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  1. #691
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    ADAMANTIA FERALYS

    Campo di Battaglia, Solumquae

    Sono riuscita ad usare lo charme con la piccola reietta blu, nessuno può resistermi, non a questi livelli di sublime perfezione, anche se la maledetta riesce a colpirmi allo stomaco con una gomitata.
    Nessun problema, solo un pò di dolore, le restituirò presto il favore. La mia idea è quella di farle esalare l'ultimo respiro nel suo campo, magari proprio tra le braccia del mio grande amico Kalisi. Mi disinteresso di tutto il resto e soprattutto della Septa, accerchiata da quel che resta delle nostre nemiche, per me possono anche portarsela a casa, magari in più pezzettini, l'importante è salvare la mia di pelle. Siamo quasi giunte indisturbate al Glados e, anche se avrei voluto usare una delle sue frecce per salutarla, la sua accortezza nel dissolvere arco e faretra mi impedisce di fare questa mossa. Poco male, userò il fuoco.
    Ma non ho il tempo nemmeno per questo: chi sta usando queste maledette radici? Mi volto verso il campo di battaglia, la strega mi ha appena rivolto uno sguardo carico di rabbia? Possibile che fossi io il suo bersaglio? Ma no, ha solamente approfittato del momento per rompermi le uova nel paniere. Sarà pure vecchia e debole, oltre che oltremodo racchia, ma non è certo stupida. Mi devi delle spiegazioni, Strega! La battaglia diventa d'un tratto più confusa, non voglio certo trovarmi in mezzo, sono riuscita a cavarmela bene fin'ora; mi guardo intorno, non vedo posti sicuri in cui osservare senza essere presa di mira a meno che ... Scavalco la reietta che si contorce soffocata dalle radici e mi dirigo al di là del glados, qui dovrei stare tranquilla e godermi la fine dello scontro.
    Abbiamo combattuto tutto il giorno, sono riuscita a non soccombere grazie a piccole accortezze, non so quanto si sia trattato di fortuna e quanto si stata bravura, fatto sta che adesso sono qui ad osservare la nuova sconfitta: la septa è circondata, ma riesce a cavarsela e la vedo avvicinarsi al glados.


    Esco dal mio posto sicuro, uh, lo stomaco mi fa ancora un pò male, ma la mia compagna è messa peggio, magra consolazione. La seguo nel Glados e, anche se per un secondo il mio pensiero è quello di tornare a casa, visualizzo la mia destinazione: la Torre di Mezzaluna.

    Torre di Mezzaluna
    Eccoci qui, siamo tornate. Come quando siamo andate via, nessuno ci accoglie. Il cortile è vuoto, l'intera torre sembra vuota, come se un incantesimo avesse portato tutti via.
    Vedo una serva venirci incontro e la septa chiedere del vino con due calici.
    La demenza senile è una brutta cosa.


    Si rivolge a me a bruciapelo:
    "Eviterei di riportare il particolare dell'accompagnamento al Glados del nostro nemico...abbiamo rischiato la pelle, ma non credo che questo basti a conquistarsi la fiducia di qualcuno qui e poi...non tutti apprezzerebbero certe idee geniali."

    "Parlando di idee geniali, nonnina. Dovrai spiegarmi perchè hai pensato bene di usare le tue radici in quel modo, avevo tutto sotto controllo!"

    "Ma certo, se i ruoli fossero stati invertiti, voi vi sareste fidata senza ombra di dubbio! Purtroppo per Voi sono una brutta persona...se era tutto sotto controllo possiamo dirlo apertamente, allora, quello che ho visto, così potrà darmene la colpa! O le garba di più la mia idea? A voi la scelta, mia signora."

    "Facciamo pure come hai detto, in fondo abbiamo perso, non c'è motivo di gettare benzina sul fuoco. E comunque l'avrei colpita prima che avesse attraversato il Glados, mi avrebbe dato soddisfazione sapere che sarebbe morta tra le braccia del traditore! Sono fatta così ... sono una brutta persona."

    La strega accenna ad una risposta con il solo movimento del capo, la vedo soddisfatta della mia risposta, meglio così, non è il caso di alzare l'ennesimo polverone.

    Ho ancora il calice tra le mani, lo lancerei volentieri a terra, mille piccoli frammenti di vetro a terra e liquido rosso. Decido di bere, ho perso. Ma sono ancora viva, deve valere pur qualcosa!
    Avevo pensato al mio ritorno in maniera diversa, dovevo calcare questo rozzo pavimento con
    la grazia di una valchiria vincente, fiera ed orgogliosa. Avrei avuto una carta in più da giocare per la mia personale battaglia.
    L'importante adesso è avere una seconda chance: la prossima volta non fallirò!
    Lascio cadere il calice a terra, il rumore mi desta come da un sogno.
    Mi torna alla mente che il mio pugnale è ancora conficcato nella spalla della reietta blu, lo richiamo a me mentalmente.

