Vicent si alza e mi fa un delizioso baciamano, poi affonda gli occhi nei miei e comincia a rispondere alle mie domande.
Ascolto. Continua a parlare. Non la smette più.
Le palpebre si chiudono da sole, non so se potrò resistere ancora a lungo a questa sequela di stronzate assurda. Dreth sotto il potere dello charme e ancora più noioso di quanto possa esserlo da normale. Normale tra virgolette ovviamente.
Ho comunque scoperto un pò di più sul suo conto, cioè è davvero così come si presenta: un piccolo, leale soldatino, fedele al suo re etc etc ... La guerra non gli piace però e non gli va nemmeno che le donne combattano. Pensi che non siamo capaci, burattino? E' un tantino sessista, deve essere cresciuto in una famiglia in cui le donne dovevano figliare e basta. Oh, ma che carino, si preoccupa per me! Voleva prendere il mio posto in battaglia per liberarmi dal fardello di combattere e farmi male, non per esuberanza giovanile come avevo pensato. Certo, queste immagini di morte poteva pure evitarsele visto che manca poco allo scontro, ma vabbè, diciamo che me la sono cercata. E poi quel nome: Ryuk Leithien. Sembra essere l'uomo del giorno! Figlio del gran Maestro Tywin, spia dei reali al campo del reietti, promosso sposo e ... mostro. Mi piacerebbe tanto conoscerlo, tutte queste notizie su di lui e mi sembra di vederlo qui davanti a me ... no, davanti a me c'è solo il piccolo Vicent, purtroppo. Lo odia talmente tanto, cosa avrà mai fatto a sua madre? Non mi stupirei se trovandoselo in battaglia gli si lanciasse contro per fargliela pagare e finisse ammazzato come un cane. Forse un pò mi dispiacerebbe, naahh.
E per lui la principessa è una fanciulla buona, pura di cuore, che non merita affatto di soffrire ... e chi merita di soffrire? Chi lo dice che una persona è meritevole di subire torti e un'altra no? In base a cosa lo si giudica? Questo ragazzetto ha un modo piuttosto radicale di pensare, divide il mondo in bianco e nero, buoni e cattivi, colpevoli e innocenti, esattamente come la principessa. Le persone così non mi sono mai piaciute, preferiscono spezzarsi invece di piegare la schiena, si ammazzerebbero pur di non tradire i loro ideali. Ma a che pro tutto questo? Alla fine quelli come loro non si sanno adattare, hanno sempre la peggio e finiscono per essere sacrificati e gettati in un matrimonio con uno considerato una bestia, per fare un esempio a caso.
Oh, ecco la risposta alla domanda clou: è un normalissimo eteresessuale. Deludente anche in questo il nostro sir Dreth e questa sua ridicola visione delle donne, ancora! Angeli celestiali, dono degli dei, custodi del focolare: pietà di me, nemmeno mio nonno era un tale retrogrado! La donna è esattamente come appare, nessun maledetto dono di qualsivoglia divinità, è un essere umano, con i pregi e i difetti di qualunque altro essere umano, prima lo capirai e prima la smetterai di prendere pali in faccia! "Mi piace pensare alle donne come creature degli dei mandate in questo mondo marcio per allietare le nostre pene piuttosto che pezzi di carne con cui sfogarsi come animali"
La perla finale! Un poeta nato! Allietare le nostre pene? e come le allieterebbero le pene se non sotto forma di pezzi di carne con cui sfogarsi come animali? Lo sai che è così che nascono i bambini, vero Vicent? Questo ragazzo si riempe la bocca di parole effimere, di concetti inculcatigli direttamente dalla favole. E' ora di tornare alla realtà.
Scoppio a ridere di gusto, il mio tentativo di allietare le poche ore che mi separano dallo scontro è perfettamente riuscito, questo ragazzo è una miniera di banalità tutta da esplorare. Ma adesso è arrivato il momento di fare sul serio.
