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  1. #681
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Tutto ciò è surreale, come siamo arrivati a questo? Come è possibile che io ora mi ritrovi nella condizione di dover sottostare ai capricci di quattro mocciosi? Mi hanno scavalcato, hanno deciso loro per me, avevo imposto il matrimonio entro tre giorni ed ora mi ritrovo a dover attendere chissà quanto, una guerra può durare mesi o anni. Ho sempre considerato Ryuk un avventato, ma non uno stupido, peccato… se lo fosse stato avrei potuto manipolarlo meglio ed invece è sempre capace di rivoltarsi la frittata a proprio piacimento. Non ha chiesto di sciogliere il fidanzamento, non avrei mai acconsentito, ed ha approfittato del suo ruolo da spia, che ancora metto in dubbio, per potersi ingraziare Lantis e la Principessa, ha tramato alle mie spalle. Vorrei poterlo uccidere, vorrei poterlo sacrificare qui sotto gli occhi di tutti, ma nelle sue vene scorre il sangue dei Leithien e se è sopravvissuto fino ad oggi, non posso porre fine alla sua miserevole vita. E’ colpa di sua madre, non avrei mai dovuto scegliere quell’inetta solo per l’elemento che la dominava, avrei dovuto fare una cernita migliore, l’unico momento in cui ho goduto della sua presenza, è stato quando le ho tagliato la gola. Se pensano di avermi relegato in un angolino si sbagliano di grosso, lascio loro la convinzione di avermi scavalcato, potrei essere capace di scendere io stesso in campo per farla finita presto, ma no… ho altro in mente. Ryuk continua con la parte dello sbruffone, non può semplicemente alzare i tacchi ed andarsene, sbattere con il muso contro un masso e tornare al suo ghetto, inscenando una fuga dai “reali cattivi”, no… lui ha bisogno di fare uno show, perché di questo si tratta. Esibizionista che non è altro. Vuole fare una dimostrazione di forza, lui che non potrebbe neanche piegarmi il mignolo, tutto ciò è assurdo e soprattutto svilente, almeno Lumen ha la grazia di aprire la bocca solo se necessario, per il resto se ne sta ferma e muta, cosa che ogni donna dovrebbe fare. Osservo attonito lo scambio di battute tra i soldatini di piombo di Lantis, mentre Ryuk se ne sta fermo con la sua immensa coda da pavone dispiegata.
    A raccogliere la sfida è un certo Sir Dreth… Dreth, sarà un nipote di Ulfric, quel vecchio cane rognoso dalla lingua lunga ed insolente. Ryuk ride… ride come un stupido mentre guarda il ragazzo, ho quasi voglia di andarmene, ma il fatto che sia lui a combattere, mi impone di rimanere ad osservare questa buffonata, fino a quando non ci sarà un vincitore.
    “Bene… Sir Dreth, andiamo in armeria” Senza aggiungere altro, senza guardarmi una volta in viso, muove poi passi verso la struttura, per salire al piano superiore. Lancio uno sguardo di sbieco a Lantis, sono molto irritato, troppo! Non dico nulla, mi limito a seguire mio figlio e Dreth. Arrivati in armeria, lo trovo in fondo la sala sulla destra, mentre è impegnato con la vestizione, si è già tolto gli stivali restando scalzo e con un gesto di stizza lancia via anche la giacca. Quegl’abominevoli tatuaggi lo deturpano.
    “Ecco, ora mi sento più a mio agio” Si sgranchisce le gambe e la schiena, poi rimanere fermo come un palo, senza assumere alcuna posizione di difesa o di attacco. “Avanti Vincenzo, la prima mossa a te”

  2. #682
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Ascolto in silenzio il discorso di Ryuk con le braccia ancora strette intorno alla vita, senza muovermi dalla mia posizione. L'uomo mi espone le proprie intenzioni, mi mette al corrente di cose di cui ignoravo l'esistenza, mi propone delle soluzioni a suo dire vantaggiose per entrambi. Cerco di seguire tutto attentamente, anche se la mole di informazioni che mi sta comunicando mi sconvolge, lasciandomi senza fiato.



