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  1. #491
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Mi ripete che sta bene, lo ripete più volte. Eppure c'è qualcosa che non mi convince... in effetti, non posso pretendere di atterrare su di lui come niente e ottenere la sua confidenza. Sono molto preoccupata per Vicent, è il ragazzo più giovane qui alla Torre e sarà la sua prima esperienza in una situazione simile.



    Mi chiede se possiamo superare i formalismi nel chiamarci per nome. Gli sorrido e provo a dargli una pacca sulla spalla, il contatto fisico dovrebbe farlo stare più a suo agio.



    "Ma certo, Vicent, una volta affrontati sul campo, siamo fratelli d'arme" gli dico sicura, sempre sorridendogli.



    Mi parla di Lady Waters, di Tywin, dei Leithien. Poi quella fatidica, quella sulla Regina.
    "Lady Waters non conosce il sapore dell'aria salmastra del campo di battaglia, è una fanciulla che del mondo sa poco e niente. Non so chi sia stata la sua septa, ma Deirdre avrebbe fatto un lavoro più eccellente. Guardate la nostra Principessa: fiera, orgogliosa, con occhi scintillanti di pura verità e onore. Occhi di donna che sanno come funziona il comando e cosa c'è da fare per mantenere la pace, l'ordine. Se la Strega dell'Ovest prepara i Raeghar da generazioni, un motivo fondato c'è: la severità della sua educazione prepara bene alla durezza che li aspetta di fuori le mura dei loro palazzi" spiego con calma, con il cuore colmo di tristezza, cosa che si rispecchia sul mio viso. Lantis... dovrà sposarla... dovrà giacere con lei... no, Cassandra, non è il momento di questi stupidi pensieri. "Comunque, il buon cuore e la nobiltà d'animo di Lady Alinor mi fa sperare bene: avremo una buona regina, a differenza di quella che c'è ora" dico amaramente, sollevando un sopracciglio. "Lord Tywin è uomo di potere, quando si possiede il potere si diventa presuntuosi, arroganti. L'arroganza porta a non dover più pensare a come trattenere la propria ira. Tutto qui, Vicent, in sostenza Lord Tywin non ha bisogno di mostrare pazienza perchè la sua arroganza lo spinge ad essere troppo sicuro del suo potere" apostrofo con saggezza, osservandolo dall'alto del balcone. Sta discutendo con Lady Esperin vicino la fontana... da qui non si scorgono le loro espressioni o le loro parole, ma so che la Principessa sta tenendo alto il nome dei Raeghar.
    "Ammetto che il mio comportamento con la Regina non è stato consono al mio solito... ma perfettamente in linea con la mia natura. Devo informare il Principe di... alcune cose... io... ho le prove che ella abbia mentito circa suo cugino... Vicent, la questione è molto seria, perchè io penso che la nostra fazione sia divisa in due partiti: coloro che seguono i Raeghar e... i Leithien. Non ho avuto modo di incontrare il Principe, ma ammetto di essere in ansia... il suo appoggiare Aiden come Comandante e non me... una mossa che non so come interpretare" concludo con franchezza. Mi sono aperta un po' a lui... chissà, magari farà lo stesso.

