Esperin Raeghar
"La mia dolce sorella ha sempre avuto il dono di comprendere i tormenti del mio animo, perchè se avessi altre strade da percorrere lo farei, ma purtroppo non ce ne sono. Septa, anche mia sorella fa parte di quei Raeghar che tanto disprezzate eppure vedete, vi difende nonostante le vostre amare accuse. Non dimenticate mai che sono Lantis Raeghar e che mi chiamano il dio del fulmine, non dimenticate mai che la vostra vita sarebbe potuta terminare anche per un mio capriccio molti anni fa, non dimenticate che quelle segrete sono ancora lì pronte per accogliervi ancora, con l'eco di tutti i bambini che avete trucidato che rimbomba per le pareti" Ascolto le parole di mio fratello, rabbrividendo nel ricordare le storie tremende sul passato della mia septa.
Stento ancora a credere che tutto ciò sia vero, nonostante i suoi modi bruschi non le avrei mai attribuito simili atrocità. Probabilmente ha ragione, considerandomi troppo ingenua, ma non reputo un male cercare di vedere sempre del bene nelle persone. Probabilmente con il passare degli anni sarò portata a ricredermi su questo punto, chissà.
"Sono fiero di te, sorella, sei l'esempio per tutte le dame di Dohaeris. Sono certo che anche nostro padre, se fosse qui e non in quel letto di malattia, ti direbbe la stessa cosa... ma discorreremo dopo cena in privato. A tutte voi dame, a voi Lady Alinor, non può non andare il mio pensiero: i vostri uomini stanno combattendo nelle loro terre e voi siete state mandate qui perchè siete considerate le guerriere più forti del vostro casato. Partirò verso la barriera di Adamantem a nord con lo spirito sollevato perchè confido nel vostro valore. E in quello della regina, ovviamente. Anche lei scenderà in campo senza timore" aggiunge poi, rivolgendosi a tutte noi. Un futuro incerto e duro ci attende, che gli Dei ci proteggano.
Interviene nel discorso anche Sir Aiden, cercando anch'egli di ripristinare i toni della conversazione, ma la mia septa sembra ancora fuori di sè.
"
Ma come ti permetti, è questo il rispetto che mi porti? Ingrata, non credevo che il tuo piccolo cervello fosse capace di pensare ad una velata presa in giro, ma non sei nemmeno capace di farla! Tu insegnare a me? COME OSI?" mi urla contro, lasciandomi senza parole.
"
Ma non è..." comincio a dire, ma ormai è troppo tardi, è già uscita diretta alle proprie stanze. Non mi capacito della sua reazione, il mio era esclusivamente un tentativo di offrirle il mio appoggio, non certo un'offesa alla sua persona. So benissimo che la sua esperienza secolare non è minimamente paragonabile alla mia, ma nelle condizioni attuali in cui si trova allenarsi con una persona in grado di tenerle testa a livello magico confido possa aiutarla. Riproverò più tardi a parlarle spiegandole il mio punto di vista.
"Con permesso, mi reco a cercarla, così da assicurarmi che si sia tranquillizzata... in lei vedo la mia amata nonna, che anni fa ci ha tragicamente lasciato, e non sono contenta a saperla così alterata" interviene la regina, sorprendendomi.
Che io sappia le due non hanno mai avuto un rapporto molto stretto, quindi questo gesto compassionevole mi lascia leggermente perplessa.
Torno a concentrarmi sulle persone sedute al mio stesso tavolo. Le guardie reali si sono mostrate subito disponibili e volenterose davanti alla prospettiva del combattimento. Compreso il comandante De Lagun
"Sono onorata, mio Signore, della Vostra scelta: scenderò in campo per portare la vittoria alla casa dei Raeghar e ripristinare la pace su Dohaeris! Qualsiasi volto mi si parerà davanti... che fosse amato o rispettato... da me non avrà alcuna pietà" le sento dire, chiaramente riferendosi alla persona a lei più cara, suo fratello.
Le sue parole mi rimbombano nella testa.
Qualsiasi volto... amato o rispettato...non avrà pietà.
Qualsiasi volto... il suo volto...
Chiudo gli occhi, rimandare indietro le lacrime. Coraggio Esperin, coraggio e contegno. Siete la principessa di Dohaeris, sorella dell'erede al trono. Siete ad una riunione ufficiale, non potete cedere proprio adesso.
Dopo, nell'oscurità delle vostre stanze, potrete dare libero sfogo ai vostri sentimenti.
Riesco nel mio intento, e sento il respiro tornare regolare.
Poco dopo anche Lady Feralys interviene, accettando con garbo la situazione
"Mio principe, non fingerò di non essere sorpresa per questo richiamo al dovere nei confronti di Doaheris, perchè in effetti lo sono. Ma non fingerò neanche di essere così ingenua da non capire le ragioni che ci sono dietro questa vostra richiesta: noi tutti siamo l'ultimo baluardo dell'ordine stabilito dove ora c'è disordine e caos. E' nostro dovere riportare il mondo alla condizione di pace e integrità che si respirava al tempo dei nostri padri e noi lotteremo per questo, rendendovi orgoglioso delle nostre vittorie. Piuttosto, quello che mi preoccupa di più è sapervi solo, nelle terre del nord a combattere contro i bruti senza nessun uomo fidato al vostro fianco. Ditemi, avete tutto ciò che vi occorre per stare bene? Oppure avete ancora bisogno di qualcosa? Sappiate che farò tutto ciò che posso e che chiedete per esservi d'aiuto e non d'intralcio." le sento dire, rivolta a mio fratello.
Rivolgo lo sguardo verso Lady Alinor, ansiosa di conoscere la sua reazione. Mi era sembrata entusiasta di allenarsi, quindi confido che accetterà anche la possibilità di scendere in battaglia. Ammetto che la sua lealtà mi è molto a cuore al momento.
Confido che, uniti, riusciremo a vincere questa battaglia.