    Ho vissuto tutta la mia vita a Castello, eppure sembra che io sia stata altrove, in una realtà parallela in cui non esistevano intrighi e menzogne. O forse... è stata proprio la mia ingenua mente di ragazzina a celare alla ragione ciò che i miei occhi erano costretti a vedere. Sono sempre stata protetta, tenuta al sicuro da tutto ciò che potesse turbarmi...ed ora mi rendo conto che è stato solamente un male per me. Così facendo, infatti, le persone che ho amato mi hanno portata ad arrivare impreparata a questo momento, a tutti questi infausti eventi.
    E' paradossale come quest'uomo a me estraneo, il cui cognome porta solo sventure e la cui fama è macchiata del rosso del sangue delle sue vittime, sia l'unico finora che abbia avuto lo scrupolo di mettermi al corrente di queste cose, seppur per interesse personale. Mi reputa probabilmente utile per il raggiungimento di qualunque sia il suo obiettivo, e la cosa mi lascia stranita, non sono abituata ad essere trattata così. Mi verrebbe quasi da ridere istericamente per l'assurdità della situazione, ma mi trattengo, non voglio interrompere il suo discorso, sono smaniosa di sapere ogni cosa.
    Mi parla seriamente, sembra quasi un'altra persona rispetto allo sbruffone che mi sono trovata davanti in sala. Apprezzo le persone in grado di comprendere come rapportarsi a determinate situazioni, e sono grata agli Dei per il contegno che sta mostrando, non lo avrei retto altrimenti, soprattutto durante una conversazione come questa. Soprattutto davanti...a quell'ultima rivelazione.
    Sento la rabbia crescere dentro di me, il desiderio di infangare quel nome è troppo grande, eppure cerco di mantenere la calma, di non lasciarmi sopraffare dalle emozioni. Non è questo il luogo, né il momento per farlo...e ciò che mi propone il cavaliere è decisamente la cosa più saggia da fare, per prendere tempo.
    Non ho alternative dopotutto... o questo, o il matrimonio.



    Non mi fido di lui, assolutamente. Ma ho visto del reale interesse personale nelle sue parole, nel suo odio verso la sua famiglia, e questo mi basta, mi dovrà bastare, almeno per ora, e sono sicura che Lantis sarà d'accordo. Neanche lui voleva questo matrimonio, come non lo voglio io e come...non lo vuole Ryuk, a giudicare dalle sue parole. Il suo rifiuto è diverso dal mio, il suo rifiuto nasce dall'odio per suo Padre, odio che lo porta anche a tentennare per un momento nel suo discorso. Vedo sorprendentemente i suoi occhi lucidi, ma è solo un momento...potrei essermi sbagliata. Sicuramente è così.



    Sono ancora scossa mentre torniamo in giardino, devo parlare con mio Fratello, al più presto, raccontargli ciò che mi è stato rivelato. Ma prima devo fare la mia parte, per rimandare questo maledetto matrimonio.
    Sento l'aura del Lord sempre più opprimente man mano che ci avviciniamo a lui, un profondo stato di soggezione mi invade, non so se riuscirò ad andare avanti fino in fondo con questa messinscena. Il cavaliere mi stringe il braccio, e reagisco immediatamente guardandolo torva pronta ad intimargli di lasciare la presa, ma riacquisto il mio autocontrollo quando mi suggerisce di sorridere per rendere credibile la nostra falsa intesa.
    Comunichiamo quindi a tutti la nostra decisione di sposarci, ma di posticipare le nozze al termine della guerra, in modo da non perdere il vantaggio rappresentato dalla presenza di una spia nella fazione avversaria. Non credo alle parole che fuoriescono dalle mie labbra, ma l'importante è che la scusa sembri credibile al Lord ed ai presenti.
    Tutto va come previsto, il Lord è costretto ad accettare il compromesso e ciò garantisce a me e Lantis un pò di tempo per elaborare un piano migliore, un piano che non coinvolga un Leithien, che sia Ryuk...o Lumen. Dobbiamo escludere questa casata dalle nostre vite e dal nostro Regno, questo è certo.
    Mi rallegro che la discussione sia finita e che quindi il cavaliere andrà finalmente via permettendo all'equilibrio della Torre di ristabilirsi, quando quest'ultimo propone un duello per rendere più credibile il suo ritorno tra i reietti.
    Osservo distrattamente la scena, avrei preferito che andasse subito via così da poter parlare con Lantis e far visita a nostro padre come avevamo deciso, ma non posso certamente esimermi dall'assistere al combattimento. Facendolo recherei una grande offesa sia al nostro combattente che...al mio "futuro marito". Accidenti.
    La scelta tra i reali ricade su Vicent, che si mostra onorato di combattere per il nostro vessillo. Sono sicura che saprà farsi valere, è forte, veloce...uno dei migliori tra i nostri alleati. Lentamente cominciano a dirigersi verso l'armeria, mentre io resto un momento ferma, sovrappensiero, osservando la statua di mia madre.



    Madre mia... come sareste delusa del risvolto che sta prendendo la situazione....affidarci ad un Leithien per contrastare un altro Leithien, che follia!
    La presenza rassicurante di mio Fratello mi ridesta, alzo lo sguardo mentre lui mi offre dolcemente il braccio e mi sorride.



    Ricambio il sorriso, accettando il suo gesto, e seguiamo poco distanti gli altri verso l'armeria.
    <<Devo parlarti, Fratello...>> gli sussurro, prestando attenzione a non farmi sentire dagli uomini che ci precedono.
    <<Stai tranquilla, quando saremo da nostro Padre avremo certamente modo di farlo>> mi risponde lui, con tono rassicurante, e gli sorrido ancora una volta, riconoscente. Ho sempre apprezzato la sua capacità di tranquillizzarmi, e di infondermi sicurezza.
    Arriviamo quindi in armeria, lo scontro sta iniziando, quando un dubbio mi assale... per chi dovrei parteggiare davanti a tutti? Per un nostro fedele alleato o per colui che agli occhi di tutti sarà mio marito? Oh Dei...che razza di situazione.
    Resto neutrale, ma prego gli Dei che concedano a Vicent di dimostrare il suo valore, ed il valore della nostra fazione.