    Arma Richiamata – Pugnale
    Simmiler Knife (Medea)

    La septa si muove verso l'armeria, dove sembra sia riunita l'intera compagnia. Cammino a passo veloce, è inutile rimandare l'inevitabile, dovrò affrontare tutti e dovrò farlo guardandoli negli occhi: signori, i reali, coloro che si vantano di avere il potere, fanno schifo. Si, potrei esordire così.


    Appena varco la soglia noto il soldatino che sta lottando con un altro uomo, chi è? Gli altri sono tutti qui, stanno osservando lo scontro, avidi di sangue, c'è anche lord Tywin. Non è nessuno di noi, anche se tra i presenti non vedo Aiden, che sia in missione su qualche altro campo?


    Il mio sguardo ritorna sul centro della stanza, dove Dreth le sta prendendo per bene. La differenza fisica tra i due è evidente, l'altro è un uomo. Muscoli ben definiti, massiccio e ben piantato sulle gambe: davvero un bel vedere! Quell'aria feroce e quegli occhi mi colpiscono, mi danno i brividi, oh demoni se mi piace!
    Le sue mosse sono veloci, astute e letali, potrebbe uccidere il mio caro Dreth, ma se dovesse sostituirlo lui non avrei nessuna obiezione a riguardo, almeno ci guadagneremmo in mascolinità!
    Attendo che qualcuno si accorga del nostro rientro e intanto mi godo lo spettacolo di sangue, sudore e testosterone.
    Che vinca il migliore!

    *risposta e azioni di Deirdre concordate con Maru1e1a
    *aggiunte 5 foto


  2. #692
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    CASSANDRA DE LAGUN

    Non crederò mai a tutta questa sceneggiata su Ryuk e sono molto in ansia per le reazioni dei Raeghar. Sono stati attenti, forse, a gestire bene la rabbia di Lord Tywin? Io non posso che accettare le loro decisioni, ma il Principe mi ha manifestato la volontà di parlarmi ancora, non posso che avere fiducia in lui e obbedirgli. Accetto le cure di Vicent prima che il duello inizi, seguo tutti in armeria e assisto al trionfo del Leithien: Vicent le ha certo date, ma ne sta prendendo molte di più. Eppure lo aveva avvisato di sfruttare meglio la sua destrezza. Non posso fare null'altro se non assistere, se avrà bisogno delle mie cure, sarò disponibile. In sala giungono anche la septa e Lady Feralys: la prima sembra malconcia, la seconda indenne. Avremo vinto Solumquae? Avremo perso? Se sarà una vittoria, sarò certo felice per la mia bandiera, ma avrò un poco di amaro in bocca: significherà anche la vittoria delle logiche della Regina.

  3. #693
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Cassandra recupera la costituzione.
    Vicent riporta un danno di 25 punti costituzione più altri 30 nel caso in cui l'attacco di Ryuk andasse a buon fine.
    Ryuk riporta 30 danni costituzione

  4. #694
    sim dio L'avatar di Damnedgirl
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Vicent Dreth


    Ryuk paragona mia madre ad un cagna ed osa asserire che tra di loro non ci sia stato solo un bacio…


    Ricambio lo sguardo e lo osservo con un’espressione adirata in volto.



    Con il colpo ai “gioielli dei Leithien” devo avergli fritto quell’unico neurone ancora in funzione o altrimenti non mi spiego il delirio al quale sto assistendo. Sapevo che Ryuk non brillasse d'intelletto, ma che addirittura arrivasse a distorcere la realtà sulla base di ciò che avrebbe voluto ottenere mi pare troppo... Dopotutto chi sta descrivendo non può essere certamente mia madre: lei è dolce, gentile, altruista, premurosa e, soprattutto, non è questo tipo di donna. Sono dunque sicuro che le sue siano solo menzogne, non posso e non voglio credere ad un maiale che dà aria ai polmoni per provocarmi. Stizzito sputo del sangue a terra ed in un sibilo gli dico in modo che mi senta solo lui: <<Non osate più parlare di mia madre in questi termini, cane>>. E cosa fa? Ghigna.