  2. #492
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LUMEN RAEGHAR

    "Tornare al Castello del Tuono... suvvia Aiden, non mi ritenete così ingenua. Il trono è ciò che bramate, o vi sareste tenuto defilato durante questi tafferugli alla Torre e non sareste qui, a complottare insieme a me. Considero più semplice adattarsi ad un sistema costituito e plasmarlo secondo le nostre convenienze, piuttosto che scardinarlo del tutto... e vi ricordo che non è necessario essere Re per dominare Dohaeris. Forse quella corona non sarà mai sulla vostra testa ma... con una moglie dal sangue Raeghar, sarebbe tutto più semplice... tramutare i sogni in progetti e i progetti in realtà" dico con un mezzo sorriso sulle labbra. La seduzione è arte che ho inventato io stessa, Aiden, non sono avversaria semplice da sconfiggere con due carezze languide. Se riuscissi a distruggere i piani di mio zio, egli vedrebbe in me la sua unica risorsa... e questo mettendo in conto di non riuscire nel mio piano su Lantis. Ma potrei riuscirvi, Lady Waters ha la sensualità di una sogliola allo spiedo. Inoltre, l'amore di Lantis per sua sorella lo porterebbe a fare la cosa più utile e ovvia... farò scattare il mio piano proprio questa notte. "Vedete, una situazione è un nido di ragno, un insieme di filamenti che possono portare a sorreggere tutto o a sentieri spezzati. Lo stratega è colui che sa prevedere una contromossa in entrambe le eventualità. Se Ryuk deciderà sorprendentemente di sposare Esperin, Lantis avrà bisogno di appoggio; se invece dovesse rifiutare, Lantis avrebbe poca scelta su come legarsi ai Leithien... ed Esperin sarebbe un partito eccellente per un uomo bello e affascinante quanto ambizioso come voi..." ammicco facendo camminare le mie dita sul suo petto fino a giungere le labbra. Con l'indice disegno il contorno della sua bocca, che solo qualche ora era premuta sulla mia con una voluttà prorompente. Mi sporgo fino a giungere al suo orecchio: quale uomo non possiede una leva, un pulsante da premere per il suo piacere proprio in quella zona? Con il tono caldo e sensuale gli sussurro: "Non vorrei dimenticaste che abbiamo un affare in sospeso". Detto ciò, sono pronta a congedarlo, con la nota che lo convocherò al più presto. Mi affaccio al giardino e noto mio zio intento a parlare con Esperin. Maledetto demone, non riuscirai a farmi fuori tanto facilmente.

  3. #493
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters



    La risposta del mio interlocutore non tarda ad arrivare come il mio pentimento per avergliela fatta. Sua Altezza il principe Lantis comincia a parlarmi del cielo e delle stelle. E dopo un po' mi tocca udire una noiosissima orazione politica. Cerco di seguire il suo discorso, ma ho paura che mi sanguinino le orecchie. Mi trattengo dallo sbadigliare, mentre constato che le sue arti oratorie fanno di lui un vero e proprio uomo di politica.



    Sono tentata dal gettarmi dalla finestra ma la mia attenzione alle sue parole torna quando nomina la sorella. "[...]Voi credete che per me sia facile lasciare Esperin in balia di quell'uomo? La Principessa è la persona che ho di più caro al mondo: da fratello, farei qualsiasi cosa per lei. Ma non sono solo un fratello... sarò un Re, Lady Alinor, Dohaeris e le migliaia di sorelle là fuori sono la mia priorità." Mi sorride con gentilezza prima di continuare con uno sguardo più cupo: "E' questa la grande tragedia di un uomo di potere: solo occhi ingenui e puri come i vostri non posso arrivare a vederlo. Ma quando sarete Regina, tutto vi sarà più chiaro. Uccidere Lord Tywin, farlo incarcerare o allontanarlo da qui... cosa provocherebbe? Che egli smetterebbe di difendere i confini di Adamantem con i Bruti. Sapete cosa fanno i Bruti? Stuprano, incendiano, uccidono, mangiano altre persone... non per forza in questo ordine. Il male, Lady Alinor, si manifesta in modi che voi non immaginate e davanti a lui, la morale va a farsi benedire dai demoni. Si erge così lo scudo della politica, degli accordi tra nobili: qualcuno viene sacrificato, qualcuno riesce a ottenere un vantaggio personale... qualcuno lascia in eredità problemi che divengono sempre più grandi". Sicuramente non mi ero mai messa nei panni del principe e del ruolo che ha dovuto assumersi da reggente del regno. Ma possibile che non ci sia un altro Gran Maestro a cui rivolgersi allontanando così Tywin?
    "Questo è ciò che è successo a me: mio padre era un grande Re, ma cosa mi ha lasciato? Un Regno in mano ai Leithien, perchè la sua politica di bontà e carità lo ha mandato sul lastrico; un Regno pieno di tumulti, perchè il popolo vede solo quando manca la pagnotta, non quando ce l'ha... e men che mai riesce a vedere il perchè ce l'ha. Lo stesso popolo che ieri vi amava, è pronto il giorno dopo a impiccarvi. "Viva il Re! A morte il Re!"... è così che ragiona." Il modo in cui dipinge il popolo non mi piace per niente, d'altronde l'ha sempre osservato dall'alto del suo comodo trono, ma continuo ad ascoltarlo con attenzione.
    "Lord Tywin, quell'uomo spregevole che vedete parlottare con mia sorella per chissà quale folle scopo... grazie a lui i bambini delle Terre dell'Acqua, i bambini del vostro popolo, non sono stati trucidati o barbarizzati."
    "Oh, immagino che non dorma la notte pensando ai poveri bambini delle mie lande!" mi lascio scappare mentre mi tornano in mente quei suoi occhi demoniaci.



