Vicent Dreth
Più lo osservo, più la memoria non vuole saperne di collaborare.
Perché mi è tanto familiare? Che probabilmente abbia letto qualcosa al riguardo?
Il punto è: cosa?
Ascolto con attenzione la risposta di Lady Waters alla ricerca di un qualche indizio, ma mi risulta piuttosto scarna... Ha però accennato al particolare di praticare la magia e che chi le ha fatto da maestra le ha anche donato quel gioiello.
Che si tratti dunque di un oggetto incantato?
Dovrò fare qualche ricerca al riguardo… La prudenza non è mai troppa.
<< Capisco>>, mi limito a dire prendendo tra le mani la tazzina di the.
<<Sir Dreth....se le interessano tali ornamenti, ne troverà di simili per il mercato cittadino....>>.
Vi sorrido, quasi smaliziato, osservandola con sguardo limpido. Sono contento, perché da una parte l’intervento dell’anziana mi conferma che il quesito non sia passato inosservato e che la curiosità non sia solo da parte mia, mentre dall’altra perché i suoi modi di fare, il suo riprendermi e persino le sue battute mi ricordano tanto la mia cara septa...
Quella donna è stata il mio angelo custode, oltre che una seconda mamma per me: è vero ho ricevuto più di qualche semplice bastonata da lei - da piccolo ero un poco irrequieto, ammettiamolo - ma è così che ho imparato a non reagire alle provocazioni, ad avere cura degli altri ed a comportarmi in maniera cortese, gentile e soprattutto galante. Chissà, magari la donna usa questa “scorza” di acidità per il bene dei suoi protetti e da quanto sto osservando potrei persino affermare che le parole di Lady Feralys siano solo un frutto della sua immaginazione.
Torno più serio ed affermo in tutta serenità: <<I miei interessi riguardano altri campi, ma sono certo che le signorine non vogliano essere annoiate da discorsi sulla mia persona>>, sorrido imbarazzato abbassando lo sguardo verso la tazza da the.
<<Suvvia, ragazzini...assaggiate pure l'infuso e fatemi sapere se lo gradite. Se volevo avvelenare qualcuno sarei stata ben attenta a non farmi trovare nelle immediate vicinanze!>>.
Rimango a primo impatto un poco sorpreso dalla sua frase riguardante il veleno, ma poi mi guardo attorno e capisco ciò che intende: nessuno ha osato toccare la propria tazzina, se non la principessa ripresa dalla sua stessa septa…
<<Pecchereste davvero di stupidità nel pensare subito ad un avvelenamento in tali circostanze, e non voglio credere che il nostro principe abbia alleanze tanto ingenue...>>, conclude con una risata sommessa.
La sua longevità non è solo sinonimo di saggezza e di conoscenza ma anche di furbizia: una peculiarità che ammetto al sottoscritto manca. Probabilmente sarò passato per malfidato ma la mia titubanza nel bere non è stata una cosa voluta: volevo solo far freddare la bevanda…
Non me lo faccio ripetere e porto a mia volta alla bocca la tazzina. Nonostante la tisana non rientri propriamente nei miei gusti a causa del sapore dolciastro, mi sforzo di berla.
<<Parlando di cose serie, Sir Dreth...>>, ritorno con gli occhi sull’anziana posando la tazzina semivuota sul tavolino, <<Appurato che le giovinette qui presenti non sono interessate ne alla storia ne alla politica... Forse avranno voglia di allenarsi un poco sotto la vostra supervisione! Sono tempi pericolosi e delle ragazze dovrebbero essere in grado di sapersi difendere in caso di pericolo. Posso fidarmi di lei o passerà il tempo con loro chiedendo chi ne ha curato le acconciature?>>.
Ed ecco che per l’ennesima volta la mia età riesce a farmi sottovalutare dall’ennesima persona.
Ma d’altronde la comprendo, sono molto giovane e lei è abituata a trattare con i miei coetanei: credo dunque le venga spontaneo rivolgersi a me come se fosse la mia stessa septa.
Non è poi la sola.
Sento infatti la principessa sorridere a causa della battuta, ma la cosa a differenza di ciò che si può pensare non mi infastidisce ed anzi mi rallegra: il benessere di vostra altezza viene prima di tutto e, sì, persino del mio. Inoltre come ho già accennato ci sono abituato: la mia giovane età mi ha creato non poche difficoltà ma con perseveranza e dedizione sto riuscendo ad integrarmi, d’altronde sono cosciente di dover dimostrare che sono un cavaliere e non un semplice bamboccio smidollato.
Comunque sia, ironia a parte, trovo che l’idea di allenarsi non è affatto male, quasi mi sorprende sia stata proprio l’anziana a proporre l’iniziativa.
Sto per accettare ma è vostra altezza ad anticiparmi confermando la volontà di volersi allenare ed invitando Lady Waters ad unirsi a lei.
Sorrido, è palese che ci stia provando al suo meglio a fare amicizia con Lady Waters, spero solo che le attenzioni vengano ben presto ricambiate...
Conclude infine estendendo l’invito anche a noi, che io accetto nell’immediato esclamando: <<Dopo di voi, vostra altezza>>.
Noto però che la septa attende ancora una mia risposta, non la faccio aspettare ulteriormente e dico: <<In quanto alla vostra domanda, credo di poter gestire la situazione>>, faccio per alzarmi in piedi, <<Ma se può farvi sentire più tranquilla, potete sempre assistere. D’altronde una presenza come la vostra non può che giovare all’allenamento…>>.
Le porgo il braccio offrendole un aiuto per alzarsi…
Se accetterà sarò ben lieto di accompagnarla personalmente assieme noi o altrimenti farò compagnia a Lady Feralys.