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  1. #531
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters




    <<Capisco le vostre intenzioni amica mia, ma non voglio che rischiate nuovamente così tanto per me, e che facciate queste pazzie. Promettetemelo, non potrei essere tranquilla sapendo che vi esponete così tanto. Ma ditemi, quale è stata la reazione di mio Fratello? Che vi ha detto?>> mi fa la principessa con sguardo serio.
    Quello che mi chiede è tanto. Anche mio padre ha cercato in tutti i modi di cambiare questo mio temperamento, ma senza successo.
    Mi sembra ancora di sentire la sua voce quando mi rimproverava. "Alinor Waters!" urlava chiamandomi col mio nome per intero. Quanto mi manca...
    "Cercherò di essere più...discreta, ve lo prometto! Per quanto riguarda Vostro fratello...si è comportato con galanteria. Ci siamo confrontati e credo che abbia capito il mio intento." le rispondo restando vaga. L'ho già offeso dinanzi a tutti, non continuerò a farlo, esponendo le mie perplessità riguardo alle sue parole anche dinanzi alla sorella.
    Dopo aver ascoltato le mie sfuriate su Lord Tywin e i suoi meschini intenti, mi prende la mano.
    <<Ascoltatemi Alinor. Anche io quando ho saputo di queste nozze avrei voluto urlare al Lord di bruciare negli Inferi, se non sapessi che ne sarebbe lieto, ma se ho accettato tutto questo è perchè non posso fare altrimenti. Capisco il vostro disappunto, ma è normale tra casate come la nostra cercare questo tipo di alleanze, soprattutto in tempo di guerra. Le battaglie hanno un costo molto elevato, hanno bisogno di essere finanziate costantemente. Il Lord è il nostro principale sostenitore, e so che Lantis non mi chiederebbe mai questo sacrificio se non fosse davvero necessario per il Regno e per vincere questa guerra>>
    "Certo, sono cosciente di tutto quello che c'è dietro ad un matrimonio combinato, come potete facilmente immaginare. Quello che non mi convince è la fretta, Esperin. La fretta con cui vuole unirVi in matrimonio con suo figlio e la fretta di avere subito un erede! Non Vi siete chiesta il perchè? O, meglio, non lo avete chiesto a lui?" replico ancora una volta.
    Abbassa lo sguardo, sembra ormai rassegnata al suo destino.
    <<Non vi nego che spero che le cose si risolvino diversamente. Ma adesso l'unica cosa che possiamo fare è...prendere tempo. Parlerò domani con mio Fratello per saperne di più, gli esporrò le mie perplessità e spero che mi venga incontro. Nel frattempo voglio che mi giuriate sulla nostra amicizia che non parlerete con nessuno di quanto ci siamo dette, e che non vi esporrete inutilmente per me. So che posso contare sul vostro aiuto, e...se ne necessitassi ve lo farò sapere, ve lo prometto >>.
    Storco la bocca. Lantis non ha battuto ciglio sull'idea del matrimonio combinato, ma forse perchè non conosce le novità. No...dal discorso fatto prima comunque ha dimostrato di avere le idee ben salde. Dubito che qualche dettaglio in più possa fargli cambiare idea.
    "Spero davvero che il principe Lantis possa esserVi d'aiuto Esperin." le dico, cercando di essere speranzosa ma anche per incoraggiarla.
    "I vostri segreti sono al sicuro con me, potete starne certa...e per quanto riguarda il resto..cercherò di starmene buona per quanto mi sia difficile farlo!" le sorrido per poi mordermi il labbro.
    Sarà dura Esperin. Molto dura.