    Ora te la faccio passare io la voglia di ridere. Accecato dall’ira mi avvicino con l’intento di infierire, di colpirlo ripetutamente, ma purtroppo mi anticipa. Come Aiden, si improvvisa un ariete e mi dà una testata in pancia; sento per la seconda volta l’aria venir meno ed indietreggio a causa del contraccolpo. Nel mentre però piego
    d’istinto il braccio sinistro e sfruttando tutta la mia forza cerco di sferrargli una gomitata di prepotenza all'attaccatura del collo… Ma non riesco a vedere l’esito di quest’azione. D’un tratto c'è qualcosa che non va nel mio corpo… Sento l'appoggio sulla gamba sinistra venir meno ed il mio peso si riversa tutto sulla destra...



    Guardo di riflesso verso il basso e ciò che vedo non lo comprendo, non realizzo il dolore da subito: c’è una lama grezza e lunga, curva e frastagliata che mi oltrepassa il ginocchio. E’ come se la mia gamba fosse di una sostanza immateriale… Come fossi un fantasma o un clone della Principessa... La mia amata Principessa.



    Poi il tessuto del pantalone si straccia, aprendosi in due, e con orrore una lava di sangue mi invade la gamba che si stacca al di sotto del ginocchio. L'appoggio mi viene a mancare, cado nell'immediato all'indietro sbattendo di schiena in terra… Scosso dai brividi mi sollevo di scatto: il dolore è lancinante, il bruciore è intenso ed una scarica indescrivibile mi irrompe ed esplode d'improvviso… E finalmente elaboro. La gamba mi è stata tranciata di netto. Di riflesso porto entrambe le mani sul punto… Mi inondo di sangue per tastare incredulo: l'unico appiglio che trovo tra i due pezzi è un sottile lembo di pelle assieme a quello che sembra essere un muscolo stracciato e filamentoso. Ho il cuore che va a mille, mi manca il respiro... Mi sento... Paralizzato.
    Incurante del macabro spettacolo Ryuk continua a narrarmi la sua “versione” della storia, ma le parole mi giungono ovattate … <<Avevo dato appuntamento a tuo padre, arrivò proprio nel momento più bello…>>. Urlo a scoppio ritardato e stringo saldamente la presa sull’arto… <<Pagherei per rivedere la sua espressione, quando spostai tua madre dal mio amico, tanto avevo concluso>>. Ed io pagherei per ficcarti questa gamba mozzata in quella fogna che chiami bocca. Ma no… Non posso, devo riattaccarla o rischio seriamente di rimanere menomato… Serro i denti a causa del dolore, le fitte che sento sono a dir poco allucinanti, ma mi sforzo di non urlare e, facendomi forza, cerco di congiungere le parti distaccate. Rapidamente mi concentro sui palmi delle mani e convergo tutta la mia magia curativa in esse lasciando scaturire un alone biancastro intanto che Ryuk continua il suo soliloquio: <<Gli dissi che era tutta sua e che se ne aveva voglia poteva baciarla tutto il tempo che voleva>>.

    Difesa e Recupero - Rigenerazione (avviene tramite tocco): Rigenera ferite di media entità ( ferite profonde non mortali, ossa rotte, danni medi da elemento ).

    Rilascerò la mia rigenerazione direttamente sulla ferita provando a riattaccare l’arto: data l’entità del danno subito dubito che mi basti un solo intervento ma almeno
    così non perderò la gamba… In ogni caso, nonostante le ferite, non mi arrendo. Preferisco morire piuttosto. Sprezzante del dolore abbozzo un sorriso di sbieco in volto e strafottente gli esclamo: <<Un consiglio: la prossima volta cercate di tagliarmi in tanti pezzettini… Almeno sarà più divertente riattaccarli>>.