    "Milady, viviamo in un mondo grigio dove non esistono cavalieri che sterminano draghi e cavalcano eroicamente verso il tramonto... viviamo in un mondo crudele, dove noi uomini in possesso di potere cerchiamo di garantire la sopravvivenza del numero più alto di persone possibile. Se io sacrificando i miei sogni posso sfamare il mio popolo e dare ordine al Regno, non mi tirerò indietro e farò accordi anche con Lord Tywin. Il resto è una fiaba da bambina immatura"
    continua sorridendomi.
    "Queste vostre intenzioni sono indubbiamente nobili mio principe. Il sacrificio dev'essere del regnante e non del popolo..." gli dico riferendomi alla frase di Tywin riguardo "le quattro teste infilzate". "Lungi da me mettere in discussione i Vostri doveri e il lavoro che state svolgendo, sicuramente avete molta più esperienza di me nelle faccende politiche e strategiche e credo anche siate consapevole che mettersi in accordi con Lord Tywin potrebbe rappresentare anche la fine del vostro regno." cerco di concludere rassegnata, o discuteremo fino all'alba, ma lui ha altro da aggiungere.
    "Inoltre, le vostre parole dovrebbero offendermi: Esperin è una Raeghar, un cognome di cui andiamo fieri. Esperin Raeghar è forte, coraggiosa e sa cosa è meglio per il suo popolo. Sa che la sua felicità personale viene in secondo piano a quella dei molti, perchè quella è la sua missione. Perchè questo è l'insegnamento di nostro padre. Sbagliate ad insinuare che deve essere protetta: non è una bambola di porcellana, mia sorella è la Principessa di Dohaeris"
    Mi alzo dal letto e lo raggiungo fermandomi a pochi passi dal suo viso.



    "Non ho dubbi che Vostra sorella sia forte, coraggiosa e ben istruita anche più di me. Il mio intento infatti è quello di guardarle le spalle, non proteggerla. Sono sicura che non parlereste così se sapeste che la principessa ripone la sua fiducia in gente che, a mio avviso non la merita. Gente che la circonda in questa Torre che attraversa il Glados senza farlo presente per parlare con le fazioni nemiche, gente che complotta continuamente alle sue spalle, gente che attacca in pubblico restando codardamente nascosta. Sono stata proprio io a metterla in guardia da queste persone perchè è questo che hanno visto gli occhi della vostra ingenua promessa sposa, Vostra Altezza!".




    Detto ciò, lancio l'ennesima occhiata fuori dalla finestra in cerca di Esperin.



    Tornando sul viso del mio futuro consorte concludo: "Ma suppongo che vogliate ascoltare i fatti proprio da vostra sorella non appena avrà finito con Tywin. Non voglio trattenerla ancora a lungo, facendole perdere del tempo prezioso Vostra Altezza, so che avete degli impegni..".
    Mi inchino per congedarlo ringraziandolo di aver avuto la premura di condurmi in infermeria e, nel frattempo faccio entrare le mie ancelle.
    Ultima modifica di scarygirl; 26th January 2015 alle 15:33


  4. #494
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    La regina, come avevo previsto, comprende immediatamente che sto mentendo. Era una bugia così ovvia che pure Dreth lo avrebbe capito, quindi non mi sorprende più di tanto. Ciò che non mi aspettavo è invece la sua schiettezza. Era esattamente questo il motivo del mio piccolo inganno: capire fino a che punto fosse disposta a parlarmi chiaramente. Cosa che non equivale alla fiducia, assolutamente, ma è un dato di cui avevo bisogno per andare avanti col mio piccolo schema. Lumen, voi non siete ingenua, per nulla… Ma siete meno furba di quanto pensiate.