  2. #532
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Il Principe propone a Lady Feralys un allenamento con lui... non sa quanto è fortunata. Lantis è un guerriero eccezionale, dotato di poteri tali da fargli conquistare il titolo di "dio del fulmine", perchè a vedere il suo potere, molti nemici lo confondono con il dio Raiden, caro agli stregoni. Penso che resterò ad osservare attentamente lo scontro, di certo ci sarà bisogno di un guaritore se il Principe si impegnerà un pochino. Se invece dovesse fare sul serio, ci conviene chiamare un negromante. Aiden però mi si avvicina, mi chiede di parlare. Sono felice di questa sua proposta, perchè così potrò sciogliere quel nodo alla gola, quello strano malessere che ho avvertito prima, quando è stato così sarcastico con Sir Vicent. Lo seguo al balcone, dopo aver avvisato sua Altezza di essere a disposizione ed aver ottenuto il permesso di congedo, parleremo proprio nel luogo dove poc'anzi si è creato imbarazzo. Inoltre, mi fa piacere chiacchierare con lui, con tutto quello che è successo dopo Amaranthis, non ne abbiamo più avuta occasione e questo non ha fatto bene al mio umore. Già... dovrei dirgli della Regina, di Ryuk? Devo essere cauta, l'ho promesso alla Principessa, ma... se Aiden fosse in pericolo, se la Regina lo stesse immischiando in qualcosa di grosso? In una congiura contro Lantis? Mi conviene ascoltare bene ciò che mi dirà... odio le situazioni che non sono trasparenti. Aiden sembra nervoso, contrito. Le due mani stringono la ringhiera, gli occhi verso l'orizzonte. Parla, mi dice cose che non devono essere facili per lui e questo lo so, perchè anche io sono fatta così: se devo dire qualcosa che imbarazza la mia natura guerriera, cerco di sfuggire lo sguardo del mio interlocutore. Non voglio che soffra, io... non ti porto rancore, mi fa male vederti sforzarti in questo modo, è come se quello sforzo fosse dentro di me. Ma lo faccio terminare di parlare, perchè è giusto che un cavaliere nobile come lui si senta a posto con il suo onore e se gli suggerisce quelle parole, allora devo dargli soddisfazione. Non ferirei mai il suo onore. Mi chiede perdono: lo trovo il gesto più leale e nobile di un cavaliere. Anche il più difficile: riconoscere un proprio errore, una propria mancanza e poi trovare la forza di chiedere perdono. Sir Aiden, quel giorno che il Re vi ha investito di tale carica è stato un giorno santo.
    "Sono giorni difficili, con la presenza di Lord Tywin, poi, lo sono diventati ancora di più. Siamo tutti nervosi, come su una corda di violino... la tua nuova nomina, inoltre, non deve essere facile reggere la pressione, lo so bene. Non preoccuparti, quindi, per le tue parole e il tuo comportamento, siamo compagni d'arme, per me è superato. L'amicizia che lega due cavalieri come noi supera anche gli ostacoli più irti, figuriamoci qualche discussione" gli dico sorridendo. "Anche io ho fatto qualche uscita poco felice, ma ho avuto le mie buone ragioni... la mia fedeltà va al Re e ai Raeghar, che rappresentano Dohaeris, non ai Leithien. Aiden io.. sono preoccupata per te... la Regina... è una donna intrigante e pericolosa, non farti coinvolgere nella sua tela... io vorrei che tu fossi sempre al riparo da ogni tempesta... sei un nobile cavaliere, meriti solo onore e quella... i Leithien... sono una famiglia senza onore" esclamo con fierezza. "Siamo soldati, io non ne so molto di politica, ma so su quale bandiera si è posata la mia mano il giorno del giuramento... e quella bandiera difenderò per tutta la mia vita, anche a costo di morire per essa" continuo, volgendo lo sguardo anche io all'orizzonte della sera, ai suoi colori dolci e rasserenanti, che presto daranno spazio ad una notte stellata. "Sono stati giorni difficili, per me... affrontare mio fratello ad Amaranthis, vedere il suo tradimento con i miei stessi occhi, vederlo impresso sulla tua carne, in quella ferita... non è stato facile. Con Vicent, parlavamo giusto di questo... penso che verrà lui stesso a porti le sue scuse, non voglio quindi togliergli l'onore di adempiere ad un dovere così nobile. Volevo, comunque, ringraziarti... per essere intervenuto con Lord Tywin... sono proprio una frana in politica, per questo ho sempre preferito la guerra... la guerra è nuda e cruda e non mente mai. Ti mostra la sua faccia e sai con chi hai a che fare. La politica... odio la politica" rido volgendo lo sguardo a lui. "Trovo comunque sia un grande talento saperci fare, la politica può far terminare le guerre o evitarle... è uno dei mali necessari di questo mondo, temo. Ma quando è un'anima nera a tirare i fili... questa diventa un cancro... la Regina... Aiden, mi assicuri che starai attento a lei? Che non ti fiderai?" gli chiedo con l'amicizia più pura che possa brillare mai nel mio cuore. Lumen Leithien è una bugiarda... non posso accusarla di ciò dinanzi a lui, ma so che è così. E una donna che mente è molto pericolosa, questo lo so persino io.

  3. #533
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    Dreth resta impassibile a tutto, mi chiedo se sia un essere umano: guardandolo in viso non credo proprio. Ripensandoci, avrei dovuto usare lo charme, mi sarei davvero divertita e si sarebbe divertito anche lui. Poco male, meglio restare amici e tenerlo buono, il suo potere è interessante, inutile in battaglia, ma interessante. Il soldato prende la mia mano tra le sue, così delicatamente come se fosse fatta di cristallo e avesse paura di romperla.
    "Ho detto di aver bisogno di un contatto fisico e non di dover toccare i punti…"


    "Contento voi, sir" - gli rispondo anch'io con un sorriso. Mentre Dreth mi cura le piccole escoriazioni, mi guardo intorno e vengo agganciata dallo sguardo magnetico del Gran Maestro. Gli rivolgo un cenno del capo, con deferenza. La sua aura rimbalza ancora, viva tra le pareti dell'armeria, e ci pervade tutti, persino Lantis ne è in qualche modo sopraffatto, lui che dovrebbe essere il più forte tra noi reali è egli stesso vittima dell'oscurità che emana dal suo temibile alleato.


