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  1. #481
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    Penso di non essere proprio fortunato con le donne: prima una vipera bionda che venderebbe sua madre per una crema di bellezza; poi, la donna perfetta che, però, fugge senza lasciare traccia, se non quella a fuoco sul mio cuore; infine, una pazza liberale che ha il fiato ancora di latte. Fantastico. Si affaccia alla finestra, tiene d'occhio mia sorella, dichiara che darebbe la vita per proteggerla. Apparentemente, sono parole nobili, che dovrebbero essere gradite da tutti coloro che amano Esperin, me compreso, eppure... c'è qualcosa di.. sbagliato... di offensivo. Se non fosse per i Leithien, se non fosse per il futuro di Dohaeris... l'avrei già ammonita severamente. No, Lantis, qui devi giocare d'astuzia: è giovane, testarda e ingenua. Con la forza non otterresti nulla. La osservo serio mentre enuncia tutte le sciocchezze che contiene in quella testolina castana, tutte quelle illusioni da sogni pindarici che le avranno inculcato gli Waters.
    "Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me" recito con solennità. Faccio un respiro profondo, la fatica di questo discorso, di questa tenzone mi porterà a far leva a tutto il mio autocontrollo.
    "Siete molto giovane, Lady Alinor, e forse non conoscete questo vecchio adagio... secondo cui, ogni atto veramente buono, caritatevole, morale... deve essere necessariamente senza uno scopo. Se volete fare la carità, questa non deve tradursi in un atto di auto-incensazione, per carezzare solo la vostra vanità o per vostra bontà, chè questa, dopo lunghe riflessioni, torna nel circolo vizioso della superbia. Esso deve essere fatto perchè deve essere fatto, per una legge universale del dovere, per un imperativo categorico della ragione, della morale" dico con serietà estrema, osservando lo spettacolo al di là della finestra.
    "Ma, Lady Alinor, potete ben dedurre che se spogliamo l'atto dal fine, esso non è realizzabile. In poche parole, la politica, senza uno scopo, un fine, non può esistere. La politica non è mai e non deve mai essere... morale. La politica deve, appunto, servire. Perchè se aspettiamo che gli atti della politica siano morali ma non utili, la gente muore di fame. Voi credete che per me sia facile lasciare Esperin in balia di quell'uomo? La Principessa è la persona che ho di più caro al mondo: da fratello, farei qualsiasi cosa per lei. Ma non sono solo un fratello... sarò un Re, Lady Alinor, Dohaeris e le migliaia di sorella là fuori sono la mia priorità." le sorrido gentile, il tono della voce è calmo, disteso.
    "E' questa la grande tragedia di un uomo di potere: solo occhi ingenui e puri come i vostri non posso arrivare a vederlo. Ma quando sarete Regina, tutto vi sarà più chiaro. Uccidere Lord Tywin, farlo incarcerare o allontanarlo da qui... cosa provocherebbe? Che egli smetterebbe di difendere i confini di Adamantem con i Bruti. Sapete cosa fanno i Bruti? Stuprano, incendiano, uccidono, mangiano altre persone... non per forza in questo ordine. Il male, Lady Alinor, si manifesta in modi che voi non immaginate e davanti a lui, la morale va a farsi benedire dai demoni. Si erge così lo scudo della politica, degli accordi tra nobili: qualcuno viene sacrificato, qualcuno riesce a ottenere un vantaggio personale... qualcuno lascia in eredità problemi che divengono sempre più grandi" la voce si incupisce, così come lo sguardo, che ora mira verso il basso.
    "Questo è ciò che è successo a me: mio padre era un grande Re, ma cosa mi ha lasciato? Un Regno in mano ai Leithien, perchè la sua politica di bontà e carità lo ha mandato sul lastrico; un Regno pieno di tumulti, perchè il popolo vede solo quando manca la pagnotta, non quando ce l'ha... e men che mai riesce a vedere il perchè ce l'ha. Lo stesso popolo che ieri vi amava, è pronto il giorno dopo a impiccarvi. "Viva il Re! A morte il Re!"... è così che ragiona. Lord Tywin, quell'uomo spregevole che vedete parlottare con mia sorella per chissà quale folle scopo... grazie a lui i bambini delle Terre dell'Acqua, i bambini del vostro popolo, non sono stati trucidati o barbarizzati. Milady, viviamo in un mondo grigio dove non esistono cavalieri che sterminano draghi e cavalcano eroicamente verso il tramonto... viviamo in un mondo crudele, dove noi uomini in possesso di potere cerchiamo di garantire la sopravvivenza del numero più alto di persone possibile. Se io sacrificando i miei sogni posso sfamare il mio popolo e dare ordine al Regno, non mi tirerò indietro e farò accordi anche con Lord Tywin. Il resto è una fiaba da bambina immatura" esclamo guardandola dritto negli occhi, con un sorriso sarcastico sule labbra.
    "Inoltre, le vostre parole dovrebbero offendermi: Esperin è una Raeghar, un cognome di cui andiamo fieri. Esperin Raeghar è forte, coraggiosa e sa cosa è meglio per il suo popolo. Sa che la sua felicità personale viene in secondo piano a quella dei molti, perchè quella è la sua missione. Perchè questo è l'insegnamento di nostro padre. Sbagliate ad insinuare che deve essere protetta: non è una bambola di porcellana, mia sorella è la Principessa di Dohaeris" concludo con tutta la fierezza in corpo. Questo lo penso davvero, anzi in realtà, non le ho mentito nemmeno sul resto. Le sue orecchie non comprenderebbero i miei intrighi, non comprenderebbero la necessità del male che c'è da compiere. Crescerete, Lady Alinor, volente o nolente, sarà il mondo stesso a farvi crescere e distruggere le vostre illusioni.