    Ultima modifica di Damnedgirl; 12th April 2015 alle 00:21



    Visita il mio spazio ricordi! Dark Land

  5. #695
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali



    Quanta ostentazione… Ryuk è solo un buffone, un bambino viziato che si pavoneggia dei propri muscoli di cartone. Farfugliano qualcosa e non mi interessa neanche sapere cosa esattamente, mi stanno solo facendo perdere tempo, è evidente già dall’atteggiamento iniziale di Ryuk che sa con chi ha a che fare, altrimenti avrebbe adottato qualche misura precauzionale o un minimo di difesa. Infatti, come prevedibile, in poche mosse blocca il suo avversario, quanto scempio, mi vergogno di questa messa in scena. Sono realmente tentato di voltarmi ed andarmene, tanto che lui vinca o perda la situazione per me resta uguale. Non posso basarmi su di lui, un figlio inetto, buono solo a correre dietro qualche gonnella ed a sbattere i pugni sul petto come un gorilla, non è forte neanche la metà di com’ero io alla sua età, dovrebbe vergognarsi, persino sua cugina è dotata di una magia più potente, pur avendo undici anni in meno. I Leithien non sono come lui ed avrei avuto tutti i motivi di questo mondo per dubitare della fedeltà di Rosalinde, se non fosse stato per quegl’occhi, sono una presa in giro, loro mi deridono ogni volta che incrociano il mio sguardo, è come se mi riflettessi nelle mie stesse iridi, come se me le avesse strappate dalle orbite ed infilate in quel cranio vuoto, per ricordarmi costantemente che è mio figlio… purtroppo.
    <<Mio signore...Lieta di rivedervi, anche se non mi aspettavo che foste costretto a visite così lunghe. Se potessi io me ne andrei di qui a gambe filate!>>
    La voce a me familiare della septa giunge alle mie spalle, decido di voltarmi verso di lei, almeno distolgo lo sguardo dal teatrino da quattro soldi che si sta svolgendo nella sala. “Non mi rivedrete per un po’ di tempo infatti, ma le circostanze in cui ci ritroviamo mi hanno costretto a restare in questo luogo più del necessario” Sento la mascella contrarsi, inizio ad innervosirmi “Vi assicuro che condivido il vostro desiderio più di quanto immaginiate” Mi ricordo solo ora che Deirdre era una delle due combattenti prescelte per Solumquae, è ormai una carcassa marcescente, ma la vecchia Strega Dell’Ovest ha ancora molto da dispensare a tutti questi mocciosi, dopotutto… è tornata integra da un battaglia sulle proprie gambe, non le chiedo dell'esito però. “Noto che… respirate ancora” le dico con una punta di sarcasmo, rivolgendo poi lo sguardo verso il Reggente “Dovreste ponderare sull’idea di aggiungere un quarto volume alla raccolta dedicata a Voi, Septa. Vi manderò uno scriba al termine di questa guerra, così i miei nipoti potranno leggerli ed imparare qualcosa, magari”. Noto poi che anche Lady Feralys è tra noi, le rivolgo uno sguardo di intesa “E’ un piacere rivedervi” Sento un urlo… e riporto la mia attenzione verso i due contendenti…

  6. #696
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    LANTIS RAEGHAR

    L'incontro si fa subito violento, efferato. Per tenere alto l'onore della sua fama, Ryuk non risparmia colpi e falciate: così, vediamo volare via, quasi, la gamba del giovane Dreth. Guardo tutto con aria impassibile, senza lasciar trasparire l'odio e la rabbia che provo in questo momento. Mi sento frustrato, con le spalle al muro. Ma tanto, ormai, sono mesi che mi ci sento. Sono sicuro che quest'uomo sia fedele a Drako e l'atteggiamento di Esperin... mi ha chiesto di parlarmi, quando andremo da nostro padre dovrà dirmi cose importanti, lo sento. Il tradimento di Ryuk non è comunque dimostrato da questo atto cruento e gratuito: ha sempre avuto l'orribile e indegna abitudine di falciare anche i propri compagni di lotta. Ma direi che abbiamo passato il segno, vedo Tywin sempre più scuro in volto, devo fare qualcosa.
    "Direi che sia sufficiente, cavaliere. Sir Vicent necessita di cure, se voi non vi ritenete soddisfatto dei danni ricevuti, siamo tutti qui a vostra disposizione... e vi assicuro che non siamo tutti fatti di burro come il giovane Dreth" tuono imperioso, serio, verso l'uomo armato. Impalarlo con la mia spada sarebbe un gioco da ragazzi, non la sguaino quasi mai, non ne ho quasi mai la necessità, sarebbe una morte onorevole per lui. Ma distendo i muscoli del viso e atteggio un sorriso: "Se volete, posso servirvi io stesso". Mi volto verso Lumen e le dico ironico: "Spero che ora Sir Vicent avrà la vostra gratitudine, ha difeso con onore la vostra scelta, mia Regina". Strega perfida e malvagia, chissà che torto le aveva fatto il giovane cavaliere. Sapeva perfettamente di mandarlo al macello. Inizio a sentire insofferenza: troppi Leithien attorno a me e vorrei liberarmene di qualcuno, francamente. Scorgo Lady Feralys, in buone condizioni: la battaglia è quindi finita, la cosa mi rende ancora più ansioso di concludere la faccenda. Intravedo anche, dietro la mole di Lord Tywin, la vecchia septa: ah, è viva. Non dico che la cosa mi dispiaccia, ma un po' sì. Non mi piace l'influenza su mia sorella di quella... donna?.... solo gli dei lo sanno.