    Il potere… A chi appartiene? Chi governa veramente Dohaeris? La donna ha ragione: indossare la corona non è necessario per comandare. La storia è costellata di uomini che hanno portato questa nazione alla gloria, nascosti nell’ombra dei loro re inetti, come un cancro che prolifera indisturbato e di cui i libri hanno perso le tracce. Il cancro di questa generazione sono i Leithien, non vi è dubbio. Ma un male più grande e più insidioso si è fatto strada negli anni, così abilmente che nessuno lo ha visto arrivare: noi Urthadar. Fedeli quando serve, ci siamo arricchiti nell’ombra, governando le nostre terre e conquistando il rispetto dei nostri alleati e dei nostri nemici. E abbiamo avuto successo: quando si parla del nemico dei Raeghar, si pensa a Tywin Leithien. Nessuno nomina un Urthadar. Nessuno dubita di noi. Sì, abbiamo la fama di essere ambiziosi, ma siamo ammirati per questo. Siamo l’incognita di un’equazione che abbiamo creato noi stessi, e sfrutteremo a dovere il nostro vantaggio.

    Ho previsto l’eventualità che il mio piano fallisca. Eliminare una dinastia che vanta secoli con le chiappe sul trono non è un obiettivo che raggiungerò in poche settimane. Sarà un processo lungo, tortuoso, un lavoro di cui sto appena gettando le basi. Non posso fidarmi di nessuno, perché nessuno capirebbe la portata delle mie ambizioni; non posso mentire, perché nel nostro mondo le bugie sono più letali del veleno: chi nasce e cresce nella nobiltà di Dohaeris riconosce una menzogna come un segugio la sua preda. Per questo sto dicendo solo una parte di verità a tutte le mie pedine: un piccolo pezzo alla regina; un pezzo ad Adamantia; un pezzo alla principessa. A tutti qualcosa, tutto a nessuno. Tante piccole verità che prese singolarmente sembrano i piani di un pazzo visionario, ma se unite come le tessere di un puzzle rivelano il frutto di una mente superiore. Un puzzle che non verrà mai completato: sono stato attento anche a questo.

    Mi ridesto da tali pensieri: Lumen sta aspettando una mia risposta. Mi tocca le labbra, avvicinandosi e sussurrandomi all’orecchio delle parole languide e provocatorie. Per gli Dei, questa donna è una ninfomane. Perché non è stupida, ha capito che la seduzione non è l’arma con cui mi controllerà: vuole semplicemente ottenere il suo premio. Poi si allontana, mi congeda. Perfetto: ho delle cose da fare.
    <<Sarò lieto di offrire alla principessa la mia compagnia. Ma state attenta, vostra altezza: in una partita a scacchi chi si illude di avere tutto sotto controllo tende ad essere sconfitto dalla mossa più insignificante>>. Detto ciò rientro nell’edificio e mi incammino verso la biblioteca: desidero un po’ di relax, voglio raccogliere i pensieri prima di parlare con lei.
    Our wills and fates do so contrary run