"Sir Dreth, come vi ho accennato prima nella sala da pranzo, avevo bisogno di parlarvi. Della septa, forse lo avevate già intuito, so che siete una persona molto perspicace" - come uno stoccafisso, certo - "L'avete tenuta d'occhio come vi ho suggerito? Potrebbe essere l'ultima volta che ci vediamo e non vorrei che le mie preoccupazioni cadessero nel vuoto una volta che ..." - farei scendere la lacrimuccia, se potessi, ma prima ho riso così tanto da farmi asciugare i dotti lacrimali -
"Avete scoperto qualcosa? Non vorrei che la principessa, una fanciulla così buona e gentile, dovesse soffrire anche a causa sua."
Lo guardo di nuovo negli occhi, niente charme stavolta, solo gli occhi preoccupati di un dono degli dei: "Sarà la mia compagna durante la battaglia, non so se potrò fidarmi di lei, ma farò buon gioco a cattiva sorte. Spero solo che se lei tornerà senza di me non vi dimentichiate della vostra promessa." - gli afferro le mani o non gliele afferro? Ma si, gli prendo le mani tra le mie e lo guardo implorante, rispondimi - "Avete scoperto qualcosa?" - ripeto, non vorrei che il mio intelligentone qui presente si fosse perso la domanda la prima volta.
Che figura, mi sono imbambolato a fissarla! Porto una mano dietro la testa e le sorrido imbarazzato farfugliando delle scuse.
Lady Adamantia però non sembra nemmeno farci caso e prendendo la parola mi bombarda di domande. Chiede della Septa e delle indagini, dimostrando tutta l'insicurezza e la paura di dover scendere in campo con lei tra qualche ora. Asserisce perfino il dubbio di non tornare più...
No… Io... Non voglio neanche pensarci... Lei tornerà. Le stringo la mani e la fisso a mia volta negli occhi quando mi implora per una risposta…Questo contatto inaspettato… Lo sguardo… Il viso…
Sono come un pugnale che affonda dritto nel mio petto. Ripenso al discorso avuto con la Principessa e mi intimo di formulare una risposta che riesca a tranquillizzarla. Non le mentirò. Non mento mai. <<Ho indagato e vi assicuro che non è affatto un pericolo>>, esclamo sicuro, freddo.
<<Riflettete.La Septa è da sempre alle dipendenze dei Raeghar ed è libera proprio grazie a loro. Non credete che se davvero avesse voluto tradirli lo avrebbe fatto già da molto tempo? Quale convenienza avrebbe? Nessuna. E’ una donna saggia ed astuta e non rischierebbe mai di finire nelle segrete in maniera tanto sciocca…>>, le sorrido affabile.
<<Aggiungo a ciò che l’anziana è una persona molto vicina alla Principessa... Ed io confido del buonsenso dei Raeghar che, certamente, non avrebbero mai permesso a qualcuno di pericoloso d’educare la propria stirpe, no? Siete una donna scaltra ed intelligente, sono certo che non fraintenderete le mie parole…>>. La fisso dritto negli occhi lasciandole le mani. <<Come so che domani Voi tornerete sana e salva qui alla torre... Siete la più grande strega di Asshai, dopotutto>>.
Ultima modifica di Damnedgirl; 13th February 2015 alle 00:50
Dreth, inutili come il riscaldamento nel deserto! Adesso comincio a capire perchè Aiden non riesce a trovarsi nella stessa stanza con questa persona senza provare a metterla in difficoltà davanti a tutti. Farfuglia che la Septa non ha fatto niente, che è una donna di fiducia della famiglia e lui si fida ciecamente.
Ciecamente: brutto affare! Questo avverbio non porta mai a nulla di buono, la gente mette i paraocchi e non guarda al di là del proprio naso.