    All'improvviso mi sento un piccolo fiocco di neve nel bel mezzo di una tempesta: un maledetto niente! Questi uomini hanno il potere, lo dominano, si scontrano, si alleano, complottano e sanno che la loro forza è tanta e non hanno bisogno di nessuno. Che possibilità ho io oppure Aiden o chiunque altro di riuscire a sopraffarli? Di certo non è la forza bruta la mia arma, anche se in effetti ci so fare ... Devo essere furba e saper scegliere le mie alleanze, scovare i punti deboli e i punti di forza e colpire con astuzia. Leithien, Raeghar, sì anche Urthadar, sono famiglie pericolose i loro discendenti nascono col germe della malvagità, il problema è che non la fanno riconoscere, sono subdoli, viscidi, infingardi. Riderei, se non fosse che sarebbe sconveniente in questa circostanza. Gli uomini di queste famiglie credono di essere dei scesi in terra, scambiano le loro donne come se fossero bestiame in vendita, fanno promesse che non manterranno mai, fingono sentimenti che non hanno. Il loro problema è che non sanno guardare più in là del loro piccolo ... mondo, c'è bisogno che qualcuno che dia una bella scossa alle loro certezze.
    Quante sciocchezze, Adamantia! Devi saper stare al tuo posto e logorare il nemico dall'interno. E' così che si fa e d è così che continuerò a fare. Sir Dreth si congeda, finalmente, gli rivolgo un Grazie e lo vedo volatilizzarsi con la cosa tra le gambe: avrà avuto paura di me o dei Lord qui presenti?
    A tal proposito la septa (è ancora viva, grrr) gracchia di voler accompagnare Lord Tywin al Glados, vecchia serpe ... anche se lei potrebbe essere un'ottima alleata. La guardo un attimo in cagnesco, infastidita dalla sua voce, poi mi avvicino al Gran Maestro mostrando tutto il mio fascino e la femminilità di cui sono capace e gli porgo la mano.


    Queste sono le mani di uomo, sir Dreth, avete molto da imparare ancora! La sua presa è potente e senza timori, le sue labbra mi sfiorano e brividi di piacere sconvolgono impercettibilmente il mio corpo e poi quegli occhi. Resto immobile per un attimo mentre lo vedo andar via con la megera.
    "Milady, se un allenamento con me non vi dispiace, sono a vostra disposizione. Se prima volete riposare, vi attenderò, sono un uomo esigente... sono sicuro ne varrà la pena"



    Mi volto verso il reggente, mi sta proponendo un allenamento o cosa? Beh, non posso di certo tirarmi indietro. Magari non riuscirò a batterlo, ma ci sono tante cose che potrei fargli.
    "Con piacere. Non mi tiro mai indietro a delle proposte così allettanti"
    E la notte è giovane.



  4. #534
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    Lady Adamantia non si tira indietro, posso chiaramente leggere sul suo viso l'espressione di chi è sicuro dei fatti suoi: mi piace. Spesso, chi ha potere pecca di arroganza, ma se non possiamo cullare un poco la nostra vanità, a cosa vale tutto questo? E lei, la bella strega di fuoco, è un monumento alla vanità.
    "Non sia mai che io affronti una madamigella armato di tutto punto... inoltre, voi non indossate l'armatura, quindi mi sembra giusto mettermi più... a mio agio" dico con un sorriso malizioso sulle labbra. Chiamo le serve, così che mi aiutino a togliere la corazza... che strano, di solito Ricciarda è sempre in prima fila per questo compito, ma ora non la si vede. Ma le dita affusolate di Agatha fanno il loro dovere: in breve resto a torso nudo, così da darle un po' di vantaggio. Non ho intenzione di fare sul serio, non mi è passato per la mente di lottare in maniera impegnativa nemmeno per un attimo, ma non voglio fare la figura del broccolo. Vedremo quanto saprà darmi del filo da torcere la mia avversaria. Mi metto in posizione difensiva, quella tipica del pugilato. Ma è solo un modo per distrarla: in realtà, provo a piazzarmi dietro di lei usando la mia velocità, così da tentare di prenderle, con la mia mano destra, il suo braccio destro e storcerlo in maniera non troppo forte dietro la sua schiena. Il suo bel corpo sinuoso dovrebbe essere così vicino al mio, la sua schiena a contatto con il mio petto. Chissà come profumano quei bei capelli rossi. Chissà se profumano come quelli di Reneè.