  5. #495
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Lord Tywin Leithien

    Ammira ed appoggia suo fratello… ammira ed appoggia un portatore di caos con gli occhi bendati, se le sue parole son vere, non dovrà esserci toppo d’intralcio, ho potere sul piccolo “grande” Principe, figuriamoci su di lei. Quel trono non sarà mai mio, non mi ci siederò, ma credo che mai come in questo momento ogni cosa sia sotto il mio controllo. Il potere economico è più potente di ogni altro, cosa potrebbero fare dopo tutto? Coalizzare quelle ridicole casate contro la mia? Se decidessi di rivoltarmi contro i Raeghar, non avrebbero più alcuna possibilità di sostenere il regno. La catena montuosa dell’Adamantem ha un valore inestimabile. Da quando il mio antenato cominciò ad esplorare zone in cui scavare, le quali non erano mai state considerate in precedenza, i Leithien non hanno avuto più rivali e da allora quella stessa catena montuosa non accenna a diminuire in generosità, quei piccoli tesori puri abbondano come non mai.
    Sto per continuare il mio discorso quando qualcosa mi distrae… qualcosa che mi lascia alquanto basito e perplesso. Delle radici prendono vita dal suolo, si erigono robuste e si propendono verso l’alto, è istintivo il gesto di alzare il viso e ciò che osservo è la Septa Deirdre che plana sorretta dal proprio potere e si dirige dritta nella fontana. Mi volto scandalizzato da una tale mancanza di rispetto per aver interrotto un discorso con la Principessa, i modi barbari di questa donna, se così posso definirla ancora, mi riportano sempre più alla memoria gli atteggiamenti grezzi e fuori luogo di mio figlio, è decisamente peggiorata nel tempo. Dopo qualche secondo di immersione totale la Septa emula una fontana che zampilla riportando il capo fuori dall’acqua, ci rivolge uno sguardo fugace, si scusa e correndo torna all’interno della torre. Onnipotente Raiden che tu possa fulminarla al più presto, deve solo ringraziare di non aver bagnato il mio abito o difficilmente mi sarei controllato. La Principessa appare stranita anche lei, a buon ragione, ma riprende il discorso, cosa che apprezzo immensamente, una volta tanto.
    <<La gioia più grande per una donna è sicuramente mettere al mondo il sangue del proprio sangue. Sarò lieta di concedere a tutti quest'immensa gioia il prima possibile, mio Lord>>
    “Voi siete esattamente come Vi immaginavo Principessa” Remissiva. “Il mio sangue scorrerà in Vostro figlio attraverso la mia progenie, sono certo che Ryuk sarà un degno compagno di vita e non perché Vi stiamo obbligando a farlo.. io e Vostro Fratello” Perché si tratta di un obbligo vero e proprio non dimenticatelo mai “Gli occhi che mio figlio ha ereditato da me, si accorderanno perfettamente con la vostra carnagione” Mi piace l’idea che queste parole possano arrecarle un senso di disgusto, devo aver ereditato anche io una vena sadica dai miei nobili genitori.
    “Ora… sarei curioso di assistere a questo combattimento” Alzo gli occhi verso il punto dal quale Deirdre si è calata, sul balcone scorgo l’ex comandante De Lagun e… un soldato con una evidente malformazione al mento. “Venite con me” Le porgo la mano e dopo un attimo di esitazione non tardo a sentire la sua in risposta, dita sottili e morbide, esili, facili da spezzare. Al contrario di ciò che probabilmente si aspetta, non avanzo alcun passo. La mia energia si espande ed abbraccia il mio corpo, per poi estendersi al suo, la mente diretta in un punto preciso dell’armeria, conosco bene quel luogo. Un attimo… un minimo di concentrazione: la materia di cui siamo fatti si scinde e si smaterializza, per poi riapparire esattamente dove avevo previsto accanto l'ingresso. Nella sala vi sono la Septa e l’affascinante Feralys uno contro l’altra.“Non badate alla mia presenza, continuate pure, desidero solo osservare” mi rivolgo ai presenti

    Teletrasporto del proprio corpo
    Maestro - A piacimento in una vasta area e può teletrasportare anche un’altra persona con sé
    L'azione su Esperin è stata concordata

  6. #496
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    Brucia, vecchiaccia, brucia! Sento l'odore pungente della carne che arrostisce, immagino già le vesciche corromperle il viso già orrendo, a dire la verità, ora che ci penso, potrebbero addirittura migliorarla! Poi veloce come un bradipo la vedo lanciarsi dalla finestra gridando nella mia direzione: "Torno subito!"
    Ma che diavolo fa? Mi precipito a vedere il meteorite infuocato che precipita in giardino e la vedo sguazzare allegramente nella fontana. Per i demoni dell'Abgruntis questa poi ... Mi viene da ridere, è esilarante, non dovrei, meglio che mi trattenga. Recupero nel frattempo Medea e la infilo nella mia giarrettiera destra, forse potrei limarmi l'unghia nel frattempo ... Sento una risata cavernosa provenire da fuori dall'armeria, è tornata finalmente! E' completamente bagnata, il saio dovrebbe impacciarle i movimenti, ma con la sua lancia riesce a catturarmi in un fetido abbraccio! Non poteva essere qualcun altro ad escogitare questa mossa, magari un uomo prestante? Cerco di divincolarmi dalla morsa, quando un bruciore alle parti basse mi fa ululare! "Ahuuuuuuu" - maledetta - il mio tronco si piega involontariamente in avanti e le mani vanno da sole a coprire la zona offesa. Questo è troppo!
    Approfitterò della nostra vicinanza per fare la mia mossa: aggancerò la sua gamba destra con la mia gamba sinistra, da dietro, e la spingerò verso di me con un colpo secco e forte in modo da farle perdere l'equilibrio. Mi sposterò poi alla sua destra, mi chinerò su di lei e le sferrerò un pugno con il braccio sinistro dritto alla bocca dello stomaco, appena sotto lo sterno. Con violenza, non voglio farle mancare niente!
    Il colpo dovrebbe darle un dolore lancinante e in più dovrebbe spezzarle il fiato, vediamo se così la pianta di appestare questa stanza.
    Dopodichè ci sarà spazio per il pezzo forte, la mia aura di tenebra come non l'avrà mai sentita finora: le mancherà il fiato ancora di più, la gola inizierà a stringersi, ancora e ancora, fino a sentirsi soffocare, griderà il mio nome e mi implorerà di liberarla da quella sofferenza.
    Se tutto questo funzionerà, la vecchia strega si troverà con le spalle sul pavimento freddo e coi polmoni agonizzanti in cerca di aria, aria che io le negherò, ovviamente.