  7. #697
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali


    Il Lord si volta verso di me, senza alcuna particolare espressione di sorpresa sul volto per essergli apparsa alle spalle, anzi, la solita espressione scoglionata mi fa capire che si sentirebbe più a suo agio al centro del cratere di Solumquae.



    Non mi rivedrete per un po’ di tempo infatti, ma le circostanze in cui ci ritroviamo mi hanno costretto a restare in questo luogo più del necessario. Vi assicuro che condivido il vostro desiderio più di quanto immaginiate” bercia a voce bassa in mia direzione.
    Con la coda dell'occhio, vedo sir Dreth indietreggiare, raggiunto poi a sua volta dalla figura del giovane Leithien...non vedo bene la sua azione perchè sono comunque concentrata sul Lord, la sua aura è magnetica, come sempre.
    Noto che… respirate ancora” aggiunge sarcastico.
    Sorrido piegando la bocca in un movimento storto:



    <<Me ne compiaccio, mio Lord! Il fiato è l'arma migliore che possiedo!>> affermo divertita. Tutti i miei studenti l'hanno provato, sa che non è solo una battuta!
    Seguo il suo sguardo sul reggente, che sembra aver notato il nostro arrivo, mentre contemporaneamente ascolto ancora il mio interlocutore:



    Dovreste ponderare sull’idea di aggiungere un quarto volume alla raccolta dedicata a Voi, Septa. Vi manderò uno scriba al termine di questa guerra, così i miei nipoti potranno leggerli ed imparare qualcosa, magari
    Bah, la cosa non mi tange, penso rivolgendogli una semplice alzata di spalle. Quei volumi per me possono pure bruciare tutti!
    Se non gli dispiace perdere un scriba, però...l'idea potrebbe acquisire più valenza, si!
    Al termine del nostro scambio di battute, il Lord si rivolge a Lady Feralys, così posso finalmente concentrarmi sullo scontro, giusto in tempo per vedere la cascata di sangue irrompere per il pavimento dell'armeria, partendo dal ginocchio di sir Dreth.
    Vai che si stacca....vai che si stacca.....NO! Peccato! Anzi no, aspetta.....penzola! Che divertente!
    Mi lascio andare ad una risata non troppo alta per i miei standard, visto che nel ridere i muscoli irrigidendosi mi fanno più male, imponendomi di non agitarmi troppo.
    Subito il cavaliere arretra, passando a curarsi:



    <<Un consiglio: la prossima volta cercate di tagliarmi in tanti pezzettini… Almeno sarà più divertente riattaccarli>> esclama irato, convinto che quel sorriso che ha stampato in faccia ci porti a credere che trovi la cosa ilare.
    Puah! Quello che ti taglia la coscia pensa al SUO di divertimento, fosse per me alternerei un taglio profondo, poi diversi minuscoli che infliggono dolori piccoli ma fastidiosi come spilli, poi di nuovo uno profondo, continuando in un circolo vizioso finchè l'altro non stramazza esausto. Solo dopo, quando non rimane che un ultimo alito di vita, si offre "la grazia" del colpo finale. Ammetto a volte di non aver concesso nemmeno quella, lasciando morire le mie vittime lentamente e tra atroci sofferenze. Quando ce lo si può permettere, poi (e a quanto pare Ryuk con sir Dreth può ben dirlo!) è un piacere prolungare l'agonia del proprio rivale!
    "Direi che sia sufficiente, cavaliere. Sir Vicent necessita di cure, se voi non vi ritenete soddisfatto dei danni ricevuti, siamo tutti qui a vostra disposizione... e vi assicuro che non siamo tutti fatti di burro come il giovane Dreth" tuona imperioso il reggente.
    Mi guardo intorno, cercando Lady Cassandra: ormai non c'è più lo scontro ad intrattenermi e da brava bambina devo pensare a delle cure.
    Ascoltando le parole di Lantis, apprendo che è stata proprio una scelta della regina quella di mandare sir Vicent contro il cugino. Che poi, cosa mi rappresenta questo combattimento? Per cosa si stavano battendo? Scuoto il capo, rendendomi conto che non è così importante, a breve qualcuno ci aggiornerà su tutto, mentre io ho una ferita al braccio che aspetta solo di diventare una casa accoglienza per germi.
    <<Lady De Lagun?>> domando avvicinandomi alla donna:



    <<Necessito di cure all'istante, come potete vedere, sono entrambe visibili, non ho ricevuto altri colpi oltre a questi.>> le spiego mentre contemporaneamente sposto la mano sinistra imbrattata del sangue della spalla destra, per mostrarle appunto questa seconda ferita. L'effetto elettrico è cessato da un pezzo, ma le bruciature si sentono eccome...così come l'odore della carne bruciacchiata.
    Sono desolata, Lady Esperin....questo saio ormai è utile solo per i falò, penso ironica.