    *Post concordato con mary per le azioni e la risposta di Lantis

  3. #683
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Gildas Demonar

    Aspetto ancora una risposta da Vicent quando l’uomo mi guarda di sbieco. Cosa avrò detto di male? Nemmeno se gli avessi ucciso il cane davanti agli occhi, Dei, che lagna questa gente. Il momento viene però interrotto dal piattume e dalla banalità della voce di Cassandra. La ignoro totalmente mentre si rivolge a Vicent, perché? Perché deve rompere? Perché ora? Con tutti i momenti della giornata, proprio ORA. Dei. Ma è quando si rivolge a me che non posso fare a meno di prestarle un briciolo di att… oh… una mosca, che carina. «Sir Gildas, bla bla bla bla bla bla bla bla blapete volare bene in bla» Eh? Che vuole? Boh vabbè, solo aria ai polmoni. Chissà, magari nelle notti dei mesi del Sole, una sua soffiata in camera e tutta la calura passa in un attimo. Wow. Devo ordinarne un modello simile a Castel Demonar. Vicent interviene bloccando il refrigerio del Cassadrover XII. Che peccato, c’era una brezza dolce ora. «Cassandra?» il tono è gentile mentre si rivolge alla donna «Non è necessario, Sir Gildas stava solo cercando di sdrammatizzare il momento…» mi guarda sorridendomi e grattandosi il capo. Eh? Non ho capito. Da quando una domanda seria passa per “sdrammatizzare il momento”? «Dico bene Sir?» lo guardo impassibile. Boh vabbè, mi sarò perso un passaggio, facciamo come facevo a palazzo quando gli ospiti non erano graditi, sorrido e annuisco in direzione dei due. Sarò stato credibile? Dei, avrei dovuto fare delle prove allo specchio prima. «Chi si offre allora?» mi volto in direzione della voce, oh Ryuk vuole fare un allenamento. Sto per rispondere e offrirmi io, ma è il principe a precedermi proponendo la ghiacciaia qui presente, beh, un vantaggio ce l’ha, Ryuk cadrà dritto addormentato non appena aprirà bocca. Che potere. Subito però interviene la regina proponendo Dreth, oh beh. Se muore, il mio debito con lui è sanato, anche se lui si ostina volerlo nascondere, in entrambi i casi mi divertirei a vedere Ryuk che demolisce la faccia di uno dei due, raccatterò qualche dente alla fine dell’incontro e ne farò una bella collanina. Cassandra rifiuta, menomale, almeno non dormirò di botto appoggiandomi ad un muro. Mentre il giovane Dreth accetta. Uh, che bello, ci sarà da divertirsi allora. Sorrido compiaciuto in sua direzione, vediamo quanto tempo riuscite a sopravvivere caro. Seguo il corteo in armeria e mi appoggio a uno dei muri esterni, da qui ho una visuale perfetta dell’interno, Ryuk si spoglia rimanendo a torso nudo, sempre belli quei tatuaggetti. «Avanti Vincenzo, la prima mossa a te» incrocio le braccia sul petto facendo sfregare i pezzi dell’armatura mentre attendo la mossa di Dreth, spero non se la dia a gambe…

  4. #684
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth

    Guardo Ryuk e ciò che vedo non mi piace. Sorvolando l’atteggiamento da perfetto pallone gonfiato, è la sua muscolatura a catturare la mia attenzione: ha un fisico allenato ed agile… Iniziamo male se tengo conto del suo secondo vantaggio: l’esperienza. Conosce mia madre, dunque dovrebbe avere almeno il doppio dei miei anni che uniti al suo cognome e le battaglie affrontate lo rendono un avversario esperto e temibile… Inspiro profondamente e seguo il consiglio di Cassandra: accumulo tutto il risentimento, il disprezzo e l’odio che nutro verso quest’uomo e li uso per dare di sprono in questa lotta. Stranamente, mi sento tranquillo, lucido. Ho voglia di combattere, di farmi giustizia e, soprattutto, di farmi valere. Sfilo lentamente l’armatura rimanendo con i soli pantaloni; ho la pelle ancora imbrattata del sangue di Aiden ma non vi bado, il mio intento non è quello di mettermi in mostra, ma fronteggiare quest’avversario ad armi pari. Distolgo lo sguardo quando Ryuk butta all’aria la giacca manco fossimo in un’osteria di paese: ci manca solo che quel cane si levi pure i pantaloni ed offra un triste teatrino alle signore. Già lo immagino alle prese con la “danza dei pettorali” o altre cretinate del genere, che solo lui con quel cervello bacato può elaborare. Nell’attesa, sento gli occhi dei presenti puntati su di me. C’è perfino la Principessa, una delle ragioni per cui ho accettato la sfida: è la prima volta che da quando sono qui alla torre mi guarda... <<Avanti Vincenzo, la prima mossa a te>>, Ryuk esclama beffardo senza assumere alcuna posizione di difesa o di attacco. Ricambio il suo ennesimo tentativo di provocarmi con un sorriso di sbieco e senza ulteriori indugi parto all’attacco: siamo qui per lottare e non per mandarci frecciatine tra di noi.
    Riduco la distanza ponendomi esattamente di fronte all’uomo, a circa un metro ed agisco. Da questa posizione sfrutterò tutta la mia agilità per scattare verso il suo lato destro (dunque la mia sinistra) ed allungherò il braccio destro con l’intento di afferrarlo dal polso.Rilascerò così nell’immediato il mio elemento che si manifesterà agli occhi di tutti con un bagliore di tonalità verde dai riflessi biancastri e verrà accompagnato da uno stridio sinistro che rimbomberà ad eco nella stanza.