  5. #535
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Aiden Urthadar

    Questo mondo è infestato da molti mali. Lantis Raeghar è un male. Tywin Leithien è un male. Io sono un male. Anche i più insospettabili, anche coloro che sembrano più puri di cuore nascondono dentro di loro un'oscurità che li divora: Vicent Dreth è un male. Ma a volte gli Dei, che tanto si divertono a osservarci e giocare coi nostri destini, inviano sulla terra degli animi gentili, innocenti, estranei alla corruzione che ha reso la realtà così marcia. Cassandra De Lagun è uno di questi animi in pena, troppo diversi da chi li circonda per potersi adattare al mondo malato in cui viviamo, condannati a combattere contro la sofferenza esistenziale che li affligge. Mi rivolge parole dolci, piene d'affetto, così ingenue che fatico quasi a credere che le pensi veramente; ma so che è così. Perché Cassandra è speciale.

    Tutto ciò non era previsto... La sua presenza, la sua influenza su di me non era prevista. E come avrei mai potuto pensare a una cosa del genere? Ogni minimo dettaglio della mia vita è stato deciso fin dalla nascita. Il mio stesso concepimento è la conseguenza del fallimento di mio fratello. Sono stato cresciuto, educato, addestrato, ho vissuto recluso, poi ho governato e combattuto: qualunque mia azione è sempre stata ponderata, ho sempre avuto il controllo su tutto ciò che mi riguardava. Ma poi ho incrociato il suo sguardo. Tre giorni fa... Solo tre giorni fa, eppure sembrano passati secoli...
    La mia prima preoccupazione è sopravvivere: così è sempre stato, e sempre così sarà. Ma ormai non posso più ignorare quello che provo. Il solo pensiero di Cassandra ferita, morta, mi manda su tutte le furie. Non riesco a funzionare sapendola in pericolo: devo riuscire a incastrarla nei miei piani. Devo sfruttare questa variabile imprevista, e nel contempo riuscire a tenerla al sicuro. Non per lei, non solo: soprattutto per me stesso e per la mia sanità mentale.

    Mi avvicino alla donna, senza mai lasciare i suoi occhi... Mai. Nemmeno per un istante. <<Tu desideri che io sia al riparo da ogni tempesta, Cassandra, ma trascuri la mia natura. Sono un Urthadar: la Tempesta è la mia casa>>. Le sorrido lievemente, per poi tornare serio. <<Non sono fedele ai Leithien, se è questo che ti preoccupa. La regina... è più debole di quanto tu creda e di quanto lei pensi. Il filo che la lega al trono sta per spezzarsi, e ha bisogno di me perché io voglio che sia così>>. Rimango in silenzio per qualche istante, in modo che riesca ad elaborare bene le mie parole. <<Tu sei un soldato, un cavaliere, uno dei migliori che abbia conosciuto, e comprendo che l'onore sia la cosa più cara che hai. Non critico la tua lealtà ai Raeghar, perché anche io sto combattendo per loro, com'è giusto che sia. Raeghar, Leithien, Urthadar, Feralys, stiamo tutti combattendo contro i mostri che hanno traviato tuo fratello, non dimenticarlo mai>>. Sono finalmente a pochi centimetri da lei... Le prendo le mani tra le mie, sperando che accetti il tocco. <<Comprendo il tuo astio, ma la politica non è un male. La politica è tutto ciò che ci circonda. La guerra, che tu consideri nuda e cruda, altro non è che una forma diversa di politica>>. Spero che non fraintenda il significato delle mie parole. <<Io non mi fido della regina, te lo posso assicurare. Non mi fido di Tywin. Non mi fido nemmeno del reggente. Sono leale alla causa, lo sai che lo sono, mi hai visto combattere e sanguinare per il mio regno. Ma la fiducia in chi ci comanda, persone imperfette quanto noi, è un lusso che non posso permettermi>>. Avvicino il mio viso al suo, sempre guardandola negli occhi... Siamo così vicini, ormai... <<Ma mi fido di te, Cassandra. Mi fido di te. Solo di te. E mi devi promettere, qui, adesso, che non ti metterai inutilmente in pericolo, mai più. Non sto parlando del campo di battaglia, so che puoi badare a te stessa: intendo qua alla Torre. Non sfidare più Lumen, non sfidare più il Lord. Non fidarti di nessuno. Nemmeno di Lui. Ti sto pregando>>.
    Our wills and fates do so contrary run