  8. #698
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Resto in disparte, con gli occhi puntati sui due combattenti al centro dell'armeria. Lo scontro diviene fin da subito molto violento, i due si guardano in cagnesco, probabilmente si stanno scambiando parole di provocazione a giudicare dalle reazioni che leggo sui loro visi, ma non riesco a sentire nulla, e credo sia per me una fortuna.



    Bastano poche mosse per portare Vicent in svantaggio, lui è molto veloce e determinato, ma Ryuk si mostra molto più forte e resistente, e riesce ad incassare i colpi senza indietreggiare ed a rispondere con efferatezza. Eccessiva efferatezza, penso, contrariata.



    Entrambi sono già feriti, Ryuk ad un braccio ed alle parti basse, Vicent al naso e allo stomaco, quando un ultimo colpo sancisce la vittoria del Leithien: con la sua falce trancia la gamba sinistra di Vicent, che si accascia dolorante a terra. Oh Dei!



    Porto istintivamente le mani alla bocca, rabbrividendo per la scena che mi trovo davanti e preoccupata per il cavaliere. Il sangue si sparge copioso sul pavimento, mentre la gamba resta penzolante ancora attaccata al resto del corpo. Sento un forte senso di nausea, non sono abituata a tutto questo. Non sono abituata a combattimenti veri, a battaglie vere. Ma non posso mostrare il mio disappunto, devo restare in silenzio nella mia posizione, altrimenti, se intervenissi, paleserei tutta la mia incapacità di affrontare questo tipo di situazioni.
    "Direi che sia sufficiente, cavaliere. Sir Vicent necessita di cure, se voi non vi ritenete soddisfatto dei danni ricevuti, siamo tutti qui a vostra disposizione... e vi assicuro che non siamo tutti fatti di burro come il giovane Dreth.Se volete, posso servirvi io stesso" è Lantis ad intervenire, e me ne rallegro, anche se lo fa sfidandolo personalmente. E' il caso di interrompere tutto questo, sta degenerando. Un ulteriore attacco di Ryuk potrebbe essere fatale per Vicent in questo momento, data la sua posizione di svantaggio.
    Voltandomi verso mio fratello, noto la presenza della Septa e di Lady Feralys all'ingresso dell'armeria. Oh Dei, che gioia rivederle tutte intere! Le mie preghiere sono servite a qualcosa, fortunatamente. La septa è abbastanza malconcia, ma sono sicura che i nostri guaritori sapranno rimetterla in sesto, mentre Adamantia è indenne, ne sono felice. Sono molto dubbiosa su di lei, ma sono egualmente felice che sia tornata sana e salva. Sono così ansiosa di sentire il resoconto della battaglia, ma nessuno sembra prestare attenzione alla loro presenza, tranne Lord Tywin che scambia qualche parola con la Septa. Sono tutti presi ad osservare uno scontro che non ha ragione di andare avanti, quando abbiamo cose ben più importanti di cui discutere.
    Faccio qualche passo verso i due cavalieri, dirigendomi verso il centro della stanza, arrivando vicina ma senza interpormi tra di loro. Rivolgo un leggero sorriso preoccupato a Vicent ancora disteso a terra, e guardo invece contrariata Ryuk, reputo esagerato e fuori luogo il suo attacco. Abbiamo fatto un accordo, e questo accordo non prevedeva di mutilare uno dei nostri migliori combattenti.
    Non dico nulla sullo scontro, finirei soltanto col mettere in imbarazzo Vicent o accrescere l'ego già smisurato di Ryuk, quindi ignoro entrambi e mi volto verso mio Fratello e verso il Lord, che appare palesemente annoiato e scocciato per lo spettacolo offerto dai due combattenti. Ottimo, almeno concorderà con me e Lantis con l'interrompere qui questa inutile lotta. Rivolgo quindi direttamente a loro la parola <<Fratello, Lord Tywin... proporrei, col vostro consenso, di interrompere qui lo scontro. Le nostre combattenti sono tornate da Solumquae e ciò merita indubbiamente tutta la nostra attenzione>>.