    Distruzione - Iceberg: Congela una porzione del corpo, causandone la paralisi e medi danni da congelamento.

    Gli congelerò l’arto partendo dalla mano destra ed estendendo il ghiaccio fino al suo bicipite: dovrà sentire ogni millimetro della pelle bruciare, il sangue che circola nelle vene arrestarsi di colpo mentre il gelo si protrae fino alle sue ossa. In contemporanea a ciò, approfittando della paralisi che il mio tocco comporterà sull’arto e dunque l’impossibilità di una resistenza con esso da parte di Ryuk, mantenendo ben salda la presa cercherò di girargli il braccio congelato per piegarlo dietro la sua schiena in modo tale che la magia combinata alla torsione gli spezzi l’arto. Se l’attacco andrà in porto vorrà dire che manterrò la mia presa su di lui o altrimenti lo lascerò andare ed indietreggiando di cinque passi assumerò una posizione difensiva.
    Ultima modifica di Damnedgirl; 26th February 2015 alle 15:16



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  5. #685
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali



    Non sono mai stato una cima nell’uso della magia, sarà stato per l’amore spasmodico di mio padre nei confronti dell’elemento che ci contraddistingue entrambi, motivo principale per il quale sono ancora vivo, alla mia età dovrei essere maestro da un bel pezzo, il Lord era quasi Gran Maestro… figuriamoci.



    Mi sono sempre concentrato sulla forza fisica: il mio corpo è un tempio di marmo, solido e fermo, non che non mi ferisca spesso, anzi... il sangue che scorre libero sulla pelle mi piace e mi esalta, ogni volta una carica di adrenalina mi pervade e ne voglio vedere sempre più, sempre più sangue che ricopra ogni cosa a vista d’occhio: me, il mio avversario il pavimento, i muri…
    Tiro le braccia dietro la schiena e sento i tendini guizzare ed i muscoli tendersi, ruoto il collo e tiro una gamba alla volta all’altezza dello stomaco, spingendo il ginocchio verso di me. Mi riscaldo sommariamente, ma mi sento pronto e reattivo, nonostante la postura sciatta che ho assunto, ma sta a solo dimostrare scarsa preoccupazione nelle abilità del mio nemico: lo sto sminuendo.



    Vicent da spettacolo anche lui di un fisico asciutto, ma non abbastanza possente, a giudicare dalla sua corporatura deve essere scattante ed agile, cosa che non mi appartiene, punto più sulla resistenza e la forza.



    Non se lo fa ripetere due volte e corre nella mia direzione. E’ veloce, lo è sicuramente più di me, non mi sbagliavo, non posso scansarmi, non posso reagire prontamente, ciò che posso fare è incassare e reagire a mia volta.



    Rapido…



    sento afferrare il mio polso destro con la mano del suo stesso lato, al tocco è gelido… sempre più freddo, un freddo che avanza e che brucia, penetra nella carne come centinaia di spilli che mi trapassano la pelle e mi paralizzano la mano e buona parte del braccio. Sento mancare l’arto, non ne ho il controllo e il sangue rallenta passando in quella zona del mio corpo, non posso utilizzarlo. Vicent stringe la presa, una presa che continuo a non avvertire a causa dell’insensibilità, ma il suo movimento di mano e del braccio è chiaro, che vuole fare? Immobilizzarmi? No, bimbo ora tocca a me, sarai anche più veloce, ma non di certo più forte. Sfrutto la nostra vicinanza ed il fatto che mi tiene ancorato a lui, sta tentando una mossa, è quindi impegnato in altro e non è sulla difensiva: con la mano libera, quella sinistra, scatto verso il suo collo tentando di afferrarlo, siamo molto vicini. Stringerò con tutta la mia forza, sentirà l’aria venir meno, la trachea sotto l’azione del mio pollice sarà sottoposta ad una forte pressione verso l’interno della gola. Sentirò la sua carotide pulsare e magari il battito cardiaco aumentare… o diminuire. Sfruttando la forza nello stesso punto gli terrò il collo fermo e la testa non avrà modo di muoversi più di tanto, quindi gli darò una craniata sul naso con la mia fronte, un tocco veloce e forte, il sangue gli colerà in gola, ma questa sarà occlusa dalla mia mano e Vicent potrebbe soffocare. Non mollerò la presa, rimarrò ben saldo ad osservarlo soffrire.
    “La sai la storia dell’ultimo bacio che mi ha dato tua madre, Dreth?” dirò sussurrando in modo che senta solo lui, non pensò che riuscirà a rispondermi.