  6. #536
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    RICCIARDA

    Sooooooooo chi seeeeeeeeiiii vicino al mio cuor ogn'or sei tuuuuuuuuuuuuu
    E' da tutta la giornata che sto con la testa nelle nuvole! Se penso al mio amoruccio! Non me ne frega manco niente di quel bel pezzo di manzo di Lantis o di Lord Tywin! Bha tutti dicono che quell'uomo metta i brividi... sarà, ma quando lavi le mutande a qualcuno, penso che riesci a vederlo per lo gnocco nudo e crudo che è. Oh il mio amoruccio, chissà come avrà gradito le mie mutande! Ma questa sera... ho dei piani niente male, lo renderò felice e lui mi sposerà!
    Soooooooooo chi seeeeeiiiii di tutti i miei sooogniii il doooooolce oggetto sei tuuuuuuu
    Ho finito il mio servizio, sono quasi tutti in armeria penso, quindi attuo il mio piano. Entro nella camera del mio amoruccio e chiudo la porta dietro di me, inizio a mettere candele un po' ovunque e le accendo. Tra poco calerà la notte, dovrà tornare in camera, così mi troverà nuda sul letto pronta ad accoglierlo e... bhe devo appendere questa cosa prima. Sapevo che quel pittore mi sarebbe stato utile e questo dipinto gigante che mi feci fare posso finalmente usarlo per qualcosa che il mio amoruccio gradirà. Me lo sono fatto portare dal castello e mia cugina me lo ha passato da una delle finestre esterne della Torre. Andare al piano superiore senza farmi notare non è stato difficile, sono stati tutti nella sala da pranzo a scornarsi come sempre. Ho appeso il mio super ritratto, dove sono distesa, nuda come la Maya desnuda del Goya, sul capoletto del letto. Appena il mio amoruccio entrerà in camera, sarà certamente ammaliato dalla bellezza della crosta sul letto così io potrò dirgli "Oh Amoruccio, qui c'è Ricciarda in carne e ossa!". Oh non vedo l'ora!

  7. #537
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Lord Tywin Leithien

    Lady Feralys mi porge la mano ed in questo breve lasso di tempo sento il mio vigore farsi vivo, una sensualità prorompente in un corpo da Dea, noi Leithien siamo famosi per il nostro punto debole verso il fuoco ed il vento, le generazioni deboli del nostro albero genealogico sono tutte crepate con il loro elemento diverso da quelli cardini. Lascio quella mano di velluto, rivolgendole un ultimo sguardo, trattengo l’impulso di farle un invito plateale, ma sono certo che sia abbastanza intelligente da aver colto da sé. Dopo aver porto i saluti formali di circostanza ai presenti, mi incammino verso l’uscita in compagnia della septa, la vecchia avrà sicuramente da dirmi qualcosa, non è nel suo solito agire un atto di tale cortesia. Infatti non tarda a prender parola con un fil di voce e se il mio udito non fosse abbastanza buono da sentire le sue parole, dovrei rischiare di avvicinarmi a quella bocca mefistofelica.
    <<Spero che la principessa si sia comportata degnamente con Voi, mio Lord, contrariamente di quanto ha dimostrato a tavola. Volevo parlarvi proprio di lei, in effetti e...di me. Gradirei potermi occupare ancora di Lady Esperin, anche se ormai è adulta e promessa, e dei Vostri nipoti: questo ovviamente, se Vi compiace. Mi permetto di suggerirvelo in quanto, come avete potuto vedere, re Rickard ha inculcato nella figlia questi "ideali" a mio avviso troppo buonisti, ma la cosa peggiore è...la sua lingua. La principessa parla, e molto. Oh, ma se io potessi starle vicino...io ascolto. Ascolto....memorizzo....e ripeto per filo e per segno, se il mio Signore dovesse chiedermelo.>>
    Capisco dove Deirdre vuole andare a parare, non è in cerca di protezione, non ne necessita, è abbastanza velenosa da sola, da riuscire a fare da sé, è palese che io abbia potere sul piccolo principe azzurro ed è altrettanto evidente che la strega non goda delle sue simpatie. Le rispondo con lo stesso tono a fil di voce “La Principessa è ancora molto giovane, ma ho notato con piacere che la sconsideratezza tipica di quella età non arde in lei, ma è evidente il suo attaccamento viscerale nei confronti del Padre, quegl’ideali sono un veleno che logora e che libera le catene della mente, potrebbe iniziare a pensare da sola e ciò non ci gioverebbe affatto. Sono certo che la vostra presenza e parole serviranno a riportarla in riga, dopotutto… non ho potuto fare a meno di notare un certo affetto nei vostri confronti” Sorrido ironico, mentre la osservo “Durante il nostro interloquire non si è mostrata restia, anzi… ha accettato ben volentieri di donarmi un nipote entro un anno dal matrimonio, quindi i vostri servigi saranno richiesti prima di quanto pensiate, Septa. Statele accanto… costantemente e non fatevi sfuggire particolari che potrebbero rivelarsi di vitale importanza, quella ragazzina potrebbe cercare di sfuggire al proprio dovere e non ho proprio voglia di dovermi sporcare le mani o ingegnarmi in altri modi per risolvere gli affari tra i nostri Casati. Quindi… accetto il vostro prezioso aiuto, saprò ricompensarvi a dovere…” Aspetto una sua eventuale risposta e se non avrà nulla da aggiungere, mi ritirerò presso la mia dimora ad Adamantem.