  2. #482
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Mentre curo la septa, ripenso a tutto ciò che è accaduto: l'annuncio del matrimonio tra Lady Esperin e Ryuk,



    lo svenimento di Lady Alinor,



    Lantis che ora è con lei in infermeria.



    Mi mordo il labbro: stupida gelosia. E' la sua futura sposa e per quanto ella gli abbia mancato di rispetto, è stato doveroso raccoglierla tra le sue braccia e soccorrerla. E io... io che darei l'anima per stare anche solo un attimo, un battito d'ali di farfalla, tra le sue braccia... sentire da vicino il suo respiro... sanguina, il mio cuore sanguina. Accanto a questa ferita, la rabbia si contorce: maledetto Ryuk, eppure mi sembravi sincero quando mi hai detto che non eri una spia... un attimo, la Regina ha mentito! Ha dichiarato che Ryuk non ha più fornito notizie sui reietti perchè gli era difficile contattarci... ma io ci ho parlato giusto questa notte! Lantis, devo informare assolutamente Lantis di questa situazione! Ma... ora è con lei. Mi allontano da Deirdre, dato che ha iniziato uno scontro piuttosto violento con Lady Feralys: bhe, lo spirito competitivo non manca.
    "Signore, cercate di farvi trovare almeno intere al cospetto del Principe!" esclamo sarcastica.
    Mi giro attorno e cerco Aiden... come vorrei sfogarmi con lui, parlare, confrontarmi... ma è sempre con la Regina da quando è diventato comandante e... nonostante mi abbia difesa dinanzi a Lord Tywin, è freddo nei miei confronti, non mi rivolge nemmeno uno sguardo. Ho paura che stia cadendo vittima delle macchinazioni della Regina Leithien! Sono anche in ansia per la Principessa, per cui anche ora darei la vita. Mi affaccio alla finestra, la vedo parlottare con Lord Tywin. No, non oserà farle del male. Con Lady Alinor è stata un'altra storia, con Esperin... se osasse torcerle un capello, ci sarebbe un Leithien in meno su questa terra. Sono tentata di raggiungere il Principe in infermeria: non dovrei, so che non dovrei. Come una presenza evanescente, intravedo Sir Vicent... sembra molto triste, in preda a pensieri che lo tormentano. Si dirige al balcone... non posso lasciarlo così. Abbiamo incrociato le spade e siamo compagni d'arme: devo dargli il mio sostegno. Esco sul balcone anche io, l'aria che precede la sera è davvero piacevole.
    "Sir Vicent... spero di non disturbarvi... dite pure se non volete compagnia, vi lascerò solo con i vostri pensieri... anche se, mi preme dirvelo, la mia spalla è sempre larga per accogliere le confidenze e i dolori di chi considero un amico, così come siete voi per me" gli dico sorridendo. E' giovane e tutto questo trambusto non deve essere facile per lui. "L'aura di tenebra di Lord Tywin ha dato di stomaco anche a me" continuo allegra, cercando di tirargli su il morale.