    • Esperto – Infonde paura: Il cuore palpita più velocemente, si ha un profondo fastidio e soggezione


  7. #497
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Poco prima di correre verso di Lady Adamantia, noto due figure materializzarsi all'entrata....Lord Tywin e Lady Esperin....uh, abbiamo pubblico!



    Corro allungando il mio bastone verso il lato sinistro della nobile, e quando la supero abbastanza per rigirare la lancia dietro di lei, compio il gesto: afferro dall'altra parte l'asta con la mia mano sinistra e la stringo a me, colpendola contemporaneamente con un calcio in mezzo alla gambe: BINGO.
    "Ahuuuuuuu" ulula la disgraziata....fa un male cane, vero?
    Sghignazzo divertita, ma l'ilarità dura poco: devo aver fatto davvero arrabbiare la mia avversaria, perché reagisce ancora più violentemente...niente male per una vecchiaccia di cinquecento anni, eh bambolina?
    Mi arpiona letteralmente la gamba destra con la sua sinistra, attirandomela a se: il gesto mi fa perdere l'equilibrio, facendomi cascare di schiena. Mi lascio scappare un grugnito di sorpresa, mentre l'arma si distende lungo il mio fianco destro.



    Non contenta, dopo essersi spostata alla mia destra, mi colpisce in pieno stomaco con un pugno ben piazzato.
    Tossisco aria secca con gocce di saliva (spero le siano finite negli occhi!!), non ho nemmeno il tempo d'arrabbiarmi che un fischio improvviso alle orecchie mi fa stringere le spalle, come a proteggere i timpani....è...è...fastidioso, stridulo, acuto....familiare.
    Maledettamente familiare.



    La testa sembra come addormentata, mi formicola il cervello, i suoni mi giungono leggermente ovattati.
    Continuo a stringermi nelle spalle, mi volto verso Lady Adamantia disorientata...non può essere.
    Vedo (o mi sembra solo di vederla?) un'ombra nera che si sprigiona dal suo corpo: si avvicina a me, mi avvolge, ma non riesco ad avvertirne l'essenza. E'...vuota.
    Cerco di dedicarvi attenzione, di capire cos'è, e concentrandomi bene, sempre con la testa incassata nelle spalle, avverto il terrore che avvolge quell'aura....l'aura di tenebra! Sento l'odio della mia avversaria, la sua frustrazione e tutto ciò che di riprovevole poteva farmi provare...ma non mi tocca...non ci credo.
    Difesa - Esperto
    Capacità di schermare la propria mente da attacchi psichici ed illusori (si attiva automaticamente e l'incantatore che lo usa avverte un formicolio alle tempie):
    Scudo della mente - Se l’attacco arriva da un raggio di 5 metri
    Il mio....il mio vecchio scudo.......come è possibile...non potevo più utilizzarlo da....da.....non c'è tempo per pensare!



    Io...io devo....fare come ho sempre fatto!
    Digrigno i denti, fingendo di aver subito l'aura in pieno. Con la mano sinistra stringo il cappuccio, come si fa quando si prova dolore, si tenta di afferrare qualcosa come a volersi sorreggere, mentre con la destra tengo stretta ancora la mia Fornsworn.
    La guardo negli occhi carichi di odio, simulo un tremolio delle labbra, lo sbattere violento dei denti, e la mia faccia assume pieghe di paura terrea....oh Gildas, sto tirando su uno spettacolo divino, e non ci sei tu ad appludirmi...che peccato!
    Faccio tremare anche la mano che stringe il cappuccio, sbatto violentemente i piedi a terra come se volessi fuggire, in un comico gesto di una fuga in verticale! Tutto ciò senza MAI staccare il contatto degli occhi.