  8. #538
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Tiro un sospiro di sollievo quando Alinor mi promette di agire con più cautela, anche se dalle sue parole percepisco che non deve essere facile per lei soddisfare la mia richiesta. Sto conoscendo il suo carattere, è forte, coraggiosa, ribelle, diretta...e io le sto chiedendo di mettere da parte la sua indole, mostrandosi remissiva di fronte a situazioni che non tollera. Tuttavia lo faccio per il suo bene...conosco le persone che sta rischiando di inimicarsi, e so bene che sarebbe la sua fine se ci riuscisse.




    Meglio che tenga un profilo basso, come sto cercando di fare io, in attesa di vedere come evolvono gli eventi. Dobbiamo essere caute.
    Mi racconta poi che Lantis è stato molto galante, e che sembra aver compreso il suo gesto. Me ne compiaccio, mio Fratello è una brava persona, ero sicura che sarebbe andato incontro ad Alinor ed avrebbe capito la bontà del suo gesto, al di là di quello che è apparso poco prima in sala da pranzo. Lantis, come mio Padre, sa guardare al di là delle apparenze, ne sono certa, ed ha visto la bontà di cuore della mia amica.
    Deve essere così, non si può non amare Alinor.
    Mi chiede poi se non mi stupisco della richiesta del Lord e della sua fretta di avere un nipote, e se non ho pensato di chiedergli spiegazioni. Sorrido ironica, guardandola negli occhi. Mi avvicino a lei e le rispondo.



    <<Certo che me lo sono chiesta, amica mia. Ma non è poi così difficile darsi una spiegazione, ed era inutile chiederla a Lui. Avere un nipote con il sangue dei Reaghar gli darà un legame sicuro con la nostra casata e col trono...molto più di quanto possa garantire un semplice matrimonio, credete che non lo sappia? Mio Padre... ha sposato sua nipote rendendola Regina, ma non le ha mai dato un figlio. Se Lui...dovesse morire>> abbasso gli occhi, soffrendo nell'udire le mie stesse parole <<Lei perderebbe qualsiasi diritto a ricoprire quel ruolo. E tale ruolo spetterebbe a voi, che siete la promessa di Lantis. E' ovvio che il Lord voglia cautelarsi da questa possibilità. Devo parlarne con Lantis, e capire che intenzioni abbia a riguardo. Allo stesso modo è anche ovvio che al momento voi siate la principale rivale della Regina agli occhi della stessa e del Lord, quindi vi prego... fate attenzione. Noi...>> abbasso ancora di più la voce, sussurrandole il resto <<...noi non possiamo fidarci di loro, questa è una delle poche certezze che ho al momento>>



    Le stringo le mani, infondendole il mio calore, aggiungendo <<Un giorno, Voi sarete una Regina amata da tutto il Regno, in primis da mio Fratello, ne sono certa>>, le rivolgo un sorriso dolce, sperando di riuscire a rassicurarla.
    Proprio in quel momento Theon entra timoroso nella stanza, e mi porge un bigliettino. Lo leggo curiosa, chiedendomi chi possa scrivermi a quell'ora della sera.
    Il messaggio è di Sir Dreth e sembra abbastanza importante, lo rileggo velocemente un paio di volte per elaborarne il contenuto. Mi invita a raggiungerlo alla fontana, prestando attenzione a non farmi seguire. Che sta succedendo? Mi volto verso la finestra, e noto il cavaliere già in attesa nel luogo da lui indicato. Ha le braccia conserte, e osserva la statua di mia madre.
    Ripiego il foglietto, infilandolo nelle pieghe interne del vestito, e mi rivolgo nuovamente ad Alinor dopo aver congedato Theon.
    <<Scusatemi amica mia, devo raggiungere Sir Dreth, sembra abbastanza importante. Continueremo la nostra conversazione in un secondo momento se vorrete. Vi ringrazio di essermi vicina, e di preoccuparvi così tanto per me. Dovete però concedermi di fare lo stesso con voi, e quindi non amareggiatevi per quanto vi ho chiesto poco fa...lo faccio perché tengo tanto a Voi, lo sapete>> le dico infine, per poi congedarmi e lasciare la stanza.