    Difesa e Rigenerazione
    Rigenerazione - Avviene tramite tocco: Rigenera ferite di media entità ( ferite profonde non mortali, ossa rotte, danni medi da elemento )

  3. #483
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Deirdre riaggiunge +20 punti costituzione per la guarigione di Cassy, ma ne sottrae -20 per il colpo di pugnale di Ada. Praticamente, resta invariata la costituzione
    Ada toglie 5 punti di costituzione

  4. #484
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Tesla-kun salta 1 turno

  5. #485
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Cammino in silenzio al fianco del Lord, riflettendo su quanto potrebbe dirmi da lì a poco e su come rispondere eventualmente alle sue parole, quando lui inizia a parlare.



    “Sono consapevole che la notizia di un matrimonio combinato con mio figlio, possa averVi turbata mia cara, non sono un senza cuore come immaginate” esclama, quasi come se potessi credergli davvero.



    Ha appena lasciato una fanciulla a terra praticamente esanime, dubito che possa avere un cuore da qualche parte.
    Ripenso alle parole di Lantis prima in giardino, alle sue raccomandazioni di essere molto discreta, e pondero bene come rispondere. Devo essere calma, diplomatica...e prendere tempo, soprattutto con Lui.
    “Ma le mie sicurezze vertono soprattutto sul fatto che siete cosciente, del fatto che la Vostra posizione ed il ruolo che ricoprite sono vincolati a degli obblighi verso la Vostra casata, come non avete mancato di esternare pochi istanti fa e me ne compiaccio
    <<Potete essere certo, mio Lord, che per me sarà un onore sposare Vostro Figlio e contribuire a rinsaldare in questo modo gli equilibri del Regno. Ciò, vi assicuro, non mi provoca alcun turbamento anzi mi riempie di gioia e di orgoglio>> gli rispondo, senza particolare tono nella voce. Sarò credibile?



    Non penso quello che dico, ma è quello che vogliono che io dica, e lo farò.
    Arriviamo nei pressi della fontana, e l'uomo osserva la statua raffigurante mia madre portando le braccia dietro la schiena. Madre mia... datemi voi la forza di sostenere questa conversazione.
    “Sapete… Ryuk è un sentimentale, difficile a crederci, non è vero? Quando era poco più giovane di Voi, mi chiese il consenso per sposare una giovane fanciulla, consenso che gli ho negato per ovvie ragioni. Da quel momento si è rifiutato categoricamente di unirsi ad ogni buon partito che gli proponessi, alla sua età ero già Padre da lungo tempo. Non Vi nego, che con molta probabilità si rifiuterà anche questa volta, non è saggio come Voi Principessa”
    Per un momento un barlume di speranza si accende nel mio cuore. Forse non è ancora tutto deciso, forse Ryuk potrebbe rifiutare e quindi non sarei costretta a sposare un uomo che nemmeno conosco e di cui mi hanno detto cose raccapriccianti. Un uomo che hanno definito un mostro.
    Eppure, se è stato davvero innamorato, forse del buono c'è anche in lui, nonostante tutto. Forse proprio il rifiuto del padre alla sua unione potrebbe averlo portato a diventare così duro nei confronti degli altri. O forse sono io, come al solito, a sbagliare nel voler vedere sempre del buono negli altri.
    Resta il fatto che se rifiutasse mi renderebbe immensamente felice...tutto questo incubo finirebbe e senza venire meno ai miei doveri di principessa.
    Ovviamente le mie speranze vengono di lì a poco stroncate in pieno dal Lord.
    “Ma… non gli permetterò di opporsi, non ha voce in capitolo, questo matrimonio verrà celebrato e le Nostre casate saranno unite, così è deciso. Dopotutto… se vostro fratello all’epoca avesse sposato Lumen senza fare troppe storie, ora non ci troveremmo ad affrontare questa questione. Cosa ne pensate al riguardo, desidero che siate sincera, non vi torcerò un capello statene certa”
    <<Perdonatemi, mio Lord, ma se non ricordo male all'epoca mio Padre trovò il giusto compromesso per compiacere entrambe le Casate. Se ciò non fosse stato possibile posso assicurarVi che mio Fratello avrebbe fatto quello che era necessario per il bene del Regno, come ha sempre fatto. Nessuno poteva prevedere quello che di lì a poco sarebbe successo...purtroppo>> rispondo decisa, osservando a mia volta la statua. Poi torno a guardare lui, sapendo di dover aggiungere qualcosa sulla mia persona.