  6. #686
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Alinor Waters



    Socchiudo gli occhi per vedere bene in lontananza. Capirò subito cosa sta dicendo Ryuk, sono bravissima a leggere il labiale! Da piccoli io e mio fratello lo facevamo spesso per gioco e io vincevo sempre, non mi posso sbagliare!
    Allora... Coraggio...F-Folletto?...Ha chiamato la principessa folletto?...Arma di Dreth...G-gallina? Ma...cos'è un linguaggio in codice o ci sta prendendo in giro?
    Per un attimo sposto lo sguardo su ser Dreth visto che Ryuk l'ha nominato e mi accorgo che, probabilmente per rabbia, ha congelato una pianta rampicante usando il suo potere.
    Povero ragazzo...ora gli tocca patire anche l'imminente matrimonio della sua amata con un altro. Poco dopo, lo raggiungono ser Demonar e Lady De Lagun. Non dovrebbero distogliere l'attenzione dalla principessa!
    All'imbrunire, finalmente, Esperin e Ryuk abbandonano il terrazzo e ci raggiungono in giardino comunicando a noi tutti che il matrimonio ci sarà ma alla fine della guerra, per permettere al figlio di Lord Tywin di proseguire con il suo lavoro da spia.
    Ma figuriamoci se il Gran Maestro accetta le loro condizioni...“Se state cercando di giocarmi un tiro mancino, sappiate che intraprenderò una mia personale guerra contro questo Regno, sarete attaccati su tre fronti: gl’insetti dei ribelli e dei reietti, poi la mia personale armata, che non faticherò a radunare dispensando i miei averi a qualche popolo limitrofo avverso a Dohaeris.
    Eh?? Ho capito bene, ha accettato? Da quando è diventato così indulgente? Prima con Lady De Lagun, ora con il figlio...Solo nel mio caso è passato all'azione facendomi quasi perire sotto la sua aura?
    Comunque, meglio così. Esperin avrà più tempo, magari per pensare a come sfuggire a questo matrimonio anche se sembra averlo accettato.
    Aspetta un attimo. Sia Esperin e che Tywin sono d'accordo con Ryuk. Che quest'ultimo possegga il potere dello Charme e l'abbia usato...no, non è possibile! Me ne sarei accorta se l'avesse usato ora con suo padre, d'altronde è anche il mio potere e nelle sue parole non mi pare ci sia stato un ordine. Ma forse potrebbe aver usato lo Charme o qualche altro potere su Esperin lì in terrazza. La fanciulla mi pare troppo accondiscendente con lui ora..visto come l'ha accolto..è strano.
    La fisso negli occhi e quando Ryuk propone una piccola sfida come alibi, ne approfitto per lasciare il braccio di Lantis e prendere in disparte la principessa.



    "Esperin, tutto bene?" le chiedo bisbigliando.
    Lei mi sorride, e mi rassicura. <<Certo amica mia, state tranquilla. Ho solo bisogno di riflettere un momento. Più tardi potremo parlare tranquillamente.>>.



    Mi sorride di nuovo, così annuisco e mi allontano raggiungendo gli altri.
    Lantis fa il nome di Lady De Lagun come sfidante che gentilmente acconsente. Immagino per prendersi la rivincita.



    Ma si fa avanti la Regina delle snob facendo invece il nome di Ser Dreth.
    Oh beh, anche lui ne avrebbe di motivi per voler spaccare la faccia al figlio di Tywin. Sono sicura che non si tirerà indietro.



    Mi volto indietro e noto che Esperin si è fermata a guardare la statua della madre.
    Mi pare turbata. Quanto vorrei esserle più d'aiuto, ma cosa potrei fare? Come aiutarla ad impedire questo matrimonio, come? Potrei proporle una rischiosa soluzione a cui ho pensato, ma solo nel caso in cui sia obbligata a procreare con Ryuk. Mi piace pensare però che si possa ancora sventare questo matrimonio.
    Noto poi che Lantis le si avvicina, almeno c'è lui. Spero che trovi un modo per salvarla...qualsiasi modo.
    Ser Dreth accetta la sfida ed insieme agli altri mi avvio verso l'armeria.
    Sono assai curiosa di veder combattere Ryuk. Se non erro è stato lui la causa maggiore della nostra sconfitta ad Amaranthis.
    Sorrido per incoraggiamento a ser Dreth prima che i due comincino a duellare.



