e la fiducia sono caratterizzanti della nostra. Comprendo, ma ovviamente non condivido le sue parole.
Lo vedo guardarla intensamente, e poco dopo Alinor mostra segni di cedimento. Sto per fare un gesto verso di lei, nonostante abbia reputato inopportuno in parte il suo intervento, ma mi trattengo...credo non sia il caso di far infuriare ulteriormente il Lord e temo di non poter fare molto nella mia posizione. Solo Lantis potrebbe intervenire, ora. Ed infatti repentine giungono alle mie orecchie le sue parole.
"Lord Tywin, credo proprio che sia sufficiente. Non lo reputavo nemmeno necessario, francamente, so come comportarmi con la mia futura sposa. Porto Lady Alinor in infermeria, se ancora volete discorrere con mia sorella... ricordate che non amo raccoglierla per terra senza sensi... siete ospite dei Raeghar, rammentatelo sempre".
Grazie agli Dei ci siete voi, fratello mio.
Congeda poi tutti, portando Lady Alinor in infermeria. Li osservo allontanarsi, Alinor ancora svenuta tra le sue braccia. Spero che Lantis non si sia offeso troppo per le sue parole, e che magari questo momento di intimità tra i due possa servire ad avvicinarli, e a far comprendere alla mia amica che ora si trova in un contesto diverso dalla sua casa, e che deve agire con moderazione.
Torno allora a guardare Lord Tywin, sperando che anche per lui la questione sia chiusa, e aggiungo <<
Lord Tywin, sono pronta a seguirVi...>>
Aspetterò la sua risposta e successivamente mi incamminerò con lui verso la fontana, come aveva suggerito. Spero di riuscire a restare calma, stando da sola con questa figura così inquietante.
Lo sguardo di Lantis è stato molto eloquente. State tranquillo fratello, non vi deluderò.