    <<Riguardo a me, potete credere nella sincerità delle mie parole, quando affermo di essere lieta di questo evento. So quali sono i miei doveri, e so l'importanza che riveste il mio ruolo, non ho alcuna intenzione di tirarmi indietro ma, anzi, seguirò gli insegnamenti che mi sono stati impartiti. Sono certa che riuscirete a convincere Vostro Figlio della necessità di questa scelta, le Vostre parole a riguardo mi rassicurano. Ditemi dunque, quando avrò l'onore di conoscere di persona il mio futuro sposo? E quando prevedete di celebrare le nostre nozze?>>



    Mai... quanto vorrei che non succedesse mai.

  6. #486
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    Il colpo va a segno, ovviamente - come poteva andare diversamente? - e la vecchia comincia a bruciare. Finalmente quelle maledette radici mollano la presa, lasciandomi cadere a terra: a noi due adesso, strega! La vedo rotolare come un maiale nel fango,per spegnere le fiamme, suppongo, tenendo sempre stretta quella maledetta lancia, ma dov'è il mio pugnale? L'ha estratto? E dov'è? Eccolo lì, è a terra. Devo farlo ... tum tum tum tum tum, d'improvviso il mio cuore fa i capricci, le mani iniziano a sudare, sembra un attacco di panico. Sorrido, so bene cosa sta succendo. "Questi trucchetti riescono meglio a me" - le urlo. Sono più potente di lei in quest'epoca, forse se ci fossimo scontrate qualche centinaia di anni fa mi avrebbe messo al tappeto con uno starnuto, ma adesso non c'è assolutamente storia.
    <<Ti restituisco l'arma dolcezza....e il tuo pugnale!>> la sento ululare e mi desto appena in tempo per tentare di scansare Medea lanciata contro di me: dovrei riuscirci con facilità, la vecchia ha la forza di un bambino di 2 anni e io sono molto veloce, anche la sua aura mi ha fatto tentennare per qualche attimo di troppo. Per evitare il pugnale porterò la spalla destra indietro ruotando tutto il corpo e facendo perno sul piede sinistro, farò un giro completo e nel frattempo evocherò il potere del fuoco sulla palme delle mie mani. Lo sprigionerò con tutta la forza e la rabbia che ho in corpo dritto verso la faccia della nonnina, mentre le urlerò: "Non si scherza col fuoco!"
    Se quello che ho pianificato andrà a segno correrò velocemente al riparo dietro uno dei manichini, pronta a difendermi da qualunque cosa vorrà ancora fare.

    • Esperto Palla infuocata – La fiamma prende forma in una sfera dal diametro di 1 metro di diametro, provoca ustioni di secondo/terzo grado


  7. #487
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth


    Un po’ d’aria… Ma a chi voglio darla a bere? Sono messo male, molto male, invento perfino scuse con me stesso per poterla guardare.



    Eccola lì avvolta nel suo abito con i colori dei Raeghar mentre si sforza di apparire serena.