    Finora ha dimostrato di essere coraggioso, forte e leale. Spero che cambi i connotati al figlio di Tywin anche se forse se lo meriterebbe più il padre che il figlio...
    Almeno per ora.



    P.S. La risposta di Esperin è stata concordata con sere



  7. #687
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth



    La sua mano sinistra mi stringe la gola, la forza che usa è allucinante… Cerco di liberarmi ma ogni tentativo è vano, non riesco neppure ad oppormi alla testata in pieno viso che mi rompe il naso... Ho come un deja-vù... L’uomo mi tiene stretto, fermo ed osserva. Nei suoi occhi leggo pura soddisfazione quando il sangue mi cola all’interno della gola: vorrei inghiottirlo e respirare ma non posso finché queste maledette dita mi occludono la trachea.Tossisco a causa del soffocamento mentre cerco di serrare entrambe le mani sul suo avambraccio e spingo con forza, verso il basso, facendo leva con il corpo. Ma è inutile… Sono troppo debole…
    Vedo tutto ovattato, l’aria ormai non è che un lontano ricordo, il battito del cuore sta rallentando ed in sincrono svanisce la mia lucidità. Ma d’improvviso un sussurro mi giunge beffardo all’orecchio: <<La sai la storia dell’ultimo bacio che mi ha dato tua madre, Dreth?>>.
    Oh, madre mia… Perdonatemi…



    Fu mio padre a narrarmi la vicenda. Tutto avvenne 19 anni prima quando ancora non ero nato… Una donna di nome Sybil, mia madre, aveva iniziato da poco a frequentarsi con mio padre, Connor Dreth. Sybil però era ancora innamorata di Ryuk… La donna stava cercando in tutti i modi di dimenticarlo, chiudere una malsana relazione ad un unico senso: era chiaro a tutti che Ryuk giocasse solo con lei, ottenendo ogni volta ciò che voleva, per poi gettarla in un angolo come una bambola che non gli piaceva più. Purtroppo però al cuor non si comanda e lei ci ricascava… sempre, da perfetta sciocca. Maledetti siano i sentimenti, ecco cosa ho in comune con lei, siamo due inguaribili e ciechi sentimentali. Come suo solito Ryuk si fece vivo dopo un periodo di silenzio e chiese a mia madre un incontro che ovviamente quest’ultima non ha rifiutato.







    Doveva essere un semplice bacio d’addio ma qualcosa andò storto...




    Ryuk all’insaputa di Sybil invitò anche Connor il quale si presentò proprio mentre i due erano intenti a lasciarsi andare ad un bacio, l'ennesimo bacio che lui le strappava ed al quale lei si lasciava andare col cuore in gola... ma fu l'ultimo.



    ...





    Ci volle del tempo... Ma Connor, con la sua vicinanza ed amore, riuscì ad insinuarsi nel cuore di Sybil e dopo poco tempo nacqui io. Ancora li vedo insieme... Ancora li vedo felici insieme e sono sempre più convinto di quanto mio padre sia stato forte a non rinunciare a lei, a dimenticare un tradimento per amore, perché lui l'amava veramente e l’ama tutt’ora.



    NO. Non può permettersi di infangare il nome di mia madre e passarla liscia! Osservo furente quegli occhi, quelle iridi dorate che continuano ad osservarmi… Sto male, dannatamente male, ma non voglio arrendermi. Troppe persone confidano in me: il Reggente, Cassandra, Esperin, la mia famiglia… e perfino la Regina. Io non voglio deluderli… Non voglio dare la soddisfazione ad un Leithien di vedermi perire tanto facilmente, soprattutto poi se il Leithien in questione è Ryuk.Una scarica di pura rabbia mi spinge a reagire: l'odio, il rancore, la giustizia e la speranza di riuscire si animano in me. Posso farcela, forza e coraggio. Accumulo un bel pò di sangue in bocca e puntando alle iridi di quella serpe me ne libero con uno sputo di getto... E' abbastanza vicino, non dovrei mancarlo. In questa maniera spero di accecarlo, o quantomeno distrarlo, mentre eseguo il mio vero attacco: ponendo tutta la forza nella gamba destra tento di sferrare una ginocchiata proprio lì, nei “gioielli dei Leithien”, e
    divincolarmi da lui in ogni modo per poter indietreggiare. Se riuscirò tossirò via il sangue e prendendo una bella boccata d'aria gli esclamerò:<<Sì, mio padre vi ha visto baciare mia madre... Siete un vile...>>.