    Torno poi a guardare i due cavalieri, aggiungendo <<Sono sicura comprenderete entrambi questa necessità, ed acconsentirete a continuare in un secondo momento il vostro allenamento>>



    Poi proseguo voltandomi verso le due donne <<Septa, Lady Feralys... sono immensamente felice del vostro ritorno alla Torre>>. Infine cerco con lo sguardo Cassandra, verso cui si sta nel frattempo dirigendo la Septa, prima di aggiungere <<Lady De Lagun, siate così gentile da offrire loro il vostro aiuto per curare le loro onorevoli ferite, in modo che possano rimettersi in sesto ed aggiornarci sull'esito della battaglia>>

  9. #699
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali





    Mi domando da chi sia stato allenato questo qua, sempre se non si sta improvvisando un soldato! Ma no che dico… qui sono tutte mezze calzette, è lo standard. Il colpo da ariete va a buon fine e piombo con la testa della pancia di Vicent, sento il mio cranio affondare nei suoi muscoli che cedono alla potenza del colpo, è quasi divertente. Nel frattempo la mano tiene ben salda la falce, la quale affonda all’altezza del ginocchio sinistro di Dreth come fosse fatto di gelatina



    oh… questo mi ricorda le vecchie battaglie, dove i miei compagni d’arme non sapevano se far attenzione al nemico invasore o a me, che falciavo ogni cosa al mio passaggio, come un mietitore in un campo di grano. Sto per spostarmi e godermi lo spettacolo, ma qualcosa mi colpisce al collo dall’alto ed uno scricchiolio di ossa mi va vibrare la cervicale ed un buon tratto della colonna vertebrale, il soldatino di carta ha reagito in extremis a quanto pare. Spunto di riflesso verso il basso e mi piego su di un ginocchio, ma la mia vista è invasa brutalmente da un rosso cremisi che inonda il pavimento e mi bagna i piedi di un liquido caldo. Vicent è a terra, urla mentre si tasta il punto in cui Gina l’ha trapassato, non ho staccato la gamba del tutto a quanto pare, vabbè.. provvedo subito.
    "Un consiglio: la prossima volta cercate di tagliarmi in tanti pezzettini… Almeno sarà più divertente riattaccarli"



    "La prossima volta ti strappo il cuore a mani nude e me lo mangio"
    Alzo il braccio caricando un ennesimo colpo, l’energia del vento è ormai dissipata, ma la lama farà il suo dovere su di un semplice lembo di pelle penzolante.
    "Direi che sia sufficiente, cavaliere. Sir Vicent necessita di cure, se voi non vi ritenete soddisfatto dei danni ricevuti, siamo tutti qui a vostra disposizione... e vi assicuro che non siamo tutti fatti di burro come il giovane Dreth. Spero che ora Sir Vicent avrà la vostra gratitudine, ha difeso con onore la vostra scelta, mia Regina".
    Abbasso l’arma sbuffando e nello stesso istante lascio che Gina si dissolva rapidamente. “Puff”
    <<Fratello, Lord Tywin... proporrei, col vostro consenso, di interrompere qui lo scontro. Le nostre combattenti sono tornate da Solumquae e ciò merita indubbiamente tutta la nostra attenzione. Sono sicura comprenderete entrambi questa necessità, ed acconsentirete a continuare in un secondo momento il vostro allenamento. Septa, Lady Feralys... sono immensamente felice del vostro ritorno alla Torre. Lady De Lagun, siate così gentile da offrire loro il vostro aiuto per curare le loro onorevoli ferite, in modo che possano rimettersi in sesto ed aggiornarci sull'esito della battaglia>>



    “Questa buffonata può terminare qui, concordo.” Il Lord mio padre non poteva che intervenire in questo modo, ma la principessina è così accorata che non posso fare altro che rivolgerle un sorriso, anche se il mostrare la mia dentatura, il più delle volte non ha un effetto positivo sulle persone alle quali lo rivolgo.



    Dunque le due guerriere sono tornate, una delle due non è niente di meno che “l’amabile septa”, correrei a sputarle in faccia per darle il benvenuto, sono certo che apprezzerebbe, noto con piacere che ha apprezzato lo spettacolo appena offerto con quella risatina poco fragorosa rispetto alle sue solite esplosioni di derisione. E l’altra… quell’armatura non è in grado di celare un fisico statuario, ha lo guardo da maiala, non riesco a trovare un altro termine, bella non renderebbe in maniera adeguata ciò che m’ispira. La squadro dall’alto verso il basso e poi nuovamente dal basso verso l’alto… notevole e sembra non avere un graffio, che abbiano conquistato loro Solumquae? Ah, quelle due zecche di Larieth ed Elen si saranno fatte calpestare come nulla. Rivolgo il mio sguardo al reggente e rispondo al suo invito di terminare il lavoro, lo so che agogna di conciarmi per le feste, mi chiedo quale soddisfazione possa arrecargli infliggere colpi su di una persona che non ha intenzione di reagire, considerato l’orario - è buio penso sia tardi - è meglio accelerare le cose, al Principino piace giocare facile, poppante.
    “Con il vostro consenso, Principe Lantis, vorrei avere il privilegio di essere colpito dalla mia futura consorte, so che è abile, è stata addestrata da Kalisi se non erro, potrebbe arrecarmi danni ingenti, suppongo”