    La indico improvvisamente con la mano che prima stringeva il cappuccio ancora zuppo, come se improvvisamente avessi visto in lei un mostro: le urlo contro, fingendo spavento indicibile, e simulando reazione proprio a questa paura, colpisco lateralmente le sue caviglia con la mia lancia, che si trova dal suo stesso lato, con l'intento di far cascare lei stavolta.
    Le sembrerà solo che l'avrò colpita per proteggermi dal pericolo che avrei dovuto vedere in lei...nessuno deve sapere che sono in possesso di questo scudo!
    Se riuscirò nel mio intento, fingendo sorpresa per essermi ripresa, mi rialzerò piegando le ginocchia e issandomi, compiendo una giravolta su me stessa: quando il giro sarà terminato, ne approfitterò per sfruttare lo slancio e colpirla nuovamente con un colpo laterale, stavolta in pieno viso.
    Non so perchè ho di nuovo lo scudo attivo....ieri mattina non funzionava, ma che dico! E' da trecento anni che non funzionava, assorbito all'interno del sigillo come tutti gli altri poteri!
    Nessuno ha mai saputo di questa mia capacità, a parte Lui.
    Che cosa sta succedendo....cosa?


  8. #498
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    Insolenza, cieca ingenuità, cocciuta nel voler combattere l'evidente e imperitura legge di questo mondo: dovrei schiaffeggiarla. Eppure... qualcosa di familiare brilla in lei. Drako e i suoi ideali scintillano nei suoi occhi, così come quelli di mio padre. Questo mi ha sempre suscitato un odio veemente, ma anche ammirazione: come non applaudire all'intento così arduo di cambiare il mondo e le sue logiche? Come non inchinarsi di fronte a tanta follia? E' deplorevole tutta questa magnanimità ma... anche affascinante. Le sorrido, so di cosa sta parlando. So bene da chi è abitata questa Torre. So tutto di loro: poteri, estrazione sociale, storia. Facile dedurre l'ambizione degli Urthadar o dei Feralys, facile affidarsi ai De Lagun o ai Dreth, facile aspettarsi qualche alitata malefica dalla septa. Ma ammetto, Lady Alinor ha superato le mie aspettative. Questa sua indole... potrebbe tornarmi molto utile.
    "Avremo molto da imparare l'uno dall'altra, mia Signora... sarà uno scambio equo di valori e pensieri, ne sono certo. Sono sempre pronto ad imparare e migliorarmi. La luce che c'è nei vostri occhi è davvero incantevole e spero riesca un giorno a dissipare le mie tenebre" mento spudoratamente, ma riuscendo a mostrarmi sincero. Nessuno potrà mai riaccendere quella luce. Lei... solo lei, Reneè...
    Dicendole quella parole, le sorrido e le prendo con delicatezza la mano, così da sfiorarla con le labbra e congedarmi con un inchino galante. Mentre salgo le scale, sento delle voci, dei rumori: lo scontro deve essere molto acceso. Appaio in armeria, la septa è mal ridotta, ma sembra avere ancora gli occhi battaglieri. Bene. Sono presenti anche Lord Tywin con mia sorella Esperin e mi avvicino a loro. "Se volete congedarvi al Castello, my Lord, non fatevi scrupolo... io resterò qui la notte per allenare le nostre due guerriere per la battaglia di domani. Serve un guaritore" dico a Theon, il servo eunuco cui ho concesso di servire qui alla Torre. "Cerca Sir Aiden, Sir De Lagun o Sir Dreth... non vorremmo perdere la nostra adorabile septa prima che io abbia cominciato" gli ordino con un tono severo, ma tutto sommato gentile. Non sono quasi mai rude con la servitù: mi sembra inutile stare lì a schiacciare le formiche.