Mi sto innervosendo e non riesco a trattenermi oltre: "La septa è libera perchè i Raeghar l'hanno umiliata togliendole i poteri e, tanto per ribadire il concetto, l'hanno costretta ad indossare un sigillo che le sta consumando la carne. E' saggia ed astuta, certo, è per questo che nessuno si aspetta un tradimento da lei! Voi credete davvero che provi affetto per la principessa! Svegliatevi Dreth, fin tanto che Esperin o chi per lei le servirà per sopravvivere la seguirà, ma non appena qualcosa cambierà, e fidatevi che qualcosa sta effettivamente cambiando, non esiterà a voltarle le spalle! Come pensate che un essere del genere sia sopravvissuto per tutti questi anni? Dopo l'allenamento è andata via a braccetto con Lord Tywin Leithien, questo non vi dice proprio niente? Comunque fate come vi pare, se sopravviverò alla battaglia, e dovrò guardarmi le spalle oltre che dai nemici anche dalla mia compagna, mi arrangerò da sola e non vi arrecherò più disturbo. Lascerò la vostra testolina libera dai pensieri, visto che non siete abituato ad usarla!"
Mi sciolgo dalla presa e abbandono la biblioteca. Quell'idiota, non mi è servito praticamente a nulla. Dovrò cambiare strategia se voglio ottenere qualcosa.
Sono in camera adesso. Non avrei voglia di dormire ma non posso presentarmi stanca allo scontro, rischierei troppo e non sarei concentrata.
Mi spoglio del mio abito semidistrutto e mi metto a letto.
Devo provare a chiudere gli occhi. Devo dormire. Devo ...
La donna riversa tutto su di me: sento la sua angoscia per la battaglia, la sua paura di non tornare, il suo strazio di non avere nessuno qui. Non vuole più il mio aiuto, l’ho delusa. <<Lady Feralys, il vostro fervore mi colpisce>> e mi uccide, lentamente: come fiele di serpente che mi contamina il sangue.
<<Il fuoco che vi domina è evidente, ma se permettete... Il ghiaccio al quale sono stato consacrato mi consente di ragionare a mente lucida. Il mio compito non è fidarmi delle persone, ma servire e proteggere, e se la Septa è una protetta dei Reaghar chi sono io per darle contro?>>. La vedo allontanarsi da me, distogliere lo sguardo. E’ furente. Agitata. Interdetta. Avrei dovuto confortarla, toglierle i pensieri, ed invece… Ho rovinato tutto. <<Le sue azioni mi sono più che palesi, soprattutto per il modo sfacciato che ha di rivolgersi al Reggente, cosa che non apprezzo in alcun modo! Se quella donna sbaglierà, verrà punita, non esiterò a farlo io stesso e non Vi nego che potrei persino compiacermene. Ma fino a quando non mi verrà dato l'ordine di agire contro lei, io resterò al mio posto>>.
Osservo la figura svanire sulla soglia della porta ed in un sussurro concludo, <<Perché è questo il mio compito>>.
Questo è il mio dovere di cavaliere e se lei non mi comprende, mi dispiace ma non posso farci proprio nulla. Sarò un cieco, uno stupido ed un sognatore senza speranze, ma almeno sono sincero. Sono qui per una promessa, un giuramento di ben 500 anni, che come uomo d’onore proprio non posso infrangere. Fedeltà, sempre. Osare, sempre.