    NB: Flashback concordato con Eclisse ♥
    Ultima modifica di Damnedgirl; 27th February 2015 alle 17:51



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  8. #688
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    FINE SECONDO TURNO.
    LE VALUTAZIONI SI EFFETTUERANNO FINO A QUI

  9. #689
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent ha la forza di un signorina, ho ancora il braccio ed il polso indolenziti, ma la circolazione inizia a fare il suo dovere e man mano riacquisto sensibilità nell’arto. Mentre gli tengo la gola occlusa ed il pollice insiste forte sulla trachea, apro e chiudo l’altra mano rapidamente per aiutare l’afflusso del sangue. Il suo naso è rotto, posso vedere l’osso dislocato e spezzato sotto l’epidermide, quel grosso ammasso di cartilagine che gli spunta dal viso sta diventando viola a vista d’occhio. Tossisce… il sangue cola dalle narici così come all’interno della gola, piccoli schizzi rossi che bagnano il contorno delle sue labbra e ne colorano l’epidermide, sì… sembra quasi un rossetto, ti si addice signorinella. E’ quasi più carino così… con le vene gonfie negli occhi ed il viso malconcio, forse ti ho fatto un piacere Dreth, ti ho raddrizzato la faccia.



    Prova a reagire facendo forza con le sue mani, Auron era più forte di lui quando aveva dieci anni, bah, Lantis vorrebbe vincere una guerra con… questo?
    Mi fissa così come faccio io a mia volta, poi in un gesto di stizza, gonfia le guance e mi sputa sulla faccia una pastura di saliva e sangue, chiudo gli occhi per riflesso e quasi nell’immediato Dreth si muove, mi colpisce pesantemente all’inguine, poco più in basso proprio sul mio amico soldato più fedele, quello che si mette sempre sull’attenti nel momento giusto… cazzo, se ne starà a riposo per un bel po’. Mi piego in avanti di riflesso, mentre la mano destra molla la presa sul suo collo. Ruggisco quasi dal dolore, mantengo la bocca chiusa, ma i denti sono ben in evidenza, serrati come quelli di un cane rabbioso che ringhia ed è pronto per staccare pezzi del suo nemico. Dreth… io ti ammazzo!
    Non levo lo sputo dagli occhi, mi limito ad aprire le palpebre e la saliva rossastra mi cola attraverso le ciglia, ma ci vedo abbastanza… ci vedo il necessario da poter agire. Le fitte si estendono alla pancia ed alle gambe, merda non riesco a mettermi dritto, devo usare questa posizione.
    <<Sì, mio padre vi ha visto baciare mia madre... Siete un vile...>>
    “Non ero io a baciare lei… era lei a baciare me e... non sulla bocca” Alzo lo sguardo e lo fisso con gli occhi semi aperti “Le piaceva stare inginocchiata a quella cagna di tua madre, a volte abbaiava, se glielo chiedevo”



    ghigno… un ghigno di soddisfazione misto alla sofferenza, lo avrò distratto abbastanza? Chi se ne frega! Abbasso nuovamente la testa, assumendo una posizione da Ariete, mentre, in contemporanea allungo la mano destra avanti e richiamo Gina, ne avverto il peso nell’immediatezza come la potenza del vento che nasce dal mio braccio e si propaga lungo la sua lama. Ancora una volta cerco di usare la mia testa per colpire potente allo stomaco, ci metto tutta la mia forza per tramortirlo e magari spingerlo dietro, dove la mia lama è posizionata all’incavo del ginocchio destro, pronta per dividergli in due la gamba. Qualsiasi esito ne conseguirà gli risponderò “Avevo dato appuntamento a tuo padre, arrivò proprio nel momento più bello… "



    "Pagherei per rivedere la sua espressione, quando spostai tua madre dal mio amico, tanto avevo concluso"



    "Gli dissi che era tutta sua e che se ne aveva voglia poteva baciarla tutto il tempo che voleva”



    Gina- falce in forma attiva - vento

    Le tre foto del ricordo sono di Damnedgirl


  10. #690
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali



    Solumque

    Mentre effettuo la finta, come previsto la ribelle si sposta dalla parte opposta: cerco di imporre una virata al bastone con le dita, e il colpo va felicemente a segno....di striscio, ma a segno!
    Il tempo di felicitarmene, che intorno a me avviene un macello: mi ritrovo il sorcio a pochi passi, faccio solo in tempo a sbattere le palpebre che non so per quale motivo sembra cambiare idea, rivoltandosi verso la mia rivale....sta per colpirla!
    Prontamente però l'altra ribelle interviene, fermandola nel gesto e colpendola con una ginocchiata al naso in pochi secondi....è....maledettamente veloce.
    Le ribelli rimangono in piedi, attorniandomi: direi che la situazione è chiara, ormai.
    Guardo la ribelle pallida, e sorprendentemente noto che anche lei mi sta fissando...quegli occhi rossi non mi ingannano, così come le venature nere che le scorrono sull'epidermide dagli occhi, è l'essere che pensavo.