  9. #499
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Il Lord appare alquanto infastidito dell'interruzione della Septa, ma poi torna a dedicare totale attenzione alla mia persona.
    “Voi siete esattamente come Vi immaginavo Principessa” mi dice dapprima, osservandomi. Non so cosa immagini di me, ma qualunque idea abbia è sicuramente distante da quello che sono.
    Ma non è questo nè il luogo nè il momento adatto per farlo ricredere. Quello che voglio ora è che pensi di avermi totalmente sotto controllo, così da poter prendere tempo e parlare di questo accordo con mio Fratello. Probabilmente non si rende ancora conto delle implicazioni che ne conseguono... magari potrei fargli cambiare idea, convincerlo ad aspettare un pò.
    Ma aspettare cosa? Non lo so...
    “Il mio sangue scorrerà in Vostro figlio attraverso la mia progenie, sono certo che Ryuk sarà un degno compagno di vita e non perché Vi stiamo obbligando a farlo.. io e Vostro Fratello”



    <<Non ne dubito mio Lord, e potete essere certo che io sarò una moglie all'altezza delle aspettative di Vostro Figlio>> gli rispondo, atona. Non vedo l'ora che questo supplizio finisca.
    Mi guardo intorno qualche istante, concentrandomi sull'infermeria. Chissà se Alinor si è ripresa. Attraverso le tende della stanza noto la sua figura, accanto a quella di mio Fratello. La vedo osservare nella mia direzione...chissà cosa si staranno dicendo. Spero solo che Lantis non sia troppo duro con lei... è così dolce e di animo gentile.
    Ma il Lord riprende il proprio discorso, e torno a dedicargli totale attenzione.
    “Gli occhi che mio figlio ha ereditato da me, si accorderanno perfettamente con la vostra carnagione” mi dice, ed il suo modo di fare mi pare leggermente sarcastico. Quanto sa essere viscido quest'uomo... non ha limiti. Provo un profondo disgusto sia per la sua persona che per le sue parole...quanto vorrei che se ne tornasse al suo Castello, lasciandoci vivere serenamente.
    <<Ne sono certa, mio Lord. Come la carnagione di Vostro figlio starà benissimo con il colore dei miei occhi, qualora nostro figlio dovesse ereditarli. L'importante, concorderete di certo, è che cresca sano e forte>> gli rispondo, decisa. Stiamo parlando di un mio ipotetico bambino, non permetterò che controlli anche lui, come se fosse suo figlio.



    Poi alza gli occhi verso l'armeria, dalla quale è piombata giù la Septa, e palesa l'intenzione di voler andare a guardare l'allenamento. Seguendo il suo sguardo scorgo Sir Dreth e Cassandra sul balcone, intenti a parlare. Probabilmente si stanno organizzando in vista dei prossimi turni di guardia, mi dico, ma poi noto Sir Dreth guardare nella nostra direzione. Chissà...magari stanno parlando proprio delle imminenti nozze...o del Lord.
    Il suo arrivo ha certamente destato molto scalpore alla Torre.
    “Venite con me” mi ordina quasi il Lord, porgendomi la mano.



    Dopo un attimo di esitazione...



    ...allungo la mia mano, sentendo il contatto con la sua. La sua mano è forte, decisa, temo che da un momento all'altro con un semplice movimento possa spezzarmi un braccio.



    Dal suo corpo si espande una forte energia che in pochi istanti avvolge anche il mio corpo, facendomi perdere contatto con la realtà circostante. Sento la fontana farsi sempre più distante ed astratta, le particelle del mio corpo scindersi, confondendosi con quelle d'aria. Chiudo gli occhi incerta, e quando li riapro sono nuovamente con i piedi saldamente ancorati al terreno, in armeria.
    Davanti a noi la Septa e Lady Adamantia si stanno allenando duramente, a giudicare dai segni sui loro corpi. La Septa ha appena urlato di dolore, prima di sferrare a sua volta un attacco all'altra donna.
    Torno a guardare il Lord... si starà divertendo nell'osservare tutta questa violenza?
    Osservo inerme lo spettacolo...sperando che nessuna delle due si faccia troppo male, quando interviene Lantis chiedendo ad un servo di chiamare i guaritori. Ne approfitta anche per comunicare al Lord che passerà la notte ad allenare le due donne, e che quindi può cominciare ad incamminarsi. Finalmente.
    Ho bisogno di aria pulita. Devo uscire da qui...al più presto.

  10. #500
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