    Attraverso velocemente l'ingresso della Torre, preoccupata per lo strano bigliettino del cavaliere. Spero che non sia successo niente di grave, eppure ho un brutto presentimento.



    Quando arrivo quasi vicino la fontana, noto la Septa ed il Lord conversare accanto al Glados. Cosa mai avranno da dirsi? Mi preoccuperò di chiederglielo, quando andrò a farle visita più tardi per consegnarle quella...cosa.
    Torno a voltarmi verso il cavaliere, preoccupata, e lo incito a parlare.
    <<Sir Vicent, ho ricevuto il vostro biglietto. Ditemi, che succede?>>

  9. #539
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Il Lord ascolta, mi lascia parlare accompagnata dalla sua estrema attenzione: questo è un bene, che mi regala più sicurezza nelle mie ultime parole. Gli sto offrendo l'unica cosa che Lantis non può dargli e che solo io posseggo oltre a lui: la fiducia incondizionata della principessa.



    Una volta fermi davanti al Glados, il Lord mi risponde con un sussurro udibile solo per le mie orecchie: riassume brevemente il mio stesso concetto, confermandomi che quello che vuole è il pieno controllo sulla principessa.
    "(...) dopotutto… non ho potuto fare a meno di notare un certo affetto nei vostri confronti” mi dice sorridendomi.
    Il Lord dell'Uragano mi...sorride? Quel buco che si ritrova sotto al naso che di norma usa per vomitare sentenze è capace di smuoversi in tal modo? Deve essere la felicità per cui diverrà presto nonno! Ah!



    Sciocco...."affetto". Lady Esperin si affeziona pure alle pietre.
    Ma lasciamoglielo credere....mi conviene! Mi parla poi del suo dialogo privato con la giovane, riportandomi le richieste che le ha fatto. Mi sembrano precauzioni più che dovute, dopo il tiro mancino lanciatogli dal Re. Mi include candidamente nella futura educazione dei suoi futuri nipoti (ho usato apposta questo termine, appellarli come "figli di Ryuk e di Esperin" sarebbe stato un grave errore!), e nel tenere sotto controllo la principessa.
    Non potevo chiedere di meglio!
    "Quindi… accetto il vostro prezioso aiuto, saprò ricompensarvi a dovere…” termina.



    Mi inchino rispettosamente:
    <<CompiacerVi ed esservi utile sarà la mia ricompensa, sperando ovviamente che io non debba mai intervenire in tal senso...>> ghigno, alzando leggermente il capo ed osservandolo in viso. <<Se la piccola Raeghar ha capito l'antifona quest'oggi, sarebbe sicuramente meglio per tutti.>> termino alzandomi anche con il busto.
    Se gli sono utile, ho una copertura maggiore con Lantis, che al momento mi getterebbe lui stesso nel Vulcano.
    Il Lord mi risponde con un debole cenno d'assenso, dopodichè sfiora con la mano il Glados, attraversandolo senza altre occhiate in mia direzione.



    Espiro pesantemente....e anche questa è fatta.
    Fermo un servo li di passaggio, ordinandogli di portarmi qualcosa da mangiare per cena direttamente nella mia stanza privata.
    Torno finalmente in camera mia, richiudendomi la porta alle spalle. Mi getto disordinatamente sul letto, godendo finalmente del morbido appoggio. Quella squinzia da quattro soldi mi ha stancato terribilmente, ma....meglio così. Ora che so come agisce, la cieca furia dei suoi attacchi...devo fare in modo che si scontri con la controparte più forte, di modo che io possa restare più coperta con elementi più deboli. Ma come faccio a sapere chi....non basterà certo uno sguardo.
    Posso fare supposizioni però. Se riesco a manovrare lady Adamantia a mio vantaggio, nella battaglia, sarò più protetta...devo studiarmela bene!
    A proposito....stamattina ho interrotto una lettura più che interessante! Mi alzo a fatica quando bussano alla porta: un'altra serva poggia velocemente il vassoio con la mia cena sul comodino e sgattaiola via borbottando un "buon appetito".
    Raccolgo il libro che ho preso stamane in biblioteca, stendendomi con la schiena poggiata sullo schienale del letto: controllo che il cibo e le bevande siano esenti da sostanze velenose, dopodichè desino in quella posizione, sfogliando il capitolo che leggevo stamane.



    Al momento non voglio pensare più a nulla, ne a Lord Tywin, ne al reggente, ne a tutto il resto...
    Non ho sonno.