    Eppure c'è vita in lei: lo vedo dall'odio nel suo sguardo ferito.
    Sto per chiederle qualcosa, non so bene cosa, ma assieme all'altra compare batte immediatamente verso il Glados, ormai Solumquae appartiene a loro.
    Sospiro pesantemente, non riesco a infierire oltre su nessuno: è tutto il giorno che combatto e sono stremata...volgo il capo all'insù, le stelle coprono il manto notturno nel cielo e io mi sento viva.
    Sorrido di sbieco, ripensando a tutto quello che è successo...i reali hanno perso, come i reietti, e i ribelli....i ribelli già al sicuro oltre il Glados.
    Il mio sorriso diventa un ghigno pensando al reggente, alla faccia che farà quando deluso, mi vedrà attraversare il portale sulle mie stesse gambe.
    Ho vinto la mia personalissima battaglia.....sono viva.....e i reali hanno fallito.....dovrò dirglielo....che casino!
    ADORO fare casino!
    La tensione accumulata esplode in me sotto forma di risata, tetra ed echeggiante per l'intera vallata alla base del vulcano.
    <<Ahahahahahahh......AHAHAHAHAHAHAH.....AHAHAHAH!>>, rido-rido-rido fino allo spasmo, quando una fitta proveniente dalla mia spalla fa scemare l'ilarità del momento.
    Richiamo la mia arma, ormai non serve più, mentre mi incammino verso il Glados.
    Arma Richiamata – Lancia
    Forsworn Stave (Ophelia)
    Cerco la nobile guardandomi intorno, e la vedo sbucare dal retro del portale tenendosi lo stomaco: attacco di cacarella?



    <<Tana per lady Feralys!>> ridacchio tenendomi la spalla offesa con l'altro braccio sano.
    Sfioro la superficie del Glados, pensando alla Torre: mi accerto che lady Feralys sia dietro di me, dopodiché l'attraverso.

    Torre di Mezzaluna



    Mi ritrovo dopo pochi secondi nel cortile della Torre....c'è...uno strano silenzio. Stringo più forte la presa sulla ferita alla spalla, che è quella che fa più male, il braccio brucia e se non mi sbrigo rischio pure un'infezione, ma mi basta lasciar penzolare il braccio per non risentirne particolarmente.
    Passo per la sala riunioni, avviandomi alle cucine: Agatha mi vede e mi corre incontro, ma la fermo con la voce:
    <<Vino, muoviti! E non quello annacquato che servite a tavola: porta due calici!>> non che mi preoccupi per la gola secca di lady Adamantia, ma ho da farle un discorsetto, non ho dimenticato quello che ho visto...quando ha accompagnato Larieth al Glados.



    Di norma non sbaglio, e l'istinto mi dice che la rossa è tutt'altro che stupida...se voleva davvero giocare sporco, non me l'avrebbe fatta così sotto al naso:
    <<Eviterei di riportare il particolare dell'accompagnamento al Glados del nostro nemico...>> le sussuro mentre la serva si è allontanata nelle cucine: <<...abbiamo rischiato la pelle, ma non credo che questo basti a conquistarsi la fiducia di qualcuno qui e poi...non tutti apprezzerebbero certe idee geniali.>> termino con ghigno d'intesa, riferendomi al fatto che si è nascosta subito dopo.
    Non vedo perchè mentirle....avrei fatto la stessa cosa, se avessi potuto, e la nostra razza ci dona una sintonia rara per certi accorgimenti! Meno dubbi avranno tutti su questa battaglia, meno sarà minata anche la mia posizione, che agli occhi del reggente non è delle più splendenti!
    Agatha arriva e ci versa il nettare, così bevo avidamente godendo della frescura che m'invade la gola. La serva ci porge degli stracci, ma la supero senza degnarla di uno sguardo: è di un guaritore che ho bisogno!
    Mi comunica che sono tutti in armeria, così mi ci reco seguita dalla lady di Asshai.
    Già dalle scale l'aura del Gran Maestro si avverte in tutta la sua possenza...è qui.
    Una volta all'entrata dell'armeria noto che ci sono proprio tutti, vedo persino di spalle Lantis, lady Esperin e...di chi è quella capoccia che fa capolino dietro il muro umano creato dagli spettatori? Hanno spennato sir Dreth? E non mi hanno aspettato?



    <<Mio signore...>> sussurro a breve distanza da Lord Tywin, mentre tutti sono ancora di spalle e sono dietro di lui per tre quarti: <<Lieta di rivedervi, anche se non mi aspettavo che foste costretto a visite così lunghe. Se potessi io me ne andrei di qui a gambe filate!>> dico ironica a voce bassissima, a malapena udibile, mentre mi inchino rispettosamente.
    Cerco con lo sguardo il reggente, poi la principessa...a me della battaglia non me ne frega un cavolo, se gli interessa saranno loro a chiedere. Mi sporgo infine per vedere chi sta mazzuolando sir Dreth.....toh, ma guarda un pò....il mio studente prediletto!
    Quale piacere! Il sangue che gli sta facendo colare dal naso è ancora troppo poco per i suoi standard...avranno cominciato da poco, che bellezza! Attendo la risposta del Lord, se me ne degnerà, altrimenti mi recherò verso lady De Lagun....necessito di cure.

    Nb: parole/azioni di Ananya e Adamantia concordate con Akuyumi e Polliciotta.


 

 

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