    Mi chiedo se Lantis si capaciti realmente del suo sacrificio: è la vita di sua sorella quella in gioco e lui la sta privando della sua libertà usandola come merce di scambio con delle pietre, pietre dal valore inestimabile ma pur sempre pietre... Inutile cercare scuse o farmene una ragione, mi conosco e so bene che devo colpevolizzare il reggente di questo. Solo di questo. Stringo la mano sfogando tutta la rabbia repressa sulla fredda roccia della balconata e fisso lo sguardo in direzione del suo dolce viso… Perché il destino sembra essersi accanito su di lei? Perché deve soffrire tanto? Al momento desidero solo poterla stringere tra le mie braccia, dirle che andrà tutto bene, che questo non è che un brutto, orribile, sogno da cui presto si sveglierà. E’ con questo pensiero che mi tormento. Non riesco a darmi pace. Mi sento diviso: da una parte c’è il cavaliere che segue la ragione ed accantona i sentimenti elaborando spiegazioni su spiegazioni per tutto questo, ma dall’altra c’è l’idiota innamorato il cui cuore non vuole smetterla di battere per lei. Non so più cosa fare, o come reagire, mi rendo conto di non avere chance ma c’è una parte di me che mi invita ugualmente a tentare, a non arrendermi e lottare per conquistarla. Forse sono davvero un bamboccio egoista... Forse solo un uomo ossessionato... Forse sono solo troppo confuso...


    <<Sir Vicent>>.



    Mi volto di sbieco fissando gli occhi in quelli del mio interlocutore mantenendo però ben salda la stretta con la balconata: la mano non vuole smetterla di tremare. E’ Cassandra che mi chiede se ho voglia di sfogarmi con lei, definendomi addirittura un suo “amico”. La osservo titubante. Qui le cose sono due: o appaio seriamente uno schifo o vuole qualcosa da me. In entrambi i casi questa improvvisa gentilezza nei miei confronti con tutte le cose che sono accadute qui alla torre mi fa uno strano effetto, mettendomi in guardia... <<Non disturbate, figuriamoci, c'è abbastanza aria per entrambi direi…>>, un sorriso forzato è tutto ciò che riesco a fare.



    Beh, sempre meglio della faccia da funerale è. <<E state pure tranquilla, io sto bene, davvero... Sto bene>> lo ripeto involontariamente per auto convinzione. Dannazione è proprio vero che non so mentire, spero solo che non lo noti... Tecnicamente potrei anche darle fiducia ma l'esperienza mi ha insegnato ad essere cauto, riservato e soprattutto... diffidare degli altri: cieca fedeltà riservata solo ed esclusivamente ai Raeghar, e nessun'altro. Già, almeno in qualcosa devo ammettere che quel figlio di buona donna di Dahmer è proprio riuscito a cambiarmi. Soppesando attentamente le parole celo dunque il tumulto interiore che sento e le rivolgo la mia piena attenzione. <<Cassandra… Posso chiamarvi così, vero?>>, attendo una sua risposta prima di continuare, <<Sapete, è la prima volta che incontro il gran maestro degli stregoni ed ammetto che la sua presenza mi ha scosso un po’... Devo però sottolineare che, come voi, non ho affatto gradito l’uso di quella mossa su Lady Waters, ed a dirla tutta ha provocato in me una sorta di… delusione? Dal Leithien per eccellenza mi aspettavo più freddezza e contegno perché in fondo non siamo su un campo di battaglia e non vedo alcuna necessità di usare i propri poteri durante una conversazione a tavola>>.



    Faccio una piccola pausa per prendere fiato. <<In più direi che quello strano qui non sia io>>, la osservo serio, <<Cosa è accaduto stamane con la regina? Non siete solita comportarvi così…>>.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 1st February 2015 alle 17:17