Sigillo la lettera e consegnandola ad un servo do l’ordine di inviarla. Se questo giorno è un modo degli Dei di mettermi alla prova allora io non fallirò. Dovrò sposare Ricciarda? Va bene. Dovrò dimenticare Esperin? Perfetto. Dovrò dimostrare di essere un vero Dreth? Niente di più facile. Entro nella mia stanza e mi libero dell’armatura con lentezza inesorabile mentre fisso quel maledetto quadro. Tutto il nervosismo e la rabbia accumulati durante questi giorni tornano a farsi sentire prepotenti. L’ennesima persona che mi contraddice, come Aiden, come la Regina, come Adamantia. Afferro il ritratto e lo osservo sotto la luce fioca di una candela, sfiorando la tela con le dita. Vorrei strapparla. Bruciarla. O perché non entrambe? Lo pongo in orizzontale e faccio per dargli una ginocchiata dritta al centro, così da romperlo in due pezzi, ma è un barlume di coscienza a fermarmi. Ragioniamo. Quale donna casta e pudica si farebbe dipingere in questo modo? O lascerebbe indumenti intimi autografati per la stanza? Nessuna. Stupido. Stupido. Stupido. Stupido. Avevo la soluzione sotto i miei occhi! Questa è la prova con cui far ragionare mio nonno. Potrei far passare Ricciarda per una pazza, una donna ossessionata da me e disposta a tutto, perfino ad improvvisare una falsa gravidanza, pur di diventare una signora. Una meretrice. Un’arrampicatrice sociale. Ghigno, soddisfatto: forse non tutto è perduto. Rivolto il quadro poggiandolo a terra contro il muro, in modo tale da non dover vedere ulteriormente quell’affronto all’arte, e mi lascio poi andare sul letto con lo sguardo puntato fuori dalla finestra… Spero solo di riuscire a dormire.
Ultima modifica di Damnedgirl; 14th February 2015 alle 01:19
La luce del sole che pian piano si innalza all'orizzonte mi penetra tra le palpebre, facendomi rendere conto che è ormai l'alba.
Che pace, che tranquillità....che noia.
Questo silenzio mi fa però pensare che ben presto le mie orecchie saranno invase dalla battaglia e dalle urla...dei miei nemici, chiaro!
Rimango ancora a letto cinque minuti, pensando sul da farsi una volta li, e come fare in modo che lady Feralys si scontri con la controparte più forte.
Ma quest'ultima....quale potrebbe essere?
Se conosco un minimo il modus operandi dell'ex Dragone, non si adagerà sugli allori, e manderà guerrieri ancora più forti per assicurarsi una vittoria schiacciante, diretta conseguenza della prima. E' a loro che devo far puntare Lady Adamantia.
Sarà probabilmente un azzardo, perchè è inignorabile che anche i Ribelli tenteranno di colpire forte per guadagnare il vantaggio perso, e inoltre...non commetteranno di nuovo l'errore di lasciar scoperta la fazione di Kalisi. E' stato soprattutto questo che ha determinato la sconfitta, assieme a quella dei reali. Purtroppo devo rischiare, non c'è modo di sapere di quale fazione mi convenga occuparmi con certezza assoluta, devo andarmene per esperienza. Se devo scegliere, preferisco occuparmi dei ribelli e dare in questo modo una sorta di impronta iniziale allo svolgimento della battaglia. Si, non c'è altra soluzione...dovrò agire subito, per prima.
Mi alzo di buona lena, sgranchendomi un poco le ossa: dunque la decisione è presa!
Mi sciacquo la faccia godendo dell'acqua fredda, che mi da una svegliata completa.
Infilo il saio donatomi dalla principessa, denotando che non mi sbagliavo: la lana leggera mi avvolge in un calore migliore degli altri miei sai, e di sicuro sono più abituata a lottare con questo abito, piuttosto che con un'armatura.
Una serva bussa alla mia porta e la lascio entrare: porta la mia colazione.
Consumo tranquilla il mio pasto...ho visto spesso persone con lo stomaco chiuso prima di una battaglia, ma a me non è mai capitato, anzi! L'adrenalina mi mette appetito.
Una volta terminato il pasto, mi incammino al piano inferiore, alla volta del Glados: dopotutto, se ci penso, la previsione peggiore è morire male. Quella migliore è semplicemente tornare viva.
Inoltre, se tornassimo da sconfitte, si vuol mettere a paragone la MIA felicità, nell'aver confermato una strategia sbagliata della regina? Wuheheheh.
Con questi allegri pensieri, i miei passi si fermano di fronte al Glados: vi poggio sopra una mano, realizzo nella mia mente il territorio vulcanico di Solumquae, e attraverso il portale.
Che il Dio Raiden sia con me.
Fuoco, distruzione, morte.
