Esperin Raeghar
La reazione di Sir Demonar alla mia provocazione mi lascia allibita, confermandomi ancora una volta che non deve essere prettamente sano di mente.
Dopo aver urlato, ed aver proteso la mano in avanti nel momento in cui ho gettato la maschera di sotto, comincia a ridere istericamente, coprendosi gli occhi con le dita delle mani.
Il suo viso è sconvolto, gli occhi sgranati, le labbra piegate in una smorfia innaturale. Oh Dei... chi ci avete mandato?!
Lo vedo avvicinarsi al muro e prendere una delle spade decorative appese alla parete, mentre io di riflesso porto la mia mano sinistra sull'elsa della spada, sorretta precedentemente solo con la destra.
Sento un forte fastidio impossessarsi di me, spingendomi a stringere ancora più forte la mia Fidelia. Provo timore nei confronti di quest'uomo fuori controllo, imprevedibile, che preferirei non fosse mai entrato nella mia fazione. Ho l'istinto di indietreggiare, di allontanarmi, ma non posso farlo, non dopo averlo sfidato. Devo affrontarlo... devo dimostrare di essere utile in battaglia.
«Non parlare… uccidila! Uccidila!» lo sento dire, mentre comincia ad avvicinarsi a me con entrambe le mani impegnate a sorreggere le armi, e sento un brivido percorrermi la schiena. Con chi diavolo parla?
Scoppia nuovamente in quella risata isterica, che risuona in tutta la sala, e quando ormai è a poca distanza da me ruota la sua spada per cercare di colpire la mia spalla destra.
Reagisco sollevando e piegando la mia spada all'altezza della spalla, portandola in posizione orizzontale verso destra, coprendo in questo modo tutta la zona. La mia reazione è stata probabilmente troppo lenta a causa del fastidio provato poco prima, ed è per questo che nel contraccolpo con la sua arma, la lama della mia mi provoca un leggero graffietto sulla spalla, da cui esce un rivolo di sangue.
Dopo aver parato il colpo, provo a sollevare la sua arma con la mia, facendo appello alla mia forza, spingendola verso l'alto ed allontanandola in questo modo dal mio corpo. Piego poi leggermente le gambe, e passando velocemente sotto le due spade incrociate mi sposterò verso destra, alla sua sinistra. Nello spostamento toglierò il sostegno della mia arma sotto la sua, che quindi dovrebbe cadere in avanti, sperando in questo modo di destabilizzarlo per un secondo ed impedirgli un veloce contrattacco.
Una volta alla sua sinistra, proverò a colpire con la spada il suo polso sinistro, dove stringe la Khopesh, per disarmarlo.