    La osservo compiaciuto, avanti, sfogati Esperin, fammi vedere quando sai essere brutale con un atto di violenza gratuito, voglio vedere quanto ti soddisfa ferirmi. “Non reagirò”

  10. #700
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest Reali

    Esperin Raeghar


    Il Lord appoggia la mia proposta, ne ero certa. Definisce questa lotta una buffonata, e per la prima volta da quando è qui mi trovo pienamente d'accordo con lui. Ryuk non può di certo obiettare a questo punto, dato che siamo tutti d'accordo, e si limita a rivolgermi un sorriso inquietante e strafottente. Non posso non notare la sua dentatura...è così...orripilante. Mi chiedo se sia uno strano scherzo della natura o se se li sia limati appositamente per sembrare più terrificante di quanto non sia già. Nel primo caso proverei pena per lui, nel secondo avrei solo conferma del fatto che è indubbiamente pazzo.
    Si rivolge poi a Lantis, aggiungendo “Con il vostro consenso, Principe Lantis, vorrei avere il privilegio di essere colpito dalla mia futura consorte, so che è abile, è stata addestrata da Kalisi se non erro, potrebbe arrecarmi danni ingenti, suppongo. Non reagirò”



    Lo guardo interdetta, sbattendo un paio di volte le palpebre... ma cosa ha in testa? Non mi ha ascoltato?
    Non aspetto la reazione di mio Fratello, sarebbe inutile, e faccio qualche altro passo verso di lui, continuando a fissarlo ed iniziando a parlargli pacatamente.
    <<Immagino, Sir Ryuk, che sia l'adrenalina in circolo nel Vostro corpo a non averVi fatto elaborare appieno le mie parole. MostrarVi le mie abilità non è una priorità al momento, ci saranno sicuramente altre occasioni, non dubitatene. Riguardo alle Vostre ferite, penso siano più che sufficienti per inscenare una fuga dalla Torre, Kalisi non potrà certamente dubitare della Vostra fedeltà, mentre una Vostra lunga permanenza qui potrebbe indubbiamente insospettirlo>>



    Sollevo il palmo della mano, concentrando la mia mente sulla spada attaccata alla parete alle spalle del cavaliere. Sento l'oggetto vibrare in balia del mio potere, le molecole assumere peso e consistenza nella mia mente.





    Lentamente e silenziosamente la sgancio dal suo supporto, lasciandola sospesa in aria giusto il tempo di calcolare bene le distanze e la direzione.
    Poi sollevo in alto la mano destra, come se stessi per dargli uno schiaffo. Probabilmente è quello che penserà lui, e che penseranno tutti coloro che non hanno notato il movimento della spada appesa al muro. Sono sicura che Ryuk non si sposterà, e che prenderebbe in pieno lo schiaffo se lo facessi davvero.
    Con un lancio veloce e preciso spingo la spada in direzione della mia mano, spada che quindi passa roteando su se stessa a poca distanza dalla testa del cavaliere. Spero per lui che non si sposti troppo, altrimenti potrei decapitarlo...sarebbe un problema. In tal caso la farei deviare leggermente in modo da schivarlo, quella spada mi serve per un altro motivo.



    In ogni caso, diminuirò la velocità dell'oggetto quando arriverà vicino alla mia mano, e l'afferrerò in questo modo senza problemi, stringendone l'elsa. Darò le spalle a Ryuk, ignorando eventuali sue reazioni, e mi rivolgerò a Vicent offrendogli la spada.
    <<Sir Vicent, suppongo che questa potrà esserVi utile per tornare parzialmente in piedi in attesa che la Vostra magia curativa rimetta in sesto la gamba>>
    Aspetterò che il cavaliere accetti la spada, poi gli sorriderò e mi allontanerò tornando accanto a mio Fratello.


    Telecinesi –spostare oggetti o lanciarli con la forza della mente
    • Esperto – Nel raggio di 5 metri, può sollevare fino a 250kg di peso

 

 

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