E' quello che ricordo di aver sognato non appena apro gli occhi. Perchè non sogno...degli unicorni che galoppano felici sull'arcobaleno? Perchè?
Mentre stringo a me il cuscino, sento aprire la porta della mia stanza: sono già arrivate.
I loro passi si avvicinano sempre di più al mio letto fino a quando...due sonore urla mi fanno cadere sul pavimento.
"Che cosa vi prende?!" faccio loro stizzita, mentre cerco di liberarmi dalle lenzuola che mi avvolgono.
Laila e Dora salgono sulla panca e si stringono l'una all'altra continuando ad urlare.
Mi alzo in piedi e d'istinto guardo subito a terra, pensando sia a causa di un topo. Purtroppo mi sbaglio.
Un lungo serpente bianco con lucenti occhi rossi le punta soffiando.
"Non...non può essere..." balbetto, spalancando gli occhi. Guardo sul comodino, in mezzo alle lenzuola del letto, ma niente, il bracciale non c'è.
Le urla delle mie ancelle si fanno ancora più forti quando il serpente si avvicina ancora di più a loro.
Non attendo altro: materializzo il mio pugnale nella mano destra e con un salto nella sua direzione lo infilzo all'altezza della testa.
Le squame del rettile sono rigide, tanto da deviare il mio colpo. La lama del pugnale scivola fino ad incastrarsi nel pavimento.
Ora son guai, penso. Infatti, la testa del serpente ruota nella mia direzione, minacciosa.
Resto immobile, mentre cerco di tirar fuori il pugnale. Se mi morde è la fine.
Lo fisso negli occhi per qualche istante, ma poi, con mia grande sorpresa, si volta e striscia via verso la porta.
Lascio la presa dal pugnale e gli corro dietro ma lui striscia sotto la porta; quindi la apro con forza, ma il rettile sembra ormai svanito nel nulla.
Stranita, ritorno dentro rivolgendomi alle mie ancelle: "State bene? Vi ha morso?". Le due, visibilmente scosse, fanno cenno di no, mentre mettono i piedi per terra con molta cautela.
E' mai possibile che il mio bracciale abbia preso vita? Sarà stata una conseguenza del mio rifiuto? Il fatto che l'ho tolto per tutta la notte? In effetti finora l'ho levato solo durante il bagno, è la prima volta che non lo indosso per così tanto tempo.
Bene, ho un'altra, l'ennesima, domanda da fare alla Maga Bianca.
Mi dirigo verso il pugnale estraendolo dal pavimento con entrambe le mani. Controllo la punta, non vorrei si fosse scheggiata, ma sembra di no.
"Farò il bagno più tardi. Preparatemi l'abito da combattimento perchè, dopo aver fatto colazione, mi recherò in armeria per allenarmi un po'!" esclamo rivolgendomi alle ancelle, ancora impaurite.
Dopo il cambio d'abito, le lascio nelle mie stanze e mi dirigo verso le cucine, cercando di scorgere il serpente in qualche angolo della Torre.
C'è ancora molta calma in giro, sembra che nessuno sia ancora uscito dalle loro stanze. Fatta eccezione per Lady Feralys e la septa, ovviamente. Ieri, proprio quest'ultima, si preoccupava del mio potere e dell'uso sconsiderato che avrei potuto farne. Chissà se ha ben capito chi è la sua compagna in battaglia...
Mi tornano poi in mente le sue altre parole, quelle che mi hanno segnato. Quelle sulla Maga Bianca e sulla setta del Serpente Albino. ...
Sono talmente sovrappensiero che mi accorgo solo dopo di essere già giunta nelle cucine dove cuochi e garzoni mi fissano immobili.
"Oh..ehm...potreste servirmi la colazione? ..Qualcosa di veloce, grazie!" farfuglio sorridendo.
Faccio quattro piccoli passi indietro fino alla sala, per poi voltarmi, sbuffare e raggiungere il giardino in attesa della mia colazione.