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

  8. #488
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Lord Tywin Leithien

    Lady Esperin è apparentemente calma, le sue parole sono chiare, senza sbavature, espresse con determinazione, esattamente come un copione recitato e già conosciuto. Ha lo sguardo fiero dei Raeghar, ora lo riconosco, vedo in lei il riflesso sbiadito di Margarete, ma l’impronta di Rickard è quella più forte, entrambi maghi… entrambi dei puri di cuore. Riesco quasi ad avvertire il caldo di quella luce che invade i loro corpi, come un polo che mi respinge e che repello. Il potere che mi è stato concesso mi permette di percepire le più piccole fluttuazioni che contraddistinguono uno stato d’animo a me affine, come una energia in espansione che vibra e tocca corde a me conosciute, le sue parole potranno essere convincenti alle orecchie di uno stolto, ma non alle mie, sento ciò che prova in questo momento, tutto ciò di cui mi nutro e che si avvicina all’oscurità di noi stregoni. Prontamente si attacca al gesto del padre, era ancora una ragazzina all’epoca dei fatti, acerba, immatura, un bocciolo verde che appariva insignificante al cospetto della rosa profumata e vellutata, la quale era la madre. Accettai la proposta di Rickard esclusivamente perché apparve il percorso più breve per incatenare quel trono ad una discendenza Leithien, ma non avevo calcolato che il Re, per quanto lo disprezzi, non è esattamente uno sciocco. Niente prole, niente successione, niente trono. Mi sono lasciato accecare da un Raggio di sole. “Vostro Padre il Re ha compiuto un atto d’amore verso Vostro fratello, indubbiamente, un uomo dal cuore puro e dal pugno di ferro, io e lui siamo dannatamente simili eppur così lontani. Dohaeris è sempre stata governata da uomini come lui come Adamantem e la Terra delle Rose da uomini come me, ognuno ha raggiunto il proprio equilibrio, a pensarci bene… non è poi così atipico il fatto che il popolo sia insorto, in contemporanea alla presa del comando da parte di Lantis, o sbaglio Principessa?” La osservo ancora, cercando di trattenere al meglio la mia aura, non è il momento di spaventarla “I suoi modi non rispecchiano quelli di Rickard, la sua è più simile ad una tirannia, perdonatemi se mi permetto di lasciarmi andare a certi pensieri, ma io e vostro fratello non siamo poi così dissimili” quel pivello è più simile a me che a suo padre, se avessi avuto la grazia dell’intimità con Margarete, potrei perfino sospettare che sia mio figlio, purtroppo per me il mio unico erede è Ryuk “Domani pomeriggio verrà qui, gl’invierò Mercur con una missiva in serata stessa, le nozze verranno celebrate a giorni, il tempo di qualche convenevole e di organizzare una cerimonia degna di entrambi i casati. Devo però precisarvi, che esigerò un accordo prematrimoniale: voglio un nipote, entro un anno dalle nozze, tre mesi è un lasso di tempo più che abbondante per poter concepire un figlio. Siete una donna intelligente, non devo spiegarVi quali sarebbero le conseguenze in caso ciò non avvenga. In più esigo la prova del lenzuolo”

  9. #489
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Lancio il pugnale nella sua direzione, ma l'aura non ha ottenuto gli effetti sperati: non ho più 170 anni! Prima, per ottenere lo stesso effetto di ora su questa donna, mi bastava ghignare e a volte ho stimolato anche cacarelle croniche. Bhe, logico dunque vedere quel maledetto pugnale saettare senza nemmeno sfiorarla dall'altra parte della stanza.
    Emetto uno sbruffo, mi volt-AAAAAAHHHHHHHHHHHHHHH.



    La mia faccia.....i miei occhi......ggggrrrrrrrr!
    La mia lancia si dissolve nel nulla, non vedo niente, non sento niente, solo un bruciore......tutto tutto TUTTO!
    Arma Richiamata – Lancia
    Forsworn Stave (Ophelia)
    VA TUTTO A FUOCO.
    Maledetta lurida.....ti faccio tornare nel tuo paese a calci a rimangiare la polvere dei deserti di Asshai!
    In un attimo solo di lucidità, per puro istinto di sopravvivenza, ricordo dove sono le finestre...acqua.....mi serve acqua....ORA.
    Richiamo a me il potere della terra lamentandomi come una iena, sento già dei possenti rovi fuoriuscire dal terreno fuori di qui.



    Corro verso le finestre e salto sulla balconata:
    <<Torno subito!>> riesco persino a dire prima di lanciarmi nel vuoto...
    <<YAAAAAHHHHIIIIIIIIIIIII!!!!>>
    A metà della caduta, le radici mi afferrano, arrestando la mia discesa.
    Distruzione - Esperto
    L’incantatore è in grado di connettere la propria energia all'ambiente e generare radici, che prendono vita dal sottosuolo, in zone da lui scelte:
    Abbraccio dell’Eden - Le radici bloccano metà corpo o busto o gambe, stringendolo con forza, provocando danni da escoriazione
    Pochi secondi che hanno evitato il peggio, prima di rilanciarmi dritta-dritta nella fontana, dove mi ritrovo immersa con un'immediata sensazione di sollievo al viso.
    Mi trattengo qualche secondo sott'acqua....mi sto.....divertendo. Perchè non ho passato così ogni singolo giorno da quando sono uscita da quelle celle maledette....perchè?
    Riemergo facendo una fontanella con la bocca, per poi risalire in superficie.