  10. #540
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth


    Data la situazione è diventato perfettamente inutile continuare a tenerla sotto una campana di vetro. Aspettare il momento più “tranquillo” per poterle dire questo è stato un errore: come cavaliere fedele ai Raeghar sono tenuto a comunicare ogni minimo segno di sospetto da parte dei nostri alleati, in particolare se esso può ledere alla già scarsa fiducia che aleggia qui. Esperin dovrà diventare più forte, dovrà imparare a reagire con durezza e dovrà saper affrontare tutte le difficoltà a testa alta. Non è più una bambina, devo imprimerlo in testa per il suo bene.





    Mi duole solo farlo a spese di Lady Feralys, il suo dubbio purtroppo, seppur esternato in confidenza, è assolutamente da riferire. Non ho nulla contro la Lady, finora si è dimostrata una donna dolce, cortese, comprensiva, e sicuramente le sue sono solo buone intenzioni volte - come me - a proteggere la principessa; la Septa è vero che di fama non è una santa, conosco bene le storie della fantomatica Strega dell’ovest, la mia septa mi leggeva le sue avventure come favole della buonanotte, ma mi piace credere che con il tempo sia cambiata e che voglia realmente bene ad Esperin - come una madre ad un figlia. Inghiotto un groppone di saliva forzatamente: quella dannata mela mi sembrava matura ed invece era ancora acerba, la secchezza che mi ha lasciato in bocca neppure l’asprezza del vino è riuscita a placarla. Inganno l’attesa scrutando i dintorni, notando solo ora la presenza di Cassandra e di Sir Urthadar sul balcone di fianco all’armeria. Non posso né sentire le parole né studiare le espressioni ma una cosa mi è ben chiara: sono vicini, troppo vicini. <<Aiden…>>, sibilo a denti stretti in sua direzione, so che non mi sentirà ma spero che noti il mio sguardo vigile su di lui. Temo che si stia lentamente intrecciando un “pericoloso” legame tra lui e Cassandra. Me lo sento. Gli interventi in sua difesa e quei continui sguardi di intesa, poi, non fanno che confermare questo mio sentore. Conoscendo lui, non posso che sperare che Cassandra apra gli occhi e non si lasci ingannare...



    Passa qualche minuto e finalmente la principessa mi raggiunge, purtroppo l’incontro non sarà segreto come credevo, c’è perfino Lady Waters che ci osserva dall’infermeria, ma quel che mi preme attualmente è che nessuno senta ciò che sto per dire.



    Torno con lo sguardo fisso sulla statua e cerco di non guardare Esperin in viso: temo che i miei occhi possano rivelarle la verità… <<Perdonate il modo in cui Vi ho fatto chiamare, ma ci terrei a dirVi qualcosa sul conto di Lady Adamantia Feralys prima che la battaglia inizi…>>, affermo con aria solenne portando entrambe le braccia dietro la schiena ed ignorando il senso di colpa che mi attanaglia le membra. Mi dispiace Adamantia.



    Lady Esperin si guarda attorno perplessa, sento il cuore martellare sempre più forte nel petto ho paura che la fanciulla lo senta, quando avvicinandosi a me mi chiede con un sussurro: <<Non è necessario che mi porgiate le vostre scuse Sir Dreth, anzi vi sono grata di condividere con me le preoccupazioni riguardo ai nostri alleati. Ditemi, cosa succede a Lady Adamantia? Sta bene?>>. Uso il suo stesso tono.<<Nulla di grave principessa, o meglio nulla che io ritenga come tale. Probabilmente dati i recenti avvenimenti la mia considerazione può risultare al pari di una sciocchezza>>, mi inumidisco le labbra - maledetta mela! - e continuo a parlarle, <<Ma non è affatto un caso che abbia cercato di "dissuadere" la regina dal mandare la dama sul campo di battaglia. So che ormai la decisione è irrevocabile e che avrei dovuto riferire tutto questo molto prima, ma la ragione del mio intervento è che Lady Adamantia Feralys mi ha chiesto di controllare Deidre dell'Ovest...>>.<<La mia septa?>>, mi risponde sorpresa, <<E per quale motivo avrebbe fatto ciò?>>.



    Mi faccio coraggio e la fisso negli occhi prendendo le difese di Lady Feralys.



    <<Credo che nutra sospetti per via del passato della vostra septa. Inoltre la dama, come avete potuto appurare Voi stessa in armeria, ha dato chiari cenni di insicurezza. Come ritenete più opportuno che agisca con lei? Prima in sala ha anche espresso la volontà di conversare privatamente... suppongo che l'argomento fosse proprio questo...>>.




    Ps: Dialoghi concordati con Sere!
    Ultima modifica di Damnedgirl; 12th February 2015 alle 03:26



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

 

 

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