Non vedo l'ora di sfogare la mia frustrazione sui manichini dell'armeria...o su qualcun'altro magari.
Arma - Purifier - Forma dormiente
Ultima modifica di scarygirl; 8th February 2015 alle 19:47Motivo: Corretto qualche errore di battitura!
Apro gli occhi, avvertendo immediatamente gli effetti benefici del lungo riposo. Mi sento estremamente rilassato e carico di energia, nulla a che vedere con le poche ore di sonno di ieri. Mi siedo sulla sponda del letto e appoggio la fronte sulle mani, stropicciandomi pigramente gli occhi. Fuori dalla finestra il sole è alto nel cielo, per cui la septa e Adamantia dovrebbero già trovarsi sul campo di battaglia. Se si sapesse in giro che mandiamo a combattere le vecchie... diventeremmo gli zimbelli di tutta Dohaeris, altro che la feccia ribelle. Eppure non sono particolarmente preoccupato: ho come l'impressione che le due donne venderanno cara la pelle, la sconfitta alle spalle e le nuove informazioni mi rendono molto fiducioso. Sì, la Feralys e Deirdre saranno quel che saranno, ma una nostra vittoria farebbe comodo anche a loro, oltre che a me. Solo con la nostra gloria potremo tutti continuare a fare quello che più amiamo: odiarci vicendevolmente.
Mi alzo e indosso con calma l'armatura. Ho intenzione di saltare la colazione e andare direttamente in armeria ad allenarmi, non voglio sprecare tutta questa energia. Dopo aver terminato di vestirmi mi dirigo quindi nel locale, trovandolo stranamente deserto. Mi aspettavo come minimo di incontrare Cassandra, o quantomeno Dreth... Possibile che stiano ancora dormendo?
Oh, no... Non oggi.
Vedo Agatha camminare con delle lenzuola in mano e le faccio segno di avvicinarsi. <<Agatha>>, le dico senza particolari emozioni nel tono della voce. <<Cerca tutti i reali e di' loro che il comandante li sta aspettando in armeria. Desidero organizzare un allenamento di gruppo>>. La donna annuisce con la testa e, mentre abbandona la stanza, mi levo la parte di armatura superiore, rimanendo a petto nudo. È troppo pesante, e non si adatta allo stile di combattimento che voglio provare oggi.
L'alba ha fatto capolino nella mia stanza che io sono già sveglia. Non sono riuscita a dormire serenamente sapendo che tra qualche ora avrò udienza con Lantis... ieri sera è stato... lo so, è sciocco da parte mia fantasticare per delle semplici parole scambiate in cordialità ma... non riesco a frenare il mio cuore, che va all'impazzata al suo solo viso che mi appare nel pensiero. Sistemo il vestito che indosserò per l'incontro... sarà adatto? Forse è troppo? Forse troppo poco? Se penso agli abiti della Regina, della Principessa o di Lady Alinor... sparisco al loro confronto. Se poi mi sovviene Lady Feralys... il modo in cui la baciava... scaccio questi pensieri, non posso crucciarmene troppo. Si stavano allenando, punto. Non mi conviene indossare l'armatura, magari in attesa della sua convocazione, metto qualcosa di più confortevole.
Mi dirigo così in cucina, mangio un paio di mele, niente di speciale. Ho lo stomaco tutto attorcigliato, non riuscirei a ingurgitare altro.
Riuscirò a dirgli tutto quello che devo? Resterò imbambolata come un'idiota a fissarlo? Oh dei, datemi la forza! Agatha viene da me, fa un inchino formale e mi avvisa che Sir Aiden ha organizzato un allenamento di gruppo per questa mattina. Oh Aiden, sai sempre come fare la cosa giusta per togliermi dei brutti pensieri dalla testa! Un po' di esercizio terrà alla larga tutta quest'ansia che mi sta affliggendo.
Così vado in armeria, c'è solo lui, si è tolto l'armatura. Ho fatto bene a mettermi comoda, almeno le nostre difese non sono dispari.