    Il vestito è zuppo d'acqua, ma non è quello il problema principale: immagino che il Lord della Tempesta e la principessa mi stiano osservando, penso a sguardo basso, seppur non è difficile intravedere sul mio viso un'espressione soddisfatta e malignamente divertita.
    Evito di guardarli in viso, piegandomi in un inchino perfetto:
    <<Continuate pure....piccolo incidente, miei signori!>> ridacchio prima di correre di nuovo all'interno.



    Mi dirigo alle scale correndo a perdifiato, quasi per paura che lady Adamantia si stufi e se ne vada, faccio i primi gradini, ma scivolo con i sandali bagnati sbattendo il mento su di uno scalino superiore.
    Rido-rido-rido dal dolore! Oh, che bello l'eco della mia risata che s'espande per gli alti soffitti della Torre!
    Mi rimetto velocemente in piedi, salgo gli ultimi gradini rievocando l' arma, la lancia.
    Arma – Lancia in Forma Dormiente
    Forsworn Stave (Ophelia)
    Mi ripresento dunque con essa alla mano destra all'entrata del parco giochi, ancora gocciolante:
    <<Non si gioca col fuoco, dice? Peccato, perchè altrimenti io non ci troverei gusto...>> sogghigno, correndo verso di lei.



    Ho la lancia nella mano destra, perfettamente perpendicolare a me: non ho intenzione di colpirla, ma solo di "superarla" con la sommità della Fornsworn, fino alla sua metà.
    La mia intenzione è quella di rinchiuderla in un "abbraccio" tra l'arma (che le passerò dietro la schiena afferrandola anche alla parte opposta con l'altra mano) e me: quando saremo strette vicine, la colpirò con una ginocchiata proprio li, tra le gambe.
    I maschietti credono che faccia male solo a loro, ma io posso testimoniare che è falso...e forse ora potrà asserirlo anche lei!
    L'arma è lunga due metri, è difficile evitarla, ma se dovesse riuscirci, mi basterà muovere leggermente il polso vesto sinistra e la colpirò comunque con un colpo laterale.
    Il mio saio, come me, è zuppo d'acqua...provaci adesso, a bruciarmi, bastardella....


  10. #490
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Lord Tywin continua a fissarmi mentre parlo, e questo mi mette grossa soggezione. Non so cosa stia pensando, se mi stia deridendo o se stia davvero dando peso ai miei discorsi...ma suppongo di non dovermi crucciare più di tanto dell'opinione che ha di me, so di essere considerata solo una semplice pedina, al momento.
    “Vostro Padre il Re ha compiuto un atto d’amore verso Vostro fratello, indubbiamente, un uomo dal cuore puro e dal pugno di ferro, io e lui siamo dannatamente simili eppur così lontani" mi dice poi, in risposta alle mie parole, "Dohaeris è sempre stata governata da uomini come lui come Adamantem e la Terra delle Rose da uomini come me, ognuno ha raggiunto il proprio equilibrio, a pensarci bene… non è poi così atipico il fatto che il popolo sia insorto, in contemporanea alla presa del comando da parte di Lantis, o sbaglio Principessa? I suoi modi non rispecchiano quelli di Rickard, la sua è più simile ad una tirannia, perdonatemi se mi permetto di lasciarmi andare a certi pensieri, ma io e vostro fratello non siamo poi così dissimili ”



    Percepisco nelle sue parole l'intenzione di spingermi a palesare eventuali miei dubbi su mio Fratello. Non vedo perché, altrimenti, farmi un simile ragionamento. Ma non sono così stolta, mio Lord.
    <<Siete ben al corrente della mia inesperienza in queste questioni, Lord Tywin, ma credo che gli equilibri siano sempre difficili da mantenere, e che talvolta un cambiamento possa portare ad un grande miglioramento, seppur inizialmente possa essere ostacolato per diffidenza. Ammiro ed appoggio mio Fratello, e sono sicura riuscirà a regnare nel migliore dei modi, mantenendo a mente gli insegnamenti di nostro Padre>> rispondo, in difesa di mio fratello.



    Non so se credere davvero a queste parole, o se ammettere che da quando mio Padre non siede più sul trono la situazione sia effettivamente precipitata a causa delle azioni di mio fratello, ma non posso certo palesare i miei dubbi al Lord. Sarebbe a dir poco sconveniente e riprovevole.
    Continua ad osservarmi, sento un profondo senso di disagio che cerco di tenere sotto controllo. A volte abbasso gli occhi, evitando il suo viso, mi richiede una fatica immane mantenere il contatto con i suoi.
    Poi finalmente cambia argomento, la questione mi stava mettendo a disagio, torna a concentrarsi su Ryuk e sul nostro matrimonio, rispondendo a quello che gli avevo chiesto.
    “Domani pomeriggio verrà qui, gl’invierò Mercur con una missiva in serata stessa, le nozze verranno celebrate a giorni, il tempo di qualche convenevole e di organizzare una cerimonia degna di entrambi i casati"



    Mi dice prima, lasciandomi basita. Non pensavo che accadesse tutto così velocemente, neanche il tempo di elaborare la cosa, di parlarne con Lantis. Di cercare di...trovare un compromesso, una soluzione alternativa...qualcosa. Ma non c'è nulla da fare...lo so.
    Annuisco impercettibilmente, senza il coraggio di rispondere, ma purtroppo questa non è la notizia peggiore.
    “Devo però precisarvi, che esigerò un accordo prematrimoniale: voglio un nipote, entro un anno dalle nozze, tre mesi è un lasso di tempo più che abbondante per poter concepire un figlio. Siete una donna intelligente, non devo spiegarVi quali sarebbero le conseguenze in caso ciò non avvenga. In più esigo la prova del lenzuolo”
    Oh Dei. No...Non può farlo davvero!



    Alzo lo sguardo, incatenando i miei occhi ai suoi senza mostrare reazione alcuna. Non posso credere che arrivi a tanto. La sete di potere di quest'uomo non ha eguali, mi chiedo come Lantis possa permettergli di porre tutte queste condizioni.
    Non solo decide chi devo sposare e quando, ma pretende anche di stabilire quando avrò il mio primo figlio! E se questi sono i presupposti, non fatico ad immaginare che pretenderebbe anche avere il controllo totale del mio bambino. Non glielo permetterò mai! Lantis non può permettere una cosa simile.
    Sto per rispondere, quando uno strano movimento alle spalle del Lord attira la mia attenzione. Dal suolo si innalzano delle radici, e nel giro di pochi secondi vedo la septa tuffarsi letteralmente nell' acqua della fontana sorretta da esse.



    Cosa diavolo sta succedendo? E' impazzita? Sta bene?
    Non mi scompongo per educazione nei confronti del mio interlocutore, ma mi sento avvampare per l'imbarazzo della situazione e per la preoccupazione per la mia septa. Ha il viso bruciacchiato, probabilmente si sta allenando. Se continua così dubito però che domani scenda davvero in guerra! Accidenti a lei...
    La donna velocemente chiede scusa e se ne va, lasciandomi nuovamente sola con il Lord.
    Tossisco piano, per riottenere la sua attenzione nel caso fosse concentrato sulla septa, e riprendo a parlare.
    Sono rassegnata, non posso negargli nulla di ciò che ha chiesto, non prima di aver parlato con Lantis.
    Spetta a lui decidere se accettare o se porre le proprie condizioni, come spero faccia al più presto.
    <<La gioia più grande per una donna è sicuramente mettere al mondo il sangue del proprio sangue>> esordisco, calma <<Sarò lieta di concedere a tutti quest'immensa gioia il prima possibile, mio Lord>> termino, mantenendo lo sguardo fiero.
    Tre mesi...solo tre miseri mesi. E poi i Leithien avranno un legame indissolubile col Trono.

 

 

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