"Presente Comandante, pronta per allenarmi, dobbiamo attendere gli altri?" gli domando con un sorriso. Sono sicura che ci sarà da divertirsi!
Il rimorso di coscienza per la discussione avvenuta con Lady Adamantia non mi ha fatto chiudere occhio. Sono agitato, furente e, soprattutto, preoccupato. Intravedo il sole sbucare dietro l'orizzonte, dopo tante ore di buio la luce mi fa quasi male agli occhi.
Il grande giorno è arrivato, la battaglia di Solumquae è iniziata… Ed io non sono lì. Torno a fissare la mia immagine riflessa sullo specchio mentre con il rasoio mi rado il viso lasciando un poco di ricrescita sul mento: il mitico mento a natiche dei Dreth, come se la sfiga in amore non fosse sufficiente come segno distintivo. Passo poi ai capelli, tagliando una ciocca dopo l’altra, ed intanto continuo a fissarmi, stringendo il manico…
<<Sei solo una mammoletta, puzzi ancora del latte di quella vacca di tua madre!>>
E di più.
<<Sir, e non è stata solo la vostra giovine età…>>.
E di più.
<<Si asciughi le lacrimucce, sir Vicent>>
E di più.
<<Ci serve qualcuno abituato a insegnare che mostri la luce con calma e pazienza ai più giovani di noi>>
<<Io non sono un bamboccio!>> urlo con tutto il fiato che ho in gola e scaglio un pugno contro il vetro, frantumandolo. Un rivolo di sangue cola inesorabile mentre lo sguardo rimane ancorato su quell’immagine distorta. Ho i denti digrignati, gli occhi gonfi, arrossati, ed una voglia matta di congelare qualcosa. Qualsiasi cosa. Getto sul letto il rasoio e continuo ad assestare un pugno dopo l’altro. Ignoro le escoriazioni o il sangue o i vetri che si conficcano nelle mani, sono abituato a di peggio: il dolore fisico non è più nulla. Il mio cuore, questo maledetto cuore è il problema. Odio l’amore, odio avere sentimenti, odio essere Vicent, odio sentirmi così… debole. Mi blocco quando sento qualcuno bussare alla porta ed ormai lo specchio non è che una poltiglia di capelli, sangue e vetro. Cosa. Sto. Facendo? Recupero la mia lucidità e con passo svelto mi dirigo verso la porta, aprendo giusto uno spiraglio per domandare: <<Cosa c’è?>>. Agatha mi comunica che il comandante ha organizzato un allenamento ed è richiesta la mia presenza. <<Ditegli che tra qualche minuto lo raggiungerò…>>, getto un’occhiata alle mie spalle, <<Dovrei… Risolvere… Una cosa prima…>>. Sistemiamo questo casino.
Dopo essermi divertito a giocare all’allegro chirurgo con i pezzi di vetro uso la rigenerazione eliminando ogni traccia di “follia” dal mio corpo.
Difesa e Recupero - Rigenerazione (avviene tramite tocco): Rigenera ferite di media entità ( ferite profonde non mortali, ossa rotte, danni medi da elemento ).
Per fortuna Agatha ha portato dell’acqua, ne approfitto per lavare via il sangue ed indosso l’armatura. Do anche una bella sistemata alla stanza, nascondendo il quadro (non sono così idiota da lasciare incustodita l’unica prova per la mia libertà) e vado verso l’armeria. Quando sono in stanza però mi rendo conto che nessuno, a parte il sottoscritto, abbia indosso un’adeguata protezione…
Dovrò toglierla almeno lotterò alla pari. <<Buongiorno…>>, mormoro con tono atono e sfilando via l’armatura scruto il comandante in attesa di ordini.
...
Ps: I download singoli sono nello spoiler.
Capelli - Barba
Gli abiti sono gli stessi di Aiden, senza però fasce, ed il codice esadecimale dei pantaloni è questo: 293233
Ultima modifica di Damnedgirl; 9th February 2015 alle 16:54